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Libro bianco sul mercato unico dei fondi d'investimento

In questo Libro bianco la Commissione definisce un pacchetto di modifiche mirate del quadro comunitario attuale per i fondi d'investimento (la direttiva "OICVM") al fine di semplificare il quadro legislativo ed operativo proponendo nel contempo agli investitori soluzioni d'investimento allettanti e sicure.

ATTO

Libro bianco della Commissione, del 15 novembre 2006, sul rafforzamento del quadro normativo del mercato unico relativo ai fondi d'investimento (COM(2006) 686 def. - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale).

SINTESI

La direttiva OICVM non è più in grado di sostenere il settore europeo dei fondi, in un periodo in cui quest'ultimo si ristruttura per far fronte alle nuove sfide della concorrenza e soddisfare le necessità mutevoli degli investitori europei.

Incoraggiare un settore europeo dei fondi più efficace

La Commissione propone in questo Libro bianco parecchie misure volte a migliorare l'attuale direttiva:

  • eliminazione degli ostacoli amministrativi alla commercializzazione transfrontaliera. Saranno ridotte le procedure amministrative che devono essere espletate attualmente prima di commercializzare un fondo in un altro Stato membro, in particolare la verifica dettagliata ex-ante della documentazione del fondo da parte dell'autorità del paese ospitante ed il relativo termine massimo di due mesi;
  • agevolazione delle fusioni transfrontaliere. La Commissione presenterà una proposta intesa a completare la direttiva OICVM, per creare le condizioni giuridiche e regolamentari adeguate per la fusione di fondi armonizzati su base paneuropea;
  • raggruppamento di attivi (asset pooling). È prevista una modifica delle norme di diversificazione, che permetterà un approccio estensivo in materia di raggruppamento in entità;
  • passaporto di società di gestione: una società di gestione autorizzata potrà gestire fondi armonizzati costituiti in società o in forma contrattuale in altri Stati membri;
  • rafforzamento della cooperazione in materia di vigilanza: dato l'aumento della complessità giuridica e tecnica, dovranno essere rafforzate le disposizioni riguardanti le autorità competenti e la cooperazione;
  • incrementi di efficacia realizzabili senza modifica della direttiva. Gli Stati membri possono adottare varie iniziative a livello nazionale al fine di migliorare il contesto nazionale nel quale i fondi d'investimento armonizzati operano, ad esempio accelerando le procedure di autorizzazione iniziale dei fondi nel paese.

Fare del mercato unico dei fondi una realtà vantaggiosa anche per l'investitore finale

Affinché l'investitore finale possa beneficiare di miglioramenti tangibili, occorrerà che il settore sia sottoposto ad una concorrenza vivace nel mercato interno. A tal fine appaiono necessarie due misure:

  • prospetto semplificato. Questo strumento d'informazione deve essere migliorato: in primo luogo, deve fornire una descrizione breve e facilmente comprensibile delle spese, dei rischi e dei rendimenti attesi, che sia di immediata pertinenza e di comprensione agevole per l'investitore finale;
  • sistemi di distribuzione: dare la precedenza agli interessi degli investitori. Poiché la distribuzione dei fondi rappresenta oggi la principale componente dei costi del settore dei fondi d'investimento, i sistemi di distribuzione devono funzionare in modo più efficace. In particolare, gli investitori devono poter contare su intermediari/distributori oggettivi e professionali.

Fondi non armonizzati distribuiti agli investitori al dettaglio

I fondi non armonizzati distribuiti agli investitori al dettaglio, ad esempio i fondi immobiliari aperti, che non fanno parte del campo d'applicazione della legislazione OICVM, rappresentano un settore sempre più importante. La Commissione intraprenderà un'analisi sistematica delle caratteristiche in materia di rischio e rendimenti dei fondi in questione e valuterà se un quadro che favorisca l'integrazione di un mercato unico dei fondi non armonizzati distribuiti agli investitori al dettaglio sia un'opzione realistica e necessaria e, in caso affermativo, quali modalità adottare.

La MiFID (es de en fr) affida all'impresa d'investimento che provvede alla distribuzione la responsabilità di valutare, in funzione del profilo di ogni cliente, se un investimento particolare sia adatto o appropriato. La Commissione studierà i tipi di restrizioni alla commercializzazione ed alla vendita che occorrerebbe abolire a vantaggio di un sistema basato sulla responsabilità delle imprese d'investimento, le quali dovrebbero vendere prodotti adeguati al profilo dei clienti ai quali sono destinati.

La Commissione ed il CESR (es de en fr) procederanno ad effettuare l'inventario ed un'analisi sistematica degli ostacoli nazionali che si frappongono al "collocamento privato" di strumenti finanziari presso investitori istituzionali ed altre controparti ammissibili.

Contesto

Dall'adozione della direttiva OICVM nel 1985, il mercato europeo dei fondi d'investimento si è fortemente sviluppato ed il numero di fondi continua a crescere. Alla fine del 2005 esistevano più di 29 000 OICVM. Nel 2005 il volume totale degli attivi gestiti dai fondi d'investimento in Europa è aumentato e rappresentava il 59% del PIL dell'UE (5 000 miliardi di euro).

Oggi i principali elementi della direttiva del 1985 non assolvono più la loro funzione, visti i cambiamenti sostanziali verificatisi in questi ultimi vent'anni.

La Commissione ha redatto questo Libro bianco, che ha lo scopo di semplificare la direttiva 85/611/CEE, sulla base di consultazioni e di discussioni approfondite condotte a partire dal 2004 con i consumatori, gli operatori del settore e i responsabili politici, tenuto conto delle risposte al Libro verde (COM(2005) 314 def.) e di tre relazioni (DE), (EN), (FR) redatte da gruppi di esperti ad hoc. La Commissione intende proporre nell'autunno del 2007 le modifiche da apportare alla direttiva attuale.

See also

Per ulteriori informazioni consultare la pagina sulla gestione di attivi (DE), (EN), (FR).

Ultima modifica: 23.11.2006

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