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Document 52015XC1111(01)

Pubblicazione di una domanda di modifica a norma dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

OJ C 374, 11.11.2015, p. 5–11 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

11.11.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 374/5


Pubblicazione di una domanda di modifica a norma dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

(2015/C 374/06)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi conformemente all’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1).

DOMANDA DI APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA NON MINORE DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DI UNA DENOMINAZIONE D’ORIGINE PROTETTA/DI UNA INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA

Domanda di approvazione di una modifica ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012

«LINGOT DU NORD»

N. UE: FR-PGI-0105-01312 — 11.2.2015

DOP ( ) IGP ( X )

1.   Gruppo richiedente e interesse legittimo

La domanda di modifica è presentata dall’Association Lingot du Nord

Indirizzo:

21, rue Duhamel Liard

ZAE des Petits Pacaux

BP 84 59660 Merville

Tel.

+33 328496532

Fax

+33 328483654

E-mail:

lingot-du-nord@wanadoo.fr

L’associazione riunisce i produttori dell’IGP «Lingot du Nord», ovvero 24 produttori per una superficie seminata di 57 ettari (campagna 2013) ed una struttura di condizionamento. Essa ha quindi un interesse legittimo a presentare domanda di modifica del disciplinare.

2.   Stato membro o paese terzo

Francia

3.   Rubrica del disciplinare oggetto della modifica

Denominazione del prodotto

Descrizione del prodotto

Zona geografica

Prova dell’origine

Metodo di ottenimento

Legame

Etichettatura

Altro: aggiornamento dei dati di contatto del gruppo e dell’organismo di controllo e modifica dei requisiti in materia di condizionamento.

4.   Tipo di modifica

Modifica del disciplinare di una DOP o IGP registrata da considerarsi non minore ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012

Modifica del disciplinare di una DOP o IGP registrata, per cui il documento unico (o documento equivalente) non è stato pubblicato, da considerarsi non minore ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.

5.   Modifica(modifiche)

5.1.   Descrizione del prodotto

Soppressione della descrizione della pianta in quanto l’IGP «Lingot du Nord» si riferisce unicamente ai fagioli ottenuti da tale pianta.

Aggiornamento della descrizione del prodotto in modo da renderlo conforme alla nomenclatura ufficiale delle caratteristiche: la frase «non reniformi, quasi cilindrici, spesso appiattiti ad un’estremità» è pertanto sostituita dalla seguente: «di forma ellittica, diritti, con estremità spesso tronche».

Modifica dei requisiti relativi alla calibratura per semplificare l’attuazione dei controlli: la lunghezza media è definita da una forcella (da 15 a 16 mm) anziché da un valore ottimale (16 mm); la differenza tra il fagiolo più piccolo e quello più lungo è definita mediante una proporzione (50 %) che sostituisce la lunghezza di 6 mm.

Soppressione del riferimento alle prove di degustazione rispetto ad altri fagioli bianchi secchi standard. Questo riferimento intendeva valorizzare la qualità superiore del prodotto, il che non è connesso al legame causale con l’origine. I descrittori individuati sono stati ripresi per definire la qualità precipua del prodotto.

La descrizione organolettica è stata precisata: gusto tipico di castagna. Gli elementi di descrizione ritenuti ridondanti sono stati soppressi: il calibro omogeneo è ridondante con le forcelle che definiscono la lunghezza media; la buccia sottile e il colore bianco sono già stati citati in precedenza.

5.2.   Zona geografica

Estensione della zona a 10 comuni limitrofi della zona attuale: Armentières, Aubers, Bois grenier, Erquinghem Lys, Frelinghien, Fromelles, Houplines, La Chapelle d’Armentières, Le Maisnil, Radinghem en Weppes. Questi comuni rispondono ai criteri di delimitazione della zona attualmente registrata.

Precisioni apportate alle operazioni realizzate obbligatoriamente nella zona geografica: dalla coltivazione dei «Lingot du Nord» fino alla cernita che precede il condizionamento.

Aggiunta della mappa che illustra la zona geografica.

