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Document 52011DC0083

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Relazione sulla valutazione intermedia del programma "Europa per i cittadini" 2007 - 2013

/* COM/2011/0083 def. */

52011DC0083

/* COM/2011/0083 def. */ RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Relazione sulla valutazione intermedia del programma "Europa per i cittadini" 2007 - 2013


[pic] | COMMISSIONE EUROPEA |

Bruxelles, 1.3.2011

COM(2011) 83 definitivo

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Relazione sulla valutazione intermedia del programma "Europa per i cittadini" 2007 - 2013

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Relazione sulla valutazione intermedia del programma "Europa per i cittadini" 2007 - 2013

INDICE

1. INTRODUZIONE 4

1.1. Il programma 4

1.2. La valutazione intermedia 6

2. PRINCIPALI RISULTANZE DELLA VALUTAZIONE 6

2.1. Pertinenza 6

2.2. Efficienza complessiva del programma 6

2.3. Efficacia e impatto complessivi del programma e partecipazione al programma 6

2.4. Sostenibilità e disseminazione dei risultati 6

3. SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI 6

3.1. Promuovere la comprensione dell'UE e il senso di appartenenza all'Unione 6

3.2. Migliorare e adeguare ulteriormente l'attuazione del programma 6

3.3. Ottenere una partecipazione più equilibrata 6

3.4. Aumentare l'impatto politico e mediatico delle attività sostenute dal programma 6

4. CONCLUSIONI 6

INTRODUZIONE

Il presente documento illustra i risultati e le raccomandazioni principali della valutazione intermedia del programma "Europa per i cittadini" 2007-2013 nonché le reazioni della Commissione a tali raccomandazioni e le sue conclusioni.

Il programma

Il programma di azione dell'UE "Europa per i cittadini" per promuovere la cittadinanza europea attiva è stato istituito dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel dicembre 2006[1]. Gli obiettivi generali del programma sono i seguenti:

1. dare ai cittadini la possibilità di interagire e partecipare alla costruzione di un'Europa sempre più vicina, democratica e proiettata verso il mondo, unita nella sua diversità culturale e da questa arricchita, sviluppando così la cittadinanza dell'Unione europea;

2. sviluppare un sentimento d'identità europea, fondata su valori, storia e cultura comuni;

3. promuovere un sentimento di appartenenza all'Unione europea fra i suoi cittadini;

4. migliorare la tolleranza e la comprensione reciproca dei cittadini europei rispettando e promovendo la diversità culturale e linguistica, contribuendo nel contempo al dialogo interculturale.

Gli obiettivi specifici del programma "Europa per i cittadini" sono i seguenti:

5. avvicinare tra loro persone appartenenti alle comunità locali di tutta Europa, perché possano condividere e scambiarsi esperienze, opinioni e valori, trarre insegnamento dalla storia e operare per costruire il futuro;

6. promuovere le iniziative, i dibattiti e la riflessione in materia di cittadinanza europea e democrazia, valori condivisi, storia e cultura comuni, grazie alla cooperazione all'interno delle organizzazioni della società civile a livello europeo;

7. avvicinare l'Europa ai suoi cittadini, promuovendo i valori e le realizzazioni dell'Europa e preservando la memoria del passato europeo;

8. favorire l'interazione tra i cittadini e le organizzazioni della società civile di tutti i paesi partecipanti, contribuendo al dialogo interculturale e mettendo in evidenza la diversità e l'unità dell'Europa, con un'attenzione particolare per le attività volte a promuovere contatti più stretti tra i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea nella sua composizione al 30 aprile 2004 e quelli degli Stati membri che hanno aderito all'Unione europea dopo tale data.

