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Libera circolazione dei capitali nell'UE

 

SINTESI DI:

Direttiva 88/361/CEE del Consiglio — la direttiva sulla liberalizzazione dei capitali

QUAL È LO SCOPO DELLA DIRETTIVA?

  • La direttiva si prefiggeva di dare al mercato unico dell'Unione europea (UE) una piena dimensione finanziaria.
  • Il suo scopo era quello di abolire progressivamente tutte le restrizioni alla libera circolazione dei capitali tra i paesi dell'UE, attuando l'articolo 67 del trattato che istituisce la Comunità europea (l'articolo 67 è stato successivamente abrogato).
  • Le norme della direttiva divennero obsolete a seguito dell'entrata in vigore del nuovo articolo 63 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea che garantisce la libera circolazione dei capitali tra i paesi dell'UE, nonché tra i paesi dell'UE e i paesi extra UE.
  • Tuttavia, come indicato nella giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, la nomenclatura dei movimenti di capitali inclusa nell'allegato I è ancora usata ai fini della definizione della nozione di movimenti di capitali.

PUNTI CHIAVE

  • La direttiva sancisce il principio della totale liberalizzazione dei movimenti di capitali* tra i paesi UE a partire dal 1o luglio 1990. Le operazioni che rappresentano i movimenti di capitali sono elencate nell'allegato I.
  • Sono stati previsti regimi transitori per Spagna, Grecia, Irlanda e Portogallo, e il Portogallo e la Grecia a cui è stata data un'ulteriore proroga di un massimo di 3 anni.
  • La direttiva mira ad abolire il regime generale di restrizioni ai movimenti di capitali tra le persone residenti nei paesi dell'UE.
  • È stata introdotta una «clausola di salvaguardia». I movimenti di capitali possono mettere a dura prova i mercati dei cambi, perturbando gravemente le politiche monetarie e i tassi di cambio di un paese. In questo caso, la Commissione europea, dopo aver consultato il Comitato monetario e il Comitato dei governatori delle banche centrali, può autorizzare il paese ad adottare misure di salvaguardia.
  • Le misure di salvaguardia riguardavano i movimenti di capitali elencati nell'allegato II della direttiva e non dovevano superare i 6 mesi.

Con decorrenza dal 1o luglio 1990, la direttiva ha abrogato:

  • la prima direttiva per l'attuazione dell'articolo 67 del trattato;
  • la Direttiva 72/156/CEE del Consiglio per la regolazione dei flussi finanziari internazionali e la neutralizzazione dei loro effetti indesiderabili sulla liquidità interna*.

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA LA DIRETTIVA?

È stata applicata tra il 7 luglio 1988 e il 31 dicembre 1999. I paesi dell'UE dovevano recepirla nel diritto nazionale entro il 1o luglio 1990. La direttiva è ora sostituita dalle nuove norme del trattato in materia di libera circolazione dei capitali ma è ancora usata per la definizione della nozione di movimenti di capitali.

CONTESTO

Per maggiori informazioni, si veda:

* TERMINI CHIAVE

Movimenti di capitali: trasferimenti in conto capitale tra paesi, effettuati da una persona, un'organizzazione o un'azienda. Comprendono gli investimenti diretti, gli investimenti nel settore immobiliare, le operazioni in titoli e in conti correnti e di deposito, i prestiti finanziari e i crediti.

Liquidità interna: La quantità di denaro contante o mezzi equivalenti (ossia attività che possono essere rapidamente convertite in denaro) in circolazione all'interno dell'economia di un paese.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Direttiva 88/361/CEE del Consiglio del 24 giugno 1988 per l'attuazione dell'articolo 67 del trattato (GU L 178 dell'8.7.1988, pag. 5-18)

Ultimo aggiornamento: 16.11.2016

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