EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52017DC0610

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Piano d'azione per rafforzare la preparazione contro i rischi per la sicurezza di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare

COM/2017/0610 final

Bruxelles, 18.10.2017

COM(2017) 610 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Piano d'azione per rafforzare la preparazione contro i rischi per la sicurezza di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare


INTRODUZIONE: LA MINACCIA IN EVOLUZIONE

L’UE deve attualmente far fronte a una serie di minacce e attentati terroristici di natura violenta, per opera sia di gruppi organizzati che di individui isolati. Tanto i gruppi terroristici quanto gli individui radicalizzati hanno cercato di sferrare attacchi tali da provocare stragi nell’UE, nell’intento di ottenere sia il numero più alto possibile di vittime, sia il massimo impatto psicologico ed economico sulla società.

Finora le organizzazioni terroristiche non hanno utilizzato materiali chimici, biologici, radiologici o nucleari (CBRN) in Europa, ma secondo fonti affidabili i gruppi terroristici potrebbero avere l’intenzione di acquistare materiali o armi CBRN e stanno sviluppando le conoscenze e le capacità necessarie per usarli 1 . Daesh ha usato armi chimiche in Siria e in Iraq e pare che sia in grado di produrle e utilizzarle 2 . Alcuni eventi di non grande rilevanza hanno rivelato l’interesse di Daesh a innovare e sviluppare armi biologiche e radiologiche 3 . Si tenga presente che, anche se in tutto il documento si usa la sigla CBRN, la probabilità di un attacco con armi nucleari da parte di soggetti non statali è considerata inferiore a quella di attentati con armi chimiche, biologiche o radiologiche.

Questi dati vanno inseriti nel contesto di sviluppi tecnologici che potrebbero essere sfruttati dai terroristi al fine di nuocere. Daesh ha fatto uso di sistemi aerei senza pilota (UAS) a scopo di sorveglianza e comando o per sferrare attacchi con esplosivi 4 .

Il potenziale di attacchi CBRN è messo in evidenza nella propaganda terroristica: i jihadisti manifestano sui media l’intenzione di commettere attentati di questo tipo e trasmettono, su varie piattaforme di social media, possibili tattiche relative ad attentati e bersagli 5 . Le minacce CBRN sono state riconosciute dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 6 , che ha espresso preoccupazione per l’aumento del rischio di proliferazione, ivi compreso l’uso di tali materiali da parte di soggetti non statali.

Da tali considerazioni emerge la necessità che l’Unione europea rafforzi la sua resilienza e la sua preparazione a far fronte alla minaccia CBRN nei prossimi anni.

L’ESIGENZA DI RAFFORZARE LA COOPERAZIONE NELL’UE

La minaccia in evoluzione impone di esaminare le nostre vulnerabilità e le nostre difese contro eventuali attentati terroristici che comportino l’uso di materiali CBRN. Finora le minacce CBRN sono considerate scarsamente probabili ma dotate di un impatto potenziale elevato. Anche su piccola scala, un attentato CBRN potrebbe incidere pesantemente sulle società e sulle economie contro le quali fosse inferto, arrecando danni gravi e duraturi e diffondendo paura e incertezza. I costi sia umani che finanziari associati ad attentati che utilizzassero, ad esempio, strumenti per la dispersione di emissioni radioattive (noti anche come bombe sporche) 7 , o a un attacco con l’antrace tramite sistemi aerei senza pilota, potrebbero essere estremamente alti.

Rafforzare la resilienza alle minacce CBRN in termini di prevenzione, preparazione e risposta impone forti investimenti da parte degli Stati membri e di conseguenza richiede una stretta cooperazione a livello di Unione, finalizzata a imparare gli uni dagli altri, mettere in comune esperienze e mezzi e sfruttare sinergie transfrontaliere. La valutazione complessiva dell’azione dell’UE nel settore della sicurezza interna 8 sottolinea l’esigenza di una maggiore cooperazione a livello dell’UE, basata su una migliore comprensione della minaccia CBRN e sulla condivisione delle risorse allo scopo di conseguire una migliore preparazione a eventuali attacchi CBRN.

La direttiva sulla lotta contro il terrorismo 9 comprende per la prima volta disposizioni su tutti gli aspetti del terrorismo CBRN e impone agli Stati membri obblighi relativi alla risposta a un attentato terroristico, tra cui l’obbligo di fornire assistenza medica a tutte le vittime. L’iniziativa proposta nella presente comunicazione aiuterà gli Stati membri a rispettare i loro obblighi di assistenza alle vittime in caso di attacchi perpetrati con materiali CBRN.

Scopo del presente piano d’azione è aumentare la cooperazione europea per rafforzare la sicurezza nel settore CBRN, con particolare attenzione all’esigenza di prevenire minacce e attentati terroristici CBRN e di prepararsi e rispondere ad essi. Le azioni previste dalla presente comunicazione aiuteranno gli Stati membri a proteggere cittadini e infrastrutture. Molte delle iniziative proposte seguono un approccio rivolto a tutte le categorie di rischio e contribuiranno anche a migliorare la preparazione per qualsiasi incidente CBRN su larga scala, anche non connesso al terrorismo.

LA BASE: IL PIANO D’AZIONE CBRN 2010-2015

Il presente piano d’azione si basa sul lavoro avviato nell’UE con il piano d’azione CBRN 2010-2015 10 , affronta le lacune individuate nella sua attuazione e tiene conto delle minacce emergenti. A livello di UE, il piano d’azione 2010-2015 ha condotto a una migliore comprensione della minaccia, a una maggiore condivisione delle informazioni (elaborazione di un glossario CBRN-E e inclusione degli incidenti CBRN nel sistema di dati europeo sulle bombe) e a risultati quali lo sviluppo di un’infrastruttura di formazione nell’UE (Centro europeo di formazione sulla sicurezza nucleare - EUSECTRA). Anche nel settore biologico si è registrato un importante sviluppo legislativo con l’adozione della decisione n. 1082/2013/UE relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, che comprende disposizioni volte a rafforzare la pianificazione della preparazione e della risposta nell’UE.