Il programma ha un bilancio di 215[2] milioni di euro e si articola in quattro azioni:

9. Cittadini attivi per l'Europa, comprendente:

10. gemellaggio di città

11. progetti dei cittadini e misure di sostegno;

12. Una società civile attiva in Europa, comprendente:

13. sostegno strutturale ai centri di ricerca sulle politiche europee (gruppi di riflessione),

14. sostegno strutturale alle organizzazioni della società civile a livello europeo,

15. sostegno a progetti promossi da organizzazioni della società civile;

16. Insieme per l'Europa, comprendente:

17. eventi di grande visibilità, come commemorazioni, premi, manifestazioni artistiche, conferenze su scala europea,

18. studi, indagini e sondaggi d'opinione,

19. strumenti di informazione e diffusione;

20. Memoria europea attiva, comprendente:

21. preservazione dei principali siti ed archivi connessi con le deportazioni e commemorazione delle vittime.

I risultati previsti del programma comprendono:

- programmi di attività, gestiti da organizzazioni beneficiarie di sovvenzioni di funzionamento, che prevedano incontri, dialogo con le istituzioni europee, documenti di sintesi, creazione di reti, scambio di buone pratiche e sensibilizzazione;

- incontri, programmi e strumenti di istruzione e formazione, pubblicazioni, attività di divulgazione realizzate dalle organizzazioni della società civile;

- incontri tra cittadini, conferenze, campagne d'informazione e eventi di formazione destinati ai funzionari responsabili dei gemellaggi;

- eventi di grande visibilità a livello di UE durante le rispettive presidenze dell'Unione, studi nel campo della cittadinanza attiva (partecipazione civica) sul volontariato, sulla mobilità e sulla cittadinanza.

Il programma "Europa per i cittadini" è stato preceduto dal programma d'azione comunitaria per la promozione della cittadinanza europea attiva (partecipazione civica) 2004-2006. Il programma, che aveva un bilancio di 72 milioni di euro, ha confermato la necessità di promuovere un dialogo costante con le organizzazioni della società civile e i comuni e di sostenere la partecipazione attiva dei cittadini[3].

Il programma "Europa per i cittadini" coinvolge i 27 Stati membri dell'UE. Inoltre, la Croazia ha aderito al programma nel 2007, seguita dall'Albania e dall'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (FYROM) nel 2009. Durante i primi tre anni di attuazione del programma, la partecipazione delle organizzazioni con sede nei nuovi Stati membri è aumentata. Questa tendenza è particolarmente evidente in Ungheria e Polonia.

Il programma è gestito a livello centrale dalla Commissione europea, coadiuvata dall'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA). La Commissione europea è responsabile della gestione strategica del programma, che implica la definizione delle priorità e degli obiettivi, la gestione del bilancio, l'orientamento e il monitoraggio dell'attuazione del programma e la supervisione della valutazione. L'EACEA è responsabile della gestione di alcune parti del programma, sotto la supervisione della Commissione, attraverso lo svolgimento delle operazioni legate alla concessione di sovvenzioni e alla raccolta, analisi e invio alla Commissione di tutte le informazioni necessarie per indirizzare l'attuazione del programma "Europa per i cittadini"[4].

Inoltre, sono stati creati Punti di contatto nazionali[5] nella maggior parte dei paesi partecipanti. I Punti di contatto nazionali hanno il compito di divulgare le informazioni sul programma "Europa per i cittadini" ad una vasta gamma di potenziali beneficiari, di fornire sostegno ai promotori di progetti e di seguire gli sviluppi nel campo della cittadinanza attiva a livello nazionale e di comunicarli alla Commissione europea.

La valutazione intermedia

La valutazione intermedia è stata condotta dalla Commissione con l'aiuto di esperti esterni[6]. Gli obiettivi generali della valutazione erano:

22. fornire una panoramica dei risultati ottenuti nei primi tre anni del programma;

23. valutare gli aspetti qualitativi e quantitativi dell'attuazione; e

24. fornire raccomandazioni e orientamenti su come poter migliorare l'attuazione del programma negli anni rimanenti.

