52003DC0100

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Valutazione di IDA II /* COM/2003/0100 def. */


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO - Valutazione di IDA II

1. INTRODUZIONE

La prima fase del programma IDA (relativo allo scambio di dati tra amministrazioni) è stata varata nel 1995 con la decisione del Consiglio 95/468/CE. Scopo del programma era promuovere lo scambio d'informazioni tra amministrazioni per via telematica così da coadiuvare il funzionamento del mercato interno e l'attuazione di un'ampia gamma di decisioni comunitarie [1]. La prima fase ha portato alla costruzione di diverse reti telematiche importanti in settori quali occupazione, sanità pubblica, agricoltura, pesca, statistica e concorrenza.

[1] Obiettivo principale del programma IDA è sostenere l'attività delle amministrazioni a livello comunitario, segnatamente l'attuazione di politiche comunitarie, le comunicazioni interistituzionali e il processo decisionale comunitario. IDA è quindi al servizio della Comunità, le amministrazioni sono gli utenti e cittadini ed imprese dell'Unione i beneficiari ultimi delle reti e dei sistemi che essa ha costituito.

Il programma IDA ha contribuito anche a facilitare le comunicazioni interistituzionali e il processo decisionale comunitario (per esempio attraverso la gestione dei documenti ufficiali e del servizio e-mail per i comitati) nonché le attività delle agenzie europee, ad esempio nel settore farmaceutico o collegando tra loro le organizzazioni ambientali europee. Mediante le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) IDA ha inoltre svolto un ruolo importante nella riorganizzazione dei processi lavorativi delle amministrazioni europee.

1.1. DECISIONI RELATIVE A IDA II

1.1.1. La seconda fase del programma IDA (IDA II) è stata adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio con la decisione 1719/1999/CE [2] (denominata nel seguito decisione sugli orientamenti) relativa a una serie di orientamenti tra cui l'individuazione di progetti d'interesse comune (PIC) e la decisione 1720/1999/CE [3] (denominata nel seguito decisione sull'interoperabilità, che fornisce la base giuridica per iniziative e provvedimenti orizzontali, IPO) entrambe del 12 luglio 1999.

[2] Decisione 1719/1999/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999 relativa ad una serie di orientamenti, compresa l'individuazione di progetti di interesse comune, per reti transeuropee di trasmissione elettronica di dati fra amministrazioni (IDA), GU L 203 del 3.8.1999, pag. 1.

[3] Decisione 1720/1999/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999 che adotta una serie di azioni e di misure per garantire l'interoperabilità e l'accesso alle reti transeuropee per lo scambio elettronico di dati fra amministrazioni (IDA), GU L 203 del 3.8.1999, pag. 9.

1.1.2. Poiché è stata riconosciuta l'esigenza delle amministrazioni europee di avvalersi in modo ottimale delle nuove possibilità tecnologiche, è apparso necessario dare un nuovo orientamento a IDA II accentuando l'importanza dell'interoperabilità e dell'attenzione per il mercato. La funzione di IDA II consiste ora non solo nell'aumentare la flessibilità e diminuire i costi dello scambio d'informazioni, ma anche nell'accrescere l'efficienza delle amministrazioni pubbliche nella fornitura di servizi online a cittadini e imprese, segnatamente a livello paneuropeo.

1.2. MODIFICHE ALLE DECISIONI IDA II

1.2.1. Le decisioni IDA II sono state modificate rispettivamente dalle decisioni 2046/2002/CE [4] e 2045/2002/CE [5] del Parlamento europeo e del Consiglio. Le modifiche contengono riferimenti alle conclusioni e alle raccomandazioni di due importanti conferenze d'alto livello svoltesi nel 2001, la conferenza ministeriale in tema di e-government, organizzata congiuntamente dalla Commissione e dalla Presidenza del Consiglio belga, e la conferenza su IDA "Governi online al servizio dei cittadini e delle imprese europee - le iniziative da intraprendere a livello europeo" tenutasi a Sandhamn sotto la presidenza svedese. Le decisioni IDA II indicano ora tra gli obiettivi del programma l'individuazione e la promozione di servizi paneuropei di e-government a cittadini ed imprese.

