21.4.2017   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 125/51


Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea

[COM(2016) 587 final]

(2017/C 125/07)

Relatore unico:

Ulrich SAMM

Consultazione

Commissione europea, 24 novembre 2016

Base giuridica

Articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE)

Sezione competente

Trasporti, energia, infrastrutture, società dell'informazione

Adozione in sezione

11 gennaio 2017

Adozione in sessione plenaria

26 gennaio 2017

Sessione plenaria n.

522

Esito della votazione

(favorevoli/contrari/astenuti)

163/2/1

1.   Conclusioni e raccomandazioni

1.1

Il CESE sottolinea che la tecnologia digitale svolge un ruolo sempre più importante nell'economia e nella vita sociale. È necessario attribuire un'elevata priorità alla realizzazione di significativi investimenti nelle infrastrutture digitali per restare competitivi e consentire la creazione di nuove imprese e nuovi posti di lavoro, in particolare alla luce degli investimenti effettuati dai principali concorrenti dell'Europa, gli USA e l'Asia.

1.2

Il CESE accoglie con favore la comunicazione e le iniziative dell'UE collegate riguardanti il codice europeo delle comunicazioni elettroniche, l'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC), il piano di azione sulla connettività 5G e il regime di sostegno per gli enti pubblici che intendono offrire connessioni Wi-Fi gratuite (WiFi4EU).

1.3

Data la frammentazione dei fornitori dei servizi di rete in Europa, sono necessari degli orientamenti dell'UE per realizzare una modernizzazione paneuropea coerente a sostegno del mercato unico digitale.

1.4

Il CESE osserva che gli obiettivi strategici per il 2025 sono ambiziosi ma realistici, benché dipendano in larga misura da finanziamenti nazionali (pubblici e privati), mentre i fondi dell'UE sono destinati ad avviare e a coordinare i progetti. In tale contesto il CESE accoglie con favore l'istituzione a livello regionale/nazionale della rete europea di centri di competenza sulla banda larga (Broadband Competence Offices — BCO) e il sostegno a detta rete che aiuterà le amministrazioni locali ad applicare e utilizzare i fondi strutturali.

1.5

Il CESE si compiace inoltre dell'introduzione di un sistema basato su voucher, destinato a ridurre i costi e gli oneri amministrativi soprattutto per le piccole comunità e le PMI.

1.6

Il CESE nota con soddisfazione che i fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE) sono un'importante fonte di finanziamento delle reti a banda larga ad alta velocità. Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) svolge anch'esso un ruolo importante che il CESE raccomanda di rafforzare sostenendo i progetti europei su larga scala per reti a banda larga ad alta velocità, ivi compresa la rete centrale TEN-T, e individuando il quadro finanziario e regolamentare più appropriato.

1.7

I vantaggi economici e sociali di questa transizione alla connettività Gigabit saranno pienamente raggiunti soltanto se l'Europa potrà garantire il dispiegamento di reti ad alta capacità nelle aree urbane e rurali e in tutti gli strati della società. È indispensabile realizzare investimenti pubblici dato che il mercato da solo non potrà coprire tutte le zone periferiche né garantire un accesso digitale minimo ai soggetti più vulnerabili della nostra società.

1.8

Il CESE riconosce lo slancio positivo in atto negli Stati membri in relazione agli obiettivi di banda larga fissati dall'Agenda digitale europea nel 2010, che fungono da riferimento per le strategie e i piani nazionali o regionali per la banda larga.

1.9

Il CESE si compiace dell'iniziativa «WIFI4EU» che garantisce Wi-Fi gratuito a tutti i cittadini europei nei luoghi pubblici, nelle pubbliche amministrazioni, nelle biblioteche e negli ospedali, nonché negli spazi all'aperto. Questa iniziativa dovrebbe offrire a tutti la possibilità di disporre di una connessione gratuita a Internet avvalendosi della medesima identità digitale in tutta l'UE. Il CESE raccomanda in particolare di seguire il regolamento e-IDAS (1) sull'identità digitale, che offre garanzie in materia di protezione dei dati e di sicurezza pubblica contro l'uso improprio del servizio (ad esempio, terrorismo).

2.   Introduzione

2.1

La connettività Internet ad altissima capacità costituisce un'infrastruttura fondamentale per il trasporto dei dati e riveste un'importanza analoga a quella di strade, ferrovie, porti e aeroporti per il trasporto di merci e persone. Dal momento che il trasporto dei dati va assumendo un'importanza crescente per l'economia e la vita sociale, è fondamentale che la società investa in queste infrastrutture per rimanere competitiva e favorire la creazione di nuove imprese e nuovi posti di lavoro.