5.3.   Prova dell’origine

Aggiornamento della tabella con le diverse fasi e la tracciabilità associata: soppressione dell’obbligo di coltivare le sementi nella zona geografica conformemente alla modifica del metodo di ottenimento.

5.4.   Metodo di ottenimento

Aggiornamento del ciclo vitale. Le fasi che non sono più coperte dal disciplinare (produzione delle sementi, trattamenti fitosanitari) sono state soppresse.

Soppressione dei requisiti relativi all’aratura durante l’inverno, agli apporti di azoto ed ai trattamenti fitosanitari in quanto tali pratiche di coltivazione non sono specifiche della zona.

Soppressione dell’obbligo di coltivare le sementi nella zona geografica dell’IGP: le sementi di Lingot possono essere attaccate da un batterio, di tipo Xanthomonas, causa della batteriosi del fagiolo (detta anche nebbia o grasso del fagiolo). Nelle zone che non sono dichiarate indenni, come nel caso del Nord-Pas de Calais in cui è ubicata la zona in parola, le sementi devono essere sottoposte ad analisi. In caso di contaminazione, le partite colpite vengono distrutte. Il gruppo ha scelto di rinunciare alla produzione delle sementi nella zona in parola per non correre il rischio di ritrovarsi di fronte ad una penuria di sementi. Questa scelta non incide sul legame con l’origine né sulle caratteristiche del prodotto.

Modifica dell’elenco delle varietà autorizzate: l’elenco delle varietà autorizzate, finora limitato alla sola varietà Lingot, è estesa anche alle varietà di tipo Lingot. Le varietà sono iscritte nell’elenco a conclusione di un protocollo di selezione che comporta:

la verifica dell’appartenenza della varietà al tipo Lingot definito nel disciplinare tramite consultazione del GEVES (questo gruppo di pubblico interesse è un organismo ufficiale unico in Francia che garantisce la realizzazione di perizie sulle nuove varietà vegetali e l’analisi della qualità delle sementi),

test di coltivazione della varietà proposta nella zona geografica per garantirne l’adattamento al contesto pedoclimatico,

test sensoriali atti a verificare il rispetto delle caratteristiche organolettiche del prodotto: buccia sottile e morbida, consistenza fondente, gusto tipico di castagna.

L’elenco delle varietà è convalidato dal gruppo e distribuito ai produttori, all’organismo di controllo ed alle competenti autorità di controllo. Il legame con l’origine non ne è influenzato ed il protocollo di selezione intende garantire che la nuova varietà presenti le qualità specifiche del prodotto.

Soppressione del tasso di germinazione («superiore o uguale all’80 %»): questo tasso era collegato alla produzione delle sementi da parte dei produttori del «Lingot du Nord» onde preservare la qualità delle sementi di generazione in generazione. Poiché si adoperano esclusivamente sementi certificate questo criterio è diventato ormai superfluo.

Aggiornamento delle pratiche agricole: la distanza massima tra i filari passa da 45 a 75 cm in modo da adeguarla all’evoluzione dei materiali. La densità di semina permane invariata.

Definizione del grado di maturità dei Lingot ai fini della raccolta: il criterio dell’80 % di foglie cadute è difficile da controllare; viene quindi sostituito da quello della comparsa dei primi baccelli gialli — i baccelli ingialliscono quando songo giunti a maturità — criterio più sicuro per individuare il momento giusto prima della maturità. I «Lingot du Nord» sono quindi raccolti e raggiungono la piena maturità durante la fase di essiccazione.

Introduzione di una definizione per il termine «perroquets», strutture sulle quali i lingot vengono lasciati essiccare: «i perroquets sono formati da pali tenuti insieme ad un’estremità mediante una punta chiamata corbeau oppure con fil di ferro, con supporti situati a circa 40 cm dal suolo. Le foglie vengono poggiate su questi supporti, mantenendo un’apertura all’interno del perroquet per lasciare circolare l’aria». In effetti, il disciplinare in vigore citava queste attrezzature senza però definirle. Ora, la loro particolare struttura è importante per preservare la buccia sottile e morbida dei fagioli. Occorre pertanto stabilire le caratteristiche da rispettare per questo tipo di attrezzature.

