31999D0851

1999/851/CE: Decisione del Consiglio, del 6 dicembre 1999, relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Polonia

Gazzetta ufficiale n. L 335 del 28/12/1999 pag. 0008 - 0014


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 6 dicembre 1999

relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Polonia

(1999/851/CE)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 622/98 del Consiglio, del 16 marzo 1998, relativo all'assistenza in favore degli Stati candidati nell'ambito della strategia di preadesione, e in particolare all'istituzione di partenariati per l'adesione(1), in particolare l'articolo 2,

vista la proposta della Commissione,

considerando quanto segue:

(1) il Consiglio europeo di Lussemburgo ha stabilito che il partenariato per l'adesione è un nuovo strumento che costituisce l'asse fondamentale della strategia rafforzata di preadesione;

(2) il regolamento (CE) n. 622/98 prevede che il Consiglio decida, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, in merito ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni contenuti nei singoli partenariati per l'adesione man mano che questi sono presentati ai singoli Stati candidati, nonché su successivi adeguamenti sostanziali ad essi applicabili;

(3) l'assistenza comunitaria è subordinata alla realizzazione degli elementi essenziali, in particolare al rispetto degli impegni previsti dagli accordi europei e ai progressi compiuti verso il raggiungimento dei criteri di Copenaghen; in mancanza di un elemento essenziale, il Consiglio, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, può fare i passi opportuni in merito a qualsiasi aiuto di preadesione;

(4) il Consiglio europeo di Lussemburgo ha deciso che l'attuazione del partenariato per l'adesione e i progressi compiuti nel recepimento dell' "acquis" siano esaminati dagli organi dell'accordo europeo;

(5) la relazione periodica del 1999 della Commissione ha presentato un'analisi obiettiva dei preparativi della Repubblica di Polonia per l'adesione e ha individuato una serie di aree prioritarie di ulteriore intervento;

(6) per prepararsi all'adesione, la Repubblica di Polonia dovrebbe aggiornare il suo programma nazionale per l'adozione dell' "acquis"; tale programma dovrebbe prevedere un calendario per realizzare le priorità e gli obiettivi intermedi fissati nel partenariato per l'adesione,

DECIDE:

Articolo 1

A norma dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 622/98, i principi, le priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni contenuti nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Polonia sono riportati nell'allegato, che costituisce parte integrante della presente decisione.

Articolo 2

L'attuazione del partenariato per l'adesione è esaminata dagli organi dell'accordo europeo e attraverso gli appropriati organi del Consiglio, ai quali la Commissione riferisce regolarmente.

Articolo 3

La presente decisione diviene efficace il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

Fatto a Bruxelles, addì 6 dicembre 1999.

Per il Consiglio

Il Presidente

T. HALONEN

(1) GU L 85 del 20.3.1998, pag. 1.

ALLEGATO

POLONIA: PARTENARIATO PER L'ADESIONE 1999

1. OBIETTIVI

L'obiettivo del partenariato per l'adesione è definire in un unico quadro le aree prioritarie di ulteriore intervento individuate nella relazione periodica della Commissione del 1999 sui progressi conseguiti dalla Polonia in vista dell'adesione all'Unione europea, gli strumenti finanziari disponibili per consentire al paese di realizzare tali priorità e le condizioni cui è subordinata tale assistenza. Il presente partenariato per l'adesione costituisce la base per una serie di strumenti politici che verranno utilizzati per aiutare i paesi candidati durante i preparativi all'adesione. Tali strumenti comprendono, tra l'altro, il programma nazionale riveduto per l'applicazione dell' "acquis", la valutazione comune delle priorità di politica economica a medio termine, il patto contro la criminalità organizzata, nonché i piani di sviluppo nazionale e altri piani settoriali necessari per la partecipazione ai Fondi strutturali dopo l'adesione e per l'attuazione di ISPA e Sapard prima dell'adesione. Poiché questi strumenti sono tutti di natura differente, ciascuno di essi verrà approntato e attuato secondo procedure specifiche. I suddetti strumenti, pur non costituendo parte integrante del presente partenariato, includono priorità che saranno compatibili con esso.