[4] GU L 316 del 20.11.2002, pag. 4

[5] GU L 316 del 20.11.2002, pag. 1

1.2.2. Questi nuovi obiettivi ampliano l'ambito del programma IDA rafforzando il suo contributo al piano d'azione eEurope 2005, nel quale l'e-government rappresenta uno dei settori prioritari. Parallelamente le modifiche pongono le basi per l'integrazione di tutti i paesi candidati nella rete degli scambi di dati tra amministrazioni pubbliche, facilitando in tal modo l'applicazione dell'acquis comunitario. Inoltre, le modifiche favoriscono in particolare lo sviluppo e il funzionamento di valide infrastrutture per la comunicazione tra le amministrazioni pubbliche europee consentendo al programma IDA di sostenere meglio tali amministrazioni nella fornitura di servizi online efficienti che riducono il carico amministrativo su cittadini ed imprese.

1.3. VALUTAZIONE INTERMEDIA

1.3.1. Entrambe le decisioni, rispettivamente agli articoli 9 e 13, dispongono che la Commissione presenti una valutazione del programma IDA II al Parlamento europeo e al Consiglio entro la data di presentazione del progetto preliminare di bilancio per gli anni 2001, 2003 e 2005, unitamente ad adeguate proposte di modifica dell'allegato della decisione sugli orientamenti nonché eventualmente ad opportune proposte di riesame della decisione sull'interoperabilità.

1.3.2. La valutazione intermedia di IDA II, iniziata nel gennaio 2002, si è conclusa nel settembre dello stesso anno. Tale valutazione è stata effettuata dalla Commissione assistita da un gruppo di esperti indipendenti, provenienti da una società di consulenza (TietoEnator Trigon AB). I termini di riferimento e lo svolgimento dei lavori sono stati discussi con gli Stati membri in una serie di riunioni ad hoc del comitato per la telematica fra amministrazioni (CTA). Sulla base dell'attività svolta dai consulenti [6] la Commissione ha elaborato la versione finale dei risultati della valutazione e nella riunione del 03.12.2002 li ha presentati all'esame del CTA, in conformità con le disposizioni dell'articolo 9, paragrafo 3, della decisione 1719/1999/CE e dell'articolo 13, paragrafo 3, della decisione 1720/1999/CE.

[6] La relazione finale dei consulenti è disponibile sul sito web IDA http://europa.eu.int/ISPO/ ida.

1.3.3. La presente relazione espone i risultati della valutazione intermedia che saranno utilizzati per promuovere l'attuazione del programma ed elaborare future proposte della Commissione relative ad attività successive a IDA II dopo il 31 dicembre 2004, data di scadenza del programma. Tali proposte si baseranno inoltre sul contesto relativo al piano d'azione eEurope 2005 nel quale IDA svolge un ruolo chiave soprattutto in rapporto all'e-government, come pure sui risultati della consultazione online "Servizi paneuropei di e-government ai cittadini e alle imprese: il ruolo di IDA" e sugli esiti della relativa conferenza del 19-20 settembre 2002.

2. COMMENTI DI CARATTERE GENERALE

I commenti di carattere generale riportati nel presente documento si fondano in larga misura su osservazioni, conclusioni e raccomandazioni che figurano nella relazione finale degli esperti indipendenti, i quali a loro volta si sono basati sulle indagini svolte e sulle informazioni ricevute dalle amministrazioni di diversi Stati membri e dai servizi della Commissione (le osservazioni, le conclusioni e le raccomandazioni in questione sono state oggetto di discussioni tra esperti, Commissione e comitato per la telematica fra amministrazioni in una serie di riunioni ad hoc).

Nella valutazione si riconosce che rispetto alla prima valutazione del programma IDA la gamma di settori d'intervento dei progetti d'interesse comune (PIC) si è considerevolmente ampliata, fino a comprendere per esempio gli ambiti relativi ad aiuti umanitari, sicurezza alimentare e protezione civile nonché sicurezza, libertà e giustizia. Anche il ricorso dei PIC ad iniziative e provvedimenti orizzontali (IPO) e in particolare ai servizi generici (TESTA, CIRCA, IDA PKI e gli orientamenti relativi all'architettura) è sensibilmente aumentato.