La valutazione si è concentrata sulla pertinenza, sull'efficacia e sull'efficienza del programma e sulla sua coerenza con altri interventi a sostegno dello sviluppo di una cittadinanza europea attiva.

La valutazione è stata condotta nel corso del 2010 sui dati del 2007, 2008 e 2009[7].

PRINCIPALI RISULTANZE DELLA VALUTAZIONE

Pertinenza

La valutazione intermedia ha confermato la pertinenza del programma "Europa per i cittadini", soprattutto in termini di raggiungimento dell'obiettivo generale di " dare ai cittadini la possibilità di interagire e partecipare alla costruzione di un'Europa sempre più vicina, sviluppando così la cittadinanza dell'Unione europea ".

Le attività sostenute dal programma possono potenzialmente avere impatti positivi per i cittadini, quali un sentimento di appartenenza e un'identità europea rafforzati, un cambiamento degli atteggiamenti dei partecipanti al programma nei confronti degli altri cittadini europei, un loro maggiore coinvolgimento nei processi democratici, un ampliamento delle loro conoscenze e un interesse maggiore per l'Unione europea e le sue istituzioni.

Dalla valutazione risulta che l'attuale programma "Europa per i cittadini" potrebbe contribuire a rafforzare il ruolo dei cittadini nell'elaborazione di nuove politiche e strategie, come Europa 2020. Affinché ciò avvenga è necessario allineare le priorità del programma agli obiettivi politici della Commissione, fare in modo che dai progetti scaturiscano proposte da poter utilizzare come terreno di prova per testare nuove iniziative politiche, garantire una maggiore disseminazione dei risultati dei progetti e creare legami più forti con altri programmi e iniziative dell'UE.

Il programma ha un chiaro valore aggiunto in termini di portata e ambito delle attività svolte dalle organizzazioni da esso sostenute. Il valore aggiunto più importante del coinvolgimento dell'UE sembra essere il fatto di influenzare la capacità e le reti del settore della società civile che in futuro avranno un impatto sul processo politico.

Efficienza complessiva del programma

La valutazione evidenzia che le domande di partecipazione al programma si attestano su valori elevati e sulla base del loro numero e della percentuale di domande accolte è possibile affermare che il bilancio del programma è insufficiente a soddisfare la domanda reale.

Essa sottolinea altresì un livello elevato di domanda non soddisfatta per le azioni e misure, nell'ambito ad esempio dell'azione Memoria europea attiva, delle sovvenzioni di funzionamento e delle misure di mobilità.

Il programma attuale consegue un buon equilibrio e un buon rapporto costo-efficacia combinando azioni che raggiungono gli operatori di dimensioni modeste ad azioni di sostegno al potenziamento delle capacità.

L'attuazione del programma, compresa la ripartizione delle responsabilità tra la Commissione europea e l'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA), appare nel complesso soddisfacente. Tale ripartizione delle responsabilità tra la Commissione e l'Agenzia esecutiva ha creato maggiori opportunità di sinergia, allineando le procedure di presentazione delle domande a quelle di altri programmi gestiti dall'EACEA, ed ha migliorato l'efficienza in termini di gestione delle domande e delle richieste di informazioni dei beneficiari.

In merito ai punti "Europa per i cittadini" istituiti nel quadro dell'omonimo programma, la maggior parte dei beneficiari intervistati (dal 77% al 78%) considera i servizi offerti molto utili. Dalla valutazione emerge che vi è spazio per ulteriori miglioramenti in termini di creazione di legami più forti tra i punti "Europa per i cittadini" e la rete di coordinatori dei gemellaggi e di ampliamento della copertura geografica e di miglioramento del profilo dei punti "Europa per i cittadini" nei singoli paesi.

Per quanto riguarda i miglioramenti nella gestione del programma, la valutazione sottolinea la necessità di disporre di orientamenti più coerenti e di moduli semplificati, di distribuire i moduli per la presentazione delle domande e il materiale correlato con il necessario anticipo rispetto alle scadenze e di fornire un feedback qualitativo sulle domande presentate.