2. PRINCIPI

Le aree prioritarie principali definite per gli Stati candidati riguardano la capacità di ciascuno di soddisfare i criteri stabiliti a Copenaghen, in base ai quali l'adesione all'Unione richiede:

- che lo Stato candidato abbia raggiunto una stabilità istituzionale che garantisca la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze;

- l'esistenza di un'economia di mercato funzionante nonché la capacità di far fronte alle pressioni concorrenziali e alle forze di mercato all'interno dell'Unione;

- la capacità di assumersi gli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione, inclusa l'adesione agli obiettivi dell'unione politica, economica e monetaria.

Nell'incontro di Madrid, il Consiglio europeo ha insistito sulla necessità che gli Stati candidati adeguino le proprie strutture amministrative per assicurare l'armonica attuazione delle politiche comunitarie dopo l'adesione, mentre a Lussemburgo ha sottolineato che l'inserimento dell' "acquis" nella legislazione è necessario ma non sufficiente, in quanto occorre assicurarne l'effettiva applicazione.

3. PRIORITÀ E OBIETTIVI INTERMEDI

Le relazioni periodiche della Commissione hanno posto l'accento sull'entità degli sforzi che devono essere ancora compiuti in taluni settori da parte dei paesi candidati per prepararsi all'adesione. Tale situazione richiede la fissazione di tappe intermedie in termini di priorità con obiettivi precisi definiti insieme agli Stati interessati e la cui realizzazione condizionerà l'entità dell'assistenza, i progressi dei negoziati in corso con gli uni e l'apertura di nuovi negoziati con gli altri. Le priorità e gli obiettivi intermedi contenuti nei partenariati per l'adesione riveduti sono a loro volta suddivisi in due gruppi: a breve e a medio termine. Quelli del primo gruppo sono stati selezionati in base al criterio che è realistico prevedere che la Polonia sia in grado di conseguirli o di ottenere risultati sostanziali entro la fine del 2000. La realizzazione delle priorità a medio termine richiederà probabilmente più di un anno, anche se talune azioni dovrebbero, ove possibile, essere avviate già nel corso del 2000. I progressi fatti nel realizzare le priorità indicate nel partenariato per l'adesione del 1998 sono valutati nella relazione periodica del 1999. Tale valutazione è stata utilizzata per formulare le priorità del presente partenariato.

Il 31 maggio 1999 la Polonia ha presentato una versione riveduta del suo programma nazionale per l'adozione dell' "acquis" (PNAA). Tale programma riporta un calendario per il conseguimento delle priorità e degli obiettivi intermedi, sulla base del primo partenariato per l'adesione, e indica le strutture amministrative e le risorse finanziarie necessarie.

Il partenariato per l'adesione indica i settori prioritari dei preparativi della Polonia per l'adesione. La Polonia dovrà tuttavia affrontare tutte le questioni individuate nella relazione periodica. È importante inoltre che la Polonia rispetti gli impegni in materia di ravvicinamento delle disposizioni legislative e di applicazione dell' "acquis", in base agli obblighi assunti nel quadro dell'accordo europeo, della procedura di screening e del processo negoziale. Va ricordato che l'inserimento dell' "acquis" nella legislazione non è di per sé sufficiente, in quanto occorre altresì assicurare che esso venga effettivamente applicato secondo gli stessi criteri adottati all'interno dell'Unione. In tutti i settori sottoelencati sono necessarie un'attuazione e un'applicazione effettive e credibili dell' "acquis".

Sulla scorta dell'analisi sviluppata nelle relazioni periodiche della Commissione, per la Polonia sono stati individuati i seguenti obiettivi intermedi e le seguenti priorità a breve e medio termine.

