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Document 52003DC0183

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo , al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni - Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni del 2003 (WRC-03)

/* COM/2003/0183 def. */

52003DC0183

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo , al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni - Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni del 2003 (WRC-03) /* COM/2003/0183 def. */


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI - Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni del 2003 (WRC-03)

Indice

1. Introduzione

2. La WRC nel contesto della politica sullo spettro radio nella Comunità Europea

3. Sostenere gli interessi europei in sede di WRC-03

4. Politiche comunitarie pertinenti per la WRC-03

5. Priorità Comunitarie per la WRC-03

5.1. Comunicazioni mobili della terza generazione

5.2. Radionavigazione satellitare

5.3. Pubblica sicurezza e protezione civile (situazioni di emergenza e soccorso in caso di catastrofi)

5.4. Piattaforme infrastrutturali alternative, comprese le RLAN

6. Punti all'ordine del giorno alla prossima conferenza (WRC-07)

7. Conclusioni

ALLEGATO I: Sintesi dei punti all'ordine del giorno alla WRC-03

ALLEGATO II: Analisi delle questioni tecniche

ALLEGATO III: Altre questioni di interesse comunitario in discussione alla WRC-03

ALLEGATO IV: Glossario

1. Introduzione

L'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT), organismo dell'ONU, organizza ogni tre anni una Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni, nell'ambito della quale si procede all'aggiornamento dei Regolamenti radio dell'UIT, vale a dire degli accordi globali sulle modalità di utilizzo delle onde radio che permettono di evitare le interferenze dannose fra i numerosi servizi senza fili di tutti i paesi del mondo. La prossima WRC-03 si svolgerà a Ginevra dal 9 giugno al 4 luglio 2003. Per migliaia di delegati provenienti da oltre 150 paesi, la Conferenza sarà l'atto finale di un processo di preparazione avviato immediatamente dopo l'ultima WRC, svoltasi ad Istanbul nel 2000.

La Commissione parteciperà alla prossima WRC-03 quale delegazione senza diritto di voto [1]. In questa veste, la Commissione ha particolare interesse a sostenere decisioni che siano coerenti con le principali politiche comunitarie e riflettano in modo adeguato gli interessi commerciali e generali dell'Unione europea. La Commissione si impegna altresì a sostenere prima e durante la Conferenza le posizioni comuni concordate a livello europeo sulle politiche comunitarie. Con la sua partecipazione alla WRC-03, la Commissione adempie al ruolo attribuitole dalla decisione spettro radio [2], entrata in vigore dopo l'ultima edizione della WRC.

[1] Formalmente, quale "membro settoriale" dell'UIT (categoria: Organizzazioni regionali ed altre organizzazioni internazionali).

[2] Decisione n. 676/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa ad un quadro normativo per la politica in materia di spettro radio nella Comunità europea.

I negoziati in seno alla WRC sono principalmente di natura tecnica/regolamentare, mentre le implicazioni politiche e politico-industriali tendono a rimanere celate o sottintese. Alla Conferenza si discutono molti argomenti a livello tecnico approfondito, senza alcuna esplicita connessione con le politiche corrispondenti. È quindi difficile ottenere "spiegazioni semplici" sui temi all'ordine del giorno.

La presente comunicazione ha lo scopo di aiutare a comprendere lo svolgimento della WRC-03, affrontando in un contesto comunitario diversi punti all'ordine del giorno oggetto di negoziato, con l'intenzione di consolidare le posizioni europee nei negoziati tecnici della Conferenza, collegandoli agli obiettivi della politica comunitaria. La Commissione invita pertanto gli Stati membri, quali parti negoziali, a sostenere tali posizioni durante i negoziati.

La WRC-03 è considerata di minore rilevanza immediata rispetto ad alcune delle precedenti Conferenze mondiali delle radiocomunicazioni, in cui i nuovi sistemi mobili terrestri e satellitari di tipo commerciale richiedevano, per poter essere operativi, l'allocazione urgente di una sufficiente porzione di spettro armonizzata a livello globale. Mentre alcuni sistemi stanno ancora tentando di ottenere una porzione maggiore di spettro per le esigenze future, l'attenzione della prossima WRC si sposta sui numerosi servizi radio che "tutelano" i propri diritti acquisiti. È indicativo il fatto che i cinque "temi prioritari" proposti dalla Commissione per la WRC-00 [3] (IMT-2000, RNSS [4], condivisioni fra sistemi satellitari diversi, accesso fisso senza fili e radiodiffusione via satellite) erano considerati conclusi dopo i negoziati del 2000, ma oggi ricompaiono tutti all'ordine del giorno della WRC-03 per una "verifica" dei precedenti accordi. I risultati complessivamente positivi della WRC-00 devono quindi essere consolidati in questa conferenza. Inoltre, la WRC-03 prenderà in esame alcune nuove iniziative in relazione con gli obiettivi della politica comunitaria.

[3] COM(2000) 86, dell'8 marzo 2000, Le posizioni europee in vista della Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni del 2000 (WRC-2000).

[4] Le spiegazioni degli acronimi sono riportate nell'allegato IV (glossario).

La presente comunicazione si suddivide in tre aree principali:

* una descrizione del contesto della WRC (sezione 2) e della partecipazione europea (sezione 3) ai lavori della WRC-03;

* una spiegazione delle principali politiche comunitarie interessate dalla WRC-03 (sezione 4);

* un'analisi dei principali argomenti in discussione alla WRC-03 che possono incidere sulle politiche comunitarie e degli obiettivi europei alla luce delle posizioni sviluppate dal CEPT (sezione 5).

2. La WRC nel contesto della politica sullo spettro radio nella Comunità Europea

Nella Comunità è crescente l'interesse sulle questioni dello spettro radio e si fanno sempre più incisive le iniziative destinate ad affrontare questo tipo di tematiche. Tale tendenza impone di collocare la Conferenza WRC nel contesto comunitario.

La crescente importanza dello spettro radio: negli ultimi anni il contributo economico di questo settore all'economia dell'UE è cresciuto notevolmente, in particolare con lo sviluppo delle comunicazioni commerciali mobili, quali il GSM e le reti di radiodiffusione [5]. Lo spettro radio è anche un'infrastruttura essenziale per la fornitura di servizi di interesse pubblico (difesa e altre funzioni di sicurezza, trasporti, emissioni radiotelevisive pubbliche), per la ricerca scientifica (osservazione della terra, radioastronomia) e per la creazione di reti internazionali quali GALILEO. L'armonizzazione dello spettro radio in Europa è un catalizzatore essenziale del completamento del mercato unico dei beni e dei servizi e può favorire gli scambi commerciali internazionali rimuovendo le barriere tecniche al commercio. Inoltre, l'allocazione dello spettro e la concessione delle licenze possono avere evidenti ripercussioni sul grado di concorrenza consentito fra le diverse piattaforme tecniche e i relativi gestori.

[5] Ad esempio, il valore economico del settore delle radiocomunicazioni (esclusa l'aviazione civile, la difesa e gli altri usi dello spettro radio nel settore pubblico) è di circa 20 000 milioni di sterline annue nel solo Regno Unito (fonte: Radio Agency, Feb. 2001).

La "strozzatura" dello spettro: idealmente l'accesso allo spettro radio non dovrebbe costituire un limite all'esercizio di nessun servizio senza fili e quindi l'approccio "scontato" nell'era della liberalizzazione regolamentare sarebbe quello di accogliere tutte le richieste di allocazione dello spettro e di consentire ai vari servizi e applicazioni di competere sulla base del prezzo, della soddisfazione del consumatore, del potenziale di innovazione, delle esigenze della collettività o di altri criteri. Tuttavia, i limiti delle attuali prassi di gestione dello spettro radio divengono evidenti in una conferenza sulla gestione dello spettro come la WRC. Poiché lo spettro utile è essenzialmente saturo, ogni nuova proposta di allocazione comporta lunghi negoziati con altri interessi nuovi o già esistenti. La gestione dello spettro sia a livello internazionale che nazionale è una questione di scelte, riguardanti in particolare il difficile equilibrio fra promuovere nuove applicazioni innovative e tutelare i servizi esistenti. Inoltre, mentre l'armonizzazione dell'uso dello spettro può recare vantaggi in termini di costi per molte tecnologie e favorire una convivenza più facile fra i diversi servizi radio, pure la stratificazione delle norme può pregiudicare la flessibilità d'uso e quindi il dinamismo commerciale.

Coordinamento politico nella Comunità: per far sì che le scelte necessarie in materia di spettro siano il più "coerenti" possibili, la Comunità ritiene essenziale attuare uno stretto coordinamento fra l'attività di gestione dello spettro radio e le politiche collegate. Per questo motivo nel 2002 è stata adottata la decisione spettro radio, per dotare la Comunità di un quadro normativo entro cui sviluppare tale coordinamento e creare un contesto istituzionale nella Comunità in cui trattare le richieste di spettro radio connesse con tutte le politiche comunitarie, equilibrando opportunamente i diversi interessi [6]. In tale quadro normativo, l'impatto politico sulle decisioni in materia di gestione dello spettro, compresi i metodi di concessione delle licenze, può ora essere discusso in un contesto comunitario nell'ambito del Gruppo Politica dello spettro radio [7], (RSPG). Inoltre, per sostenere le politiche specifiche della Comunità, la Commissione, insieme con gli Stati membri, può adottare tecniche attuative finalizzate ad armonizzare l'uso dello spettro nell'Unione europea in seno al Comitato per lo spettro radio (RSC).

[6] Questo aspetto diviene ancora più importante oggi, in vista dell'imminente allargamento dell'Unione europea, perché esiste un'esigenza di discussione ad alto livello sulle modalità di armonizzazione dei differenti usi e prassi relativamente allo spettro.

[7] Decisione n. 2002/622/CE, del 26 luglio 2002, che istituisce il Gruppo "Politica dello spettro radio".

La Decisione Spettro Radio e la WRC: la Decisione Spettro Radio ha permesso per la prima volta di chiarire nella normativa UE il rapporto complessivo fra la Commissione e l'attuale assetto di coordinamento volontario dello spettro creato in Europa dagli Stati membri nel contesto del CEPT [8] . La normativa ora definisce una metodologia chiara secondo cui la Commissione, operando con l'RSC e adeguandosi in molti casi al parere specifico dell'RSPG, può attribuire al CEPT mandati formali di sviluppo dell'attività di armonizzazione dello spettro, per adempiere ai requisiti delle politiche comunitarie.

[8] Conferenza europea delle amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni (45 membri in tutta Europa).

La decisione spettro radio istituisce un meccanismo di coordinamento delle posizioni della Comunità e di determinazione di obiettivi programmatici comuni per le WRC. Essa consente inoltre al coordinamento delle posizioni della Comunità di avvantaggiarsi dell'elaborazione delle posizioni tecniche europee coordinate svolta in seno al CEPT. Ai sensi della decisione, gli Stati membri e la Comunità devono preparare un'azione comune e cooperare strettamente in tutto il processo di negoziato, per salvaguardare l'unità della rappresentanza internazionale della Comunità.

Coerentemente con i propri impegni, la Commissione deve garantire il coordinamento degli approcci programmatici adottando gli obiettivi politici della Comunità prima dell'inizio della WRC. Con la presente comunicazione, la Commissione riferisce al Parlamento europeo e al Consiglio sulle politiche comunitarie interessate, al fine di ottenere l'approvazione del Consiglio sugli obiettivi della politica comunitaria da realizzare e sulla posizione degli Stati membri in seno alla WRC.

La Commissione ha seguito il processo di preparazione della WRC-03 in Europa svoltosi nel corso degli ultimi tre anni. Se da un lato l'adozione del nuovo quadro regolamentare sullo spettro radio è avvenuta troppo tardi per poter incidere in modo specifico sull'attuale ciclo della WRC, pure le attività comunitarie di armonizzazione dello spettro e di elaborazione politica dovrebbero poter dare un contributo significativo allo sviluppo delle posizioni europee alle future conferenze.

3. Sostenere gli interessi europei in sede di WRC-03

Attività europee nell'ambito del CEPT: a differenza di quanto avviene in altri negoziati internazionali, le amministrazioni europee partecipano ai negoziati dell'UIT su base nazionale [9]. Tuttavia, poiché in pratica su molti argomenti gli interessi nazionali convergono, gli Stati europei optano per elaborare insieme le loro posizioni tecniche comuni nell'ambito del CEPT, dove i meccanismi di elaborazione di approcci tecnici comuni sono già consolidati, prima di negoziare con il resto del mondo a partire da posizioni europee consolidate [10] e sostenute dai singoli membri europei dell'UIT.

[9] In particolare per le questioni commerciali nell'ambito dell'OMC.

[10] L'UIT ha promosso la formazione di "blocchi regionali" nell'ambito della WRC per semplificare e chiarire il più possibile temi specifici prima della Conferenza. Pertanto anche altri organismi regionali oltre al CEPT stanno operando per giungere a posizioni comuni: CITEL per le Americhe, APT per l'Asia-Pacifico, Lega Araba e ATU per l'Africa. Sebbene la collaborazione stia migliorando all'interno di queste altre organizzazione, essa rimane un fatto nuovo rispetto a quanto avviene al CEPT ed è resa più difficile da maggiori divergenze delle politiche nazionali rispetto a quanto avviene in Europa.