In generale, sulla base dei risultati della prima valutazione, della valutazione intermedia e di quanto esposto, l'attuazione del programma IDA II, varato il 3 agosto 1999, risulta caratterizzata da continui progressi. Il numero delle amministrazioni beneficiate è aumentato, tuttavia i vantaggi non sono limitati alle amministrazioni, ma si estendono gradualmente ai cittadini ed alle imprese.

2.1. PROGETTI D'INTERESSE COMUNE

2.1.1. I PIC vanno considerati i clienti principali di IPO. In una delle più importanti conclusioni della prima valutazione si rileva che il servizio della Commissione incaricato di gestire il programma IDA (con l'ausilio del CTA) deve impegnarsi in modo particolare a capire le esigenze comuni dei PIC e su questa base acquisire e/o sviluppare servizi idonei e strumenti orizzontali. Parallelamente, gli altri servizi e i comitati settoriali devono accettare la funzione di guida e di coordinamento del programma IDA, al quale devono inoltre contribuire attivamente. Sebbene questi orientamenti vengano già attuati, occorre promuoverli con maggiore impegno se devono diventare obiettivi chiave di IDA II.

2.1.2. Si raccomanda di impegnarsi ulteriormente per migliorare la comunicazione nella comunità IDA, offrendo sostegno ai responsabili decisionali e ai dirigenti di programmi e progetti, come pure diffondendo le migliori prassi e favorendo le reti interpersonali. Occorrerà in particolare riesaminare la natura e il ruolo svolto dal piano globale di attuazione (PGA) per settori e comitati settoriali come pure per il resto del programma alla luce dell'esperienza e del feedback ottenuti con la prima versione. Istituire una procedura integrale d'informazione e di comunicazione, garantendo che gli obblighi rispettivi siano chiari sin dall'inizio, risulta un fattore d'importanza critica per il successo dei progetti finanziati da IDA.

2.1.3. Si raccomanda inoltre che nell'ambito di IDA II venga istituito un sistema coerente che consenta di definire i criteri di ulteriori finanziamenti nonché di seguire e valutare i progetti stendendo relazioni al riguardo. L'influenza che IDA II può esercitare sulle attività avviate prima del suo inizio è limitata; tuttavia è ancora possibile valutare tali attività in rapporto agli obiettivi del programma.

2.1.4. Per quanto concerne il controllo e la stesura delle relazioni si raccomanda di includere criteri misurabili nelle relazioni annuali relative alle attività di tutti i progetti (incentrate sulle spese e sui risultati) e di sincronizzare ulteriormente questo processo con il programma annuale di lavoro e lo stanziamento del bilancio. Al fine di ridurre le disposizioni relative alle relazioni che i settori devono presentare, si suggerisce di elaborare la relazione annuale riguardante l'utilizzo dei risultati d'iniziative e provvedimenti orizzontali da parte di tutti i progetti settoriali (relativi tanto a IDA quanto alle altre reti settoriali) sulla base delle relazioni annuali. In tal modo si consentirà in particolare ai diversi settori e ai comitati settoriali di presentare proposte fondate nell'ambito di IDA.

2.1.5. L'adozione di parti del programma di lavoro, relazioni preparatorie e piani globali di attuazione è soggetta a una doppia procedura di comitato: prima a un esame iniziale da parte del comitato settoriale competente e poi al parere del comitato per la telematica tra amministrazioni. Al fine di chiarire maggiormente ai comitati le loro responsabilità in rapporto ai progetti IDA, si raccomanda di non limitare il loro intervento all'esame delle relazioni preparatorie e dei relativi PGA, ma di farli prendere visione delle relazioni informative annuali relative al loro settore da presentare al CTA in conformità all'articolo 8, paragrafo 2 della decisione 1719/1999/CE. I comitati settoriali vengono informati da IDA di conseguenza. Sebbene questo procedimento venga già attuato occorrono ulteriori sforzi per consolidarlo nonostante le limitate risorse disponibili.

