28.12.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 344/15


DECISIONE N. 1578/2007/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

dell’11 dicembre 2007

relativa al programma statistico comunitario 2008-2012

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 285,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),

previa consultazione del Comitato delle regioni,

deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato (2),

considerando quanto segue:

(1)

A norma del regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, del 17 febbraio 1997, sulle statistiche comunitarie (3), è opportuno definire un programma statistico comunitario pluriennale.

(2)

A norma di detto regolamento, per formulare, attuare, controllare e valutare le proprie politiche la Comunità dovrebbe poter accedere tempestivamente ad informazioni statistiche, comparabili fra gli Stati membri e le loro unità territoriali, alla luce delle disposizioni costituzionali degli Stati membri, che siano aggiornate, affidabili, pertinenti e prodotte quanto più efficientemente possibile.

(3)

Per garantire la coerenza e la comparabilità delle informazioni statistiche nella Comunità occorre definire un programma statistico comunitario quinquennale che identifichi le modalità d’approccio, i settori principali e gli obiettivi delle iniziative previste in rapporto alle priorità politiche.

(4)

Il metodo specifico di elaborazione delle statistiche comunitarie richiede una cooperazione particolarmente stretta nell’ambito di un sistema statistico comunitario in corso di sviluppo, tramite il comitato del programma statistico, istituito dalla decisione 89/382/CEE, Euratom del Consiglio (4), per quanto riguarda l’adeguamento del sistema, in particolare attraverso l’adozione degli strumenti giuridici necessari per ottenere dette statistiche comunitarie. È opportuno tener conto dell’onere che ciò comporta per i rispondenti, siano essi imprese, amministrazioni pubbliche centrali, regionali o locali, famiglie o individui.

(5)

La produzione di statistiche comunitarie nel quadro legislativo del programma quinquennale è raggiunta attraverso una collaborazione stretta, coordinata e coerente tra Eurostat e le autorità nazionali. A tal scopo Eurostat dovrebbe garantire il coordinamento in varie forme tra le autorità nazionali per mezzo di una rete che rappresenti il Sistema statistico europeo (SSE) per assicurare la fornitura tempestiva di statistiche, basate su uno standard che consenta la necessaria comparabilità tra Stati membri, rispondenti alle necessità delle politiche dell’Unione europea.

(6)

All’atto di elaborare e diffondere statistiche comunitarie ai sensi della presente decisione, le autorità statistiche nazionali e l’autorità statistica comunitaria devono rispettare i principi di cui al codice delle statistiche europee, allegato alla raccomandazione della Commissione del 25 maggio 2005 relativa all’indipendenza, all’integrità e alla responsabilità delle autorità statistiche nazionali e dell’autorità statistica comunitaria. In detto processo andrebbero compiuti sforzi per promuovere la convergenza delle informazioni statistiche raccolte e delle possibilità di un trattamento scientifico delle stesse.

(7)

Alla luce della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa alla riduzione dell’onere di risposta, alla semplificazione e alla definizione di obiettivi prioritari nel campo delle statistiche comunitarie, la preparazione dei programmi di lavoro statistici annuali della Commissione dovrebbe tenere conto della necessità di un riesame in corso d’opera delle priorità statistiche, comprese la semplificazione delle procedure e la riduzione delle esigenze di rilevanza calante, al fine di utilizzare al meglio le risorse disponibili.

(8)

Per accrescere la coerenza e l’efficacia delle azioni della Comunità destinate ai centri urbani e consentire confronti credibili, risulta necessario, ai fini statistici comunitari, definire in modo più preciso che cosa si intende per «area urbana» e «agglomerato».

(9)

Poiché gli obiettivi della presente decisione, in particolare il programma statistico comunitario 2008-2012, non possono essere realizzati in misura sufficiente dagli Stati membri e possono dunque essere realizzati meglio a livello comunitario, la Comunità può intervenire, in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato. La presente decisione si limita a quanto è necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo.

(10)

La presente decisione stabilisce, per tutta la durata del programma, una dotazione finanziaria che costituisce per l’autorità di bilancio il riferimento principale ai sensi del punto 37 dell’accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (5) nel quadro della procedura annuale di bilancio.

(11)

A norma del regolamento (CE) n. 322/97, le grandi linee del presente programma sono state sottoposte al comitato del programma statistico, al comitato consultivo europeo dell’informazione statistica nei settori economico e sociale, istituito dalla decisione 91/116/CEE del Consiglio (6), e al comitato delle statistiche monetarie, finanziarie e della bilancia dei pagamenti, istituito dalla decisione 2006/856/CE del Consiglio (7),

DECIDONO:

Articolo 1

Istituzione del programma statistico

È istituito il programma statistico comunitario per il periodo 2008-2012 (in seguito denominato «il programma»). Il programma figura negli allegati I e II.

L’allegato I definisce indirizzi, settori principali ed obiettivi delle iniziative previste per tale periodo. L’allegato II fornisce un riepilogo delle esigenze in campo statistico viste nella prospettiva di ciò di cui ha bisogno l’Unione europea per definire le politiche da perseguire.

Articolo 2

Priorità politiche

1.   Tenuto conto delle risorse a disposizione delle autorità nazionali e della Commissione, il programma si ispira alle principali priorità politiche della Comunità, ovvero:

a)

prosperità, competitività, innovazione e crescita;

b)

solidarietà e sviluppo umano;

c)

coesione economica, sociale e regionale, sviluppo sostenibile e sfide demografiche;

d)

sicurezza; e

e)

ulteriore allargamento dell’Unione europea.

2.   Le priorità globali e gli obiettivi generali previsti dal programma sono soggetti a programmazione annuale dettagliata conformemente al regolamento (CE) n. 322/97.

Articolo 3

Controllo statistico e qualità

Il programma è attuato conformemente ai principi del codice delle statistiche europee, con l’obiettivo di elaborare e diffondere statistiche comunitarie di alta qualità ed armonizzate, disaggregate per genere, se del caso, nonché di assicurare un perfetto funzionamento del sistema statistico europeo nel suo insieme. Le autorità nazionali e l’autorità statistica comunitaria:

a)

creano un ambiente istituzionale ed organizzativo volto a promuovere l’efficacia e la credibilità delle autorità statistiche nazionali ed europee elaborando e diffondendo statistiche ufficiali e statistiche regionali basate sulla nomenclatura delle unità territoriali per la statistica (NUTS);

b)

osservano le norme, gli orientamenti e le buone pratiche europee nelle procedure adottate dalle autorità statistiche nazionali ed europee per organizzare, raccogliere, elaborare e diffondere statistiche ufficiali e puntano a un’alta reputazione in materia di gestione ed efficienza al fine di rafforzare la credibilità delle statistiche in questione;

c)

si assicurano che le statistiche comunitarie rispettino i requisiti europei in materia di qualità e soddisfino le esigenze degli utenti istituzionali dell’UE, dei governi, delle autorità regionali, dei centri di ricerca, delle organizzazioni della società civile, delle imprese e del pubblico in generale;

d)

cooperano con gli organismi statistici a livello internazionale per promuovere l’utilizzo di concetti, di classificazioni e di metodi internazionali in linea con i principi fondamentali delle statistiche ufficiali adottati dalla commissione statistica delle Nazioni Unite il 14 aprile 1994, in particolare per assicurare maggiore coerenza e migliore comparabilità fra statistiche a livello globale;

e)

forniscono, ove richiesto e giustificato, il sostegno tecnico necessario in materia di organizzazione statistica e consentono di condividere le buone prassi con altri organismi o paesi terzi; e

f)

pongono l’accento sulla qualità delle informazioni statistiche, in particolare l’affidabilità e la comparabilità, prestando la debita attenzione a garantire la continuità cronologica dei dati raccolti e la possibilità di un trattamento scientifico degli stessi.

Articolo 4

Priorità, efficienza e flessibilità

1.   Il programma assicura un costante supporto statistico alle decisioni e alle valutazioni negli attuali settori della politica comunitaria e fornisce il sostegno statistico per importanti esigenze supplementari che dovessero scaturire da nuove iniziative politiche comunitarie.

2.   Nella preparazione dei programmi di lavoro statistici annuali la Commissione tiene conto del rapporto costi-benefici delle statistiche elaborate ed assicura un riesame in corso d’opera delle priorità statistiche, mirando al miglior uso possibile delle risorse disponibili per gli Stati membri e per la Commissione e alla riduzione al minimo dell’onere gravante sui rispondenti. La definizione delle priorità mira a equilibrare i costi e gli oneri supplementari per le nuove esigenze statistiche riducendo le esigenze statistiche nei settori esistenti delle statistiche comunitarie e si realizza in stretta cooperazione con gli Stati membri.

3.   Nella preparazione dei programmi di lavoro statistici annuali la Commissione può effettuare analisi ex ante sugli impatti finanziari delle nuove attività statistiche programmate che comportano oneri aggiuntivi per gli Stati membri.

4.   Il programma assicura lo sviluppo di strumenti volti a ridefinire le priorità delle attività statistiche, ad aumentare la flessibilità del sistema statistico europeo e a migliorare la sua capacità di rispondere tempestivamente alle mutevoli esigenze degli utenti.

5.   Il programma assicura la trasparenza tenendo conto, tra l’altro, dell’articolo 1, punti 1 e 2, del regolamento (CE) n. 1104/2006 della Commissione, del 18 luglio 2006, che modifica il regolamento (CE) n. 831/2002 recante attuazione del regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie, per quanto riguarda l’accesso ai dati riservati per fini scientifici (8).

Articolo 5

Finanziamento

1.   La dotazione finanziaria per l’attuazione del presente programma per il periodo 2008-2012 è fissata a 274 200 000 EUR.

2.   Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall’autorità di bilancio entro i limiti della dotazione finanziaria.

Articolo 6

Relazioni

1.   La Commissione, dopo aver consultato il comitato del programma statistico, presenta una relazione intermedia. Questa relazione sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio entro il giugno del 2010. Essa riguarderà in particolare il periodo della seconda metà dell’attuale programma e la questione del periodo da contemplare nel prossimo programma statistico pluriennale tenuto conto del mandato del Parlamento europeo. In merito all’attuazione del programma, la Commissione fornirà altresì un’analisi preliminare degli effetti competitivi sulle piccole e medie imprese determinati dai tagli proposti all’onere amministrativo e della ripartizione dell’onere finanziario tra i bilanci della Comunità e degli Stati membri. La Commissione presterà inoltre un’attenzione particolare alla questione delle serie di dati, strumenti e metodologie necessari che fungeranno da base per la produzione di analisi imparziali e obiettive degli impatti sociali ed economici di importanti aree che necessitano un monitoraggio e una revisione permanenti quali la politica agricola comune, i servizi nel mercato interno o il prossimo quadro finanziario pluriennale.

2.   Alla fine del periodo oggetto del programma, la Commissione, dopo avere consultato il comitato del programma statistico, presenta una relazione di valutazione sull’attuazione del programma tenendo conto dei pareri di esperti indipendenti. Detta relazione va completata entro la fine del 2013 per essere successivamente presentata al Parlamento europeo e al Consiglio.

3.   La relazione sul risultato della ridefinizione delle priorità, incluse le stime dei costi e degli oneri per i progetti e i settori statistici coperti dal presente programma statistico, nonché una valutazione delle esigenze statistiche emergenti, in particolare per le nuove politiche comunitarie, rientra nella relazione intermedia e nella relazione di valutazione finale.

Articolo 7

La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Strasburgo, addì 11 dicembre 2007.

Per il Parlamento europeo

Il presidente

H.-G. PÖTTERING

Per il Consiglio

Il presidente

M. LOBO ANTUNES


(1)  GU C 175 del 27.7.2007, pag. 8.

(2)  Parere del Parlamento europeo del 12 luglio 2007 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 29 novembre 2007.

(3)  GU L 52 del 22.2.1997, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1882/2003 (GU L 284 del 31.10.2003, pag. 1).

(4)  GU L 181 del 28.6.1989, pag. 47.

(5)  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

(6)  GU L 59 del 6.3.1991, pag. 21. Decisione modificata dalla decisione 97/255/CE (GU L 102 del 19.4.1997, pag. 32).

(7)  GU L 332 del 30.11.2006, pag. 21.

(8)  GU L 197 del 19.7.2006, pag. 3.


ALLEGATO I

PROGRAMMA STATISTICO QUINQUENNALE: ASPETTI TRASVERSALI

Il presente allegato si riferisce agli aspetti fondamentali di importanza strategica per lo sviluppo, a medio-lungo termine, delle statistiche comunitarie. Esso descrive, in primo luogo, come la politica statistica di per sé contribuisca all’integrazione europea; in secondo luogo, le caratteristiche globali del sistema statistico europeo (SSE) e della cooperazione con gli utenti e i produttori e, in terzo luogo, i principali strumenti usati dall’autorità comunitaria in collaborazione con le autorità nazionali. Per ciascuno di questi aspetti il presente allegato riassume i principali obiettivi e iniziative da prendere durante questo periodo quinquennale.

1.   Il ruolo delle statistiche nell’integrazione europea

La fornitura di informazioni statistiche affidabili sulla situazione economica, sociale ed ambientale dell’UE e delle sue componenti a livello nazionale e regionale è un presupposto necessario per il processo d’integrazione europea. Esse forniscono alle istituzioni, agli Stati membri e ai cittadini dell’UE i mezzi concreti necessari per valutare la necessità ed il progresso delle iniziative politiche europee. Statistiche armonizzate e comparabili sono inoltre indispensabili per la comprensione dell’Europa da parte della popolazione, per la partecipazione dei cittadini al dibattito ed al processo democratico sul futuro dell’Europa e per la partecipazione degli operatori economici al mercato interno.