5.5.   Etichettatura

Sono indicate solamente le norme relative all’etichettatura proprie dell’IGP. Soppressione delle diciture previste nella normativa nazionale.

Obbligo di apporre il logo IGP dell’Unione europea.

5.6.   Altro

Gruppo richiedente: i dati del gruppo sono stati aggiornati. I dati relativi alla presentazione del gruppo sono soppressi.

Tipo di prodotto: l’intestazione della classe cui appartiene il prodotto è stata aggiornata: «classe 1.6 Frutta, legumi e cereali freschi o trasformati».

Modalità di presentazione e di condizionamento: sono precisati diversi elementi relativi al condizionamento:

soppressione dei requisiti relativi alle dimensioni dei diversi tipi di condizionamento autorizzati (in scatole da 250 o 500 g, sacchi di iuta da 10, 25 o 50 kg) in quanto ciò non incide sulla qualità del prodotto. Sono accettati unicamente i tipi di contenitori autorizzati (reti, sacchetti microperforati, scatolette di cartone, sacchi di iuta o qualsiasi altro tipo di condizionamento non ermetico),

soppressione della nozione di secondo condizionamento (semplice ricondizionamento senza cernita che non costituisce una fase della produzione). Il ciclo vitale è aggiornato in quanto non è più necessario distinguere due fasi di condizionamento,

soppressione dei tipi di condizionamento (reti, scatole, imballaggi di cartone…) poiché essi non sono connessi alla tracciabilità.

Aggiornamento dei riferimenti concernenti l’organismo di controllo. Requisiti nazionali: introduzione di una tabella con i principali punti da controllare, come richiede la normativa nazionale.

DOCUMENTO UNICO

«LINGOT DU NORD»

N. UE: FR-PGI-0105-01312 — 11.2.2015

DOP ( ) IGP ( X )

1.   Denominazione

«Lingot du Nord»

2.   Stato membro o paese terzo

Francia

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

3.1.   Tipo di prodotto

Classe 1.6: ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1

Il «Lingot du Nord» è un fagiolo bianco secco della specie Phaseolus vulgaris L., essiccato all’aperto su strutture denominate «perroquets», costituite da pali tenuti insieme ad un’estremità.

Il «Lingot du Nord» è prodotto a partire da una varietà di tipo Lingot, definita per il tipo di crescita nana, il colore bianco dei fiori, la forma ellittica con estremità tronche e il colore bianco dei fagioli.

Il «Lingot du Nord» è caratterizzato dai suoi semi:

di forma ellittica, diritti, con estremità spesso tronche,

di colore bianco-beige,

dalla buccia sottile e morbida,

di lunghezza media da 15 a 16 mm, con una differenza massima del 50 % fra il lingot più piccolo e quello più lungo.

Esso presenta le seguenti caratteristiche organolettiche: consistenza fondente, che si scioglie in bocca, non farinoso, consistenza morbida, gusto tipico di castagna.

Il «Lingot du Nord» può essere presentato in porzioni pronte per il consumo oppure sfuso.

3.3.   Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati)

3.4.   Fasi specifiche della produzione che devono aver luogo nella zona geografica delimitata

Tutte le fasi, dalla coltivazione del «Lingot du Nord» fino alla cernita prima del condizionamento, devono essere effettuate nell’ambito della zona geografica delimitata.

3.5.   Norme specifiche in materia di etichettatura, grattugiatura, confezionamento ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata

Il «Lingot du Nord» è confezionato in reti, sacchetti micro perforati, scatolette di cartone, sacchi di iuta o qualsiasi altro tipo di confezione non ermetica.

3.6.   Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata

Fatta salava la pertinente normativa, l’etichettatura comporta:

la denominazione dell’IGP: Lingot du Nord,

il logo IGP dell’Unione europea.

