Bruxelles, 15.7.2015

COM(2015) 400 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

UN NUOVO INIZIO PER L'OCCUPAZIONE E LA CRESCITA IN GRECIA


Introduzione

Dallo scoppio della crisi economica e finanziaria, sei anni fa, la popolazione greca ha vissuto tempi estremamente difficili. Le cause all’origine della crisi si sono andate accumulando nel corso di molti anni prima di manifestarsi. La debolezza della competitività, la bassa produttività, la rigidità dei mercati del lavoro e del prodotto, l’enorme disavanzo pubblico e gli elevati livelli del debito pubblico hanno portato l’economia greca sull’orlo del default nel 2010.

Nel corso di tutto questo periodo di difficoltà l’UE è stata a fianco della Grecia, assicurandole il sostegno che si deve ad un membro della famiglia UE. Oltre all’assistenza finanziaria dell’UE a condizioni di prestito molto favorevoli 1 , i fondi UE rappresentano la più grande fonte di investimenti esteri diretti in Grecia e sono un’espressione tangibile della solidarietà e del sostegno europei. Il sostegno e il soccorso che la Grecia ha ricevuto negli ultimi anni e che continuerà a ricevere nei prossimi anni dall’UE, dagli Stati membri, da altri partner internazionali e dagli investitori privati ammonta a oltre 400 miliardi di EUR 2 , equivalenti a oltre il 230% del PIL greco nel 2014 e a circa 38 000 EUR per cittadino greco. L’importo dei fondi UE e internazionali a favore della Grecia superano già quanto previsto dal Piano Marshall statunitense per l’intera Europa dopo la seconda guerra mondiale.

Notevoli sforzi sono stati compiuti per modernizzare e riformare il paese e per utilizzare al meglio i fondi UE a sostegno delle priorità greche. Questi sforzi hanno dato i loro frutti: le finanze pubbliche e il settore bancario sono stati stabilizzati e sono state attuate importanti riforme in settori quali la previdenza sociale, le pensioni, la sanità e la politica del mercato del lavoro. L’economia della Grecia è tornata a crescere con un aumento del PIL reale dello 0,8% nel 2014, destinato secondo le aspettative a rafforzarsi ulteriormente prima che prevalesse l’incertezza. Nell’ultimo anno sono stati creati circa 100 000 nuovi posti di lavoro e finalmente la disoccupazione ha cominciato a ridursi. I consumi pubblici hanno iniziato ad aumentare per la prima volta in cinque anni e la crescente fiducia nella ripresa economica si è tradotta in un aumento degli investimenti in attrezzature, registrato per la prima volta dal 2008.

Gli ingredienti di una ripresa duratura sono per lo più ancora presenti. Gli ostacoli immediati alla crescita duratura sono l’inasprimento delle condizioni di finanziamento e l’incertezza prevalente sulle prospettive economiche e politiche della Grecia. Per riprendere il percorso della crescita e dell’occupazione la Grecia deve proseguire le riforme e affrontare le sfide strutturali che rimangono aperte.

Nell’insieme il livello di sostegno alla Grecia da parte dell’UE e dei partner internazionali è senza precedenti e avrà un’importanza determinante negli anni a venire. Le decisioni adottate dal Vertice euro del 12 luglio 2015 testimoniano la volontà della zona euro di sostenere la Grecia, purché essa adotti le necessarie misure per ristabilire la fiducia e la credibilità e ripristinare la sostenibilità.

Obiettivo della presente comunicazione è delineare un approccio rinnovato ai mezzi sostanziali disponibili nel bilancio dell’UE, per segnare un nuovo inizio per l’occupazione e la crescita in Grecia. L’intenzione della Commissione di lavorare con le autorità greche al fine di mobilitare fino a 35 miliardi di EUR di finanziamenti per gli investimenti e l’attività economica, anche a favore delle PMI, è stata evidenziata dal Vertice euro del 12 luglio 2015. La presente comunicazione integra il pacchetto complessivo di riforme e di impegni che la Grecia sta per attuare e che sosterrà un programma di sostegno alla stabilità a favore della Grecia nel quadro del trattato che istituisce il meccanismo europeo di stabilità.

I finanziamenti UE sono stati la fonte principale di investimenti pubblici in Grecia nel corso della crisi. Ad esempio, la metropolitana di Atene, l’ospedale generale di Kaerini, il museo dell’Acropoli e il sistema di teleriscaldamento di Kozani sono tutti progetti finanziati in gran parte dal bilancio dell’UE. Con il sostegno della Commissione, la Grecia dovrebbe poter ricevere oltre 35 miliardi di EUR dal bilancio dell’UE nel periodo di finanziamento 2014-2020. I Fondi strutturali e di investimento europei potrebbero stanziare 20 miliardi di EUR per creare occupazione e crescita duratura, e gli agricoltori greci dovrebbero continuare a beneficiare di pagamenti diretti per oltre 15 miliardi di EUR. I primi pagamenti alla Grecia dai fondi dell’UE nel 2014 e nel 2015 ammontano già a quasi 4,5 miliardi di EUR.

