Strategia dell’Unione europea per la regione del Mar Baltico

La comunicazione mira a proporre una strategia globale dell’Unione europea (UE) per la regione del Mar Baltico. Questa strategia punta a una cooperazione rafforzata per rispondere alle sfide comuni che questa regione affronta e promuovere uno sviluppo economico ecologicamente responsabile.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa alla Strategia dell’Unione europea per la regione del Mar Baltico, COM(2009) 248 def. del 10 giugno 2009.

SINTESI

QUAL È LO SCOPO DELLA PRESENTE COMUNICAZIONE?

La comunicazione mira a proporre una strategia globale dell’Unione europea (UE) per la regione del Mar Baltico. Questa strategia punta a una cooperazione rafforzata per rispondere alle sfide comuni che questa regione affronta e promuovere uno sviluppo economico ecologicamente responsabile.

ELEMENTI CHIAVE

La strategia riguarda i paesi dell’Unione europea che si affacciano sul Mar Baltico (Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia e Svezia).

È incentrata su tre obiettivi principali:

1.

Salvare il mare: questo obiettivo riguarda, per esempio, il rischio di eutrofizzazione (quando un eccesso di nutrienti nell’acqua causa una proliferazione di alghe), l’inquinamento e la pesca eccessiva nel Mar Baltico, questioni che richiedono alti livelli di cooperazione all’interno della regione. Questo obiettivo punta anche a preservare uno spazio sostenibile dal punto di vista ambientale e la biodiversità marina, facendo della regione del Mar Baltico un modello di navigazione pulita.

2.

Connettere la regione rendendo i sistemi dell’energia e dei trasporti dei paesi della regione più interconnessi, anche nelle aree più remote (Finlandia settentrionale e Svezia). Questo obiettivo riguarda anche partenariati concreti per la lotta alla criminalità transnazionale, quale la tratta di esseri umani, ecc.

3.

Aumentare la prosperità rimuovendo gli ostacoli al mercato interno della regione del Mar Baltico, sviluppando le rispettive basi economiche, culturali e turistiche e incoraggiando l’innovazione attraverso il programma comune di ricerca e sviluppo nel Mar Baltico (BONUS).

Approccio macroregionale

Questi tre obiettivi sono suddivisi in un insieme di azioni attuate in aree strategiche sotto forma di azioni macroregionali. Tali azioni contribuiscono a rispondere alle sfide comuni di ogni singola area (la creazione di un ambiente sostenibile, il miglioramento della prosperità della regione, il miglioramento dell’accessibilità e dell’attrattiva e la garanzia della sicurezza in essa).

Le azioni attuate hanno perciò un impatto sull’ intera area, oltre i confini dei paesi interessati.

Possono presentarsi sotto forma di:

azioni faro progettate, ad esempio, per promuovere metodi di navigazione pulita o sostenere la crescita delle PMI;

iniziative comuni che coinvolgono diversi paesi in una singola area per incoraggiare il lavoro in rete e le interconnessioni.

Metodi di intervento

I fondi strutturali europei e il fondo d’investimento (ESI) per il periodo 2014-2020 sono fonti di finanziamento principali per la strategia. Tuttavia, le azioni e i progetti previsti dalla strategia e dal suo piano d’azione possono essere finanziati da molte altre fonti finanziarie (Orizzonte 2020, programma BONUS, programma LIFE, programmi nell’ambito dell’istruzione e della cultura, programma interregionale per la regione del Mar Baltico ecc.), oltre che da fonti, nazionali, regionali e private.

Azioni e progetti nei settori dei trasporti, dell’energia e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) possono inoltre avere diritto a finanziamenti da parte del meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility, CEF). Inoltre, alcuni grandi progetti potrebbero beneficiare del sostegno di istituzioni finanziarie internazionali quali la Banca europea per gli investimenti e la Banca nordica per gli investimenti.

Governance

Considerato il suo ambito macroregionale, attuare la strategia richiede il coinvolgimento di tutte le parti interessate: figure della società civile e autorità regionali, nazionali e dell’UE.

CONTESTO

Una strategia iniziale era stata proposta dalla Commissione nel 2009 e adattata nel 2012 per affrontare le sfide comuni macroregionali dell’area del Mar Baltico. Un piano d’azione rivisto nell’ambito della strategia è stato presentato a giugno 2015.

Per ulteriori informazioni, si veda il sito Internet della strategia dell’UE per la regione del Mar Baltico, comprese le informazioni sul piano d’azione per il 2015.

ATTI COLLEGATI

Decisione n. 862/2010/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, concernente la partecipazione dell’Unione ad un programma comune di ricerca e sviluppo nel Mar Baltico (BONUS) avviato da alcuni Stati membri (GU L 256 del 30.9.2010, pag. 1).

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull’applicazione della strategia dell’Unione europea per la regione del Nord Baltico, COM(2011) 381 def. del 22 giugno 2011.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa alla Strategia dell’Unione europea per la regione del Mar Baltico, COM(2012) 128 final del 23 marzo 2012.

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul valore aggiunto delle strategie macroregionali, COM(2013) 468 final del 27 giugno 2013.

Ultima modifica: 07.06.2015