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Document 52016XC0622(02)

Pubblicazione di una domanda di modifica a norma dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

OJ C 225, 22.6.2016, p. 6–10 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

22.6.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 225/6


Pubblicazione di una domanda di modifica a norma dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

(2016/C 225/07)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi ai sensi dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1).

DOMANDA DI APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA NON MINORE DEL DISCIPLINARE DI UNA DENOMINAZIONE D’ORIGINE PROTETTA/DI UNA INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA

Domanda di approvazione di una modifica ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012

«KARP ZATORSKI»

N. UE: PL-PDO-0105-01357 — 30.7.2015

DOP ( X ) IGP ( )

1.   Gruppo richiedente e interesse legittimo

Lokalna Grupa Producencka Karpia Zatorskiego

Plac Kościuszki 5

32-640 Zator

POLSKA/POLAND

Tel. +48 338412128, +48 602464243

Fax +48 338410585

E-mail: fishrzd@man.pl

Il gruppo richiedente ha un interesse legittimo nel chiedere la modifica del presente disciplinare in veste di gruppo che svolge una funzione di primo piano per quanto riguarda il prodotto. Tale gruppo è quello che ha chiesto la registrazione della denominazione «karp zatorski» come DOP.

2.   Stato membro o paese terzo

Polonia

3.   Rubrica del disicplinare oggetto della modifica

Denominazione del prodotto

Descrizione del prodotto

Zona geografica

Prova dell’origine

Metodo di ottenimento

Legame

Etichettatura

Altro [da precisare]

4.   Tipo di modifica

Modifica del disciplinare di una DOP/IGP registrata da considerarsi non minore ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.

Modifica del disciplinare di una DOP/IGP registrata, per cui il documento unico (o documento equivalente) non è stato pubblicato, da considerarsi non minore ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.

5.   Modifica (modifiche)

La modifica consiste in una riformulazione delle informazioni relative alla composizione chimica della carne della «karp zatorski» indicata al punto 3.2 del documento unico. Questa modifica riguarda la soppressione delle informazioni relative alla percentuale di materia secca e di ceneri grezze nonché l’indicazione della proporzione di proteine e di sostanze grasse grezze nella composizione chimica della carpa «karp zatorski», sotto forma di forcella di valori:

proteine totali – 17,0 - 19,3 %,

sostanze grasse grezze – 3,2 - 5,9 %.

Le informazioni relative alla proporzione di materia secca e di ceneri grezze nella composizione chimica sono di natura puramente accessoria e non pregiudicano le proprietà specifiche della «karp zatorski». Le proprietà specifiche della «karp zatorski» si riflettono segnatamente nella percentuale di proteine e in quella delle sostanze grasse grezze. Il rispetto degli specifici requisiti relativi alle diverse fasi di produzione della «karp zatorski», compresa l’alimentazione con cereali naturali, incide sulla composizione chimica. La composizione chimica della carpa «karp zatorski» è dovuta anche alle caratteristiche precipue della zona geografica nella quale la carpa è prodotta, in particolar modo ad una fitta rete di acque di superficie, ad una buona qualità delle acque sotterranee, ad un clima temperato e ad un suolo diversificato. Il carattere eccezionale di questa zona geografica è comprovato altresì dal fatto che essa rientra nel programma di protezione naturale Natura 2000. Nella versione inziale del documento, i valori indicati per la composizione chimica della carne della carpa «karp zatorski» corrispondo ai risultati di analisi effettuate nel corso di una fase precisa del ciclo di produzione. Questi valori non sono riproducibili con due cifre decimali. Si propone quindi di indicare la composizione chimica della carne della «karp zatorski» mediante forcelle di valori per le proteine e le sostanze grasse grezze. La modifica proposta è dettata anche dalle fluttuazioni della composizione chimica della carne della «karp zatorski» che sono osservate in funzione dell’intensità dell’alimentazione, del tipo di foraggi cerealicoli (proporzione di frumento, orzo, triticale e granturco), tenuto conto dei requisiti definiti in materia nel disciplinare nonché in funzione della quantità di alimenti naturali consumati dal pesce, che dipende dalle condizioni naturali predominanti nel corso dell’anno.