Efficacia e impatto complessivi del programma e partecipazione al programma

Secondo la valutazione intermedia, fino ad oggi gli obiettivi operativi dell'attuazione del programma sono stati raggiunti e le aspettative dei beneficiari soddisfatte.

Dai risultati della valutazione emerge che il programma raggiunge un numero considerevole di nuovi promotori di progetti – poco meno della metà dei progetti esaminati. La percentuale di nuovi candidati sembra essere maggiore per le azioni di commemorazione (63%) e minore, ma pur sempre significativa, per le azioni di gemellaggio di città (circa il 33%).

Per quanto concerne la distribuzione geografica dei promotori dei progetti, i paesi maggiormente rappresentati si situano tendenzialmente nell'Europa centrale e occidentale, oltre che in Italia. I paesi sottorappresentati si concentrano invece nell'Europa settentrionale, meridionale e sudorientale. Va tuttavia sottolineato che, se si considera l'origine dei partner dei progetti e la nazionalità dei partecipanti ai progetti, la distribuzione risulta più ampia e la copertura geografica molto più equilibrata.

Dalla valutazione emerge che donne e uomini sono equamente rappresentati nelle attività del programma, mentre le minoranze, le persone con disabilità e i gruppi emarginati sono in genere sottorappresentati.

L'impatto del programma si può riassumere nelle seguenti categorie:

25. Sostegno e rafforzamento delle capacità di organizzazioni e movimenti della società civile

26. Le organizzazioni della società civile svolgono un ruolo importante di intermediazione tra i responsabili decisionali e i cittadini – dalla valutazione emerge che queste organizzazioni svolgono attività che hanno importanti "effetti moltiplicatori", poiché informano il grande pubblico in merito a questioni legate all'UE e avviano dibattiti informati su questioni politiche di attualità.

27. Maggiore slancio al movimento dei gemellaggi di città

28. La valutazione intermedia indica che il programma ha incoraggiato i beneficiari potenziali a pensare maggiormente in termini di una più ampia articolazione tematica e di creazione di collegamenti con nuovi temi o politiche come le problematiche ambientali o la memoria.

29. Influenza positiva sulla portata e sul volume delle attività svolte dai centri di ricerca sulle politiche (gruppi di riflessione)

30. La valutazione evidenzia che i finanziamenti erogati dal programma hanno consentito alle organizzazioni beneficiarie di dare un taglio più europeo alle loro attività, di sviluppare collaborazioni e reti in tutta l'UE e di raggiungere il pubblico europeo.

31. Effetti positivi sui partecipanti alle attività sostenute dal programma in termini di apprendimento, comprensione reciproca e identificazione con l'UE

32. La valutazione intermedia pone l'accento sugli effetti positivi sui partecipanti, quali i nuovi contatti stabiliti con persone in tutta l'UE, lo sviluppo di nuove competenze e nuovi interessi e il maggiore coinvolgimento nell'organizzazione di eventi o progetti a livello di UE.

La valutazione comprova dunque l'impatto positivo del programma in linea con gli obiettivi di quest'ultimo.

Sostenibilità e disseminazione dei risultati

Secondo la valutazione, il programma è in grado di ottenere una sostenibilità a più lungo termine sviluppando le capacità della società civile e incoraggiando i partecipanti a diventare attori e moltiplicatori futuri. Il 53% dei partecipanti intervistati ai fini della valutazione intermedia ha dichiarato di voler partecipare all'organizzazione o alla promozione di eventi propri e il 45% di voler sviluppare idee per eventi propri.

Secondo l'indagine condotta tra i beneficiari del programma, l'interruzione o la diminuzione dei finanziamenti produrrebbe risultati negativi principalmente in termini di riduzione della portata delle attività, del numero di partecipanti, della dimensione internazionale, della creazione di reti e della mobilità. I progetti della società civile avrebbero meno probabilità di continuare.