Partecipazione della Commissione: la Commissione parteciperà alla WRC-03 a nome della Comunità con modalità, funzioni ed obiettivi stabiliti in un primo tempo nel 1992 [11] ed oggi disciplinati dalla decisione spettro radio. Insieme con la presidenza, la Commissione si adopererà per assistere gli Stati membri nel mantenere posizioni negoziali comuni durante la conferenza. A tal fine, gli Stati membri devono sostenere e sottoscrivere tutte le proposte europee comuni finalizzate ad obiettivi programmatici comunitari e alle posizioni adottate dal Consiglio.

[11] Conclusioni del Consiglio sul WARC 1992, del 3 febbraio 1992, ribadite dalle conclusioni del Consiglio nel 1997 e nel 2000.

Monitorare la prestazione dell'Europa: l'approccio coordinato della Comunità è affidato alle capacità del CEPT di sviluppare posizioni tecniche coerenti per l'Europa e di ottenere risultati grazie ad un sufficiente livello di solidarietà negoziale fra tutti i suoi membri a livello paneuropeo. Tutti i paesi candidati all'adesione all'UE sono membri del CEPT e i negoziati sull'allargamento conclusisi positivamente possono assicurare la necessaria coerenza fra le delegazioni. Il CEPT, tuttavia, comprende anche alcune amministrazioni che non fanno parte dell'UE allargata e le cui politiche non sono necessariamente coerenti con quelle dell'UE. Ai sensi dell'articolo 6 della decisione spettro radio, la Commissione monitorerà la partecipazione europea alla WRC-03 in base agli obiettivi summenzionati.

Partecipazione dell'industria: come per le precedenti conferenze, fra le attività preparatorie alla WRC-03 la Commissione ha organizzato insieme al CEPT due riunioni consultive aperte, dapprima per dare agli utilizzatori dello spettro la più ampia opportunità di offrire un contributo puntuale al processo e successivamente per fornire osservazioni sulle posizioni comune concordate a livello europeo. L'industria ha partecipato attivamente ai lavori di preparazione del CEPT e, a titolo d'esempio, 12 dei 40 coordinatori responsabili dei temi all'ordine del giorno provengono proprio dalle imprese del settore. Pur esistendo sempre margini di miglioramento, l'impressione avuta alle precedenti conferenze che i temi fossero negoziati da "circoli ristretti" di partecipanti è decisamente meno viva per la WRC-03. La Commissione continuerà a promuovere una piena partecipazione dell'industria e di tutti gli altri utilizzatori dello spettro ai lavori.

Talora i negoziati alle WRC tendono ad essere limitati dalla mancanza di informazioni sui sistemi tecnici e sull'utilizzo dello spettro effettivo o previsto. Una delle modalità pratiche con cui il nuovo quadro comunitario intende sostenere l'industria e gli altri utenti è quella di garantire informazioni sufficienti, almeno a livello europeo, per aiutare i responsabili politici a combinare domanda e offerta di fornitura dello spettro.

Mantenere la coerenza con gli obiettivi della Comunità: nonostante la disponibilità prima della WRC-03 di posizioni comuni relative alla maggior parte dei punti all'ordine del giorno, i negoziati durante la conferenza hanno un carattere dinamico. Le eventuali modifiche apportate alle posizioni durante i negoziati devono tenere in debito conto considerazioni relative all'interesse della Comunità e del pubblico.

Occorre fare riferimento in particolare agli obiettivi della Comunità, fra cui:

* la promozione della concorrenza fra piattaforme infrastrutturali alternative;

* il consolidamento del mercato unico (sostegno all'armonizzazione);

* la rimozione delle barriere tecniche al commercio internazionale;

* i principi fondamentali dei regolamenti sulle comunicazioni elettroniche nella CE (cfr. sezione 4).

Per conformarsi agli obiettivi fissati dalla decisione spettro radio, potrebbe essere necessario che la Commissione organizzi un coordinamento delle posizioni degli Stati membri dell'UE durante i negoziati, in stretta collaborazione con la presidenza e al fine di salvaguardare gli interessi della Comunità.

Accettazione degli accordi internazionali: pur agendo autonomamente nell'ambito del CEPT, gli Stati membri continueranno ad ispirarsi, nelle decisioni adottate alla WRC, all'acquis comunitario dell'Unione europea. A tal fine, la presidenza della Comunità europea presenterà una dichiarazione congiunta da accludere agli atti finali della WRC-03, in cui le delegazioni degli Stati membri dell'UE dichiareranno la propria volontà di applicare la revisione dei Regolamenti radio dell'UIT adottati alla conferenza, conformemente agli obblighi previsti dal trattato CE.

4. Politiche comunitarie pertinenti per la WRC-03

L'obiettivo complessivo della Commissione europea nell'ambito della WRC è quello di assicurare che le decisioni adottate favoriscano, o almeno non ostacolino significativamente, politiche e iniziative comunitarie specifiche. Le posizioni tecniche europee elaborate in ambito CEPT in vista della WRC-03 sono il risultato di negoziati interni e della confluenza delle politiche nazionali: tendono ad essere generalmente coerenti con le principali politiche comunitarie che, con qualche eccezione, sono da considerarsi dichiarazioni generali d'intenti e non piani d'azione specifici facilmente collocabili nel quadro del processo di regolamentazione delle radiocomunicazioni.

I negoziati alla WRC implicano anche "tattiche" diverse, vale a dire strategie negoziali che consentono di inserire in modo ottimale i vari punti di vista nei Regolamenti radio o nelle future attività dell'UIT. La Commissione non assume di norma una posizione su queste discussioni procedurali/regolamentari, a meno che non possano avere un evidente impatto sulle politiche comunitarie. In linea di massima, le politiche saranno interessate dai temi trattati alla conferenza in due modi:

* in riferimento alle esigenze di spettro connesse alla futura evoluzione a lungo termine di sistemi interessati da queste politiche (ad esempio, transizione dall'analogico al digitale);

* in rapporto alla protezione delle attuali allocazioni di frequenza rispetto a possibili nuovi operatori del nuovo spettro.

Come in passato, le decisioni regolamentari adottate alla WRC-03 avranno un influsso potenziale su una serie di politiche comunitarie. Segue un breve compendio delle più importanti fra esse:

Società dell'informazione

Affinché l'Europa possa svolgere un ruolo d'avanguardia nello sviluppo e nella partecipazione ad un'economia globale basata sull'informazione e sulla conoscenza, l'UE intende fra l'altro garantire che i cittadini, le imprese e i governi europei continuino a disporre di servizi di informazione ricchi, avanzati e diversificati. L'evoluzione verso la Società dell'informazione e verso un'economia basata sulla conoscenza è essenziale perché l'Europa possa trarre i massimi benefici dalle tecnologie digitali e da Internet in termini di crescita sostenibile, maggior produttività e competitività, creazione di nuovi posti di lavoro e progresso sociale.

La Comunità è pertanto impegnata (in particolare con le iniziative eEurope) a stimolare lo sviluppo di applicazioni e contenuti che consentano a tutti i cittadini europei di partecipare alla Società dell'informazione e a sostenere la ricerca per lo sviluppo e la diffusione di nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Inoltre, elaborando un nuovo quadro normativo per le comunicazioni elettroniche [12] finalizzato a creare concorrenza, l'Unione europea ha compiuto un passo avanti verso il sostegno di un'infrastruttura di trasmissione e comunicazione di livello mondiale, basata su principi chiari, in particolare quelli secondo cui la normativa che regola le comunicazioni elettroniche dovrebbe:

[12] Direttiva 2002/21/CE relativa ad un comune quadro normativo per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (direttiva quadro).

* evolversi verso la neutralità tecnologica, tenendo conto della convergenza;

* basarsi su obiettivi politici chiaramente definiti, in particolare l'interesse pubblico;

* garantire un'adeguata certezza del diritto per assicurare gli investimenti e una flessibilità sufficiente per adeguarsi ai mercati e alle tecnologie in rapido movimento;

* essere applicata vicino al mercato;

* limitare il numero dei provvedimenti al minimo necessario per raggiungere gli obiettivi.

Lo sviluppo della politica sulla Società dell'informazione dipende anche dalla regolamentazione dello spettro e dai risultati raggiunti alla WRC. Sebbene la normativa sullo spettro radio interessi anche altri settori, che non rientrano nella definizione ristretta di "comunicazioni elettroniche", queste ultime beneficeranno anch'esse dei principi sopraenunciati, nel contesto di una politica dello spettro tesa ad evitare le interferenze dannose e ad utilizzare questa risorsa in modo efficace.

Politica dell'audiovisivo

Oltre alla sua importanza economica, il settore audiovisivo riveste anche un importante ruolo sociale e culturale nell'Unione europea: la televisione è la principale fonte di informazione e svago nelle società europee (il 98% delle famiglie dispone di un televisore e gli europei guardano la televisione per 200 minuti al giorno in media).

La Commissione sottolinea il fatto che i mezzi di comunicazione audiovisivi hanno un ruolo fondamentale nella trasmissione dei valori sociali e culturali e pertanto riguardano interessi pubblici fondamentali [13]. Di conseguenza, occorre garantire che i servizi di emittenza continuino a disporre delle risorse necessarie, in particolare l'accesso allo spettro radio. A tal fine, occorre prendere in considerazione gli sviluppi tecnologici e commerciali e il carattere specifico del sistema duale di emittenza in Europa, che comporta emittenti sia pubbliche che private.

[13] Comunicazione su principi e orientamenti per la politica audiovisiva della comunità nell'era digitale, COM(1999) 657 def.

Trasporti

Per sostenere la politica comune dei trasporti nella Comunità europea prevista dal trattato CE, la Commissione ha proposto [14] circa 60 provvedimenti finalizzati allo sviluppo di un sistema di trasporti integrato, che includa in particolare la sicurezza marittima e il trasporto aereo. In tale contesto, la creazione di un Cielo unico europeo ha l'obiettivo di ottimizzare la gestione del traffico aereo e la sicurezza aerea, per soddisfare tutti gli utenti dello spazio aereo, civili e militari, considerando che lo spazio aereo è un patrimonio comune da gestire collettivamente a prescindere dai confini nazionali. Il conseguimento di tutti questi obiettivi dipende in modo cruciale dalla disponibilità di spettro radio.

[14] Secondo Libro bianco sul futuro sviluppo della politica comune dei trasporti, COM(201) 370.

Una componente importante della politica dei trasporti della Comunità è il programma di navigazione satellitare GALILEO che ha l'obiettivo di dotare l'Unione europea di un sistema avanzato di navigazione satellitare globale indipendente e altamente affidabile, per ragioni strategiche ed economiche. La navigazione satellitare offre indubbi vantaggi nella gestione dei trasporti: maggiore sicurezza, migliori flussi di traffico, minor congestione e danno ambientale e sostegno all'evoluzione multimodale. Così come per qualsiasi servizio radio, per gestire GALILEO è necessario disporre di una porzione sufficiente di spettro radio, protetta da interferenze dannose ed utilizzabile senza troppi limiti operativi.

Coordinamento della protezione civile

L'Unione europea è vittima di grandi catastrofi di origine naturale e umana, quali terremoti, inondazioni, frane, burrasche, incendi boschivi. La cooperazione comunitaria nel campo della protezione civile è intesa a garantire una migliore protezione dei cittadini, dell'ambiente e del patrimonio in caso di catastrofi. In modo più specifico, la cooperazione comunitaria intende: sostenere e accrescere l'impegno a livello nazionale, regionale e locale nella prevenzione delle catastrofi; creare un contesto per una cooperazione rapida ed efficace fra i servizi nazionali di protezione civile quando è necessaria un'assistenza reciproca; rafforzare la coerenza degli interventi avviati a livello internazionale nel campo della protezione civile. Il Consiglio ha adottato una decisione [15] che stabilisce un meccanismo comunitario inteso ad agevolare una cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso della protezione civile. Grazie a questo meccanismo è possibile, in caso di catastrofi naturali e ambientali, mobilitare le necessarie risorse operative per garantire un pronto sostegno e un'efficace assistenza ai paesi che necessitano di aiuto (entro e fuori i confini dell'Unione europea). Il coordinamento di interventi europei congiunti è potenziato dall'interoperabilità dei sistemi di comunicazione garantita dallo spettro armonizzato.

[15] Decisione n. 2001/792/CE del Consiglio, del 23 novembre 2001, che stabilisce un meccanismo comunitario inteso ad agevolare una cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso della protezione civile.

Spazio unico europeo

Sulla scia di un recente Libro verde [16] elaborato congiuntamente dalla Commissione e dall'ESA, è attualmente in corso nell'Unione europea un dibattito approfondito su una nuova politica volta ad integrare i temi spaziali nelle competenze dell'Unione. Lo spazio rappresenta uno strumento strategico che consente all'UE di attuare alcuni obiettivi più generali. Ad esempio, i satelliti europei garantiscono alle imprese, alle autorità pubbliche e ai privati servizi quali la radiodiffusione, le comunicazioni, i trasporti e la mobilità sostenibili, le previsioni meteorologiche, il monitoraggio del cambiamento del clima e il pronto intervento in caso di emergenza. Il progetto GALILEO e l'iniziativa GMES (Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza) sono esempi pratici di cooperazione a livello europeo nell'ambito di iniziative basate sullo spazio.

[16] Libro verde sulla Politica spaziale europea, COM(2003) 17, del 21 gennaio 2003.

È evidente la relazione esistente fra un settore spaziale dinamico in Europa e l'adeguata disponibilità di spettro. Tutte queste applicazioni dipendono dalle allocazioni delle frequenze e dalle altre procedure regolamentari sviluppate in ambito WRC.