L’approfondimento e l’allargamento dell’UE si riflette nel SSE: le strategie e le misure del SSE comprendono la costante armonizzazione di concetti, definizioni e metodi, e, se necessario, l’integrazione di processi di produzione e l’attuazione di sistemi interoperabili comuni. Tuttavia è necessario un ulteriore sviluppo strutturale delle strategie e delle iniziative del SSE, al fine di garantire che il sistema mantenga e sviluppi la qualità e l’efficacia necessarie per soddisfare tutte le esigenze degli utenti. La ricerca nel campo delle statistiche ufficiali può contribuire, tra l’altro, a sviluppare ulteriormente l’infrastruttura, l’efficienza e la qualità delle statistiche comunitarie.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono:

ulteriore armonizzazione, sviluppo e applicazione del «linguaggio statistico comune» basato su concetti, classificazioni e metodologie. Fra le azioni più importanti in questo settore vi sono la revisione del sistema europeo dei conti e l’attuazione della classificazione delle attività economiche NACE Rev. 2,

sviluppo e integrazione nei processi di produzione statistici di un registro statistico europeo dei gruppi imprenditoriali multinazionali,

ulteriore sviluppo e applicazione di norme e strumenti comuni per lo scambio efficace e sicuro di dati statistici e metadati nel SSE, in collaborazione con altri servizi della Commissione competenti in materia, con il sistema europeo delle banche centrali e con organizzazioni internazionali. Tali norme verranno applicate in tutti i settori pertinenti,

sviluppo e applicazione di un deposito di metadati ad uso sia degli utenti che dei produttori, al fine di collegare i dati e metadati per l’intero ciclo della produzione dei dati,

promozione di un ricorso rafforzato a Internet, non solo per la diffusione verso gli utilizzatori finali, ma anche per altre parti del processo di produzione statistico,

sviluppo e applicazione di politiche e strumenti per la gestione armonizzata della riservatezza nel SSE. In particolare, sviluppo e applicazione di mezzi armonizzati per un accesso ottimale da parte di ricercatori autorizzati a microdati resi anonimi, raccolti per produrre statistiche comunitarie. Verranno adeguatamente valutati i rischi di divulgazione di dati riservati e verranno sviluppati gli strumenti tecnici per facilitare l’accesso ai dati statistici e la loro condivisione,

sviluppo di mezzi per lo scambio di strumenti nel quadro del SSE e promozione, a tal fine, dell’utilizzo di software con codice sorgente aperto, e

attuazione di misure per migliorare l’uso operativo dei risultati della ricerca nel campo delle statistiche ufficiali.

2.   Rapporti con i principali soggetti del settore

2.1.   Il sistema statistico europeo

Eurostat ha il compito di assicurare l’elaborazione di statistiche comunitarie a supporto delle politiche dell’UE. Un’elaborazione efficace delle statistiche comunitarie contemplate dal presente programma, nel quale le autorità degli Stati membri sono responsabili dell’elaborazione di statistiche nazionali armonizzate, mentre Eurostat è responsabile dell’elaborazione di statistiche comunitarie sulla base dei dati forniti principalmente dalle autorità statistiche nazionali, necessita una cooperazione stretta e coordinata, attuata tramite il SSE.

Il SSE è la partnership che comprende Eurostat, gli istituti nazionali di statistica e altri organismi statistici nazionali responsabili in ciascuno Stato membro dell’elaborazione e della diffusione delle statistiche europee. Tutti i membri si impegnano ad aderire ai principi del codice delle statistiche europee. Eurostat assicura la gestione ed il coordinamento necessari a questa struttura per assicurare la fornitura tempestiva di statistiche a sostegno delle esigenze politiche dell’UE.

Anche lo scambio reciproco di esperienze, delle migliori pratiche, di know-how e delle principali tecniche metodologiche fra i membri del SSE rappresenta un elemento fondamentale per il regolare funzionamento del sistema. Tale scambio viene promosso tramite lo sviluppo del programma di formazione statistico europeo.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono:

realizzazione, da parte della Commissione e degli Stati membri, delle iniziative necessarie per adempiere pienamente al codice delle statistiche europee,

istituzione di un organo consultivo europeo di controllo statistico che venga ad aggiungersi alla struttura di controllo,

ricerca di un marchio di qualità per gli aggregati statistici ufficiali europei attraverso studi di fattibilità per sviluppare procedure, standard e criteri idonei al raggiungimento di tale obiettivo, e

miglioramento, tramite il programma di formazione statistico europeo, della qualità globale delle statistiche europee, elevando la qualificazione degli statistici, promuovendone l’indipendenza, incoraggiando la formazione teorica e pratica e scambiando le esperienze e le migliori pratiche.

2.2.   Cooperazione con gli utenti

Un intenso, continuo dialogo con gli utenti delle statistiche comunitarie a proposito delle loro esigenze, dell’uso concreto e delle loro priorità è di importanza fondamentale. L’attuale cooperazione con gli utenti è vantaggiosa e comprende tra l’altro le attività del comitato consultivo europeo dell’informazione statistica nei settori economico e sociale (CEIES) (1), la cooperazione con le organizzazioni imprenditoriali europee e le discussioni formali sul programma di lavoro statistico con i servizi della Commissione. Tuttavia, vista la crescita del numero degli utenti delle statistiche comunitarie e la diversificazione delle loro esigenze, Eurostat rafforzerà ulteriormente il dialogo tra il sistema statistico europeo ed i suoi utenti.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono:

riduzione della distanza tra gli utenti ed i produttori migliorando la comunicazione con differenti gruppi e differenti reti di utenti,

attuazione di una ricerca particolarmente attenta e propositiva sulle necessità degli utenti, il che consentirà al sistema statistico europeo di reagire più efficacemente alle esigenze emergenti, e

rafforzamento del CEIES, il che consentirà di sviluppare statistiche comunitarie sempre più orientate alle esigenze degli utenti.

2.3.   Cooperazione tecnica con i paesi terzi

L’interazione dell’UE con i paesi confinanti e con altre regioni e paesi nel mondo intero necessita di statistiche ufficiali affidabili riguardo alle condizioni economiche e sociali di tali paesi. È già in atto una cooperazione tecnica completa volta a sviluppare la capacità statistica di tali paesi ed a fornire le statistiche necessarie per la gestione delle politiche dell’UE. Ciò vale in particolare per i paesi candidati. Tale cooperazione si avvale della competenza di numerosi partner nel SSE.

L’obiettivo per il periodo del programma è:

preparazione ed attuazione di programmi di sviluppo regionale ed assicurazione di uno stretto collegamento tra le azioni statistiche e gli obiettivi più ampi dei programmi dell’UE.

2.4.   Cooperazione con le organizzazioni internazionali

Le statistiche non devono essere comparabili solo a livello degli Stati membri ma anche a un più ampio livello internazionale, e molti settori del SSE sono basati su una metodologia riconosciuta a livello internazionale. In molti casi il SSE assume l’iniziativa e sviluppa delle norme in anticipo rispetto a quelle globali. In questi casi è essenziale che le metodologie globali tengano conto degli sviluppi europei. La cooperazione internazionale comprende inoltre la gestione combinata dei progetti più importanti e il coordinamento dei programmi di lavoro e della raccolta dei dati al fine di scongiurare la duplicazione degli sforzi.

L’esperienza ha evidenziato l’importanza di una posizione coordinata comune per fare sì che le priorità dell’UE incidano sull’ordine del giorno e sullo sviluppo e sull’armonizzazione dei sistemi statistici internazionali. Per tale ragione è stato deciso di intensificare la preparazione ed il coordinamento delle posizioni dell’UE prima delle riunioni internazionali ad alto livello.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono:

assicurazione di una coerente rappresentanza dell’UE in seno ai principali forum statistici internazionali e nei settori prioritari per le politiche dell’UE e, se del caso, assicurazione del coordinamento delle sue posizioni, e

promozione della cooperazione e del coordinamento internazionale dei programmi di lavoro al fine di scongiurare la duplicazione del lavoro e di migliorare la comparabilità delle statistiche internazionali.

3.   Strumenti

3.1.   Migliore regolamentazione

L’articolo 3, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 322/97 prevede tre tipi di «azioni statistiche particolari» che possono essere utilizzate per attuare il programma statistico comunitario: in primo luogo, la legislazione approvata secondo la procedura di codecisione, che può conferire i poteri esecutivi alla Commissione; in secondo luogo, le azioni intraprese direttamente dalla Commissione, in base a parametri estremamente limitati: l’azione non deve durare più di un anno, i dati da raccogliere devono essere già disponibili o accessibili presso le autorità nazionali responsabili, e qualsiasi costo supplementare sostenuto a livello nazionale a seguito dell’azione deve essere a carico della Commissione; in terzo luogo, il «gentlemen’s agreement» tra Eurostat e le autorità dello Stato membro.

Il varo della legislazione conformemente alle disposizioni del trattato dovrebbe essere la scelta preferita nella maggior parte delle situazioni in cui si rende necessaria la raccolta di statistiche. Esso si baserà su una politica legislativa realistica conformemente alla politica della Commissione in favore di una legislazione più semplice e mirata in maniera ottimale. Le nuove iniziative di legge verranno preparate a fondo insieme alle parti interessate e dovrebbero andare incontro alle esigenze degli utenti, evitare oneri eccessivi per i rispondenti, tenere in debita considerazione le priorità, i costi e le possibilità di fornitura dei dati.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono di assumere iniziative volte a:

sostituire gli accordi verbali con la normativa comunitaria in determinati settori attinenti all’elaborazione regolare di statistiche comunitarie, che hanno raggiunto una sufficiente maturità,

rifondere e semplificare la legislazione nei settori statistici attinenti alla normativa comunitaria più complessa,

abrogare o rivedere la legislazione nei settori statistici in cui la normativa comunitaria non riflette efficacemente le esigenze degli utenti, le priorità e il contesto socioeconomico e tecnologico.

3.2.   Controllo della conformità

Nella nozione di qualità delle statistiche comunitarie rientra — oltre alle esigenze scientifiche — la fondamentale esigenza della conformità con i principi del trattato e del diritto derivato. Pertanto il controllo efficace e sistematico dell’applicazione della legislazione rappresenta una priorità. Verrà dunque applicata una strategia di conformità globale e coerente, strutturata intorno ai principi di una politica legislativa realistica, all’obbligo da parte degli Stati membri di applicare sistematicamente la legislazione statistica ed al controllo coerente e sistematico della conformità. Rientrano in tale processo di conformità gli stretti contatti con le autorità nazionali competenti durante tutte le fasi.

L’obiettivo per il periodo del programma è:

assicurazione di un controllo sistematico della conformità con la normativa comunitaria.

3.3.   Maggiore capacità di andare incontro alle esigenze degli utenti

Al fine di migliorare il servizio statistico per gli utenti e l’efficienza del SSE nel suo insieme, è necessario un maggiore interesse per le esigenze centrali delle politiche europee. In casi specifici ci si baserà sull’«approccio europeo in materia di statistiche», una strategia pragmatica volta a facilitare la compilazione di aggregati statistici europei di particolare rilevanza per le politiche comunitarie. Inoltre devono essere rinforzate la flessibilità del SSE e la sua capacità di rispondere prontamente alle esigenze mutevoli degli utenti.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono:

miglioramento della coerenza all’interno dei sistemi statistici, rafforzando la capacità di andare incontro alle esigenze degli utenti combinando le diverse fonti statistiche,

estensione dell’utilizzo di moduli ad hoc nelle indagini comunitarie in casi specifici, aumentando la reattività alle nuove esigenze,

maggior ricorso alla differenziazione delle esigenze sulla base del peso che i paesi hanno negli aggregati statistici europei, riducendo significativamente le spese per alcune autorità nazionali e l’onere per i rispondenti e migliorando inoltre la tempestività degli aggregati statistici relativi all’UE, e

utilizzo, in casi specifici, di campioni europei mirati a fornire dati di buona qualità a livello di aggregato europeo, migliorando la coerenza e la comparabilità e rafforzando i processi di produzione.

3.4.   Sostegno finanziario ad azioni che contribuiscono ad obiettivi comunitari

Per assicurare l’adempimento tempestivo delle esigenze degli utenti, la Commissione può sostenere lo sviluppo di statistiche e l’incremento delle capacità del SSE assegnando contratti relativi di prestazione di servizi o concludendo accordi di sovvenzione. Questo sostegno terrà in considerazione la condivisione dell’onere finanziario tra i bilanci dell’UE e degli Stati membri relativo all’attuazione del programma (nonché la situazione individuale degli Stati membri), in particolare nei casi in cui è utilizzato l’approccio europeo in materia di statistiche.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono:

assegnazione di contratti di prestazione di servizi e accordi di sovvenzione al fine di assicurare lo sviluppo ottimale delle statistiche e l’incremento delle capacità nel SSE, facendo il miglior utilizzo possibile delle risorse disponibili, e

fatto salvo il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (2), fare sforzi per razionalizzare e semplificare le procedure di gestione delle sovvenzioni.

3.5.   Ricorso alla competenza dei partner a fini comunitari

Per conseguire gli obiettivi del SSE ed assicurare il necessario miglioramento dei programmi, dei processi e dei prodotti mirati a soddisfare le crescenti esigenze degli utenti è necessario disporre non solo di risorse sufficienti ma anche della creatività e della competenza dell’intero SSE. Verranno quindi applicate nuove tecniche per strutturare l’organizzazione pratica di determinate attività — ricorrendo alla competenza e alle migliori pratiche laddove sono disponibili — al fine di liberare le sinergie e migliorare l’efficienza globale e la qualità.

L’obiettivo per il periodo del programma è di:

creare o sviluppare ulteriormente strutture, strumenti e processi combinati (nel caso di SSEnet si tratta di reti collaborative tra partner del SSE con lo scopo di evitare la duplicazione del lavoro ed aumentare quindi l’efficienza), che coinvolgano le autorità nazionali ed i servizi competenti della CE ed agevolino la specializzazione di determinati Stati membri in attività statistiche specifiche a favore del SSE nel suo insieme.

