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Document 52003DC0071

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo , al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni - Aggiornare e semplificare l'acquis comunitario {SEC (2003) 165 }

/* COM/2003/0071 def. */

52003DC0071

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo , al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni - Aggiornare e semplificare l'acquis comunitario {SEC (2003) 165 } /* COM/2003/0071 def. */


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI - Aggiornare e semplificare l'acquis comunitario {SEC (2003) 165 }

INDICE

Sommario

Il quadro d'azione

1. PRIMO OBIETTIVO: Semplificare l'acquis

Azione A: Indicatori per fissare le priorità

Azione B: Le priorità della Commissione nella prima fase (febbraio-settembre 2003)

Azione C: Metodologia e procedure

2. SECONDO OBIETTIVO: Il consolidamento dell'acquis va completato e tenuto rigorosamente aggiornato

3. TERZO OBIETTIVO: Codificazione

4. QUARTO OBIETTIVO: Rivedere l'organizzazione e la presentazione dell'acquis

Azione A: Chiarire quali atti legislativi sono in vigore

Azione B: Presentare l'"acquis operante e di applicazione generale"

Azione C: Strumenti di consultazione affidabili e utili

5. QUINTO OBIETTIVO: Assicurare la trasparenza e un monitoraggio efficace a livello politico e tecnico

6. SESTO OBIETTIVO: Stabilire un'efficace strategia di attuazione

Collaborazione interistituzionale

Applicare le prassi migliori per assicurare l'adeguamento continuo dell'acquis

Assicurare le risorse necessarie

7. FASI SUCCESSIVE

Allegato 1: Riepilogo delle iniziative rientranti nel quadro d'azione

Allegato 2: Elenco di progetti di semplificazione

Allegato 3: Proposte legislative di semplificazione già adottate dalla Commissione e attualmente all'esame delle altre istituzioni

Il documento di lavoro dei servizi della Commissione (SEC (2003) 165), che accompagna la presente comunicazione, fornisce informazioni dettagliate sulle definizioni e sul lavoro previsto della Commissione.

Sommario

Con la presente comunicazione la Commissione porta avanti la sua iniziativa del giugno 2002 in materia di miglioramento della regolamentazione e, così facendo, adempie all'impegno, assunto nel piano d'azione, di avviare una politica di gestione del diritto comunitario.

L'obiettivo centrale è quello di far sì che il diritto comunitario sia affidabile, aggiornato e accessibile, nell'interesse dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese. Questo obiettivo è stato sviluppato dalla Commissione nel Libro bianco sulla governance europea e nei suoi contributi alla strategia di Lisbona, che hanno ricevuto l'approvazione unanime delle altre istituzioni e organi della Comunità nonché dei vari soggetti interessati e dei cittadini.

Sebbene i cittadini e gli operatori abbiano a che fare principalmente con atti normativi di responsabilità degli Stati membri, la Comunità deve dare il buon esempio. Adesso è venuto il momento di agire concretamente e la Commissione invita gli Stati membri a completare tale azione assumendo a loro volta impegni coerenti.

L'iniziativa per il miglioramento della regolamentazione, assunta dalla Commissione nel giugno 2002, mira a far sì che nel lavoro legislativo svolto quotidianamente dalla Comunità venga perseguito l'obiettivo di una regolamentazione migliore (obiettivo in vista del quale il piano d'azione ha proposto una serie di misure), ma invita anche ad occuparsi della normativa comunitaria esistente, che in alcuni casi è vecchia di decenni. Da quando sono state fondate le Comunità europee, tale normativa non è mai stata oggetto di un'ampia revisione della sua organizzazione, presentazione e proporzionalità.

La presente comunicazione e il quadro d'azione che essa propone enunciano tale politica. Se godrà di un appoggio politico convinto, detta politica assicurerà:

* l'eliminazione dei "rami secchi", vale a dire dei testi normativi obsoleti e antiquati, che condurrà ad una notevole riduzione del volume dell'acquis comunitario senza cambiarne il carattere giuridico;

* la riscrittura di testi normativi per renderli più coerenti e comprensibili, anche qui senza cambiarne il carattere giuridico;

* il miglioramento della presentazione dell'acquis comunitario e lo sviluppo di strumenti che agevolino la consultazione e l'uso del diritto comunitario;

* l'inizio di un lungo processo di ammodernamento e di semplificazione graduali della legislazione e delle politiche esistenti, il cui scopo non è quello di deregolamentare o di ridurre l'acquis, bensì quello di sostituire i precedenti approcci di politica con strumenti normativi più adeguati e proporzionali.

Il quadro proposto definisce sei obiettivi, a ciascuno dei quali è associata una serie di azioni specifiche.

Per il programma di semplificazione (fino al dicembre 2004) la Commissione propone esempi di indicatori in base ai quali determinerà, caso per caso, le sue priorità. Vengono indicate le priorità per la prima fase (fino al settembre 2003). A seguito di un dialogo su questi indicatori con le altre istituzioni e con i soggetti interessati, la Commissione porterà avanti il lavoro in altre due fasi (fino al marzo 2004 e fino al dicembre 2004).

Per far sì che il diritto comunitario sia aggiornato, affidabile e accessibile occorre una serie di azioni. In primo luogo, il consolidamento dell'acquis, che sarà completato entro la metà del 2003 e in futuro sarà effettuato automaticamente ogni volta che vengano modificati atti legislativi esistenti. In secondo luogo, l'attività di codificazione in corso deve essere intensificata e riconosciuta come prioritaria, facendo in modo che il Parlamento e il Consiglio esaminino le relative proposte seguendo procedure adeguate ed accelerate. In terzo luogo, come contributo al miglioramento della presentazione dell'acquis comunitario e per agevolare la consultazione e l'uso del diritto comunitario, si propone di presentare più chiaramente la normativa operante e di applicazione generale. Ciò richiede l'eliminazione della normativa obsoleta per via di abrogazione formale o usando altri mezzi. La normativa passata e presente potrà sempre essere consultata dagli specialisti sulla base dati CELEX, ma una migliore presentazione dell'acquis operante e di applicazione generale faciliterà l'uso e l'interpretazione del diritto comunitario pertinente da parte dei cittadini e di altri soggetti interessati rendendo gli strumenti chiave di consultazione (EUR-Lex e il Repertorio della legislazione comunitaria in vigore) più precisi, considerevolmente più snelli e più accessibili.

