10.12.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 361/9


Conclusioni del Consiglio, del 2 dicembre 2011, su accertamento precoce e trattamento dei disturbi della comunicazione dei bambini, incluso il ricorso a strumenti della sanità elettronica e soluzioni innovative

2011/C 361/04

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

1.

RICORDA che ai sensi dell’articolo 168 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche e attività dell'Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana; L'azione dell'Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. L'Unione e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e con le organizzazioni internazionali competenti in materia di sanità pubblica.

2.

RICORDA che tutti i cittadini dell'UE, e in particolare i bambini, dovrebbero avere uguali opportunità di sviluppo. Ciò dovrebbe essere realizzato rendendo accessibili gli strumenti e le procedure adeguati per prevenire, accertare, trattare e monitorare i problemi di salute;

3.

RIBADISCE che uno degli obiettivi strategici della strategia dell'UE in materia di salute 2008-2013 (1) è promuovere sistemi sanitari dinamici e nuove tecnologie, riconoscendo che queste possono migliorare la prevenzione, la diagnosi e i trattamenti delle malattie, agevolare la sicurezza dei pazienti e migliorare il coordinamento, l'utilizzo delle risorse e la sostenibilità dei sistemi sanitari;

4.

RAMMENTA le conclusioni del Consiglio su «Equità e salute in tutte le politiche: Solidarietà in materia di salute», dell'8 giugno 2010 (2), e le conclusioni del Consiglio, del 1o dicembre 2009, sulla sicurezza ed efficienza dell’assistenza sanitaria mediante la sanità elettronica (3);

5.

ACCOGLIE CON FAVORE le conclusioni del decimo congresso della federazione europea delle società di audiologia (4) tenutosi a Varsavia (Polonia) il 22-25 giugno 2011, in cui si è evidenziato il problema dei disturbi della comunicazione dei bambini e il ruolo dell'accertamento precoce e del trattamento, nonché le conclusioni della conferenza ministeriale sulla sanità elettronica svoltasi a Budapest (Ungheria) il 10-12 maggio 2011, dedicata ad un uso migliore e più ampio della sanità elettronica e della telemedicina;

6.

RILEVA che all'interno e tra i singoli Stati membri dell'UE esistono differenze in materia di sanità connesse a diversi fattori, tra cui differenze relative a istruzione, situazione socioeconomica, condizioni di vita e di lavoro, comportamenti che influenzano la salute e cure sanitarie;

7.

OSSERVA che la prevenzione, l'accertamento precoce, il monitoraggio e la vigilanza attiva svolgono un ruolo significativo nello scongiurare l'insorgenza di malattie e disturbi: Ciò è di particolare importanza per i bambini, per il quali la buona salute è fondamentale ai fini di un corretto sviluppo e influisce sulla loro qualità della vita e sulle loro condizioni sociali ed economiche future;

8.

RILEVA che la comunicazione è un'abilità umana complessa, che combina elementi fisici e mentali. Un disturbo della comunicazione può essere definito come un danno all'udito, alla vista o al linguaggio che influisce sulla capacità di ricevere, comprendere, produrre ed esprimere informazioni verbali, non verbali e grafiche;

9.

SOTTOLINEA che i disturbi della comunicazione rappresentano un'importante causa di disabilità di lunga durata con un impatto notevole durante l'infanzia. Nell'Unione europea i danni all'udito, alla vista e al linguaggio possono colpire un bambino su cinque e possono manifestarsi nelle prime fasi della vita, con ripercussioni negative sul corretto sviluppo della persona colpita. Pertanto i ritardi e i disturbi cognitivi che non vengono diagnosticati e trattati rischiano di compromettere i progressi educativi, sociali ed economici futuri dei bambini;

10.

OSSERVA che i disturbi della comunicazione dei bambini dovrebbero essere individuati il prima possibile tramite screening. L'inizio del percorso scolastico è l'ultimo momento utile per individuare il disturbo al fine di evitare o ridurre il suo impatto negativo sullo sviluppo cognitivo e del linguaggio dei bambini. Ciò è provato dal fatto che i disturbi dell'udito, della vista e del linguaggio sono motivi di ritardi nell'apprendimento e di difficoltà nell'acquisizione delle competenze linguistiche, fondamentali per permettere ai bambini do comunicare efficacemente;

11.

RICORDA che esistono ampie prove secondo cui la prevenzione, l'accertamento precoce, il follow-up e l'intervento adeguato in materia di disturbi della comunicazione potrebbero avere grande efficacia nell'evitare o nel ridurre al minimo le conseguenze di tali problemi. Secondo l'OMS, metà dei casi di sordità e di danni all'udito posso essere evitati grazie alla prevenzione, alle diagnosi e al trattamento precoci. La consapevolezza del problema, approcci multidisciplinari integrati e coordinati, che devono essere accompagnati da un coinvolgimento attivo dei genitori in tutto il processo di sviluppo del bambino e nelle strutture di istruzione e di assistenza sanitaria rivestono grande importanza;

12.