Gli Stati membri consultati in merito all’attuazione del piano d’azione 2010-2015 hanno riferito che a livello nazionale si svolge un gran numero di attività, tra cui formazioni ed esercitazioni. Hanno inoltre riferito alcune difficoltà nel garantire il coordinamento di diversi attori. I portatori d’interessi hanno sottolineato, ad esempio, la necessità di approfondire ulteriormente la conoscenza dei rischi CBRN, promuovere la cooperazione transettoriale e investire ulteriormente nella formazione e nelle esercitazioni 11 . L’organizzazione di formazioni ed esercitazioni transfrontaliere/transettoriali (idealmente in maniera strutturata e secondo programmi concordati in anticipo) è una delle iniziative che sono state giudicate migliori dal punto di vista del valore aggiunto a livello di UE. Gli Stati membri hanno inoltre giudicato insufficienti gli scambi d’informazioni su incidenti, minacce e impianti CBRN e sulle tecnologie sviluppate per affrontare tali minacce. Hanno sottolineato poi l’esigenza di sviluppare la cooperazione con altri partner non contemplati dal precedente piano d’azione CBRN, quali forze militari e paesi terzi strategici.

UN APPROCCIO PIÙ MIRATO E COORDINATO

Sulla base di questi risultati, il nuovo piano d’azione qui presentato assume un’impostazione mirata, in linea con l’agenda dell’UE in materia di CBRN-E, nella quale il Consiglio ha chiesto alla Commissione di sviluppare una strategia che affronti in modo puntuale un determinato numero di priorità caratterizzate da un chiaro valore aggiunto a livello di UE e da risultati tangibili.

Il piano d’azione offre agli Stati membri l’opportunità di rafforzare la loro capacità di preparazione alle minacce in via di trasformazione, partecipando volontariamente a una serie di iniziative proposte.

Il piano d’azione si basa sulla profonda convinzione che affrontare i rischi CBRN richieda un approccio orizzontale, che riguardi diversi settori e diversi attori quali il contrasto alla criminalità, la gestione delle emergenze, la protezione delle infrastrutture critiche e degli spazi pubblici, la salute pubblica e il settore privato. Alcune delle azioni proposte contribuiranno anche ad aumentare la resilienza delle infrastrutture critiche dell’UE, specialmente per quanto riguarda le centrali nucleari e gli impianti chimici.

È inoltre chiara l’esigenza di aumentare le misure a favore della sicurezza interna-esterna, concentrando gli sforzi specialmente tramite l’iniziativa dell’UE sui centri di eccellenza CBRN. Una delle priorità centrali sarà quella di garantire la sicurezza delle frontiere e la capacità di individuare importazioni illecite di materiali CBRN. I funzionari doganali svolgono un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza delle frontiere esterne e della catena di approvvigionamento. Adattare i sistemi d’informazione sui carichi è essenziale per rafforzare il monitoraggio e i controlli basati sui rischi delle catene di approvvigionamento internazionali, al fine di garantire che non siano introdotti illecitamente nell’UE materiali CBRN. Sono inoltre necessarie misure per rafforzare i controlli sulle esportazioni di beni a duplice uso. Sono essenziali la cooperazione e il coordinamento con partner strategici e regionali dell’UE e saranno cercate sinergie con tutti i portatori d’interessi, tra cui forze militari, l’AED e la NATO, nonché con il settore privato.

Il piano d’azione persegue quindi i seguenti quattro obiettivi:

1) rendere meno accessibili i materiali CBRN,

2) rafforzare la preparazione e la risposta agli incidenti di sicurezza CBRN,

3) creare collegamenti più forti tra la sicurezza interna ed esterna nel settore CBRN con i principali partner dell’UE a livello regionale e internazionale,

4) migliorare la nostra conoscenza dei rischi CBRN.

Proseguendo il lavoro in questi settori, l’UE può costruire un quadro più solido per ridurre la minaccia di attacchi CBRN, rafforzare le misure di sicurezza, aumentare la resilienza e prepararsi a una risposta efficace in caso di attacco.

Le azioni proposte saranno sostenute da finanziamenti mobilitati nell’ambito di vari strumenti già a disposizione della Commissione, tra cui Orizzonte 2020, ISF-Polizia e il meccanismo di protezione civile dell’Unione, oppure dalla vasta gamma di strumenti di finanziamento esterni (ad esempio lo strumento di cooperazione allo sviluppo, lo strumento europeo di vicinato, lo strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace).

OBIETTIVO 1: RENDERE MENO ACCESSIBILI I MATERIALI CBRN

La capacità dei terroristi di sferrare attacchi CBRN dipende dall’accessibilità di agenti, sostanze e materiali necessari per costruire le armi CBRN. L’UE deve svolgere un lavoro analogo a quello già svolto per gli esplosivi e le armi da fuoco: controllare meglio l’accesso a materiali CBRN ad alto rischio e ottimizzare la capacità di individuare tali materiali allo stadio più precoce possibile, limitando o controllando l’accesso. Occorre inoltre affrontare il grave problema delle minacce interne alle infrastrutture critiche e agli impianti che detengono materiali CBRN. È altresì chiara l’esigenza, riconosciuta dagli Stati membri dell’UE, di migliorare ulteriormente lo scambio d’informazioni sui materiali CBRN, in particolare su minacce e incidenti che mettono a rischio la sicurezza, quali furti o traffici di tali materiali. Tale obiettivo può essere conseguito sfruttando al massimo gli strumenti e i sistemi di condivisione delle informazioni già esistenti.

La Commissione intende perciò stabilire le seguenti azioni prioritarie da svolgere in stretta cooperazione con gli Stati membri e altri portatori di interessi.

Impegno

Azione

Risultati e calendario

1.1

Ottimizzare lo scambio di informazioni su CBRN

Gli Stati membri devono includere più sistematicamente informazioni tecniche su armi e incidenti CBRN nel sistema di dati europeo sulle bombe (EBDS) 12 gestito da Europol. Occorre valutare la fattibilità di introdurre un sistema di rendicontazione che rispecchi quello vigente nel settore dei precursori di esplosivi.

Usare meglio altri strumenti per la condivisione delle informazioni quali la banca dati sugli incidenti e i traffici illeciti 13 presso l’AIEA 14 .