Tuttavia, si realizzerà ben poco se non si assicurerà la trasparenza del processo e se non vi sarà un forte impegno e controllo politici e risorse adeguate, alle quali devono contribuire tutte le istituzioni. Per parte sua, la Commissione intraprenderà un esame semestrale alla fine del 2004 dei progressi realizzati nell'ambito del quadro d'azione. Le altre istituzioni dovrebbero stabilire quale sia il modo migliore per assicurare il monitoraggio politico del lavoro e per contribuire all'avanzamento dello stesso. I passi avanti verranno certamente frustrati se l'adozione delle proposte di semplificazione e di codificazione non verrà considerata prioritaria; è dunque essenziale concludere un accordo interistituzionale sul miglioramento della regolamentazione.

La Commissione ha proposto un piano d'azione concreto e ambizioso da attuare entro la fine del 2004. Pertanto, il Parlamento europeo e il Consiglio europeo sono invitati urgentemente a dare una risposta politica positiva.

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI - Aggiornare e semplificare l'acquis comunitario

Il quadro d'azione

La legislazione si trova al cuore del successo economico e politico dell'Unione. Essa ha conferito nuovi, importanti diritti ai cittadini e ai lavoratori ed ha aperto i mercati da un capo all'altro dell'Europa. In molti settori, essa ha consentito di concentrare 15 normative nazionali disparate in un unico testo normativo che si applica in tutta l'Unione. I vantaggi sono evidenti a tutti. Ciononostante, i governi, i cittadini e le imprese talvolta criticano quelle che essi percepiscono come norme inutilmente gravose ed eccessivamente complesse, non sempre distinguendo tra il diritto comunitario in quanto tale e la trasposizione di tale diritto negli ordinamenti nazionali ad opera degli Stati membri.

A volte tale percezione si traduce in una richiesta indiscriminata di ridurre drasticamente tutta la normativa UE. La Commissione respinge fermamente tali richieste. La presente comunicazione conferma la volontà della Commissione di portare a termine le riforme legislative convenute per far sì che le regole comunitarie siano chiare, comprensibili e proporzionate ai loro legittimi obiettivi. Con essa la Commissione adempie all'impegno assunto nel piano d'azione per il miglioramento della regolamentazione del 2002 e fa eco al messaggio della relazione di sintesi al Consiglio europeo. Ove possibile, le norme giuridiche in vigore devono essere aggiornate e semplificate e, nel caso in cui siano disperse in diversi strumenti normativi, esse vanno riunite, mediante i processi di consolidamento e di codificazione, in un unico strumento di facile comprensione. Tenuto conto dell'adesione di dieci nuovi Stati membri nel maggio 2004 e del conseguente aumento del numero delle lingue ufficiali in cui dev'essere tradotta la normativa, l'urgenza e l'importanza del compito sono assolute.

La presente comunicazione fornisce un coerente quadro d'azione operativo e dettagliato per aggiornare e semplificare, ove opportuno, la normativa comunitaria secondaria vincolante. Non esiste una definizione univoca di che cosa sia l'acquis: a taluni fini, si fa ricorso ad una definizione assai ampia che comprende, oltre ai Trattati, ai regolamenti, alle direttive ed alle decisioni, anche la giurisprudenza della Corte di giustizia e atti non vincolanti quali risoluzioni e raccomandazioni. Ai fini della presente comunicazione è più opportuna una definizione meno ampia, perlomeno in una prima fase: l'acquis oggetto della presente iniziativa è definito come l'insieme degli atti normativi secondari vincolanti, vale a dire regolamenti, direttive e decisioni ai sensi dell'articolo 249 del Trattato CE (in prosieguo: l'"acquis"). Questo corpo normativo occupava, alla fine del 2002, 97.000 pagine della Gazzetta ufficiale.

Il quadro d'azione contempla sei obiettivi, rispetto a ciascuno dei quali è prevista una serie di azioni chiave destinate a rendere la normativa più precisa, comprensibile ed aggiornata. I sei obiettivi e le azioni ad essi associate sono riassunti nell'allegato 1.

L'obiettivo 1 illustra le iniziative proposte, ove necessario, per semplificare l'acquis e indica gli indicatori in base ai quali verranno individuate le priorità in materia di semplificazione. Esso descrive i settori il cui potenziale di semplificazione sarà vagliato durante la prima fase del programma di semplificazione (dal febbraio al settembre 2003). Nella seconda fase (dall'ottobre 2003 al marzo 2004) e nella terza fase (dall'aprile 2004 alla fine di quell'anno) del programma continuerà l'esame dell'acquis inteso ad individuare testi che sarebbe opportuno semplificare e la Commissione presenterà proposte formali dirette alla semplificazione della normativa interessata. Gli obiettivi da 2 a 4 descrivono le misure richieste (in particolare, consolidamento, codificazione ed abrogazione) per garantire un diritto europeo più aggiornato, affidabile ed accessibile. Gli obiettivi 5 e 6 completano il quadro descrivendo il modo in cui sarà effettuato il lavoro e la maniera in cui sarà gestito il controllo politico e tecnico del processo.

1. PRIMO OBIETTIVO: SEMPLIFICARE L'ACQUIS

In anni recenti la Commissione ha svolto una notevole attività volta, a precipuo vantaggio degli utenti, a semplificare e a migliorare altrimenti la normativa UE rivedendo sensibilmente l'approccio legislativo e, spesso, la politica sottostante.

La presente comunicazione si riferisce alla semplificazione in senso lato.

Da un canto, per semplificazione può intendersi una modifica della normativa che non alteri la sostanza della politica sottostante. Ciò può essere pertinente, a esempio, quando sono disponibili strumenti e tecniche legislativi più efficienti o proporzionali di quelli correntemente utilizzati. Ciò corrisponde all'approccio normale basato sulla neutralità per quanto riguarda le scelte politiche sottostanti.

D'altro canto, per semplificazione può anche intendersi il tentativo di semplificare la sostanza di una politica, per esempio i suoi obiettivi o la sua portata. In tali casi specifici, potrebbe essere necessario adattare o, addirittura, ripensare interamente l'approccio legislativo.