3.6.   Diffusione

Gli obiettivi e gli strumenti di diffusione subiranno cambiamenti sostanziali durante il periodo del programma; infatti esso non solo cambierà significativamente la natura stessa della funzione di diffusione, ma avrà anche un impatto significativo sulle altre fasi del processo di produzione statistica.

La rapida evoluzione della funzionalità e disponibilità di Internet in futuro farà della rete lo strumento principale per la diffusione di dati statistici. Ciò amplierà in maniera significativa la potenziale comunità degli utenti e in tal modo creerà nuove opportunità di diffusione. Inoltre ciò permetterà una cooperazione più intensa tra Eurostat e gli istituti nazionali di statistica. Tuttavia Internet comporta anche nuove significative sfide, giacché impone una presentazione dei dati di agevole uso per gli utenti, aiutandoli a trovare, visualizzare e comprendere le statistiche. L’attuale diffusione di pubblicazioni cartacee e di supporti elettronici off line dovrà diventare una forma di diffusione supplementare. Anche strutture di supporto degli utenti adeguate e una comunicazione efficace con i gruppi di utenti rappresentano elementi importanti per una diffusione efficace.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono:

evoluzione del sito Internet di Eurostat in termini di contenuto, facilità d’utilizzo e funzionalità, fino a corrispondere alle migliori pratiche,

maggiore cooperazione con altre piattaforme di diffusione del SSE e di altri servizi comunitari, al fine di facilitare l’uso dei siti Internet e migliorare il valore delle informazioni statistiche per gli utenti.

3.7.   L’equilibrio di costi e vantaggi

Il SSE deve vigilare sull’equilibrio tra le esigenze d’informazione ai fini delle politiche comunitarie e le risorse necessarie a livello comunitario, nazionale e regionale affinché tali informazioni possano essere fornite. La fornitura di risorse adeguate nel contesto nazionale è di importanza particolare per soddisfare le esigenze attinenti alle informazioni statistiche nel quadro delle decisioni politiche dell’UE. Tuttavia è altrettanto importante mantenere una flessibilità sufficiente a consentire alle autorità nazionali di soddisfare i fabbisogni informativi statistici comunitari nella maniera più efficace dal punto di vista del rapporto costi-benefici.

La fissazione delle priorità sarà basata su tre principi guida di alto livello:

valutazione delle esigenze degli utenti, compresa la pertinenza ai fini del processo decisionale della politica comunitaria,

valutazione delle implicazioni di spesa per i rispondenti, gli Stati membri e la Commissione, utilizzando per esempio il modello UE dei costi netti o il modello dei costi standard, e

valutazione di specifiche questioni statistiche rilevanti dal punto di vista del rapporto costi-benefici di una determinata statistica, compreso un compromesso tra diverse componenti della qualità statistica, come ad esempio «precisione» e «tempestività», e la possibilità di rendere flessibili gli obblighi relativi alla stesura di relazioni, concentrandosi sul fulcro delle esigenze europee.

Per massimizzare il rapporto costi-benefici globale e stabilire in maniera equilibrata le priorità nell’ambito dei programmi di lavoro statistici annuali, detti principi saranno applicati in maniera trasparente e sulla base di linee guida pratiche che verranno messe a punto e applicate da Eurostat in collaborazione con le autorità statistiche nazionali.

Gli obiettivi per il periodo del programma sono i seguenti:

attuare metodi atti a valutare per fasi e approfonditamente gli attuali settori delle statistiche comunitarie e valutare le esigenze nuove o radicalmente mutate da parte degli utenti. Ciò è importante per il costante miglioramento delle statistiche comunitarie, mirando a individuare le esigenze che possono essere ridimensionate o accantonate nonché per l’introduzione di iniziative statistiche corrette o interamente rinnovate,

sottoporre tutti i settori coperti dal presente programma statistico ad una analisi costi-benefici, iniziando da una stima costi-oneri, che consenta una sistematica rivalutazione delle priorità prima della fine del periodo del programma 2008-2012. Entro i primi sei mesi del periodo del programma 2008-2012 sarà avviato un piano d’azione per l’intero processo,

sottoporre tutti i nuovi progetti statistici o le revisioni più importanti delle statistiche esistenti che potrebbero imporre un notevole onere supplementare a chi fornisce i dati, in particolare alle imprese, ad una analisi costi-benefici prima della loro attuazione,

fissare obiettivi per la limitazione o la riduzione dei costi e degli oneri globali per guidare il riesame ed il processo di ridefinizione delle priorità,

garantire che l’onere di risposta sia proporzionato alle esigenze degli utenti e non eccessivo per i rispondenti, specialmente per le piccole e medie imprese. Saranno attuate misure di controllo di tale onere e utilizzati metodi volti a minimizzarlo. A tal fine è importante l’incremento dell’utilizzo di dati amministrativi a fini statistici, e

utilizzare, per quanto possibile, dati esistenti per adempiere alle nuove esigenze statistiche.


(1)  La Commissione ha proposto la sostituzione del CEIES con il comitato consultivo statistico europeo.

(2)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 1995/2006 (GU L 390 del 30.12.2006, pag. 1).


ALLEGATO II

PROGRAMMA STATISTICO QUINQUENNALE: OBIETTIVI ED INIZIATIVE

Il presente allegato riassume le esigenze ed i requisiti statistici nella prospettiva delle necessità politiche dell’Unione europea. Dopo una prima sezione relativa alle attività statistiche trasversali a sostegno delle priorità politiche globali, le esigenze statistiche vengono classificate in base ai titoli in cui si articola il trattato che istituisce la Comunità europea. Ciò può comportare alcune ripetizioni, giacché alcune attività statistiche contribuiscono a più di un titolo. Per ciascun settore politico il presente allegato fornisce il quadro giuridico, la situazione attuale e le principali iniziative da attuare nel corso del quinquennio.

Le priorità individuate dalla Commissione verranno discusse annualmente con gli Stati membri al fine di presentare proposte per la semplificazione dei requisiti statistici da integrare nel processo di adozione di nuove basi giuridiche e nelle relative misure di applicazione. Le migliori pratiche in materia di raccolta dei dati verranno regolarmente discusse con gli Stati membri e da essi reciprocamente scambiate al fine di promuovere la semplificazione e la modernizzazione dei metodi di raccolta dei dati, con relativo alleggerimento dell’onere a carico dei rispondenti.

ATTIVITÀ STATISTICHE TRASVERSALI A SOSTEGNO DELLE PRIORITÀ POLITICHE GLOBALI DELLA POLITICA COMUNITARIA

Indicatori strutturali e indicatori dello sviluppo sostenibile

Quadro normativo

La strategia di Lisbona adottata dal Consiglio europeo del 23 e 24 marzo 2000 ha previsto le basi per gli indicatori strutturali orientati principalmente verso la crescita e l’occupazione, come previsto dagli orientamenti integrati per la crescita e l’occupazione nel 2005 (articolo 99 del trattato CE). Gli indicatori dello sviluppo sostenibile hanno ottenuto un nuovo fondamento attraverso la strategia per lo sviluppo sostenibile, adottata dal Consiglio europeo di Bruxelles il 15 e 16 giugno 2006.

Situazione attuale

Le statistiche e gli indicatori sono destinati a controllare l’attuazione e l’impatto sia della strategia di Lisbona che della strategia per lo sviluppo sostenibile, due strategie di natura trasversale. In particolare sono in programma continui sviluppi riguardo all’adeguamento delle serie di indicatori alle nuove esigenze e al miglioramento della qualità delle informazioni fornite all’opinione pubblica.

Alcuni settori, come per esempio la sicurezza e qualità dei prodotti alimentari, i prodotti chimici e i pesticidi, la salute e l’ambiente, la responsabilità delle imprese, la biodiversità, le risorse naturali, i trasporti, gli ecosistemi marini, il buongoverno e i servizi finanziari, non sono ancora adeguatamente coperti dagli indicatori.

Principali iniziative per il 2008-2012:

adeguamento degli indicatori relativi allo sviluppo strutturale e sostenibile alle nuove esigenze emergenti degli utenti e ai programmi nazionali specifici, tenendo conto di quadri generali come il sistema dei conti nazionali,

sviluppo di nuovi indicatori relativi allo sviluppo sostenibile in collaborazione con altri servizi della Commissione e con l’Agenzia europea per l’ambiente, al fine di rispondere meglio alle esigenze attuali e future, in particolare nei settori della sicurezza e qualità dei prodotti alimentari, dei prodotti chimici e dei pesticidi, della salute e dell’ambiente, della responsabilità delle imprese, della biodiversità, delle risorse naturali, dei trasporti, degli ecosistemi marini, dello sfruttamento del territorio e del buongoverno; se del caso verranno inoltre ulteriormente sviluppate le disaggregazioni regionali,

miglioramento della qualità degli indicatori esistenti e completamento delle informazioni sulla qualità degli indicatori pubblicati,

miglioramento della comunicazione sugli indicatori dello sviluppo strutturale e sostenibile, in linea con l’importanza delle strategie su cui si basano.

Allargamento

Quadro normativo

Per i negoziati di adesione, la Commissione deve poter ricorrere a una serie completa di statistiche attendibili e metodologicamente comparabili con quelle degli Stati membri dell’Unione europea. L’assistenza statistica ai nuovi Stati membri, ai paesi candidati e ai paesi pre-candidati è disciplinata da un solido quadro normativo, che comprende gli atti di adesione e il regolamento (CE) n. 1085/2006 del Consiglio, del 17 luglio 2006, che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA) (1).

Situazione attuale

Nel perseguimento dei propri obiettivi nel settore dell’assistenza statistica l’Unione si trova ad affrontare tre sfide alquanto diverse:

integrare i potenziali nuovi membri in tutti i meccanismi comunitari, inclusi, per esempio, i bilanci delle risorse proprie, i Fondi strutturali e tutte le altre problematiche e programmi,

preparare correttamente i candidati prima della loro adesione partecipando al processo negoziale e seguendo gli impegni da essi presi durante i negoziati fino al momento dell’adesione,

continuare a preparare gli altri candidati e aiutarli a raggiungere la piena conformità alla vigente legislazione comunitaria.

Ciò comporta elevate esigenze per la produzione statistica dei paesi candidati. In questo contesto sono indispensabili le statistiche economiche di base, come la distribuzione settoriale e regionale della creazione del PIL, la popolazione, l’occupazione, ecc. Le altre statistiche chiave sono quelle che misurano l’attuazione del mercato interno, come gli scambi di merci, gli scambi di servizi e la libertà di stabilimento, la bilancia dei pagamenti, i flussi di capitali, la mobilità delle persone, la produzione e la struttura industriali ecc. Inoltre, vi è una domanda di statistiche in settori rilevanti per i negoziati d’adesione, a sostegno delle principali politiche dell’UE come l’agricoltura, i trasporti, le regioni e l’ambiente.

Principali iniziative per il 2008-2012:

consolidamento della raccolta di dati comparabili sulle politiche chiave per i negoziati e a fini interni della Commissione,

prosecuzione dell’assistenza ai nuovi Stati membri, ai paesi candidati e ai paesi pre-candidati perché adeguino i propri sistemi statistici per soddisfare i requisiti comunitari.

TITOLO I

LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI

Quadro normativo

Disposizioni del trattato CE: articolo 133 (Politica commerciale comune).

Atti normativi contemplanti i settori statistici pertinenti: regolamento (CE) n. 638/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, relativo alle statistiche comunitarie degli scambi di beni tra Stati membri (2); regolamento (CE) n. 184/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 gennaio 2005, relativo alle statistiche comunitarie inerenti alla bilancia dei pagamenti, agli scambi internazionali di servizi e agli investimenti diretti all’estero (3).

Situazione attuale

L’adeguamento della legislazione in materia di statistiche commerciali, soprattutto per quanto riguarda il regolamento Intrastat, l’attuazione del sistema delle dichiarazioni Intrastat nei nuovi Stati membri e la riduzione delle voci nella nomenclatura combinata rappresentano dei risultati significativi del precedente periodo programmatico. Questi sviluppi sono stati realizzati per andare incontro alle esigenze degli utilizzatori di dati statistici a livello comunitario nonché a livello degli Stati membri, permettendo una corretta interpretazione degli sviluppi macroeconomici nonché la valutazione della competitività dell’UE e degli Stati membri. Allo stesso tempo sono state ottimizzate la raccolta e l’elaborazione dei dati statistici e, di conseguenza, è stato ridotto l’onere amministrativo a carico dei fornitori di informazioni statistiche. Questi risultati sono ampiamente in linea con gli obiettivi dell’agenda di Lisbona.

Gli obiettivi per il periodo 2008-2012 sono proseguire lo sforzo di semplificazione e armonizzare i diversi tipi di statistiche relativi alla circolazione internazionale delle merci e le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti, valutando al contempo l’eventualità di collegare i dati e le nomenclature delle statistiche commerciali con altri tipi di statistiche, segnatamente le statistiche sulle imprese o le nomenclature sulle attività industriali. Ne risulterà un ulteriore balzo verso una struttura semplificata, più trasparente e comprensibile per quanto riguarda la compilazione e l’utilizzo delle statistiche commerciali, con un ulteriore alleggerimento dell’onere amministrativo gravante sulle imprese e nuovi stimoli per la competitività dell’economia europea. Allo stesso tempo il collegamento dei diversi tipi di statistiche dovrebbe permettere l’utilizzo di nuovi modi per analizzare l’evoluzione economica e strutturale e l’utilizzo sostenibile delle risorse nell’UE.

Principali iniziative per il 2008-2012:

proposta della Commissione entro il 2010 di un sistema a flusso unico o di attuazione di qualsiasi altro metodo che porti ad una significativa riduzione dell’onere di risposta statistica per Intrastat, tenendo debitamente conto degli studi di fattibilità sulla qualità e anche della tempestività delle statistiche,

sviluppo di metodi e strumenti miranti a una migliore integrazione dei diversi tipi di informazioni statistiche richiesti dalle imprese,

ulteriore miglioramento della coerenza tra le statistiche relative allo scambio di merci e le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti. Nel lungo termine l’obiettivo è di sviluppare un sistema di scambi statistici integrato, che rifletta i flussi transfrontalieri di merci, servizi e di altri flussi connessi agli scambi in maniera coerente e conforme da un punto di vista metodologico.