Se utilizzati al massimo delle loro potenzialità, accortamente mirati e adeguatamente impiegati, questi finanziamenti contribuiranno a sostenere la ripresa e a rafforzare le basi per un’occupazione, una crescita e una coesione sociale durature. Questi fondi possono creare solide premesse per una svolta dell’economia. Inietteranno investimenti direttamente nell’economia reale, creando posti di lavoro e sostenendo le riforme necessarie per contribuire a trasformare l’economia e ad accrescere il tenore di vita dei cittadini. Inoltre, il piano di investimenti per l’Europa della Commissione, tenuto conto anche dell’entrata in funzione del Fondo europeo per gli investimenti strategici, avrà un ruolo importante nel contribuire a mobilitare gli investimenti privati mediante l’uso di denaro pubblico.

Niente di tutto questo può esser essere dato per scontato per la Grecia in questo momento. La ristrettezza delle condizioni finanziarie, l’incertezza sulla situazione economica generale, le esitazioni sulle priorità e le strozzature amministrative che ancora permangono hanno scombinato i piani di investimento di molti operatori e rimesso in discussione la capacità delle autorità di fare buon uso di tutti i finanziamenti UE disponibili. Un numero consistente di progetti per la politica di coesione rischiano attualmente di non poter essere completati. Inoltre, se entro la fine del 2015 le autorità greche non faranno uso di tutti i finanziamenti dell’UE ancora disponibili per il periodo di finanziamento 2007-2013, ossia un importo di quasi 2 miliardi di EUR per la politica di coesione, queste risorse non utilizzate andranno perse. Di conseguenza, se non potranno continuare a ricevere il sostegno dei programmi 2014-2020, a partire dal 2016 i progetti già avviati ma non ancora completati, avranno bisogno di finanziamenti nazionali aggiuntivi. Inoltre, perché la Grecia possa beneficiare dei finanziamenti dell’UE, è anche essenziale che siano rispettati requisiti giuridici di base, in termini di rispetto della normativa UE, di sana gestione finanziaria e di rendicontazione dei fondi.

Una volta tornata la fiducia la combinazione di sostegno pubblico, mediante i fondi dell’UE, e di iniziative private dovrebbe favorire una significativa ripresa dell’attività economica. Assieme alla realizzazione delle riforme per fare della Grecia un luogo attraente per gli investimenti esteri, queste dovrebbero dare l’impulso per un percorso duraturo verso la crescita e l’occupazione. La Commissione è pronta ad assistere la Grecia, gli altri Stati membri, i prestatori internazionali e gli investitori privati in questo nuovo inizio.

1. I fondi dell’UE per contrastare la disoccupazione e rilanciare la crescita in Grecia

1.1. Quanto denaro è disponibile?

La Grecia può beneficiare dei fondi UE, principalmente sovvenzioni, alle condizioni stabilite dalla normativa dell’UE in materia di finanziamenti 3 . La Grecia beneficia anche dei programmi dell’UE aperti a tutti gli Stati membri, in base ai quali le imprese, i ricercatori e i cittadini greci possono presentare progetti a fini di finanziamento.

Per il periodo 2007-2013 la Grecia ha già ricevuto 38 miliardi di EUR (il 17,5% del PIL greco medio annuo nel corso del periodo) nel quadro delle politiche di coesione, agricola, rurale e della pesca dell’UE. L’assegnazione totale per il periodo di programmazione 2007-2013 è di quasi 42 miliardi di EUR.

Per la politica di coesione, se sono rispettate tutte le condizioni, le autorità greche possono continuare a essere rimborsate fino al massimo previsto dalla normativa pari al 95% delle spese ammissibili effettuate sui programmi 2007-2013. La Grecia ha già raggiunto un tasso di assorbimento superiore al 90% dei fondi, pertanto l’importo massimo disponibile per il rimborso delle dichiarazioni di spesa ammissibili nel periodo di programmazione 2007-2013 ammonta fino al massimale di circa 820 milioni di EUR. Questo importo sarà integrato da pagamenti finali a saldo per la Grecia per il periodo 2007-2013 che possono essere erogati fino al 2018-2019, che rappresentano fino al 5% dell’assegnazione totale dell’UE (circa 1 miliardo di EUR), purché le domande finali di pagamento ammissibili e i documenti di chiusura siano presentati entro il termine del 31 marzo 2017 previsto dalla normativa. Una rapida attuazione pratica consentirà di usare tutti i fondi UE fino all’importo massimo disponibile entro il 31 dicembre 2015, nei termini della data ultima di ammissibilità.

