Ex Repubblica iugoslava di Macedonia – Istruzione e cultura

I paesi candidati conducono negoziati con l’Unione europea (UE) al fine di prepararsi all’adesione. Tali negoziati di adesione riguardano l’adozione e l’applicazione della legislazione europea (acquis) e specificatamente le priorità identificate congiuntamente dalla Commissione e dai paesi candidati, nel corso dello screening dell’acquis politico e legislativo dell’UE. Ogni anno la Commissione esamina i progressi compiuti dai candidati al fine di valutare gli sforzi ancora da effettuare fino alla loro adesione. Questo monitoraggio è oggetto di relazioni annuali presentate al Consiglio e al Parlamento europeo.

ATTO

Relazione della Commissione [COM(2011) 666 def. – SEC(2011) 1203 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Lo status di paese candidato all’adesione all’Unione europea (UE) è stato conferito all’ex Repubblica iugoslava di Macedonia nel 2005. Il partenariato per l’adesione, adottato dal Consiglio nel 2008, sostiene i preparativi del paese in vista della sua futura adesione e l’allineamento della sua legislazione all’acquis comunitario. Nel 2008 i negoziati di adesione non erano ancora iniziati, poiché il paese doveva ancora fare progressi per raggiungere gli obiettivi e le condizioni previsti dal partenariato.

La relazione 2011 pone l’accento sui progressi realizzati nel contesto del quadro strategico “Istruzione e formazione 2020”. Sottolinea inoltre la necessità di migliorare l’interazione tra le comunità etniche nell’insegnamento

ACQUIS DELL’UNIONE EUROPEA (in base ai termini della Commissione)

I settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e della cultura sono principalmente di competenza degli Stati membri. È stato adottato un quadro di cooperazione sulle politiche in materia di istruzione e formazione in vista di una convergenza delle politiche nazionali e del raggiungimento di obiettivi comuni attraverso un metodo di coordinamento aperto. Esso ha portato al programma di lavoro «Istruzione e formazione 2010» che riunisce tutte le azioni nel settore dell’istruzione e della formazione a livello europeo. Inoltre, gli Stati membri devono tenere conto dei principi sanciti dal trattato e assicurarsi che i loro impegni internazionali contribuiscano a conservare e promuovere la diversità culturale. Gli Stati membri devono dotarsi di un quadro giuridico, amministrativo e finanziario nonché delle capacità di attuazione necessarie per garantire una sana gestione finanziaria dei programmi dell’Unione europea nel settore dell’istruzione, della formazione e della gioventù.

VALUTAZIONE (secondo i termini della Commissione)

È stato fatto qualche progresso per quanto riguarda gli standard europei in materia di istruzione, formazione, gioventù e cultura. I risultati del paese sono migliorati rispetto ai parametri comuni di "Istruzione e formazione 2020". I programmi “Apprendimento permanente” e “Gioventù in azione” sono tuttora sospesi. Rimane il problema di aumentare l'interazione fra le comunità etniche nel settore dell'istruzione.

ATTI CONNESSI

Relazione della Commissione [COM(2010) 660 def. – SEC(2010) 1327 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

Nella sua relazione 2010, la Commissione registra limitati progressi nel settore dell’istruzione. Sono state infatti realizzate delle riforme, ma i preparativi per l’attuazione dei programmi dell’UE non sono stati ancora conclusi. Il paese ha parzialmente raggiunto i suoi obiettivi nel settore della cultura.

Relazione della Commissione [COM(2009) 533 def. – SEC(2009) 1334 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

La relazione dell’ottobre 2009 osserva alcuni progressi in materia di istruzione, formazione e gioventù, soprattutto in termini di preparazione del paese alla partecipazione ai programmi comunitari. Ciononostante, occorrono ulteriori sforzi per attuare la strategia di riforma nazionale, raggiungere i parametri di riferimento comuni dell’UE nel campo dell’istruzione e della formazione, prepararsi alla gestione dei programmi comunitari e creare un sistema efficiente di controllo del funzionamento dell’Agenzia nazionale.

Relazione della Commissione [COM(2008) 674 def. – SEC(2008) 2699 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

La relazione del novembre 2008 riferisce che il paese ha fatto buoni progressi nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù. Tuttavia, la capacità del paese di attuare la legislazione adottata è insufficiente. Benché i preparativi per la gestione dei programmi comunitari in materia di formazione lungo tutto l’arco della vita e di gioventù siano a buon punto, sono necessari ulteriori sforzi.

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Ultima modifica: 20.12.2011