Ricerca e sviluppo

Tutte le politiche comunitarie fino ad ora menzionate e in realtà tutte le tecnologie discusse alla WRC poggiano sulle attività di ricerca e sviluppo (RST). Un elevato livello di RST scientifica e applicata è fondamentale per la crescita economica di un paese e per questo l'RST riceve finanziamenti pubblici in tutti gli Stati membri. Sempre di più, l'RST è realizzata anche a livello europeo, in quanto la combinazione delle competenze complementari dei ricercatori di paesi diversi può risultare vantaggiosa per tutti ed avere un effetto moltiplicatore sulla ricerca nazionale. L'obiettivo della politica tecnologica e di ricerca dell'Unione europea è pertanto quello di coordinare le politiche nazionali ed europee e favorire la creazione di reti fra i gruppi di ricercatori.

Il finanziamento della ricerca europea tramite i programmi quadro pluriennali di RST della Comunità ha sostenuto e continua a sostenere i settori chiave che utilizzano tecnologie senza fili, in particolare le comunicazioni mobili 3G, le RLAN, i sistemi di trasporti intelligenti, GALILEO e altre piattaforme satellitari. L'accesso puntuale allo spettro radio armonizzato a livello globale ed europeo sarà sempre essenziale per quest'attività di ricerca applicata e garantirà ai ricercatori un punto di riferimento per lo sviluppo di applicazioni concrete da offrire alla società europea. Contemporaneamente, le attività di ricerca stanno dando un notevole contributo all'efficiente e copioso utilizzo dello spettro sviluppando nuove tecnologie quali i sistemi radio definiti via software (software-defined radio - SDR) e le antenne adattative.

5. Priorità Comunitarie per la WRC-03

In relazione ai punti all'ordine del giorno della WRC-03, particolarmente rilevanti nel contesto delle politiche comunitarie, si devono perseguire i seguenti obiettivi:

* Salvaguardia delle allocazioni assegnate a IMT-2000 e GALILEO in sede di WRC-2000 (rispettivamente punti 1.34 e 1.15 dell'ordine del giorno), in rapporto alla Società dell'informazione e agli obiettivi della politica dei trasporti (radionavigazione satellitare);

* Progresso nell'elaborazione di frequenze armonizzate a livello regionale e globale per i sistemi PPDR (Pubblica sicurezza e protezione civile), in rapporto alla politica comunitaria in questo settore (punto 1.3 dell'ordine del giorno);

* Sostegno alla creazione di piattaforme infrastrutturali senza fili alternative, per aumentare la concorrenza a beneficio del consumatore, come illustrato nel contesto di eEurope. In tale contesto, è essenziale che le RLAN, nelle bande individuate dall'Europa, acquisiscano uno statuto armonizzato a livello globale (punto 1.5 e altri punti all'ordine del giorno).

I paragrafi qui di seguito illustrano sinteticamente ciascuno di questi temi insieme con gli obiettivi della politica comunitaria da raggiungere alla conferenza. L'allegato II riporta un'analisi supplementare delle questioni tecniche in discussione alla conferenza per questi temi.

Esistono poi altre questioni meno cruciali in discussione alla WRC-03 e che rivestono un qualche interesse per la Comunità. Tali questioni sono sinteticamente descritte nell'allegato III.

5.1. Comunicazioni mobili della terza generazione

Recentemente sono stati introdotti in Europa i primi servizi IMT-2000 ("3G"), che si estenderanno alla maggior parte degli Stati membri entro la fine di quest'anno, con la graduale attivazione di nuovi servizi e terminali per gli utenti. Il prosieguo della transizione ai servizi 3G richiede un sostegno a più lungo termine mediante una fornitura tempestiva di porzioni adeguate di spettro in base alle esigenze del mercato e tenendo conto dell'evoluzione tecnologica.

La WRC-03 discuterà due argomenti rilevanti per il 3G: il primo riguarda la protezione della banda di estensione europea per l'IMT-2000 dalle potenziali interferenze dei sistemi satellitari asiatici (regione 3 dell'UIT); la seconda riguarda l'analisi preliminare delle possibili future esigenze di ulteriori porzioni di spettro per l'IMT-2000 e i sistemi superiori. Tuttavia, entrambi gli aspetti sono legati ad una diversa prospettiva temporale e quindi necessitano di approcci differenti in relazione ai negoziati della WRC.

Per quanto concerne la protezione dello spettro supplementare per l'IMT-2000, l'Europa ha recentemente deciso di rendere disponibile la banda 2 500-2 690 MHz entro il 1º gennaio 2008 [17]. Tale porzione di spettro eccede la banda a 2 GHz già concessa in licenza in tutti gli Stati membri e rappresenta una delle tre possibili bande di estensione individuate per l'IMT-2000 alla WRC-00. In una seconda fase, da avviarsi entro la fine del 2004, l'Europa svilupperà un piano di ripartizione delle frequenze per questa banda supplementare.

[17] Decisione (02)06 dell'ECC, del 15 novembre 2002, successiva al mandato 4 della Commissione europea, relativa all'assegnazione della banda di frequenza 2 500-2 690 MHz per l'UMTS/IMT-2000.

Una parte della banda di estensione europea per l'IMT-2000 (2 630-2 655 MHz) gode di uno statuto primario [18] per il servizio di radiodiffusione via satellite (audio) in otto paesi asiatici. Ogni potenziale problema di condivisione fra questi sistemi BSS (audio) e l'IMT-2000 potrebbe ripercuotersi sulla fornitura a lungo termine di servizi IMT-2000 in alcuni paesi europei, in quanto alcuni dei sistemi BSS (audio) proposti (e non ancora implementati) avranno orbite molto ellittiche, che aumentano la probabilità di interferenza con i servizi terrestri in molti altri paesi, considerata l'estensione della loro linea di veduta [19].

[18] I servizi radio con statuto primario hanno un indicazione di "priorità" nei Regolamenti radio dell'UIT rispetto ai servizi dello "statuto secondario", vale a dire non possono subire interferenze.

[19] Un satellite di questo tipo che serve il Giappone potrebbe essere "visibile" dall'Europa e pertanto potenzialmente causare interferenza.

Sulla questione delle attività future sui sistemi mobili avanzati, la WRC-03 avrà il compito di rivedere gli studi commissionati dalla WRC-00 sulle esigenze di spettro delle future evoluzioni dell'IMT-2000 e dei sistemi superiori. Si prevede che le attuali reti e interfacce radio dell'IMT-2000 saranno potenziate nel corso della loro vita operativa, probabilmente raggiungendo livelli di servizio di 30 Mbit/s, mentre per garantire l'interoperabilità e larghezze di banda anche maggiori (100 Mbit/s e oltre) saranno necessari ulteriori sviluppi tecnologici.

Considerati i livelli previsti di crescita del settore, l'Europa ritiene che dopo il 2010 vi sarà l'esigenza di disporre di porzioni di spettro supplementari per i sistemi terrestri mobili avanzati. È tuttavia necessaria una più chiara definizione del mercato prima di affrontare concretamente la possibilità di assegnare frequenze aggiuntive alle future evoluzioni dell'IMT-2000 e dei sistemi superiori. Ogni nuova individuazione di spettro per questi sistemi dovrà basarsi sui risultati della ricerca e sugli studi di previsione del mercato, sulla quantità e la durata della quota di spettro supplementare e sui candidati alle nuove bande di frequenza. La posizione comune europea prevede pertanto di affidare all'UIT l'incarico di approfondire tali studi sulla futura evoluzione dell'IMT-2000 e dei sistemi superiori in tempo utile per la WRC-07. A prescindere dai risultati, l'Europa auspica che l'IMT-2000 e le successive evoluzioni continuino per il prossimo futuro ad operare nelle bande di frequenza già individuate in sede WRC (1992 e 2000).

Obiettivi della politica comunitaria

È essenziale garantire che l'IMT-2000 possa operare al riparo da interferenze dannose. È quindi necessario che le bande dello spettro supplementare per le quali l'Europa ha compiuto una prima scelta siano il meno possibile influenzate dai satelliti BSS non-GSO (audio), evitando restrizioni tecniche che potrebbero incidere

egativamente sull'avvio dei sistemi 3G. Si dovrebbe pertanto promuovere l'accettazione globale della banda di estensione scelta dall'Europa per l'IMT-2000, per favorire una rapida armonizzazione delle bande dello spettro utilizzate.

È altresì importante mantenere aperte tutte le opzioni per l'ulteriore individuazione dello spettro in futuro per le evoluzioni dell'IMT-2000 e dei sistemi superiori, sulla base dell'esperienza di mercato dei sistemi attualmente in uso e del progresso nella RST. In tale contesto, avrà un ruolo importante la ricerca coordinata a livello comunitario sulle nuove tecnologie mobili, incentrata sull'interoperabilità e sulle nuove applicazioni [20]. La migrazione fra le tecnologie cellulari è tuttavia un processo evolutivo che richiede tempo. Mentre si stanno ancora consolidando i servizi 3G, è preferibile non prendere con troppa rapidità decisioni in materia di spettro radio per una futura generazione cellulare e lasciare trascorrere un certo tempo affinché l'industria e gli operatori possano sviluppare i propri servizi in un contesto regolamentare stabile, considerando i nuovi sistemi mobili e le relative esigenze di spettro in una modalità evolutiva.

[20] Nel nuovo programma TSI, "Mobile and Wireless Systems beyond 3G" è un "obiettivo strategico" per il periodo 2003-2004. I "sistemi superiori al 3G" fungono da modello di comunicazione orizzontale, in cui le differenti tecnologie e i livelli di accesso terrestre si combinano per essere complementari l'una rispetto agli altri in maniera ottimale per esigenze di servizio e ambienti radio differenti. La ricerca finanziata dalla Comunità deve concentrarsi sulla possibilità di fornire un accesso pieno agli utenti itineranti alle nuove classi di applicazioni ricche di funzioni.

5.2. Radionavigazione satellitare

L'Unione europea sviluppa da alcuni anni un sistema europeo di radionavigazione satellitare avanzato di seconda generazione (RNSS) denominato GALILEO, che consente di determinare la posizione esatta nel tempo e nello spazio di qualsiasi persona o apparecchiatura dotata di ricevitore portatile. La costellazione di GALILEO comprende 30 satelliti che coprono l'intera superficie del globo ed è stata disegnata come sistema civile, globale e indipendente in grado di garantire servizi ad accesso libero e controllato e segnali affidabili per applicazioni di importanza vitale per la sicurezza quali l'aviazione civile e i trasporti marittimi.

Alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di Istanbul (WRC-00), sulla scia del nuovo programma GALILEO è stata allocata ai servizi di radionavigazione satellitare (e non specificamente a GALILEO o ad altri sistemi di radionavigazione) una porzione di spettro supplementare rispetto a quella già utilizzata dal GPS e dal GLONASS. Nuove allocazioni erano ritenute essenziali per lo sviluppo e il potenziamento dei sistemi RNSS nuovi e attuali e pertanto la WRC-00 ha assegnato all'RNSS 3 nuove bande per collegamenti discendenti e 2 nuove bande per collegamenti ascendenti. Tuttavia, per garantire un'adeguata protezione ad altri importanti servizi, quali l'assistenza alla radionavigazione per l'aviazione civile, alcune caratteristiche operative dell'RNSS in due delle bande per collegamenti discendenti individuate alla WRC-00 attendono una conferma alla WRC-03 [21]. Ulteriori particolari su tali questioni sono riportati nell'allegato II.

[21] Va notato che i temi relativi alla possibile interferenza dovuta alla sovrapposizione fra il codice M del GPS e i segnali PRS di GALILEO nella banda 1559-1610 MHz non sono questioni formalmente in discussione alla conferenza.

Obiettivi della politica comunitaria

Se le caratteristiche tecniche dell'allocazione delle frequenze alla navigazione satellitare decisa alla WRC-00 devono essere confermate alla WRC-03, è essenziale che l'Unione europea assicuri che tali frequenze siano utilizzabili in modo da consentire a GALILEO di fornire tutti i servizi previsti. È nell'interesse dell'UE che l'aviazione civile e i sistemi RNSS coesistano nella banda 1,2 GHz con soluzioni ragionevoli che non limitino indebitamente nessuno di questi due importanti servizi.

La conferenza analizzerà anche i temi del futuro coordinamento dei diversi sistemi di radionavigazione via satellite all'interno dello spettro di frequenza assegnato alla WRC-00. Si deve evitare ogni discriminazione regolamentare nei confronti del progetto GALILEO. È fondamentale un accesso equo allo spettro allocato, sulla base dell'interoperabilità e dei livelli di interferenza reciprocamente concordati.

5.3. Pubblica sicurezza e protezione civile (situazioni di emergenza e soccorso in caso di catastrofi)

L'interoperabilità dei dispositivi di telecomunicazioni per i servizi di sicurezza pubblica (polizia, servizi antincendio, ambulanze, forze armate, squadre di ricerca e soccorso...) è un obiettivo auspicabile per ragioni operative ed economiche. Attualmente però l'interoperabilità è scarsa anche all'interno dei paesi, storicamente a causa della varietà e dello scoordinamento delle politiche di approvvigionamento dei diversi servizi di sicurezza e della lunga vita utile dei loro dispositivi di comunicazione, che di norma non si avvantaggiano di cicli produttivi di massa. Inoltre, in una situazione di crisi sul terreno, è spesso difficile per le squadre di intervento provenienti da paesi stranieri ottenere l'autorizzazione a utilizzare i propri dispositivi di comunicazione e, anche quando riescono ad ottenerla, avere la possibilità di comunicare, date le differenze fra i sistemi [22].