3.1. Priorità a breve termine (2000)

Criteri economici

- salvaguardare le realizzazioni in materia di stabilità macroeconomica e di bilancio;

- compiere progressi effettivi nella ristrutturazione del settore siderurgico (ad esempio mediante misure di attuazione rientranti in un programma settoriale globale inteso a ripristinare la vitalità economica, compresi il controllo degli aiuti statali e appropriate riduzioni delle capacità); continuare a ristrutturare il settore del carbone;

- continuare le privatizzazioni delle imprese statali;

- migliorare il funzionamento del mercato fondiario e accelerare l'organizzazione del catasto;

- migliorare le procedure fallimentari e semplificarne l'applicazione.

Mercato interno

- adottare entro il giugno 2000 un programma per l'eliminazione degli ostacoli tariffari e non tariffari all'accesso al mercato (in connessione con gli obblighi derivanti dall'accordo europeo);

- diritti di proprietà intellettuale e industriale: adottare la legge relativa al diritto d'autore e ai diritti affini e le relative modifiche. Migliorare (applicazione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale a livello amministrativo e giudiziario;

- libera circolazione delle merci: adottare la legge sul sistema nazionale di valutazione della conformità; adottare la legislazione che attua le direttive generali sulla sicurezza dei prodotti e sulla responsabilità relativa ai prodotti; modificare la legge del 1993 sulla normalizzazione. Iniziare il recepimento delle direttive sulla nuova strategia; istituire un'infrastruttura amministrativa indipendente conforme all' "acquis"; adottare una legislazione quadro sulle sostanze chimiche; proseguire l'allineamento della legislazione tecnica tradizionale;

- libera circolazione dei capitali: modificare la legislazione settoriale che limita gli investimenti esteri diretti;

- concorrenza: adottare la legge sugli aiuti di Stato e dotare di adeguate risorse l'autorità di controllo degli aiuti di Stato; completare la preparazione dell'inventario degli aiuti di Stato; continuare l'elaborazione delle relazioni annuali sugli aiuti di Stato; adottare e realizzare il programma di adeguamento delle zone economiche speciali;

- telecomunicazioni: approvare e attuare la legge sulle telecomunicazioni; istituire entro il giugno 2000 l'organismo di regolamentazione nazionale;

- audiovisivo: completare l'allineamento della legislazione;

- regime fiscale: attuare la legislazione IVA riservando un'attenzione particolare ai regimi di rimborso, alle aliquote e alle deduzioni; adeguare la legislazione relativa alle accise sulle bevande alcoliche e le sigarette; assicurare la conformità delle nuove misure fiscali con i principi del codice di condotta in materia d'imposizione delle imprese;

- dogane: attuare la strategia di ammodernamento dell'amministrazione delle dogane, compresi i livelli regionali; armonizzare l'applicazione del codice doganale.

Agricoltura

- proseguire l'elaborazione e l'attuazione del piano di sviluppo rurale, che dovrebbe garantire un futuro sostenibile all'economia rurale polacca e contenere in particolare misure di ammodernamento dell'agricoltura e delle industrie connesse, di gestione delle superfici agricole, compreso il problema della locazione, misure sociali di accompagnamento e misure di sensibilizzazione dell'opinione pubblica al futuro dell'agricoltura nelle comunità rurali;

- revisione della politica commerciale polacca relativa ai prodotti agricoli per ridurne la dipendenza dagli ostacoli alle importazioni e accrescerne la competitività;

- continuare l'adeguamento della legislazione veterinaria e fitosanitaria e migliorare le modalità d'ispezione e controllo, specialmente alla futura frontiera esterna;

- iniziare la razionalizzazione e il miglioramento degli impianti di prova e diagnosi; ammodernare i mattatoi e i caseifici in modo che soddisfino alle norme dell'Unione europea in materia di igiene e salute pubblica.

Trasporti

- allineare la legislazione per quanto riguarda le norme della sicurezza marittima.