Per il periodo 2014-2020, per la Grecia saranno disponibili oltre 35 miliardi di EUR di fondi UE mediante:

il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione, che forniscono sostegno per gli investimenti delle PMI, per le attività di ricerca e di innovazione, per la digitalizzazione e per misure intese a migliorare il contesto imprenditoriale, ma anche per infrastrutture essenziali per il trasporto sostenibile, la tutela dell’ambiente e l’efficienza nell’impiego delle risorse, l’economia a basse emissioni di carbonio e i cambiamenti climatici;

il Fondo sociale europeo, che finanzia le politiche attive per il mercato del lavoro e le politiche di inclusione sociale per offrire ai giovani e ai disoccupati di lunga durata opportunità di accesso al lavoro, alla formazione professionale e all’apprendistato;

l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, che consente ai giovani di avere accesso alle prime esperienze di lavoro, ad un’istruzione migliore, ai tirocini e alla formazione professionale;

il Fondo di aiuti europei agli indigenti, che fornisce assistenza, cibo, indumenti, prodotti per l’igiene e altri prodotti di prima necessità a coloro che ne hanno più bisogno al fine di alleviarne il disagio;

il Fondo europeo agricolo di garanzia, che fornisce pagamenti diretti agli agricoltori sotto forma di sostegno al reddito e di misure di sostegno ai principali mercati agricoli;

il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, che contribuisce a rendere il settore agricolo competitivo, promuove tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste e promuove lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro nelle zone rurali;

il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, che aiuta le comunità costiere a diversificare le economie locali e contribuisce alla transizione verso una pesca sostenibile.

Inoltre, i progetti greci continueranno a beneficiare dei finanziamenti offerti dai programmi tematici aperti a tutta l’UE, quali il meccanismo per collegare l’Europa nel settore dell’energia e dei trasporti, Orizzonte 2020 per la ricerca e l’innovazione, il programma per la competitività delle imprese e le PMI e il programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima. Questi fondi possono sostenere progetti come il collegamento tra i porti di Igoumenitsa, Patrasso, Pireo e Salonicco nella rete transeuropea dei trasporti, i collegamenti ferroviari tra Atene/Pireo e Salonicco e gli investimenti nelle energie rinnovabili.

1.2. La Grecia ha ricevuto un trattamento speciale?

Attualmente la Grecia beneficia di un trattamento preferenziale, data la situazione molto specifica in cui versa. I programmi greci finanziati dai fondi dell’UE nel periodo di programmazione 2007-2013 ricevono una quota maggiore di finanziamento UE rispetto a molti altri paesi, e di conseguenza la Grecia è tenuta a cofinanziare una quota inferiore. Questo è il risultato di una maggiorazione del 10% del cofinanziamento dell’UE fino alla metà del 2016. In molti casi, ciò significa che per il periodo di finanziamento 2007-2013 l’UE paga il 95% del costo totale dell’investimento, anziché l’85% massimo altrimenti applicabile.

Ultimamente la mancanza di disponibilità di fondi pubblici ha reso difficile per gli enti locali e regionali e per le autorità nazionali realizzare gli investimenti necessari. In via eccezionale e data la situazione particolare della Grecia, per gli investimenti che devono essere ancora finanziati nel periodo di programmazione 2007-2013, la Commissione presenterà una serie di proposte per migliorare la liquidità immediata, in modo che gli investimenti possano essere realizzati adesso, con il loro impatto positivo sulla crescita e l’occupazione. Esse includono il versamento anticipato dell’ultimo 5% dei pagamenti dell’UE restanti, che normalmente sono versati solo alla chiusura dei programmi, e l’applicazione di un tasso di cofinanziamento del 100% per il periodo 2007-2013. Queste misure saranno subordinate alla creazione da parte delle autorità greche di un meccanismo che assicuri che gli importi supplementari resi in tal modo disponibili siano pienamente utilizzati per i beneficiari e per le operazioni nell’ambito dei programmi. Questo si tradurrebbe in una liquidità immediata supplementare di circa 500 milioni di EUR e in un risparmio per il bilancio greco di circa 2 miliardi di EUR, che sarebbero disponibili per tornare a finanziare gli investimenti a sostegno della crescita e dell’occupazione. La Commissione proporrà inoltre di aumentare di 7 punti percentuali 4 il tasso di prefinanziamento iniziale dei programmi per il periodo 2014-2020 in Grecia. Questo prefinanziamento extra può rendere disponibile un importo aggiuntivo di 1 miliardo di EUR da utilizzare unicamente per l’avvio di progetti cofinanziati nel quadro della politica di coesione, in piena conformità all’articolo 81, paragrafo 2, del regolamento recante disposizioni comuni. Il maggiore prefinanziamento contribuirà ad alleviare i problemi di liquidità che bloccano attualmente gli investimenti e contribuirà a conseguire risultati pratici più rapidi in termini di impatto sulle imprese e di creazione di posti di lavoro. Questa espressione eccezionale di solidarietà nei confronti della Grecia sarà accompagnata da misure rigorose volte ad assicurare una sana gestione finanziaria e la regolarità della spesa. Tutte queste misure saranno attuate entro i limiti delle assegnazioni per paese decise nel vigente quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020.

Per accelerare l’utilizzazione dei fondi dell’UE e facilitare il lavoro delle autorità, la Commissione europea continuerà a dare assistenza alla Grecia per aiutarla a fare il miglior uso dei fondi. A metà del marzo 2015 la Commissione ha istituito un gruppo ad alto livello con le autorità greche per intensificare i lavori su due fronti: aiutare la Grecia ad assicurare che tutte le risorse finanziarie disponibili per il periodo di programmazione 2007-2013 siano utilizzate in tempo prima della scadenza alla fine dell’anno in corso, e aiutare la Grecia a soddisfare i requisiti necessari per l’accesso a tutti i fondi dell’UE a sua disposizione nell’attuale periodo di programmazione 2014-2020.