[22] Questa situazione è in netto contrasto con quanto avviene in caso di emergenza in mare, dove esistono da tempo procedure chiare, canali e tecnologie comuni di comunicazione.

In molti paesi, notevoli porzioni di spettro sono dedicate alle funzioni di sicurezza, ma spesso si tratta di bande di frequenza differenti. Per aumentare l'interoperabilità è opportuno armonizzare lo spettro radio utilizzato, con l'ulteriore vantaggio di rendere i dispositivi più accessibili dal punto di vista economico grazie ad economie di scala. Come invocato da alcuni paesi in via di sviluppo, gravemente colpiti da catastrofi naturali e di origine umana, la WRC-03 deve valutare la possibilità di armonizzare lo spettro a livello globale e regionale per i futuri sistemi PPDR (pubblica sicurezza e protezione civile). Si è discusso molto se sia opportuno distinguere l'elemento PP (polizia, sicurezza ecc.), in cui le esigenze di spettro tendono ad essere ben definite e stabili, dall'elemento DR (soccorso in caso di catastrofe) in cui sono necessari "punti caldi" di comunicazione in tempi rapidi e per limitati periodi di tempo. Vi è il dubbio che le reti commerciali basate su nuove tecnologie cellulari come l'IMT-2000 non possano essere utilizzate per molte funzioni PPDR se non si realizzano specifiche soluzioni personalizzate. Inoltre, la maggior parte dei sistemi PPDR si basa attualmente su tecnologie analogiche a banda stretta e qualsiasi decisione in materia di spettro radio deve favorire la futura migrazione verso sistemi digitali ad alto contenuto di dati che consentano una maggiore funzionalità (quali immagini video, ecc.).

Obiettivi della politica comunitaria

Per migliorare l'efficienza ed evitare sovrapposizioni, l'Unione europea sta promuovendo un meccanismo di coordinamento rafforzato fra gli Stati membri negli interventi di protezione civile. Nonostante il limitato grado di armonizzazione dello spettro all'interno della Comunità, la mancanza di interoperabilità dei dispositivi è evidente in questo settore e richiede una soluzione graduale, considerando l'importanza fondamentale dei requisiti operativi dei servizi di sicurezza. È pertanto fortemente auspicata qualsiasi decisione alla WRC-03 che possa favorire il potenziamento delle capacità di coordinamento a lungo termine e la funzionalità dei dispositivi in dotazione alle squadre di protezione civile europee.

5.4. Piattaforme infrastrutturali alternative, comprese le RLAN

L'Unione europea ritiene che creare condizioni di forte concorrenza fra le diverse piattaforme infrastrutturali tecnologiche nelle comunicazioni elettroniche sia in generale il modo più idoneo per garantire vantaggi a lungo termine ai consumatori, assicurando loro una scelta adeguata sulla base dei costi, della funzionalità e dei servizi offerti. Accanto all'IMT-2000, sono numerosi gli altri sistemi commerciali senza fili in discussione alla WRC-03: essi sono stati aggregati in quanto, per occupare una posizione ottimale nella gara per l'infrastruttura, necessitano essenzialmente di un'adeguata porzione di spettro e di una protezione dagli altri servizi radio.

Dal punto di vista della Comunità, ove possibile la regolamentazione dello spettro dovrebbe essere neutrale rispetto alla tecnologia e sostenere le esigenze di tutti i sistemi esistenti e innovativi. La Commissione riconosce che tali principi sono spesso difficili da tradurre in pratica e che anche l'evoluzione dei settori tecnologici e delle relative esigenze in termini di spettro è molto difficile da prevedere. Tuttavia, per stabilire il livello del fabbisogno di accesso allo spettro delle diverse piattaforme senza fili a banda larga, sarebbe opportuno elaborare una chiara posizione rispetto alle priorità europee di utilizzo dello spettro: la decisione deve basarsi sui vantaggi finali per il consumatore europeo, considerando la relativa maturità della tecnologia, i costi e i piani commerciali associati a ciascun sistema. L'attuale bozza del programma di lavoro del Gruppo per la politica dello spettro radio (RSPG) include la possibilità di individuare in modo coerente le esigenze a livello europeo in termini di spettro delle diverse piattaforme satellitari e terrestri a banda larga senza fili.

Alcune piattaforme di comunicazione senza fili saranno oggetto di discussione alla WRC-03. Qui di seguito sono descritte le principali.

5.4.1. Reti locali operanti via radio

Le reti locali operanti via radio (RLAN - anche denominata WLAN o Wi-Fi) su bande di frequenza esenti da licenza sono un sistema in rapido sviluppo per consentire alla popolazione civile l'accesso senza fili a banda larga in aree quali aeroporti, stazioni ferroviarie, centri di conferenze e alberghi. L'attuale tecnologia utilizza una porzione non soggetta a licenza della banda 2,4 GHz, ma la banda 5 GHz è potenzialmente più interessante in quanto non saturata da altri dispositivi in esenzione di licenza e dotata di una "fetta" più ampia di spettro e quindi di maggiore capacità per i sistemi che operano nella banda.

La discussione alla WRC-03 verterà in particolare sulla promozione dell'armonizzazione globale dei dispositivi RLAN mediante l'introduzione di un'allocazione primaria globale per il servizio mobile a 5 150-5 350 e 5 470-5 725 MHz. Tale allocazione tutela anche i sistemi RLAN da ulteriori future limitazioni imposte da ogni nuovo servizio cui in futuro si consentisse di operare nella banda. Nella banda a 5 GHz operano già molti altri importanti servizi radio oltre le RLAN, quali i radar militari e numerosi servizi satellitari scientifici e commerciali. Poiché è probabile che milioni di terminali RLAN esenti da licenza utilizzino tale banda, è essenziale adottare opportuni provvedimenti per evitare interferenze dannose con gli altri utenti. L'Europa sta ricercando un accordo alla WRC-03 sulla base delle tecniche di mitigazione già adottate al CEPT [23] (in particolare il rilevamento e l'evitamento di canali occupati dal radar), che sarà anche incluso nelle nuove versioni del Wi-Fi e nella nuova norma HIPERLAN [24].

[23] Decisione (99)23 dell'ERC.

[24] Standard armonizzato EN 301 893 sviluppato dall'ETSI ai sensi della direttiva 1999/5/CE (Direttiva R&TTE). La conformità a questo standard garantirà la protezione adeguata di altri servizi.

Obiettivi della politica comunitaria

Coerentemente con la politica dell'Unione europea intesa a promuovere le piattaforme di accesso multiplo a banda larga alla Società dell'informazione, la Commissione sta avviando una serie di iniziative per favorire un mercato forte dei servizi e dei sistemi RLAN [25].

[25] Una raccomandazione della Commissione che invita gli Stati membri ad autorizzare la fornitura di servizi pubblici mediante RLAN è stata adottata recentemente (GU L 78, del 20.3.2003, pag. 12). Seguirà un dibattito nella Comunità sull'opportunità di armonizzare ulteriormente l'uso dello spettro RLAN.

In questo contesto, l'individuazione di bande di frequenza per i sistemi di accesso senza fili a livello globale (WAS, compreso RLAN) è fortemente auspicato, in quanto riduce i costi e aumenta le opportunità commerciali del settore. Allo stesso tempo, eccessive limitazioni in termini operativi graverebbero sui sistemi RLAN in termini tecnici ed economici e dovrebbero quindi essere evitate.

La protezione di altri servizi essenziali che utilizzano la banda 5 GHz è fondamentale, benché il principio di neutralità regolamentare rispetto alla tecnologia preveda che i sistemi RLAN non siano esclusi a priori dal mercato sulla base di specifici metodi di condivisione obbligatoria dello spettro, in quanto occorre lasciare la possibilità che le future tecnologie innovative soddisfino con altre modalità le esigenze dei servizi esistenti.

5.4.2. Servizi fissi via satellite ad alta densità

I Servizi fissi satellitari ad alta densità (HDFSS) sono sistemi satellitari che garantiscono servizi interattivi a banda larga da introdurre nel prossimo futuro. Comportano l'impiego di un gran numero di stazioni di terra per i sistemi satellitari di qualsiasi tipo orbitale (vale a dire, geostazionario o non geostazionario) e funzionano con tutte le tecnologie. Le applicazioni HDFSS beneficeranno di costi ridotti, di antenne di minori dimensioni, del riutilizzo delle alte frequenze e di una diffusione flessibile e rapida in base alle esigenze di mercato. In generale, la prevista diffusione di stazioni di terra HDFSS implica che ogni tentativo di coordinamento tecnico con altri servizi sito per sito (come accade con altri sistemi satellitari) non è opportuno.

Sulla base del lavoro svolto alle precedenti conferenze, la WRC-03 sta nuovamente considerando la possibilità di allocare agli HDFSS bande supplementari armonizzate a livello globale. Benché alcune bande siano già allocate ai sistemi generici FSS al di sotto dei 30 GHz, queste bande potrebbero risultare sature quando i servizi HDFSS saranno finalmente lanciati. L'industria satellitare sta quindi richiedendo una porzione di spettro supplementare, preferibilmente al di sotto dei 40 GHz, dove la tecnologia è già disponibile.

Al centro della questione vi è pertanto l'individuazione di bande supplementari per gli HDFSS a livello globale, evitando il più possibile ogni interferenza con i servizi esistenti. Tuttavia, un accordo globale su tutte le possibili bande di frequenza potrebbe risultare difficile da conseguire poiché lo spettro è utilizzato a livello mondiale con modalità differenti e i livelli di sviluppo nel settore senza fili variano molto.

Obiettivi della politica comunitaria

Sistemi HDFSS commercialmente validi potrebbero contribuire agli obiettivi politici a favore di piattaforme praticabili dei futuri servizi interattivi a banda larga in un contesto di concorrenza leale, a beneficio dell'innovazione e in ultimo dei consumatori [26]: pertanto il loro sviluppo è sostenuto dalle attività congiunte di RST dell'UE. Il futuro fabbisogno di frequenze per questi sistemi richiede un'attiva e costante valutazione in Europa, pur con modalità che non ostacolino lo sviluppo di altri importanti servizi senza fili. È anche importante armonizzare a livello globale le frequenze in uso, per ridurre i costi e per rendere i servizi HDFSS più attraenti.

[26] Quarto e quinto programma quadro in materia di RST, programma TSI.

5.4.3. Servizi a banda larga sugli aeromobili

Con l'esigenza crescente delle persone di restare costantemente in contatto e di poter accedere alle informazioni in tutti gli ambienti, dopo un periodo di scarsi risultati nel settore (ad esempio, TFTS in Europa), si registra un rinnovato impulso a dotare gli aeromobili di dispositivi di comunicazione a banda larga bidirezionali. Alcune compagnie aeree europee (quali Lufthansa e British Airways) hanno recentemente iniziato ad offrire su base sperimentale a bordo dei propri aeromobili un accesso Internet ad alta velocità e un servizio di posta elettronica, ma per implementare in modo permanente il servizio è necessario modificare i Regolamenti radio dell'UIT per consentire una nuova allocazione secondaria nella banda 14,0-14,5 GHz per il satellite aeronautico mobile (AMSS), che sarebbe utilizzato per il canale ascendente dall'aeromobile al satellite.

I servizi Internet saranno garantiti ai passeggeri sull'aeromobile mediante RLAN o Ethernet. Inoltre, anche i servizi interni della compagnia beneficeranno del sistema, ad esempio il supporto informativo specifico per l'equipaggio. È opportuno sottolineare che ciò che si propone non è un canale di comunicazione di assoluta sicurezza per l'aeromobile, in quanto un'allocazione secondaria non protegge il servizio dalle interferenze di altri servizi con allocazioni primarie nella stessa banda.

Obiettivi della politica comunitaria

Nella misura in cui ogni eventuale interferenza nei confronti di altri servizi (in particolare FS, FSS e RAS) risulta accettabile, occorre sostenere l'introduzione di servizi di comunicazione a banda larga a tariffe ragionevoli a bordo degli aeromobili, affinché i passeggeri europei possano beneficiare pienamente di questo promettente nuovo servizio. Inoltre, se da un lato è essenziale proteggere gli altri servizi, dall'altro è importante sostenere questa nuova applicazione evitando eccessive limitazioni operative. Considerando il raggio operativo del settore aereo, il successo del servizio dipende da una prospettiva normativa globale favorevole.

Pur non essendo legato a questo specifico punto all'ordine del giorno, va rilevato che le comunicazioni a banda larga fra i velivoli e le postazioni di controllo del traffico aereo a terra hanno un potenziale significativo di miglioramento della capacità e della sicurezza, che occorrerà sostenere in futuro.

5.4.4. Servizi mobili via satellite (MSS)

I servizi mobili via satellite possono fornire servizi vocali e, in misura sempre maggiore, servizi dati alle persone in movimento in tutte le aree del globo. Come è avvenuto in occasione delle ultime tre conferenze WRC, l'industria dei sistemi mobili via satellite chiede alla WRC-03 una porzione supplementare di spettro, nella prospettiva di una presunta carenza prevista da alcuni scenari evolutivi per il settore.

Cionondimeno, l'ambiente entro cui fornire una maggiore porzione di spettro agli MSS è reso più difficile dal lento successo dei servizi S-PCS, considerando tutte le altre esigenze in termini di concorrenza. Anche la condivisione dei satelliti MSS e dei relativi collegamenti di connessione dedicati con i servizi esistenti che già utilizzano le nuove bande proposte per gli MSS è considerata tecnicamente molto ambiziosa. Gli altri servizi potenzialmente interessati sono passivi (vale a dire non trasmettono, ma ricevono soltanto), quali il servizio di radioastronomia, i servizi satellitari di esplorazione della terra e di ricerca spaziale; e attivi: relais radio tattici, FS, telemisurazione aeronautica e servizi radar.