TITOLO II

AGRICOLTURA

Quadro normativo

Le statistiche agricole rispecchiano l’elevato grado d’integrazione dell’agricoltura nell’UE, l’importanza della politica agricola comune (PAC) nel bilancio dell’UE ed il ruolo essenziale delle statistiche agricole nel processo decisionale della PAC.

Situazione attuale

Le statistiche agricole tradizionali continueranno a rimanere determinanti per la PAC (gestione del mercato) e dovranno essere consolidate e semplificate. D’altra parte, le nuove preoccupazioni politiche (sviluppo rurale, rispetto delle norme ambientali e impatto sull’ambiente, sicurezza dei prodotti alimentari) richiederanno statistiche strutturali forse meno frequenti ma più adatte a soddisfare l’esigenza di disaggregazioni geografiche dettagliate e a volte specifiche, corrispondenti ad esempio ai dati territoriali sul suolo, sui bacini idrografici e sulla biodiversità. Il censimento agricolo del 2010 rappresenterà a riguardo una fonte assai preziosa.

Una delle principali proposte allegate alla comunicazione della Commissione «Piano di azione europea in materia di alimentazione e agricoltura biologica» del 2004 si concentra su uno sviluppo del mercato dei prodotti alimentari biologici basato sull’informazione. A tal fine è prevista la raccolta di dati statistici relativi alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti biologici. Nell’immediato futuro si dovrà provvedere a una semplificazione dell’architettura legale relativa al sistema UE delle statistiche agricole ed alla sua applicazione nell’UE e nei paesi candidati.

Particolare attenzione verrà dedicata allo sviluppo di indicatori specifici per la gestione ambientale e sostenibile delle foreste e delle industrie di prodotti derivati dal legno. Bisognerà dunque provvedere al monitoraggio del piano d’azione dell’UE per le foreste, dopo la fase di lancio, prevista per il 2006/2007.

Il programma delle statistiche della pesca prevede il proseguimento dell’attuazione della legislazione esistente, comprese le statistiche sull’acquicoltura, lo sviluppo di indicatori socioeconomici e di sostenibilità nonché lo sviluppo di bilanci di approvvigionamento per i prodotti ittici. Eurostat seguirà gli sviluppi delle proposte in materia di politica marittima ed adatterà in tal senso il proprio programma di lavoro.

Principali iniziative per il 2008-2012:

svolgimento in base agli atti giuridici di un censimento agricolo, in linea di principio nel 2009-2010, nonché di un’indagine decennale sui vigneti. I risultati dell’indagine del 2007 sulla struttura delle aziende agricole saranno resi noti nel 2008 (così come i risultati dell’indagine del 2007 sugli alberi da frutto),

svolgimento, in base agli atti giuridici, di indagini sui metodi di produzione agricola, sullo sfruttamento del territorio, sull’uso dei fattori di produzione e sull’agricoltura biologica,

svolgimento delle indagini in corso sui raccolti e sulle produzioni animali in base agli atti giuridici riveduti che saranno intesi ad integrare e semplificare la legislazione esistente e a ridurre l’onere di risposta,

valutazione dello studio di fattibilità sul reddito totale delle famiglie agricole,

ulteriore sviluppo e disponibilità degli indicatori agro-ambientali e di quelli dello sviluppo rurale,

attenzione particolare allo sviluppo di un sistema più efficiente per la raccolta e la convalida di statistiche agricole,

elaborazione e lancio di nuove informazioni statistiche per l’orientamento delle proposte in materia di politica marittima attualmente in corso di elaborazione da parte della Commissione.

TITOLO III

LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE, DEI SERVIZI E DEI CAPITALI (4)

Quadro normativo

La libera circolazione dei capitali e dei servizi è fondamentale per il mercato interno. Essa rientra nel quadro delle cosiddette «libertà fondamentali», cruciali per il mercato interno. Nel quadro della propria responsabilità di controllo dell’applicazione corretta e tempestiva delle disposizioni del trattato CE in materia di libera circolazione dei capitali e dei servizi, la Commissione necessita di informazioni statistiche affidabili e comparabili.

Le disposizioni del trattato in materia, volte a disciplinare la libera circolazione dei capitali, sono contenute negli articoli da 56 a 60 del trattato CE. La libertà di offrire servizi transfrontalieri è sancita dall’articolo 49 del medesimo trattato.

I seguenti atti giuridici disciplinano i settori statistici pertinenti: regolamento (CE) n. 184/2005; decisione n. 1608/2003/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2003, concernente la produzione e lo sviluppo di statistiche comunitarie in materia di scienza e tecnologia (5); regolamento (CE) n. 716/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2007, relativo alle statistiche comunitarie sulla struttura e sull’attività delle consociate estere (6); proposta di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche strutturali sulle imprese.

Situazione attuale

La crescente importanza della libera circolazione dei capitali e dei servizi fa lievitare la richiesta di statistiche di elevata qualità. La sfida consiste nel pubblicare dati pertinenti in maniera tempestiva e nell’adattare il sistema alle mutate esigenze dei soggetti decisionali, mantenendo al contempo un basso livello di onere per i rispondenti.

Dal 2006 l’applicazione del regolamento sulla bilancia dei pagamenti ha migliorato la qualità dei dati relativi al commercio di servizi e agli investimenti diretti. Inoltre, le statistiche sulle consociate estere consentiranno di misurare la globalizzazione dei sistemi di produzione. Le statistiche prodotte continueranno a contemplare sia il commercio esterno che quello interno all’UE, andando così incontro alle necessità del mercato interno.

La crescente importanza delle imprese multinazionali richiederà nuove forme di raccolta dei dati. Il nuovo regolamento sui registri d’impresa prevede la trasmissione di singoli dati sui gruppi imprenditoriali multinazionali a Eurostat e un feed-back di informazioni armonizzate verso gli Stati membri, risultante in un registro comunitario dei gruppi imprenditoriali multinazionali (EuroGroups), che verrà interamente attuato a partire dal 2008 e successivamente.

La regolare produzione di statistiche di elevata qualità sui servizi postali è fondamentale per i soggetti decisionali europei, per i legislatori nazionali e per gli operatori postali, al fine di accompagnare l’evoluzione verso un mercato postale aperto, e oltre. Le modalità di raccolta dei dati verranno basate sulla valutazione del progetto pilota 2006, al fine di assicurare l’elevata qualità dei dati.

L’internazionalizzazione della ricerca e dello sviluppo (R&S) nonché delle risorse umane ad essi collegate è fondamentale per la performance dell’economia europea. Di conseguenza è importante raccogliere i dati R&S nel contesto della bilancia dei pagamenti, del FATS, e delle misure per le imprese multinazionali.

Principali iniziative per il 2008-2012:

applicazione, nei settori pertinenti, della classificazione delle attività economiche NACE Rev. 2 con una più dettagliata ripartizione dei servizi,

attuazione e aggiornamento della legislazione chiave (bilancia dei pagamenti, commercio internazionale dei servizi, investimenti diretti esteri e consociate estere),

perseguimento di una migliore misurazione dell’internazionalizzazione nel campo della ricerca e dello sviluppo,

proseguimento del lavoro relativo alle statistiche sui permessi di soggiorno, includendo i cittadini dell’UE e quelli degli Stati terzi, finché la politica comunitaria necessiterà di dati di questo tipo.

TITOLO IV

VISTI, ASILO, IMMIGRAZIONE ED ALTRE POLITICHE CONNESSE CON LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE (7)

Quadro normativo

Le statistiche in materia di migrazione e asilo nonché in materia di criminalità e giustizia penale, laddove necessario per lo svolgimento delle attività della Comunità, verranno adattate all’evoluzione delle esigenze statistiche a supporto del piano d’azione della Commissione per attuare il programma dell’Aia relativo alle questioni inerenti alla giustizia, alla libertà e alla sicurezza. Tale piano d’azione comprende proposte volte a migliorare la gestione dei flussi migratori, l’integrazione sociale ed economica dei migranti, i controlli di frontiera e l’asilo e a rafforzare la sicurezza attraverso azioni comuni contro i reati, segnatamente contro la criminalità organizzata. Si renderanno necessari sostanziali aumenti della disponibilità e qualità delle statistiche volte a sostenere tali misure. Ciò vale soprattutto per l’attuazione dei quattro nuovi fondi proposti nel programma quadro sulla solidarietà e gestione dei flussi migratori per il periodo 2007-2013. Tali sviluppi scatteranno prima del 2008, ma proseguiranno lungo tutto l’arco di vita del presente programma statistico, e oltre.

Situazione attuale

Le statistiche comunitarie in materia di migrazione e asilo sono attualmente afflitte da gravosi problemi legati alla mancata disponibilità di dati e a carenze in materia di armonizzazione. Nel frattempo sono state adottate misure volte a superare tali carenze, e la loro applicazione proseguirà durante il periodo del programma. Tali miglioramenti verranno innescati dall’applicazione della nuova legislazione sulle statistiche comunitarie in materia di migrazione e asilo nel corso dei primi anni di applicazione del presente programma. Le potenzialità nel settore delle statistiche sulla criminalità verranno ulteriormente sondate nel quadro del piano d’azione dell’UE (2006-2010) sullo sviluppo di un quadro coerente e generale per la comparabilità dei dati statistici in materia di criminalità e di giustizia penale; inoltre verranno valutate la fattibilità e l’opportunità di proporre una base giuridica per le statistiche comunitarie in questo campo.

Rispettando le ampie differenze nei sistemi amministrativi e statistici nazionali riguardo ai temi della migrazione e dell’asilo nonché della criminalità e della giustizia penale, le misure volte a migliorare la comparabilità delle statistiche si concentreranno sull’armonizzazione delle produzioni statistiche piuttosto che sull’introduzione di fonti e procedure comuni. Tuttavia in alcuni casi, come ad esempio le statistiche sulla criminalità organizzata, potrebbe rendersi necessario lo sviluppo di nuove fonti di dati.

Principali iniziative per il 2008-2012:

completamento dell’attuazione della legislazione relativa alle statistiche comunitarie sulla migrazione e l’asilo. Ciò assicurerà un quadro di riferimento per le misure già in applicazione mirate al rafforzamento della disponibilità, comparabilità, tempestività e rilevanza politica di tali statistiche,

sviluppo e ripartizione per genere, ove opportuno, di statistiche che forniscano informazioni socioeconomiche sulle popolazioni migranti, compresa l’attuazione di moduli ad hoc nel quadro dell’indagine sulla forza lavoro e la raccolta di informazioni sui migranti nel contesto del programma di censimento comunitario 2011,

prosecuzione dell’attuale lavoro di ricerca delle potenzialità nel settore delle statistiche comunitarie negli ambiti della criminalità (compresa la criminalità organizzata), della vittimizzazione e della giustizia penale.

TITOLO V

TRASPORTI

Quadro normativo

Nel corso degli ultimi 15 anni la politica dell’UE in materia di trasporti ha subito una rapida evoluzione. I suoi obiettivi sono stati fissati dai Libri bianchi della Commissione sui trasporti del 1992 e del 2001 e dalla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 2006 intitolata «Mantenere l’Europa in movimento — una mobilità sostenibile per il nostro continente. Riesame intermedio del Libro bianco sui trasporti pubblicato nel 2001 dalla Commissione europea». Essa mira all’ottimizzazione del sistema dei trasporti, per permettere un utilizzo efficace, competitivo, sicuro ed ecologico dei vari tipi di trasporto e la loro combinazione in catene di trasporto intermodali. Trasporti meno inquinanti e più efficienti: ecco ciò che serve per sganciare la mobilità, in costante aumento, dai suoi effetti secondari negativi. La politica dell’Unione in materia di trasporti è uno dei cardini della strategia UE per lo sviluppo sostenibile e dell’agenda di Lisbona per la crescita e l’occupazione.

Situazione attuale

Le statistiche comunitarie dei trasporti puntano a costituire un vasto sistema d’informazione sui trasporti, comprendente dati sui flussi di passeggeri e merci, sul traffico, sulle infrastrutture, sui modi di trasporto, sulle strutture, sulla mobilità personale, sulla sicurezza, sul consumo d’energia e sull’impatto ambientale, sui costi dei trasporti, sugli investimenti nelle infrastrutture, sulle imprese di trasporto e sugli indicatori strutturali e di sviluppo sostenibile.

Il grado di copertura delle statistiche sul flusso di passeggeri e merci nonché sul traffico è buono per tutti i modi di trasporto ad eccezione del trasporto di passeggeri su strada e dei modi non motorizzati. Inoltre le statistiche sul traffico per tutti i tipi di trasporto sono insufficienti riguardo ad alcuni importanti dati necessari per il monitoraggio della congestione, delle emissioni nell’aria e di altri impatti ambientali negativi. Le statistiche sul trasporto merci sono ancora incentrate principalmente sui modi di trasporto singoli e non contengono sufficienti informazioni sulle catene di trasporto intermodali.

Mancano attualmente indicatori che tengano conto delle condizioni reali della concorrenza inter e intramodale, in particolare per quanto concerne le diverse componenti delle condizioni di utilizzo: livelli di fiscalità, tassi di utilizzo e livelli dei pedaggi, costi salariali e tariffazioni.

Il sistema di informazione sui trasporti è attualmente carente di informazioni sugli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti e sui loro costi nonché di informazioni disaggregate su base geografica riguardo alle reti e ai flussi di trasporto, complete di collegamenti tra la rappresentazione geografica della rete del traffico ed i dati raccolti sulla rete stessa; si tratta infatti di informazioni necessarie per sostenere gli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti europei e nelle politiche regionali comunitarie.

