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Migliorare la sicurezza degli esplosivi

Privare le organizzazioni e i gruppi terroristi degli strumenti per perpetrare attentati è una necessità fondamentale per l'Unione europea. Con la presente comunicazione la Commissione europea stabilisce un piano d'azione per migliorare la sicurezza degli esplosivi e in questo modo evitare l'uso di ordigni esplosivi contro i cittadini. Il piano si basa sui principi della prevenzione, della rilevazione e della reazione e coinvolge tanto gli Stati membri e le istituzioni comunitarie quanto il settore privato.

ATTO

Comunicazione della Commissione, del 6 novembre 2007, al Parlamento europeo e al Consiglio su come migliorare la sicurezza degli esplosivi [COM(2007) 651 def. – Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Con la presente comunicazione la Commissione europea stabilisce un piano d'azione per migliorare la sicurezza degli esplosivi e rendere più difficile per i terroristi la fabbricazione di ordigni esplosivi.

Prevenzione, rilevazione e reazione: intraprendere azioni precise

Basandosi su questi pilastri, la comunicazione elenca in allegato una serie di misure precise da intraprendere e per ognuna stabilisce scadenza ed entità responsabile. Queste misure riguardano:

  • i precursori degli esplosivi: assicurare la prevenzione lungo l'intera catena di approvvigionamento (stoccaggio, trasporto, tracciabilità) con controlli su alcuni prodotti chimici, che potrebbero essere trasformati in una componente di esplosivo. Analogamente, il personale coinvolto nella fabbricazione, nello stoccaggio e nella vendita dovrà essere sensibilizzato al riconoscimento delle operazioni sospette. Un'altra misura preventiva implica l'armonizzazione delle sanzioni penali per la diffusione delle informazioni relative alla fabbricazione di bombe su Internet;
  • la rilevazione: si impone un approccio globale quando sono fallite le misure di prevenzione, soprattutto per quanto riguarda l'elaborazione di norme minime in materia di rilevazione o l'uso appropriato delle tecnologie di rilevazione in ubicazioni specifiche;
  • la reazione: in caso di fallimento della prevenzione e della rilevazione in tempo utile, lo sforzo di reazione spetta naturalmente agli Stati membri. L'Unione contribuisce con tutto il sostegno necessario. Inoltre, dovrebbe essere creata una rete europea per l'eliminazione degli ordigni esplosivi per migliorare lo scambio di informazioni e la fiducia reciproca, contribuire a diffondere le migliori pratiche, organizzare sessioni comuni di formazione e informare tutte le parti interessate sugli sviluppi recenti.

Considerando che la sicurezza dell'Unione europea e dei suoi cittadini dipende dall'efficacia della cooperazione e del coordinamento tra gli Stati membri, le istituzioni europee e tutte le altre parti interessate, la Commissione europea ritiene necessario accompagnare le azioni summenzionate con misure orizzontali che pongano l'accento sui seguenti elementi:

  • migliorare lo scambio di informazioni in tempi rapidi e le migliori pratiche attraverso il sistema di risposta rapida ed un sistema europeo di dati sugli attentati terroristici, accessibile sette giorni su sette alla polizia, alle dogane, alle guardie di frontiera e ai servizi di sicurezza e esercito/forze armate nazionali;
  • intensificare la ricerca sugli esplosivi per rispondere alle minacce alla sicurezza: la Commissione ritiene che gli investimenti nella ricerca siano essenziali e individua diversi settori di ricerca quali la rilevazione degli ordigni esplosivi artigianali negli aeroporti o gli inibitori che si possono aggiungere ai precursori di esplosivi.

Assicurare il seguito del piano d'azione e le misure di finanziamento

La Commissione europea sottolinea il carattere fondamentale della valutazione dei progressi compiuti nell'attuazione del piano d'azione e chiede agli Stati membri di fornire almeno una volta all'anno informazioni sui progressi compiuti in materia.

Possibilità di finanziamento sono previste per le azioni sulla sicurezza degli esplosivi nel settimo programma quadro di ricerca, fra cui per esempio il programma "Prevenire e combattere la criminalità", che dispone per il periodo 2007-2013 di una dotazione finanziaria di circa 745 milioni di euro.

Contesto e sviluppi recenti

All'indomani degli attentati di Madrid, il 25 marzo 2004, il Consiglio europeo ha sottolineato la necessità di privare le organizzazioni dei gruppi terroristi degli strumenti di cui hanno bisogno per le loro attività, in particolare per quanto riguarda le armi da fuoco, gli esplosivi, il materiale necessario a fabbricare bombe e le tecnologie usate per commettere attentati. A seguito di questa dichiarazione, la Commissione europea ha adottato una comunicazione relativa a misure dirette a garantire una maggiore sicurezza degli esplosivi, dei detonatori, delle attrezzature per fabbricare bombe e delle armi da fuoco [COM(2005) 329]. Una delle misure riprese in questa comunicazione è l'elaborazione di un piano d'azione dell'Unione europea per migliorare la sicurezza degli esplosivi, a cui la Commissione dà seguito con la presente comunicazione.

Successivamente, nel dicembre 2007, il Consiglio ha adottato orientamenti strategici e priorità per il miglioramento della sicurezza degli esplosivi (pdf). Riuniti nell'aprile 2008, i ministri della giustizia degli Stati membri hanno adottato un piano d'azione (EN) (pdf) dell'Unione europea, fortemente basato sulla presente comunicazione.

ATTI COLLEGATI

Decisione 2007/125/GAI del Consiglio, del 12 febbraio 2007, che istituisce per il periodo 2007-2013 il programma specifico Prevenzione e lotta contro la criminalità , quale parte del programma generale sulla sicurezza e la tutela delle libertà (Gazzetta ufficiale L 58 del 24.2.2007)

Direttiva 2007/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 maggio 2007, relativa all'immissione sul mercato di articoli pirotecnici [Gazzetta ufficiale L 154 del 14.6.2007]

Ultima modifica: 10.06.2008

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