Esplorare collegamenti con altri sistemi d’informazione, quali il sistema elettronico dei prodotti a duplice uso (DUeS) 15 , contenenti informazioni su prodotti e persone che si sospetta siano coinvolti in un commercio “dannoso”.

Europol dovrebbe riferire regolarmente al gruppo consultivo dell’UE in materia di sicurezza CBRN sull’uso dell’EBDS (a cominciare dal 2018). La Commissione dovrebbe collaborare con gli Stati membri dell’UE per migliorare lo scambio di informazioni tramite EBDS.

Europol dovrebbe effettuare una mappatura dei sistemi d’informazione, delle esigenze e delle possibili carenze in termini di scambio d’informazioni entro la metà del 2018.

1.2

Rafforzare i controlli doganali basati sui rischi per intercettare alla frontiera materiali CBRN pericolosi

Migliorare le informazioni sulle merci provenienti dagli scambi commerciali e rafforzare le capacità di individuazione delle dogane affinché, in cooperazione con altre agenzie, possano controllare le catene di approvvigionamento internazionali per scoprire e controllare le importazioni illecite di materiali CBRN.

Sensibilizzare alla minaccia CBRN le autorità doganali e le autorità di contrasto, migliorare la cooperazione interagenzie e la condivisione di informazioni tra autorità doganali e altre autorità, in linea con la strategia e il piano d’azione dell’UE per la gestione dei rischi doganali (COM (2014) 527).

Accordo con gli Stati membri (a metà del 2018) per stabilire un archivio comune di informazioni sui movimenti di merci.

Un gruppo di progetto sulla tecnologia di rilevazione doganale dovrebbe esplorare le capacità di individuare materiali biologici e chimici nelle catene di approvvigionamento internazionali.
Relazione entro metà 2018.

Estendere la formazione radiologica/nucleare per le autorità di contrasto, i funzionari doganali e altri agenti in prima linea presso il centro di formazione EUSECTRA 16 .

1.3

Rafforzare i controlli UE all’esportazione

Impedire ai soggetti esterni (statali e non statali) di accedere a prodotti a duplice uso /CBRN tramite scambi commerciali.

Aggiornare gli elenchi UE dei materiali CBRN ad alto rischio nel 2018 e valutare la portata e la natura delle interazioni tecniche tra prodotti “CBRN” e prodotti “a duplice uso”.

1.4

Far fronte alle minacce interne

Scambio di buone pratiche sulle verifiche di sicurezza e i controlli sui precedenti negli impianti che detengono materiali CBRN, quali laboratori biologici o centrali nucleari.

Ultimare entro la fine del 2019 una mappatura delle pratiche di indagine.

OBIETTIVO 2: RAFFORZARE LA PREPARAZIONE E LA RISPOSTA AGLI INCIDENTI DI SICUREZZA CBRN

La preparazione operativa è determinante per mitigare efficacemente l’impatto di un attentato o incidente CBRN. Data la natura intrinsecamente transfrontaliera e transnazionale della minaccia CBRN, la cooperazione dell’UE può apportare un valore aggiunto incoraggiando attività volte a rafforzare le capacità nell’UE, ad esempio assicurare la cooperazione transfrontaliera in materia di formazione, esercitazioni e risposta, facilitare l’assistenza reciproca, fornire orientamenti, rendere più solide la preparazione e la risposta agli incidenti di sicurezza CBRN, promuovere standard minimi in tutta l’Unione e, ove opportuno, finanziare progetti transnazionali in questo settore.

La Commissione ha già organizzato numerosi corsi di formazione ed esercitazioni a livello dell’UE che vertono sulla cooperazione transettoriale in caso di attentati CBRN. Ad esempio, l’esercitazione ARETE del 2014 era incentrata sulla cooperazione tra le autorità di contrasto e di protezione civile nel caso di una complessa emergenza chimica di origine terroristica con presa di ostaggi. La Commissione ha inoltre finanziato una serie di corsi di formazione organizzati in cooperazione con le autorità degli Stati membri sulla risposta transettoriale a un attentato perpetrato con una “bomba sporca”. Tali iniziative sono state integrate da esercitazioni organizzate nel settore della protezione civile e da corsi di formazione organizzati da Europol e CEPOL.

Le future azioni prenderanno spunto da queste esperienze e riuniranno le diverse iniziative in materia di preparazione e di risposta in un programma coerente, massimizzando le opportunità di formazione e di esercitazione per gli Stati membri e incrementando la coerenza dell’approccio degli Stati membri.

Ulteriori azioni per facilitare la cooperazione tra agenzie saranno individuate a seguito del seminario dell’UE, previsto per ottobre 2017, sulla cooperazione tra gli operatori di primo intervento sul luogo del disastro dopo un attentato terroristico. In caso di grave incidente CBRN, la risposta dovrà prevedere il coinvolgimento dei diversi portatori di interessi, tra cui gli operatori privati, ad esempio quando si tratta di garantire che siano disponibili contromisure mediche.

La Commissione intende perciò stabilire le seguenti azioni prioritarie da svolgere in stretta cooperazione con gli Stati membri e altri portatori di interessi.

Impegno

Azione

Risultati e calendario

2.1

Rafforzare la preparazione e la risposta dell’UE nel settore CBRN attraverso la formazione e le esercitazioni transettoriali

La Commissione, di concerto con gli Stati membri, intende rafforzare la formazione e le esercitazioni degli operatori di primo intervento provenienti da autorità di contrasto, protezione civile, strutture sanitarie e, se del caso, autorità doganali e di frontiera e partner militari. Formazioni ed esercitazioni saranno effettuate avvalendosi degli strumenti finanziari e operativi esistenti, in particolare il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea (UCPM), CEPOL e il fondo «ISF-Polizia».

L’elaborazione di un programma comune dell’UE di formazione CBRN sarà promossa in stretta collaborazione con gli esperti degli Stati membri dell’UE.

