Promuovere la solidarietà tra le generazioni

La Commissione europea fa il bilancio dell'evoluzione delle politiche nazionali di sostegno alla vita familiare e sottolinea l'apporto della strategia di Lisbona alla loro modernizzazione, segnatamente per quanto riguarda il miglioramento della conciliazione tra vita professionale e vita familiare. La Commissione si adopera al fine di preservare la solidarietà fra le generazioni e propone strumenti per lo sviluppo dell'Alleanza europea per le famiglie.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 10 maggio 2007, dal titolo «Promuovere la solidarietà fra le generazioni» [COM(2007) 244 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Le sfide connesse al cambiamento demografico preoccupano tanto gli Stati membri quanto l'Unione europea (UE); questi intendono potenziare la solidarietà intergenerazionale e migliorare le possibilità per i cittadini di realizzare i loro progetti familiari. Gli Stati membri hanno la competenza esclusiva in materia di politiche familiari; tuttavia l'UE svolge un ruolo importante per quanto attiene alla modernizzazione e al successo di tali politiche, in particolare sulla base della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione. Infatti, quest'ultima sottolinea l'importanza dell'occupazione femminile e l'importanza dell'uguaglianza fra donne e uomini, proponendo altresì di migliorare la conciliazione tra la vita professionale e la vita familiare.

Evoluzione e adattamento delle politiche familiari negli Stati membri

Le diverse politiche di sostegno alla vita familiare nei paesi dell'UE presentano tre dimensioni principali che si sono sviluppate in maniera diversa a seconda dei paesi:

Gli Stati membri hanno avviato un processo di adattamento al fine di tenere conto del contesto sociale e culturale in piena evoluzione. L'equilibrio delle società europee è basato infatti su un insieme di solidarietà intergenerazionali sempre più complesse. Possono a tale proposito essere distinti tre tipi di adattamento:

In generale, i paesi che hanno attuato politiche globali in favore della parità fra donne e uomini, che hanno investito nella qualità dei servizi offerti, come gli asili, e che hanno favorito una certa flessibilità del tempo di lavoro, presentano livelli elevati di natalità, nonché di occupazione.

Ruolo delle politiche dell'UE per l'occupazione

L'UE si adopera al fine di tener conto degli impatti delle sue politiche sui vincoli familiari e sulla qualità di vita dei membri di una famiglia. A tale riguardo, la conciliazione tra vita familiare, vita privata e vita professionale rappresenta una direttrice importante delle politiche europee per l'occupazione, al fine di garantire la parità di opportunità fra donne e uomini per quanto riguarda segnatamente l'accesso al lavoro. Tale politica è determinante anche per la realizzazione dei progetti familiari dei cittadini europei.

Iniziative future

L'aumento della partecipazione delle donne all'occupazione e la prospettiva delle pari opportunità favoriscono lo sviluppo della strategia di Lisbona. Questa propone infatti un quadro concreto per la conciliazione della vita professionale, familiare e privata.

Parallelamente alla presente comunicazione, la Commissione propone diverse iniziative in questo campo, quali ad esempio:

La piattaforma dell'Alleanza europea per le famiglie

L'Alleanza europea per le famiglie (DE), (EN), (FR) si prefigge di favorire lo scambio di esperienze e la realizzazione di una partnership fra gli Stati membri impegnati nella modernizzazione delle loro politiche per la famiglia. Essa vuol essere una piattaforma di scambi sulle politiche in favore delle famiglie al fine di poter rispondere ai bisogni determinati dai cambiamenti demografici. Gli strumenti principali sviluppati dalla Commissione a tale riguardo sono:

Contesto

La comunicazione dell'ottobre 2006 sul futuro demografico dell'Europa definisce obiettivi e misure che vanno nel senso di un aumento dei posti di lavoro e di una maggiore partecipazione di donne, giovani e anziani al lavoro, di un miglior risultato economico, di una migliore organizzazione dell'immigrazione, di un equilibrio delle finanze pubbliche, nonché della promozione del rinnovamento demografico. La presente comunicazione rientra nel quadro della precedente, proponendo strumenti volti a garantire il rinnovamento demografico e a migliorare la solidarietà intergenerazionale.

Ultima modifica: 07.02.2008