52005DC0111

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - Programmi comunitari Dogana 2013 e Fiscalis 2013 {SEC(2005) 423} /* COM/2005/0111 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 6.4.2005

COM(2005) 111 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Programmi comunitari Dogana 2013 e Fiscalis 2013

{SEC(2005) 423}

INDICE

1. Contesto 3

1.1. Dogane 3

1.2. Fiscalità indiretta 4

1.2.1. IVA 4

1.2.2. Accise 4

1.3. Fiscalità diretta 4

1.4. Prospettive finanziarie 4

2. I programmi in corso 4

2.1. Il perno delle reti informatizzate transeuropee 5

2.2. Reti informatizzate transeuropee per le dogane 5

2.3. Reti informatizzate transeuropee per la fiscalità 5

2.4. Azioni comuni 6

3. Sfide politiche per i futuri programmi 6

3.1. Dogane 6

3.2. Imposizione 7

4. Problemi di attuazione per i futuri programmi 8

4.1. Reti informatizzate transeuropee 8

4.2. L’importanza strategica delle reti informatizzate transeuropee 8

4.3. Azioni comuni 9

4.4. Strumenti comuni di formazione 9

4.5. Paesi candidati, paesi dei Balcani occidentali, politica europea di vicinato e paesi terzi 9

5. Dotazione finanziaria 10

6. Conclusioni 11

1. CONTESTO

Il cambiamento più evidente della creazione del mercato interno nel 1993 stata l’abolizione dei controlli alle frontiere tra gli Stati membri dell’UE, che ha reso possibile la libera circolazione dei beni e dei servizi. Gli scambi intracomunitari di merci rappresentano attualmente circa 1 500 miliardi di euro l’anno e sono quasi raddoppiati in seguito all’eliminazione delle frontiere interne.

Le amministrazioni doganali e fiscali svolgono un ruolo fondamentale, salvaguardando e sviluppando il mercato interno, applicando controlli alle frontiere esterne e tutelando gli interessi finanziari ed altri interessi della Comunità. A tal fine, sono essenziali i programmi doganali e fiscali, senza i quali il commercio europeo risulterebbe gravemente perturbato, la sua competitività verrebbe indebolita e la sicurezza dei cittadini minacciata. Di fronte alle nuove sfide e ai cambiamenti in atto, indispensabile procedere a miglioramenti e sviluppi, soprattutto in campo informatico. La presente comunicazione definisce una strategia coerente per far fronte a tali sfide attraverso i futuri programmi doganali e fiscali dell’UE.

Questa comunicazione sui programmi comunitari Dogana 2013 e Fiscalis 2013, che dovrebbero interessare il periodo 2007–2013, sostituisce la proposta della Commissione in merito ai programmi di nuova generazione Dogana 2013 e Fiscalis 2013 in attesa dell’esito delle valutazioni intermedie.

1.1. Dogane

Attualmente, le amministrazioni doganali sono chiamate a garantire la fluidità degli scambi con l’estero controllando al tempo stesso in maniera efficace la catena di approvvigionamento internazionale al fine di:

- garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini dell’UE;

- agevolare il commercio legittimo proteggendo nel contempo la Comunità da pratiche commerciali sleali ed illecite;

- rendere più competitive le imprese europee grazie a metodi di lavoro moderni sostenuti da un contesto informatico di facile accesso nel settore doganale;

- tutelare gli interessi finanziari dell’UE e dei suoi Stati membri;

- gestire le frontiere esterne[1] come progetto di interesse comune per l’Unione europea e i suoi vicini;

- cooperare a livello nazionale e internazionale per combattere le frodi e promuovere il commercio legittimo.

1.2. Fiscalità indiretta

1.2.1. IVA

Come conseguenza diretta dell’abolizione dei controlli alle frontiere interne della Comunità, le amministrazioni doganali devono scambiare informazioni per garantire che i soggetti passivi dichiarino correttamente l’IVA. I principi del mercato interno, e in particolare quello della libera circolazione delle merci, hanno creato una maggiore interdipendenza tra le amministrazioni fiscali, che si manifesta in due modi. Innanzitutto, le amministrazioni fiscali dipendono l’una dall’altra per quanto riguarda i dati elettronici che circolano attraverso il Sistema di scambio di informazioni in materia di IVA (VIES) e che forniscono alle amministrazioni fiscali le informazioni necessarie per garantire la corretta dichiarazione dell’IVA dovuta sugli scambi di merci tra gli Stati membri. In secondo luogo, le amministrazioni fiscali devono operare in stretta collaborazione per poter individuare rapidamente eventuali frodatori ed occuparsi di tali casi per evitare distorsioni della concorrenza all’interno del mercato unico.

1.2.2. Accise

Il principio della destinazione sancito dalla normativa UE in materia di accise ha complicato la gestione del sistema di accise e ha costretto i sistemi amministrativi a controllare fisicamente la circolazione dei prodotti soggetti ad accise tra gli Stati membri.