Obiettivi della politica comunitaria

I sistemi MSS offrono un mezzo tecnico alternativo per fornire servizi di comunicazione mobili agli utenti e la loro copertura è spesso complementare a quella dei sistemi terrestri, in quanto non devono sostenere il costo incrementale di

stazioni base aggiuntive in aree scarsamente popolate. L'Unione europea ha finanziato in misura notevole la ricerca sullo sviluppo di tali piattaforme. Si dovrebbe sostenere ogni futura esigenza di spettro per gli MSS sulla base di proiezioni di mercato realistiche, purché tutti gli altri servizi radio di rilievo possano essere opportunamente protetti e non indebitamente limitati.

Una delle bande (1 670-1 675 MHz) la cui allocazione agli MSS è in discussione, fino a poco tempo fa era assegnata al TFTS (Sistema di telecomunicazioni tra aeromobili e rete terrestre). La Commissione è fermamente convinta che ogni riassegnazione delle bande già armonizzate in Europa non deve ridurre il livello di armonizzazione europea. La selezione di nuovi usi per qualsiasi banda di questo tipo deve considerare in modo esplicito il potenziale d'uso armonizzato ed efficiente dello spettro, la neutralità in termini di tecnologia, le conseguenze per la concorrenza in qualsiasi settore proposto, limitando il più possibile i vincoli regolamentari.

5.4.5. Stazioni di piattaforme ad elevata altitudine (HAPS)

Il concetto di HAPS è noto da alcuni anni, ma per difficoltà operative non si è tradotto in un prodotto commerciale [27]. Riguarda essenzialmente la fornitura di servizi di comunicazione senza fili tramite "palloni" stratosferici collocati ad alta quota nell'atmosfera (circa 20 km). A quest'altitudine, una piattaforma di questo tipo potrebbe coprire aree estese del globo a costi - si afferma - molto inferiori rispetto ai satelliti e sostituire molti ripetitori terrestri. Inoltre, le piattaforme HAPS collegate in rete sarebbero intrinsecamente flessibili in quanto potrebbero essere utilizzate e riposizionate in modo relativamente semplice. La prossima WRC dovrà analizzare la possibilità di allocazioni supplementari di frequenze per gli HAPS, in quanto l'attuale allocazione a 48 GHz è limitata dall'assorbimento idrico nell'atmosfera, in particolare per i servizi subtropicali.

[27] Nonostante alcuni recenti progressi, in particolare attraverso le attività di RST finanziate dall'EU (progetto HeliNet).

Le stazioni di piattaforme ad elevata altitudine possono anche essere utilizzate come parte della rete IMT-2000. La WRC-03 deve valutare se le limitazioni imposte agli HAPS nello spettro dell'IMT-2000 a circa 2 GHz decise alla WRC-2000 possono essere ridotte e in che modo si possano elaborare idonee norme tecniche e regolamentari per consentire il coordinamento fra un sistema terrestre IMT-2000 implementato utilizzando stazioni di piattaforma ad elevata altitudine e gli altri servizi fissi o mobili attuali o previsti.

Obiettivi della politica comunitaria

Sostenere un'assegnazione sufficiente di spettro per gli HAPS, in quanto ciò potrebbe garantire i mezzi supplementari necessari ad un rapido avvio di servizi a banda larga (benché la fattibilità tecnica e commerciale degli HAPS non sia dimostrata) e l'adeguata protezione di tutti gli altri servizi esistenti, in particolare senza che l'attività degli HAPS interferisca in modo dannoso con le stazioni base dell'IMT-2000 a terra. Nondimeno, sarebbe auspicabile elaborare, se tecnicamente possibile, una topologia di rete alternativa che consenta di estendere la mappa del 3G o di altri sistemi di comunicazione in modo rapido ed economicamente conveniente.

6. Punti all'ordine del giorno alla prossima conferenza (WRC-07)

Una delle principali attività di ogni Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni è quella di stabilire i punti all'ordine del giorno della conferenza successiva. Sempre più, le agende si arricchiscono di temi controversi per i quali in precedenza le decisioni erano state rinviate o dichiarate soggette a revisione nell'ambito di un compromesso negoziale. Inoltre, le amministrazioni che non ottengono piena soddisfazione in una conferenza spesso presentano nuovamente le proprie richieste alla conferenza successiva. Tuttavia, l'inflazione nel numero dei punti all'ordine del giorno trattati ad ogni WRC (inizialmente 10-12, 17 nel 1997, 27 nel 2000 e 45 nel 2003) incide negativamente sul processo, sulla qualità e la pertinenza dei risultati conseguiti. Pertanto, è essenziale che tutti i gestori e gli utilizzatori dello spettro elaborino un ordine del giorno per il 2007 che rifletta esigenze reali, senza disperdere energia, tempo e denaro nel rivisitare argomenti superati.

Per razionalizzare le future WRC sono state avanzate numerose proposte, soprattutto da parte europea, fra cui: limitare il numero dei punti all'ordine del giorno; limitare la "natura ricorrente" di molti temi; delimitare chiaramente la portata dei temi all'ordine del giorno; elaborare un approccio globale al sostegno di nuove proposte, valutando quindi anche il carico gravante sulle risorse finanziarie e amministrative dell'UIT-R.

Alcuni soggetti europei hanno già inviato al CEPT una serie di possibili punti all'ordine del giorno della WRC-07. Riguardano le nuove allocazioni armonizzate per i servizi scientifici passivi (EESS, SRS e RA) al di sopra di 275 GHz, per usi aeronautici e di protezione civile.

Obiettivi della politica comunitaria

È nell'interesse della Comunità sostenere le iniziative volte a limitare, snellire e razionalizzare l'ordine del giorno delle future conferenze WRC.

L'intenzione originaria della Commissione rispetto al Gruppo per la politica dello spettro radio, elemento del nuovo quadro politico comunitario in materia, era quella di avviare una discussione politica sulle priorità per l'Europa in un contesto globale, per fornire con sufficiente anticipo al CEPT le linee guida per l'elaborazione dell'agenda della WRC-07. Tuttavia, la tardiva creazione di questo gruppo impedisce di avviare l'attività prima che sia perfezionato l'elenco dei punti all'ordine del giorno della WRC-07 proposto dal CEPT.

7. Conclusioni

Il presente documento illustra sinteticamente i principali argomenti relativi alla WRC-03 nel contesto delle politiche e delle iniziative della Comunità europea. L'allegato II approfondisce questi temi da un punto di vista più strettamente tecnico/regolamentare.

Il Consiglio e il Parlamento europeo sono invitati a sostenere i negoziatori europei nel conseguimento degli obiettivi comunitari su temi specifici, in particolare:

* Proteggere le allocazioni decise alla WRC-2000 a favore di IMT-2000 e GALILEO;

* Procedere verso l'armonizzazione delle frequenze a livello regionale e globale per i sistemi PPDR (Pubblica sicurezza e protezione civile).

* Sostenere la creazione di piattaforme infrastrutturali senza fili alternative. In particolare, è importante prevedere uno statuto armonizzato a livello globale per le bande di spettro individuate in Europa per le Reti locali operanti via radio (RLAN).

La Commissione è fermamente convinta che preparazione da parte del CEPT delle posizioni tecniche europee prima e durante la WRC-03 consentirà ai diversi settori senza fili europei di continuare ad evolversi, a beneficio della società. Contemporaneamente, gli Stati membri dell'UE che partecipano ai negoziati della WRC-03 si impegnano a garantire che tutte le decisioni adottate alla WRC siano conformi ai loro obblighi comunitari.

Dopo la WRC-03, la Commissione intende elaborare una Comunicazione sui risultati della conferenza in rapporto alle politiche comunitarie e sulle modalità con cui continuare a garantire un coordinamento ottimale fra i negoziatori tecnici e gli interessi comunitari, alla luce del nuovo quadro politico comunitario in materia di spettro.

ALLEGATO I Sintesi dei punti all'ordine del giorno alla WRC-2003

I punti in grassetto sono trattati in modo specifico nel presente documento.

Punto all'O.d.G. // ARGOMENTO

1.1 // Eliminazione di paesi superflui dalle note dei Regolamenti radio

1.2 // Introduzione di nuove tecniche digitali di modulazione per la radiodiffusione nelle bande HF

1.3 // Individuazione di bande di frequenza globali/regionali per pubblica sicurezza e protezione civile in futuro (situazioni di emergenza e soccorso in caso di catastrofi)

1.4 // Revisione delle allocazioni al servizio di radionavigazione aeronautica e al servizio fisso via satellite nella banda 5 091-5 150 MHz

1.5 // Revisione delle allocazioni ai servizi mobili (RLAN), fissi, via satellite di esplorazione della terra, di radiolocalizzazione e ricerca spaziale nella gamma di frequenza 5 150-5 725 MHz

1.6 // Protezione dei collegamenti di connessione MSS che operano nella banda 5 150-5 250 MHz, in vista della probabile nuova allocazione al servizio mobile in questa banda per applicazioni RLAN

1.7 // Questioni regolamentari per i radioamatori

1.8 // Protezione dei servizi passivi da emissioni indesiderate da parte di servizi attivi

1.9 // Valutazione dell'abrogazione di alcune norme regolamentari in materia di sicurezza per i servizi marittimi

1.10 // Questioni regolamentari relative al servizio mobile marittimo

1.11 // Valutazione del nuovo statuto secondario per i servizi aeronautici mobili via satellite a 14 GHz

1.12 // Revisione delle allocazioni per i servizi satellitari di esplorazione della terra e di ricerca spaziale

1.13 // Revisione delle allocazioni delle frequenze per le stazioni di piattaforme ad elevata altitudine (HAPS)

1.14 // Misure per evitare interferenze dannose per i servizi di sicurezza marittimi e aeronautici mobili

1.15 // Revisione dei risultati della WRC-00 per i sistemi RNSS (compreso GALILEO)

1.16 // Fattibilità delle nuove allocazioni per i collegamenti di connessione MSS in prossimità di 1,4 GHz

1.17 // Promozione allo statuto primario per l'allocazione al servizio di radiolocalizzazione nella banda 2 900-3 100 MHz a favore di futuri sistemi militari radar

1.18 // Nuova allocazione primaria al servizio fisso nella banda 17,3-17,7 GHz per la regione 1 dell'UIT

1.19 // Uso improprio delle norme per aggirare le limitazioni di potenza nei sistemi FSS non-GSO

1.20 // Nuove allocazioni globali per i sistemi MSS non-GSO al di sotto di 1 GHz.

1.21 // Attività regolamentari preparatorie per le future applicazioni multimediali interattive terrestri senza fili (TWIMS)

1.22 // Valutazione delle esigenze in termini di spettro supplementare per l'IMT-2000 e sistemi superiori

1.23 // Riallineamento globale delle allocazioni per servizi amatoriali, amatoriali via satellite e di radiodiffusione attorno ai 7 MHz

1.24 // Condivisione della banda 14 GHz fra i sistemi FSS, RLS e GSO-SRS

1.25 // Individuazione dello spettro per i sistemi HDFSS al di sopra di 17,3 GHz.

1.26 // Limitazioni regolamentari all'esercizio delle stazioni satellitari di terra a bordo delle navi (ESV)

1.27 // Revisione dei piani di radiodiffusione satellitare e delle procedure di coordinamento fra i sistemi via satellite BSS ed FSS

1.28 // Utilizzazione di una nuova banda per i segnali di correzione differenziale dei sistemi RNSS

1.29 // Condivisione fra sistemi non-GSO e GSO nella gamma di frequenza 37,5-50,2 GHz

1.30 // Revisione delle procedure avanzate di notifica, coordinamento e pubblicazione per le reti satellitari

1.31 // Allocazioni supplementari al servizio satellitare mobile nella banda 1-3 GHz

1.32 // Condivisione fra sistemi HDFS, HDFSS e BSS a 37,5-43,5 GHz

1.33 // Riesame delle Stazioni di piattaforme ad elevata altitudine (HAPS) che operano come parte della rete IMT-2000

1.34 // Potenziali futuri problemi di interferenza dell'IMT-2000 con i sistemi (audio) BSS NGSO nella banda 2 630-2 655 MHz

1.35 // Revisione delle procedure di coordinamento fra reti BSS ed FSS

1.36 // Spettro disponibile per la radiodiffusione fra 4-10 MHz, tenendo conto delle ulteriori allocazioni

1.37 // Studio delle diverse modalità regolamentari per proteggere gli altri sistemi dai Sistemi ad orbita molto ellittica (HEOS)

1.38 // Fino a 6 MHz di allocazione di nuovo spettro al servizio satellitare di Esplorazione della terra (attivo) a 420-470 MHz.

1.39 // Richieste di spettro al di sotto di 17 GHz per funzioni di telemisurazione, tracciamento della posizione e controllo (TT&C) di reti di servizi fissi satellitari che operano al di sopra dei 17 GHz.

