Lituania

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2007 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(98) 706 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM (1999) 507 def - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione COM (2000) 707 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1204 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel suo parere del luglio 1997, la Commissione europea riteneva che fosse necessario portare avanti le riforme sociali e migliorare notevolmente il sistema sanitario pubblico, nonché rafforzare il dialogo sociale. Invitava inoltre la Lituania ad impegnarsi per ravvicinare la propria legislazione alle prescrizioni comunitarie in materie quali la salute e la sicurezza, il diritto del lavoro e la parità delle opportunità, e a proseguire nella realizzazione delle strutture necessarie ad un'effettiva messa in atto della legislazione. La Commissione concludeva che la Lituania dovesse essere in grado di adempiere a medio termine agli obblighi inerenti all'adesione a condizione di proseguire i suoi sforzi.

La relazione del novembre 1998 constatava che la Lituania aveva compiuto alcuni progressi nel settore della normativa relativa alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro, ma che tuttavia dovevano essere compiuti ancora sforzi molto consistenti al fine di trasporre e applicare la normativa comunitaria consolidata riguardante l'occupazione e gli affari sociali.

Successivamente sono stati compiuti alcuni progressi segnatamente in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

La relazione del 2003 indica che la Lituania rispetta essenzialmente gli impegni ed i requisiti derivanti dai negoziati dell'adesione in materia di diritto del lavoro, di parità di trattamento fra le donne e gli uomini, di sanità e sicurezza sul lavoro, di dialogo sociale, di politica per l'occupazione, di inserimento sociale e di protezione sociale. La Lituania dovrebbe essere in grado di attuare l'acquis comunitario in questi diversi settori a decorrere dalla data di adesione.

La Lituania ottempera alla maggior parte dei requisiti richiesti in vista dell'adesione nei settori della sanità pubblica, del Fondo sociale europeo e della lotta contro la discriminazione. Peraltro, la Lituania dovrà compiere alcuni sforzi ulteriori in questi settori.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

In campo sociale, oltre ai vari programmi d'azione specifici, relativi soprattutto alla sanità pubblica e al Fondo sociale europeo, l' "acquis" legislativo riguarda la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, il diritto del lavoro e le condizioni di lavoro, la parità delle opportunità per uomini e donne, il coordinamento della previdenza sociale per i lavoratori migranti e i prodotti del tabacco.

In tutti questi campi la legislazione sociale dell'Unione stabilisce prescrizioni minime, accompagnate da clausole di salvaguardia per gli Stati membri più avanzati.

Inoltre, la consultazione delle parti sociali e il dialogo sociale a livello europeo sono previsti dagli articoli 138 e 139 del trattato (ex artt. 118A e 118B).

VALUTAZIONE

Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 14,7% nel maggio del 2000, livello più alto raggiunto dopo l'indipendenza. Alcuni provvedimenti vengono adottati per cercare di contenere tale andamento, come nel caso dell'istituzione di un centro per l'occupazione dei giovani aperto a Vilnius nel settembre del 1999. La relazione del 2003 precisa che il tasso di disoccupazione era del 13,1% nel 2002 e del 13,8% nel primo trimestre 2003. Per quanto riguarda la politica per l'occupazione, l'attuazione effettiva delle priorità indicate nel documento di valutazione congiunta appare necessaria affinché la Lituania possa partecipare pienamente alla strategia europea in favore dell'occupazione.

Nel corso del 2000, la Lituania ha adottato alcune misure legislative al fine di trasporre la legislazione comunitaria in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Quattro nuovi testi sono stati in particolare adottati per consentire la trasposizione delle direttive sulle attrezzature di lavoro, sulla segnaletica di sicurezza, sulle navi da pesca e sul rumore. Alla vigilia dell'adesione, la Lituania ha quasi ultimato l'allineamento legislativo in questo settore.