Per quanto riguarda la disseminazione dei risultati, la valutazione sottolinea che la grande maggioranza dei promotori dei progetti dichiara di aver utilizzato con successo una gamma di metodi di comunicazione, in particolare eventi e varie forme di media o multimedia sociali/interattivi, quali pubblicazioni e DVD.

Sono stati identificati diversi ostacoli alla disseminazione su più ampia scala, compresa la mancanza di finanziamenti specifici per la comunicazione, il costo della pubblicità e delle traduzioni, l'esigenza di disporre di personale specializzato e una relativa mancanza di interesse da parte dei media nazionali.

SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI

Le raccomandazioni formulate in seguito alla valutazione intermedia si possono raggruppare in quattro categorie principali. La Commissione europea sta programmando l'attuazione di azioni opportune per dare seguito a tali raccomandazioni nel periodo che rimane del programma attuale e per tenerne conto nel lavoro preparatorio della prossima generazione del programma.

Promuovere la comprensione dell'UE e il senso di appartenenza all'Unione

La prima raccomandazione della valutazione intermedia riguarda la necessità di rafforzare il legame tra il programma e le principali questioni sociali e le tematiche aventi un interesse attuale e diretto per i cittadini.

In secondo luogo, in futuro l'attuale programma dovrebbe prevedere l'individuazione di modalità di sostegno ai principali obiettivi strategici e alle principali priorità politiche dell'UE, come la strategia Europa 2020, e collegamenti con l'Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva. È opportuno incoraggiare i progetti che hanno legami forti con queste priorità dell'UE.

In terzo luogo, queste raccomandazioni dovrebbero riflettersi nel ruolo e nella funzione delle priorità permanenti e annuali del programma.

Il programma attuale consente già di migliorare il profilo dei progetti aventi ad oggetto le questioni politiche attuali dell'UE. Durante il processo di selezione si farà il possibile per identificare meglio e sostenere progetti che promuovono efficacemente la comprensione e il senso di appartenenza all'UE.

Durante la definizione delle priorità annuali all'interno delle priorità permanenti del programma si presterà maggiore attenzione al contesto politico corrente. Si terrà conto delle necessità e degli interessi delle parti coinvolte e delle sinergie con altre iniziative e programmi simili sostenuti dall'UE.

Migliorare e adeguare ulteriormente l'attuazione del programma

Le raccomandazioni riguardanti l'attuazione dell'attuale programma e possibili adeguamenti comprendono:

- trovare il giusto equilibrio tra il sostegno alle parti interessate principali con valore strutturale e il raggiungimento e il sostegno (attraverso il rafforzamento delle capacità) dei partecipanti di dimensioni modeste e/o dei partecipanti nuovi;

- aumentare il livello dei finanziamenti delle azioni Memoria europea attiva e Una società civile attiva;

- trovare un equilibrio tra il raggiungimento di un numero significativo di partecipanti e il mantenimento della qualità e del contenuto innovativo delle attività sostenute;

- monitorare l'impatto dei punti di contatto "Europa per i cittadini" e svilupparne ulteriormente la capacità;

- ampliare il ruolo della formazione, il rafforzamento delle capacità e il sostegno ai moltiplicatori in tutte le misure;

- rivedere costantemente la struttura e il contenuto dei moduli per la presentazione delle domande e semplificarli ove possibile;

- esaminare le domande in altre lingue dell'UE oltre alle tre lingue di lavoro.

La Commissione europea, in collaborazione con l'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA), ha già adottato numerose misure per migliorare costantemente l'attuazione dell'attuale programma. Una di queste consiste nel sollecitare i beneficiari (attraverso il dialogo strutturato e altri strumenti) e i punti di contatto "Europa per i cittadini" a fornire un feedback regolare. Tale feedback è usato per adeguare e semplificare l'attuazione del programma. L'introduzione di finanziamenti forfettari per i progetti di gemellaggio di città nel 2010 ne è un esempio.