1.3. Fiscalità diretta

Anche le imposte dirette incidono sul funzionamento del mercato comune. Le politiche fiscali devono pertanto tener conto di importanti obiettivi dell’Unione, che consistono ad esempio nel migliorare e sostenere il funzionamento del mercato unico e nel promuovere la crescita e l’occupazione, proteggendo al tempo stesso le basi imponibili da una competizione fiscale dannosa e dalle frodi fiscali ed agevolando il commercio legittimo.

1.4. Prospettive finanziarie

Garantendo il buon funzionamento del mercato interno, i programmi Fiscalis e Dogana contribuiranno all’obiettivo più generale di crescita economica sostenibile fissato nella comunicazione della Commissione sulle prospettive finanziarie 2007-2013[2]. La seconda comunicazione della Commissione[3] su tali prospettive cita espressamente i programmi Fiscalis e Dogane tra le misure concrete indispensabili. I programmi figurano nella rubrica 1a – Competitività per la crescita e l’occupazione.

2. I PROGRAMMI IN CORSO[4]

Il programma Dogana 2007[5] intende garantire l’efficace funzionamento del mercato interno nel settore doganale, mentre il programma Fiscalis 2003–2007[6] si prefigge di migliorare i sistemi di imposizione indiretta nel mercato interno.

La valutazione provvisoria di entrambi i programmi, avviata all’inizio del 2005, nonché la valutazione di impatto, forniranno ulteriori elementi a sostegno dei programmi successivi. Le loro raccomandazioni saranno integrate nelle proposte riguardanti detti programmi, che dovrebbero essere presentate per l’adozione all’inizio del 2006.

2.1. Il perno delle reti informatizzate transeuropee

Lo scambio elettronico di informazioni poggia sulla rete di sicurezza CCN/CSI (rete comune di comunicazione/interfaccia comune di sistema) utilizzata dalle amministrazioni doganali e fiscali e finanziata nel quadro di entrambi i programmi. Attraverso la CCN/CSI, i dati nazionali e comunitari vengono messi a disposizione a livello europeo con tutte le garanzie di sicurezza. Nel 2004, circa 180 milioni di messaggi sono stati trattati attraverso la CCN/CSI.

La maggior parte delle basi di dati della Comunità (EBTI, TQS, ECICS[7]) ed alcuni registri di informazioni nazionali possono essere consultati su Internet attraverso un portale del sito Web EUROPA chiamato DDS (Sistema di diffusione dei dati). Nel 2004 sono stati registrati oltre 34 milioni di interrogazioni.

2.2. Reti informatizzate transeuropee per le dogane

Nel settore doganale, il nuovo sistema di transito automatizzato (NCTS) garantisce che i titoli di transito doganale vengano trasmessi prima del trasporto fisico delle merci e contemporaneamente ad esso. Esso potenzia la capacità delle dogane di controllare correttamente tali movimenti e di ridurre i costi sostenuti dagli operatori. Nel 2004, sono stati registrati oltre 5,5 milioni di movimenti di transito internazionale. La Tariffa integrata delle Comunità europee (TARIC) fornisce informazioni indispensabili per l’applicazione corretta e uniforme della legislazione tariffaria agli scambi con i paesi terzi da parte di tutti gli Stati membri. Nel 2004 sono stati registrati 27 milioni di interrogazioni.

Con il varo dell’iniziativa in materia di informatizzazione doganale sono stati compiuti i primi passi verso un ambiente privo di supporti cartacei nel settore.

2.3. Reti informatizzate transeuropee per la fiscalità

Il Sistema di scambio di informazioni in materia di IVA (VIES) riunisce le basi di dati nazionali riguardanti l’IVA. Esso intende essenzialmente consentire lo scambio di informazioni tra gli Stati membri per quanto riguarda le cessioni intracomunitarie di beni esenti da imposte, permettendo così alle amministrazioni fiscali di controllare correttamente la tassazione delle cessioni di merci nel mercato unico. Nel 2004, attraverso il sistema VIES sono stati scambiati 80 milioni di messaggi.

La Commissione inoltre impegnata a sviluppare un sistema di informatizzazione dei movimenti e dei controlli dei prodotti soggetti ad accisa (EMCS)[8], che instaura un sistema informatico di sorveglianza dei prodotti soggetti ad accisa che circolano in regime sospensivo. Nel frattempo, stata creata – e viene costantemente aggiornata e perfezionata – una serie di sistemi intermedi che consentono lo scambio di dati su prodotti soggetti ad accisa, depositi e operatori che commerciano tali prodotti .

2.4. Azioni comuni

La lunga esperienza maturata nell’organizzazione di attività per i funzionari risale all’epoca dei programmi che hanno preceduto Dogana e Fiscalis, varati nel 1991.