Pesca

- accelerare i preparativi per l'adozione di una politica della pesca e di un programma di ristrutturazione del settore;

- elaborare un programma di sviluppo integrato per la creazione di adeguate strutture istituzionali, dotate di risorse e materiale sufficienti per le ispezioni e i controlli da eseguire a livello centrale e regionale e istituire un registro della flotta.

Occupazione e affari sociali

- preparare una strategia nazionale per l'occupazione in vista della futura partecipazione alla strategia europea per l'occupazione, tra l'altro mediante l'avvio di uno studio congiunto della situazione dell'occupazione;

- sostenere gli sforzi delle parti sociali in materia di potenziamenti delle capacità intesi a sviluppare e attuare il relativo "acquis", soprattutto mediante il dialogo sociale bilaterale.

Ambiente

- elaborare una strategia di ravvicinamento legislativo nel settore dell'ambiente che comprenda programmi di allineamento e attuazione direttiva per direttiva;

- accelerare il recepimento e l'attuazione della legislazione con particolare riguardo alle direttive quadro in materia di qualità dell'aria e gestione dei rifiuti, alle direttive per il controllo dell'inquinamento industriale e relative agli impianti industriali e alle direttive sulla qualità dell'acqua;

- elaborare un piano di finanziamento degli investimenti connessi alle direttive più rigorose in materia di qualità dell'aria e dell'acqua e di gestione dei rifiuti e in materia di controllo dell'inquinamento industriale (programmi di attuazione direttiva per direttiva), basato su stime su base annua dei costi di allineamento e dei mezzi di finanziamento pubblici e privati;

- completare il recepimento della direttiva sulla valutazione dell'impatto ambientale e metterla in applicazione;

- rafforzare l'amministrazione responsabile dell'ambiente e le sua capacità di applicazione a livello nazionale e regionale.

Giustizia e affari interni

- adottare e attuare la strategia nazionale interservizi per la gestione delle frontiere, con particolare attenzione alle risorse di bilancio necessarie per la frontiera orientale;

- rafforzare l'organismo nazionale di coordinamento dei servizi responsabili del rispetto della legge a livello centrale, regionale e locale;

- migliorare gli strumenti istituzionali di lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di stupefacenti;

- attuare un programma anticorruzione e antifrode (riguardante in particolare l'amministrazione delle dogane, della polizia e della giustizia); rafforzare le capacità dei servizi che lottano contro il riciclaggio dei proventi di reati; ratificare la convenzione del Consiglio d'Europa del 1990 sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, la convenzione europea di diritto penale sulla corruzione e la convenzione OCSE sulla lotta alla corruzione.

Rafforzamento della capacità amministrativa e giudiziaria, in particolare quella destinata alla gestione e al controllo dei fondi dell'Unione europea

- Phare(1), ISPA(2) e Sapard(3): continuare l'elaborazione del piano di sviluppo nazionale e del piano di sviluppo rurale; adottare il quadro giuridico, amministrativo e di bilancio (manuale di audit e traccia di audit) per programmare e gestire ISPA e Sapard, in particolare introducendo le valutazioni d'impatto ambientale e norme in materia di appalti pubblici compatibili con le norme europee per i progetti cofinanziati dai fondi comunitari; creare un organismo di pagamento efficiente per lo strumento Sapard;

- completare il quadro legislativo per il controllo finanziario interno ed esterno: istituire all'interno del governo un organo centrale incaricato di armonizzare le funzioni del controllo finanziario interno; creare un'unità di controllo finanziario interno nei centri di spesa; introdurre il principio dell'indipendenza dei controllori finanziari interni a livello centrale e decentrato e il controllo finanziario "ex-ante"; rafforzare il controllo finanziario esterno.