Mappatura delle attività di formazione esistenti nell’UE entro gennaio 2018

Il Gruppo consultivo dell’UE prenderà in esame ulteriori esigenze entro il secondo trimestre del 2018

Avvio delle nuove formazioni ed esercitazioni a partire dal quarto trimestre 2018

Effettuare nuove esercitazioni a livello dell’UE (analoghe all’esercitazione ARETE del 2014) nel 2019

2.2

Rafforzare la capacità di risposta dell’UE in caso di incidenti CBRN nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE

Al fine di fornire una migliore assistenza agli Stati membri in caso di grave incidente CBRN, gli Stati membri e la Commissione continueranno a rafforzare la “Capacità europea di reazione alle emergenze” (EERC) dell’UCPM, incluso il corpo medico dell’UE. Incoraggiare gli Stati membri a continuare a impegnare nuove capacità CBRN nell’EERC.

Sostenere gli Stati membri nel processo di certificazione e registrazione dei moduli e di altre capacità CBRN nell’EERC.

Rivedere gli obiettivi iniziali di capacità in materia di catastrofi CBRN.

Test transettoriale della preparazione e della risposta alle pandemie.

Valutare le carenze nel settore della risposta alle catastrofi CBRN nel 2018.

Sovvenzioni per l’adeguamento dei processi di registrazione/certificazione dei moduli

Esercizi di simulazione transettoriale sulla pianificazione della continuità operativa durante una pandemia (2018)

Seminari sulla preparazione e l’attuazione del regolamento sanitario internazionale e sulle migliori pratiche in materia di screening in entrata e in uscita. Previsti per il periodo 2017-2018.

2.3

Condurre un’analisi del divario in materia di rilevamento di materiali CBRN

In stretta cooperazione con il gruppo consultivo CBRN, la Commissione esaminerà in che misura le apparecchiature di rilevamento esistenti sono in grado di individuare i materiali CBRN. I risultati confluiranno nelle attività del gruppo sul rilevamento e nei lavori sulla normalizzazione.

Relazione sull’analisi del divario iniziale corredata di raccomandazioni entro il terzo trimestre 2018

2.4

Miglioramento del sistema di allarme rapido e di reazione, nonché dello scambio di informazioni relative a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero 17  

Ri-progettare il sistema di allarme rapido e di reazione (EWRS) allo scopo di migliorare la consapevolezza situazionale e la gestione degli incidenti per gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, nonché di collegare il sistema EWRS ad altri sistemi di allarme rapido e di informazione dell’UE.

Nuova piattaforma che sarà pronta entro la metà del 2018

2.5

Rafforzare la preparazione dei laboratori dell’UE contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero

Garantire una rapida identificazione e caratterizzazione e rapidi meccanismi di condivisione dei campioni; fornire sostegno agli Stati membri meno attrezzati.

2015-2018

Attuazione da parte degli Stati membri, con il sostegno della Commissione, nel quadro dell’azione comune EMERGE 18 sulla risposta efficiente a livello dell’UE agli agenti patogeni altamente pericolosi ed emergenti

2.6

Migliorare la preparazione degli Stati membri contro le minacce per la salute a carattere transfrontaliero

Migliorare la preparazione degli Stati membri contro le minacce sanitarie transfrontaliere mediante l’aggiudicazione congiunta di contromisure mediche (in base all’articolo 5 della decisione n. 1082/2013/UE relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero).

Rafforzare la preparazione e gli interventi ai varchi di ingresso (aerei, marittimi e terrestri).

Gli Stati membri e la Commissione elaboreranno una visione condivisa a livello dell’UE sulle modalità per migliorare la copertura vaccinale nell’UE, e avviare azioni per potenziare l’approvvigionamento e la gestione delle scorte, rafforzare l’interoperabilità e l’interazione di sistemi d’informazione in materia di vaccinazione, migliorare la fiducia e contrastare le reticenze sulla vaccinazione e aumentare l’efficacia della ricerca e dello sviluppo di vaccini a livello di UE.

Aggiudicazione congiunta di vaccini, di concerto con gli Stati membri interessati: 2018 (preparazioni in corso)

2017-2020 (Azione comune in preparazione)

2017-2020 (Azione comune in preparazione)

2.7

Migliorare la consapevolezza, la preparazione e la reazione ai rischi biologici, comprese le minacce emergenti

Rafforzare la consapevolezza transettoriale nell’UE in materia di rischi biologici derivanti da rilasci accidentali o intenzionali mediante corsi di formazione comuni, quali il corso di «formazione alla consapevolezza e alla mitigazione dei rischi biologici transettoriali», organizzato da Europol e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), destinato agli operatori dei servizi di emergenza sanitaria, dei servizi di contrasto e della protezione civile.

Sostenere gli Stati membri nella loro lotta contro il bioterrorismo, compresa l’elaborazione di strategie nazionali di preparazione agli aspetti del bioterrorismo grazie all’elaborazione — in collaborazione con la rete degli esperti degli Stati membri — di un manuale dell’UE avente per tema le minacce bioterroristiche.

L’ECDC aiuterà gli Stati membri a sensibilizzare e a scambiare le migliori pratiche per quanto riguarda la «biologia fai da te», compresa la sperimentazione a livello amatoriale, l’uso di agenti biologici e le tecniche di ingegneria genetica al di fuori degli ambienti di laboratorio e da parte di persone non formate ai rischi per la biosicurezza e la bioprotezione 19 .

Prossima edizione del corso del secondo trimestre 2018 (ulteriori sessioni saranno organizzate in funzione delle necessità)

Redazione del manuale entro il terzo trimestre del 2018

Materiale di sensibilizzazione sui rischi connessi alle biotecnologie emergenti

L’attività avrà inizio nel terzo trimestre del 2017 e continuerà nel quarto trimestre del 2017 — primo trimestre del 2018

2.8

Pool di rilevamento CBRN di esperti degli Stati membri

Estendere il pool di rilevamento degli esplosivi 20 agli esperti CBRN al fine di assistere gli Stati membri, ad esempio, a rendere sicuri gli eventi su grande scala. Le attività del pool di rilevamento saranno basate, tra l’altro, sul materiale di orientamento preparato per la protezione degli spazi pubblici.

Formazione per gli esperti del pool di rilevamento nel terzo trimestre 2018, affinché siano operativi nel 2019

2.9

Rafforzare le capacità e le reti di sicurezza nucleare

Promuovere il pieno utilizzo del Centro europeo di formazione per la sicurezza nucleare (EUSECTRA) per formazioni comuni sulla rilevazione radiologica e nucleare.