2.2

La connettività Internet è essenziale per il mercato unico digitale e la strategia per il mercato unico digitale, presentata dalla Commissione nel maggio 2015, ha creato il contesto e le condizioni favorevoli alla realizzazioni di reti digitali avanzate. Il CESE ha preso atto dell'importanza di tali questioni in diversi pareri (2), (3).

2.3

Le aspettative in merito al miglioramento della qualità dei servizi di connessione a Internet entro il 2025 sono ben documentate (ad esempio nella consultazione pubblica della Commissione europea).

2.4

La banda larga di base attualmente a disposizione di quasi tutti i cittadini europei non è più sufficiente. Nei prossimi 10 anni saranno necessarie reti a banda larga ad altissima capacità (Gigabit) per un'ampia gamma di applicazioni, quali l'Internet degli oggetti (per lo più senza fili), il cloud computing, i sistemi informatici a prestazione elevata e i megadati, la TV di nuova generazione o la realtà virtuale e la realtà aumentata.

2.5

La qualità del trasferimento di dati è contraddistinta non soltanto dalla velocità, ma anche dalla latenza e dall'affidabilità. Una latenza molto inferiore rispetto al livello attuale e un'elevata affidabilità apriranno le porte a nuove applicazioni che richiedono un rapido controllo di retroazione, quali, ad esempio, la guida connessa e automatizzata, gli interventi chirurgici a distanza, l'Internet tattile o la navigazione di precisione.

2.6

La comunicazione COM(2016) 587, accompagnata dal documento di lavoro dei servizi della Commissione SWD(2016) 300, illustra una visione per una società europea del Gigabit con tre obiettivi strategici per il 2025:

la connettività Gigabit come motore di sviluppo socioeconomico,

la copertura 5G (senza fili) per tutte le aree urbane e le principali vie di trasporto terrestre,

l'accesso per tutte le famiglie europee a connessioni Internet di almeno 100 Mbps.

Tutti e tre gli obiettivi sono cruciali per promuovere la crescita, la creazione di posti di lavoro, la competitività e la coesione in Europa.

3.   La necessità del coordinamento a livello UE

3.1

L'Europa deve far fronte alla costante modernizzazione delle infrastrutture digitali dei suoi principali concorrenti negli Stati Uniti e in Asia. A causa della maggiore concorrenza sul suo mercato interno, l'UE presenta il vantaggio di prezzi al consumo più bassi per i servizi Internet, ma anche l'inconveniente di una maggiore frammentazione dei fornitori dei servizi di rete. È pertanto evidente la necessità di disporre di orientamenti dell'UE per realizzare una modernizzazione paneuropea e coerente a sostegno del mercato unico digitale.

3.2

In questo contesto il CESE accoglie con favore la comunicazione e le iniziative dell'UE correlate che il CESE ha affrontato nei seguenti pareri specifici (4), (5), (6), (7):

un nuovo codice per i fornitori di accesso a Internet e di servizi di comunicazione — Codice europeo in materia di comunicazioni elettroniche,

l'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC),

il piano d'azione per il 5G.

Un regime di sostegno per gli enti pubblici che intendono offrire l'accesso Wi-Fi gratuito.

3.3

Il CESE riconosce che, a tutt'oggi, gli obiettivi in materia di banda larga fissati dall'Agenda digitale europea nel 2010 sono stati accolti negli Stati membri e costituiscono un riferimento per la definizione delle politiche a livello nazionale. Molti Stati membri hanno di fatto allineato i rispettivi piani nazionali o regionali in materia di banda larga a tali obiettivi.

3.4

Il CESE si compiace anche del fatto che gli obiettivi siano stati ripresi come punti di riferimento nelle norme e negli orientamenti sia dei fondi strutturali e d'investimento europei sia del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF banda larga), nonché nel quadro degli orientamenti in materia di aiuti di Stato alla banda larga.

3.5

Gli obiettivi strategici per il 2025, così come vengono presentati nella comunicazione, definiscono un calendario per lo sviluppo delle infrastrutture europee per la banda larga ad alta capacità. Essi vengono stabiliti ipotizzando un'accelerazione del tasso di investimento con valori ambiziosi ma comunque realistici:

connettività Internet per i principali motori socioeconomici,

copertura 5G ininterrotta in tutte le aree urbane e su tutti i principali assi di trasporto terrestre,

connettività 5G disponibile come servizio commerciale a tutti gli effetti in almeno una grande città in ciascuno Stato membro,

accesso per tutte le famiglie europee, nelle aree rurali e in quelle urbane, a connettività Internet che offra un downlink di almeno 100 Mbps, potenziabile a velocità Gigabit,

invito agli Stati membri a combinare in modo efficace il sostegno pubblico erogato mediante sovvenzioni e strumenti finanziari per realizzare gli obiettivi a lungo termine,

