Migrazione e sviluppo

La migrazione è considerata come un potente, pur se complesso, veicolo di sviluppo sia nel paese d’origine che in quello di destinazione. Quale fenomeno globale, non può essere gestito dall’Unione europea (UE) da sola, e per individuare interessi e sfide comuni, l’UE dialoga con i paesi partner, compresi i paesi d’origine e di transito.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Migrazione e sviluppo: orientamenti concreti» [COM(2005) 390 def. dell’1.9.2005].

SINTESI

La migrazione è considerata come un potente, pur se complesso, veicolo di sviluppo sia nel paese d’origine che in quello di destinazione. Quale fenomeno globale, non può essere gestito dall’Unione europea (UE) da sola, e per individuare interessi e sfide comuni, l’UE dialoga con i paesi partner, compresi i paesi d’origine e di transito.

La comunicazione della Commissione propone idee pratiche per garantire che la migrazione dai paesi terzi abbia un impatto positivo sullo sviluppo di questi paesi e, in particolare, sia quanto più possibile efficace nella riduzione della povertà . Tali idee comprendono:

RIMESSE (ALLEGATI 2 E 3)

Il denaro inviato a casa dai lavoratori migranti (le rimesse) rappresenta una quota più rilevante di reddito dei paesi in via di sviluppo rispetto agli aiuti pubblici allo sviluppo (APS) da parte dei governi e delle agenzie (come l’Unicef). Questo denaro privato, anche se non sostituisce gli APS, aiuta parimenti lo sviluppo.

Azioni suggerite

COINVOLGERE I MEMBRI DELLA DIASPORA NELLO SVILUPPO DEL LORO PAESE (ALLEGATO 4)

Storicamente, le diaspore (gruppi di migranti all’estero) hanno svolto un ruolo chiave nel contribuire a sviluppare il loro paese. Oltre alle rimesse (vedi sopra), la Commissione considera il loro coinvolgimento come un potenziale volano di sviluppo.

Azioni suggerite

MIGRAZIONE CIRCOLARE E RIENTRO A CASA (ALLEGATO 5)

La Commissione ricorda che, quando i migranti tornano a casa, anche per breve tempo, diffondono le loro competenze, know-how e/o atteggiamenti culturali. Pertanto sia la migrazione circolare che il rientro possono aiutare a mitigare la fuga dei cervelli (quando le persone qualificate/intelligenti emigrano).

Azioni suggerite

CONTRASTARE GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA FUGA DEI CERVELLI (ALLEGATO 6)

La migrazione può produrre carenza di competenze nei paesi d’origine, in settori come la salute.

Azioni suggerite

ATTI COLLEGATI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «L’approccio globale in materia di migrazione e mobilità» [COM(2011) 743 def. del 18.11.2011].

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Massimizzare l’incidenza della migrazione sullo sviluppo - Contributo dell’UE al dialogo ad alto livello delle Nazioni Unite e prossime iniziative per rafforzare il nesso tra sviluppo e migrazione» [COM(2013) 292 final del 21.5.2013].

Ultimo aggiornamento: 16.09.2014