Nel 2016 la Commissione riesaminerà l’assegnazione dei finanziamenti della politica di coesione a tutti gli Stati membri per gli anni dal 2017 al 2020, per tener conto delle ultime statistiche del PIL. In esito a tale esercizio è probabile che l’importo dei fondi UE disponibili per gli investimenti in Grecia sia destinato ad aumentare ulteriormente.

1.3. Come può essere utilizzato il denaro?

Investimenti

Nel periodo 2015-2017, oltre ai finanziamenti dell’UE sotto forma di sovvenzioni, la Grecia può beneficiare dei 315 miliardi di EUR del piano di investimenti per l’Europa della Commissione. I finanziamenti del nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) non sono stati assegnati per paese o per settore ma, come avviene per tutti gli altri paesi, gli investitori pubblici e privati in Grecia potranno avvalersi dell’assistenza tecnica rafforzata fornita dal “Polo europeo di consulenza sugli investimenti”, che li aiuterà a presentare progetti di elevata qualità e validi sotto il profilo economico. Gli investitori potranno inoltre beneficiare di ulteriore assistenza tecnica per sviluppare i loro progetti. Per fornire un accesso rapido ai finanziamenti del FEIS una buona opzione potrebbe essere un partenariato tra l’Institution for Growth in Greece (IfG) e il FEIS.

La Banca europea per gli investimenti (BEI) sostiene attivamente l’economia greca. Dal 2007 fornisce finanziamenti sotto forma di prestiti per investimenti per oltre 11 miliardi di EUR, che hanno riguardato soprattutto l’energia, i trasporti, l’industria, le PMI e i progetti ambientali.

I progetti di investimento in Grecia potrebbero inoltre beneficiare delle opportunità di prestito offerte dalle istituzioni finanziarie internazionali, di cui la Grecia è membro. La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha concesso alla Grecia fino alla fine del 2020 lo status di paese di operazione, necessario per rendere il paese ammissibile al sostegno della BERS. La BERS aprirà prossimamente un ufficio di rappresentanza in Grecia e avvierà le sue attività per un volume annuo di investimenti di circa 500 milioni di EUR. Il consiglio di amministrazione della BERS ha approvato una prima serie di progetti di agevolazione degli scambi commerciali, per un valore di 30 milioni di EUR. La Società finanziaria internazionale (IFC) potrebbe riprendere le sue attività in Grecia con progetti selezionati a elevato impatto nel settore finanziario e nelle infrastrutture.

Lotta contro la disoccupazione, la povertà e le condizioni sociali sfavorevoli

Il finanziamento dell’UE mira allo sviluppo delle risorse umane e agli investimenti nell’istruzione e nell’apprendimento permanente. Essi contribuiscono anche ad attenuare le conseguenze negative di crisi locali o settoriali impreviste nel mercato del lavoro. Sulla dotazione complessiva di 20 miliardi di EUR dei Fondi strutturali e di investimento europei disponibili per la Grecia per il periodo 2014-2020, circa 3,9 miliardi di EUR saranno disponibili per la Grecia per aiutare a promuovere l’occupazione e a ridurre la povertà e l’esclusione sociale. Le autorità greche stimano che beneficerebbero di sostegno almeno 250 000 disoccupati, oltre ai 180 000 occupati che possono beneficiare di formazione, e ai circa 30 000 migranti e rom, alle 33 000 persone che vivono in nuclei familiari privi di occupazione, ai 10 000 disabili e alle 80 000 altre persone svantaggiate.

I fondi dell’UE contribuiscono a creare posti di lavoro migliori e più eque opportunità per tutti. Essi operano investendo nelle competenze, nelle esperienze e nell’istruzione dei lavoratori, dei giovani e di tutti coloro che sono in cerca di lavoro. Concretamente questi investimenti contribuiscono a suscitare uno spirito di imprenditorialità e a creare posti di lavoro, a migliorare i sistemi dell’istruzione e della formazione professionale e a modernizzare la pubblica amministrazione.

Ad esempio, sono stati forniti servizi di assistenza all’infanzia per circa 300 000 bambini, il che ha migliorato le opportunità occupazionali di circa 250 000 madri. Un sostegno finanziario significativo per la riforma dei servizi pubblici dell’occupazione (OAED) consentirà alle persone in cerca di lavoro di trovare un impiego. I fondi dell’UE sostengono inoltre le categorie sociali più vulnerabili, aiutandole ad avere un accesso migliore ai servizi pubblici. Se efficacemente utilizzati, consentono di accrescere l’inclusione sociale e sono un mezzo per lottare contro la povertà in Grecia, in particolare per le persone più bisognose.