2.1.6. Maggiore impegno andrebbe dedicato a individuare gli argomenti commerciali e gli obiettivi misurabili nonché alla conseguente strumentazione dei progetti; ulteriori sforzi sono inoltre necessari nell'analisi costi/benefici da parte dei settori. In questo ambito il servizio della Commissione che gestisce il programma IDA dovrebbe impegnarsi ulteriormente per offrire un'assistenza attiva ai settori. È particolarmente importante individuare e sviluppare gli argomenti commerciali a favore degli sviluppi tecnici indipendentemente dalle esigenze strategiche.

2.1.7. Le decisioni e i piani globali d'attuazione di IDA hanno già incoraggiato i responsabili della gestione di progetti settoriali ad ampliare i loro orizzonti alla fase operativa che segue l'attuazione dei progetti. In linea di massima per questa fase non sono disponibili finanziamenti IDA, i progetti settoriali possono tuttavia continuare a utilizzare i servizi generici di IDA. Occorre rivolgere maggiore attenzione alla transizione verso la fase operativa e alle implicazioni correlate. In questo contesto si raccomanda di ridurre la vita media dei PIC nell'ambito del programma IDA fissando un limite per la fase pilota e di sviluppo (per esempio 2 o 3 anni).

2.2. INIZIATIVE E PROVVEDIMENTI ORIZZONTALI

2.2.1. La qualità della sezione riservata a IPO nel programma di lavoro è migliorata costantemente negli anni; si raccomanda tuttavia di aggiungere a questa sezione una descrizione globale dell'apparato organizzativo relativo ad ogni IPO, come pure una descrizione delle responsabilità e delle competenze delle parti interessate. Si raccomanda inoltre di raggruppare le attività relative a IPO nella sezione pertinente del programma di lavoro al fine di adeguare meglio la struttura alle esigenze dei clienti di IDA (amministrazioni, cittadini ed imprese).

2.2.2. Per quanto concerne le singole voci vanno indicati con chiarezza vantaggi ed obiettivi quantificabili. A questo fine si raccomanda anche di distinguere tra attività di sviluppo e attività operative, ripartendo il bilancio tra queste due categorie. In tal modo diventa più facile verificare l'impiego delle risorse, in particolare le spese relative a nuove funzionalità e servizi.

2.2.3. Occorre istituire un registro continuamente aggiornato (matrice) dei risultati in tema di IPO e dei progetti che ne fanno uso, che contenga particolari relativi ai referenti dei responsabili di IDA e dei progetti settoriali. Considerato il successo conseguito da TESTA nei servizi di rete, così come il significativo aumento degli utenti delle applicazioni per gruppi di lavoro CIRCA, tale registro dovrà concentrare l'attenzione sulla fornitura ai clienti settoriali. Sotto questo profilo potrebbe risultare d'aiuto l'attività di diffusione delle buone prassi, basata sui cataloghi esistenti relativi ai servizi generici di IDA nonché agli strumenti e alle tecniche comuni di IDA.

2.2.4. L'assegnazione dei fondi andrebbe considerata molto più chiaramente una semplice fase di un progetto, significativa ma iniziale, piuttosto che in certa misura il punto finale. In caso di azioni e provvedimenti occorre indicare in apposite relazioni i risultati raggiunti con le spese relative a un periodo specifico coperto da una relazione. La Commissione desidera sottolineare a questo proposito che nell'ambito di future valutazioni si dovrebbe per principio incoraggiare i responsabili di ogni attività relativa a IPO a procedere a revisioni periodiche o indagini sulla soddisfazione degli utenti, raccogliendo i risultati di tale attività in un riepilogo del programma.