La campagna di formazione doganale - fase 2 presso EUSECTRA sarà avviata nel quarto trimestre 2017

 

2.10

Potenziare la cooperazione in materia di scienza forense in campo nucleare

L’ambito di applicazione e la portata delle capacità nel settore della scienza forense nucleare variano sensibilmente: solo un numero limitato di Stati membri è in grado di eseguire un esame approfondito dei materiali nucleari e radioattivi. La maggior parte degli Stati membri dispone solo di capacità di base, integrate da quelle più avanzate offerte, tra l’altro, dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione.

La Commissione svilupperà ulteriormente il quadro giuridico (accordi con gli Stati membri) per l’utilizzo di tali servizi della Commissione e per fornire formazione, sia generale che avanzata, agli Stati membri in questo settore.

Sviluppare il quadro giuridico per l’utilizzo delle capacità dei servizi della Commissione nel settore della scienza forense nucleare - entro la fine del 2018,

OBIETTIVO 3: CREARE COLLEGAMENTI PIÙ FORTI TRA LA SICUREZZA INTERNA ED ESTERNA NEL SETTORE CBRN CON I PRINCIPALI PARTNER DELL’UE A LIVELLO REGIONALE E INTERNAZIONALE

Le minacce CBRN possono provenire sia dall’interno che dall’esterno dell’Unione. Lavorare con partner al di fuori dell’Unione e creare partenariati più forti e più stretti collegamenti di sicurezza interna-esterna sono parte integrante della strategia dell’UE per la lotta al terrorismo e ai rischi CBRN. La richiesta di un’Unione più «coesa» nelle dimensioni interna ed esterna delle politiche di sicurezza rappresenta una priorità fondamentale per la strategia globale dell’UE 21 nell’ambito della dichiarazione congiunta UE-NATO del 2016.

La sicurezza CBRN deve essere integrata nell’azione esterna dell’UE, mediante lo sviluppo di capacità in paesi terzi (in particolare i paesi limitrofi), il rafforzamento della cooperazione con i partner strategici, così come le organizzazioni internazionali specializzate, quali Interpol, AIEA, OPCW, sulla base del rinnovato impegno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a impedire che i terroristi si procurino armi di distruzione di massa. Occorre anche sviluppare legami più stretti tra le attività intraprese nell’ambito dei centri di eccellenza in materia di CBRN dell’UE. A questo proposito, si dovrebbe accordare priorità ai paesi del vicinato dell’UE.

La Commissione intende perciò stabilire le seguenti azioni prioritarie da svolgere in stretta cooperazione con gli Stati membri e altri portatori di interessi.

Impegno

Azione

Risultati e calendario

3.1

Sviluppare la cooperazione in materia di sicurezza CBRN con i principali partner internazionali, anche nel contesto dei dialoghi in materia di sicurezza/antiterrorismo

Approfondire la cooperazione con i partner strategici esperti in CBRN:

1) condividendo informazioni sulle minacce e i rischi CBRN;

2) scambiando buone pratiche;

3) organizzando formazioni o esercitazioni congiunte.

Esaminare su base regolare gli aspetti della sicurezza CBRN nei dialoghi in materia di sicurezza/antiterrorismo con i paesi terzi interessati, al fine di individuare le possibilità di cooperazione e di potenziamento delle capacità.

Nel contesto dell’attuale dialogo in materia di CBRN, tenere un seminario sulla sicurezza delle sorgenti radioattive con gli Stati Uniti — secondo trimestre 2018

Seminario congiunto UE-USA sulle indagini penali-epidemiologiche congiunte — quarto trimestre 2018

Invitare i partner strategici a sessioni ad hoc del gruppo consultivo sicurezza CBRN, se del caso.

3.2

Sviluppare la cooperazione con la NATO sulle questioni CBRN

Promuovere una più stretta cooperazione con la NATO in relazione ai paesi terzi, in particolare nei seguenti settori:

1) lo scambio di informazioni;

2) il rafforzamento delle capacità;

3) la formazione;

4) le esercitazioni.

Sviluppare sinergie con la NATO per esaminare come trasferire alla lotta contro il terrorismo i benefici dell’incremento delle capacità di difesa, tra l’altro nei settori dei velivoli senza pilota (UAV — droni) e delle armi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN).

In cooperazione con il centro di eccellenza CBRN accreditato presso la NATO progettare moduli ad hoc di formazione per i partner del centro di eccellenza CBRN dell’UE.

Seminario UE-NATO — primo/secondo trimestre 2018.

Corsi di formazione comuni, ad esempio nel centro di eccellenza in materia di CBRN accreditato presso la NATO (quarto trimestre 2017) e previsti per gli anni 2018/2019/2020

2018, sulla base degli insegnamenti tratti dai primi cicli di formazione comune.

3.3

Sviluppare la cooperazione con le organizzazioni internazionali specializzate

Il SEAE e la Commissione avvieranno relazioni con le organizzazioni multilaterali specializzate (Interpol, AIEA, OPCW 22 , BTWC ISU 23 , UNODA 24 ) per condividere le migliori pratiche e le sinergie, in particolare nel settore della condivisione di informazioni e dello sviluppo di capacità in paesi terzi.

Invitare regolarmente dette organizzazioni al gruppo consultivo dell’UE in materia di sicurezza CBRN, nonché ai corsi di formazione e alle esercitazioni

OBIETTIVO 4: MIGLIORARE LA NOSTRA CONOSCENZA DEI RISCHI CBRN

Il settore CBRN è tecnicamente complesso e in rapida evoluzione e richiede un attento monitoraggio. Attualmente, le competenze in materia di CBRN sono distribuite in modo non uniforme all’interno dell’Unione europea e tra molti diversi organismi governativi, istituti accademici e soggetti privati. Occorre istituire un quadro normativo a livello dell’UE per mettere in rete i principali soggetti, realizzare partenariati in questi settori, individuare collettivamente ulteriori esigenze e cogliere pienamente i vantaggi della ricerca dell’UE.