2 // Questione procedurale

3 // Questione procedurale

4 // Questione procedurale

5 // Questione procedurale

6 // Questione procedurale

7.1 // Questione procedurale

7.2 // Determinazione dei punti all'ordine del giorno della WRC-2007

ALLEGATO II Analisi delle questioni tecniche

Comunicazioni mobili della terza generazione

Proteggere le bande supplementari dello spettro radio individuate come scelta preferenziale dell'Europa:

Il punto 1.34 dell'ordine del giorno prende in esame il risultato degli studi relativi ai valori soglia per i sistemi BSS (audio) non-GSO nella banda 2 630-2 655 MHz e adotta le opportune misure per proteggere adeguatamente i servizi IMT-2000. Gli studi condotti dall'UIT in preparazione di questo punto dell'ordine del giorno, assai difficili e resi ulteriormente complessi dai molteplici parametri operativi possibili sia dei satelliti non-GSO che delle stazioni fisse e mobili dell'IMT-2000, non hanno consentito di determinare un insieme di valori soglia accettabili per tutte le parti. Inoltre, sui limiti soglia di potenza da applicare ai sistemi BSS (audio) nella regione 3 potrebbe anche influire la direzione di trasmissione dei sistemi IMT-2000, che non è stata ancora definita per questa banda [28].

[28] Si intende la segmentazione coordinata di parti di una banda in "canali" che può avvenire dalla stazione base al telefono mobile (discendente) o viceversa (ascendente), per evitare interferenze fra operatori e paesi vicini e rendere più efficiente l'utilizzo della banda. La Commissione sta per incaricare il CEPT di procedere alla "canalizzazione" della banda di estensione per l'IMT-2000 in Europa, ma al momento non è possibile affermare se la sezione 2 630-2 655 MHz della banda sarà nella direzione discendente o ascendente.

Nondimeno, alcuni degli studi effettuati hanno dimostrato che in specifiche condizioni operative, l'interferenza potenziale dei satelliti BSS richiederebbe un aumento dell'11% nel numero delle stazioni base installate per l'IMT-2000 per garantire la stessa qualità di servizio [29]. L'Europa sta pertanto proponendo limiti di potenza di trasmissione più rigidi rispetto a quelli decisi alla WRC-00 per i sistemi BSS non-GSO e GSO che operano in questa banda, per garantire all'IMT-2000 una protezione chiara.

[29] Si noti che l'interferenza dannosa sarebbe più difficile da controllare se questi satelliti operassero sulla Bielorussia, l'unico paese della regione 1 che consente il BSS (audio) in questa banda specifica. Sembra tuttavia che si possa escludere tale possibilità e infatti la Bielorussia eliminerà il proprio nome dalla nota relativa.

La posizione di altri paesi (in particolare asiatici) è quella di mantenere i limiti soglia stabiliti alla WRC-00, applicando però, nel caso in cui tali limiti fossero superati, un accordo regolamentare standard o procedure di coordinamento fra satelliti geostazionari e servizi terrestri ed estendendo tali procedure anche ai satelliti BSS non-GSO [30]. Tuttavia, questo approccio non soddisfa l'Europa perché pone in discussione il grado di effettiva protezione che garantirebbe alle attività dell'IMT-2000 in Europa. Inoltre, considerando i tempi previsti per l'utilizzo della banda in Europa (presumibilmente attorno al 2008), il limite massimo di tre anni definito nella procedura di coordinamento fra l'attività del satellite e l'obiezione di un'amministrazione europea che subisce le interferenze sarebbe chiaramente insufficiente.

[30] Esistono alcune "procedure" distinte nei Regolamenti radio dell'UIT che definiscono i negoziati bilaterali formali per evitare interferenze dannose fra sistemi e paesi.

Iniziare a predisporre le allocazioni future dello spettro per l'IMT-2000 e i sistemi superiori:

Il punto 1.22 dell'ordine del giorno valuta il progresso degli studi UIT-R sui futuri sviluppi dell'IMT-2000 e dei sistemi superiori all'IMT-2000. Fin dalla WRC-00, l'UIT-R ha sviluppato uno "scenario" per questi sistemi basato su distinte benché sovrapposte tendenze tecnologiche, in cui le capacità della tecnologia dell'IMT-2000 continuano ad essere progressivamente potenziate, pur sviluppando le interazioni con altre tecnologie senza fili, quali la radiodiffusione digitale e le RLAN. Contemporaneamente, i nuovi metodi di accesso senza fili supereranno l'IMT-2000 fino a raggiungere velocità di dati estremamente elevate (100 Mbit/s per le applicazioni ad elevata mobilità o addirittura 1 Gbit/s per le applicazioni a mobilità più limitata). Esiste un ampio accordo sul fatto che sarà necessario realizzare studi ulteriori in tempo per la conferenza WRC-07: tali studi valuteranno i tempi e la domanda di spettro supplementare e la possibilità di condividere quest'ultimo con altri servizi esistenti. Ancora da decidere alla WRC-03 è l'esatto indirizzo da trasmettere all'UIT-R riguardo alla portata degli studi, vale a dire se questi debbano concentrarsi soprattutto sulla famiglia IMT-2000 o anche sui "sistemi superiori".

Radionavigazione satellitare

Il punto 1.15 dell'ordine del giorno della WRC-03 dedicato alle questioni dell'RNSS, è diviso in tre temi distinti dedicati a bande di frequenza differenti. Nella banda 1 164 - 1 215 MHz, la WRC-00 ha introdotto un limite provvisorio di densità del flusso di potenza (il cosiddetto "limite pfd") di [- 115dB (W/m2) per MHz] che richiede una verifica alla WRC-03. Il limite è stato introdotto per proteggere gli ausili alla radionavigazione aeronautica (ARNS) essenziali per la sicurezza del traffico aereo, quali DME e TACAN, che continueranno ad operare in questa banda fino al 2015 ed oltre. In base ad ulteriori studi di compatibilità, la protezione a lungo termine di questi sistemi per l'aviazione dovrà essere garantita da un nuovo limite epfd aggregato di [- 121.5 dB (W/m2) per MHz] proposto dal CEPT, con il supporto di altre regioni. Inoltre, si concorda sul fatto che l'RNSS non pretenderà alcuna protezione dall'ARNS. Vi sono poi questioni ancora irrisolte sul coordinamento fra i diversi sistemi RNSS in questa banda. Per garantire un'equa distribuzione delle risorse di spettro, il CEPT propone limiti di potenza supplementari per satellite (e non soltanto per sistema). Una questione assai importante sarà l'implementazione di un processo trasparente ed equo per la verifica di tali limiti epfd specifici da parte di amministrazioni che hanno registrato un sistema RNSS.

Per la banda 1 215 - 1 300 MHz, il CEPT ha proposto alla WRC-2000 di introdurre un limite di potenza per proteggere il radar primario a lungo raggio utilizzato in aviazione per il posizionamento in volo degli aeromobili. Il radar primario fornisce informazioni sulla posizione dell'aeromobile al Controllo del traffico aereo (ATC) e attualmente è l'unico mezzo per seguire un aeromobile privo di trasponder (SSR) o con i trasponder spenti. Tuttavia, a causa della forte opposizione degli Stati Uniti e della Russia a limitare i propri sistemi GPS e GLONASS che operano in questa banda, un'ulteriore discussione sulla base di nuovi studi di valutazione dell'esigenza e dell'opportunità del limite pfd è stata rimandata alla WRC-03.

Studi teorici e statistici hanno dimostrato che l'attuale livello pfd dei sistemi GPS e GLONASS dovrebbe già superare alcuni criteri di protezione del radar primario. In ogni caso, non è stata mai riportata alcuna interferenza da parte dell'RNSS sui radar dell'aviazione. L'Europa ha finanziato studi sullo sviluppo di limiti pfd per l'esercizio nell'intera banda 1 215-1 300 MHz, prestando particolare attenzione alla attuale positiva condivisione fra l'RNSS e il radar in questa banda di frequenza e assicurando che non si potrebbe discriminare a livello regolamentare il sistema GALILEO ad esempio introducendo un limite di protezione soltanto nella parte di banda in uso a GALILEO (1 260-1 300 MHz). Tuttavia, in seguito a studi sperimentali e di simulazione, è risultato impossibile individuare un limite di potenza in grado di proteggere il radar dell'aviazione senza contemporaneamente limitare gli attuali sistemi RNSS. Il CEPT pertanto non propone un limite di potenza esplicito per l'RNSS in questa banda, benché questo dovrà operare senza interferire in alcun modo con il radar primario sull'intera banda, condizione questa importante per l'esigenza crescente di privilegiare la sicurezza.

Una questione meno cruciale per GALILEO riguarda la banda 5 010 - 5 030 MHz, per la quale la WRC-2000 ha approvato un limite pfd provvisorio per le emissioni fuori banda dall'RNSS per proteggere il servizio di radioastronomia sotto i 5 GHz. Tale limite pfd per l'RNSS è oggetto di revisione alla WRC-03. Benché l'uso della banda a 5 GHz da parte di GALILEO è previsto soltanto a lungo termine (presumibilmente attorno al 2015), il CEPT propone alcuni livelli specifici di potenza per i sistemi RNSS GSO e non-GSO per proteggere il servizio di radioastronomia.

Pubblica sicurezza e protezione civile (situazioni di emergenza e soccorso in caso di catastrofe)

Questo tema è trattato al punto 1.3 dell'ordine del giorno WRC-03, che invita a realizzare studi sulla individuazione di bande di frequenza che le amministrazioni intenzionate ad implementare future soluzioni per le agenzie e gli organismi di protezione civile, comprese quelle impegnate nelle situazioni di emergenza e di soccorso in caso di catastrofi, potrebbero utilizzare su base globale/regionale.

Gli studi dell'UIT si sono focalizzati sulle applicazioni e i fabbisogni attuali degli utenti, sui possibili benefici derivanti dall'armonizzazione dello spettro, su una metodologia di calcolo delle esigenze di spettro nonché sui sistemi per migliorare la circolazione transfrontaliera delle apparecchiature di radiocomunicazione nelle situazioni di emergenza e di soccorso in caso di catastrofi. I vari sistemi cosiddetti "a banda stretta", "a banda ampia" e "a banda larga" sono stati definiti in termini di caratteristiche tecniche e di requisiti operativi. Considerando la grande varietà d'uso dello spettro e delle esigenze operative, esiste un accordo globale che prevede che le gamme delle bande di frequenza per il PPDR siano individuate alla maggior distanza possibile, ma che i paesi mantengano la flessibilità per implementare qualora intendano farlo, la maggior quantità di bande armonizzate per il PPDR che ritengono necessaria.

Per consentire una crescita flessibile del mercato, sono anche state proposte soluzioni alternative, quali l'utilizzo delle bande di frequenza e delle tecnologie mobili commerciali attuali o future. Tuttavia, chi propone l'armonizzazione dello spettro dedicato al PPDR ritiene che i requisiti operativi per la protezione civile siano specifici (ridondanza, scalabilità, tasto dedicato (one-touch) per chiamate di gruppo, affidabilità di accesso alla rete in caso di emergenza...) e che non possano essere pienamente soddisfatti dalle attuali tecnologie cellulari.

In base alle precedenti considerazioni, la posizione europea prevede di individuare a livello globale per il PPDR almeno lo spettro digitale a banda stretta già armonizzato in Europa [31] . Queste frequenze farebbero parte di una banda di "intervallo di sintonia (tuning range)" individuata per il PPDR fra 380 e 470 MHz, che i paesi potrebbero utilizzare in base ai loro utilizzi attuali dello spettro e all'evoluzione dei requisiti relativi alla protezione civile. L'ordine del giorno della WRC-07 dovrebbe includere studi supplementari sull'armonizzazione della PPDR, per tener conto dell'evoluzione della tecnologia e del fabbisogno a lungo termine di sistemi ad alto contenuto di dati (a banda larga) per sfruttare frequenze più elevate rispetto a quelle attualmente individuate.

[31] Bande 380-385 e 390-395 MHz, decisione ERC (96)01.

Reti locali operanti via radio

La WRC-03 tratterà il tema delle RLAN considerando allo stesso tempo lo statuto di tutti i diversi servizi che operano nella banda a 5 GHz. L'Europa propone nuove allocazioni primarie a favore del servizio mobile nelle bande 5 150-5 350 e 5 470-5 725 MHz, congiuntamente a specifiche tecniche di mitigazione per proteggere gli attuali servizi e radar primari. Tuttavia, il gruppo di studio dell'UIT ha definito, con limiti soglia di potenza più restrittivi di quelli applicati fino ad oggi in Europa, la tecnica di mitigazione DFS (Selezione dinamica della frequenza) utilizzata nella maggior parte delle bande a 5 GHz individuate per il RLAN in Europa per evitare di interferire con i radar. Se da un lato i radar sono meglio protetti, diviene più difficile per i costruttori di RLAN garantire che questi sistemi possano operare in modo adeguato e conveniente dal punto di vista economico.

Affinché gli altri servizi operanti nella banda a 5 GHz siano allo stesso livello regolamentare e quindi di protezione della nuova allocazione mobile per le RLAN, si è anche proposto di aggiornarli allo statuto primario (punto 1.5 dell'ordine del giorno). Questi servizi comprendono i servizi satellitari di esplorazione della terra (attivi) e di ricerca spaziale (attivi) nella gamma di frequenza 5 460-5 570 MHz e il servizio di radiolocalizzazione nella gamma di frequenza 5 350-5 650 MHz. L'Europa sostiene tale approccio, purché non si impongano ulteriori limitazioni alle RLAN. Inoltre, per proteggere i collegamenti di connessione MSS che operano nella banda 5 150-5 250 MHz, si propone di limitare all'uso interno le stazioni di sistemi di accesso senza fili che includono le RLAN imponendo limiti di trasmissione nella banda, come già avviene in Europa (punto 1.6 dell'ordine del giorno).