Più di 149 000 giovani greci di età inferiore ai 25 anni (>50%) risultavano disoccupati all’inizio dell’anno in corso. I finanziamenti dell’UE per la “Garanzia per i giovani” mirano ad aiutare 45 000 giovani ad acquisire un’esperienza lavorativa e una formazione. Oltre 170 milioni di EUR sono stati assegnati alla Grecia nell’ambito dell’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile. Questi finanziamenti aiuteranno i giovani che attualmente sono disoccupati o non impegnati in corsi di istruzione o formazione. Più di 100 000 giovani dovrebbero beneficiare dei progetti sostenuti dall’Iniziativa, che offrono apprendistati, tirocini e formazione professionale e promuovono l’imprenditorialità.

Inoltre, nel periodo 2014-2020, oltre 280 milioni di EUR sono a disposizione della Grecia a titolo del Fondo di aiuti europei agli indigenti. Questo denaro sarà speso per la lotta contro la povertà, per la distribuzione di beni di prima necessità, quali cibo, calzature e prodotti per l’igiene, e per contribuire all’inclusione sociale.

Ricerca, innovazione e istruzione

Per costruire un’economia maggiormente basata sulla conoscenza è necessario potenziare la cooperazione tra la ricerca pubblica e le imprese. Occorre inoltre che la politica si focalizzi su un numero limitato di priorità in materia di innovazione e ricerca che sfruttino i punti di forza della Grecia e che dispongano di adeguati finanziamenti. Tuttavia, in Grecia i finanziamenti destinati alle attività di ricerca e all’innovazione restano limitati e i fondi dell’UE sono pertanto decisivi. Nell’ambito della dotazione complessiva di 20 miliardi di EUR dei Fondi strutturali e di investimento europei a disposizione della Grecia per il periodo 2014-2020, circa 1,3 miliardi di EUR sono destinati agli investimenti nella ricerca e nell’innovazione. Ciò aiuterà oltre 2 000 PMI a collaborare con gli istituti di ricerca e ne migliorerà la competitività futura. Le organizzazioni greche coordinano al momento 43 vasti progetti di ricerca europei e partecipano a 312 progetti in totale. Nell’ambito di Orizzonte 2020 la Grecia può beneficiare dello Strumento di sostegno delle politiche per accedere a competenze utili ad attuare efficacemente le riforme dei propri sistemi di ricerca e innovazione. I fondi dell’UE sosterranno inoltre l’adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio in Grecia.

I fondi dell’Unione possono contribuire a migliorare le competenze e l’occupabilità nonché a modernizzare l’istruzione, la formazione e l’occupazione giovanile. L’aumento e il miglioramento delle competenze e delle qualifiche sono fondamentali per garantire alla forza lavoro le conoscenze di cui l’economia ha bisogno. I fondi dell’UE sostengono progetti volti a ridurre il numero di abbandoni scolastici, ad aumentare la diffusione dei contratti di apprendistato e dell’apprendimento permanente e a migliorare l’istruzione terziaria. L’UE contribuisce a finanziare la mobilità di scolari, studenti e insegnanti per consentire loro di studiare, formarsi o insegnare all’estero. Nel 2014 l’UE ha finanziato 440 progetti di mobilità dell’istruzione in Grecia con circa 36 milioni di EUR, consentendo a 15 000 studenti, insegnanti, partecipanti a corsi professionali o di altro tipo di studiare e formarsi in un altro paese. Per il 2015 sono stati presentati 1 200 progetti greci che coinvolgono fino a 30 000 persone.

La Grecia può beneficiare inoltre dei fondi dell’UE per costruire o ristrutturare scuole, università e centri di cura e per l’infanzia. Nel periodo 2014-2020 sono disponibili risorse per ristrutturare e costruire nuove infrastrutture per l’istruzione terziaria (87 milioni di EUR), professionale (20 milioni di EUR), primaria e secondaria (150 milioni di EUR) e per la cura e l’infanzia (29 milioni di EUR).

Agricoltura e pesca

I settori agricolo e ittico dispongono di un enorme potenziale per migliorare la competitività del paese.

Fino al 2020 la Grecia può beneficiare di quasi 20 miliardi di EUR per il settore agricolo e le zone rurali. Di questi, circa 4,7 miliardi di EUR del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale provengono dalla dotazione complessiva di 20 miliardi di EUR dei Fondi strutturali e di investimento europei a disposizione della Grecia per il periodo 2014-2020 e circa 15 miliardi di EUR da pagamenti diretti che contribuiranno a sostenere il reddito di agricoltori e produttori. Nel 2013 più di 700 000 agricoltori hanno beneficiato di questi pagamenti. Esistono programmi di sostegno al reddito per gli agricoltori in attività e i giovani agricoltori riceveranno assistenza per la creazione di piccole imprese. L’UE mette inoltre a disposizione risorse per aiutare gli agricoltori a commercializzare meglio i propri prodotti, sostenendo il settore ortofrutticolo, la produzione di olio di oliva, vino, prodotti lattiero-caseari e miele. I 4,7 miliardi di EUR sono riservati a iniziative che miglioreranno la competitività del settore agricolo greco, conservando al contempo gli ecosistemi e garantendo uno sfruttamento efficiente delle risorse naturali. Queste iniziative aprono nuove opportunità di lavoro nelle zone rurali e promuovono l’innovazione.