La soppressione della percentuale di materia secca e di ceneri grezze nell’indicazione della composizione chimica della carne della «karp zatorski» e l’introduzione di forcelle di valori per le proteine e le sostanze grasse grezze non incideranno sulle caratteristiche specifiche della «karp zatorski» né sulle sue qualità gustative.

Inoltre, le informazioni relative alle caratteristiche specifiche della «karp zatorski» sono state spostate dal punto 5.2 al punto 3.2, senza modificare i parametri.

DOCUMENTO UNICO

«KARP ZATORSKI»

N. UE: PL-PDO-0105-01357 – 30.7.2015

DOP ( X ) IGP ( )

1.   Denominazione

«Karp zatorski»

2.   Stato membro o paese terzo

Polonia

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

3.1.   Tipo di prodotto

Classe 1.7. Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati.

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1

Il prodotto «karp zatorski» (Cyprinus carpio) è una forma ibrida dell’incrocio della linea pura della linea locale (Zator) con una delle seguenti linee pure: ungherese, iugoslava, israelita (Dor-70) e carpa cuoio. La «karp zatorski» è un pesce presentato vivo, venduto fresco e non trasformato. L’allevamento della «karp zatorski» si pratica esclusivamente negli stagni di terra, in base al metodo di ingrasso in due anni praticato a Zator.

Aspetto esteriore:

peso delle carpe da consumo: da 1 100 a 1 800 gr.,

colore della pelle: da verde oliva ad azzurro oliva,

squame: squame luccicanti («specchio») disposte a strati, in fascia laterale, oppure localizzate sulla dorsale,

forma robusta,

coefficiente di conversione [peso del mangime/aumento di peso]: 2,2-2,4,

crescita rapida,

resa in carne: 61-64 %,

coefficiente di condizione di Fulton: 3,9-5,0,

carne dal sapore delicato, priva di qualsiasi odore di limo ed il cui odore ricorda il pesce fresco,

indice d’alimentazione per i cereali: 5,

tasso di sopravvivenza: 86 %,

resistenza alle malattie superiore alla media.

Composizione chimica della carne:

proteine: 17,0-19,3 %,

grassi grezzi: 3,2-5,9 %.

3.3.   Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati)

I pesci vivono principalmente nell’ecosistema degli stagni. Grazie alla significativa produttività degli stagni della zona geografica di cui trattasi, l’alimentazione dei pesci si basa su alimenti di origine naturale che essi trovano sul posto. Le carpe godono, in tutte le fasi di produzione, di un complemento di alimenti esclusivamente a base di cereali naturali (frumento, orzo, triticale, granturco) provenienti almeno al 70 % dalla zona definita al punto 4, con valori qualitativi elevati ed ottime caratteristiche sanitarie grazie alle condizioni pedoclimatiche specifiche. Al momento dell’acquisto dei cereali, particolare attenzione è conferita alla qualità e alla percentuale di acqua, che non può essere superiore all’11 %. Si ricorre - non sistematicamente - ad alimenti provenienti da zone diverse da quella di produzione della «karp zatorski» unicamente allorché l’offerta disponibile nella zona geografica di cui al punto 4 si rivela insufficiente. Sono esclusi alimentazione artificiale e complementi nutritivi.

3.4.   Fasi specifiche della produzione che devono aver luogo nella zona geografica delimitata

Tutte le fasi del ciclo produttivo della carpa «karp zatorski» devono aver luogo nella zona geografica di cui al punto 4. Il ciclo produttivo della carpa «karp zatorski» si scompone in 5 fasi:

1.

riproduzione;

2.

crescita;

3.

allevamento e svernamento degli avannotti nati in autunno;

4.

ripopolamento degli stagni per ottenere carpe da consumo;

5.

prelievo delle carpe dai bacini di deposito.