Principali iniziative per il 2008-2012:

consolidamento e completamento della copertura delle basi giuridiche per le statistiche comunitarie dei trasporti, per tutti i tipi di trasporto. Ulteriore sviluppo dei lavori in corso sulla produzione di indicatori di ripartizione modale sia per i servizi di trasporto di passeggeri che per il trasporto di merci, con particolare accento sul trasporto di passeggeri su strada,

promozione della raccolta di nuove statistiche sulle catene di trasporto intermodali e sul trasporto urbano, produzione di indicatori necessari per il monitoraggio dell’integrazione delle preoccupazioni ambientali e di sicurezza nelle politiche dei trasporti, tenendo debitamente conto degli aspetti del rapporto costi-oneri e benefici. Revisione della raccolta di dati sulle spese d’investimento nelle infrastrutture e sui loro costi. Attenzione per l’esigenza di indicatori di performance logistica. Particolare accento sulla raccolta di dati sul traffico espressi in km/veicolo,

sviluppo di indicatori per l’analisi della concorrenza nel settore dei trasporti e della concorrenza intra e intermodale, raccolta dei dati pertinenti e diffusione dei risultati nella forma appropriata.

TITOLO VI

NORME COMUNI SULLA CONCORRENZA, SULLA FISCALITÀ E SUL RAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI

Non è necessario alcun programma statistico diretto. Le informazioni statistiche per questo titolo sono dedotte, se del caso, dai dati ed indicatori generati per altri titoli del programma.

TITOLO VII

POLITICA ECONOMICA E MONETARIA

Quadro normativo

Disposizioni del trattato CE: articolo 99 (coordinamento e sorveglianza delle politiche economiche); articolo 104 (sorveglianza dell’evoluzione della situazione di bilancio); articolo 105 (politica monetaria e stabilità dei prezzi); articolo 133 (politica commerciale comune); articolo 269 (risorse proprie).

Principali regolamenti: regolamento (CE) n. 2223/96 del Consiglio, del 25 giugno 1996, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nella Comunità (8) (SEC 95); regolamento (CE, Euratom) n. 1287/2003 del Consiglio, del 15 luglio 2003, relativo all’armonizzazione del reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato («regolamento RNL») (9); decisione 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (10); regolamento (CE) n. 3605/93 del Consiglio, del 22 novembre 1993, relativo all’applicazione del protocollo sulla procedura per i disavanzi eccessivi, allegato al trattato che istituisce la Comunità europea (11), regolamento (CE) n. 2494/95 del Consiglio, del 23 ottobre 1995, relativo agli indici dei prezzi al consumo armonizzati (12); regolamento (CE) n. 1165/98 del Consiglio, del 19 maggio 1998, relativo alle statistiche congiunturali (13); regolamento (CE) n. 184/2005; regolamento (CE, Euratom) n. 723/2004 del Consiglio, del 22 marzo 2004, che modifica lo statuto dei funzionari delle Comunità europee e il regime applicabile agli altri agenti di dette Comunità (14).

Situazione attuale

La sorveglianza ed il coordinamento delle politiche macroeconomiche dell’Unione europea, la conduzione della politica monetaria dell’Unione economica e monetaria e le politiche strutturali comunitarie esigono un solido sostegno statistico. Allo stesso tempo è di estrema importanza la fornitura di statistiche ai fini amministrativi dell’UE.

Eurostat e gli Stati membri devono attuare correttamente il programma di trasmissione dei dati del sistema europeo dei conti. Questi dati rappresentano un elemento chiave del ciclo economico e dell’analisi strutturale. Verrà profuso un significativo sforzo per migliorare la misurazione della produttività, con l’ausilio del progetto EU KLEMS.

La fornitura di statistiche destinate alle finalità amministrative dell’Unione europea rimane di un’importanza estrema. Rientra in questo settore la fornitura di dati relativi al RNL e all’imposta sul valore aggiunto ai fini dei calcoli relativi alle risorse proprie, di dati macroeconomici necessari a sostegno delle politiche strutturali (segnatamente le parità di potere d’acquisto), e di dati necessari ai fini dei salari e delle pensioni dei funzionari UE.

L’armonizzazione e la comparabilità dei dati usati a fini di sorveglianza del bilancio e della fiscalità verranno tenute sotto controllo allo scopo di fornire ai decisori strumenti statistici di alta qualità e comparabili, necessari per non creare distorsioni nei giudizi sulla situazione in ciascuno Stato membro.

Durante gli ultimi anni il ritmo di evoluzione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) ha subito un rallentamento; è dunque necessario puntare con più decisione al miglioramento della qualità dell’IAPC (segnatamente riguardo agli alloggi occupati dal proprietario, all’adeguamento qualitativo e al campionamento).

Il costante miglioramento della tempestività, della copertura e della diffusione dei principali indicatori economici europei (PEEI) rappresenta una necessità. Esso dovrebbe essere proporzionato ai rischi per la qualità statistica in particolare riguardo alla affidabilità delle stime iniziali. Quanto alle statistiche congiunturali (SC), sono necessari miglioramenti riguardo alla copertura dei servizi, segnatamente riguardo ai prezzi alla produzione dei servizi, alla durata delle serie temporali e alla tempestività dei dati.

Per quanto riguarda le statistiche della bilancia dei pagamenti, tra i compiti che si prospettano vi sono l’assicurazione di input adeguati per i conti nazionali e la verifica della costante qualità dei dati raccolti nei vari Stati membri al momento di rilevare le soglie di dichiarazione delle banche.

Principali iniziative per il 2008-2012:

partecipazione attiva alla revisione delle norme internazionali dei conti nazionali (SCN 93) e delle statistiche della bilancia dei pagamenti (BPM5),

attuazione del sistema europeo dei conti (SEC 95) riveduto,

attuazione della classificazione delle attività economiche NACE Rev. 2 nei conti nazionali, nelle statistiche della bilancia dei pagamenti e nelle statistiche congiunturali ed attuazione di altra legislazione chiave,

creazione di un sistema europeo di statistiche relative ai prezzi al consumo incentrato sull’IAPC, semplificazione e consolidamento del quadro giuridico dell’IAPC, garanzia della credibilità dell’IAPC tramite una maggiore efficacia della politica di comunicazione e della strategia in materia di conformità, e

miglioramento della coerenza tra statistiche sul mercato del lavoro e conti nazionali.

TITOLO VIII

OCCUPAZIONE

Quadro normativo

L’evoluzione delle statistiche comunitarie del lavoro sarà determinata dai seguenti processi politici: la strategia riveduta di Lisbona, rifocalizzata ora sulla crescita e sull’occupazione in Europa, gli obiettivi e le soglie prefissate nel quadro della strategia europea per l’occupazione, e l’Unione economica e monetaria, che richiede una serie completa di statistiche infra-annuali al fine di descrivere l’evoluzione del mercato del lavoro nella zona euro e nell’Unione europea.

Situazione attuale

Le statistiche comunitarie sul mercato del lavoro sono disciplinate da un solido quadro giuridico volto a garantire la trasmissione regolare di dati al fine di stimare il tasso di occupazione e di disoccupazione, i salari e il costo del lavoro. Tuttavia, nuovi settori politici imporranno l’estensione della legislazione statistica ad altri settori:

i)

statistiche sulla disponibilità di posti di lavoro, complete di una valutazione della domanda del mercato del lavoro e complementari alle statistiche sull’occupazione e sulla disoccupazione;

ii)

situazione dei migranti sul mercato del lavoro, al fine di promuovere una migliore integrazione di questa parte della popolazione;

iii)

situazione dei lavoratori più anziani sul mercato del lavoro; e

iv)

transizione dalla scuola alla vita attiva, a sostegno delle strategie mirate a garantire un agevole ingresso dei giovani sul mercato del lavoro.

Altre tematiche, come la qualità del lavoro e dell’occupazione nel contesto di una forza di lavoro in via di invecchiamento, l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese nonché le necessità della società dell’informazione in termini di mercato del lavoro continueranno ad essere oggetto di grande attenzione degli addetti all’elaborazione di statistiche.

Le statistiche sull’occupazione e la disoccupazione rispondono essenzialmente a necessità di ordine macroeconomico. In tal modo esse rendono conto in maniera imperfetta delle disparità regionali esistenti, in particolare in talune aree urbane.

Il miglioramento dell’indagine comunitaria sulle forze di lavoro (IFL) negli ultimi anni ha fatto di questa indagine e dei suoi moduli annuali la principale fonte per la produzione di dati comparabili sul mercato del lavoro. La IFL è un’indagine basata sulla famiglia, i cui risultati devono essere completati da dati basati sulle imprese, come le statistiche strutturali e congiunturali sui salari e sul costo del lavoro. Tuttavia sono necessari ulteriori sviluppi in termini di miglioramento qualitativo riguardo alle statistiche sul mercato del lavoro, in particolare si tratta ad esempio di perfezionare la coerenza con i dati in materia di occupazione provenienti dai conti nazionali e da altre indagini svolte presso le imprese e nel settore agrario o di introdurre tecniche europee di campionamento e per le stime flash, al fine di rafforzare la tempestività e la diffusione degli indicatori. Occorre inoltre sforzarsi di analizzare più approfonditamente le fonti di dati esistenti, di migliorare la diffusione dei dati anonimi individuali, raccolti a fini di statistiche comunitarie, verso la Comunità scientifica e di introdurre una classificazione rivista delle professioni (CITP) entro il 2011, in modo da rispecchiare meglio la struttura dei posti di lavoro e permettere migliori raffronti sul piano internazionale.

Principali iniziative per il 2008-2012:

elaborazione ed attuazione del modulo ad hoc IFL 2008 sulla situazione sul mercato del lavoro dei migranti e dei loro discendenti, del modulo ad hoc 2009 IFL sull’ingresso dei giovani sul mercato del lavoro e del programma di moduli ad hoc IFL 2010-2012,

estensione all’insieme dell’economia della copertura delle indagini strutturali sui salari e sul costo del lavoro e svolgimento dell’indagine 2008 sul costo del lavoro e dell’indagine 2010 sulla struttura salariale,

introduzione nelle statistiche congiunturali sul mercato del lavoro di piani di campionamento europei basati su un utilizzo più ampio dei dati esistenti, in modo da permettere la produzione tempestiva di aggregati trimestrali e mensili sull’occupazione e sulla disoccupazione per la zona euro,

introduzione nelle statistiche sull’occupazione e sulla disoccupazione di indicatori regionali più precisi, in particolare per le aree urbane e gli agglomerati al fine di tener meglio conto delle disparità nella ripartizione territoriale dei fenomeni dell’occupazione e della disoccupazione. Entro il 2010 saranno esaminati la necessità e il costo dell’eventuale introduzione di statistiche annuali per gli agglomerati di oltre 500 000 abitanti,

introduzione nelle statistiche del lavoro della possibilità di verificare i fabbisogni in termini di manodopera della società dell’informazione,

piena attuazione del prossimo regolamento del Consiglio relativo alle statistiche sui posti di lavoro vacanti,

introduzione della classificazione delle attività economiche NACE Rev. 2 nelle indagini strutturali sui salari e sui costi del lavoro, nell’indice trimestrale del costo del lavoro e nell’indagine continua sulle forze di lavoro.

TITOLO IX

POLITICA COMMERCIALE COMUNE

Quadro normativo

La competenza della Commissione per la conduzione dei negoziati sugli accordi commerciali con i paesi terzi, compresi gli accordi commerciali sui servizi, è sancita dall’articolo 133 del trattato CE. I seguenti atti giuridici disciplinano i settori statistici pertinenti: regolamento (CE) n. 1172/95 del Consiglio, del 22 maggio 1995, relativo alle statistiche degli scambi di beni della Comunità e dei suoi Stati membri con i paesi terzi (15); regolamento (CE) n. 184/2005; regolamento (CE) n. 716/2007.

Situazione attuale

La domanda di dati non cessa di crescere mentre nuovi concorrenti e partner commerciali (ad esempio, Cina, India, Brasile ed altri paesi dell’America latina) emergono sulla scena mondiale, anche a seguito dei cambiamenti strutturali intervenuti nel settore degli scambi di beni e di servizi. Inoltre la raccolta, l’analisi e l’armonizzazione di dati di elevata qualità in provenienza dai paesi candidati e dai principali paesi partner dell’Unione europea continua a rappresentare una priorità.

Parallelamente, ci si sforzerà di mantenere il livello qualitativo dei dati sugli scambi transfrontalieri di servizi, sugli investimenti diretti esteri e sulle attività commerciali delle consociate estere. A tal fine, l’attuazione del regolamento (CE) n. 184/2005 e il regolamento (CE) n. 716/2007 rivestono un’importanza determinante.

Principali iniziative per il 2008-2012:

attuazione della nuova legislazione Extrastat il cui principale obiettivo è mettere a disposizione informazioni doganali supplementari e statistiche complementari grazie al ricorso ai registri degli operatori commerciali,

attuazione e aggiornamento della legislazione chiave (bilancia dei pagamenti, commercio internazionale dei servizi, investimenti diretti esteri e consociate estere),

attuazione delle nuove norme metodologiche internazionali del FMI nell’elaborazione delle statistiche della bilancia dei pagamenti da parte dell’Unione europea,

attuazione nell’UE del manuale sulle statistiche degli scambi internazionali di servizi e della sua versione riveduta.

TITOLO X

COOPERAZIONE DOGANALE

Non è necessario alcun programma statistico diretto. Le informazioni statistiche per questo titolo sono dedotte, se del caso, dai dati ed indicatori generati per altri titoli del programma.