2.2.5. Si raccomanda di definire con chiarezza e di formalizzare provvedimenti di verifica dei servizi generici, sia per quanto concerne la soddisfazione dei clienti che i costi in rapporto ai benefici. TESTA è un esempio di buona prassi in quanto informa regolarmente gli utenti sulle verifiche effettuate. Provvedimenti chiaramente definiti, quali indagini sulla soddisfazione dei clienti e analisi costi/benefici, andrebbero applicati in tutti gli ambiti. Scopo di tali provvedimenti è fornire agli utenti e al comitato per la telematica fra amministrazioni una base per il processo decisionale. Alcune indagini sulla soddisfazione degli utenti sono state effettuate in settori chiave (TESTA e CIRCA), tuttavia si raccomanda di diffondere l'uso di questo tipo di strumento e di verificare la possibilità di effettive analisi costi/benefici per i servizi generici.

2.3. GESTIONE DEL PROGRAMMA IDA

2.3.1. Si raccomanda che nell'ambito di IDA si continui a fare il possibile per ridurre le dimensioni e la complessità di procedure e documenti, entro i vincoli imposti dalle decisioni IDA e dalle procedure ufficiali comunitarie. È probabilmente impossibile riformare alcuni elementi, ma su altri aspetti IDA ha una maggiore influenza. Occorre in particolare snellire le procedure al fine di ridurre gli oneri amministrativi. Al tempo stesso la produzione di relazioni va tuttavia migliorata rendendo più regolare la raccolta d'informazioni di base, segnatamente per quanto riguarda lo stadio raggiunto dai progetti e dalle iniziative.

2.3.2. Per quanto riguarda il coordinamento a livello nazionale negli Stati membri, la Commissione è del parere che il comitato per la telematica fra amministrazioni (CTA) rivesta un'importanza cruciale. Alcuni membri di tale comitato sono collegati meglio di altri a tutti i settori dei rispettivi paesi. Per una gestione efficace del programma occorre che in ogni paese queste reti interpersonali vengano rafforzate ogniqualvolta sia possibile. La Comunità non può insistere su questo punto a causa del principio di sussidiarietà; tuttavia ha agevolato quest'attività elaborando elenchi aggiornati dei rappresentanti settoriali disponibili per il CTA. Si raccomanda di svolgere queste attività di raccolta e diffusione su base regolare in futuro.

2.3.3. L'adozione del programma di lavoro rappresenta ancora un lungo processo che si conclude con un'approvazione tardiva, dovuta in larga misura alle complesse procedure formali. Cause riconosciute di tale situazione sono le diverse fasi delle procedure formali e il ritardo nell'adozione del primo programma di lavoro IDA II nel novembre 1999 determinato dal ritardo con cui sono entrate in vigore le decisioni IDA (agosto 1999); occorre tuttavia continuare a impegnarsi ogni anno per anticipare l'adozione. Al fine di soddisfare nuove richieste è necessario un orientamento maggiormente strategico, specialmente in termini di consultazione delle parti interessate (diverse dalle amministrazioni nazionali). Si dovrebbe considerare la possibilità di una strategia globale relativa all'intera durata di IDA II, in particolare per quanto riguarda la sezione del programma di lavoro dedicata a IPO.

2.3.4. La cooperazione tra Stati membri e IDA è di ottimo livello e nell'ambito della comunità IDA l'attività di gestione dei progetti tecnici è in molti casi caratterizzata da doti di competenza e professionalità. L'insieme delle conoscenze e delle esperienze disponibili è considerevole, e le occasioni d'interazione cui IDA può dar luogo in questo ambito sono tra i suoi principali punti di forza. Efficienti responsabili dei progetti tecnici sono riusciti ad ottenere una buona comprensione delle attività in questione, buoni legami con gli utenti e il massimo impegno dei livelli dirigenziali nei confronti degli utenti. Quest'impostazione si fonda sulle decisioni IDA e sui piani globali d'attuazione (PGA), ma IDA può promuoverla concretamente facendo riferimento all'utile esperienza delle riunioni di esperti e dei gruppi di lavoro che fanno capo al gruppo di lavoro del CTA responsabile delle iniziative e dei provvedimenti orizzontali (CTA/LIPO).

2.3.5. Occorre tuttavia rilevare che le modifiche agli obiettivi e all'orientamento del programma IDA dovute alle modifiche alle relative decisioni possono comportare cambiamenti a livelli organizzativi e nell'allocazione delle risorse, come pure tipi nuovi o supplementari di competenze.

