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Collegare l’aiuto, il risanamento e lo sviluppo (CARS)

SINTESI DI:

Comunicazione della Commissione COM(2001) 153 def.: l’approccio per collegare l’aiuto, il risanamento e lo sviluppo

SINTESI

CHE COSA FA LA COMUNICAZIONE?

Le operazioni di aiuto d’urgenza affrontano necessità immediate, ma devono anche trovare un modo per incrementare la resilienza alle crisi future, fornendo benefici per lo sviluppo sul lungo periodo e rafforzando la gestione del rischio. Questo approccio viene definito «collegare l’aiuto, il risanamento e lo sviluppo» (CARS).

Esaminando le sfide che la comunità internazionale si trova ad affrontare nelle situazioni post-crisi, la comunicazione individua varie misure volte ad aumentare il contributo dell’Unione europea (UE) e intende collegare efficacemente l’assistenza immediata con politiche di sviluppo a lungo termine.

PUNTI CHIAVE

La comunicazione fa riferimento a tre categorie di crisi.

  • Catastrofi naturali: ad esempio carestie, alluvioni e terremoti. È necessario un aiuto immediato, ma la preparazione alle calamità, sotto forma di sistemi di allarme rapido per le carestie o di rimboschimento per prevenire le alluvioni, rappresenta una sfida ben più complessa.
  • Conflitti violenti: possono rivelarsi particolarmente complicati a causa di conflitti di interessi tra le parti o di situazioni di instabilità protratte nel tempo. L’UE deve lavorare in un contesto ampio, poiché gli aiuti rischiano di avere effetti negativi quali la corruzione o il prolungamento del conflitto.
  • Crisi strutturali e di altro genere: è il caso di paesi che presentano condizioni politiche, economiche e sociali deteriorate, come ad esempio l’Ucraina, la Moldavia e la Bielorussia, dove gli aiuti potrebbero avere effetti distorsivi e creare dipendenza o alimentare tensioni. Gli aiuti allo sviluppo possono risultare utili laddove migliorino le strutture istituzionali e rimuovano gli ostacoli alla produzione e al commercio.

Per rispondere in maniera più efficace alle situazioni di crisi, viene proposto l’approccio descritto di seguito.

  • La Commissione europea deve assumere un ruolo improntato al coordinamento e alla collaborazione rapidi, consolidando il collegamento tra assistenza umanitaria e sviluppo.
  • Nei paesi soggetti al verificarsi di catastrofi naturali, è necessario prestare maggiore attenzione alla preparazione alle calamità e alla prevenzione, sia per quanto riguarda l’assistenza umanitaria che per le strategie di cooperazione allo sviluppo.
  • Le strategie post-crisi di ripresa e risanamento devono tentare di affrontare le cause della vulnerabilità e incorporare i concetti di riduzione del rischio di catastrofi e preparazione, a volte denominati «ricostruire meglio».
  • Nelle situazioni di conflitto, il collegamento tra aiuto e sviluppo deve essere visto in un contesto economico, sociale e politico più ampio.
  • L’assistenza emergenziale deve essere coerente con gli obiettivi di sviluppo a lungo termine.
  • È necessario tenere conto dei partenariati a lungo termine, come ad esempio l’accordo di Cotonou tra l’UE e i paesi in via di sviluppo.
  • Le iniziative internazionali devono essere coordinate più efficacemente e includere l’approccio «friends of»*.
  • La Commissione deve limitare i ritardi e mobilitare rapidamente risorse adeguate, garantendo il coinvolgimento dei partner appropriati, offrendo un processo decisionale europeo più snello e accettando un livello superiore di rischio tecnico.
  • I programmi di lavoro vanno elaborati in risposta alle situazioni di crisi, contemplando tutte le azioni e le misure richieste ed eliminando la necessità di approvazione dei singoli progetti.
  • Le procedure di appalto e i contratti devono essere più flessibili in rapporto al risanamento, agli aiuti ai rifugiati, agli aiuti alimentari, alla sicurezza alimentare e alle mine terrestri.
  • I nuovi regolamenti devono essere organizzati meglio per coprire i temi legati al risanamento, agli aiuti ai rifugiati e alle mine terrestri.
  • Devono essere avviate discussioni ad ampio raggio sulle idee presentate per migliorare la capacità dell’UE di influenzare positivamente i risultati.

Alcune delle discussioni incluse in questa comunicazione sono riprese e approfondite nella comunicazione della Commissione del 2012 sull’approccio dell’UE alla resilienza: Imparare dalle crisi della sicurezza alimentare.

CONTESTO

Resilienza e collegamento tra aiuto, risanamento e sviluppo

TERMINI CHIAVE

*Approccio «friends of»: una strategia delle Nazioni Unite volta a coinvolgere il maggior numero possibile di donatori internazionali che coordinano le azioni in un determinato paese.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo «Collegare l’aiuto, il risanamento e lo sviluppo — Valutazione», COM(2001) 153 def. del 23.4.2001

ATTI COLLEGATI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio «L’approccio UE alla resilienza: Imparare dalle crisi della sicurezza alimentare», COM(2012) 586 final del 3.10.2012

Ultimo aggiornamento: 26.11.2015

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