3.5.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc. del prodotto a cui si applica la denominazione

3.6.   Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione

La denominazione «karp zatorski» è adoperata per la commercializzazione dei pesci vivi: al momento della consegna all’ingrosso dei pesci contenuti nelle vasche adibite appositamente al trasporto sui veicoli a motore, la denominazione deve figurare sulle fatture, sulle bolle di consegna, sui documenti di spedizione ed eventualmente sulla vasca o sul veicolo. Nei punti vendita al minuto i pesci vivi sono conservati in apposite vasche munite di ossigeno sulle quali la dicitura «karp zatorski» viene apposta in maniera visibile.

4.   Descrizione concisa della zona geografica

La zona di produzione della «karp zatorski» corrisponde al territorio di tre comuni siti nella parte occidentale della provincia di Malopolskie: Zator e Przeciszów, entrambe nella circoscrizione di Oświęcim (Auschwitz) e Spytkowice, a sua volta ubicata nella circoscrizione di Wadowice. Questa zona si estende per 134 km2, fermo restando che la maggior parte della produzione proviene dal territorio comunale di Zator.

5.   Legame con la zona geografica

La tradizione della pesca e dell’allevamento di carpe a Zator risale all’incirca ai secoli XI e XII. È da quest’epoca che si è andata sviluppando un’economia basata in un primo tempo sulla pesca, poi sulla piscicoltura. Si tratta del più antico centro di questo tipo della regione. La densità della rete idrografica (con i fiumi Soła, Skawa e l’Alta Vistola), le condizioni pedologiche favorevoli all’impianto delle quattro principali specie di cereali che sono alla base dell’alimentazione delle carpe, il clima mite e la possibilità di «dirigere» i pesci per via fluviale verso Cracovia e i suoi dintorni hanno dato impulso alla piscicoltura. Gli stagni sono stati aperti come grani di rosario lungo le rive. Gli stagni si riempiono e si vuotano per gravitazione, e possono essere anche drenati. La piscicoltura ha conosciuto un forte sviluppo all’indomani della prima guerra mondiale. Gli stagni distrutti durante la guerra vengono ripristinati, si introducono nuove tecnologie, viene regolamentato il commercio del pesce da parte di acquirenti modesti mentre la prima pescheria è aperta a Cracovia. Nel 1946, il Tesoro di Zator è assegnato all’Università Jagellon, il che porta alla creazione di un Istituto zootecnico incaricato di migliorare le «capacità» di crescita della carpa.

È nella zona geografica descritta al punto 4 fa che ha luogo l’allevamento di una linea autoctona, mantenuta a partire dal 1955 come linea inbred e mai messa in commercio. I carpicoltori locali e gli esponenti del mondo scientifico, sulla base delle loro osservazioni, dei lavori di ricerca e della loro esperienza, hanno messo a punto un incrocio fra la linea pura della linea locale con altre linee fra le più adattate alle condizioni predominanti nella zona. A partire dal 1946 è stato progressivamente introdotto un metodo di allevamento della carpa fondato su un sistema biennale che permette, il primo anno, di far passare il peso dei pesci da 60 a 150 gr. con una percentuale di sopravvivenza dell’86 %. Questo metodo, basato sulla ricchezza dell’alimentazione che si trova naturalmente nelle acque di questa zona, ha permesso di ridurre a due anni il ciclo di allevamento della carpa. In tal modo si ottengono carpe il cui peso varia da 1 100 a 1 800 gr. grazie al forte potenziale di crescita dei pesci durante il secondo anno del ciclo produttivo. La maggior parte delle attività connesse alla produzione della carpa «karp zatorski» viene realizzata manualmente, il che spiega l’importanza dell’esperienza e delle competenze del personale addetto all’allevamento. Nel corso degli anni e durante l’esperienza acquisita, i carpicoltori acquisiscono la facoltà di effettuare le diverse mansioni richieste dal processo di produzione, ad esempio come operare una selezione nel bacino fra le 200 000 larve presenti per ettaro onde ridurre la densità del branco di uscita; ciò consente di diminuire il rischio di propagazione di malattie, di limitare le perdite e di ottimizzare l’alimentazione naturale. È molto importante anche adattare gli alimenti a base di cereali e modularne il dosaggio in funzione del peso del pesce.