2.4. ORIENTAMENTI FUTURI

2.4.1. Nel corso della valutazione intermedia per mezzo di questionari ed interviste è stato chiesto a responsabili di progetti, direttori di progetti settoriali e membri del CTA di esprimere la loro opinione sul futuro del programma IDA. Le domande riguardavano i seguenti aspetti:

- eEurope 2005 - servizi paneuropei di e-government;

- modifiche alle decisioni IDA;

- allargamento (partecipazione dei paesi candidati a IDA);

- possibilità per paesi terzi di utilizzare i servizi generici di IDA.

2.4.2. Parallelamente è stato elaborato un documento di discussione in tema di servizi paneuropei di e-government al fine di evidenziare i potenziali rischi dell'uso transfrontaliero di tali servizi. Nel documento si evidenzia anche la necessità di garantire uno sviluppo dei servizi di e-government coerente con gli obiettivi del mercato interno, come pure di promuovere la diffusione di tali servizi attraverso canali diversi in conformità con le esigenze dei "clienti" (cittadini, imprese o amministrazioni). Il documento di discussione è stato oggetto di una consultazione online, le cui conclusioni hanno fornito una base di discussione nella conferenza "Servizi paneuropei di e-government ai cittadini e alle imprese: il ruolo di IDA" (denominata in seguito "conferenza IDA") svoltasi il 19-20 settembre 2002.

2.4.3. I commenti dei responsabili di IDA e delle diverse organizzazioni che hanno partecipato alla consultazione saranno la premessa della discussione sulle attività successive a IDA II, ossia sul nuovo programma comunitario in tema di servizi paneuropei di e-government ad amministrazioni, cittadini ed imprese relativo al periodo 2005-2009. La discussione dovrà affrontare temi quali le future sfide dell'UE e i nuovi impegni (segnatamente in rapporto all'integrazione della dimensione paneuropea nelle strategie nazionali di e-government), ampiezza ed obiettivi del nuovo programma, forme di partecipazione delle amministrazioni nazionali e di altre parti interessate, rafforzamento del ruolo degli interventi orizzontali di IDA e snellimento delle procedure, specialmente per quanto concerne l'elaborazione dei programmi di lavoro.

2.4.4. Per quanto riguarda la fornitura di servizi paneuropei di e-government a cittadini ed imprese, tra gli aspetti della consultazione risultati di maggior rilievo per i responsabili decisionali si evidenziano le seguenti necessità:

- suddivisione in categorie di tali servizi sulla base delle rispettive funzioni, unita alla garanzia che la dimensione paneuropea non sia ignorata quando una di queste categorie viene ampliata a livello nazionale;

- chiara definizione di provvedimenti e di specifiche in merito a interoperabilità e gestione dell'informazione nel contesto di un quadro d'interoperabilità a livello paneuropeo (che costituirebbe un elemento chiave della futura strategia relativa ai servizi di e-government);

- promozione e/o fornitura di servizi paneuropei di e-government a livello regionale o locale al fine di rafforzare il coinvolgimento di regioni e comunità locali ed accrescere l'uso di tali servizi grazie alla vicinanza e alla familiarità con i clienti.

2.4.5. Infine per quanto concerne le procedure applicabili al nuovo programma si raccomanda di includere un quadro finanziario preciso relativo all'intera durata del programma e in caso di progetti ampi di definire gli stanziamenti di bilancio per un periodo superiore ad un anno nonché di effettuare tali stanziamenti rispettando le normali fasi dei progetti. Questa procedura consentirebbe di accrescere l'efficienza dei progetti e degli interventi, le decisioni di finanziamento potrebbero coprire l'intera durata del progetto e i finanziamenti sarebbero effettuati in corrispondenza con la fase di progetto stabilita. Tale procedimento potrebbe modificare anche la richiesta di informazioni e di documentazione nel corso della durata del progetto. Invece di piani di lavoro completi si potrebbe presentare un numero maggiore di relazioni concernenti casi particolari, al fine di diminuire il carico di lavoro dei responsabili o dei direttori di progetti e dei membri del CTA. Per quanto concerne i futuri progetti potenzialmente più ampi e di maggior durata occorre sviluppare ulteriormente la collaborazione tra IDA e i servizi della Commissione riguardanti l'e-government nell'ambito del programma TSI al fine di potenziare la complementarità.