3.2. Priorità a medio termine

Criteri economici

- introdurre una procedura annua di sorveglianza finanziaria intesa a conformare alle procedure dell'Unione europea le relazioni sulle finanze pubbliche, il loro monitoraggio e il loro controllo, con particolare riferimento alla situazione del bilancio;

- riesaminare la politica nazionale intesa a migliorare la competitività dell'industria polacca, in particolare per quanto riguarda l'accesso al mercato, le piccole e medie imprese, l'esistenza di un contesto giuridico e commerciale favorevole e le competenze professionali, soprattutto nelle regioni rurali e prossime alla frontiera orientale;

- completare la ristrutturazione dei settori dell'acciaio e del carbone;

- continuare la riforma del finanziamento della previdenza sociale;

- consolidare il mercato fondiario e completare l'organizzazione del catasto.

Mercato interno

- appalti pubblici: sopprimere la clausola della preferenza nazionale negli appalti pubblici entro il 2002, consentendo a tutte le imprese della Comunità di partecipare alle procedure di aggiudicazione polacche;

- libera circolazione delle merci: completare l'adeguamento legislativo, compresi i sistemi di valutazione della conformità e di sorveglianza del mercato; completare l'adozione delle norme dell'Unione europea, ultimare il recepimento e l'attuazione delle direttive di "nuova impostazione" e della legislazione settoriale; assicurare strutture di attuazione per tutti i settori;

- libera circolazione dei capitali: sopprimere le restanti restrizioni entro la fine del 2002 e rafforzare gli organismi di sorveglianza e di regolamentazione; liberalizzare progressivamente i movimenti di capitale a breve termine.

- libera circolazione dei servizi: creazione degli organismi di sorveglianza e di regolamentazione;

- libera circolazione delle persone: completare l'adeguamento della legislazione relativa al mutuo riconoscimento dei diplomi;

- concorrenza: rafforzare le autorità e le procedure in materia di antitrust e di aiuti di Stato; migliorare la trasparenza e gli scambi di dati, il coordinamento e la formazione a tutti i livelli;

- telecomunicazioni: consolidare l'organismo di regolamentazione nazionale; adottare il sistema di sorveglianza dello spettro;

- regime fiscale: completare l'adeguamento della legislazione fiscale, compreso il regime transitorio IVA; rivedere la legislazione vigente per assicurarne la compatibilità con il codice di condotta relativo all'imposizione delle imprese; attuare la strategia nazionale per il miglioramento della riscossione delle imposte e potenziare l'amministrazione tributaria e le procedure di controllo;

- tutela dei consumatori: rafforzare gli organismi preposti alla sorveglianza del mercato e al rispetto della legge;

- dogane: potenziare le capacità amministrative e operative, potenziare il controllo integrato alle frontiere; elaborare una tariffa integrata;

Agricoltura

- attuare il piano di sviluppo rurale;

- rafforzare i meccanismi di gestione della politica agricola comune e le strutture amministrative (sorvegliare i mercati agricoli e attuare le misure di sviluppo strutturale e rurale, istituire organismi e meccanismi di controllo);

- proseguire la ristrutturazione del settore agroindustriale; rafforzare l'amministrazione responsabile dei controlli alimentari;

- attuare il programma di sviluppo dei posti d'ispezione fitosanitaria e veterinaria alle frontiere; completare il sistema d'identificazione degli animali; attuare i programmi relativi al sistema di controllo della qualità (analisi dei punti critici di controllo), al trattamento dei rifiuti animali, all'ammodernamento degli stabilimenti di trasformazione della carne e del latte, al controllo dei residui e delle zoonosi; completare i sistemi d'ispezione alle future frontiere esterne; attuare il piano nazionale per l'equipaggiamento dei laboratori con impianti di prova e diagnosi.

Pesca

- Continuare l'attuazione della politica della pesca e delle relative misure di adeguamento (in particolare, la legislazione relativa al mercato comune della pesca) e degli impegni di bilancio;

- sviluppare le capacità destinate all'attuazione e all'applicazione della politica comune della pesca, comprese adeguate risorse istituzionali e sufficienti apparecchiature d'ispezione e controllo a livello centrale e regionale.