Le proprietà della zona geografica di cui al punto 4, descritte in appresso, svolgono una funzione di rilievo nel creare condizioni favorevoli alla pescicoltura e nel determinare le caratteristiche specifiche della «karp zatorski».

La zona di produzione della «karp zatorski» è caratterizzata dalla densità della rete idrografica: ai fiumi, già numerosi, si aggiunge una fitta rete di piccoli canali di drenaggio e di circolazione dell’acqua fra i diversi stagni. Gli stagni piscicoli occupano circa il 22 % della superficie del territorio comunale di Zator. Essi sono caratterizzati da un’elevata produttività naturale, in altri termini da un forte accrescimento della biomassa. Gli stagni da carpe siti nella zona geografica in questione offrono un’abbondante alimentazione naturale ai pesci: zooplancton, fitoplancton e benthos. La moltitudine di bacini e la complessità della loro disposizione sul sito corrispondente alla zona geografica di cui al punto 4 hanno valso a questa zona il nome di «valle delle carpe».

La zona di produzione della «karp zatorski» si colloca nella regione idrogeologica corrispondente ai contrafforti dei Carpazi (o Bassi-Carpazi). La falda acquifera si trova ad una profondità compresa fra 5 e 10 m. Lo spessore medio della falda è di 4,8 m, il coefficiente d’infiltrazione è di 244 mm/24 ore. Le acque interessate sono di grande qualità (classe IB).

La zona di produzione della «karp zatorski» si situa nella zona climatica dell’Europa centrale, nella parte più bassa della sua variante carpatica, contraddistinta da temperature più elevate. È in effetti in questo territorio che il clima continentale e il clima oceanico si incontrano. Anche la vicinanza delle montagne incide sui dati climatici. Il periodo di vegetazione (media giornaliera superiore a 5 °C) è di 224 giorni, il periodo di crescita intensa (media giornaliera superiore a 10 °C) va dall’inizio di aprile alla metà di ottobre e il rischio di gelo è escluso per 172 giorni all’anno.

La zona di produzione della «karp zatorski» presenta una grande varietà di suoli: suoli bruni e pseudo-podzol (terra grigia), depositi alluvionali fluviali, suoli argillosi, suoli a terra nera nonché suoli torbosi e paludosi.

La zona di allevamento della «karp zatorski» è caratterizzata in particolare dalla qualità dell’aria nonché dall’abbondanza della fauna e della flora, molto varie e ricche di esemplari rari. Le ricchezze di questo ambiente naturale hanno indotto l’OTOP [Ogólnopolskie Towarzystwo Ochrony Ptaków (società polacca di tutela degli uccelli)], sulla base dei criteri stabiliti da Birdlife International, a proporre l’iscrizione di questa zona — Doliny Dolnej Skawy (PL 125) [valli della Basse Skawa] — nella rete Natura 2000 in quanto zona che gode di una protezione specifica nell’ambito della rete ecologica. Questo sistema svolge una funzione di rilevo nella tutela delle riserve naturali dell’Unione europea.

