Repubblica ceca

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2009 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 708 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 503 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2000) 703 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1746 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1402 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1200 - non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel suo parere del luglio 1997, la Commissione europea riteneva che la Repubblica ceca avesse compiuto notevoli progressi quanto all'allineamento all'acquis comunitario in materia di libera circolazione delle merci e constatava che le principali direttive erano già state recepite. L'attuazione delle disposizioni dell'accordo europeo e del Libro bianco era inoltre generalmente soddisfacente. Tuttavia, la Commissione invitava la Repubblica ceca a seguire gli sviluppi nel settore della sicurezza dei prodotti industriali, a livello sia normativo che di strutture di attuazione.

La relazione del novembre 1998 ha constatato la realizzazione di notevoli progressi nel settore, in particolare in materia di normazione e di certificazione.

La relazione dell'ottobre 1999 sottolineava la realizzazione di continui progressi in questo campo.

La relazione del novembre 2000 rilevava progressi continui in materia di libera circolazione delle merci e di unione doganale.

La relazione del novembre 2001 constatava progressi continui in materia di libera circolazione delle merci ma nessun progresso relativo all'unione doganale.

Nella relazione dell'ottobre 2002 la Commissione rileva ancora notevoli progressi.

Nella relazione del novembre 2003 la Commissione constata che la Repubblica ceca soddisfa nell'essenziale i criteri relativi all'adesione.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

La libera circolazione delle merci presuppone l'abolizione delle misure che comportano restrizioni agli scambi, vale a dire non soltanto i dazi doganali e le restrizioni quantitative agli scambi, ma anche tutte le misure di portata equivalente che hanno effetti protezionistici.

Dato che i requisiti tecnici non sono armonizzati, prevale l'applicazione del principio del mutuo riconoscimento delle regolamentazioni nazionali (conformemente ai principi della sentenza "Cassis de Dijon").

A fini di armonizzazione, la Comunità europea ha elaborato un " nuovo approccio ". Invece di imporre soluzioni tecniche, la legislazione della Comunità europea si limita a stabilire i requisiti essenziali che i prodotti devono soddisfare.

VALUTAZIONE

L'allineamento della legislazione ha ottenuto buoni progressi, in particolare per quanto riguarda le direttive "nuovo approccio" concernenti i macchinari (es de en fr), i recipienti semplici a pressione (es de en fr), le apparecchiature a pressione (es de en fr), i materiali da costruzione, i presidi medico-sanitari e gli ascensori (es de en fr). Sono inoltre stati ottenuti i progressi nei settori nei quali si applica una legislazione specifica per i prodotti, come quelli delle derrate alimentari,dei prodotti farmaceutici e chimici e dei tessili.

Tuttavia, il recepimento completo delle direttive "nuovo approccio" dipende dall'entrata in vigore della legge quadro che sarà modificata, in alcuni casi, mediante l'adozione di una nuova legge sulla protezione della salute pubblica. L'emendamento previsto alla legge quadro del 1997 sui requisiti tecnici applicabili ai prodotti e sulla valutazione della conformità non è stato ancora adottato dal Parlamento. Nell'aprile 2000 è entrato in vigore un emendamento alla legge sui requisiti tecnici per i prodotti, che riguarda le procedure relative ai requisiti essenziali e alla valutazione della conformità e consentirà l'attuazione completa dei principi del nuovo approccio.

Per quanto riguarda gli appalti pubblici, la nuova legge che modifica la legge del 1994 al fine di far entrare nel suo campo di applicazione i servizi di pubblica utilità (acqua, energia, trasporti e telecomunicazioni) è entrata in vigore il 1° giugno 2000. Nella relazione del 2002 la Commissione ritiene che il recepimento dell'acquis relativo agli appalti pubblici ha accumulato ritardo e che la questione deve essere risolta prima dell'adesione. . La relazione del 2003 sottolinea che l'allineamento dev'essere finalizzato in modo da garantire la parità di accesso alle imprese comunitarie sopprimendo la clausola della preferenza nazionale.

