Croazia – Concorrenza

I paesi candidati conducono negoziati con l’Unione europea (UE) al fine di prepararsi all’adesione. Tali negoziati di adesione riguardano l’adozione e l’applicazione della legislazione europea (acquis) e specificatamente le priorità identificate congiuntamente dalla Commissione e dai paesi candidati, nel corso dello screening dell’acquis politico e legislativo dell’UE. Ogni anno la Commissione esamina i progressi compiuti dai candidati al fine di valutare gli sforzi ancora da effettuare fino alla loro adesione. Questo monitoraggio è oggetto di relazioni annuali presentate al Consiglio e al Parlamento europeo.

ATTO

Relazione della Commissione [COM(2010) 660 def. – SEC(2010) 1326 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Nella relazione del 2010 la Commissione riscontra progressi significativi, in particolare per quanto riguarda i cantieri navali. Il paese deve ormai riformare la sua legislazione sui cartelli e migliorare le norme in materia di concorrenza nei settori della radiodiffusione e della siderurgia.

ACQUIS DELL’UNIONE EUROPEA (secondo i termini della Commissione)

L'acquis sulla concorrenza riguarda sia le politiche antitrust che le politiche di controllo degli aiuti di Stato. Esso comprende norme e procedure volte a combattere il comportamento anticoncorrenziale delle società (accordi restrittivi tra imprese e abuso di posizione dominante) e a impedire ai governi di concedere aiuti di Stato tali da falsare la concorrenza nel mercato interno. Gli Stati membri devono collaborare pienamente con la Commissione per l'applicazione delle regole di concorrenza, che di solito sono direttamente applicabili in tutta l'Unione.

VALUTAZIONE (secondo i termini della Commissione)

Si riscontrano progressi significativi nel settore della politica di concorrenza, in particolare per quanto riguarda il completamento della procedura di gara per la ristrutturazione dei cantieri navali.

Nel complesso, si è raggiunto un buon livello di allineamento, ma occorrono ulteriori sforzi per l'adozione di piani di ristrutturazione in linea con l'acquis sugli aiuti di Stato per i cantieri navali in difficoltà, il miglioramento dell’applicazione della normativa contro i cartelli da parte dell’Agenzia per la concorrenza e l’ulteriore rafforzamento della sua capacità amministrativa, specialmente in materia di antitrust.

Occorre completare l’allineamento della legge croata sull’emittenza radiotelevisiva e aggiornare i piani di ristrutturazione nazionali per l'industria siderurgica.

ATTI CONNESSI

Relazione della Commission [COM(2009) 533 def. – SEC(2009) 1333 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

Relazione della Commissione [COM(2008) 674 def. – SEC(2008) 2694 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

La relazione del novembre 2008 registrava alcuni progressi essenzialmente nell’ambito degli aiuti di Stato al settore siderurgico. Si richiedevano ancora sforzi sostanziali sia sul piano degli aiuti alla ristrutturazione dei cantieri navali che sul piano delle intese e delle concentrazioni.

Relazione della Commissione [COM(2007) 663 def. – SEC(2007) 1431 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. La relazione del novembre 2007 notava lo sviluppo del settore degli aiuti di Stato, ma riscontrava ancora pochi progressi nel settore delle intese e soprattutto del controllo delle concentrazioni.

Relazione della Commissione [COM(2006) 649 def. – SEC(2006) 1385 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. La relazione del novembre 2006 registrava i progressi della Croazia sia nel settore delle intese che in quello degli aiuti di Stato, ma insisteva sugli sforzi ancora da compiere.

Relazione della Commissione [COM(2005) 561 def. – SEC(2005) 1424 – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. La relazione del novembre 2005 constatava alcuni progressi nel settore della concorrenza. Tuttavia la Croazia doveva intensificare i suoi sforzi rispetto all'allineamento legislativo, all'attuazione della legislazione e alle sue capacità amministrative.

Parere della Commissione [COM(2004) 257 def. – Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale]. Nel suo parere dell'aprile 2004, la Commissione europea riteneva imperativo che la Croazia realizzasse sforzi significativi e prolungati per allineare all'acquis la sua legislazione in materia di concorrenza e mettere poi effettivamente in atto tale legislazione.

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Ultima modifica: 03.12.2010