Energia

- preparare il paese al mercato interno dell'energia, in particolare mediante l'attuazione delle direttive sull'elettricità e il gas (compreso l'adeguamento dei prezzi dell'energia ai costi e l'istituzione di un organismo regolatore);

- conformarsi ai requisiti relativi alle riserve di petrolio e migliorare l'efficienza energetica.

Trasporti

- completare l'adeguamento legislativo e potenziare le capacità amministrative e di applicazione nel settore dei trasporti stradali (accesso al mercato, sicurezza stradale, norme per le merci pericolose e tassazione), dei trasporti ferroviari, dei trasporti marittimi (comprese le regole relative ai resoconti e alla classificazione delle navi), dei trasporti fluviali (requisiti tecnici per le navi) e dei trasporti aerei (in particolare gestione della sicurezza aerea e del traffico aereo).

Occupazione e affari sociali

- recepire e attuare la normativa comunitaria in materia di sicurezza e salute sul lavoro (compresa la direttiva quadro), diritto del lavoro, parità di trattamento tra uomini e donne e sanità pubblica; rafforzare le relative strutture amministrative e quelle necessarie al coordinamento della sicurezza sociale.

Coesione economica e sociale

- sviluppare la politica nazionale per la coesione economica e sociale e preparare il paese all'attuazione dei programmi di sviluppo regionale e delle iniziative comunitarie; chiarire l'organizzazione delle strutture amministrative incaricate delle politiche strutturali; organizzare un coordinamento interministeriale efficiente e chiarire le responsabilità relative alle questioni di politica regionale; migliorare il sistema di gestione del bilancio in base alle norme dei fondi strutturali, includendovi la valutazione preventiva e la valutazione a posteriori.

Ambiente

- continuare il recepimento e iniziare l'attuazione delle legislazioni, in particolare di quella relativa alle sostanze chimiche, agli organismi geneticamente modificati, al rumore e alle restanti direttive sulla qualità dell'aria e sulla gestione dei rifiuti;

- rafforzare le capacità di monitoraggio rendendo più efficiente la rete di controllo della qualità dell'acqua e sviluppando ulteriormente l'infrastruttura di controllo della qualità dell'aria;

- includere i principi dello sviluppo sostenibile nella definizione e nella realizzazione di tutte le altre politiche settoriali.

Giustizia e affari sociali

- continuare a migliorare il funzionamento dei servizi incaricati dell'applicazione della legge e della magistratura (organico, formazione e apparecchiature), in particolare di quelli responsabili dei controlli alle frontiere e della repressione dell'immigrazione illegale, per consentire alla Polonia di partecipare al sistema d'informazione Schengen, continuare la lotta contro la criminalità organizzata, il traffico di donne e bambini, il traffico di stupefacenti e la corruzione; assicurare un migliore coordinamento tra i vari organismi preposti al rispetto della legge;

- continuare il progressivo allineamento della legislazione e delle pratiche in materia di visti alla legislazione e alle pratiche dell'Unione europea;

- rafforzare i meccanismi di cooperazione della polizia polacca con Europol nella lotta contro la criminalità organizzata (soprattutto per quanto riguarda il riciclaggio dei proventi di reati, il traffico di droga e di esseri umani);

- allineare la legislazione in materia di asilo e immigrazione e potenziare la capacità dell'amministrazione incaricata dell'attuazione, in modo da consentire la piena cooperazione con l'Unione europea;

- attuare la strategia integrata di sorveglianza delle frontiere.