Le misure di sostegno sono state introdotte per favorire il rafforzamento delle capacità dei promotori dei progetti, in particolare nel campo dei gemellaggi di città. Anche altri beneficiari del programma, come le organizzazioni della società civile, possono trarre benefici da tali misure.

Un eventuale riequilibrio della distribuzione del sostegno finanziario, in linea con la dotazione globale del programma attualmente prevista nella programmazione finanziaria 2011-2013, alle diverse azioni del programma "Europa per i cittadini" sarà valutato e forse introdotto nel 2011.

Nel 2011 si continuerà altresì a sostenere i punti di contatto "Europa per i cittadini" in termini di formazione e di scambio regolare di informazioni. La Commissione europea incoraggia attivamente tutti gli Stati membri dell'UE e i paesi partecipanti al programma ad istituire i loro punti di contatto "Europa per i cittadini".

Ottenere una partecipazione più equilibrata

La valutazione intermedia evidenzia che, quanto a origine, i capofila dei progetti sostenuti dal programma non sono equamente distribuiti in tutta l'Unione europea. Inoltre, i progetti non raggiungono tutti i gruppi sociali allo stesso modo.

Misure atte a riequilibrare la distribuzione geografica sono già state adottate e continueranno in futuro. Tra queste figurano maggiori sforzi per aumentare la visibilità del programma "Europa per i cittadini" attraverso gli omonimi punti di contatto nei paesi con il minor numero di promotori di progetti. Inoltre, la Commissione continua a promuovere l'istituzione di un punto di contatto nazionale in tutti i paesi partecipanti.

Eventi di grande visibilità, come manifestazioni nell'ambito della presidenza dell'UE e il premio annuale "Stelle d'oro" (per i progetti finanziati dal programma che si sono particolarmente distinti) attirano ulteriormente l'attenzione sul programma in tutti i paesi partecipanti. È opportuno garantire un maggiore equilibrio geografico anche durante il processo di selezione dei progetti, ad esempio innalzando la soglia qualitativa per i paesi che superano abbondantemente la percentuale di partecipazione media al programma.

Per quanto concerne i gruppi "difficili da raggiungere", il programma "Europa per i cittadini" ha prestato particolare attenzione a una partecipazione paritaria alle sue attività rispetto ai parametri sesso, età e disabilità. È stata data priorità alla promozione della partecipazione delle donne alla democrazia a livello locale. Al fine di aumentare il coinvolgimento dei gruppi "difficili da raggiungere" si condivideranno le esperienze e le migliori pratiche tratte da progetti particolarmente riusciti in quest'area, le cui esperienze saranno integrate nel programma nel suo insieme.

Aumentare l'impatto politico e mediatico delle attività sostenute dal programma

Secondo la valutazione intermedia esiste un potenziale da sfruttare per aumentare l'impatto politico del programma attraverso attività che ad esempio:

- sfruttino i legami esistenti tra il rafforzamento delle capacità delle amministrazioni locali e le attività di gemellaggio di città sostenute dal programma;

- esaminino la possibilità di organizzare eventi, conferenze stampa, partenariati e tavole rotonde che riuniscano i decisori politici, gli esperti di settore e le organizzazioni che beneficiano del programma e le loro reti al fine di analizzare questioni politiche specifiche;

- consentano di valutare, ogniqualvolta possibile, l'impatto dei progetti nei media e sul processo di elaborazione delle politiche;

- creino legami più forti con altri programmi e altre iniziative dell'UE quali il programma Diritti fondamentali e cittadinanza, Gioventù in azione, Cultura, democrazia digitale e partecipazione digitale;

- incoraggino i progetti sostenuti ad analizzare l'impatto dei loro strumenti di diffusione;

- analizzino in modo maggiormente esaustivo l'efficacia dell'azione 3 "Insieme per l'Europa", la sua copertura mediatica e il suo impatto sui partecipanti.