La semplificazione è un processo complesso e vasto che richiede risorse considerevoli. È per questo che nello sforzo di semplificazione si è spesso proceduto in ordine sparso, con la conseguenza che i risultati conseguiti sino ad ora hanno deluso le aspettative. Le proposte di semplificazione presentate dalla Commissione sono state relativamente poche e solo di rado il Parlamento e il Consiglio le hanno considerate particolarmente prioritarie. Occorre riconoscere maggiore priorità politica alla semplificazione del diritto comunitario secondario e fondare tale semplificazione su una strategia esplicitamente definita e coerente che goda di un forte appoggio politico sottostante e che sia accompagnata da un'attiva supervisione politica da parte di tutte le istituzioni.

Le tre azioni chiave connesse con la semplificazione dell'acquis comunitario (obiettivo 1) sono le seguenti:

* in primo luogo, lo sviluppo di indicatori sulla base dei quali l'acquis sarà vagliato caso per caso onde individuare e mettere in ordine di priorità i settori di politica in cui potrebbe essere opportuno semplificare la normativa pertinente (azione A);

* in secondo luogo, sulla base di questi indicatori la Commissione presenta il suo elenco iniziale di settori di politica prioritari che sono stati prescelti affinché ne venga appurato il potenziale in termini di successive iniziative di semplificazione (prima fase: dal febbraio al settembre 2003). Vi saranno altre due fasi: la seconda fase andrà dall'ottobre 2003 al marzo 2004 e la terza dall'aprile 2004 alla fine di quell'anno (azione B);

* in terzo luogo, la metodologia e le procedure che saranno adottate per preparare le proposte e i processi di semplificazione della Commissione (azione C).

Queste tre azioni sono descritte più dettagliatamente nel prosieguo.

Azione A: Indicatori per fissare le priorità

Vi sono molti indicatori diversi che potrebbero essere applicati per valutare la priorità che andrebbe data ai vari settori di politica ai fini della futura semplificazione (e della codificazione: cfr. l'obiettivo 3). Gli indicatori - di cui si propongono esempi nella tabella 1 - dovranno dunque essere applicati caso per caso onde determinare la priorità relativa di ogni settore di politica per il raggiungimento della semplificazione legislativa. Va da sé che l'opportunità di semplificare un qualsiasi strumento normativo esistente potrebbe anche presentarsi durante il lavoro legislativo già in corso per ragioni di politica più ampie oppure nel caso in cui siano state programmate revisioni di politica.

Tabella 1: Esempi di indicatori sulla base dei quali fissare le priorità caso per caso

1. Importanza di un determinato settore di politica, valutata attraverso due indicatori specifici:

- l'importanza relativa del settore di politica nell'ambito dell'economia europea e del mercato interno UE in termini di crescita, competitività e occupazione;

- il peso del settore di politica, determinato in base a quanta parte del diritto comunitario secondario si riferisce ad esso, alla misura in cui il suo funzionamento è influenzato dalla normativa UE (indicata, per esempio, dal numero di atti normativi e di pagine della Gazzetta ufficiale) e al numero di dettagli tecnici contenuti negli atti in vigore.

2. Presenza di indizi di possibili problemi attinenti alla normativa esistente, siano essi rivelati dalla condotta degli Stati membri (numero e gravità delle infrazioni) o dalle informazioni fornite dai cittadini e da altri soggetti interessati (denunce, risposte a consultazioni, lagnanze in ordine alla comprensibilità e all'applicabilità della normativa), quali:

- difficoltà di attuazione della normativa, dovute a successive modifiche, a disposizioni che si sovrappongono parzialmente o che si contraddicono e ad una potenziale incertezza del diritto derivante da definizioni o da una terminologia incongruenti oppure dal fatto che in sede di trasposizione gli Stati membri abbiano aggiunto disposizioni inutili, complicate, dettagliate o eccessive;

- costi di amministrazione, di attuazione e di controllo dell'osservanza che, in base all'esperienza, sembrano sproporzionati rispetto ai vantaggi perseguiti dal legislatore comunitario e conseguiti e/o elevato potenziale di semplificazione della normativa (e della politica);

- notevoli rischi potenziali (riguardanti i diritti fondamentali, l'ambiente, i consumatori, la salute, la sicurezza, le industrie, i servizi ecc.) che la normativa esistente non affronta in modo soddisfacente e che potrebbero essere affrontati nell'ambito di un'iniziativa di semplificazione, piuttosto che nell'ambito di una nuova proposta legislativa.

3. Nuove iniziative politiche o prassi normative in evoluzione che possano giustificare un aggiornamento legislativo, offrendo in tal modo l'opportunità di semplificare l'acquis:

- ove l'applicazione di iniziative orizzontali (sviluppo sostenibile, preoccupazioni ambientali, sicurezza, diritti fondamentali ecc.) richieda l'aggiornamento e la modifica relativamente ad un settore particolare;

- quando è possibile che l'approccio legislativo non sia più adatto ed esso può essere sostituito con strumenti più efficienti, flessibili e proporzionati (per esempio, direttive quadro, direttive "nuovo approccio" o strumenti normativi meno vincolanti). Inoltre, occorre procedere più sistematicamente alla valutazione delle politiche comunitarie per stabilire se sia necessaria una semplificazione;

- ove nuove obbligazioni (derivanti, a esempio, da accordi internazionali) richiedano l'aggiornamento della normativa o cambiamenti al formato legislativo prescelto onde sfruttare più efficacemente le potenziali sinergie tra regimi regolatori parzialmente coincidenti oppure quando la normativa europea rimanda ad accordi internazionali e li allega ad atti legislativi comunitari [1].

[1] Si pensi alle norme internazionali elaborate, conformemente all'Organizzazione mondiale per il commercio, all'Accordo sugli ostacoli tecnici agli scambi e all'Accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie, da organizzazioni intergovernative (tra cui l'Organizzazione internazionale per la standardizzazione e il Comitato elettrotecnico internazionale) o da altre organizzazioni di trattato (quali il Codex alimentarius e l'Organizzazione marittima internazionale).