Queste azioni comuni si sono dimostrate estremamente utili per sviluppare e divulgare le migliori prassi amministrative, instaurare un clima di fiducia, nonché stimolare e intensificare la cooperazione tra le amministrazioni nazionali.

3. SFIDE POLITICHE PER I FUTURI PROGRAMMI

3.1. Dogane

L’attuazione uniforme della legislazione doganale comunitaria indispensabile per evitare le distorsioni del mercato. In un contesto di globalizzazione degli scambi, le attività doganali devono essere coerenti con l’obiettivo di mantenere competitiva l’Unione europea. Le dogane devono quindi garantire la fluidità degli scambi badando nel contempo ai rischi che il commercio esterno può presentare per la sicurezza, la salute, l’incolumità dei cittadini e gli interessi economici dell’Unione.

Le dogane si trovano nella situazione ideale per garantire la sicurezza della catena d’approvvigionamento. Grazie al controllo esercitato su tutti gli aspetti dei movimenti internazionali, le dogane dispongono di una visione generale di tutti gli operatori coinvolti, all’interno dell’UE, alla frontiera esterna e nei paesi terzi. Poiché l’onere del controllo della frontiera terrestre esterna della Comunità ricade in maniera sproporzionata sui nuovi Stati membri, occorre esaminare la possibilità di contribuire finanziariamente ad operazioni comuni volte a rendere i controlli più coerenti.

Soltanto una gestione comune dei rischi può consentire controlli efficaci. La gestione dei rischi va integrata in tutti gli aspetti delle attività doganali, compresi i sistemi informatici, e dev’essere inoltre costantemente sorvegliata e sviluppata. Per garantire l’efficacia della gestione dei rischi e dell’elaborazione dei profili di rischio, occorre assicurare un rapido scambio di informazioni tra i punti di controllo doganale, nonché con altre agenzie.

Per evitare gravi distorsioni agli scambi e minacce alla sicurezza della Comunità, andranno compiuti sforzi costanti intesi a garantire un’attuazione efficace dei controlli in ciascun punto del territorio doganale comunitario. Occorreranno pertanto azioni operative volte espressamente a definire e sorvegliare le norme di controllo e ad assicurare che le amministrazioni doganali nazionali dispongano di mezzi adeguati per conseguire tali obiettivi. Lo sviluppo e l’attuazione di nuove pratiche di lavoro, la cooperazione rafforzata[9] e la condivisione sistematica di prassi comuni, sostenute da attività di valutazione, controllo e diffusione di informazioni, costituiscono un presupposto indispensabile per affrontare le nuove minacce alla sicurezza e all’incolumità e garantire un livello elevato di efficacia dei controlli doganali. Le azioni realizzate in questo settore contribuiranno inoltre a soddisfare le aspettative delle diverse parti interessate, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei costi di adeguamento sostenuti dagli operatori economici. È importante altresì garantire la complementarietà tra le attività svolte nel settore doganale, finanziate nel quadro del programma Dogana 2013, e quelle realizzate nell’ambito del controllo delle persone alle frontiere esterne, segnatamente dall’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne.

Tenuto conto del grave danno economico arrecato da contraffazione e pirateria e del fatto che le dogane sono i principali intercettatori delle merci oggetto di queste attività, indispensabile combattere tale fenomeno in maniera efficace, anche migliorando gli indicatori di rischio nel settore.

Per affrontare tali questioni prioritarie, e tenuto conto della tendenza in atto a privilegiare l’amministrazione elettronica, occorre ammodernare la legislazione doganale e semplificarla radicalmente. Tali misure, però, non bastano. Bisogna sviluppare senza indugio nuovi sistemi integrati o rimodellare quelli esistenti. Il programma rappresenta l’unico mezzo per rendere pienamente operativa l’iniziativa in materia di dogana elettronica[10]. Sotto il profilo informatico, esso consentirà la trasmissione di dichiarazioni doganali tra uffici doganali di diversi Stati membri, oltre ad offrire la possibilità di scambiare informazioni con basi di dati esistenti. Ciò permetterà di migliorare non solo la gestione dei rischi per le merci importate ed esportate, ma anche le operazioni di sdoganamento qualora l’ufficio d’entrata o di uscita si trovi in uno Stato membro diverso da quello dell’ufficio doganale di importazione o esportazione.

3.2. Imposizione

La Commissione ritiene che l’obiettivo prioritario della politica fiscale consista nel dare ascolto alle preoccupazioni di singoli e imprese che operano sul mercato interno, concentrandosi sull’ eliminazione degli ostacoli fiscali a qualsiasi forma di attività economica transfrontaliera . Risulta inoltre evidente la necessità di affrontare altre questioni che incidono negativamente sul funzionamento del mercato interno, segnatamente la lotta contro la concorrenza fiscale dannosa e le frodi fiscali.