TITOLO XI

POLITICA SOCIALE, ISTRUZIONE, FORMAZIONE PROFESSIONALE E GIOVENTÙ

Quadro normativo

In questo settore le statistiche sono disciplinate dal metodo di coordinamento aperto nei settori dell’emarginazione sociale, delle pensioni, dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza a lungo termine; dalla strategia per lo sviluppo sostenibile; dagli articoli 143 (relazione sulla situazione sociale) e 13 (lotta alla discriminazione) del trattato CE; dalla strategia per la salute e sicurezza sul lavoro; dalla risoluzione del Consiglio del 2003 relativa alla promozione dell’occupazione e dell’integrazione sociale delle persone con disabilità e dalla comunicazione della Commissione sulle pari opportunità per le persone con disabilità; da un piano di azione europeo. Anche la strategia UNECE per l’istruzione e lo sviluppo sostenibile impone l’elaborazione di dati pertinenti.

Situazione attuale

Il sistema delle statistiche sulle condizioni di vita e sulla protezione sociale si basa su due pilastri principali: ESSPROS (sistema di statistiche della protezione sociale) ed UE-SILC (statistiche su redditi e condizioni di vita). Questi due pilastri sostengono gli indicatori del metodo di coordinamento aperto relativi a Laeken e alle pensioni. Sono ancora necessari dei progressi per lo sviluppo di indicatori sulla povertà regionale e sulla povertà infantile.

Riguardo ai cambiamenti demografici nell’UE, gli indicatori e le analisi statistiche relative a invecchiamento, sostenibilità finanziaria, produttività e partecipazione al lavoro saranno ulteriormente sviluppati nel quadro del metodo di coordinamento aperto e in collaborazione con i pertinenti gruppi di lavoro del Consiglio.

I dati sull’apprendimento permanente comprendono le informazioni sull’istruzione e la formazione formali e informali e sulla formazione informale. Basandosi sulle tradizionali statistiche in materia di istruzione sono stati inoltre utilizzati nuovi dati attinenti al settore della formazione professionale nelle imprese (misurando l’impegno delle stesse ed i loro contributi alla formazione professionale dei dipendenti) e all’istruzione e alla formazione degli adulti. Le indagini esistenti contengono anche dati relativi alla gioventù; si tratta ora di valorizzarli a fondo prima di impegnarsi in una migliore integrazione della dimensione giovanile nelle indagini esistenti.

Per quanto concerne la salute e sicurezza sul luogo di lavoro, la raccolta e l’analisi di dati si concentreranno sulle cause, le circostanze ed il costo degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e dei problemi di salute correlati al lavoro, nonché sui fattori ambientali potenzialmente nocivi per la salute dei lavoratori. Nel settore della disabilità verrà ulteriormente sviluppata la raccolta delle statistiche, in particolare tramite moduli d’indagine armonizzati. Le statistiche verranno inoltre ulteriormente migliorate per sostenere lo sviluppo dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza a lungo termine di elevata qualità, accessibili e sostenibili.

Per quanto concerne le statistiche demografiche, l’obiettivo chiave sarà la produzione di una serie completa di dati e di analisi necessarie alla valutazione delle conseguenze dell’evoluzione demografica in Europa. Tale traguardo verrà raggiunto grazie al miglioramento dei metodi e contenuti delle raccolte di dati demografici, all’applicazione della legislazione relativa alla tornata 2011 dei censimenti della popolazione e delle abitazioni nonché alla produzione regolare di proiezioni demografiche a lungo termine.

Principali iniziative per il 2008-2012:

sviluppo di una serie limitata di variabili principali ed istituzione di un nuovo strumento, il Sistema europeo di moduli per le indagini relative alle statistiche sociali (E4SM),

consolidamento del progetto UE-SILC, sviluppo della diffusione longitudinale dei dati e raggiungimento della piena operatività per il concetto del reddito lordo,

sviluppo di indicatori sulla povertà regionale (con l’ausilio di tecniche di stima per aree ridotte ove non siano disponibili dati regionali a livello di nazione/paese) e sulla povertà infantile,

elaborazione di regolamenti di attuazione dell’ESSPROS al fine di migliorare la copertura, la comparabilità e la tempestività dei dati,

adozione del regolamento relativo alla produzione e allo sviluppo di statistiche sull’istruzione e sull’apprendimento permanente e sua attuazione,

miglioramento qualitativo dell’attuale quadro statistico in materia di apprendimento permanente,

esame, entro il 2010, della possibilità di applicare nell’UE l’indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite, tenendo conto dei fattori relativi all’abitazione e all’occupazione/disoccupazione,

compilazione successiva delle statistiche sulla gioventù a tutti i livelli di istruzione e sull’integrazione sociale ed economica dei giovani partendo dalle fonti esistenti e, se del caso, migliorandone l’integrazione con le indagini esistenti,

per quanto riguarda la situazione sociale dei bambini e la povertà infantile, compilazione delle statistiche sui bambini, con riferimento al limite di età di 18 anni riconosciuto su scala internazionale a norma della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo,

ripartizione per genere di tutti i dati sociali raccolti sugli individui a livello dell’UE e definizione di un nucleo centrale di indicatori sulla parità uomo-donna,

elaborazione di un memorandum d’intesa in collaborazione con l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere per definire le modalità pratiche di cooperazione,

esplorazione delle possibilità di sviluppo di una metodologia comune volta a raccogliere o migliorare i dati statistici esistenti riguardo alla diffusione e all’impatto della discriminazione.

TITOLO XII

CULTURA

In questa fase la produzione di statistiche culturali è limitata. Inoltre, non esistono né un quadro globale e coerente né una legislazione separata dedicata alle statistiche culturali.

In considerazione del contributo dei settori culturale e creativo al conseguimento degli obiettivi della strategia di Lisbona, le statistiche culturali devono altresì essere consolidate per garantire una regolare e stabile produzione di dati (basata su varie fonti di dati). Pertanto, è necessario un lavoro metodologico approfondito, ad esempio per valutare meglio l’impatto sociale ed economico dei settori culturale e creativo in un’economia basata sulla conoscenza.

TITOLO XIII

SANITÀ PUBBLICA

Quadro normativo

Direttiva 89/391/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1989, concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro (16); decisione n. 1786/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, che adotta un programma d’azione comunitario nel campo della sanità pubblica (2003-2008) (17); proposta della Commissione, del 7 febbraio 2007, di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie della sanità pubblica e della salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

Situazione attuale

Il sistema di informazioni in materia sanitaria, lanciato nel quadro dei precedenti programmi d’azione comunitaria in materia di sanità pubblica, verrà ulteriormente sviluppato attraverso azioni di «conoscenza e informazione sanitaria» nel quadro del programma d’azione comunitario nel settore della sanità pubblica (2007-2013). L’aspetto statistico di tale sistema, segnatamente per gli indicatori sanitari della Comunità europea (ECHI), verrà ulteriormente sviluppato da Eurostat in stretto partenariato con gli Stati membri, i paesi candidati ed i paesi del SEE/EFTA attraverso il SSE.

Inoltre i dati statistici sulla sanità pubblica sono necessari per gli indicatori di sviluppo sostenibile, gli indicatori strutturali, gli indicatori contestuali sulla disabilità e gli indicatori elaborati sulla base del metodo di coordinamento aperto a sostegno delle strategie nazionali per lo sviluppo dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza a lungo termine, di qualità, accessibili e sostenibili.

In cooperazione con le attività svolte nel quadro del programma in materia di sanità pubblica, con le agenzie dell’Unione interessate e con le organizzazioni internazionali competenti in materia di statistiche sulla sanità pubblica (OMS, OCSE ed UNECE), il fulcro dell’attenzione verrà rivolto all’ulteriore sviluppo e impiego della metodologia, in particolare nei settori dello stato di salute, dei determinanti sanitari (stile di vita, fattori ambientali), dell’assistenza sanitaria (compresa la spesa sanitaria) e delle cause di mortalità.

Principali iniziative per il 2008-2012:

adozione, se possibile, di regolamenti della Commissione riguardo all’attuazione del prossimo regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie sulla sanità pubblica e sulla salute e la sicurezza sul luogo di lavoro,

rafforzamento dell’infrastruttura del sistema di base delle statistiche sulla sanità pubblica, con particolare attenzione all’esame, al consolidamento e all’attuazione delle metodologie pertinenti, come l’indagine europea sulla salute basata su interviste e il sistema dei conti sanitari,

miglioramento della disponibilità, comparabilità, tempestività e pertinenza politica delle statistiche in materia di sanità pubblica — comprese le statistiche sulla disabilità e l’assistenza sanitaria, ripartite per genere — con particolare attenzione agli ulteriori sviluppi della metodologia e tenendo conto dei contesti diversi di ogni paese.

TITOLO XIV

TUTELA DEI CONSUMATORI

Quadro normativo

Nel corso degli ultimi anni la politica a favore dei consumatori ha visto significativamente aumentare la propria importanza (articolo 153 del trattato CE). Il lavoro di Eurostat si baserà sulla strategia per la tutela della salute e dei consumatori nonché sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma di azione comunitaria in materia di salute e di tutela dei consumatori 2007-2013, adottata dalla Commissione nell’aprile 2005.

Il vasto settore della «tutela dei consumatori» si suddivide in due campi principali: «affari legati ai consumatori» e «sicurezza alimentare».

Situazione attuale

Per quanto riguarda gli affari legati ai consumatori, Eurostat produce annualmente una pubblicazione riepilogativa intitolata «Consumatori in Europa — Fatti e cifre» ed ha istituito una task force interservizi incaricata di produrre statistiche dettagliate sui prezzi.

La sicurezza alimentare è parte importante della politica in materia di protezione dei consumatori, e l’Unione europea ha sviluppato un ampio raggio di azioni legislative e di altro tipo per assicurare sistemi di controllo efficaci sull’intera filiera alimentare, comprendenti anche l’introduzione di limiti di legge per l’ambiente e per il benessere degli animali.

L’obiettivo degli sforzi profusi da Eurostat in materia di statistiche sulla sicurezza alimentare è fornire consulenze metodologiche e dati statistici non solo agli addetti ai lavori a livello politico, ma anche ai soggetti privati e all’opinione pubblica in generale.

Principali iniziative per il 2008-2012 (affari legati ai consumatori):

elaborazione di statistiche ufficiali «dure» (ad esempio, prezzi dettagliati, spese di consumo transfrontaliere, relazioni tra imprese e consumatori, ecc.) e assistenza metodologica per le statistiche «morbide» elaborate da altri organi privati/pubblici,

preparazione di un piano d’azione sulla base delle conclusioni della task force interservizi relative alle statistiche dettagliate sul prezzo,

lancio di uno studio esauriente su un eventuale modulo relativo ai temi attinenti alla tutela dei consumatori da inserire nel nuovo strumento (E4SM) attualmente in fase di sviluppo da parte di Eurostat.

Principali iniziative per il 2008-2012 (sicurezza alimentare):

proseguimento dello sviluppo di statistiche pertinenti per la sorveglianza della sicurezza alimentare,

miglioramento della disponibilità e qualità di statistiche sui prodotti con marchi (prodotti biologici, prodotti a base di organismi geneticamente modificati, ecc.).

TITOLO XV

RETI TRANSEUROPEE

Non è necessario alcun programma statistico diretto. Le informazioni statistiche per questo titolo sono dedotte, se del caso, dai dati ed indicatori generati per altri titoli del programma.

TITOLO XVI

INDUSTRIA

Statistiche sulle imprese

Le statistiche sulle imprese europee sono necessarie come supporto alle analisi sulla competitività, sulla produttività e sulla crescita e rappresentano informazioni indispensabili per il monitoraggio dei progressi realizzati nel settore degli obiettivi della strategia riveduta di Lisbona.

Quadro normativo

Regolamento (CEE) n. 3924/91 del Consiglio, del 19 dicembre 1991, relativo ad un’indagine comunitaria sulla produzione industriale (18); regolamento (CE, Euratom) n. 58/97 del Consiglio, del 20 dicembre 1996, relativo alle statistiche strutturali sulle imprese (19); regolamento (CE) n. 48/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 dicembre 2003, relativo alla produzione di statistiche comunitarie annuali sull’industria dell’acciaio per gli anni di riferimento 2003-2009 (20); regolamento (CE) n. 1450/2004 della Commissione, del 13 agosto 2004, recante attuazione della decisione n. 1608/2003/CE del Parlamento europeo e del Consiglio con riferimento alla produzione e allo sviluppo di statistiche comunitarie sull’innovazione (21); regolamento (CE) n. 716/2007; proposta della Commissione, del 5 aprile 2005, di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro comune per i registri di imprese a fini statistici.

Situazione attuale

Le statistiche strutturali sulle imprese vengono utilizzate per analizzare nei dettagli l’evoluzione strutturale delle imprese europee. Le principali preoccupazioni degli utilizzatori sono la loro insufficiente tempestività e la lentezza nell’adattamento alle nuove esigenze politiche emergenti, ad esempio le carenze di informazioni sul settore dei servizi, sull’imprenditorialità, sulla globalizzazione e sulla transizione verso modelli di produzione sostenibili. Per determinati settori manifatturieri le statistiche sulla produzione rappresentano un complemento essenziale alla comprensione della performance del settore.

Le statistiche comunitarie sull’innovazione rappresentano il principale strumento di misurazione dell’innovazione in Europa. Tali statistiche dal 2004 vengono prodotte a scadenza biennale. Per quanto possibile, i microdati sono allegati ai dati dell’indagine comunitaria sull’innovazione.

Le statistiche sulle consociate estere (FATS) sono in via di sviluppo, e un nuovo regolamento fornirà una nuova serie di variabili volte a misurare la globalizzazione. Il registro comunitario dei gruppi imprenditoriali multinazionali (EuroGroups), previsto dal nuovo regolamento sui registri d’impresa, si trova in una fase pilota.

