"Il crimine non paghi"

La confisca e il recupero dei proventi di reato sono il fulcro vitale della lotta efficace al crimine organizzato. La presente comunicazione ribadisce l'impegno della Commissione ad adottare misure di accompagnamento legislative e non legislative.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio del 20 novembre 2008 - Proventi della criminalità organizzata: garantire che il "crimine non paghi" [COM(2008) 766 def. – Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La confisca e il recupero dei proventi di reato, come pure la cooperazione internazionale in questo settore, sono il fulcro vitale della lotta al crimine organizzato nell'Unione europea (UE). I risultati raggiunti in questo settore rimangono però modesti, soprattutto se paragonati ai redditi stimati dei gruppi di criminalità organizzata, e le disposizioni degli Stati membri non sono ancora del tutto armonizzate.

Gli strumenti giuridici dell'UE consistono attualmente delle decisioni quadro:

Tali decisioni quadro hanno l'intento di instaurare un approccio comune in materia di confisca e recupero dei proventi della criminalità organizzata. L'attuazione a livello nazionale delle decisioni quadro 2003/577/GAI e 2005/212/GAI rimane però incompleta. È ancora troppo presto per valutare l'attuazione della decisione quadro 2006/783/GAI. La cattiva attuazione può essere il risultato di una mancanza di chiarezza e uniformità dei testi. Perciò, la Commissione propone una riformulazione del quadro normativo UE esistente.

Allo stesso tempo, la Commissione propone di avviare discussioni sulla scorta delle esperienze degli Stati membri, in vista di estendere alcuni concetti giuridici e introdurre nuove disposizioni sulla confisca. I seguenti argomenti potrebbero offrire spunti di discussione:

È inoltre necessario approfondire la cooperazione fra gli Stati membri per garantire alle autorità nazionali un rapido scambio di informazioni sull'ubicazione dei beni. A tal fine, la Commissione incoraggia gli Stati membri a completare il recepimento della decisione 2007/845/GAI del Consiglio, che prevede l'istituzione degli uffici nazionali per il recupero dei beni. Finora, non tutti gli Stati membri hanno designato questi uffici; inoltre, gli uffici esistenti presentano strutture, poteri e pratiche che differiscono notevolmente fra loro. La Commissione raccomanda che tali uffici fungano da punto di contatto per tutte le attività di confisca a livello nazionale, e abbiano:

Occorre inoltre migliorare la cooperazione con i paesi terzi in materia di confisca. Pertanto, la Commissione continuerà a promuovere la ratifica e l'attuazione da parte dell'UE e degli Stati membri delle convenzioni internazionali che comportano misure relative alla confisca dei proventi illeciti, fra cui:

Le citate convenzioni internazionali hanno l'intento di promuovere la cooperazione internazionale per individuare, reperire, bloccare e confiscare beni derivanti da attività criminali. È comunque necessario intensificare la cooperazione con i paesi terzi, in particolare moltiplicando gli accordi di ripartizione dei beni, e lo sviluppo delle migliori pratiche.

La Commissione promuove inoltre l'adozione di misure di accompagnamento non legislative, come:

Ultima modifica: 22.05.2009