Sono stati recentemente potenziati tutti gli strumenti giuridici di cooperazione nei settori dell’IVA, delle accise e dell’imposizione diretta, nonché in materia di recupero. Tali strumenti hanno permesso di consolidare ulteriormente una struttura già ben sviluppata ed efficiente di cooperazione amministrativa sostenuta dal programma Fiscalis. Il programma che gli succederà dovrebbe tener conto delle attività realizzate nell’ambito dei programmi in corso e prefiggersi il miglioramento della comprensione e dell’attuazione della normativa comunitaria, una più intensa cooperazione, il costante perfezionamento delle procedure amministrative per le amministrazioni e i contribuenti, la diffusione di buone pratiche amministrative e la lotta contro le frodi.

Lo scambio di informazioni tra amministrazioni svolge un ruolo importante nella soluzione di una serie di difficoltà, permettendo ad esempio un’imposizione effettiva sui redditi da risparmio. Analogamente, per quanto riguarda l’IVA e le accise, lo scambio di informazioni viene considerato un presupposto pressoché indispensabile per poter avanzare del settore. Nel settore dell’IVA, questa filosofia ben illustrata dalla proposta della Commissione[11] di instaurare uno sportello unico per le imprese che effettuano operazioni in diversi Stati membri e da quella di modificare il luogo della prestazioni di servizi. Appare sempre più probabile che in futuro venga privilegiata la soluzione informatica.

La crescente necessità di migliorare la trasparenza e un efficace scambio di informazioni non si limita agli Stati membri o ai paesi limitrofi dell’UE . Promuovendo attivamente prassi corrette, come sottolineato nella comunicazione della Commissione intitolata “Prevenzione e lotta alle pratiche societarie e finanziarie scorrette”[12], il programma Fiscalis potrebbe anche dimostrarsi uno strumento utile per sostenere la riforma nei cosiddetti paradisi fiscali cooperativi e, più in generale, nei paesi partner dell’UE. Gli insegnamenti tratti da recenti casi eclatanti di frode hanno convinto la Commissione della necessità di fare più ampio ricorso alla cooperazione amministrativa per evitare la manipolazione delle norme da parte di operatori senza scrupoli.

4. PROBLEMI DI ATTUAZIONE PER I FUTURI PROGRAMMI

4.1. Reti informatizzate transeuropee

Negli ultimi anni, le reti informatizzate transeuropee hanno assunto un’importanza strategica per le attività operative delle amministrazioni doganali e fiscali europee. Grazie all’enorme successo della CCN/CSI e dei sistemi informatici fiscali e doganali, nettamente aumentato il ricorso a tali sistemi, le cui capacità sono raddoppiate su base annua. I movimenti generati dai dieci nuovi Stati membri spiegano solo in parte tale aumento, dovuto essenzialmente ad un maggiore ricorso ai sistemi per facilitare gli scambi, controllare la maggior parte delle operazioni transfrontaliere e combattere le frodi. Nei prossimi anni i funzionari fiscali e doganali dovrebbero ricorrere ancora più spesso a detti sistemi.

Il maggiore ricorso ai suddetti sistemi richiederà un ulteriore potenziamento del sistema CCN ed molto probabile che nel prossimo futuro occorra riesaminare e migliorare i dispositivi di sicurezza.

Occorre inoltre sottolineare la notevole importanza e l’impatto del progressivo sviluppo del funzionamento e della gestione centralizzati delle reti informatizzate transeuropee. Il ricorso ad un unico sistema anziché il moltiplicarsi dei sistemi nazionali esistenti comporteranno non solo una maggiore efficienza ma anche un sensibile risparmio a livello nazionale.

4.2. L’importanza strategica delle reti informatizzate transeuropee

Se la rete doganale informatizzata europea non esistesse, bisognerebbe ricorrere al vecchio sistema dei documenti stampati. Ne conseguirebbero gravi ritardi nella circolazione delle merci, una situazione che gli operatori economici non sono più disposti ad accettare. La mancata disponibilità o il cattivo funzionamento di tali sistemi inciderebbe inoltre in maniera estremamente negativa sugli affari per via dell’errata applicazione del codice tariffario e doganale, e comporterebbe inoltre il blocco della circolazione alle frontiere, compromettendo rapidamente gli scambi.

Analogamente, l’indisponibilità o il cattivo funzionamento del sistema VIES comprometterebbero i controlli dell’IVA aprendo la strada a frodi di vasta portata quali le cosiddette “frodi carosello”.

4.3. Azioni comuni

La strategia di Lisbona sottolinea che le attività relative al mercato interno si stanno spostando dalla legiferazione all’attuazione pratica quotidiana delle varie misure da parte degli Stati membri. Le azioni comuni si sono imperniate su tale questione fin dall’inizio e sono diventate uno strumento fondamentale della Commissione e degli Stati membri per promuovere una cultura della cooperazione davvero unica tra gli Stati membri. Occorre garantire la partecipazione attiva di questi ultimi, tenuto conto delle conoscenze e delle competenze che essi vantano in numerosi settori, per potenziare ulteriormente l’assistenza reciproca ed estendere la cooperazione ai funzionari che non operano in sede.