Principali iniziative per il 2008-2012:

piena attuazione della legislazione chiave (rifusione del regolamento SSI, del regolamento FATS, del registro EuroGroups). Svolgimento ed esauriente valutazione degli studi pilota previsti dalla legislazione,

per quanto riguarda la CIS 2008, piena attuazione del manuale di Oslo 2005. La CIS 2010 e le conseguenti indagini comunitarie sull’innovazione miglioreranno ulteriormente la qualità e l’accessibilità dei dati,

sviluppo di nuove statistiche per comprendere meglio la globalizzazione dell’economia e l’imprenditorialità,

risposta alle preoccupazioni degli utenti riguardanti la tempestività e l’inerzia nei confronti delle nuove esigenze, sperimentando nuovi modi più flessibili per la raccolta dei dati, in particolare tramite indagini ad hoc e metodi basati su campioni europei,

nel rispetto del diritto delle imprese alla riservatezza dei propri dati, elaborazione di metodi per pubblicare gli aggregati europei a un livello di attività quanto più dettagliato possibile,

attuazione in tutte le statistiche sulle imprese della classificazione delle attività economiche NACE Rev. 2 a partire dall’anno di riferimento 2008 in avanti,

progettazione di un programma speciale per riconfigurare le statistiche sul commercio e sulle imprese. Sviluppo all’interno di tale programma di metodi volti a ridurre l’onere gravante sulle imprese.

Statistiche sulla società dell’informazione

Il ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) è uno dei principali motori per arrivare a una società dell’inserimento, al miglioramento dei posti di lavoro e al rafforzamento della competitività delle imprese europee. Le statistiche Eurostat sulla società dell’informazione rappresentano una base vitale perché i decisori europei possano seguire l’evoluzione strutturale dell’economia verso un’economia della conoscenza, e contribuiscono alla valutazione del progresso verso gli obiettivi della strategia riveduta di Lisbona.

Quadro normativo

Regolamento (CE) n. 808/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativo alle statistiche comunitarie sulla società dell’informazione (22).

Situazione attuale

Per molti anni Eurostat ha contribuito alla valutazione comparativa della società dell’informazione fornendo indicatori del ricorso alle TIC nelle imprese nonché da parte dei nuclei familiari e dei singoli. Tale attività verrà proseguita e migliorata per adattarla alle necessità politiche quali l’iniziativa i2010, fondata sulla strategia riveduta di Lisbona, e ad altre iniziative politiche. Questo comporta la necessità di un’adeguata base giuridica dopo la scadenza dell’attuale legislazione.

Per andare al di là dell’aspetto della disponibilità e dell’utilizzo, la raccolta di dati relativi agli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) ed all’impatto di tali tecnologie sui bilanci e sul comportamento delle imprese e sulla società completerà le attuali indagini comunitarie. Si valuterà la necessità di adattare la base giuridica relativa alle statistiche sulla società dell’informazione per garantire un insieme di dati esauriente, tempestivo e compatibile con i conti nazionali riguardo ai settori TIC e della comunicazione elettronica.

Principali iniziative per il 2008-2012:

adeguamento costante alle esigenze politiche in mutazione degli indicatori relativi alla società dell’informazione, compresi gli indicatori sul settore delle TIC e sulla sua competitività, mirando a una cooperazione internazionale rafforzata a livello della misurazione delle TIC,

messa a punto di statistiche relative all’investimento nelle TIC e all’adozione di tali tecnologie, per rispondere meglio all’obiettivo di misurare lo sviluppo sostenibile e l’impatto della società dell’informazione.

Statistiche sul turismo

Il turismo è un’importante attività economica nell’Unione europea, e potenzialmente può contribuire all’aumento dell’occupazione nonché alla crescita economica, oltre che allo sviluppo e all’integrazione socioeconomica anche nelle zone rurali, periferiche e sottosviluppate.

Quadro normativo

Direttiva 95/57/CE del Consiglio, del 23 novembre 1995, relativa alla raccolta di dati statistici nel settore del turismo (23).

Situazione attuale

Attualmente si producono statistiche sull’offerta e domanda di sistemazioni turistiche, nonché sugli aspetti economici correlati al comportamento turistico. I temi che suscitano maggiore preoccupazione sono l’ottenimento di un maggiore grado di comparabilità delle statistiche esistenti e l’elaborazione di conti satellite del turismo armonizzati, che rientrano nella più vasto obiettivo di un turismo sostenibile, per il quale occorrerebbe definire e misurare indicatori pertinenti. A causa delle ripercussioni immediate sull’industria turistica di eventi quali un attentato terroristico o una pandemia, una preoccupazione essenziale sarà il miglioramento della tempestività dei dati.

Principali iniziative per il 2008-2012:

modernizzazione e, ove possibile, semplificazione dell’attuale serie di statistiche sul turismo e della relativa base giuridica,

attuazione dei conti satellite del turismo armonizzati (inclusi gli indicatori per il turismo sostenibile).

Statistiche sull’energia

La sicurezza degli approvvigionamenti di fonti d’energia accessibili e rispettose dell’ambiente costituisce il fulcro della politica energetica dell’Unione europea. Il sistema delle statistiche sull’energia è stato elaborato in risposta alle necessità imposte da questo approccio.

Quadro normativo

Il sistema delle statistiche sull’energia si basa in larga misura su un accordo. Esistono inoltre alcuni vincoli normativi che contemplano determinati aspetti specifici del sistema, al di là della direttiva 90/377/CEE del Consiglio, del 29 giugno 1990, concernente una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica (24).

Situazione attuale

Nel corso degli ultimi anni il mercato del petrolio è diventato variabile e imprevedibile, mentre i prezzi hanno raggiunto livelli elevati. La dipendenza energetica dell’UE continua a crescere; la domanda di energia è in aumento, il che fa dubitare della capacità di ridurre le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra; allo stesso tempo i mercati di elettricità/gas dell’UE non si sono ancora evoluti verso un vero e proprio mercato interno competitivo. In questo contesto politico la Commissione — in risposta all’invito formulato dai capi di Stato e di governo nel 2005 — ha reagito con una serie di proposte (Libro verde: strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura), quali la creazione di un Osservatorio europeo sull’approvvigionamento energetico per sorvegliare gli schemi di domanda e fornitura che governano i mercati energetici dell’UE, una nuova direttiva comunitaria sui sistemi di riscaldamento e di raffreddamento, il controllo mirato/la definizione delle energie rinnovabili oltre il 2010 (compresa l’energia elettrica e i biocarburanti liquidi) nonché il monitoraggio dei miglioramenti in materia di efficienza dell’uso finale dell’energia.

Principali iniziative per il 2008-2012:

adozione di un regolamento sulle statistiche in materia di energia che riassuma le attuali disposizioni e ne migliori la qualità,

introduzione dell’obbligo legale di raccogliere statistiche sui prezzi pagati dai nuclei familiari per l’elettricità e il gas,

elaborazione di una metodologia/sistema per individuare i dati sui reali paesi di origine (destinazione) delle importazioni (esportazioni) di gas,

miglioramento della metodologia/delle nomenclature per la raccolta di statistiche sui biocarburanti liquidi,

definizione di indicatori/raccolta di dati per valutare l’efficienza energetica ai sensi della direttiva 2006/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici (25),

se del caso, estensione degli indicatori della concorrenza che valutano l’efficacia della concorrenza e dell’integrazione dei mercati del gas/dell’elettricità.

TITOLO XVII

COESIONE ECONOMICA E SOCIALE

Quadro normativo

Regolamento (CE) n. 1059/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, relativo all’istituzione di una classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS) (26); direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2007, che istituisce un’Infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire) (27).

Situazione attuale

I dati statistici regionali vengono raccolti per circa una dozzina di ampi settori statistici regionali, alcuni dei quali sono disciplinati da atti normativi, mentre altri sono disciplinati da un accordo. Di norma i dati vengono inviati a Eurostat su base continua. I dati sulle regioni urbane per l’audit urbano vengono raccolti a cadenza triennale dal 2003.

Le informazioni geografiche vengono raccolte e immagazzinate nella base dati GISCO, ad uso di Eurostat e di tutte le direzioni generali della Commissione. La mancanza di standard e di un quadro armonizzato per la raccolta di informazioni richiedono un significativo impiego di risorse per una corretta manutenzione e per l’aggiornamento. D’altro lato la crescente attenzione per le potenzialità della combinazione delle informazioni geografiche con quelle statistiche e tematiche fa lievitare la richiesta di elaborazione di mappe, analisi e applicazioni.

Principali iniziative per il 2008-2012:

i lavori da intraprendere nel quadro del programma statistico 2008-2012, di conseguenza, saranno determinati dalla configurazione della nuova politica regionale della Comunità nel corso del nuovo periodo di programmazione dei fondi strutturali. I lavori di consolidamento dei dati esistenti saranno proseguiti, in particolare nei settori dell’audit urbano, dei trasporti, dell’ambiente nonché della ricerca e dello sviluppo. L’attuazione di un quadro legislativo per i dati sulla popolazione regionale e la prossima revisione del regolamento SEC 95, che include i conti regionali, sarà di grande importanza ai fini dei lavori nel quadro degli indicatori strutturali. La coerenza metodologica delle statistiche regionali verrà migliorata grazie all’inserimento nel quadro normativo di pertinenza, all’atto della sua revisione, di una metodologia più rigorosa, mentre l’applicazione di standard qualitativi, già iniziata per i conti regionali, verrà estesa ad altre statistiche regionali, al fine di assicurarne la comparabilità e la tempestività. L’attuazione della classificazione delle attività economiche NACE Rev. 2 comporterà il nuovo calcolo delle serie temporali per i periodi precedenti l’introduzione della revisione,

la disponibilità e l’accessibilità dell’informazione geografica nell’Unione europea saranno rivoluzionate dall’attuazione della direttiva-quadro relativa all’Infrastruttura per l’informazione territoriale in Europa (Inspire: INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe), che punta a sviluppare un’infrastruttura di dati spaziali europei a sostegno delle politiche ambientali e di altre politiche. Ciò sortirà un impatto significativo sull’organizzazione e sull’utilizzo di tali informazioni da parte dei servizi della Commissione. Nel corso di questo periodo di programmazione, il gruppo «Informazione geografica» di Eurostat dovrebbe non soltanto garantire lo sviluppo dell’infrastruttura tecnica ed organizzativa (compresa l’istituzione e la gestione del comitato Inspire), ma anche garantire l’appoggio all’attuazione di Inspire nell’Unione europea. Verrà portata avanti presso gli utenti della Commissione la promozione di tecniche d’analisi spaziale che combinano i dati statistici e geografici; la disponibilità crescente di dati spaziali a seguito dell’allargamento dell’infrastruttura migliorerà fortemente il potenziale di definizione di indicatori precisi.

TITOLO XVIII

RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO

Quadro normativo

Statistiche in materia di scienza, tecnologia e innovazione (STI):

decisione n. 1608/2003/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2003, concernente la produzione e lo sviluppo di statistiche comunitarie in materia di scienza e tecnologia (28); regolamento (CE) n. 753/2004 della Commissione, del 22 aprile 2004, recante attuazione della decisione n. 1608/2003/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulle statistiche comunitarie in materia di scienza e tecnologia (29); regolamento (CE) n. 1450/2004;

ricerca, metodologia e nomenclatura statistica: decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente il Settimo programma quadro della Comunità europee per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013) (30);

gestione e riservatezza dei microdati: regolamento (CE) n. 1104/2006.

Situazione attuale

Statistiche in materia di scienza, tecnologia e innovazione: le politiche comunitarie in materia di scienza, tecnologia e innovazione sono tra i capisaldi della strategia di Lisbona, come sottolineano le conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona del 15 e 16 marzo 2002 e la revisione intermedia del 2005. La produzione e diffusione di statistiche in materia di R&S, di statistiche sulle risorse umane nella scienza e nella tecnologia, di statistiche sui brevetti, di statistiche sulle industrie ad alta tecnologia e di statistiche sui servizi basati sulla conoscenza sono considerevolmente migliorate nel corso degli ultimi anni. Tale produzione è basata su proprie raccolte di dati, sull’uso di fonti amministrative e sull’uso di altre fonti di dati ufficiali e non ufficiali. Il quadro normativo è stato approntato.

Ricerca, metodologia e nomenclature statistiche: a causa dei cambiamenti intervenuti nelle condizioni di lavoro, soprattutto a causa dell’allargamento, della globalizzazione e delle tecnologie TI, ma anche nei costi per la raccolta di statistiche, è necessario migliorare tutte le componenti della qualità dei dati di cui al regolamento (CE) n. 322/97, andando incontro alle nuove esigenze delle istanze decisionali europee e di altri soggetti, ed adeguando le statistiche al cambiamento della società.

Gestione e riservatezza dei microdati: è importante per i ricercatori un agevole accesso ai microdati raccolti a livello europeo come parte della produzione statistica a norma dell’articolo 285 del trattato CE. Tale accesso deve essere conforme alla legislazione pertinente in materia di confidenzialità, ad esempio il regolamento (CE) n. 322/97 e il regolamento (Euratom, CEE) n. 1588/90 del Consiglio, dell’11 giugno 1990, relativo alla trasmissione all’istituto statistico delle Comunità europee di dati statistici protetti dal segreto (31). Sarà necessario trovare nuove soluzioni preservando la sicurezza.