Nel settore marittimo e ittico, i fondi dell’UE a disposizione della Grecia, nell’ambito della dotazione complessiva di 20 miliardi di EUR dei Fondi strutturali e di investimento europei, ammontano a quasi 400 milioni di EUR. Tali fondi possono contribuire a sostenere la diversificazione delle economie costiere e insulari, nonché il passaggio a una pesca sostenibile. I fondi possono essere utilizzati anche per migliorare la competitività delle PMI, della pesca, dell’acquacoltura (uno dei principali settori di esportazione alimentare della Grecia) e del settore della trasformazione, nonché per sostenere il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio. Ciò comprende la promozione dell’uso efficiente delle risorse e di uno sviluppo territoriale sostenibile incentrato sull’occupazione e la creazione di posti di lavoro.

Energia, trasporti e ambiente

Fino al 2020 sono disponibili circa 900 milioni di EUR, stanziati dai 20 miliardi di EUR dei Fondi strutturali e di investimento europei, per finanziare gli investimenti energetici. Il settore dell’energia è considerato inoltre uno degli ambiti con il maggiore potenziale per migliorare la competitività del paese. Quasi 500 milioni di EUR sono a disposizione della Grecia per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e residenziali e delle PMI, nonché per la cogenerazione ad alto rendimento e il teleriscaldamento. Questi investimenti dovrebbero migliorare la classificazione dei consumi energetici per circa 26 000 famiglie e ridurre di circa 97 047 000 kWh all’anno il consumo di energia primaria degli edifici pubblici. Sono disponibili 285 milioni di EUR per realizzare sistemi intelligenti di stoccaggio e trasmissione dell’energia e altri 46 milioni di EUR per le reti intelligenti di distribuzione dell’energia elettrica. Grazie a questi investimenti, circa 200 000 nuovi utenti potrebbero collegarsi alle reti intelligenti. Inoltre, sono disponibili 94 milioni di EUR da investire nelle energie rinnovabili. Oltre ai finanziamenti nell’ambito della politica di coesione dell’UE, l’Unione finanzia anche progetti specifici per l’infrastruttura energetica. Dal 2014 sono stati finora già selezionati progetti per l’infrastruttura energetica greca che beneficiano di 8,5 milioni di EUR di sostegno dell’UE.

Nell’ambito della dotazione complessiva di 20 miliardi di EUR dei Fondi strutturali e di investimento europei a disposizione della Grecia per il periodo 2014-2020, quasi 3 miliardi di EUR saranno destinati a sostenere il passaggio a un settore dei trasporti efficiente sotto il profilo energetico e a basse emissioni di CO2, a finanziare la costruzione di nuove linee ferroviarie, tramviarie e metropolitane, a potenziare le linee ferroviarie esistenti e a costruire nuove strade. L’UE finanzia inoltre progetti per le infrastrutture di trasporto che sono fondamentali per la rete centrale di trasporto dell’Unione.

La gestione dei rifiuti, le discariche abusive e la tutela delle risorse idriche restano problematiche essenziali per la Grecia. Fino al 2020 saranno disponibili 2,5 miliardi di EUR per migliorare la protezione dell’ambiente e contribuire a finanziare il passaggio a un’economia rispettosa dell’ambiente. Circa 950 milioni di questo importo sono destinati agli investimenti nella gestione dei rifiuti. L’UE finanzia inoltre progetti ambientali attraverso programmi a livello dell’UE. Dal 2014 i beneficiari greci, enti locali, università e ONG, hanno ricevuto 12 milioni di EUR a tale scopo.

2. Assistenza per le riforme e l’attuazione dei fondi dell’UE

Nel settembre 2011 la Commissione ha istituito la task force per la Grecia, con il mandato di elaborare e attuare un programma generale di assistenza tecnica per aiutare la Grecia a rispettare il programma di aggiustamento dell’UE/FMI e per accelerare l’assorbimento dei fondi dell’UE. 

I profondi sforzi di riforma compiuti dalla Grecia sono stati guidati, accompagnati e potenziati grazie all’assistenza e al sostegno della task force per la Grecia. Le riforme intendevano migliorare il funzionamento della pubblica amministrazione; combattere la corruzione, il riciclaggio di denaro e le frodi; migliorare il settore sanitario; istituire un sistema che garantisse un reddito minimo generalizzato e facilitare gli scambi commerciali. L’assistenza tecnica è stata determinante per il rilancio di progetti autostradali importanti sul piano economico.

La Grecia ha sensibilmente migliorato l’assorbimento dei fondi strutturali: se nel 2011 il paese era ancora al 18° posto in termini di utilizzo dei fondi, alla fine del 2014 si collocava in 6a posizione 5 .