Per garantire un impiego efficiente delle risorse disponibili nella Comunità occorrerà esaminare svariate possibilità, compresi la condivisione di attrezzature tra gli Stati membri, lo scambio di know-how sulla loro concentrazione e sul loro utilizzo e il sostegno finanziario per il loro acquisto.

4.4. Strumenti comuni di formazione

La formazione comune un elemento essenziale per garantire un’impostazione uniforme delle azioni realizzate dagli Stati membri. Occorre proseguire le attività relative allo sviluppo di strumenti comuni di formazione e il ricorso a dispositivi di apprendimento elettronico, e imprimere un nuovo slancio alla diffusione dei risultati di tali attività. Bisogna inoltre esaminare, soprattutto in campo doganale, la possibilità di proporre attività di formazione comuni in settori chiave a livello europeo.

4.5. Paesi candidati, paesi dei Balcani occidentali, politica europea di vicinato e paesi terzi

Entrambi i programmi Dogana 2013 e Fiscalis 2013 presentano una componente esterna finanziata attraverso lo strumento di preadesione nel quadro della rubrica 4 delle prospettive finanziarie 2007-2013. Verranno convenute disposizioni specifiche con le direzioni generali RELEX per la programmazione e l’esecuzione dei fondi interessati.

Per quanto attiene alla sicurezza, la cooperazione internazionale basata su norme comuni e sul reciproco riconoscimento dei risultati dei controlli costituisce l’unico mezzo per ridurre in maniera efficace la pressione esercitata sugli operatori legittimi. Una siffatta cooperazione rappresenta pertanto un obiettivo prioritario nell’ambito di un nuovo programma.

I programmi forniranno assistenza ai paesi candidati ed eventualmente ai paesi partner della politica europea di vicinato e ad altri paesi terzi. Nel settore doganale, importante avviare iniziative volte ad allineare con la legislazione comunitaria le prassi di lavoro dei paesi limitrofi dell’Unione e dei suoi partner commerciali e potenziare la loro capacità amministrativa ed operativa, ad esempio per quanto riguarda il controllo dei prodotti vietati, pericolosi ed illeciti. In ambito fiscale, opportuno aiutare tali paesi a rafforzare le proprie capacità amministrative affinché possano contribuire in particolare alla lotta contro le frodi fiscali transfrontaliere. Occorre garantire l’interconnettività tra i sistemi delle amministrazioni doganali e fiscali dei paesi candidati e i nostri sistemi informatizzati prima della data dell’adesione. Si può prevedere l’interconnettività anche con le amministrazioni doganali e fiscali di altri paesi vicini, caso per caso e in funzione delle necessità.

5. DOTAZIONE FINANZIARIA

Le dotazioni finanziarie proposte per i programmi indicano un aumento significativo nell’arco di sei anni, da 157,435 a 323,8 milioni di euro per il programma Dogana e da 67,25 a 175,30 milioni di euro per Fiscalis. Tale incremento dovuto essenzialmente allo sviluppo di nuovi sistemi informatizzati a sostegno delle nuove iniziative commerciali e legislative in campo doganale e fiscale previste per il futuro.

Per quanto concerne il settore doganale, previsto un fabbisogno di 77 milioni di euro per far funzionare e sviluppare i sistemi in materia di transito e tariffe[13]. La dotazione del programma Dogana 2013 comprende 104,5 milioni di euro su sei anni per realizzare il progetto di dogana elettronica in corso di elaborazione. Secondo le stime, occorrono 38,7 milioni di euro per i sistemi di gestione di iniziative riguardanti l’aspetto “sicurezza” della politica doganale.

Nel quadro del programma Dogana 2013, sono iscritti in bilancio 46 milioni di euro per finanziare azioni comuni. La dotazione stata aumentata tra il 2007 e il 2008 poiché si prevede che la politica relativa alla frontiera esterna comporterà un incremento delle attività realizzate con paesi non membri dell’Unione, soprattutto paesi limitrofi[14]. Infine, il programma Dogana prevede un importo di 11,4 milioni di euro su sei anni per contribuire alla messa a punto di strumenti comuni di formazione a sostegno degli obiettivi della politica doganale citati in precedenza. Le iniziative comuni in materia di formazione rappresenteranno il proseguimento di quelle già sviluppate nell’ambito del programma in corso.