3. CONCLUSIONI

3.1. La Commissione considera i risultati della valutazione intermedia un'utile analisi del programma IDA II in generale nonché dei progetti e delle azioni avviati nel suo contesto. Questi risultati si basano in larga misura sulle conclusioni e le raccomandazioni contenute nella relazione finale di valutazione elaborata dai consulenti esterni e costituiscono la premessa per la prossima valutazione che sarà effettuata nel 2004.

3.2. Parallelamente alla valutazione intermedia e immediatamente dopo sono già stati compiuti alcuni passi: nell'ambito della garanzia della qualità IDA si è iniziato a inserire nel modello del piano globale di attuazione criteri relativi alla definizione delle fasi dei progetti e dei vantaggi quantificabili. Allo stesso tempo è stata elaborata una griglia per misurare i progressi delle attività relative a IPO. Nella seconda metà del 2001 è stata inoltre redatta una guida dettagliata per i settori, nella quale sono descritti con chiarezza i passi necessari per la procedura relativa alle domande di finanziamenti IDA, mentre per quanto concerne gli IPO è stato compilato un catalogo degli strumenti e delle tecniche comuni di IDA.

3.3. Si sono intraprese diverse iniziative a sostegno del piano d'azione eEurope 2005 e in conformità con il nuovo obiettivo di IDA relativo all'individuazione e all'istituzione di servizi paneuropei di e-government per cittadini ed imprese. In questo contesto va evidenziata in particolare la presentazione del portale dell'amministrazione dell'UE (public services.eu) nel corso della conferenza su IDA.

3.4. Per quanto concerne cittadini ed imprese, IDA II dovrebbe continuare a garantire e verificare che i due gruppi traggano vantaggio dalle reti IDA, nonché a favorire il loro inserimento nel sistema in qualità di utenti ogniqualvolta risulti possibile. Nel contesto del piano d'azione eEurope 2005, tenendo conto del principio di sussidiarietà, IDA dovrebbe promuovere l'accesso diretto alle informazioni di natura amministrativa e contribuire a una riduzione degli oneri amministrativi per cittadini ed imprese, come anche alla fornitura di servizi paneuropei di e-government. In conformità con la discussione aperta svoltasi in occasione della conferenza di IDA si dovrà studiare come IDA possa riuscire a mantenere idonee linee di consultazione con diversi livelli amministrativi, imprese e cittadini.

3.5. Nel corso della valutazioni intermedia di IDA II si è rilevata la necessità di effettuare i seguenti interventi specifici da portare a termine entro il 2004 (anche in base alle nuove decisioni IDA):

- ulteriore rafforzamento dell'assistenza fornita dal gruppo IDA alle diverse amministrazioni settoriali che partecipano al programma;

- revisione dei sistemi di controllo e di stesura di rapporti relativi a progetti d'interesse comune e iniziative e provvedimenti orizzontali;

- maggiore attenzione all'analisi costi/benefici in rapporto a PIC e IPO;

- elaborazione della descrizione di un'infrastruttura che costituisca la premessa per lo sviluppo di PIC e di altre reti settoriali (ARS);

- organizzazione di ulteriori sessioni di assistenza/giornate d'informazione sia negli Stati membri che nei paesi candidati;

- continuazione del dialogo aperto con tutte le parti interessate ai servizi paneuropei di e-government a cittadini ed imprese.

3.6. La presente relazione, che si basa sulla valutazione intermedia e sull'esperienza maturata durante i quattro anni del programma IDA II, come pure sul contesto del piano d'azione eEurope 2005, sui risultati della consultazione online e della conferenza su IDA, costituirà una premessa per l'elaborazione di future proposte della Commissione relative ad attività successive a IDA II dopo il 31 dicembre 2004, data di scadenza del programma.