Azione B: Le priorità della Commissione nella prima fase (febbraio-settembre 2003)

Sulla base di indicatori come quelli indicati nella tabella 1, la Commissione sta attualmente intraprendendo il primo esame orizzontale sistematico dell'acquis comunitario mai realizzato ed ha già individuato, nell'ambito della sua iniziativa per la prima fase (che termina nel settembre 2003), specifici settori di politica il cui potenziale di semplificazione, anche mediante rifusione, sarà accuratamente vagliato (tabella 2). In alcuni di questi settori, sono già stati individuati specifici atti legislativi il cui potenziale di semplificazione deve essere attentamente verificato prima che la Commissione decida se preparare proposte formali (allegato 2). Una serie di iniziative di semplificazione sono già state formalmente annunciate e molte si trovano sul tavolo del Parlamento e del Consiglio: la Commissione invita queste istituzioni a riconoscere l'urgenza del lavoro relativo a tali proposte (allegato 3).

Tabella 2: Settori di politica prioritari per la prima fase

Settore di politica // Normativa specifica

- Prodotti industriali // - Sistema d'omologazione degli autoveicoli

- Autorizzazione a commercializzare i medicinali

- Prodotti agricoli trasformati

- Agricoltura e PAC // - Riforma della PAC, una prospettiva a lungo termine per un'agricoltura sostenibile

- Norme di attuazione nel settore della politica rurale

- Regolamenti di esenzione per gli aiuti di Stato

- Salute e sicurezza alimentare // - Materie prime per mangimi e mangimi composti

- Materiali a contatto degli alimenti

- Prodotti alimentari nuovi

- Imposte e dazi // - Direttiva in materia di imposta sui capitali

- Occupazione e affari sociali // - Salute e sicurezza nel luogo di lavoro

- Parità di trattamento di uomini e donne

- Droghe // - Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

- Concorrenza // - Norme di attuazione del regolamento sulle concentrazioni

- Norme di attuazione del regolamento antitrust

- Procedure e norme in materia di aiuti di Stato

- Ambiente // - Normativa sui rifiuti

- Normativa sulla qualità dell'aria

- Diritto contrattuale europeo // - Quadro di riferimento comune

Azione C: Metodologia e procedure

Il meccanismo di consultazione on line per la definizione interattiva delle politiche (Interactive Policy Making o IPM) della Commissione fornirà un feedback immediato sulla presente comunicazione (in particolare sugli indicatori e sui settori di politica che vanno semplificati) [2]. Per ogni proposta di semplificazione sarà necessaria, come per qualunque atto legislativo, una preparazione accurata, comprese le consultazioni appropriate. Nel preparare le proposte di semplificazione la Commissione applicherà le prassi migliori, comprese quelle sviluppate nell'ambito dell'iniziativa SLIM e di altri programmi settoriali di semplificazione. Il quadro integrato della Commissione per la valutazione d'impatto [3] e i processi di consultazione interattiva (questionari, dialoghi ecc.), il meccanismo di consultazione on line per l'IPM [4] e altri meccanismi per la consultazione mirata possono, se del caso, contribuire ad assicurare una valutazione più sistematica del potenziale di semplificazione.

[2] http://europa.eu.int/yourvoice/

[3] COM(2002)276 def. del 5.6.2001.

[4] http://europa.eu.int/comm/internal_market/ ipm.htm

Le priorità in materia di semplificazione saranno in futuro incorporate nel programma di lavoro legislativo della Commissione (Commission's Legislative Work Programme o CLWP) per il 2004 e oltre. Una sezione speciale del CLWP tratterà le attività di semplificazione e di codificazione, dando in tal modo una chiara dimostrazione dell'impegno politico della Commissione in questo campo. Saranno tuttavia essenziali procedure interistituzionali che assicurino una risposta efficace e rapida nel trattamento di queste proposte (si veda l'obiettivo 6).

Obiettivo 1 - Riassunto delle azioni proposte

* La Commissione ha proposto indicatori per fissare le priorità in materia di semplificazione. Il Consiglio e il Parlamento sono invitati pressantemente a esprimere il loro parere su questi indicatori in vista della preparazione da parte della Commissione delle proposte di semplificazione per la seconda e terza fase.

* La Commissione invita il Consiglio e il Parlamento a mettersi d'accordo senza indugio su procedure adeguate e rapide per l'adozione delle proposte di semplificazione presentate dalla Commissione.

* Il Parlamento e il Consiglio saranno invitati a sostenere le future priorità in materia di semplificazione nel contesto del programma di lavoro legislativo della Commissione.

* Il Consiglio e il Parlamento sono invitati a esaminare rapidamente le proposte di semplificazione già presentate.

2. SECONDO OBIETTIVO: IL CONSOLIDAMENTO DELL'ACQUIS VA COMPLETATO E TENUTO RIGOROSAMENTE AGGIORNATO

Il consolidamento [5] riunisce (in un singolo testo giuridicamente non vincolante) le disposizioni dello strumento originario e tutte le modifiche successive dello stesso. Come la codificazione, il consolidamento non comporta nessun cambiamento fondamentale al contenuto o alla forma della normativa esistente. Il consolidamento giova ai cittadini, alle amministrazioni ed alle imprese rendendo il quadro normativo più accessibile e trasparente; esso permette inoltre di minimizzare i lavori preparatori costosi o lunghi e di evitare sia il processo legislativo sia i costi e i tempi della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Tuttavia, a differenza della codificazione, il consolidamento non produce un testo giuridicamente vincolante.

[5] Il documento di lavoro dei servizi della Commissione (SEC (2003) 165), che accompagna la presente comunicazione, fornisce definizioni più dettagliate dei termini consolidamento, codificazione, rifusione e semplificazione e descrive CELEX, il Repertorio della legislazione comunitaria in vigore ed EUR-Lex.

Per queste ragioni, nel 1996 si è iniziato a consolidare l'acquis e a renderlo accessibile sul sito web EUR-Lex [6], lavoro nell'ambito del quale i progressi più importanti sono stati realizzati negli ultimi due anni. Si stima che fino ad ora sono stati consolidati i due terzi dell'acquis, il che dovrebbe consentire di ultimare l'intero programma entro il giugno 2003. Si stima che la finalizzazione del programma di consolidamento potrebbe ridurre il volume dei testi di 20.000 pagine della GU (senza ridurre però il volume della legislazione stessa). In seguito, si procederà automaticamente al consolidamento degli atti legislativi di recente adozione ogni qual volta venga pubblicata nella Gazzetta ufficiale una modifica di un qualsiasi testo facente parte dell'acquis.