Nel settore fiscale, occorreranno 30,3 milioni di euro per il funzionamento e lo sviluppo del sistema VIES. Dal 2009, il programma Fiscalis 2013 comprenderà il sistema EMCS. Si ritiene che nell’arco di sei anni saranno necessari per tale sistema 19,5 milioni di euro. Infine, sono stati iscritti in bilancio 37 milioni di euro per sostenere nuove iniziative di politica fiscale quali il sistema VIES II, lo sportello unico per gli operatori commerciali e nuovi progetti di scambio di informazioni. Alle azioni comuni in materia di imposizione fiscale sono destinati 39 milioni di euro. Il programma Fiscalis contribuirà inoltre allo sviluppo di strumenti comuni di formazione. Si tratta di una nuova iniziativa, che dovrebbe prendere il via con l’inizio del nuovo programma in collegamento con le nuove iniziative giuridiche. È prevista una dotazione di 3,3 milioni di euro.

Infine, ciascuno dei nuovi programmi destina un importo nettamente superiore al sistema CCN: 46,2 milioni di euro rispetto ai 18,5 milioni di euro previsti dai programmi in corso. Questo notevole aumento stato iscritto in bilancio per far fronte all’attuale tendenza che vede raddoppiare le capacità ogni anno. Tale realtà confermata dalla continua necessità di garantire l’interoperabilità e dal livello di disponibilità previsto. Diventa indispensabile che i sistemi informatici finanziati dai programmi siano costantemente disponibili, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Per conseguire tale obiettivo occorre aumentare in maniera esponenziale la dotazione finanziaria, dato che si tratta di creare architetture alternative e servizi connessi.

Attualmente, il programma Dogana finanzia soltanto attività che rientrano nel primo pilastro. Dato che impossibile limitare le azioni del settore doganale ad un pilastro specifico, il futuro programma dovrebbe prevedere il cofinanziamento attraverso programmi del primo e del terzo pilastro.

6. CONCLUSIONI

I programmi Dogana e Fiscalis 2007 contribuiscono a migliorare la cooperazione tra le amministrazioni doganali e fiscali e i loro funzionari e stabiliscono le reti informatizzate transeuropee necessarie per adempiere gli obblighi del controllo doganale sul mercato interno e mantenere la tassazione di beni e servizi in conformità della normativa fiscale nazionale e comunitaria nell’ambito di tale mercato. I programmi svolgono un ruolo chiave nel funzionamento armonioso del mercato interno e nella gestione della frontiera esterna dell’UE e contribuiscono in tal modo al conseguimento degli obiettivi della Commissione per il periodo 2005–2009 e alla realizzazione della strategia di Lisbona. La Commissione propone pertanto di inserire i due nuovi programmi Fiscalis 2013 e Dogana 2013 nelle prospettive finanziarie 2007–2013 e di finanziare il progetto EMCS nel quadro di Fiscalis 2013 dal 2009[15].

Il rinnovo dei programmi essenziale per garantire la competitività degli scambi europei, la riscossione e la tutela delle entrate comunitarie, nonché la sicurezza e l’incolumità dei cittadini dell’Unione. Soltanto le azioni sostenute dal programma Dogana possono consentire di far fronte all’ingente volume di dichiarazioni doganali, al quale si aggiungono la necessità di agevolare il commercio legittimo e le aspettative delle parti interessate in merito alla tutela dei propri interessi. L’elemento comunitario dei sistemi informatici fondamentale: il miglioramento dei controlli e una maggiore agevolazione degli scambi rendono indispensabile lo scambio elettronico di dati tra gli operatori economici e le dogane, nonché la comunicazione tempestiva di informazioni sensibili agli uffici doganali e ai principali operatori che hanno accesso alle ultimissime informazioni doganali. Il mercato unico richiede un trattamento equivalente in tutta la Comunità, e il programma Dogana offre un contributo fondamentale per evitare che le dogane ricorrano a pratiche divergenti nell’applicazione della normativa comunitaria. Inoltre, senza tale programma sarebbe molto più difficile per le dogane procedere a controlli efficaci con costi di adattamento ragionevoli per le imprese. L’interruzione del programma Dogana comprometterebbe la competitività, la sicurezza e l’occupazione in Europa, con ripercussioni negative sulla percezione dell’UE quale entità unica nei dibattiti internazionali.

Se fosse interrotto l’attuale programma Fiscalis, verrebbe minacciato il funzionamento del mercato unico, tenuto conto del ruolo svolto da tale programma nel finanziamento del Sistema di scambio di informazioni in materia di IVA (VIES) e di vari altri sistemi fondamentali in materia di accise. Il sistema VIES fornisce attualmente informazioni agli Stati membri per consentir loro di controllare le operazioni fiscali all’interno della Comunità in un’Unione europea senza confini interni e, al tempo stesso, facilita le attività commerciali delle imprese nell’ambito del mercato interno. Senza questo scambio elettronico di informazioni, gli Stati membri dovrebbero trovare altri sistemi di controllo dell’IVA, il che costituirebbe un passo indietro in termini di pressione sulle imprese. È inoltre indispensabile promuovere e sviluppare la cooperazione amministrativa tra le amministrazioni fiscali, e il programma Fiscalis rappresenta la miglior soluzione a tal fine.

