Islanda – Giustizia e sicurezza

I paesi candidati conducono negoziati con l’Unione europea (UE) al fine di prepararsi all’adesione. Tali negoziati di adesione riguardano l’adozione e l’applicazione della legislazione europea (acquis) e specificatamente le priorità identificate congiuntamente dalla Commissione e dai paesi candidati, nel corso dello screening dell’acquis politico e legislativo dell’UE. Ogni anno la Commissione esamina i progressi compiuti dai candidati al fine di valutare gli sforzi ancora da effettuare fino alla loro adesione. Questo monitoraggio è oggetto di relazioni annuali presentate al Consiglio e al Parlamento europeo.

ATTO

Relazione della Commissione [COM(2011) 666 def. – SEC(2011) 1202 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Nella sua relazione 2011 la Commissione evidenza i progressi dell'Islanda in materia di giustizia e sicurezza, per quanto il paese abbia già elevati standard e recepito una parte consistente dell'acquis dell'Unione europea (UE) in questo settore.

ACQUIS DELL’UNIONE EUROPEA (secondo i termini della Commissione)

Obiettivo delle politiche comunitarie nel settore della giustizia e affari interni è preservare e sviluppare l'Unione europea come spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Su questioni quali: i controlli alle frontiere, i visti, l'immigrazione, il diritto d'asilo, la cooperazione di polizia, la lotta alla criminalità organizzata e la cooperazione nel settore degli stupefacenti, la cooperazione doganale e la cooperazione giudiziaria in materia penale e civile, è necessario che gli Stati membri dispongano di risorse e materiale per garantire standard adeguati e accettabili di applicazione delle norme comuni sempre più numerose. A tal fine è fondamentale che tutte le istanze responsabili dell’applicazione della legge e gli altri organi competenti dispongano di capacità amministrative forti e ben integrate, conformi alle norme stabilite. Un altro elemento di fondamentale importanza è poi l’istituzione di una polizia professionale, affidabile ed efficiente. La parte più dettagliata delle politiche dell’UE relative alla giustizia, alla libertà e alla sicurezza è l'acquis di Schengen, che comporta la soppressione dei controlli alle frontiere interne dell'UE. Tuttavia, parti sostanziali dell’acquis di Schengen sono applicate dai nuovi Stati membri in seguito a una distinta decisione presa del Consiglio dopo la loro adesione.

Le politiche dell’UE nel settore dell’organizzazione giudiziaria e dei diritti fondamentali mirano a perseguire e a sostenere lo sviluppo dell’Unione quale spazio di libertà, sicurezza e giustizia. L’attuazione di un’organizzazione giudiziaria indipendente ed efficiente riveste un’importanza capitale. L’imparzialità, l’integrità e un alto livello di competenza in materia di giudizio da parte dei tribunali sono essenziali per il mantenimento dello Stato di diritto. Ciò presuppone un fermo impegno ad eliminare qualsiasi influenza esterna sull’organizzazione giudiziaria, a stanziare risorse finanziarie e adeguati mezzi di formazione. È necessario offrire le garanzie giuridiche necessarie per raggiungere eque procedure giudiziarie. Gli Stati membri devono lottare altresì efficacemente contro la corruzione poiché rappresenta una minaccia per la stabilità delle istituzioni democratiche e dello Stato di diritto. È opportuno realizzare un quadro giuridico solido e istituzioni affidabili su cui fondare una politica coerente di prevenzione e di dissuasione dalla corruzione. Gli Stati membri devono garantire il rispetto dei diritti fondamentali e dei diritti dei cittadini europei, quali sanciti dall’acquis e dalla Carta dei diritti fondamentali.

VALUTAZIONE (secondo i termini della Commissione)

Il paese ha continuato a rafforzare l'indipendenza del potere giudiziario e il quadro strategico per la lotta contro la corruzione. Deve comunque continuare a monitorare l'attuazione di tali misure. Il paese ha inoltre continuato a rafforzare la tutela dei diritti fondamentali. Il monitoraggio di queste misure deve essere rafforzato.

L'allineamento della legislazione sui diritti dei cittadini e sulla protezione dei dati non è completa.

L'Islanda continua ad attuare l'accordo di Schengen e l'allineamento della legislazione nei settori della giustizia, della libertà e della sicurezza è progredito in modo soddisfacente. Ulteriori sforzi sono attesi per ratificare e applicare gli strumenti internazionali relativi alla tutela dei minori, la lotta contro la criminalità organizzata e la contraffazione

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Ultima modifica: 13.10.2011