[6] http://europa.eu.int/eur-lex/

Obiettivo 2 - Riassunto delle azioni proposte

* Il consolidamento offre un servizio prezioso e di facile accesso, anche se i testi che ne risultano non sono giuridicamente vincolanti. Occorre però fare in modo che la sua presentazione ai soggetti interessati sia migliorata (obiettivo 4).

* Il consolidamento è la base della successiva codificazione. Il programma di consolidamento dovrebbe dunque essere ultimato entro il termine previsto (giugno 2003) e continuare poi a incorporare, automaticamente, i successivi cambiamenti legislativi a qualsiasi testo facente parte dell'acquis.

3. TERZO OBIETTIVO: CODIFICAZIONE

La codificazione è diretta a chiarire il diritto riunendo, in un nuovo atto normativo, tutte le disposizioni di un atto e tutte le modifiche successive dello stesso. Questo processo semplifica il diritto in quanto crea un unico testo vincolante, in particolare sopprimendo le disposizioni obsolete e parzialmente coincidenti, armonizzando termini e definizioni e correggendo errori senza operare cambiamenti sostanziali. La codificazione comporta notevoli vantaggi perché fornisce testi giuridicamente sicuri assai più comprensibili per gli utenti. Inoltre, essa riduce il volume del diritto comunitario secondario (secondo le stime, la riduzione dovrebbe essere di 35.000 pagine della GU, rispetto alle 22.500 pagine corrispondenti all'obiettivo di riduzione del 25% fissato nella comunicazione della Commissione al Consiglio europeo di Laeken del dicembre 2001 [7]).

[7] COM(2001)726 del 5.12.2001.

Nella comunicazione del novembre 2001 la Commissione ha lanciato un'importante iniziativa il cui obiettivo è la codificazione, entro la fine del 2005 e ove necessario, dell'intero acquis comunitario [8]. Finora, a fronte di circa 2.400 "famiglie" di atti legislativi [9], sono stati proposti al legislatore 36 testi codificati (che sostituiscono 354 atti preesistenti). Circa 220 iniziative di codificazione saranno proposte o adottate dalla Commissione durante la prima fase e quasi 600 ulteriori iniziative saranno presentate durante la seconda fase (prima del marzo 2004). Tuttavia, è stato convenuto a livello interistituzionale che l'adozione formale e la pubblicazione di testi codificati saranno sospese nei nove mesi precedenti la prossima adesione del maggio 2004. La ragione di questo notevole ritardo è che occorre mantenere stabile l'acquis per facilitare ai nuovi Stati membri il compito di recepire la normativa UE. La sospensione tiene inoltre conto delle risorse che i servizi tecnici dovranno investire nel lavoro di traduzione di tutti gli strumenti normativi necessari nelle nuove lingue ufficiali dell'Unione. Ciononostante la Commissione continuerà il suo lavoro tecnico, preparando le proposte di codificazione durante il periodo di nove mesi in vista della pubblicazione dopo l'ampliamento.

[8] COM(2001)645 del 21.11.2001.

[9] Una "famiglia" di atti legislativi comprende un atto di base e le modifiche dello stesso.

Per parte sua, la Commissione conferma l'intenzione di portare a termine l'attuale programma di codificazione entro la fine del 2005. La portata della sfida corrobora il punto di vista secondo cui occorre definire priorità chiare per il futuro lavoro di codificazione. A tal fine, la Commissione baserà il suo lavoro sugli indicatori proposti per la semplificazione, adattandoli nel modo opportuno. Un distinto documento dei servizi [10] presenta le proposte di codificazione relative al lavoro della prima e della seconda fase (dal febbraio 2003 al marzo 2004). La Commissione aggiornerà la sua programmazione in materia di codificazione prima dell'inizio della seconda e della terza fase. La pianificazione del lavoro di codificazione sarà inoltre presa in considerazione nei programmi di lavoro della Commissione dal 2004 in poi.

[10] SEC (2003) 165.

La rifusione legislativa

Il diritto secondario può anche essere rifuso. Laddove con la codificazione si interviene sul testo in un modo che non implica alcun cambiamento di politica, lo scopo principale della rifusione è la modifica sostanziale dell'atto normativo di base. Tuttavia, in occasione della rifusione si procede anche a codificare l'atto di base e tutte le modifiche successive. La rifusione non era considerata dalla comunicazione del novembre 2001 sulla codificazione. La Commissione istituirà per il 2004 un apposito programma orizzontale e procederà più sistematicamente ad interventi di rifusione per assicurare una sostanziale semplificazione legislativa. Inoltre, per evitare il rischio di perdere rapidamente i benefici della codificazione, le modifiche di un atto che sia stato codificato dovrebbero essere apportate, in linea di principio, mediante rifusione.

Il processo legislativo

Il Consiglio e il Parlamento sono invitati a individuare prontamente i modi - formali o informali - per accelerare i processi legislativi attinenti alle misure di codificazione (l'obiettivo 6 tratta questo aspetto in maniera più completa). Il Parlamento e il Consiglio sono invitati ad adottare le proposte rientranti nel programma di codificazione al più tardi alla fine del 2006, evitando, in particolare, di riaprire la discussione su questioni di sostanza.

Obiettivo 3 - Riassunto delle azioni proposte

* La Commissione stabilirà le priorità per il suo lavoro di codificazione tenendo conto degli indicatori suggeriti nella tabella 1, adattandoli nel modo opportuno.

* La Commissione ultimerà il suo programma di codificazione entro la fine del 2005 e istituirà una programmazione orizzontale annuale per la rifusione a partire dal 2004.

* Il Parlamento e il Consiglio sono invitati ad esaminare urgentemente le proposte della Commissione nell'ambito del programma di codificazione (nella prima, seconda e terza fase e nel 2005) in modo da adottarle tutte entro la fine del 2006. Nel contesto di tale esame occorre fare ogni sforzo per evitare di riaprire la discussione su questioni di sostanza.

* Vanno urgentemente convenute procedure adeguate ed accelerate per i processi decisionali interistituzionali, secondo quanto proposto nel piano d'azione della Commissione per il miglioramento della regolamentazione (obiettivo 6).