4.   Delimitazione concisa della zona geografica

La zona geografica corrisponde alla pianura del Lys e comporta:

 

nel dipartimento del Nord, i seguenti comuni:

 

Armentières, Aubers, Bailleul, Bois grenier, Erquinghem Lys, Estaires, Frelinghien, Fromelles, Haverskerque, Hazebrouk, Houplines, La Chapelle d’Armentières, La Gorgue, Le Doulieu, Le Maisnil, Merris, Merville, Morbecque, Neuf Berquin, Nieppe, Radinghem en weppes, Steenbecque, Steenwerck, Strazeele, Thiennes, Vieux Berquin;

 

nel dipartimento del Pas de Calais, i seguenti comuni:

 

Berguette, Busnes, Calonne sur la Lys, Festubert, Fleurbaix, Gonnehem, Guarbecque, Hinges, Isbergues, La Couture, Ham en artois, Laventie, Lestrem, Lillers, Locon, Lorgies, Mont-Bernanchon, Neuve Chapelle, Richebourg, Robecq, Sailly sur la Lys, St Floris, St Venant, Vieille Chapelle.

5.   Legame con la zona geografica

Specificità della zona geografica

La zona geografica dell’IGP «Lingot du Nord» coincide con la pianura del Lys, territorio ben delimitato di circa 25 km di larghezza e 45 km di lunghezza, sito nelle Fiandre valloni.

La pianura del Lys è una regione fertile formata da una vasta depressione attraversata dal fiume Lys, circondata dai Monts de Flandres a Nord, dalla pianura dell’Artois ad ovest, dal bacino minerario a sud, dal rilievo dei Weppes a sud-est e dal fiume Deûle e dalle alture del Ferrain a nord-est. Questa vasta pianura è il risultato della subsidenza del substrato argillo-sabbioso terziario delle Fiandre e di un susseguirsi di trasgressioni marine nel corso del Terziario e del Quaternario (l’ultima delle quali si è verificata durante il secolo VIII). Le argille terziarie sono state ricoperte di loess (limo eolico) nel corso del Quaternario, di spessore che va da qualche metro a numerose decine di metri, occultando completamente il rilievo originale e dando vita ad una pianura quasi-perfetta con un paesaggio di campo aperto: l’altitudine è sempre inferiore a 30 metri e si colloca a circa 15 metri per la valle alluvionale del fiume Lys.

Del resto la pianura del Lys è caratterizzata dalla presenza di una densa rete idrografica in parte canalizzata dall’uomo, il che sfocia nella presenza di depositi alluvionali essenzialmente argillo-limonosi e suoli a granulometria fine e ricchi di sostanze nutritive, con una percentuale di argilla superiore al 20 %.

Le precipitazioni sono dell’ordine di 700 – 800 mm, inferiori a quelle dell’altopiano dell’Artois in cui si registrano invece oltre 1 000 mm d’acqua all’anno.

Il suo clima è caratterizzato da una temperatura abbastanza regolare e mite nonché da scerse escursioni termiche, soprattutto d’estate. La pianura del Lys gode di un autunno spesso ben soleggiato, con scarsa pluviometria nei mesi di agosto e settembre.

Infine, l’igrometria permane sufficiente, e, ad ogni modo, i periodi di siccità rappresentano l’eccezione.

La produzione di «Lingot du Nord» nella pianura del Lys è molto antica visto che si trovano tracce di questo tipo di coltivazione nei distretti di Armentières, di Hazebrouk e di Merville a partire dal 1856.

Fin da quest’epoca, la coltivazione del «Lingot du Nord» è contraddistinta da una tecnica originale di essiccazione dei fagioli messa a punto dai produttori della regione: l’essiccazione all’aperto su perroquets.

I perroquets sono costituiti da numerosi bastoni montati a forma di tenda indiana con dei supporti a circa 40 cm dal suolo. Le foglie vengono adagiate sui supporti.

Questo metodo di essiccazione è antico in quanto se ne ritrova traccia fin dal 1865. All’epoca, le foglie venivano legate su singoli pali. Questa modalità di essiccazione su pali, che prefigura l’attuale essiccazione su perroquet, è descritta molto presto in maniera particolareggiata in diverse opere (ad esempio, nel tredicesimo volume degli Archives de l’Agriculture du Nord de la France, alle pagine 311-312).

