Malta

1) RIFERIMENTI

Relazione della Commissione [COM(1999) 69 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 508 def. Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 708 def. Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2001) 700 finale - SEC (2001) 1751 Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1407 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1206 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Malta non dovrebbe avere problemi particolari ad allineare sull'acquis la sua legislazione in materia di energia ma deve ancora recepire la maggior parte delle norme comunitarie in materia, riorganizzare le sue strutture e capacità istituzionali onde separare l'elaborazione delle politiche dalla regolamentazione e migliorare la sua capacità di applicare l'acquis.

Dal febbraio 1999 al febbraio 2001, Malta non ha promulgato nuove leggi in materia. Doveva ancora adottare l'essenziale dell'acquis in materia di energia, compresa la legislazione sul mercato interno dell'energia (direttive sul gas e sull'elettricità), sulla preparazione alle emergenze, e segnatamente sulla costituzione di scorte petrolifere, nonché su una politica di efficienza energetica.

La relazione del novembre 2000 constatava l'assenza di sviluppi rilevanti nel settore. Malta doveva ancora recepire la parte principale dell'acquis energetico.

Nella sua relazione del novembre 2001, la Commissione riteneva che Malta avesse fatto importanti progressi nel settore energetico. L'adozione, nel gennaio 2001, della legge che stabiliva un'autorità di gestione delle risorse di Malta ha rappresentato un progresso significativo poiché questa legge fungeva da base all'allineamento sull'acquis in questo settore. La preparazione del mercato interno dell'energia aveva segnato progressi, ma bisognava continuare a prestare attenzione a questo settore ed in particolare porre fine ai monopoli ancora esistenti in alcuni sottosettori. Vi erano stati pochi progressi nell'importante settore della sicurezza dell'approvvigionamento.

La relazione dell'ottobre 2002 rileva che Malta ha compiuto importanti progressi, ma che tuttavia deve impegnarsi maggiormente per recepire integralmente la direttiva sull'elettricità e l'acquis rimanente sull'efficienza energetica e per aumentare progressivamente le sue riserve di greggio.

La relazione 2003 rileva che Malta deve aumentare progressivamente le sue riserve di greggio in base al programma convenuto nel corso dei negoziati di adesione e deve prepararsi ad attuare la direttiva sull'elettricità. Malta deve inoltre raggiungere l'allineamento della legislazione adottando le disposizioni di applicazione relative all'acquis del 2002 sull'efficienza energetica e le fonti di energia rinnovabili.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

Gli elementi fondamentali del diritto comunitario nel settore energetico sono costituiti dalle disposizioni del trattato e del diritto derivato che si riferiscono più specificamente alla concorrenza e agli aiuti di Stato, al mercato interno dell'energia (in particolare le direttive relative all'energia elettrica, alla trasparenza dei prezzi, al transito dell'energia elettrica e del gas, agli idrocarburi, alla concessione delle licenze, alle misure d'intervento in caso di emergenza e, in particolar modo, gli obblighi relativi alle scorte di sicurezza (esdeenfr), ecc.), all' energia nucleare e all' efficienza energetica nonché alle norme di tutela dell'ambiente.

L'acquis comunitario nel settore dell'energia nucleare è costituito attualmente da un quadro di strumenti giuridici e politici e anche accordi internazionali. Esso riguarda attualmente questioni di salute e sicurezza, (la radioprotezione), sicurezza degli impianti nucleari, gestione delle scorie radioattive, investimenti, promozione della ricerca, creazione di un mercato comune nucleare, approvvigionamento, misure di salvaguardia e relazioni internazionali.

VALUTAZIONE

Malta non possiede fonti energetiche proprie e dipende quindi dai combustibili importati. Per coprire il fabbisogno di energia primaria, il paese importa greggio e prodotti petroliferi, ma non possiede raffinerie. Per il consumo di energia elettrica, Malta potrebbe è una rete elettrica isolata ai sensi della legislazione dell'UE.

