Ridurre i costi amministrativi

La Commissione europea si è prefissata l’obiettivo di alleggerire l’eccessiva burocrazia cui devono far fronte le imprese. A tal fine la Commissione propone di ridurre i costi amministrativi del 25 % in cinque anni. Tale riduzione dovrebbe generare un aumento dell’1,5 % del PIL, ovvero di quasi 150 miliardi di EUR.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 24 gennaio 2007 – «Programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell'Unione europea» [COM(2007) 23 definitivo – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Per soddisfare le ambizioni della strategia di Lisbona riveduta e del programma «Legiferare meglio», la Commissione ha constatato la necessità di ridurre i costi amministrativi * sostenuti dalle imprese. Infatti, le imprese devono dedicare molto tempo a soddisfare una serie di obblighi d’informazione, mentre potrebbero utilizzare questo tempo per dedicarsi alla loro attività principale.

I costi amministrativi derivano da obblighi d’informazione contenuti nei testi legislativi. Il programma di riduzione dei costi amministrativi si basa su questi obblighi d’informazione. Infatti, è più semplice confrontare gli obblighi d’informazione che i testi legislativi nella loro interezza. Le misure intese a ridurre i costi amministrativi si limitano a semplificare le esigenze d’informazione e non modificano i principi fondamentali della legislazione di base.

I costi amministrativi derivano dal diritto internazionale, dal diritto dell'Unione, dal diritto nazionale o, ancora, dal diritto regionale. Il diritto internazionale, così come una parte del diritto dell'Unione, richiede un recepimento a livello nazionale. Si tratta, dunque, di una responsabilità condivisa che richiede un partenariato sostenuto tra le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri.

Misurare i costi amministrativi a livello di Unione europea

Il presente programma d’azione utilizza un modello dell'Unione di calcolo dei costi amministrativi. Tale modello si basa sul metodo SCM (metodo dei costi standard) al quale sono state aggiunte alcune varianti. Il metodo SCM è stato ideato nei Paesi Bassi per individuare gli obblighi d’informazione contenuti nei regolamenti, che impongono alle imprese di mettere a disposizione delle autorità pubbliche e di terzi un certo numero di informazioni. Inoltre, consiste nel valutare le risorse interne ed esterne impiegate dalle imprese per fornire le informazioni richieste.

Il metodo SCM viene applicato da una rete costituita da diciassette Stati membri. Tuttavia, la Commissione ha ritenuto necessario elaborare un vero modello dell'Unione di calcolo dei costi amministrativi (SCM UE). Il metodo SCM UE si ispira al metodo SCM, ma si differenzia per la gamma dei gruppi che sono l’obiettivo degli obblighi d’informazione. Questa gamma è più ampia e comprende le imprese, il settore del volontariato, le autorità pubbliche e i cittadini. L’innovazione principale introdotta dal modello SCM UE consiste nella valutazione dell’eccessiva regolamentazione *.

L’obiettivo del programma d’azione è la misurazione dei costi amministrativi imposti dalla legislazione dell'Unione al massimo entro il novembre 2008. Una misurazione dei costi amministrativi a livello di UE deve affrontare le tre sfide seguenti:

Stabilire una strategia dell'Unione di riduzione degli oneri amministrativi

La Commissione propone di iniziare scegliendo come obiettivo globale una riduzione dei costi amministrativi del 25 % per tutta l’UE. Tale obiettivo dovrà essere raggiunto entro cinque anni.

A tal fine, la Commissione prevede di ridurre alcuni oneri nei settori in cui è possibile un’azione immediata. Alcune modifiche di minore importanza alla legislazione esistente permetterebbero di ottenere con facilità risultati significativi in tempi brevi. La Commissione ha individuato 11 settori in cui è possibile ridurre gli oneri amministrativi di 1,3 miliardi di EUR.

Anche gli Stati membri dovranno prendere delle decisioni che permettano di ridurre i costi, poiché una parte importante dei costi proviene direttamente dalle legislazioni nazionali e regionali.

Per raggiungere tali obiettivi, la Commissione propone di elaborare i seguenti principi comuni per la riduzione degli oneri amministrativi:

Organizzazione

La Commissione specifica infine la struttura organizzativa del programma. Ad esempio, la Commissione si avvarrà di consulenti esterni per misurare i costi amministrativi della legislazione dell'Unione e lavorerà in stretta collaborazione con gli Stati membri per attuare il programma.

Fasi successive

La Commissione invita gli Stati membri a completare il loro esercizio di misurazione entro il 2009 e a stabilire alcuni obiettivi di riduzione degli oneri amministrativi a livello nazionale al massimo entro ottobre 2008.

La Commissione suggerisce al Parlamento europeo e al Consiglio di adottare al più presto le misure relative ai settori prioritari.

Infine, provvede a sorvegliare con regolarità i progressi ottenuti nel corso dell’attuazione del presente programma.

Termini chiave dell’atto

Ultima modifica: 12.02.2007