I perroquets, costituiti da più pali raggruppati, sono stati messi a punto in tempi più recenti, negli anni settanta.

Questa tecnica di essiccazione richiede una competenza molto particolare per poter montare i perroquets e molta mano d’opera in quanto l’operazione non può essere effettuata con mezzi meccanici.

Anche il raccolto dei fagioli richiede particolare maestria per via della buccia sottile. Il fagiolo viene trebbiato in trebbiatrici tradizionali: si tratta di trebbiatrici da frumento il cui «trebbiatore» è stato trasformato in modo che giri più lentamente.

La pianura del Lys è tradizionalmente una regione di policoltura e di piccole aziende. Le condizioni fondiarie della regione sono poco propizie ad una forte meccanizzazione. La superficie agricola utile della pianura del Lys è occupata dall’insieme patata — fagioli secchi (lingots du Nord e fagioli chevriers) — legumi freschi. Così, nel 1950, il signor Cassez segnala che il «Lingot du Nord è il fagiolo più diffuso nella valle del Lys».

La coltivazione del «Lingot du Nord» ha potuto diffondersi anche a causa della disponibilità di mano d’opera di tipo familiare. Essa costituisce una coltivazione secondaria, perfettamente adattata alle piccole aziende a conduzione familiare della valle del Lys.

Specificità del prodotto

Il «Lingot du Nord» è un fagiolo bianco caratterizzato dai seguenti elementi:

semi di forma ellittica, diritti, con le estremità spesso tronche,

un colore tra il bianco e il beige,

una buccia sottile e morbida,

consistenza fondente, non farinosa,

tipico gusto di castagna.

Il «Lingot du Nord» è una coltivazione tradizionale della regione di Merville che gode di grande reputazione a livello della Francia e, più particolarmente, nella sua regione d’origine e nel sud della Francia dove viene utilizzato nella preparazione di piatti tradizionali. Grazie alla sua buccia sottile e morbida e alla sua consistenza fondente, si presta in effetti perfettamente alla preparazione di piatti cucinati quali il cassoulet.

Legame causale

Il legame all’origine del «Lingot du Nord» si basa sulle sue qualità precipue nonché sulla sua reputazione.

Le caratteristiche del «Lingot du Nord» sono dovute essenzialmente alle condizioni pedoclimatiche della zona, all’utilizzo di sementi di tipo Lingot ed alle competenze locali, applicate da oltre 100 anni senza modifica dell’essiccamento all’aria aperta su perroquets.

La valle del Lys è caratterizzata dal suo elevato tenore di argilla fin nei primi strati del suolo. I terreni della valle formano così uno strato arabile, molto ricco, benefico per la coltivazione del lingot, poiché quest’ultimo viene piantato a scarsa profondità. La ricchezza in argilla del suolo, consentendo una buona alimentazione idrica dei fagioli fino alla loro maturità, influisce sulla qualità gustativa del «Lingot du Nord» e sulla sua buona tenuta alla cottura. In effetti, la ritenzione dell’amido in queste condizioni molto favorevoli consente all’amido di mantenersi intatto nel fagiolo al termine della cottura, garantendone la tenuta. La struttura dei suoli permette inoltre un apporto idrico senza eccessi in quanto non si osservano tracce di fenomeno di idromorfia nei primi 50 centimetri di terreno che corrispondono al livello medio di radicamento dei fagioli.

D’altro canto, la pianura del Lys presenta un tasso di umidità inferiore a quello della vicina regione di Lille. Questa scarsa umidità, distribuita lungo l’arco dell’intero anno, unita alla proporzione di limo negli orizzonti di superficie, che consentono un drenaggio efficace dell’acqua in profondità, è propizia alla crescita dei fagioli che richiedono terra smossa, né troppo asciutta (ciò impedirebbe la germinazione dei fagioli), né troppo umida (ciò provocherebbe la putrefazione dei fagioli).

