Promozione e tutela dei diritti e della dignità delle persone con disabilità a livello internazionale

La Commissione europea esprime il suo sostegno a favore di uno strumento delle Nazioni Unite giuridicamente vincolante per la promozione e la tutela dei diritti e della dignità delle persone con disabilità. La Commissione annuncia la sua intenzione di partecipare attivamente all'elaborazione di questo strumento.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, del 24 gennaio 2003, «Verso uno strumento delle Nazioni Unite giuridicamente vincolante per la promozione e la tutela dei diritti e della dignità delle persone con disabilità» [COM(2003) 16 def.- Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Una parità di diritti spesso ignorata nella pratica

I diritti umani valgono per tutte le persone e ciascuno dovrebbe poter godere di tali diritti senza distinzioni di sorta.

Se questo principio, esplicitamente affermato nei trattati internazionali per la tutela dei diritti umani, vale ovviamente per le persone con disabilità, in realtà, queste persone non godono pienamente dei loro diritti.

Le persone con disabilità sono spesso emarginate perché operano in un contesto che ignora le conseguenze della loro disabilità. Esse devono far fronte a molti ostacoli fisici, tecnici e sociali che impediscono loro di godere pienamente dei loro diritti, in tutte le regioni del mondo (anche se questa situazione è più accentuata nei paesi in via di sviluppo).

Le violazioni dei diritti umani subite dalle persone con disabilità assumono sovente la forma di discriminazioni indirette. Queste discriminazioni si riflettono più spesso nella creazione e nel mantenimento di barriere che impediscono alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita sociale, economica e politica. Gli Stati generalmente mantengono una visione ristretta dei diritti umani nei confronti delle persone con disabilità accontentandosi semplicemente di non adottare misure che abbiano un effetto negativo su di esse.

Si deve garantire che le persone con disabilità non siano discriminate e possano avere accesso ai propri diritti e farli valere allo stesso modo degli altri.

Valore aggiunto di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante

Alcune popolazioni sono particolarmente esposte alle violazioni dei diritti umani. Per tener conto di queste peculiarità, nel quadro delle Nazioni Unite sono stati adottati strumenti tematici giuridicamente vincolanti (la discriminazione razziale, la discriminazione nei confronti della donna, dei bambini). Tali convenzioni offrono un valore aggiunto e una complementarità con gli strumenti esistenti in materia di diritti umani.

Lo sviluppo di un tale strumento tematico relativo alle persone con disabilità permetterebbe, in primo luogo, di riaffermare con forza il principio secondo il quale le persone con disabilità hanno gli stessi diritti del resto dell'umanità. In secondo luogo, permetterebbe di completare il quadro attuale in materia di tutela dei diritti umani.

L'efficace attuazione del principio di non discriminazione è essenziale per raggiungere una posizione di parità di trattamento. Lo strumento deve proteggere le persone con disabilità da discriminazioni che precludono loro l'accesso e l'esercizio dei diritti umani. Deve inoltre tener conto della diversità delle persone con disabilità e delle situazioni che devono affrontare.

La Commissione sottolinea la necessità di coinvolgere le organizzazioni delle persone con disabilità e le persone con disabilità stesse nell'elaborazione delle decisioni che le riguardano.

Contesto

Sin dagli anni settanta, le Nazioni Unite hanno dedicato particolare attenzione alle persone con disabilità. I primi strumenti che hanno riconosciuto i diritti delle persone con disabilità, come la Dichiarazione dei diritti delle persone mentalmente ritardate e la Dichiarazione dei diritti dei portatori di handicap, sono comunque stati criticati perché si basavano su un modello medico-assistenziale della disabilità ormai superato. Negli anni ottanta, altri strumenti sono stati adottati ma avevano lo svantaggio di non essere giuridicamente vincolanti.

La politica dell'UE è in linea con l'azione internazionale. Ad esempio, il trattato di Lisbona introduce un articolo sulla lotta contro le discriminazioni, inclusa quella basata sulla disabilità (articolo 10 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea). L’Unione europea ha adottato la direttiva 2000/78/CE a favore della parità di trattamento in materia di occupazione e di lavoro. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riafferma, d'altro canto, il divieto di qualsiasi discriminazione basata sulla disabilità.

ATTI COLLEGATI

Decisione 2010/48/CE del Consiglio, del 26 novembre 2009, relativa alla conclusione, da parte della Comunità europea, della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

L'Unione europea ha aderito alla convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Questa convenzione internazionale rappresenta un passo importante. Infatti essa mira a garantire il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità in tutto il mondo.

I paesi dell'Unione europea devono a loro volta procedere all'adozione della convenzione per renderla applicabile nelle loro legislazioni nazionali.

Ultima modifica: 21.04.2010