4. QUARTO OBIETTIVO: RIVEDERE L'ORGANIZZAZIONE E LA PRESENTAZIONE DELL'ACQUIS

Da quando sono state fondate le Comunità europee, l'acquis non è mai stato oggetto di un'ampia revisione della sua organizzazione, struttura o presentazione. Non esiste una definizione univoca di che cosa sia l'acquis: a taluni fini, si fa ricorso ad una definizione assai ampia che comprende, oltre ai Trattati, ai regolamenti, alle direttive ed alle decisioni, anche la giurisprudenza della Corte di giustizia e atti non vincolanti (quali risoluzioni e raccomandazioni). Poiché l'obiettivo della presente comunicazione è quello di semplificare e aggiornare l'acquis, è più opportuna una definizione meno ampia: l'acquis oggetto della presente comunicazione è definito come l'insieme degli atti vincolanti, vale a dire regolamenti, direttive e decisioni (sia le decisioni generali sia quelle rivolte a singoli destinatari) ai sensi dell'articolo 249 del Trattato CE. Tale definizione comprende gli atti adottati dalla sola Commissione (atti autonomi), inclusi gli atti di attuazione adottati secondo le procedure di comitato. Il corpo normativo in tal modo individuato contiene tutti gli atti di diritto comunitario che creano diritti e obblighi per i cittadini dell'Unione.

L'acquis comunitario così definito contiene numerosi testi che, pur essendo obsoleti, rimangono giuridicamente vigenti. Tra questi figurano atti legislativi la cui applicazione è cronologicamente limitata o che vengono applicati soltanto al momento dell'adozione (a esempio, la fissazione dei prezzi agricoli in una data campagna agricola o la concessione di uno status, una deroga o un aiuto finanziario temporalmente limitati ad uno Stato membro o ad un altro soggetto). Altri atti normativi continuano formalmente a esistere sebbene la loro base giuridica sia stata modificata o sia venuta meno. Molti atti sono indirizzati esclusivamente a singoli Stati membri o a singoli operatori e, pertanto, non sono di interesse generale oppure hanno un'importanza modesta.

L'Ufficio delle pubblicazioni ufficiali (OPOCE) gestisce la base dati CELEX, la fonte ufficiale cui devono attenersi tutti gli altri strumenti di consultazione (quali il Repertorio della legislazione comunitaria in vigore, stampato due volte l'anno (a gennaio e a luglio), e la base dati del portale EUR-Lex). Questi strumenti sono oggetto di un accordo interistituzionale, così come le classificazioni legislative da essi utilizzate (di cui alcuni Stati membri tengono conto anche a livello nazionale).

Tutta la normativa comunitaria passata e presente è registrata nella base dati CELEX. In questa base possono essere inserite diverse informazioni sulla situazione giuridica o amministrativa di un atto normativo, per esempio se esso è in vigore o meno.

L'esperienza mostra che in realtà il Repertorio della legislazione comunitaria in vigore non fornisce un quadro fedele della normativa comunitaria effettivamente in vigore. Oltre alla necessità di informazioni più esatte sul diritto attualmente in vigore, tanto la base CELEX quanto gli strumenti da essa derivati, vale a dire il Repertorio della legislazione comunitaria in vigore ed EUR-Lex, potrebbero essere significativamente migliorati in termini di accessibilità e pertinenza, sia per le istituzioni comunitarie e per i professionisti sia per il cittadino comune.

Per perseguire questi obiettivi, la Commissione propone tre azioni.

Azione A: Chiarire quali atti legislativi sono in vigore

Abrogazioni

È confermato che occorre abrogare formalmente gli atti normativi obsoleti. Per gli atti autonomi, la Commissione intende procedere rapidamente in base ai poteri attribuitile e abrogare diverse centinaia di atti della Commissione avviando le procedure formali tra breve. Per quanto riguarda gli atti che richiedono una decisione del Parlamento e/o del Consiglio, sarà preparata un'iniziativa analoga in modo che le relative proposte possano essere presentate prima della fine della prima fase (settembre 2003).

Identificazione dell'acquis in vigore

Per molti atti normativi, l'abrogazione formale potrebbe potenzialmente far sorgere incertezze giuridiche. Tuttavia, molti di questi atti sono chiaramente obsoleti e non devono essere inclusi in un acquis operante (per esempio, gli atti che hanno fissato i livelli dei prezzi agricoli in un anno particolare). Occorre però che la loro esatta situazione giuridica sia chiaramente e formalmente indicata.

Occorrerà una riflessione a livello interistituzionale per decidere quale sia il modo migliore per eliminare dall'acquis le informazioni obsolete e potenzialmente fuorvianti, in particolare per quanto riguarda gli atti adottati congiuntamente dal Consiglio e dal Parlamento. Tuttavia, rispetto agli atti autonomi divenuti obsoleti per scadenza del termine di validità, la Commissione preparerà un atto formale di riconoscimento d'obsolescenza per eliminarli dall'acquis operante. La Commissione propone l'applicazione di un simile approccio di riconoscimento formale di obsolescenza, ove sia opportuno, anche agli atti legislativi adottati dalle altre istituzioni.

Per gli atti adottati dalla sola Commissione, i servizi della Commissione hanno già provvisoriamente individuato più di 450 atti (che rappresentano ben oltre 1.000 pagine della GU) per i quali sarebbe opportuno procedere all'abrogazione o al riconoscimento formale d'obsolescenza (tali atti "candidati" sono elencati nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente comunicazione).

Azione B: Presentare l'"acquis operante e di applicazione generale"

Oltre a provvedere al necessario chiarimento circa quali atti siano effettivamente vigenti, la Comunità potrebbe offrire al vasto pubblico una presentazione molto più accessibile e comprensibile della parte più rilevante del diritto comunitario. A tal fine, potrebbe essere utile individuare l'"acquis operante e di applicazione generale", costituito dalla normativa secondaria operante e di applicazione generale. Gli atti normativi che hanno specifica importanza e pertinenza soltanto per i soggetti cui sono formalmente rivolti sono di poco o di nessun interesse per la maggior parte degli utenti e potrebbero essere chiaramente esclusi da tale presentazione. Tali atti rappresentano un considerevole volume di testo (per il solo settore agricolo, sono già stati provvisoriamente individuati circa 600 atti per un totale di quasi 2.000 pagine della GU). Gli atti in questione, pur non dovendo essere formalmente abrogati, possono essere distinti abbastanza chiaramente dall'acquis di applicazione generale (senza che siano presentate proposte formali) per mezzo di riferimenti specifici nella base CELEX.