4.1 Creare una rete dell’UE per la sicurezza CBRN

Al fine di migliorare il coordinamento a livello dell’UE, una rete dell’UE per la sicurezza CBRN riunirà tutti gli operatori CBRN, sia a livello strategico (elaborazione delle politiche) che a livello operativo, per superare la frammentazione degli sforzi. Alla rete parteciperanno gli Stati membri, le istituzioni dell’UE e le agenzie competenti e, se del caso, i principali partner internazionali e il settore privato. La rete si baserà su tre pilastri: 1) un gruppo consultivo, che riunisce tutti i coordinatori della sicurezza CBRN degli Stati membri; 2) una rete di sostegno composta dai centri CBRN in tutta l’UE; e 3) un polo di conoscenze in materia di CBRN istituito presso il Centro europeo antiterrorismo (ECTC) di Europol.

I suoi obiettivi sono: 1) mantenere informazioni complete e aggiornate provenienti dall’interno e dall’esterno dell’UE per comprendere i rischi CBRN, e sostenere la formulazione delle politiche e delle iniziative intese ad affrontare le carenze individuate; 2) sviluppare la cooperazione e il coordinamento a livello operativo (ad esempio, lo scambio di informazioni, lo scambio delle migliori pratiche); e 3) agevolare la cooperazione civile-militare nei settori che sono reciprocamente vantaggiosi.

Impegno

Azione

Risultati e calendario

4.1.1

Istituire un gruppo consultivo ad hoc dell’UE in materia di sicurezza CBRN

Gli Stati membri nomineranno i coordinatori nazionali per la sicurezza CBRN, che saranno i punti di contatto principali negli Stati membri per l’attuazione del piano d’azione dell’UE per la sicurezza CBRN.

Con riferimento al precedente gruppo consultivo CBRN, creato nel quadro del piano d’azione 2010-2015 con il compito di controllarne l’attuazione, la Commissione istituirà un nuovo gruppo consultivo dell’UE in materia di sicurezza CBRN per le finalità del presente piano d’azione CBRN, che sarà composto dai coordinatori per la sicurezza degli Stati membri, della Commissione e delle pertinenti agenzie dell’UE, del Servizio europeo per l’azione esterna e di altri pertinenti portatori d’interessi pubblici e privati in materia di CBRN, i quali saranno incaricati di:

1) riesaminare periodicamente e analizzare l’evoluzione delle minacce e dei rischi CBRN (in cooperazione con INTCEN ed Europol);

2) individuare le lacune nella prevenzione, individuazione, preparazione e risposta in materia di CBRN e fornire consulenza su nuove iniziative politiche per rimediare a tali lacune;

3) mappare i centri di competenza esistenti e individuare modalità di collaborazione per promuovere sinergie e complementarità.

Un elenco dei coordinatori in tutti gli Stati membri entro dicembre 2017.

Una prima riunione del gruppo consultivo entro gennaio 2018 e successivamente a cadenza periodica (2-3 riunioni all’anno)

Una prima analisi delle lacune entro aprile 2018 e successivi riesami periodici

Un regolare e sistematico scambio di buone pratiche relative ai rischi e alle lacune individuati

Una prima mappatura dei centri di competenza esistenti entro maggio 2018.

4.1.2

Creazione di una rete di sostegno dell’UE in materia di sicurezza CBRN

A livello operativo, la rete di sostegno dell’UE nel settore CBRN, composta dai centri di eccellenza e dalle reti CBRN esistenti, contribuirà ai lavori del gruppo consultivo dell’UE in materia di sicurezza CBRN:

1) creando una struttura di sostegno composta da esperti dell’UE (in stretta cooperazione con Europol), che possa fornire orientamenti e consulenza su questioni tecniche e scientifiche agli Stati membri e alle istituzioni dell’UE in materia di sicurezza CBRN, anche durante eventuali incidenti;

2) agevolando l’identificazione e la diffusione delle buone pratiche e degli insegnamenti tratti dall’esperienza;

3) condividendo le competenze e mantenendo i contatti con i centri di eccellenza CBRN esistenti in Europa e al di fuori.

Gli Stati membri interessati saranno invitati a individuare, entro il dicembre 2017, le strutture che potrebbero entrare a far parte della rete di sostegno dell’UE nel settore CBRN.

La Commissione pubblica un invito a presentare proposte per progetti CBRN nell’ambito del fondo ISF-Polizia entro ottobre 2017 25

Una rete pienamente operativa entro l’estate del 2018

4.1.3

Europol (ECTC) svilupperà un polo di conoscenze in materia di CBRN

Europol (ECTC) trasformerà la sua attuale squadra CBRN in un polo di conoscenze inteso a sostenere le autorità di contrasto in materia di sicurezza CBRN, comprese le armi e le minacce:

1) fornendo prodotti analitici sulle minacce e sugli incidenti CBRN;

2) agevolando la cooperazione e lo scambio delle informazioni (in particolare tramite l’EBDS e reti quali EEODN 26 ) tra le autorità di contrasto e altri operatori (anche militari), nonché con la sua rete di partner internazionali;

3) organizzando attività di formazione (in collaborazione con CEPOL);

4) fornendo sostegno operativo e mobilitando l’intervento di esperti CBRN a sostegno delle indagini in caso di incidenti CBRN.

Ottimizzare l’utilizzo delle capacità esistenti al fine di migliorare le conoscenze collettive di Europol sulle minacce CBRN

Condividere sistematicamente le informazioni di rilievo nel settore CBRN attraverso l’EBDS

Inviare esperti CBRN per coadiuvare le indagini

4.2 Mettere a frutto i risultati della ricerca dell’UE in materia di sicurezza

Occorre sfruttare meglio la ricerca UE in materia di sicurezza diffondendone i risultati e assicurando che le attività di ricerca rispondano alle esigenze operative in materia di CBRN. La Commissione estenderà i test sulle apparecchiature, favorirà l’armonizzazione di norme tecniche e sosterrà lo sviluppo di capacità condivise attraverso il suo pool esteso di esperti di rilevamento.

Impegno

Azione

Risultati e calendario

4.2.1

Sostenere la diffusione e l’utilizzo dei risultati della ricerca

Sviluppare ulteriormente la piattaforma della Comunità degli utenti in materia di società sicure e resilienti (CoU), che riunisce ricercatori, responsabili politici, rappresentanti dell’industria/PMI, operatori del settore compreso il personale di primo intervento, per tradurre i risultati della ricerca in azioni concrete.