Date le sfide sul piano delle riforme che molti Stati membri, compresa la Grecia, devono affrontare, la Commissione ha deciso di istituire un servizio di assistenza per le riforme strutturali, un meccanismo permanente ma molto flessibile per fornire assistenza su misura agli Stati membri in determinati ambiti politici 6 . A partire dal luglio di quest’anno tale meccanismo non si limiterà a coadiuvare gli Stati membri nei programmi di assistenza macroeconomica, ma fornirà un’assistenza più generale per l’elaborazione e l’attuazione di riforme strutturali e amministrative che potenzino la crescita, in particolare nell’ambito dei processi di governance economica, anche grazie all’assistenza per l’utilizzo efficiente ed efficace dei fondi strutturali dell’UE. Il meccanismo garantirà assistenza in ambiti quali la gestione delle entrate e delle finanze pubbliche, il miglioramento del contesto imprenditoriale, le politiche per il mercato del lavoro, le riforme dei sistemi sanitari, lo sviluppo di una pubblica amministrazione efficiente e incentrata sui servizi, l’effettiva presenza di uno Stato di diritto e la lotta alla corruzione.

Questo nuovo servizio sarà coordinato dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, che già coordina l’operato del gruppo di lavoro ad alto livello sul migliore utilizzo dei fondi strutturali in Grecia, al fine di catalizzare ulteriori investimenti pubblici e privati per far ripartire l’economia greca, anche mediante strumenti finanziari.

Se la Grecia ne farà richiesta, la Commissione è pronta a continuare a fornire assistenza per l’elaborazione e/o l’attuazione delle riforme strutturali e istituzionali nell’ambito di questo nuovo quadro di assistenza tecnica. La nuova assistenza tecnica proposta dalla Commissione guiderebbe e coordinerebbe l’assistenza organizzata in collaborazione con gli altri servizi della Commissione, gli altri Stati membri e/o organismi internazionali.

Un compito immediato sarebbe quello di aiutare la Grecia a massimizzare l’assorbimento dei fondi dell’UE, garantendo l’avvio più rapido possibile degli investimenti e il rispetto di solidi requisiti in materia di gestione finanziaria e delle scadenze previste. Nell’ambito dei fondi dell’UE per il periodo di programmazione 2014-2020, quasi mezzo miliardo di euro è a disposizione dell’assistenza tecnica nel settore della politica di coesione per rafforzare i sistemi di gestione e di controllo e le capacità amministrative a sostegno dell’effettiva attuazione ed erogazione dei fondi dell’UE.

L’efficacia dell’assistenza tecnica dipenderà fondamentalmente dall’esistenza di una struttura di coordinamento ben funzionante all’interno dell’amministrazione greca e da un lavoro mirato, in stretta collaborazione con la Commissione e il suo nuovo servizio di assistenza per le riforme strutturali.

La Commissione istituirà inoltre un fondo fiduciario pilota per l’assistenza tecnica da 1,5 milioni di EUR, che dovrebbe essere gestito dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS). Il fondo dovrebbe sostenere l’elaborazione e l’attuazione di progetti prioritari in Grecia che potrebbero essere (co)finanziati dalla BERS e dalla Società finanziaria internazionale (IFC).

3. Conclusioni

La Commissione è stata a fianco della Grecia durante la crisi, garantendo assistenza finanziaria e tecnica, e continuerà a farlo per rilanciare la crescita e creare i posti di lavoro di cui c’è urgente bisogno, a beneficio dei cittadini greci. A tal fine è fondamentale raggiungere un accordo che garantisca chiarezza e prevedibilità. La piena mobilitazione dei fondi dell’UE catalizzerà la ripresa.

In questo momento è fondamentale che la Grecia ritorni rapidamente alla stabilità finanziaria, affinché possa utilizzare appieno il sostanziale sostegno dell’UE disponibile sotto forma di sovvenzioni, prestiti e assistenza tecnica per costruire un avvenire sicuro. In un momento di pressioni sui finanziamenti nazionali, questo sostegno può fare davvero la differenza nel gettare le basi per un’occupazione, una crescita e una coesione sociale durature.

La Grecia deve fare la sua parte. La presente comunicazione integra il pacchetto complessivo di riforme e di impegni che la Grecia sta per attuare e che sosterrà un programma di sostegno alla stabilità a favore della Grecia nel quadro del trattato che istituisce il meccanismo europeo di stabilità.

Queste riforme, assieme ai nuovi investimenti, dovranno essere attuate rapidamente, perché sono fondamentali al risanamento dell’economia. L’efficacia dei fondi dell’UE dipende da un contesto macroeconomico stabile e favorevole, basato su solide politiche economiche e di bilancio. La Grecia deve inoltre affrontare alcune serie debolezze della propria capacità amministrativa per poter utilizzare tutti i finanziamenti disponibili descritti nella presente comunicazione.

La Commissione è pronta a continuare a fornire sostegno tecnico nell’ambito del nuovo quadro di assistenza tecnica e a presentare ulteriori proposte al legislatore dell’UE per aumentare i prefinanziamenti a disposizione della Grecia.

Collaborando con gli altri Stati membri, con le istituzioni dell’UE e con altri partner internazionali, la Grecia può costruire un futuro prospero nell’Unione. Molte delle condizioni per il ritorno alla crescita ci sono già: è giunto il momento di completare il processo e di garantire un futuro sostenibile per la Grecia.