ANNEX 1

Budget of Customs 2007, Fiscalis 2007 and EMCS

The development and maintenance of the Trans-European Computerised Networks for the exchange of information consume the largest part of the budget. The remainder is spent on activities for improving cooperation between officials. After the May 2004 enlargement, the Customs programme budget was increased from €133 million to €165 million and the Fiscalis budget from €44 million to €67 million. EMCS has a total budget of €35 million.

Customs 2007 Programme Budget

2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | Total |

Internal Budget Line |

Joint Actions | 3.180.000 | 6.220.000 | 7.830.000 | 7.890.000 | 7.795.000 | 32.915.000 |

IT Actions | 16.965.000 | 22.230.000 | 27.230.000 | 26.680.000 | 27.160.000 | 120.265.000 |

Total | 24.200.000 | 28.450.000 | 35.060.000 | 34.570.000 | 39.495.000 | 157.235.000 |

External Budget Line |

Total | 1.500.000 | 1.550.000 | 1.700.000 | 1.755.000 | 1.810.000 | 8.315.000 |

Fiscalis 2003 – 2007 Programme Budget

2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | Total |

Joint Actions | 2.750.000 | 4.600.000 | 4.850.000 | 5.850.000 | 6.350.000 | 24.400.000 |

IT Actions | 6.600.000 | 8.350.000 | 9.750.000 | 9.150.000 | 9.000.000 | 42.850.000 |

Total | 9.350.000 | 12.950.000 | 14.600.000 | 15.000.000 | 15.350.000 | 67.250.000 |

EMCS Budget A small amount of the total EMCS budget is used for Joint Action type activities.

2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | Total |

Total Budget | 3.000.000 | 5.500.000 | 5.400.000 | 8.300.000 | 7.300.000 | 5.500.000 | 35.000.000 |

ANNEX 2

SIMPLIFIED LEGISLATIVE FINANCIAL STATEMENT

1. NAME OF THE PROPOSAL :

Communication (EC) of the Commission to the European Parliament and the Council on Community programme Customs 2013.

2. ABM / ABB FRAMEWORK

Policy Area(s) concerned and associated Activity/Activities:

1404 Customs Policy

3. BUDGET LINES

1. Budget lines (operational lines and related technical and administrative assistance lines (ex- B..A lines)) including headings :

2. 14040X Customs 2013 programme

3. 1401040X Customs 2013 programme – Expenditure on administrative management

4. The final budgetary structure will be decided at a later stage.

5. Duration of the action and of the financial impact:

6. The period of validity of the legal base runs from 01/01/2008 to 31/12/2013.

7. The payments will continue after 31/12/2013

8. Budgetary characteristics :

Budget line | Type of expenditure | New | EFTA contribution | Contributions from applicant countries | Heading in financial perspective |

14040X | Non-comp | Diff[16] | YES | NO | YES | 1a |

1401040 X | Non-comp | Diff[17] | YES | NO | YES | 1a |

9. 4. SUMMARY OF RESOURCES

10. Financial Resources

11. Summary of commitment appropriations (CA) and payment appropriations (PA)

EUR million (to 3 decimal places)

Total cost | Total cost | Total cost | Total cost | Total cost | Total cost | Total cost |

- Common Training Tools | 1.500 | 1.500 | 1.750 | 2.000 | 2.200 | 2.450 | 11.400 |

- Transit | 7.500 | 7.500 | 7.000 | 7.000 | 6.000 | 6.000 | 41.000 |

- Tariff | 6.000 | 6.000 | 6.000 | 6.000 | 6.000 | 6.000 | 36.000 |

- Security Aspects for Customs (electronic customs) | 5.000 | 6.000 | 6.500 | 7.200 | 7.200 | 6.800 | 38.700 |

- Electronic customs | 12.000 | 15.000 | 18.000 | 18.000 | 20.000 | 21.500 | 104.500 |

TOTAL COST | 46.500 | 51.000 | 54.650 | 55.900 | 57.200 | 58.550 | 323.800 |

23. ANNEX 3

SIMPLIFIED LEGISLATIVE FINANCIAL STATEMENT

24. NAME OF THE PROPOSAL :

Communication (EC) of the Commission to the European Parliament and the Council on the Community Programme Fiscalis 2013.