La Commissione si impegnerà a consentire una migliore analisi e una valorizzazione dell'impatto dei singoli progetti nelle relazioni finali, adattando la struttura di queste ultime.

CONCLUSIONI

La valutazione conferma l'importanza del programma "Europa per i cittadini" per la promozione della partecipazione civica, il rafforzamento del sentimento di appartenenza, la tolleranza e la comprensione reciproca. Fino ad oggi il programma ha dato a 2,8 milioni di cittadini europei e alle loro organizzazioni l'opportunità di interagire e di partecipare alla costruzione europea, di esprimere le loro opinioni e di alimentare il processo politico. Esso ha messo in contatto persone e comunità locali di diversi paesi. La valutazione sottolinea l'esistenza di spazi per avanzare ulteriormente in quest'ambito.

Dalla valutazione emerge che l'interesse per il programma è forte e che il bilancio del programma è insufficiente a soddisfare la domanda reale. Per raggiungere i potenziali promotori di progetti ed aumentare ulteriormente l'impatto del programma è opportuno valutare seriamente un riequilibrio del sostegno finanziario nel quadro del bilancio dell'attuale programma.

Qualora si decidesse di continuare il programma nel prossimo quadro finanziario pluriennale, si potrebbe integrare quanto appreso dalla valutazione intermedia nelle riflessioni e nel lavoro preparatorio del programma 2014-2020. La valutazione intermedia evidenzia in particolare la necessità di aumentare l'impatto politico del programma. Il possibile prossimo programma dovrebbe dunque essere maggiormente legato ai temi chiave nell'agenda dell'UE e coerente al fine di migliorare la governance europea e di sfruttare le sinergie con gli altri programmi e le altre politiche dell'UE.

[1] Decisione n. 1904/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006 (GU L 378 del 27.12.2006, pag. 32).

[2] Nell'ambito dei bilanci annuali, l'autorità di bilancio ha assegnato fondi supplementari al programma nel 2009 (3 milioni di euro) e nel 2010 (1,775 milioni di Euro) per un bilancio complessivo di 219,775 milioni di euro.

[3] La relazione integrale della valutazione esterna del programma d'azione comunitaria per la promozione della cittadinanza europea attiva è disponibile sul sito: http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/evalreports/index_en.htm#civilsocietyHeader.

[4] Decisione 2009/336/CE della Commissione, del 20 aprile 2009, che istituisce l'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura per la gestione dell'azione comunitaria nei settori dell'istruzione, degli audiovisivi e della cultura, in applicazione del regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio (GU L 101 del 21.4.2009, pag. 26).

[5] Nel 2009 e nel 2010 17 Stati membri hanno istituito punti "Europa per i cittadini" e hanno chiesto un sostegno finanziario alla Commissione europea. Altri 5 paesi hanno fornito i servizi dei punti "Europa per i cittadini" su base ad hoc senza chiedere alcun sostegno finanziario. Ci si sta impegnando per istituire punti "Europa per i cittadini" in tutti i paesi partecipanti al programma. Un elenco dei punti "Europa per i cittadini" esistenti è reperibile all'indirizzo: http://ec.europa.eu/citizenship/how-to-participate/doc714_en.htm.

[6] ECOTEC Research and Consulting Ltd. Si prega di notare che dal 4 ottobre 2010 la società ha cambiato nome in ECORYS UK Limited, www.ecotec.com.

[7] 113 sovvenzioni di funzionamento, 366 progetti della società civile, 141 progetti di commemorazione, 9 azioni innovative, 29 progetti di cittadini, 225 progetti di creazione di reti di città gemellate e 2 927 incontri di cittadini nel quadro dei gemellaggi di città.

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