Principali iniziative per il 2008-2012:

statistiche sulla scienza e la tecnologia e l’innovazione: nei prossimi anni il lavoro sulle statistiche STI si concentrerà sul miglioramento della qualità dei dati, dei metodi statistici, delle nomenclature, dei concetti e delle definizioni (ad esempio, mediante una migliore misura dei flussi di conoscenza e mediante l’utilizzo di fonti di dati grezzi Patstat armonizzati a livello internazionale), sull’apertura a fonti di dati supplementari e sull’attuazione integrale delle statistiche sull’evoluzione della carriera dei titolari di dottorato, nonché sull’aggiornamento della legislazione in vigore riguardo ai vari settori statistici regolamentati e sulla fornitura di un input più efficace per i conti nazionali,

ricerca, metodologia e nomenclature statistiche: nel 7o programma quadro, la priorità sarà accordata al miglioramento di settori tematici ma anche alla ricerca mirante a migliorare la qualità dei dati tramite metodi innovativi (costruzione di modelli, stima, imputazione). Verrà riattivata la Comunità di ricerca funzionale in materia di statistiche ufficiali, incoraggiando la messa in rete. Verranno promosse ed agevolate la diffusione e l’utilizzo dei risultati della ricerca sulle statistiche ufficiali del 6o e 7o programma quadro e l’applicazione operativa dei risultati della stessa. Più lavoro deve essere fatto riguardo al miglioramento delle nomenclature utilizzate (indagini europee sui gruppi di imprese che portano avanti attività di ricerca e sviluppo) nonché all’uso ed all’ampliamento dell’infrastruttura europea dei registri di gruppi di imprese,

gestione e riservatezza dei microdati: promozione di un approccio integrato e di una metodologia riguardo allo sviluppo di infrastrutture europee volte ad agevolare l’accesso dei ricercatori ai dati anonimi nel quadro della legislazione attuale.

TITOLO XIX

AMBIENTE

Quadro normativo

Le statistiche UE nel settore ambientale rispondono alla necessità di statistiche, conti ed indicatori di elevata qualità, esaurienti, affidabili e pertinenti mirati a sviluppare, attuare e seguire la politica comunitaria dell’ambiente, in particolare il sesto programma d’azione per l’ambiente (6o PAA), le sue strategie tematiche e le dimensioni ambientali della strategia dell’UE per uno sviluppo sostenibile (SSS) e la strategia di Lisbona nonché il processo di Cardiff relativo all’integrazione delle preoccupazioni ambientali in tutti i settori politici. Attualmente solo la raccolta di statistiche in materia di rifiuti (32) e di spesa ambientale (33) è disciplinata da atti normativi.

Situazione attuale

Attualmente i dati ambientali vengono prodotti dall’Agenzia europea per l’ambiente (AEA), dal Centro comune di ricerca (CCR), dalla direzione generale per l’ambiente della Commissione (DG ENV) e da Eurostat. Un accordo tecnico sulla ripartizione delle responsabilità e delle risorse umane, che ha portato alla creazione dei Centri per i dati ambientali (CDA), è stato concluso dal «gruppo dei quattro» (Gd4) (34). In questo contesto verrà garantita una maggiore interoperabilità dell’infrastruttura TI dei partner Gd4. La stretta partnership con organizzazioni internazionali (ONU, OCSE) riguardo ai metodi (ad esempio, produzione di manuali) e alla raccolta di dati (questionario comune Eurostat/OCSE) completa il quadro delle statistiche e dei conti in materia di ambiente.

Andare incontro alla richiesta di dati sulle «strategie tematiche», come ad esempio «prevenzione e riciclaggio dei rifiuti», «sfruttamento sostenibile delle risorse naturali» e «uso sostenibile dei pesticidi», è la priorità principale; si proseguiranno la produzione di statistiche ambientali di base e la fornitura agli altri CDA di statistiche e indicatori sull’acqua, sull’atmosfera, sulla biodiversità, sul suolo nonché sullo sfruttamento delle foreste e del territorio.

Una migliore analisi e quantificazione del legame tra i pilastri economici ed ambientali della SSS impone di sviluppare maggiormente i conti economico-ambientali. Alcuni sottosettori tematici dell’informazione ambientale presentano lacune considerevoli, e non sempre sono aggiornati. La quota di statistiche e conti ambientali disciplinati giuridicamente è bassa: si dovrebbe dunque provvedere alle basi giuridiche per altri settori essenziali.

Principali iniziative per il 2008-2012:

Per migliorare le sinergie, la pianificazione e l’attuazione relative alle statistiche sull’ambiente, i lavori intrapresi nel corso del periodo 2008-2012 saranno coordinati dalla «riunione dei direttori sui conti e sulle statistiche in materia ambientale» (DIMESA), che copre le due reti Gd4 e gli Stati membri.

Gestione in coordinamento totale con il «gruppo dei quattro» dei centri di dati per i rifiuti, le risorse naturali ed i prodotti, e dei regolamenti sulle statistiche in materia di rifiuti e sui pesticidi (previsti) in modo da fornire dati di elevata qualità, in linea con le richieste di dati formulate nelle strategie tematiche.

Razionalizzazione degli indicatori ambientali esistenti e sviluppo di nuovi indicatori/sostegno tecnico al calcolo di nuovi indicatori a livello UE e al riesame degli obblighi di dichiarazione, per una raccolta di dati ambientali più mirata ed efficace.

Maggiore promozione dello sviluppo metodologico e della ricerca sui conti economici dell’ambiente ed attuazione dei principali moduli per i conti dell’ambiente.

Ulteriore miglioramento dei metodi di stima e previsione istantanea per colmare le lacune in termini di dati e migliorare la tempestività delle statistiche e dei conti sull’ambiente.

Sviluppo, se necessario, di basi giuridiche per quanto riguarda i settori chiave della raccolta di dati ambientali attualmente non coperti da atti giuridici.

TITOLO XX

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

La produzione di statistiche di qualità è essenziale per valutare il successo della politica dello sviluppo. I paesi in via di sviluppo ne hanno bisogno per basare le loro decisioni politiche su dati comprovati. Inoltre, nel contesto del consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, nonché del rispetto dei diritti dell’uomo, le statistiche sono un esempio di buona gestione e possono contribuire a promuovere la buona gestione e la trasparenza, a condizione che siano rispettati gli standard del caso per la qualità della produzione statistica e che siano garantite l’accessibilità e la diffusione delle statistiche ufficiali.

Quadro normativo

Articolo 180 del trattato CE

Situazione attuale

Molto rimane da fare nei paesi in via di sviluppo per aumentare la capacità statistica. L’obiettivo generale è sostenere le politiche in materia di relazioni esterne dell’Unione europea, fornendo un’assistenza tecnica statistica adeguata e mirata allo scopo di rafforzare la capacità statistica dei paesi che beneficiano degli aiuti dell’Unione europea. Tale assistenza deve essere duratura. A tale riguardo si dovrebbe garantire che le statistiche formino parte integrante dei piani di sviluppo nazionali e regionali.

L’elemento politico più significativo è il rafforzamento esplicito della lotta contro la povertà nel quadro della politica comunitaria di sviluppo adottata dalla Comunità, segnatamente con i paesi ACP, e in maniera speciale in Africa. Di conseguenza la cooperazione statistica si concentra sempre più sull’intensificazione della misurazione e del monitoraggio della povertà, con particolare accento sugli indicatori degli Obiettivi di sviluppo del millennio (MDG).

Attualmente vengono forniti l’assistenza e la consulenza tecnica necessaria per misurare l’impatto dei programmi di sviluppo dell’Unione europea e in linea generale rispetto all’elemento statistico dei programmi di sviluppo regionale dell’Unione europea.

L’integrazione regionale rappresenta una priorità permanente del programma e riflette la moltiplicazione delle iniziative prese dai paesi stessi per rafforzare le loro strutture regionali. Fra i settori che beneficiano di sostegno, è il caso di menzionare la sorveglianza multilaterale, il miglioramento dei conti nazionali, le statistiche dei prezzi, le statistiche agricole, le statistiche delle risorse naturali e delle pressioni sull’ambiente, il commercio estero, le statistiche sulle imprese e la formazione statistica.

Il sistema statistico europeo prosegue ed intensifica i propri sforzi per migliorare il coordinamento nella Comunità dei donatori (ad esempio, donatori bilaterali e multilaterali). Di conseguenza, Eurostat e gli Stati membri sostengono, particolarmente nel quadro dell’OCSE/DAC, delle Nazioni Unite e della Banca mondiale, i lavori volti a valutare l’impatto della cooperazione allo sviluppo sulle possibilità di raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio. La SSE in quanto tale svolge un ruolo attivo nell’iniziativa PARIGI 21. Le attività di cooperazione tecnica, in particolare, sottolineano l’importanza della focalizzazione sull’utente e contribuiscono al riconoscimento del valore della programmazione pluriennale.

Principali iniziative per il 2008-2012:

aumento della visibilità delle statistiche nei piani di sviluppo nazionali e regionali,

fornitura di assistenza tecnica e appoggio scientifico, ogni qualvolta è possibile, allo svolgimento dei programmi di sviluppo statistico, in particolare a livello regionale; sostegno ai progetti con implicazioni statistiche ed armonizzazione delle statistiche nei paesi che beneficiano dell’aiuto dell’UE; contributo alla valutazione delle priorità statistiche per la pianificazione e la programmazione delle attività di cooperazione statistica dell’UE,

particolare accento, tenendo conto della dimensione di genere, sulla misurazione e sul monitoraggio della povertà dei progressi in materia di coesione sociale, sulla sostenibilità ambientale e sugli indicatori degli Obiettivi di sviluppo del millennio.

TITOLO XXI

COOPERAZIONE ECONOMICA, FINANZIARIA E TECNICA CON I PAESI TERZI

Quadro normativo

Regolamento (Euratom, CE) n. 1279/96 del Consiglio, del 25 giugno 1996, relativo alla prestazione di assistenza per la riforma e il rilancio dell’economia nei nuovi Stati indipendenti e in Mongolia (35); comunicazione della Commissione al Consiglio, del 9 dicembre 2004, sulle proposte della Commissione riguardanti piani d’azione nell’ambito della politica europea di vicinato (PEV).

Situazione attuale

La cooperazione statistica con i paesi rientranti nella PEV mira a sostenere lo sviluppo dei sistemi statistici di questi paesi per produrre una serie fondamentale di dati armonizzati che soddisfino le necessità dell’Unione europea in settori rilevanti per le politiche dell’Unione europea. L’assistenza statistica a questi paesi è attuata tramite lo strumento europeo di vicinato e partenariato.

Principali iniziative per il 2008-2012:

sviluppo dei settori essenziali delle statistiche economiche, dei conti nazionali e delle statistiche sui prezzi, del commercio estero, delle statistiche in materia di migrazioni e delle statistiche sociali. Inoltre, altri settori, come le statistiche sull’energia e sull’ambiente — e, su un piano più generale, gli indicatori di sviluppo sostenibile — dovrebbero gradualmente profilarsi come elemento chiave del processo decisionale politico,

la cooperazione mirerà inoltre a costruire e migliorare le capacità istituzionali degli istituti nazionali di statistica e alla cooperazione interistituzionale.


(1)  GU L 210 del 31.7.2006, pag. 82.

(2)  GU L 102 del 7.4.2004, pag. 1.

(3)  GU L 35 dell’8.2.2005, pag. 23. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 602/2006 della Commissione (GU L 106 del 19.4.2006, pag. 10).

(4)  La libera circolazione delle persone è oggetto del titolo IV.

(5)  GU L 230 del 16.9.2003, pag. 1.

(6)  GU L 171 del 29.6.2007, pag. 17.

(7)  L’adozione di misure nell’ambito della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale non è prevista dal titolo IV del trattato CE, ma fa parte del titolo VI del trattato sull’Unione europea. Esse rientrano invece nell’ambito del titolo IV del presente documento, poiché sia la politica in materia di immigrazione sia la cooperazione giudiziaria e di polizia fanno parte dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

(8)  GU L 310 del 30.11.1996, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1267/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 180 del 18.7.2003, pag. 1).

(9)  GU L 181 del 19.7.2003, pag. 1.

(10)  GU L 163 del 23.6.2007, pag. 17.

(11)  GU L 332 del 31.12.1993, pag. 7. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2103/2005 (GU L 337 del 22.12.2005, pag. 1).

(12)  GU L 257 del 27.10.1995, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1882/2003.

(13)  GU L 162 del 5.6.1998, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 393 del 30.12.2006, pag. 1).

(14)  GU L 124 del 27.4.2004, pag. 1.

(15)  GU L 118 del 25.5.1995, pag. 10. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1882/2003.

(16)  GU L 183 del 29.6.1989, pag. 1. Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2007/30/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 165 del 27.6.2007, pag. 21).

(17)  GU L 271 del 9.10.2002, pag. 1. Decisione modificata dalla decisione n. 786/2004/CE (GU L 138 del 30.4.2004, pag. 7).

(18)  GU L 374 del 31.12.1991, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1893/2006.

(19)  GU L 14 del 17.1.1997, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1893/2006.

(20)  GU L 7 del 13.1.2004, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1893/2006.

(21)  GU L 267 del 14.8.2004, pag. 32. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 973/2007 della Commissione (GU L 216 del 21.8.2007, pag. 10).

(22)  GU L 143 del 30.4.2004, pag. 49. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 1893/2006.

(23)  GU L 291 del 6.12.1995, pag. 32. Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2006/110/CE (GU L 363 del 20.12.2006, pag. 418).

(24)  GU L 185 del 17.7.1990, pag. 16. Direttiva modificata da ultimo dalla decisione 2007/394/CE della Commissione (GU L 148 del 9.6.2007, pag. 11).

(25)  GU L 114 del 27.4.2006, pag. 64.

(26)  GU L 154 del 21.6.2003, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 105/2007 della Commissione (GU L 39 del 10.2.2007, pag. 1).

(27)  GU L 108 del 25.4.2007, pag. 1.

(28)  GU L 230 del 16.9.2003, pag. 1.

(29)  GU L 118 del 23.4.2004, pag. 23. Decisione modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 973/2007.

(30)  GU L 412 del 30.12.2006, pag. 1.

(31)  GU L 151 del 15.6.1990, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1882/2003.

(32)  Regolamento (CE) n. 2150/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2002, relativo alle statistiche sui rifiuti (GU L 332 del 9.12.2002, pag. 1). Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1893/2006.

(33)  Regolamento (CE, Euratom) n. 58/97.

(34)  Accordo tecnico del 14 novembre 2005 sulla creazione dei Centri per i dati ambientali, concluso tra i quattro organi comunitari responsabili per le relazioni in materia ambientale e per la diffusione di dati in materia ambientale.

(35)  GU L 165 del 4.7.1996, pag. 1.