La legislazione quadro in materia di misure orizzontali e procedurali è stata in gran parte adottata. Nel maggio 2002 è stata apportata una modifica alla legge sui requisiti tecnici per i prodotti, alcuni elementi della quale entreranno in vigore al momento dell'adesione.

Sono inoltre necessari sforzi in materia di responsabilità per danni da prodotti difettosi e di sicurezza (vedi " Consumatori ").

Nel gennaio 1999, era già stato recepito circa il 90% delle norme europee. In particolare, nel settore dei presidi medico-sanitari il recepimento è stato realizzato con l'adozione di ordinanze governative che fissano i requisiti tecnici applicabili a tali dispositivi e a quelli destinati all'impianto nel corpo umano. Nel settore alimentare è stato adottato un nuovo decreto che recepisce le direttive comunitarie sui prodotti curativi e gli additivi. Nel settore dei prodotti chimici, i progressi sono stati notevoli grazie all'adozione di una nuova legge quadro sulle sostanze e le preparazioni chimiche, seguita dall'adozione di 13 decreti di attuazione, relativi a una parte sostanziale della normativa comunitaria in materia. Per quanto riguarda i prodotti tessili, i tre nuovi decreti adottati per garantire l'applicazione della legge nel 1992 sulla protezione dei consumatori riguardano tutte le direttive comunitarie del settore. La legge sulla sicurezza dei prodotti, entrata in vigore nel luglio 2001, ha fatto progredire l'allineamento all'acquis della legislazione ceca. La relazione del 2002 rileva che sono già applicate il 99% delle norme comunitarie armonizzate.

La Repubblica ceca ha inoltre potenziato le strutture amministrative relative a questo settore. Nel 1999, l'agenzia ceca di standardizzazione, di metrologia e di prova ha creato un centro responsabile della traduzione dei regolamenti comunitari. Dal giugno 1999 è operativo presso il ministero della Sanità un centro di registrazione delle sostanze chimiche immesse sul mercato ceco. Dal gennaio 1999 opera invece un'autorità nazionale di vigilanza della conformità con le buone pratiche di laboratorio nel settore delle sostanze chimiche. La relazione del 2001 ritiene che gli organismi responsabili della normazione e dell'omologazione funzionino bene. Una risoluzione del giugno 2002 garantisce la creazione delle strutture amministrative responsabili della vigilanza in materia di libera circolazione delle merci fra gli Stati membri nonché l'introduzione di clausole di riconoscimento reciproco nella nuova normativa tecnica modificata.

La relazione del 2003 constata che la legislazione-quadro che instaura le misure orizzontali e procedurali necessarie alla gestione dell'acquis basato sul "nuovo approccio" è ormai in vigore, come del resto le strutture per l'attuazione nei settori della normazione, della metrologia, dell'accreditamento, della valutazione della conformità e della sorveglianza dei mercati.

I negoziati su questo capitolo sono stati chiusi, senza che sia stato chiesto un regime transitorio in questo settore.

Per quanto riguarda l'allineamento all'acquis relativo all'Unione doganale, è stato raggiunto un alto livello di compatibilità tra la legislazione doganale della Repubblica ceca e l'acquis comunitario. Nel 2001 la Repubblica ceca ha adottato alcune iniziative per quanto riguarda la capacità amministrativa e operativa per l'attuazione dell'acquis. In materia di allineamento all'acquis doganale, nel luglio 2002 sono entrate in vigore una modifica al codice doganale, adottata nel novembre 2001, e le sue disposizioni di applicazione.

La relazione del 2003 rileva che la Repubblica ceca deve rafforzare la capacità dei servizi doganali di lottare contro la frode, la pirateria, la contraffazione (es de en fr) e la criminalità economica. In conclusione, il paese rispetta essenzialmente gli impegni e le esigenze che derivano dai negoziati di adesione nel settore dell'unione doganale, e dovrebbe essere in grado di mettere in atto l'acquis al momento dell'adesione, con le necessarie capacità amministrative e operative.

I negoziati su questo capitolo sono stati chiusi. La Repubblica ceca non ha chiesto un regime transitorio.

Ultima modifica: 23.02.2004