lancio, entro la fine dell'anno, di un Fondo per la banda larga, sulla base del CEF e del FEIS,

valutazione della necessità di predisporre risorse di bilancio adeguate per un efficace finanziamento della banda larga in regioni scarsamente servite nell'ambito della programmazione finanziaria del CEF per il periodo successivo al 2020,

sostegno dedicato a titolo dei fondi SIE, possibilmente con una quota indicativa, per la trasformazione digitale,

istituzione di un sistema Wi-Fi pubblico basato su voucher per consentire agli enti pubblici di fornire connessioni Wi-Fi gratuite nei centri della vita comunitaria,

invito agli Stati membri a riesaminare i progressi dei rispettivi piani nazionali per la banda larga e ad aggiornarli entro la fine del 2017,

istituzione entro la fine del 2016 di una piattaforma partecipativa per la banda larga volta a garantire un elevato livello di coinvolgimento e collaborazione tra i soggetti pubblici e privati pertinenti per quanto riguarda gli investimenti nella banda larga e i progressi nell'attuazione dei piani nazionali per la banda larga,

costituzione e sostegno alla rete europea dei centri di competenza per la banda larga a livello regionale/nazionale.

Entro il 1o luglio 2018 valutazione dell'impatto sul costo dei progetti di banda larga finanziati dall'UE, e definizione di orientamenti sulla promozione delle buone pratiche.

3.6

I vantaggi economici e sociali di questa trasformazione digitale saranno pienamente raggiunti soltanto se l'Europa potrà garantire il dispiegamento e l'utilizzo su vasta scala di reti ad altissima capacità, nelle aree rurali e urbane e in tutti gli strati della società. Tuttavia, il mercato non è in grado di risolvere tutti i problemi e, in particolare, non potrà:

assicurare la copertura delle zone periferiche, e/o

colmare i grandi divari esistenti tra l'attuazione delle tecnologie di punta, le prime applicazioni e i primi acquirenti di nuovi servizi,

garantire l'accesso digitale minimo ai soggetti più vulnerabili della società.

Occorre pertanto ricorrere a regimi di sostegno pubblici per conseguire gli obiettivi stabiliti per l'intera UE e per tutti i cittadini europei.

4.   Nuove iniziative per l'Europa

4.1

Il CESE accoglie con favore la costituzione della rete europea dei centri di competenza per la banda larga a livello regionale/nazionale e il sostegno a detta rete, che avrà un'importanza cruciale per le aree rurali e le piccole comunità. Essa aiuterà infatti le amministrazioni locali ad applicare e utilizzare i fondi strutturali, mettendo a disposizione le migliori pratiche e fornendo consulenza alle amministrazioni locali. Si tratterà di un importante passo avanti anche per lo sviluppo delle zone rurali.

4.2

Le strategie e gli strumenti dell'UE sono neutri sotto il profilo tecnologico. Tuttavia, è noto che, in ultima analisi, solo la fibra ottica è in grado di assicurare prestazioni ottimali. I vecchi monopoli (ad esempio la Telekom tedesca) non dovrebbero ostacolare l'installazione di fibre ottiche, pur continuando a investire nelle proprie infrastrutture in rame.

4.3

Solo alcuni paesi, tra i quali Malta, la Lituania, il Belgio e i Paesi Bassi, sono già dotati di una copertura quasi globale grazie alle reti d'accesso di prossima generazione (reti NGA), mentre negli altri paesi tale copertura è meno avanzata. Alcuni Stati membri dotati di infrastrutture meno sviluppate sono persino stati in grado di saltare a piè pari una serie di tappe tecnologiche e l'installazione di fibre ottiche conferisce loro un vantaggio.

4.4

La rete «Eduroam» costituisce il più esteso ed efficace sistema di roaming al mondo che offre un accesso wireless gratuito alla rete, ed è stato messo a punto nell'UE per gli utenti del mondo accademico. Tale servizio consente a milioni di studenti e docenti di collegarsi gratuitamente al Wi-Fi. Il CESE nota con soddisfazione che questa storia di successo potrebbe costituire un esempio da seguire per l'iniziativa «WIFI4EU» che garantisce Wi-Fi gratuito a tutti i cittadini europei nei luoghi pubblici, nelle pubbliche amministrazioni, nelle biblioteche e negli ospedali, nonché negli spazi all'aperto accessibili gratuitamente. Questa iniziativa dovrebbe offrire a tutti la possibilità di disporre di una connessione gratuita a Internet avvalendosi della medesima identità digitale in tutta l'UE. In particolare il CESE raccomanda di seguire il regolamento e-IDAS sull'identità digitale, che offre garanzie in materia di protezione dei dati e sicurezza pubblica contro l'uso improprio del servizio (ad esempio, terrorismo).