25. ABM / ABB FRAMEWORK

Policy Area(s) concerned and associated Activity/Activities:

1405 Taxation Policy

26. BUDGET LINES

27. Budget lines (operational lines and related technical and administrative assistance lines (ex- B..A lines)) including headings :

28. 14050X Fiscalis 2013 programme

29. 1401040X Fiscalis 2013 programme – Expenditure on administrative management

30. The final budgetary structure will be decided at a later stage.

31. Duration of the action and of the financial impact:

32. The period of validity of the legal base runs from 01/01/2008 to 31/12/2013.

33. The payments will continue after 31/12/2013

34. Budgetary characteristics ( add rows if necessary ) :

Budget line | Type of expenditure | New | EFTA contribution | Contributions from applicant countries | Heading in financial perspective |

14050X | Non-comp | Diff[24] | YES | NO | YES | 1a |

1401040 X | Non-comp | Diff[25] | YES | NO | YES | 1a |

36. SUMMARY OF RESOURCES

37. Financial Resources

38. Summary of commitment appropriations (CA) and payment appropriations (PA)

EUR million (to 3 decimal places)

50. | |Total cost | |Total cost | |Total cost | |Total cost | |Total cost | |Total cost | |Total cost | |OPERATIONAL OBJECTIVE No.1 [31]……… | | | | | | | | | | | | | | | | Action 1 – Joint Actions | | | | | | | | | | | | | | | | - Joint Actions | |6.500 | |6.500 | |6.500 | |6.500 | |6.500 | |6.500 | |39.000 | | - Common Training Tools | |400 | |450 | |600 | |600 | |600 | |650 | |3.300 | | Action 2 – IT Actions. | | | | | | | | | | | | | | | | - CCN CSI | |7.000 | |7.500 | |7.700 | |8.000 | |8.000 | |8.000 | |46.200 | |- Taxation Systems (VIES) | |5.000 | |5.000 | |5.000 | |5.000 | |5.000 | |5.300 | |30.300 | |- Excise Systems (EMCS) | | | |3.000 | |4.500 | |4.000 | |4.000 | |4.000 | |19.500 | |- New IT Developments | |4.000 | |5.000 | |6.000 | |7.000 | |7.000 | |8.000 | |37.000 | | TOTAL COST | |22.900 | |27.450 | |30.300 | |31.100 | |31.100 | |32.450 | |175.300 | |

[1] COM(2003) 452 e GU C 96 del 21.4.2004, pag. 5 – Un ambiente semplificato e privo di supporti cartacei per le dogane e il commercio.

[2] COM(2004) 101 del 10.2.2004 (GU C 98 del 23.4.2004, pag. 6).

[3] COM(2004) 487 del 14.7.2004, pag. 13 (GU C 24 del 29.1.2005, pag. 6).

[4] Informazioni relative alla dotazione finanziaria figurano all’allegato 1.

[5] Decisione n. 253/2003/CE dell’11 febbraio 2003 (GU L 36 del 12.2.2003, pag. 1).

[6] Decisione n. 2235/2002/CE del 3 dicembre 2002 (GU L 34 del 17.12.2002, pag. 1).

[7] EBTI: sistema delle informazioni tariffarie vincolanti europee; TQS: sistema di gestione della sorveglianza dei contingenti tariffari; ECICS: inventario europeo delle sostanze chimiche.

[8] Decisione n. 1152/2003/CE del 16 giugno 2003 (GU L 162 del 1º.7.2003, pag. 5).

[9] In particolare con l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (Regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio, del 25.11.2004).

[10] COM(2003) 452 del 24.7.2003 (GU C 96 del 21.4.2004, pag. 5).

[11] COM(2004) 728 del 29.10.2004 (GU C 24 del 29.1.2005, pag. 9).

[12] COM(2004) 611 del 27.9.2004.

[13] Transit: 41 milioni di euro e Tariff: 36 milioni di euro.

[14] Le azioni comuni della linea di bilancio interna finanzieranno la partecipazione degli Stati membri a tali attività. La partecipazione di paesi terzi verrà finanziata attraverso la linea di bilancio esterna.

[15] I nuovi programmi riguarderanno il periodo compreso tra il 1º gennaio 2008 e il 31 dicembre 2013.

[16] Differentiated appropriations.

[17] Differentiated appropriations.

[18] Expenditure that does not fall under Chapter xx 01 of the Title xx concerned.

[19] Expenditure within article xx 01 04 of Title xx.

[20] The administrative expenditure line anticipates the possible externalisation of activities under the programme. Budgetary figures will only be available after the completion in 2006 of a feasibility study on the topic.

[21] Expenditure within chapter xx 01 other than articles xx 01 04 or xx 01 05.

[22] If more than one method is indicated please provide additional details in the "Relevant comments" section of this point.

[23] As described under Section 5.3.

[24] Differentiated appropriations.

[25] Differentiated appropriations.

[26] Expenditure that does not fall under Chapter xx 01 of the Title xx concerned.

[27] Expenditure within article xx 01 04 of Title xx.

[28] The administrative expenditure line anticipates the possible externalisation of activities under the programme. Budgetary figures will only be available after the completion in 2006 of a feasibility study on the topic.

[29] Expenditure within chapter xx 01 other than articles xx 01 04 or xx 01 05.

[30] If more than one method is indicated please provide additional details in the "Relevant comments" section of this point.

[31] As described under Section 5.3.