Non proliferazione nucleare

Nella presente comunicazione la Commissione europea espone la situazione mondiale del nucleare e il rinnovato interesse suscitato da questo tipo di energia. Di fronte ai potenziali rischi dell’uso di questa energia, la Commissione propone di rafforzare gli strumenti esistenti in materia di non proliferazione nucleare.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, del 26 marzo 2009, intitolata «Comunicazione relativa alla non proliferazione nucleare» [COM(2009) 143 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La presente comunicazione rende conto della situazione del nucleare nel mondo e propone soluzioni volte a promuovere la non proliferazione nucleare.

Contesto mondiale

L'aumento della domanda mondiale di energia, da una parte, e la volontà di ridurre le emissioni di CO2, dall'altra, hanno portato ad un rinnovato interesse per l'energia nucleare. Lo sviluppo dell'energia nucleare può presentare rischi di incidenti nucleari o di sottrazioni di tecnologie per usi non pacifici.

Per far fronte a questi rischi, la comunità internazionale deve fare rispettare il principio di non proliferazione nucleare, in particolare il trattato di non proliferazione (TNP) e le norme dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) (EN). Rivestono inoltre un ruolo importante la convenzione delle Nazioni Unite concernente la repressione degli atti di terrorismo nucleare, adottata nel 2005, e il Nuclear Supplier Group.

La Commissione europea sostiene il principio di non proliferazione nucleare e ritiene che l’AIEA e l’Euratom dovrebbero rafforzare la loro cooperazione a tal fine.

Strumenti

La politica estera e di sicurezza comune (PESC) costituisce lo strumento principale a disposizione dell'Unione europea (UE) per promuovere la non proliferazione nucleare e, in particolare, la strategia per la sicurezza in Europa e la strategia contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (WMD).

Esistono altri strumenti comunitari, basati su trattati, che contribuiscono alla promozione della non proliferazione nucleare nei paesi terzi:

Lo strumento di stabilità è volto, tra le altre cose, a sostenere i paesi terzi nello sviluppo delle loro capacità di prevenzione dei rischi connessi alle materie chimiche, biologiche e nucleari. Questo tipo di assistenza si estenderà alle zone del Sud-Est asiatico, al Medio Oriente e a talune regioni dell'Africa. L'obiettivo è di sviluppare la sicurezza nei settori interessati.

Il trattato Euratom riguarda parimenti la non proliferazione nucleare, attraverso:

Sviluppi futuri

La Commissione propone le seguenti opzioni in materia di non proliferazione nucleare:

Contesto

Il ruolo del nucleare tende a divenire preponderante nel contesto mondiale attuale. Sempre più paesi tentano di avviare un programma per l'energia nucleare civile. Appare quindi necessario rafforzare le garanzie internazionali di non proliferazione per salvaguardare la sicurezza attiva e passiva in tutto il mondo.

Ultima modifica: 11.08.2009