RILEVA che l'esposizione a rumori eccessivi porta ad un aumento della prevalenza di perdita dell'udito tra i bambini. Ciò comprende l'uso scorretto di attrezzature audiovisive, come confermato dal Comitato scientifico dei rischi sanitari emergenti e recentemente identificati dell'UE (5);

13.

SOTTOLINEA che le attuali azioni volte a prevenire, accertare, diagnosticare, trattare e monitorare i disturbi della comunicazione dei bambini dovrebbero essere continuamente adeguate a metodi in grado di portare a una maggiore efficacia in termini di costi;

14.

RITIENE che lo screening universale dell'udito, della vista e del linguaggio con metodi basati su dati comprovati dovrebbe essere incluso quanto prima possibile nei programmi e nelle azioni svolte in abito sanitario a livello nazionale e/o regionale e/o locale, al fine di contribuire alla creazione di uguali opportunità di istruzione, sociali ed economiche per i bambini;

15.

RITIENE che la sanità elettronica sia uno strumento importante per migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria. La sanità elettronica può aumentare l'efficacia e l'accessibilità degli screening, delle diagnosi e dei trattamenti nel settore dei disturbi della comunicazione. Soluzioni diagnostiche e sistemi di gestione dei dati innovativi possono essere utilizzati in tutte le fasi dell'accertamento e del monitoraggio dei disturbi della comunicazione. L'introduzione di servizi di sanità elettronica può agevolare l'analisi e lo scambio di dati tra gli Stati membri per fini scientifici, epidemiologici e organizzativi. La telemedicina può essere uno strumento efficace utilizzato per la prevenzione, l'istruzione e la formazione;

16.

RITIENE che azioni integrate e coordinate possano aiutare gli Stati membri a colmare i divari nel settore dei disturbi della comunicazione dei bambini;

17.

INVITA gli Stati membri a:

continuare a dare la priorità, nelle politiche e nei programmi sanitari nazionali e/o regionali e/o locali, all'accertamento precoce mediante screening e follow-up di disturbi dell'udito, della vista e del linguaggio dei bambini, valutando il ricorso a un approccio multidisciplinare,

prendere in considerazione la possibilità di promuovere la prevenzione della perdita dell'udito nei bambini causata dal rumore,

potenziare i loro sforzi nel sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo ai disturbi della comunicazione dei bambini,

rafforzare la cooperazione nel settore dei disturbi della comunicazione, mediante scambio di informazioni, conoscenze, esperienze e migliori pratiche, tra cui l'utilizzo di strumenti di sanità elettronica e tecnologie innovative, al fine di realizzare le soluzioni più efficaci in termini di costi, garantire uguali opportunità per i bambini e soddisfare le esigenze individuali dei pazienti;

18.

INVITA gli Stati membri e la Commissione a:

valutare la possibilità di includere, nell'ambito dei lavori da svolgere in materia di reti di riferimento europee, condizioni che richiedano una particolare concentrazione di competenze o risorse nel settore dei disturbi della comunicazione dei bambini, conformemente alle disposizioni della direttiva 2011/24/UE concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera (6),

promuovere la cooperazione e la condivisione di risultati delle ricerche, conoscenze e prove in relazione ai disturbi della comunicazione e tener conto in maniera adeguata di questa tematica nel contesto delle attuali iniziative dell'Unione europea in materia di sanità elettronica, compresa la rete della sanità elettronica di cui all'articolo 14 della direttiva 2011/24/UE concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera;

19.

INVITA la Commissione a:

sottolineare l'importanza dei disturbi della comunicazione in quanto fattore che pregiudica lo sviluppo dell'essere umano e a tenere conto in maniera adeguata di tale questione nelle sue future azioni,

adottare i criteri e le condizioni per le reti di riferimento europee entro la fine del 2013, conformemente alle disposizioni della direttiva 2011/24/UE concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, tenendo conto tra l'altro dell'esperienza di cooperazione tra centri specializzati nel trattamento di disturbi della comunicazione.


(1)  14689/07 [COM(2007) 630 defin.].

(2)  9947/10.

(3)  GU C 302 del 12.12.2009, pag. 12.

(4)  «The European Consensus Statement on Hearing, Vision and Speech Screening in Pre-school and School-age Children» («La dichiarazione di consenso europea sullo screening dell'udito, della vista e del linguaggio dei bambini in età prescolare e scolare»).

(5)  CSRSERI UE: Rischi potenziali per la salute derivanti dall’esposizione al rumore emesso dai lettori di musica personali e dai telefoni mobili con funzione di lettore di musica. 26a plenaria, 23 settembre 2008.

(6)  Direttiva 2011/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera (GU L 88 del 4.4.2011, pag. 45).