Per quanto riguarda il dialogo sociale, la relazione del novembre 2000 indica che la Lituania non ha ancora compiuto grandi progressi. Le strutture tripartitiche continuano a dominare il quadro della situazione e lo Stato svolge ancora un ruolo di grande importanza. Nel febbraio del 2000 è stata approvata una legge che mira a favorire il dialogo bilaterale all'interno delle imprese. Nella relazione del 2003 viene precisato che il quadro istituzionale e amministrativo, per favorire lo sviluppo del dialogo sociale, è stato realizzato, anche se le capacità amministrative delle parti sociali e dei pubblici poteri dovrebbero essere potenziate.

In materia di parità di opportunità, benché la normativa nazionale comprenda già una serie di disposizioni fondamentali comunitarie in materia di non discriminazione, occorre constatare che il principio non è sempre rispettato. Per porvi rimedio, la Lituania ha istituito un posto di mediatore. Quest'ultimo può in particolare effettuare ispezioni per verificare lo stato di attuazione della legge sulla parità di opportunità da parte dei datori di lavoro. L'Ispettorato nazionale del lavoro completa l'azione svolta dal mediatore.Per quanto attiene alla parità di trattamento fra le donne e gli uomini, alla vigilia della sua adesione, la Lituania ha trasposto la maggior parte della legislazione che disciplina tale settore.

Già nella sua relazione del 2000 la Commissione sottolineava che dovevano essere compiuti sforzi nel settore della sanità pubblica. La Lituania ha già adottato misure in conformità con le direttive riguardanti il tabacco, tuttavia la relazione del 2003 precisa che la trasposizione di tale normativa deve essere completata. La Lituania ha del pari dichiarato di voler partecipare ai programmi comunitari relativi alla prevenzione dell'AIDS e delle altre malattie trasmissibili e alla tossicodipendenza. Nel 1999 è stato istituito il Fondo nazionale sanitario incaricato di finanziare programmi sanitari e organismi pubblici incaricati dello svolgimento di compiti di sanità pubblica. La relazione del 2003 precisa che la legislazione lituana in materia di lotta contro le malattie trasmissibili è conforme ai requisiti comunitari. Tuttavia, restano necessari congrui sforzi amministrativi, tecnici e di potenziamento delle capacità per rispondere pienamente a tali esigenze. Sarebbe opportuno rivolgere una particolare attenzione all'aumento delle spese sanitarie ed al miglioramento della situazione sanitaria della popolazione.

La relazione del 2003 precisa che la Lituania sta ultimando la messa in conformità delle sue disposizioni giuridiche nel campo del diritto del lavoro e che alcuni adattamenti sono peraltro ancora necessari nei seguenti settori: comitati d'impresa europei, distacco di lavoratori, lavoro a tempo parziale e lavoro a tempo determinato.

Per quanto riguarda il Fondo sociale europeo, compresa l'iniziativa EQUAL, anche se sono stati compiuti progressi notevoli nel corso del 2003, sforzi ulteriori si impongono urgentemente al fine di potenziare le capacità amministrative di gestione, di attuazione, di sviluppo, di audit e di controllo tanto a livello regionale quanto a livello nazionale.

Nel corso del 2004, la Commissione e la Lituania devono ultimare il memorandum congiunto sull'inserimento sociale, che definisce le sfide più importanti connesse alla promozione dell'inserimento sociale e gli orientamenti possibili della politica in questo settore. Dovranno essere elaborati su tale base a livello nazionale un piano d'azione ed una strategia integrata in materia di inserimento sociale.

Infine, nel settore della protezione sociale, sarebbe opportuno perseguire gli obiettivi strategici del programma nazionale per l'integrazione sociale dei disabili, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi che mirano a facilitare l'integrazione sociale e la parità di opportunità. Vanno inoltre compiuti ulteriori sforzi per adottare e per attuare la riforma della previdenza sociale e la riforma delle pensioni.

Ultima modifica: 12.01.2004