Infine, un autunno spesso molto soleggiato con scarsa pluviometria nei mesi di agosto e settembre consente al «Lingot du Nord» di giungere a completa maturità nel baccello, ed autorizza tale essiccazione in modo tradizionale, all’aperto, su perroquet. In questa stagione, inoltre, i venti dominanti che soffiano da est, nord e nord est, sono venti più asciutti che favoriscono l’essiccazione dei fagioli.

Le pratiche di coltivazione determinano inoltre la qualità del «Lingot du Nord».

La forma ellittica con estremità tronche ed il colore beige, entrambe caratteristiche del «Lingot du Nord», sono dovute all’utilizzo di sementi del tipo Lingot, selezione che deriva da pratiche tradizionali di coltivazione di fagioli nella pianura del Lys.

La buccia sottile e la consistenza fondente del «Lingot du Nord» sono da attribuire alle specifiche tecniche di raccolta e di essiccamento.

Nella zona geografica, caratterizzata da aziende che dispongono di mano d’opera familiare, i produttori hanno messo a punto l’originale tecnica di essiccamento su perroquet: i Lingot sono raccolti quando non sono ancora giunti a completa maturità; in caso contrario i semi fuoriuscirebbero dai baccelli. Essi vengono raccolti e parzialmente essiccati al suolo, quindi disposti sui perroquets. La struttura di tali perroquets con un’apertura centrale permette una buona circolazione dell’aria e protegge i fagioli da eventuali piogge impedendo all’acqua di penetrare in profondità. I fagioli arrivano quindi a completa maturità in modo assolutamente naturale.

Questo metodo di essiccazione naturale ha una reale influenza sulla qualità del prodotto in quanto consente di evitare l’indurimento della buccia del fagiolo e ne mantiene intatta la sottigliezza. Il signor Cassez già nel 1950 segnalava che «i fagioli dell’anno erano i migliori e cuocevano più in fretta di quelli vecchi».

È del resto a causa della buccia sottile che i Lingot vengono trebbiati in trebbiatrici tradizionali da frumento, onde evitare di rompere i fagioli o di danneggiarne la buccia; questo sarebbe infatti il risultato che si otterrebbe con una mietitrebbiatrice.

Ancor oggi, l’uso della mietitrebbiatrice è vietato e vengono commercializzati con la denominazione IGP soltanto i fagioli raccolti manualmente.

Così, grazie ad un clima e a un terreno favorevoli alla crescita del Lingot, alla selezione delle varietà ed al ricorso a pratiche di coltivazione originali, la coltura del «Lingot du Nord» è diventata una coltura tradizionale della regione di Merville e di Armentières in cui ha inizialmente acquisito la sua reputazione.

La presentazione del «Lingot du Nord» all’Exposition Universelle del 1867 ne conferma la reputazione di lunga data che si è rapidamente diffusa in tutta la Francia, soprattutto nel sud del paese. È così che a Castelnaudarie, fin dal 1938, i ristoratori raccomandavano l’utilizzo del «Lingot du Nord» nella preparazione del cassoulet.

Il «Lingot du Nord» figura regolarmente nel menu dei ristoratori, dei ristoranti gastronomici ed è presente nelle quindicine gastronomiche della regione Pas de Calais. Questa iniziativa, denominata «Les Tables Régionales du Nord Pas de Calais», riunisce i ristoratori del Nord e del Pas de Calais attorno alla stessa volontà di valorizzare la gastronomia regionale, previlegiando nei loro menu le specialità culinarie della regione.

Una manifestazione denominata «Ducasse à Pierrots» è organizzata nei dintorni di Lille, segnatamente nella città di Saint André lez Lille. Si tratta di un’antica usanza nel corso della quale ogni anno dal 1920, i convitatati degustano il Pierrot, piatto a base di «Lingot du Nord» e di salsicce affumicate.

Infine, ogni anno a partire dal 1999 si organizza la fiera del «Lingot du Nord» a Calonne-sur-la-Lys, la prima domenica di ottobre. Questa fiera è l’occasione di una dimostrazione di trebbiatura e si conclude con la degustazione del «Lingot du Nord».

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare

(articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento)

https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-8d51b634-115a-4fe9-b21e-4b1c6b2d2bd2


(1)  GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.


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