La presentazione di tale "acquis operante e di applicazione generale" non altererebbe l'ordinamento comunitario e non introdurrebbe una gerarchia delle norme esistenti. Si tratterebbe piuttosto di una presentazione non giuridica, ma più accessibile, della legislazione più rilevante.

Azione C: Strumenti di consultazione affidabili e utili

CELEX e gli strumenti di consultazione derivati sono essenziali. Alla luce dell'esperienza e tenuto conto della disponibilità di tecnologie informatiche moderne, è ora possibile ed auspicabile migliorarne il contenuto, la presentazione e l'accessibilità. Oltre alla correzione delle attuali imperfezioni dello stesso acquis (si veda sopra), si possono anche realizzare miglioramenti che consentano una ricerca più efficiente e rapida.

Anche definizioni ufficiali più chiare faciliterebbero agli utenti l'uso delle diverse basi di consultazione, per esempio identificando il servizio della Commissione responsabile per un particolare atto legislativo.

Mantenere aggiornato l'acquis richiede l'attenzione continua di tutte le istituzioni. La Commissione intende prendere l'iniziativa ai fini della necessaria collaborazione interistituzionale. La Commissione, a partire dal 2004, esaminerà annualmente tutti gli interventi diretti a snellire l'acquis.

Obiettivo 4 - Riassunto delle azioni proposte

* Va fatto ogni sforzo per individuare la normativa comunitaria operante e di applicazione generale (l'"acquis operante e di applicazione generale") e per farne una presentazione appropriata.

* La Commissione procederà immediatamente ad abrogare gli atti autonomi sinora identificati come "candidati" dopo avere definitivamente appurato l'opportunità giuridica di tale misura. Essa continuerà a vagliare l'acquis per individuare simili candidati all'abrogazione durante le fasi successive. Nella prima fase la Commissione proporrà inoltre l'abrogazione urgente degli atti normativi rispetto ai quali occorre una decisione formale del Parlamento e/o del Consiglio.

* Inoltre, una task force interistituzionale coordinata dalla Commissione (con consulenza esterna da parte di utenti) dovrebbe intraprendere un esame autorevole e sistematico dell'acquis e presentare entro la fine del 2003 proposte in materia di definizione e presentazione del medesimo, compresi metodi appropriati per istituire il riconoscimento formale d'obsolescenza e per differenziare gli atti di applicazione generale da quelli che perseguono scopi assai specifici.

* La precisione, la qualità e l'accessibilità di CELEX, del Repertorio della legislazione comunitaria in vigore e di EUR-Lex andrebbero migliorate. A tal fine, la task force interistituzionale di cui sopra dovrebbe presentare proposte entro la fine del 2003.

* A partire dal 2004, la Commissione effettuerà verifiche annuali per continuare gli sforzi di snellimento dell'acquis.

5. QUINTO OBIETTIVO: ASSICURARE LA TRASPARENZA E UN MONITORAGGIO EFFICACE A LIVELLO POLITICO E TECNICO

Nonostante la significativa attività svolta negli ultimi anni dalla Commissione e dall'OPOCE per aggiornare e semplificare l'acquis (in particolare attraverso il consolidamento e la codificazione), è chiaro che tali iniziative mancano di una strategia coerente e dell'appoggio politico che darebbe vero slancio al processo. Per aumentare la consapevolezza e l'impegno politici occorre completa trasparenza, in modo da poter seguire i progressi realizzati in materia di consolidamento, semplificazione e abrogazione. Tale trasparenza dev'essere sostenuta dal controllo politico e da efficaci meccanismi di rendicontazione.

Nell'ambito del quadro d'azione la Commissione istituirà uno strumento di monitoraggio/rendicontazione sotto forma di quadro di valutazione sommario. Nel 2003 e nel 2004, durante le tre fasi di intenso lavoro, tale quadro di valutazione sarà rivisto approssimativamente ogni sei mesi dal Collegio dei commissari e, se lo ritengono opportuno, dal Consiglio e dal Parlamento. Il quadro di valutazione fornirà informazioni sull'evoluzione del diritto comunitario e, in particolare, sui progressi realizzati per quanto riguarda gli obiettivi di semplificazione, codificazione e abrogazione (saranno disponibili anche i programmi di semplificazione e di codificazione). Il quadro di valutazione sarà sempre di notevole importanza per mantenere lo slancio e la direzione del lavoro della Commissione, del Parlamento e del Consiglio e sarà incorporato nella relazione annuale della Commissione sul miglioramento della regolamentazione.

La Commissione rivedrà anche le sue disposizioni interne per quanto riguarda le procedure, la rendicontazione sui progressi realizzati e la supervisione politica, attività che presuppone l'ulteriore sviluppo degli strumenti di consultazione basilari, in particolare di CELEX, per permettere un'identificazione ed una quantificazione più facili e più chiare delle componenti del diritto comunitario e la loro attribuzione ai servizi operativi della Commissione. Per realizzare tali cambiamenti verrà continuata la discussione con l'OPOCE (si veda anche l'obiettivo 4).

Spetta al Consiglio e al Parlamento determinare quale sia il modo migliore, oltre al quadro di valutazione sommario, per coordinare e seguire l'avanzamento dei lavori nelle loro istituzioni. Da parte sua, la Commissione perseguirà gli obiettivi del presente quadro d'azione utilizzando i meccanismi di coordinamento esistenti, compresi i meccanismi mirati stabiliti nel piano d'azione per il miglioramento della regolamentazione (in particolare, la rete legislativa che riunisce tutti i servizi legislativi della Commissione sotto il coordinamento del Segretariato generale e il gruppo di lavoro interno della Commissione sulla codificazione). Occorrerà inoltre rafforzare le relazioni di lavoro interistituzionali.

Tali procedure dovrebbero assicurare la completa integrazione degli obiettivi e delle azioni del quadro nel ciclo di programmazione annuale della Commissione, nel programma di lavoro annuale e nel ciclo annuale sull'attuazione della strategia di Lisbona. La relazione annuale sul miglioramento della regolamentazione conterrà informazioni sui progressi realizzati nell'ambito del quadro d'azione e sarà utilizzata nel programma di lavoro annuale della Commissione e nella relazione al Consiglio europeo di primavera.