4.5

Gli enti locali potranno utilizzare dei voucher, appositamente concepiti per sostenere le PMI, per pagare gli impianti (cavi, antenne, ecc.). Le imprese responsabili dell'installazione del materiale invieranno i voucher all'UE per ottenere il pagamento. Oltre a ridurre i costi e gli oneri amministrativi, il sistema consentirà di effettuare facilmente un monitoraggio e di conseguire obiettivi di qualità.

4.6

Il CESE si compiace dell'obiettivo della simmetria nelle operazioni di upload e download per tutti i motori socioeconomici, poiché si tratterà di un elemento essenziale per molte applicazioni future.

4.7

Il CESE chiede un regime che garantisca agli utenti finali più vulnerabili l'accesso ad una connettività ragionevole e adeguata che consenta loro di partecipare alla società moderna sul piano sia sociale che economico. L'Iniziativa «WIFI4EU» potrebbe rappresentare un elemento di tale sistema.

4.8

Gli incentivi normativi che incoraggiano i fornitori di servizi di rete a sostenere gli obiettivi definiti dalla comunicazione COM(2016) 587 non dovrebbero essere in contrasto con altri obiettivi importanti come la neutralità della rete.

4.9

Nel lungo periodo, anche i cittadini che risiedono nelle zone rurali dovrebbero poter beneficiare di una sana concorrenza e della libertà di scegliere il proprio fornitore di accesso a Internet. Pertanto, le misure di regolamentazione dovrebbero prevedere anche incentivi per questo tipo di concorrenza.

4.10

La tecnologia 5G non solo consentirà nuove applicazioni mobili, ma fungerà anche da tecnologia ponte poiché porterà più rapidamente la connettività ad alta velocità nelle aree rurali. Tuttavia, solo un'infrastruttura a fibre ottiche garantirà la larghezza di banda con la stabilità e l'affidabilità necessarie a molte nuove applicazioni.

5.   Finanziamenti

5.1

Il CESE è lieto di constatare un netto aumento dei finanziamenti a titolo dei fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) per le reti a banda larga ad alta velocità, finanziamenti che passano da 2,7 miliardi di EUR nel periodo 2007-2013 a 6 miliardi di EUR circa per il periodo 2014-2020. Questi investimenti dovrebbero per lo più assumere la forma di sovvenzioni. A seguito dell'effetto leva dei cofinanziamento nazionali e/o regionali e dei cofinanziamenti privati, si prevede che, nel periodo di programmazione 2014-2020, si investirà un importo pari a 9-10 miliardi di EUR nella banda larga. Questo si rivelerà fondamentale per consentire agli investimenti commerciali di assicurare una connettività ad alta velocità alla popolazione rurale.

5.2

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) svolge anch'esso un ruolo importante che potrebbe essere rafforzato se sostenesse i progetti europei su larga scala per reti a banda larga ad alta velocità, ivi compresi la rete transeuropea dei trasporti, Giganet industriale e Industria 4.0, e se la DG Connect fosse rappresentata nel comitato direttivo del FEIS. La Commissione dovrebbe da parte sua giocare d'anticipo individuando il quadro finanziario e regolamentare più appropriato.

5.3

Il Meccanismo per collegare l'Europa (CEF) dispone di una dotazione di 150 milioni di EUR destinata al settore digitale al fine di sostenere la realizzazione di infrastrutture a banda larga all'avanguardia, grazie alla fornitura di strumenti finanziari tramite la Banca europea per gli investimenti (BEI). La componente del CEF relativa alla banda larga dovrebbe permettere di mobilitare almeno 1 miliardo di EUR di investimenti aggiuntivi attraverso un fondo specifico per le infrastrutture di rete a banda larga, che potrebbe essere ulteriormente integrato dal FEIS.

Bruxelles, 26 gennaio 2017

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

Georges DASSIS


(1)  Regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014 in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE (identificazione, autenticazione e firma elettroniche) (GU L 257 del 28.8.2014, pag. 7).

(2)  GU C 487 del 28.12.2016, pag. 92.

(3)  TEN/601 Le piattaforme online e il mercato unico digitale (cfr. pag. … della presente Gazzetta ufficiale).

(4)  TEN/612 Codice europeo in materia di comunicazioni elettroniche (rifusione) (cfr. pag. … della presente Gazzetta ufficiale).

(5)  TEN/613 Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) (cfr. pag. … della presente Gazzetta ufficiale).

(6)  TEN/614 La connettività Internet nelle comunità locali (cfr. pag. … della presente Gazzetta ufficiale).

(7)  TEN/615 5G per l'Europa (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).