Servizi fissi via satellite ad alta densità

Gli HDFSS sono trattati alla WRC-03 ai punti 1.18, 1.25 e 1.32 dell'ordine del giorno. In Europa si ritiene generalmente che invece di dedicare a questi sistemi un'individuazione esclusiva in alcune bande, essi debbano condividere le frequenze con i servizi attuali ove possibile, in quanto la segmentazione dello spettro può comportare un uso non efficiente. Data la possibilità di interferenza dannosa, la condivisione degli HDFSS con i servizi terrestri attuali deve essere altresì dimostrata per essere chiaramente fattibile. Se si individuano anche per gli HDFSS bande già utilizzate dai servizi terrestri, questo dovrebbe avvenire su una base non protetta per gli HDFSS. Tuttavia, il settore satellitare europeo preferirebbe la segmentazione delle bande e ritiene fermamente che un tale approccio non è vantaggioso, in quanto molte delle tecniche di mitigazione imposte per proteggere i servizi terrestri sono troppo limitanti.

L'Europa ha individuato possibili bande globali per gli HDFSS nelle direzioni discendente e ascendente (vale a dire spazio-terra o viceversa) a 19,7-20,2 GHz (D), 29,5-30 GHz (U), 39,5-40,5 GHz (D), 47,2-50,2 GHz e parti della banda 27,5-29,5 GHz (U). Il CEPT accetterebbe anche la banda 17,3-17,7 GHz per gli HDFSS nella regione 1 (Europa), in quanto il servizio fisso allocato a questa banda è attualmente operativo in pochissimi paesi europei. Per proteggere il RAS, gli usi militari, gli HAPS, gli FS e gli FSS da terminali HDFSS diffusi e non coordinati, il CEPT è contrario all'individuazione di altre bande su base globale, così come suggerito da alcune amministrazioni non europee (in particolare 17,7-19,7 GHz (D), 37-39,5 GHz (D), 40,5-42 GHz (D) e altre parti della banda 27,5-29,5 GHz).

La WRC-03 è stata incaricata (punto 1.32 dell'ordine del giorno) di rivedere altresì i parametri operativi del piano di ripartizione della banda 37,5-43,5 GHz fra HDFS, HDFSS, BSS e RAS, concordato alla WRC-00. In Europa, questa gamma di frequenza è attualmente coperta da tre decisioni ERC [32]: la prima assegna agli HDFS la banda 40,5-43,5 GHz, la seconda dà priorità agli FS rispetto ai terminali FSS non coordinati nella banda 37,5-39,5 GHz e mette a disposizione degli HDFSS la banda 39,5-40,5 GHz, la terza dà priorità agli HDFS rispetto ai terminali FSS non coordinati nella banda 40,5-42,5 GHz. Il CEPT concorda sugli attuali limiti nelle bande 37,5-40 GHz e 40,5-42,5 GHz per gli FSS, gli MSS e i BSS. Inoltre, il CEPT approva i limiti di potenza e le possibili tecniche di mitigazione per proteggere le stazioni del servizio di radioastronomia che opera nella banda 42,5-43,5 GHz.

[32] Decisioni (00)02, (00)07 e (00)09 dell'ERC.

Per quanto riguarda l'allocazione delle frequenze, la WRC-03 affronterà le questioni regolamentari per gli HDFSS. Il CEPT è contrario a qualsiasi modifica delle norme sul coordinamento, sulla notifica e sulla registrazione delle stazioni di terra HDFSS, in quanto un approccio così semplificato potrebbe creare difficoltà ad altri servizi senza fili.

Servizi a banda larga sugli aeromobili

Il punto 1.11 dell'ordine del giorno della WRC-03 riguarda la possibilità di includere su base secondaria l'attività dei servizi aeronautici mobili via satellite (AMSS) nella banda 14,0-14,5 GHz come MSS ascendente, proteggendo i servizi primari che operano nella stessa banda, in particolare i servizi fissi via satellite (terra-spazio), fissi, di radionavigazione e mobili (sebbene questi ultimi due non siano attualmente operativi). In questa banda esistono anche alcuni servizi secondari: ricerca spaziale, radionavigazione satellitare e radioastronomia.

Il CEPT intende sostenere questa allocazione secondaria a favore degli AMSS. Tuttavia, onde proteggere tutti i servizi primari e secondari che operano nella banda da interferenze dannose dovute al proposto nuovo sistema AMSS, una raccomandazione dell'UIT ha elaborato alcuni criteri di protezione, in particolare per proteggere i servizi fissi attualmente operativi in alcuni paesi. Nella preparazione alla WRC-03 su questo tema si è discusso in particolare se includere i criteri di protezione direttamente in una nota dei Regolamenti radio dell'UIT o se lasciarli nella Raccomandazione (considerata da alcuni meno vincolante per gli AMSS). La maggior parte dei paesi, fra cui alcuni paesi europei, sono contrari ad un'ulteriore regolamentazione di questo tipo in quanto lo statuto di un servizio secondario implica comunque, per definizione, l'obbligo di evitare interferenze dannose nei confronti dei servizi primari nella stessa banda. È evidente che se alcuni paesi europei intendono ancorare i criteri di protezione degli AMSS in modo più rigido ai Regolamenti radio, lo possono fare con specifiche note nazionali. Parimenti, è probabile che paesi non europei già citati in una nota che autorizza la presenza degli FS nella banda adottino i criteri di protezione definiti dall'UIT-R.

Servizi mobili via satellite (MSS)

I requisiti degli MSS sono trattati dalla WRC-03 ai punti 1.16, 1.20 e 1.32 dell'ordine del giorno. Per quanto concerne una nuova allocazione globale per gli MSS che operano al di sotto di 1 GHz, l'Europa non ritiene giustificato allocare una porzione di spettro supplementare in bande già pesantemente utilizzate in Europa da servizi terrestri e passivi. Inoltre, la possibilità di condivisione con i servizi terrestri (in particolare PMR a 450-470 MHz) non è dimostrata e probabilmente tale condivisione non è compatibile con il mantenimento di ragionevoli vincoli operativi per entrambe le parti. Lo stesso ragionamento vale per le richieste di spettro per i collegamenti di connessione MSS. Pertanto, secondo il CEPT, ogni eventuale crescita del mercato dei sistemi MSS al di sotto di 1 GHz dovrà trovare spazio fra le allocazioni esistenti.

Per quanto riguarda porzioni di spettro supplementari per gli MSS fra 1-3 GHz, tale questione era già stata discussa alla WRC-97 e alla WRC-2000. Il settore ha valutato un'esigenza di massima di spettro entro il 2010 di circa 2x675 MHz [33], benché queste esigenze si basino su previsioni attualmente non condivise dalla maggior parte delle amministrazioni. Tuttavia, si prevede una riduzione di 2x8 MHz entro il 2005 (richiesta 2x123 MHz rispetto all'attuale allocazione di 2x115 MHz). È quindi in discussione l'allocazione di una porzione supplementare di spettro (2x7 MHz). Il CEPT è favorevole ad una allocazione globale a favore degli MSS (spazio-terra) nella banda 1 518-1 525 MHz, nonostante il rischio di incompatibilità significativa con la telemisurazione mobile aeronautica (AMT) che opera negli Stati Uniti. Inoltre, l'Europa è favorevole all'allocazione globale complementare a favore degli MSS (terra-spazio) nella banda 1 670-1 675 MHz, una delle due bande in cui si era previsto che operasse in Europa il TFTS, insieme, se possibile, con una banda supplementare a 2 MHz fra 1 668-1 670 MHz, per ottenere un'allocazione globale di 2x7 MHz in totale.

[33] Studio commissionato ASMS-TF, "Assessment of Spectrum Requirements to MSS" ("Valutazione del fabbisogno di spettro per gli MSS"), 19 settembre 2001

Stazioni di piattaforme ad elevata altitudine (HAPS)

La WRC-03 ha avuto il compito di analizzare la possibilità di consentire agli HAPS di operare in bande supplementari (punto 1.13 dell'ordine del giorno). Per quanto riguarda i 48 GHz, l'Europa è favorevole a mantenere le attuali disposizioni regolamentari, in attesa degli sviluppi tecnici e commerciali di queste piattaforme. In generale, l'Europa è contraria a nuove individuazioni di spettro per gli HAPS, considerando che non sono state individuate esigenze significative per quest'applicazione. Inoltre, per le bande 18-32, 27,5-28,35 e 31,0-31.3 GHz l'Europa è contraria all'introduzione degli HAPS, in quanto non ritiene che si possa garantire la protezione dei servizi esistenti (EESS e radioastronomia).

Per quanto concerne gli HAPS in ambito IMT-2000 (punto 1.33 dell'ordine del giorno), i risultati della WRC-00 hanno consentito a questa nuova piattaforma di operare come stazioni base nelle reti IMT-2000 a varie frequenze, anche se vi è una richiesta di rivedere in sede di WRC-03 le condizioni operative provvisorie (limiti di densità del flusso di potenza, pfd) degli HAPS in queste reti. Il CEPT propone un abbassamento limitato (di circa 4,5 dB) del limite di potenza per gli HAPS. Per proteggere ulteriormente gli altri operatori dell'IMT-2000, il CEPT intende rafforzare l'obbligo dei gestori HAPS di notificare le proprie stazioni e di garantire che le amministrazioni che rilasciano le licenze alle stazioni HAPS si impegnino a rispettare i criteri operativi concordati. In base al CEPT, i regolamenti devono altresì indicare chiaramente che le stazioni base HAPS (IMT-2000) possono trasmettere soltanto nella banda 2 110-2 170 MHz.

ALLEGATO III Altri temi di interesse comunitario in discussione alla WRC-03

Radiodiffusione satellitare

Su richiesta dei paesi in via di sviluppo, l'ultima conferenza (WRC-2000) ha proceduto alla revisione del piano di ripartizione dello spettro (banda a 12-17 GHz) e delle risorse orbitali per la radiodiffusione via satellite fra i diversi paesi delle regioni 1 e 3 dell'UIT (Europa, Africa e Asia). Nel nuovo piano, a ciascun paese sono stati preassegnati dieci canali di radiodiffusione, mentre altre disposizioni consentono ai sistemi satellitari europei esistenti o programmati (in particolare gli FSS) di continuare ad operare. Tuttavia, per facilitare la coesistenza fra sistemi diversi, l'Europa intende rendere più flessibili le norme di condivisione che alcuni studi hanno dimostrato essere eccessive e tenere debito conto degli attuali sistemi FSS nelle procedure di coordinamento (punti 1.27 e 1.35 dell'ordine del giorno).

Gli obiettivi della politica comunitaria intendono favorire lo sviluppo in Europa di un mercato della radiodiffusione competitivo, garantendo una distribuzione equa ed efficace delle risorse (posizioni orbitali, canali) necessarie per la radiodiffusione via satellite, compresi i sistemi transfrontalieri all'interno dell'Europa, per garantire ai cittadini europei un accesso a contenuti audiovisivi vari ed equilibrati. I principi di pianificazione dello spettro devono consentire un utilizzo flessibile che adegui la diffusione del sistema alle richieste del mercato.

Applicazioni terrestri multimediali interattive senza fili (TWIM)

Si tratta di un'altra questione aperta alla discussione alla WRC-03, in vista di possibili azioni più concrete alla WRC-07 (o successive conferenze), riguardante l'intero capitolo della "convergenza" fra applicazioni radio, nell'ambito della quale occorrerà esaminare la flessibilità delle definizioni e dei regolamenti in materia di servizi radio e della possibilità di accesso a lungo termine allo spettro per applicazioni convergenti. Una bozza di definizione delle TWIM è stata proposta in ambito UIT: "applicazioni in uno o più servizi terrestri di radiodiffusione, fissi e mobili in grado di supportare lo scambio bidirezionale di informazioni di più di un tipo (video, immagini, dati, voce, suono e grafica) fra utenti e fra utenti e server e con differenti livelli di interattività e mobilità".

Numerose amministrazioni concordano sul fatto che gli studi da realizzare in vista della WRC-07 devono incentrarsi sull'individuazione di possibili bande di frequenza per le applicazioni TWIM, sul livello di armonizzazione dello spettro da raggiungere per tali sistemi e sulla revisione delle attuali definizioni dei servizi di radiocomunicazione.

L'Europa ritiene che i regolamenti che ostacolano lo sviluppo delle applicazioni TWIM dovranno essere modificati quando saranno compresi gli effetti della convergenza sulle necessità degli utenti. Il principale ostacolo regolamentare che taluni hanno individuato in ambito europeo riguarda la banda di radiodiffusione 470-790 MHz in cui non è prevista una coallocazione per i servizi mobili e fissi: quindi applicazioni basate su una combinazione di tutti questi servizi avrebbero difficoltà ad operare in questa importante banda. Anche la prossima conferenza RRC-04, che rivedrà l'Accordo di Stoccolma del 1961 per preparare il passaggio dalla radiodiffusione analogica a quella digitale in Europa, tratterà questioni collegate ed è quindi necessario un certo coordinamento fra queste attività.

Per quanto riguarda la Comunità, è evidente che in un ambiente di convergenza digitale lo sviluppo di sistemi mobili avanzati non può essere valutato indipendentemente dalle altre piattaforme di accesso quali la radiodiffusione digitale e le RLAN. La Commissione sta promuovendo un ampio accesso ai servizi della Società dell'informazione che utilizzano piattaforme differenti che dovranno essere interoperabili a beneficio dei cittadini e dello sviluppo di contenuti innovativi. È pertanto importante studiare l'impatto della convergenza delle tecniche, dei servizi e dei contenuti sulle attività di gestione dello spettro, per garantire la necessaria flessibilità regolamentare a livello nazionale e globale e quindi migliorare la fornitura di spettro alle applicazioni che ne faranno un uso ottimale.