Aumentare la diffusione dei risultati della ricerca e incoraggiare lo scambio di informazioni per rafforzare il dialogo tra i diversi soggetti, nel settore CBRN, e fornire aggiornamenti periodici sui risultati della ricerca anche nel contesto del gruppo consultivo dell’UE in materia di sicurezza CBRN e la sua rete di sostegno.

La pianificazione della CoU sarà presentata nel novembre 2017 e comprenderà 18 seminari tematici, di cui 6 relativi a temi di interesse CBRN quali i pericoli chimici o la sicurezza dell’acqua. I seminari forniranno un aggiornamento annuale sulle ricerche in corso e le attività di sviluppo delle capacità e di individueranno le priorità future

Relazione sinottica dei progetti Orizzonte 2020 relativi ai bandi del periodo 2014-2016 che devono essere ultimati entro dicembre 2017

Pubblicare regolarmente i risultati dei progetti di ricerca in materia di CBRN attraverso la rete dell’UE per la sicurezza CBRN

4.2.2

Individuare ulteriori esigenze di ricerca e contrastare le minacce emergenti CBRN

Garantire che i progetti di ricerca siano incentrati sulle necessità degli utenti finali nel settore CBRN

Dare la priorità agli sforzi di ricerca volti a:

1) fornire soluzioni su come attenuare le emergenti minacce CBRN, rappresentate ad esempio dall’utilizzo improprio di UAS o dal bio-hacking;

2) rafforzare le capacità degli Stati membri di ridurre i rischi di catastrofi, a partire dalla preparazione e dal monitoraggio fino alla risposta e al recupero.

Continuare il dialogo continuo nelle diverse sedi dell’UE, quali il gruppo consultivo CBRN, nuove azioni nell’ambito del bando 2017 del programma Orizzonte 2020

Nuovi progetti in materia di CBRN o selezionati dall’invito a presentare progetti 2017 a partire dal primo trimestre 2018

Un invito a presentare proposte in materia di sicurezza CBRN nel secondo trimestre 2018

4.2.3

Favorire l’armonizzazione mediante la standardizzazione e la certificazione dei prodotti e dei sistemi per la sicurezza CBRN

Estendere gli attuali test sulle apparecchiature di rilevamento CBRN nell’intento di proporre aspetti da normalizzare. Tale esercizio contribuirà inoltre a informare gli operatori sulle prestazioni delle apparecchiature di rilevamento e a fornire formazione agli esperti del pool di rilevamento.

Proseguire le attività di ricerca di tipo prenormativo nel quadro della rete europea di riferimento per la protezione delle infrastrutture critiche 27 della Commissione, al fine di elaborare CEN Workshop Agreements 28 ; individuare settori CBRN da sottoporre al CEN e pubblicare nuovi bandi a sostegno della normazione nell’ambito di Orizzonte 2020.

Rafforzare la capacità relativa ai test di prestazione delle apparecchiature di rilevamento CBRN negli Stati membri e individuare le esigenze di normazione da sottoporre al CEN entro la fine del 2018

Inviti per attività di ricerca attinenti alla normazione nel secondo trimestre 2018 e nel secondo trimestre 2019

CONCLUSIONI

Alla luce dell’evoluzione delle minacce, l’Europa deve mettere in comune risorse e competenze per sviluppare soluzioni innovative, sostenibili ed efficaci. Gli sforzi di cooperazione all’interno dell’UE sulla base degli orientamenti definiti nel presente piano d’azione possono apportare significativi vantaggi in termini di sicurezza e dare risultati tangibili.

Le proposte contenute nella presente comunicazione faciliteranno una cooperazione dell’UE più efficace e mirata in materia di protezione, preparazione e reazione contro le minacce di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare. La Commissione incoraggia gli Stati membri ad avvalersi delle diverse opportunità illustrate nella presente comunicazione e invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare il presente piano d’azione e a impegnarsi fattivamente nella sua attuazione, in stretta cooperazione con tutti i portatori di interessi. La Commissione esaminerà i progressi compiuti al più tardi dopo due anni.