Dall'ultima relazione annuale, Malta ha raggiunto un livello relativamente avanzato d'allineamento sull'acquis energetico ma deve proseguire i suoi sforzi per garantire la completa messa in conformità, in particolare a livello di sicurezza dell'approvvigionamento e rendimento energetico. Inoltre, Malta deve ancora adottare definitivamente la sua strategia energetica nazionale. Malta ha ratificato la Carta dell'energia ed il suo protocollo.

In termini di competitività e di mercato interno dell'energia, Malta ha adottato una prima serie di misure per allinearsi sull'acquis. La creazione, nel febbraio 2001, dell'autorità di gestione delle risorse rappresenta una misura importante. L'autorità è indipendente, responsabile della regolamentazione del settore energetico e anche della politica energetica. L'isola deve particolarmente preoccuparsi di attuare la legge sull'autorità e ristrutturare il monopolio di cui usufruisce Enemalta sul mercato dell'elettricità. Non ci sono mercati di gas naturale né di combustibili solidi a Malta.

In materia di sicurezza dell'approvvigionamento, nel 2002 Malta ha adottato una serie di regolamenti per allineare la legislazione maltese all'acquis in materia di riserve petrolifere e di gestione delle crisi di approvvigionamento di greggio. L'autorità maltese per la gestione delle risorse dispone ora della capacità amministrativa, ma deve esercitare le proprie funzioni in modo più efficace.

Malta deve ancora completare l'allineamento della sua legislazione sull'acquis relativo al rendimento energetico. Il governo maltese ha adottato, nel febbraio 2001, la legge sulla sicurezza dei prodotti per allinearsi sull'acquis, in particolare per le norme d'etichettatura ed il rendimento nel settore dell'energia. Bisognerebbe incoraggiare l'uso delle energie rinnovabili: eccetto le agevolazioni fiscali (IVA) accordate per l'energia solare, Malta non ha previsto altri incentivi per favorire il risparmio di energia e le energie rinnovabili.

Nel settore della concorrenza e del mercato interno dell'energia, i progressi si sono limitati all'adozione di un regolamento che mira ad allineare la legislazione maltese alle regole comuni per il mercato interno del gas naturale. Per quanto riguarda l'elettricità, il parlamento maltese ha adottato una normativa quadro e disposizioni d'applicazione in linea con l'acquis che entreranno in vigore al momento dell'adesione. Devono tuttavia essere eliminate le distorsioni che permangono a livello dei prezzi.

Per quanto riguarda l'efficienza energetica e le energie rinnovabili, Malta ha adottato una serie di regolamenti che mirano ad allineare la legislazione maltese all'acquis in materia di efficienza energetica e di etichettatura. Sono state istituite le strutture amministrative - la principale delle quali è l'autorità maltese per la gestione delle risorse - che necessitano, però, di maggiore personale.

Malta non usa l'energia nucleare per produrre elettricità e non prevede di sviluppare questo modo di produzione in futuro. Essa è però interessata ai requisiti di sicurezza nucleare poiché svolge altre attività di tipo nucleare come la gestione dei residui radioattivi degli stabilimenti pubblici, cioè soprattutto l'industria ed il settore medico. L'Unione europea considera la sicurezza nucleare come un settore importante nel processo dell'allargamento, è per questo che il Consiglio dell'Unione ha adottato, nel giugno 2001, una relazione sulla sicurezza nucleare nel contesto dell'allargamento in cui sono formulate raccomandazioni generali che riguardano tutti i paesi candidati in materia, tra l'altro, di gestione dei residui radioattivi e di una sorveglianza regolamentare adeguata, conformemente alle buone pratiche in vigore nell'UE. Malta dovrebbe vegliare a mettersi in conformità con le norme e procedure di Euratom, in particolare i controlli di sicurezza. Malta ha concluso un accordo di garanzie integrali con l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) ma non ha ancora firmato il protocollo addizionale a quest'accordo.

Ultima modifica: 01.03.2004