Si prevede che l'impatto della "convergenza" sulla gestione dello spettro necessiti di una discussione politica ad alto livello nella Comunità e pertanto è probabile che sia affidato al Gruppo per la politica dello spettro radio il compito di analizzare la questione, in particolare nel contesto della prevista transizione dalla radiodiffusione analogica a quella digitale in Europa.

Possibili modifiche alle procedure di notifica per le reti satellitari

La crescente complessità e il maggior volume di notifiche di reti satellitari si sono tradotti in notevoli ritardi amministrativi. D'altro canto, i tempi necessari per costruire e lanciare satelliti stanno diminuendo e le lungaggini amministrative dell'UIT non sono più compatibili con i guadagni di tempo consentiti dal progresso tecnologico. Di conseguenza, per migliorare tale situazione si potrebbe introdurre una semplificazione delle procedure dell'UIT senza pregiudicarne gli obiettivi principali (punto 1.30 all'ordine del giorno).

È importante per la Comunità favorire una semplificazione delle procedure dell'UIT, per superare il problema della cosiddetto "burocrazia satellitare" e dei ritardi che ne derivano, facilitando l'accesso allo spettro da parte di sistemi reali.

Stazioni di terra a bordo delle navi (ESV)

Questo punto all'ordine del giorno (1.26) non ha trovato conclusione alla WRC-2000. Le stazioni di terra a bordo delle navi (ESV) forniscono alle navi applicazioni di dati, voce e video ad alta velocità che utilizzano le reti esistenti dei Servizi fissi via satellite (FSS) operanti nella banda a 4 GHz discendente e nella banda a 6 GHz ascendente. Sono attualmente in esame ulteriori allocazioni agli FSS a 11 e 14 GHz per gli ESV. Tuttavia, tutte queste bande sono già ampiamente utilizzate in Europa dai sistemi ad alta capacità e lungo raggio e dalle reti della dorsale cellulare (servizio fisso - FS). Gli ESV, potenzialmente operanti su molte navi, non devono causare interferenze dannose a questi sistemi FS e devono evitare di limitarne la prevista crescita. Ciò può essere garantito imponendo agli ESV opportune idonee limitazioni tecniche e operative, fra cui una distanza minima dalla costa (fra 125 e 300 Km, a seconda della frequenza) alla quale questi dispositivi possono essere attivati. In questo modo, è possibile altresì ridurre il diametro minimo dell'antenna ESV. Nel caso in cui le amministrazioni intendano autorizzare l'uso dell'ESV entro tale distanza minima di separazione, occorrerà applicare opportune metodologie di coordinamento con gli FS.

L'obiettivo politico della Comunità sul tema è quello di giungere ad un regime regolamentare che non ostacoli indebitamente la fornitura di nuovi servizi di comunicazione via satellite a banda larga sulle navi, benché sia essenziale garantire la protezione a lungo termine del servizio fisso che opera nelle stesse bande e che costituisce letteralmente la "spina dorsale" delle reti mobili e di telecomunicazioni in Europa. In ogni caso non è chiaro se la gestione della potenziale interferenza derivante dalla limitazione artificiale della diffusione di sistemi senza fili mediante l'imposizione di dimensioni minime dell'antenna sia un principio regolamentare appropriato.

Condivisione di stazioni di terra via satellite con altri servizi a 14 GHz

La stessa limitazione del diametro di antenna imposta alle stazioni di terra degli FSS è stata introdotta alla WARC-92 nella banda 13,75-14 GHz per il servizio fisso via satellite (FSS) (terra-spazio) per limitare il numero dei sistemi e proteggere quindi gli altri servizi operanti nella banda (radiolocalizzazione, radionavigazione, ricerca spaziale) e in particolare il radar militare mobile (sistemi di inseguimento dei missili). Tuttavia, l'uso di diametri di antenna ridotti (da un minimo di 4,5 m a circa 1,2 m) è fortemente sostenuto dall'industria satellitare e da molti paesi in via di sviluppo, che auspicano servizi VSAT accessibili a fini di copertura economica del loro territorio. Il punto 1.24 dell'ordine del giorno è incentrato su tale complessa questione, anche se non si è ancora giunti ad una soluzione, neppure in Europa.

Dal punto di vista della Comunità, è necessario trovare un compromesso accettabile per garantire un risparmio sui costi di rete nel settore satellitare riducendo i requisiti operativi, garantendo la piena tutela degli importanti sistemi radar militari operanti in questa banda, ad esempio mediante l'imposizione di limiti alla potenza di trasmissione di stazioni di terra FSS più piccole.

norme di sicurezza per il servizio marittimo

Per promuovere la migrazione dei sistemi di comunicazione per il soccorso e la sicurezza in mare dalle tradizionali tecnologie analogiche al GMDSS (Sistema mondiale di soccorso e sicurezza in mare), l'UIT ha previsto un lungo periodo transitorio in cui si potranno utilizzare sia i vecchi che i nuovi sistemi di soccorso e sicurezza. Tuttavia, molte navi non hanno ancora aggiornato i propri sistemi al GMDSS, ben oltre il termine inizialmente previsto per la transizione. In un primo tempo, la WRC-03 era stata incaricata di verificare la possibilità di aggiornare i principali regolamenti di sicurezza marittima (punto 1.9 dell'ordine del giorno), ma considerando l'uso costante da parte di molte navi dei vecchi sistemi di soccorso e sicurezza, si è concordato alla quasi unanimità di mantenere per il momento lo status quo regolamentare.

Per quanto concerne le misure sull'interferenza dannosa ai servizi mobili marittimi e aeronautici (punto 1.14 dell'ordine del giorno), cresce la preoccupazione che le comunicazioni ordinarie fra le navi possano incidere negativamente sulle comunicazioni di soccorso e sicurezza delle navi e degli aeromobili nelle bande HF nelle due bande di segnalazione di soccorso. La WRC-00 ha deciso di eliminare ogni dispositivo di chiamata dai canali di soccorso GMDSS a partire dalla fine del 2003, per salvaguardare le comunicazioni di sicurezza rispetto alle chiamate "sociali", nonostante le preoccupazioni legate al fatto che questo priverà le navi di adeguati mezzi di comunicazione dei messaggi ordinari. Il CEPT propone di continuare ad utilizzare queste due frequenze per annunci generali limitati in materia di sicurezza, rispettando talune misure di salvaguardia.

L'obiettivo politico generale della Comunità è quello di sostenere la sicurezza in mare proteggendo le comunicazioni di sicurezza e favorendo il graduale passaggio a nuovi sistemi digitali di soccorso e sicurezza marittima, pur tenendo debito conto della lenta implementazione dei nuovi sistemi su molte navi.

Requisiti per l'aviazione a 5 GHz

Nel contesto delle discussioni complessive sulla banda a 5 GHz (cfr. sezione 5.4.1), esiste il problema della condivisione di parte della banda fra l'aviazione e gli FSS (punto 1.4 dell'ordine del giorno). Il CEPT intende mantenere l'allocazione primaria per i Servizi fissi via satellite (FSS) nella banda 5 091-5 150 GHz fino al 2 018 e non fino al 2 010 come originariamente concordato quando l'FSS doveva essere degradato ad una allocazione secondaria (vale a dire maggiore protezione per il servizio di radionavigazione aeronautico (ARNS) che condivide questa banda). La ragione per questo rinvio sta nel fatto che, secondo il CEPT, né gli FSS né i nuovi sistemi per l'aviazione che sostituiscono l'MLS sono stati sviluppati nei tempi rapidi previsti e che quindi per il prossimo futuro non sussiste l'esigenza di modificare l'allocazione della banda. La Comunità aeronautica ritiene comunque che questa banda possa essere utilizzata a partire dal 2010 per il movimento a terra degli aeromobili negli aeroporti o per la sorveglianza in cabina e auspica quindi che prima di quella data si adottino opportune misure [34].

[34] La necessità per entrambe le applicazioni è stata ben esemplificata dai recenti eventi: la collisione avvenuta nel dicembre 2001 sulla pista dell'aeroporto di Milano e gli attentati dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti.

La Comunità intende sempre più porre attenzione alla sicurezza del settore aereo e alle esigenze operative nel contesto del Cielo unico europeo.

Satelliti ad orbita molto ellittica

Le particolari caratteristiche dei Satelliti ad orbita molto ellittica (HEOS) e le possibilità di condividere le bande dello spettro con altri tipi di sistemi terrestri e satellitari devono essere analizzate (punto 1.37 dell'ordine del giorno) per individuare eventuali norme specifiche da applicare a questi nuovi tipi di satellite. Non è ancora stata concordata una definizione soddisfacente di HEOS e non sono ancora state individuate soluzioni reciprocamente soddisfacenti di mitigazione con altri servizi. La posizione europea prevede che gli HEOS continuino ad operare con lo stesso statuto regolamentare degli altri sistemi non-GSO. Questo è un altro tema aperto all'ordine del giorno e riguarda la copertura di molte frequenze diverse: al riguardo potrà essere necessaria un'ulteriore elaborazione in sede di WRC-07.

È nell'interesse della Comunità promuovere nell'ambito dei Regolamenti radio dell'UIT un trattamento equo e paritario sul piano regolamentare di tutti i tipi di sistemi satellitari, assicurando un'idonea protezione ai servizi interessati dalle norme.

ALLEGATO IV GLOSSARIO

AMSS // Servizi mobili aeronautici via satellite Aeronautical Mobile Satellite Service

APT // Comunità delle telecomunicazioni dell'Asia e del Pacifico Asia-Pacific Telecommunity

ARNS // Servizio di radionavigazione aeronautica Aeronautical Radio-Navigation Service

BSS // Servizio di radiodiffusione satellitare Broadcast Satellite Service

CEPT // Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni European Conference of Postal and Telecommunications Administrations

CITEL // Commissione interamericana delle amministrazioni delle telecomunicazioni Commission of Inter-American Telecommunications Administrations

DME // Apparecchio per la misurazione delle distanze Distance Measuring Equipment

ECP // Proposta comune europea, per adozione da parte della CEPT European Common Proposal, to be adopted by CEPT

EESS // Servizi satellitari di esplorazione della terra Earth Exploration Satellite Services

ECC // Comitato per le comunicazioni elettroniche Electronic Communications Committee

ERC // Comitato europeo per le radiocomunicazioni European Radiocommunications Committee

ESA // Agenzia spaziale europea European Space Agency

ESV // Stazioni di terra a bordo delle navi Earth Stations on board of Vessels

UE // Unione europea

FS // Sistemi fissi terrestri Terrestrial fixed systems

FSS // Sistemi fissi satellitari Fixed Satellite Service

GALILEO // Sistema europeo di navigazione e di posizionamento satellitare European satellite-based navigation and positioning system

GLONASS // Sistema globale orbitante di navigazione satellitare della Federazione russa Russian Global Orbiting Navigation Satellite System

GMES // Monitoraggio globale per ambiente e sicurezza Global Monitoring for the Environment and Security

GNSS // Sistema globale di navigazione satellitare Global Navigation Satellite System

GPS // Sistema globale di posizionamento negli Stati Uniti Global Positioning System of the United States

GSM // Sistema globale per le comunicazioni mobili Global System for Mobile Communications

GSO // Orbita geostazionaria Geostationary Orbit

HAPS // Piattaforme ad elevata altitudine High Altitude Platform System

HDFSS // Servizio fisso satellitare ad alta densità High-Density Fixed Satellite Service

HIPERLAN // Una norma tecnica RLAN

IMT-2000 // Telecomunicazioni mobili internazionali per l'anno 2000 International Mobile Telecommunications for the year 2000

UIT // Unione internazionale delle telecomunicazioni International Telecommunications Union

UIT-R // Settore delle radiocomunicazioni nell'ambito dell'UIT Radiocommunication Sector of the ITU

MSS // Servizi mobili via satellite Mobile Satellite Service

NGSO // Orbita non geostazionaria Non-Geostationary Orbit

PMR // Radiomobile privato Private Mobile Radio

PPDR // Pubblica sicurezza e protezione civile Public Protection and Disaster Relief

RAS // Servizio di radioastronomia Radio Astronomy Service

RLAN // Rete locale operante via radio Radio Local Area Network

RNS // Sistema di radionavigazione Radio Navigation Service

RNSS // Sistema satellitare di radionavigazione Radio Navigation Satellite System

RR // Regolamenti radio dell'UIT Radio Regulations of the ITU

RRC // Conferenza regionale dell'UIT per le radiocomunicazioni ITU Regional Radio Conference

RSC // Comitato per lo spettro radio Radio Spectrum Committee

RSPG // Gruppo Politica dello spettro radio Radio Spectrum Policy Group

RTD // Ricerca e sviluppo tecnologico Research & Technological Development

S-PCS // Servizio per le comunicazioni personali via satellite Satellite Personal Communications Services

SRS // Servizio di ricerca spaziale Space Research Service

SSR // Radar di sorveglianza secondario Secondary Surveillance Radar

TFTS // Sistema di telecomunicazioni tra aeromobili e rete terrestre Terrestrial Flight Telephone system

TWIMS // Sistemi multimediali interattivi terrestri senza fili Terrestrial Wireless Interactive Multimedia Systems

WRC // Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni World Radiocommunications Conference

OMC // Organizzazione mondiale del commercio

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