La qualità eccezionale della «karp zatorski» è intrinsecamente connessa all’ambiente naturale proprio della zona geografica nella quale essa è prodotta. La «karp zatorski» deve la sua qualità non soltanto alle straordinarie proprietà dell’ambiente naturale ma anche alla tradizione locale ed alla tecnica di ingrasso e di allevamento. È soltanto l’interazione di questi diversi fattori che consente di ottenere carpe che presentano caratteristiche specifiche. I fattori naturali favoriscono la comparsa in quantità sufficiente, negli stagni piscicoli, di un’alimentazione naturale di alta qualità. Inoltre, le condizioni pedoclimatiche presenti nella zona di produzione della carpa «karp zatorski» sono propizie alla coltivazione di quattro cereali di base. In particolare, grazie alla elevata produttività degli stagni, la sopravvivenza delle carpe dipende dall’alimentazione presente naturalmente, senza che sia necessario ricorrere ad alimenti o complementi alimentari artificiali. Grazie a questa intensa produttività biologica degli stagni che permette di rinunciare agli alimenti artificiali contenenti idrocarburi e che, quindi, fermentano facilmente, la comparsa di agenti patogeni in grado di provocare malattie è limitata. Ciò influisce sulla vitalità della «karp zatorski» nonché sulle caratteristiche organolettiche eccezionali del prodotto, segnatamente il suo odore di pesce fresco e il suo sapore delicato. Le proprietà della zona geografica sopra citate incidono in modo determinante sull’ottenimento di pesci caratterizzati da un buon indice di conversione ed una buona proporzione di carne da consumo, come dimostra il valore elevato del coefficiente di condizione. La produzione della «karp zatorski» è strettamente legata al suo luogo di origine, contraddistinto dalla vicinanza naturale di corsi d’acqua e masse d’acqua: il fiume con i suoi affluenti fa sì che questa zona goda in abbondanza dell’acqua indispensabile all’acquacultura. La topologia ha consentito la costituzione di questa rete di stagni così grande e funzionale. I suoli che accolgono i bacini, le condizioni climatiche, segnatamente il lungo periodo di vegetazione, nonché la qualità dell’alimentazione naturale, presente in abbondanza, incidono direttamente sull’elevata resa naturale degli stagni (ovvero la quantità di pesce che si può produrre per ettaro senza nutrire i pesci) in quanto oscilla fra 150 e 300 kg/ha. Le caratteristiche eccezionali della carpa «karp zatorski» si spiegano anche con il fatto che i carpicoltori locali, affiancati dagli esponenti del mondo scientifico, forti della loro esperienza, hanno selezionato, in base alle loro osservazioni e grazie ai lavori realizzati, le carpe meglio adattate alle condizioni naturali che regnano in questa zona. È così che viene mantenuta la linea pura «karp zatorski» che è incrociata con altre linee pure [carpa ungherese, iugoslava, israelita (Dor-70) e carpa cuoio]. I prodotti degli incroci così ottenuti si distinguono per le loro notevoli caratteristiche di produzione quali una capacità elevata di sopravvivenza ed una buona conversione alimentare che si traduce in coefficienti alimentari bassi. Gli effetti di eterosi fanno sì che i pesci crescano più velocemente, siano più resistenti alle malattie, abbiano una elevata proporzione di carne destinata al consumo e siano particolarmente adattate alle condizioni naturali locali. L’applicazione di un metodo di ingrasso specifico, tipico di Zator, adattato alle condizioni ambientali della zona geografica definita al punto 4, garantisce l’ottenimento di un prodotto che presenta caratteristiche ben precise. Riducendo la durata del periodo di ingrasso a due anni, si ottiene una carpa giovane, di elevata qualità gustativa, dalle proprietà organolettiche eccezionali, con una carne meno grassa di quella dei pesci venduti in età più avanzata, ottenuta al termine di un ciclo produttivo generalmente più lungo. È la giovane età della carpa «karp zatorski» che ne rende così delicato il gusto e che la contraddistingue dalle carpe prodotte altrove. È sempre all’età della carpa che si deve attribuire la qualità della carne e le sue proprietà organolettiche, tanto apprezzate dai consumatori. Le proprietà della carpa «karp zatorski» sono riconosciute dai consumatori, come dimostra il prezzo, superiore del 10-15 % a quello delle carpe provenienti da altre zone geografiche.

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare

(articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento)

http://www.minrol.gov.pl/Jakosc-zywnosci/Produkty-regionalne-i-tradycyjne/Zlozone-wnioski-o-rejestracje-Produkty-regionalne-i-tradycyjne/OGLOSZENIE-MINISTRA-ROLNICTWA-I-ROZWOJU-WSI-z-dnia-3-czerwca-2015-roku


(1)  GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.


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