Riesame della politica ambientale 2008

Il riesame della politica ambientale 2008 descrive i progressi compiuti nella politica dell’Unione europea (UE) durante il 2008 e prende in esame le sfide future.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 24 giugno 2009: «Riesame della politica ambientale 2008» [COM(2009) 304 def. – Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La politica ambientale è ai primi posti dell’agenda politica. Questa politica trasversale può aiutare l’UE a superare la crisi economica e finanziaria mondiale, che ha colpito il continente europeo nel 2008, e gettare le basi per una crescita a basse emissioni di carbonio che preveda un uso razionale delle risorse.

In questa comunicazione la Commissione passa in rassegna le tappe salienti della politica ambientale dell'UE nel 2008. Menziona in particolare i progressi realizzati nell'ambito dei quattro settori d'intervento prioritari del Sesto programma di azione per l'ambiente: cambiamento climatico, biodiversità, ambiente e salute, e gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti.

La lotta ai cambiamenti climatici è stata caratterizzata nel dicembre 2008 da una serie di misure legislative che costituiscono il cosiddetto pacchetto Clima ed energia, volte a concretizzare l'impegno dell'UE a ridurre del 30% le proprie emissioni di gas serra entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, se altri paesi industrializzati accetteranno di realizzare riduzioni comparabili o, se non comparabili, almeno del 20%. Tale pacchetto mira a migliorare il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra (sistema ETS comunitario) inserendovi altri gas serra e settori. Include anche una proposta di direttiva volta a promuovere le energie rinnovabili e un’altra proposta riguardante l’implementazione sicura e affidabile delle tecnologie di cattura e stoccaggio geologico del biossido di carbonio.

Oltre al pacchetto Clima ed energia, l’UE ha adottato altri interventi per la lotta ai cambiamenti climatici, volti a ridurre le emissioni di CO2 delle autovetture nuove e a migliorare la qualità della benzina e dei carburanti.

Il programma di negoziati stabilito durante la conferenza di Poznan nel dicembre 2008 dovrebbe culminare in un accordo mondiale sui cambiamenti climatici da adottare nel corso della conferenza delle Nazioni Unite sul clima prevista a Copenaghen nel dicembre 2009. Questo accordo entrerà in vigore quando cesseranno gli impegni previsti dal protocollo di Kyoto nel 2012.

Dinanzi alla perdita di biodiversità, l’UE ha proseguito i suoi sforzi in base al piano di azione comunitario che mira a contenere la riduzione della diversità biologica in prospettiva del 2010. Le principali misure adottate hanno visto lo sviluppo della rete Natura 2000 con la creazione di nuovi siti in Bulgaria e in Romania, e la lotta contro le specie estranee invasive, mediante varie opzioni strategiche fra cui la creazione di un sistema paneuropeo di allarme rapido per comunicare le specie nuove od emergenti.

Nel 2008 la Commissione ha presentato due iniziative per la protezione delle foreste mondiali che contribuiscono a limitare il cambiamento climatico e la perdita della biodiversità. La prima è un regolamento che disciplina il mercato del legno e dei prodotti derivati in Europa, la seconda è una comunicazione che espone le proposte della Commissione per combattere la deforestazione tropicale.

In futuro i lavori verteranno sulla protezione delle specie vulnerabili in alto mare, nel quadro della convenzione sulla diversità biologica e della Commissione baleniera internazionale, nonché sul divieto dei prodotti derivati dalla foca che viene sterminata in violazione delle regole di benessere degli animali.

Nel settore dell’ambiente e della salute, il 2008 è segnato dall'entrata in vigore del regolamento REACH, che mira a rafforzare le norme di sicurezza in materia di sostanze chimiche prodotte o importate nell’UE. Sono state adottate altre misure sulle sostanze pericolose e sul mercurio. La direttiva relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa è entrata in vigore nel mese di giugno. La Commissione ha presentato delle iniziative per lo sviluppo di trasporti sostenibili e per ridurre le emissioni industriali.

Per il 2009, i lavori nel settore dell'ambiente e della salute si concentreranno sulla revisione della direttiva sui biocidi e sulla creazione di nuove norme per le emissioni dei veicoli onde garantire la conformità al regolamento REACH.

Relativamente alla gestione delle risorse naturali e dei rifiuti, l’azione dell’UE è stata rivolta alla protezione del ciclo dell'acqua (le acque di superficie e l'ambiente marino), allo sviluppo di un consumo e di una produzione sostenibili (la progettazione ecocompatibile e il marchio comunitario di qualità ecologica) e al miglioramento del riciclaggio dei rifiuti (la demolizione delle navi, le apparecchiature elettriche ed elettroniche e i rifiuti organici biodegradabili).

Nel 2009, l’UE prevede di adottare un sistema di verifica delle tecnologie ambientali per stimolare la fiducia degli acquirenti rispetto alle prestazioni delle nuove tecnologie ambientali.

Nel 2008, sono stati realizzati dei progressi in vista di semplificare la legislazione ambientale mediante l'attuazione di programmi destinati a migliorare l'applicazione del diritto comunitario dell'ambiente. La Commissione prevede di utilizzare un'ampia gamma di strumenti per prevenire le infrazioni, come l'uso mirato dei fondi comunitari e aiuti più accentuati in fase di preadesione per i paesi dell'allargamento.

Contesto

Questa relazione annuale di attività è un contributo al processo di Lisbona e alla strategia europea di sviluppo sostenibile, di cui l'ambiente costituisce un elemento essenziale.

Ultima modifica: 26.10.2009