Rafforzamento della capacità amministrativa e giudiziaria, in particolare quella destinata alla gestione dei fondi dell'Unione europea

- adottare procedure accelerate per il recepimento della normativa dell'Unione europea;

- rafforzare le capacità nel settore statistico;

- completare il quadro legislativo e l'integrazione della capacità amministrativa relativi al controllo finanziario interno a livello regionale entro la fine del 2001. Consolidare l'unità antifrode. Rafforzare le funzioni del controllo finanziario pubblico mediante un'adeguata dotazione di personale, azioni di formazione e sufficienti apparecchiature;

- Migliorare il funzionamento del sistema giudiziario; organizzare la formazione del personale giudiziario nel diritto comunitario e nella sua applicazione; potenziare le istituzioni (in particolare la polizia, la guardia di frontiera, i ministeri e i tribunali).

4. PROGRAMMAZIONE

Nel periodo 1995-1999 Phare ha stanziato complessivamente 1022 milioni di EUR. A seguito dell'accordo del Consiglio europeo di Berlino del 24 e 25 marzo 1999, l'assistenza finanziaria ai paesi candidati nel periodo 2000-2006 comprenderà anche un sostegno alle misure di preadesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale tramite lo strumento di preadesione Sapard [regolamento (CE) n. 1268/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.9.1999, pag. 87)] e uno strumento strutturale ISPA [regolamento (CE) n. 1267/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.6.1999, pag. 73)], che darà la priorità a misure analoghe al fondo di coesione nel periodo preadesione. Nel quadro dei suddetti stanziamenti nazionali, la Polonia può anche finanziare parte della sua partecipazione ai programmi comunitari, ivi compreso il quinto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (GU L 26 dell'1.2.1999, pag. 1). La Polonia avrà inoltre accesso ai finanziamenti di programmi destinati a più Stati direttamente attinenti all'acquis. Per tutti i progetti di investimento sarà sistematicamente richiesto un cofinanziamento da parte dei paesi candidati. La Commissione collabora dal 1998 con la Banca europea per gli investimenti e con le istituzioni finanziarie internazionali, in particolare la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca mondiale, per facilitare il cofinanziamento dei progetti relativi alle priorità di preadesione.

5. CONDIZIONALITÀ

L'assistenza comunitaria per il finanziamento dei progetti mediante i tre strumenti di preadesione Phare, ISPA e Sapard è subordinata al rispetto da parte della Polonia degli impegni previsti dall'accordo europeo, al conseguimento di ulteriori progressi nell'adempimento dei criteri di Copenaghen e in particolare ai progressi nella realizzazione delle priorità specifiche contenute nel partenariato per l'adesione nel 2000. Qualora tali condizioni generali non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe decidere di sospendere l'assistenza finanziaria ai sensi dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 622/98.

6. SORVEGLIANZA

L'attuazione del partenariato per l'adesione è monitorata nel quadro dell'accordo europeo. Come sottolineato dal Consiglio europeo di Lussemburgo, è importante che le istituzioni dell'accordo europeo continuino a costituire l'ambito entro il quale potrà essere valutata l'adozione dell' "acquis", secondo le stesse modalità e indipendentemente dal fatto che i negoziati siano stati o meno avviati. Le pertinenti sezioni del partenariato per l'adesione sono discusse nell'ambito del competente sottocomitato. Il comitato di associazione esamina gli sviluppi complessivi, i progressi compiuti e i problemi incontrati nel conseguimento delle priorità e degli obiettivi intermedi, nonché questioni più specifiche proposte dai sottocomitati.

Il comitato di gestione Phare assicura che le decisioni di finanziamento adottate nel quadro di tutti e tre gli strumenti di preadesione (Phare, ISPA e Sapard) risultino compatibili tra di loro e con i partenariati per l'adesione, secondo quanto previsto dal regolamento di coordinamento [regolamento (CE) n. 1266/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.6.1999, pag. 68)].

Il partenariato per l'adesione continuerà ad essere modificato secondo le necessità, a norma dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 622/98.

(1) Phare: piano d'azione per un aiuto coordinato alla Polonia e all'Ungheria.

(2) ISPA: strumento per le politiche strutturali di preadesione.

(3) Sapard: programma speciale per l'agricoltura e lo sviluppo rurale di adesione.