Allegato

Tabella 1. Finanziamenti dell’UE a disposizione dell’economia e della società greche (2014-2020, in milioni di EUR)

PARTE 1. Fondi strutturali e di investimento europei, IOG, FEAD, FEAGA

Importi programmati 2014-2020

Importi già versati

dal 2014 e fino al 12 luglio 2015

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)

8 397

230

Fondo di coesione

3 247

92

Fondo sociale europeo (FSE)

3 691

104

Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (IOG)

172

54

Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)

281

31

Agricoltura

- Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

4 718

0

- Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA)

15 074

3 972

Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)

389

0

Subtotale parte 1

35 969

4 483

PARTE 2. Altri fondi dell’UE

Importi già versati
dal 2014 e fino al 12 luglio 2015

Orizzonte 2020

163,9

Meccanismo per collegare l’Europa

4,3

Progetti energetici per sostenere la ripresa economica

3,8

Erasmus+

50,2

Programma per la competitività delle imprese e le PMI

0,5

Programma per il cambiamento e l’innovazione sociale

1,4

Dogane, Fiscalis e lotta antifrode

0,8

Life+

12,8

Fondo Asilo, migrazione e integrazione e Fondo sicurezza interna

28,2

Europa creativa

2,7

Europa per i cittadini

0,5

Salute per la crescita e Tutela dei consumatori

1,4

Diritti, uguaglianza, cittadinanza e giustizia

0,9

Protezione civile

1,5

Alimenti e mangimi

5,2

Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

28,6

Fondo europeo di solidarietà

4,7

Subtotale parte 2

311

TOTALE IMPORTI VERSATI (dal 2014 e fino al 12 luglio 2015)

4 794



Tabella 2. Finanziamenti dell’UE a sostegno dell’economia e della società greche (2007-2013, in milioni di EUR)

PARTE 1. Fondi strutturali, Fondo di coesione, fondi per l’agricoltura e la pesca

Importi programmati 2007-2013

Importi già versati

dal 2007 e fino al 12 luglio 2015

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)

12 345

11 554

Fondo di coesione

3 697

3 376

Fondo sociale europeo (FSE)

4 364

3 687

Agricoltura

- Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

3 906

3 109

- Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA)

17 315

16 491

Fondo europeo per la pesca (FEP)

208

170

Subtotale parte 1

41 835

38 387

PARTE 2. Altri fondi dell’UE

Importi versati
2007 - 2013

Settimo programma quadro di ricerca

929,3

Reti transeuropee

37,1

Progetti energetici per sostenere la ripresa economica

6,0

Programmi di apprendimento permanente e Gioventù in azione

224,4

Programma quadro per la competitività e l’innovazione

52,4

Agenda per la politica sociale

12,0

Dogana 2013 e Fiscalis 2013

6,3

Life+

47,3

Solidarietà e gestione dei flussi migratori + Sicurezza e tutela delle libertà

199,9

Cultura 2007-2013 e Media 2007

14,9

Europa per i cittadini

2,1

Programma di sanità pubblica e tutela dei consumatori

8,3

Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza

165,0

Protezione civile

5,7

Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

2,9

Fondo europeo di solidarietà

99,1

Subtotale parte 2

1 813

TOTALE IMPORTI VERSATI (dal 2007 e fino al 12 luglio 2015)

40 200

(1)

     La Grecia ha ricevuto prestiti dal Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) ad un tasso dell’1,35%, mentre prima della crisi ha potuto contrarre prestiti sul mercato ad un tasso di circa il 5%. La scadenza media ponderata dei prestiti europei alla Grecia è di 32,5 anni; il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale inizieranno soltanto a partire dal 2023.

(2)

     Questo importo si compone di quattro parti: 1) oltre 240 miliardi di EUR di assistenza finanziaria (primo e secondo programma di aggiustamento economico per la Grecia); 2) quasi 42 miliardi di EUR di finanziamenti UE nel periodo 2007-2013, provenienti per circa 24 miliardi di EUR dai Fondi strutturali e di coesione dell’UE e dai fondi per la pesca e lo sviluppo rurale, e per circa 17 miliardi di EUR dai pagamenti diretti agli agricoltori e dalle misure di sostegno per i mercati agricoli; 3) oltre 35 miliardi di EUR di finanziamenti UE nel periodo 2014-2020, provenienti per 20 miliardi di EUR dai Fondi strutturali e di investimento europei e per oltre 15 miliardi di EUR dai pagamenti diretti agli agricoltori e dalle misure di sostegno per i mercati agricoli e 4) 100 miliardi di EUR provenienti dal settore privato.

(3)

     Le condizioni prevedono il rispetto di requisiti amministrativi e normativi e la messa a disposizione di una quota sufficiente di cofinanziamento nazionale (cfr. infra).

(4)

   La misura non include l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, per la quale il prefinanziamento è stato già aumentato al 30% (cfr. il regolamento (UE) 2015/779 che modifica il regolamento (UE) n. 1304/2013).

(5)

   La classifica si riferisce all’assorbimento dei fondi provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo di coesione e dal Fondo sociale europeo (FSE).

(6)

   Decisione della Commissione del 17 giugno 2015.