(1)  Europol, Relazione 2017 sulla situazione e le tendenze del terrorismo (TE-SAT), pag. 16, disponibile sul sito: www.europol.europa.eu/sites/default/files/documents/tesat2017.pdf Si vedano inoltre le dichiarazioni del direttore generale dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW): www.globaltimes.cn/content/1044644.shtml .
(2)  Interpol, Valutazione delle minacce relative alle armi chimiche dell'ISIL al di fuori dell'Iraq e della Siria, 7 febbraio 2017.
(3)  Nel 2016 è stata intercettata in Marocco una cellula di Daesh che stava preparando un attentato con armi biologiche rudimentali: Interpol, Le minacce e gli incidenti biologici mettono sempre più a rischio le infrastrutture critiche e la salute pubblica, 24 ottobre 2016. Si è inoltre scoperto che in Europa un funzionario di alto livello esperto in materia nucleare era sorvegliato da terroristi collegati agli attentati di Parigi e di Bruxelles. Europol, TE-SAT 2016, pag. 14. Secrétariat général de la défense et de la sécurité nationale (France), Chocs futurs - Etude prospective à l'horizon 2030, maggio 2017, pag. 88: http://www.sgdsn.gouv.fr/
(4)  La minaccia di attentati terroristici mediante UAS è trattata nel Piano d'azione per migliorare la protezione degli spazi pubblici – COM(2017)xxx.
(5)  Europol, TE-SAT 2017, pag. 16.
(6)  Risoluzione S/RES/2325 (2016) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 14 dicembre 2016.
(7)  Si veda, ad esempio, von Winterfeldt, Detlof e Rosoff, Heather, A Risk and Economic Analysis of Dirty Bomb Attacks on the Ports of Los Angeles and Long Beach (Analisi dei rischi e analisi economica di attacchi con bombe sporche ai porti di Los Angeles e Long Bach), 2007. Articoli e saggi pubblicati, saggio 39. http://research.create.usc.edu/published_papers/39 . Gli autori valutano le conseguenze di un eventuale attentato con bomba sporca al porto di Los Angeles. A parte i costi per la decontaminazione, ad esempio, la chiusura del porto e delle attività economiche ad esso legate costerebbe fino a 100 miliardi di EUR. https://pdfs.semanticscholar.org/5cc0/3b4436d06165aac72041315c824fbef44d5b.pd f.
(8)  COM(2017) 407, SWD(2017) 278 final, del 26.7.2017.
(9)  GU L 88 del 31.3.2017, pag. 6.
(10)  Consiglio dell'Unione europea, documento 15505/1/09 REV 1, adottato nel dicembre 2009 dal Consiglio allo scopo di rafforzare la sicurezza CBRN in tutta l'UE.
(11)  Nel corso della revisione sono state poste inoltre agli Stati membri domande specifiche riguardo ai futuri settori prioritari di cooperazione.
(12)  Il sistema di dati europeo sulle bombe (EBDS) è una piattaforma informatica che consente agli Stati membri di condividere tempestivamente informazioni e dati di intelligence pertinenti su esplosivi e materiali CBRN e sui relativi incidenti. Poiché il sistema richiede un livello più elevato di connessione sicura, Europol ha creato una piattaforma Europol per esperti complementare online, attraverso la quale gli utenti possono interagire e collaborare tra loro mediante comunità virtuali.
(13)  La banca dati sugli incidenti e i traffici illeciti (ITDB) è il sistema d'informazione dell'AIEA sugli incidenti legati a traffici illeciti e altre attività ed eventi non autorizzati che riguardano materiali nucleari e altri materiali radioattivi al di fuori del controllo normativo.
(14)  Agenzia internazionale per l'energia atomica.
(15)  Il sistema elettronico dei prodotti a duplice uso (DUeS) è un sistema elettronico sicuro ospitato dalla Commissione per lo scambio di informazioni tra gli Stati membri. È pienamente operativo dal 2012 e mira a migliorare lo scambio di informazioni sui dinieghi di autorizzazione per prodotti a duplice uso. La maggior parte delle informazioni scambiate consistono in descrizioni dei beni oggetto di diniego di autorizzazione e sulle parti coinvolte nel diniego, quali gli Stati membri, l'esportatore, l'intermediario, il destinatario e l'utilizzatore finale. 
(16)  Il centro europeo di formazione per la sicurezza nucleare è stato istituito per affrontare preoccupazioni relative a furti di materiali radioattivi che potrebbero essere associati a reati e atti di terrorismo. Impartisce formazione pratica, con l'uso di autentico materiale nucleare, ai funzionari in prima linea, ai formatori e ad altri esperti del settore. È situato presso il Centro comune di ricerca della Commissione europea a Karlsruhe e a Ispra.
(17)  Quali definite all’articolo 2 della decisione n. 1082/2013/UE relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero: 1. minacce di origine biologica che consistono in: malattie trasmissibili; resistenza antimicrobica e infezioni nosocomiali connesse alle malattie trasmissibili («problemi sanitari speciali connessi»); biotossine o altri agenti biologici dannosi non correlati alle malattie trasmissibili; 2. minacce di origine chimica; 3. minacce di origine ambientale; 4. minacce di origine ignota; 5. eventi che possono costituire emergenze di sanità pubblica di portata internazionale conformemente all’RSI, a condizione che rientrino in una delle categorie di minacce di cui alle lettere da a) a d).
(18)   http://www.emerge.rki.eu/Emerge/EN/Home/Homepage_node.html .
(19)  Kit per la biologia «fai da te» disponibili in commercio permettono all’utilizzatore di produrre microrganismi geneticamente modificati. I progressi in questo settore possono comportare la contaminazione accidentale o un’aggressione intenzionale con virus o batteri modificati. Si veda anche: Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la valutazione rapida dei rischi: Rischi connessi all’uso del kit “fai da te” di ingegneria genetica associata ai CRISPR contaminati da batteri patogeni, https://ecdc.europa.eu/en/publications-data/rapid-risk-assessment-risk-related-use-do-it-yourself-crispr-associated-gene .
(20)  Il pool è stato introdotto nel 2015 con il piano d’azione dell’UE contro il traffico e l’uso illecito di armi da fuoco ed esplosivi (COM(2015) 624 final) con l’obiettivo di fornire un sostegno operativo agli Stati membri in materia di rilevamento di esplosivi.
(21)

22    Visione condivisa, azione comune: un'Europa più forte. Strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea. http://eeas.europa.eu/archives/docs/top_stories/pdf/eugs_review_web.pdf

(22)  Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.
(23)  Convenzione sulle armi biologiche — Unità di supporto all’attuazione.
(24)  Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari del disarmo.
(25)  L’invito a presentare proposte intende sostenere l’attuazione del presente piano d’azione e il piano d’azione per migliorare la protezione degli spazi pubblici, come pure la raccomandazione della Commissione sull’attuazione del regolamento (UE) n. 98/2013. L’invito può sostenere — tra l’altro — lo sviluppo di una struttura di sostegno di esperti dell’UE o di reti regionali, che rientreranno successivamente nella rete di supporto.
(26)  La rete europea di bonifica di ordigni esplosivi (EEODN) è una rete di tecnici ed esperti CBRN gestita da Europol. La rete consente la condivisione tra i suoi membri delle migliori pratiche e degli insegnamenti tratti dall’esperienza nonché l’organizzazione di corsi di formazione comuni. La rete EEODN organizza conferenze annuali in occasione dei corsi di formazione.
(27)  La rete europea di riferimento per la protezione delle infrastrutture critiche (ERNCIP) è il progetto cofinanziato dalla Commissione e coordinato dal Centro comune di ricerca allo scopo di fornire un quadro di riferimento all’interno del quale i laboratori e le strutture sperimentali possano condividere conoscenze e competenze al fine di armonizzare i protocolli di prova in tutta Europa, contribuendo a una migliore protezione delle infrastrutture critiche nei confronti di tutti i tipi di minacce e rischi e alla instaurazione di un mercato unico delle soluzioni in materia di sicurezza. Tre gruppi di lavoro si occupano delle minacce CBRN nei seguenti settori: rischi chimici e biologici per l’acqua potabile; individuazione degli agenti chimico-biologici presenti nell’aria in ambienti chiusi; e minacce nucleari alle infrastrutture critiche.
(28)  Comitato europeo di normazione.
Top