Obiettivo 5 - Riassunto delle azioni proposte

* La Commissione istituirà un quadro di valutazione sommario sull'evoluzione del diritto comunitario e sul raggiungimento degli obiettivi indicati nel quadro d'azione.

* Il quadro sarà pienamente integrato nel programma di lavoro annuale della Commissione.

* La Commissione inserirà informazioni sui progressi realizzati nell'ambito del quadro d'azione nella sua relazione annuale sul miglioramento della regolamentazione.

6. SESTO OBIETTIVO: STABILIRE UN'EFFICACE STRATEGIA DI ATTUAZIONE

Collaborazione interistituzionale

La Commissione riconosce che, essendole stato attribuito il diritto d'iniziativa e il ruolo di guardiano dei Trattati, ad essa incombe la responsabilità primaria di assicurare l'adeguamento continuo del diritto comunitario. Dal punto di vista operativo, la più efficiente gestione dell'acquis è quella realizzata settore per settore, ma con un forte elemento di coordinamento orizzontale che sarà fornito dal quadro d'azione. Tuttavia, gli obiettivi della presente comunicazione possono essere raggiunti soltanto con la cooperazione completa ed attiva del Parlamento europeo e del Consiglio, anche perché la modifica e l'abrogazione di atti normativi richiede, come l'adozione di nuovi atti, lo svolgimento di procedure legislative che coinvolgono quelle istituzioni.

Per fornire procedure adeguate e più snelle nel quadro delle regole legislative del Trattato, sono già stati conclusi accordi interistituzionali per alcuni processi: si tratta dell'accordo interistituzionale sul metodo di lavoro accelerato ai fini della codificazione ufficiale dei testi legislativi [11] e dell'accordo interistituzionale ai fini di un ricorso più strutturato alla tecnica della rifusione degli atti normativi [12]. Tuttavia, l'esperienza conferma che gli attuali accordi di collaborazione interistituzionale devono essere rafforzati, in particolare in due settori:

[11] Accordo del 20.12.1994, GU C 102 del 4.4.1996, p. 2.

[12] Accordo del 28.11.2001, GU C 77 del 28.3.2002, p. 1.

* in primo luogo e con riferimento alle proposte di semplificazione (obiettivo 1), le normali procedure decisionali attualmente seguite non prevedono né uno sforzo di collaborazione, né la fissazione di priorità, né una via preferenziale per quanto riguarda specificamente la semplificazione. Il Consiglio e il Parlamento dovrebbero dare la priorità del caso alle singole proposte della Commissione, evitando in particolare la tentazione di inserire obblighi nuovi e gravosi;

* in secondo luogo, anche l'emergente programma di codificazione (obiettivo 3) deve essere sostenuto da procedure accelerate per assicurare l'adozione urgente delle proposte della Commissione, segnatamente in prima lettura, entro i termini prescritti (per esempio, dodici mesi) nell'ambito della procedura di codecisione

La Commissione - come ha già fatto nel piano d'azione per il miglioramento della regolamentazione - invita il Consiglio e il Parlamento ad acconsentire all'adeguamento e allo snellimento delle procedure pertinenti nel contesto dell'accordo interistituzionale attualmente negoziato.

Applicare le prassi migliori per assicurare l'adeguamento continuo dell'acquis

La semplificazione legislativa dovrebbe iniziare il più precocemente possibile, quando si esaminano proposte riguardanti l'adozione di nuovi atti legislativi o la modifica di atti già esistenti. L'obiettivo è quello di far sì che il diritto comunitario secondario, pur continuando ad essere efficiente, efficace e proporzionato per quanto riguarda il perseguimento degli obiettivi, venga sottoposto ad un riesame sistematico vertente, in particolare, sul rispetto delle buone tecniche normative e sulla comprensibilità. La Commissione prenderà provvedimenti per introdurre un approccio più sistematico nella gestione della normativa CE esistente, applicando i seguenti orientamenti di base:

* si procederà automaticamente al consolidamento ogni volta che venga modificato un atto legislativo. Per la codificazione, saranno stabiliti (e pubblicati) criteri per lanciare automaticamente la codificazione quando un atto viene modificato, a esempio, per la quinta volta. Questi criteri saranno rivisti annualmente, alla luce delle risorse disponibili;

* ci si sforzerà sistematicamente di abrogare gli atti che vengono sostituiti da nuovi testi. Questi ultimi saranno redatti in modo da assicurare che qualsiasi limitazione alla validità dei nuovi atti sia espressamente indicata.

Le future proposte di modifica di atti legislativi esistenti verranno sottoposte alle stesse regole che si applicano alle proposte di adozione di nuovi atti secondo il piano d'azione per il miglioramento della regolamentazione. Di particolare importanza sono i seguenti aspetti:

* osservanza delle disposizioni sulla qualità redazionale degli atti legislativi [13];

[13] Accordo interistituzionale sugli orientamenti comuni relativi alla qualità redazionale della legislazione comunitaria, GU C 73 del 17.3.1999, p. 1.

* se necessario, nei nuovi atti legislativi verranno proposte clausole di revisione o di limitazione temporale della validità;

* ove opportuno, si procederà alla valutazione d'impatto (e alla consultazione del pubblico);

* saranno sistematicamente esaminate le soluzioni normative alternative.

Procurarsi le risorse necessarie

Se, da un canto, i vantaggi e i risparmi a lungo termine derivanti da un acquis comunitario più snello e più semplice sono indiscussi, dall'altro gli sforzi a breve termine necessari per conseguire dei miglioramenti richiedono risorse adeguate che siano stabili e prevedibili, senza di che non sarà mantenuto un flusso ragionevole di lavoro. La questione delle risorse sarà risolta dai soggetti coinvolti durante tutto il periodo richiesto per completare le azioni indicate nel quadro d'azione.

Obiettivo 6 - Riassunto delle azioni proposte

* Urge un accordo interistituzionale riguardante procedure adeguate ed accelerate per l'adozione delle proposte di semplificazione e di codificazione.

* Le istituzioni dovrebbero applicare le prassi migliori per assicurare un adeguamento agevole e continuo del diritto comunitario.

* La Commissione rinforzerà il coordinamento interno attraverso la sua rete legislativa di servizi chiave, coordinata dal Segretariato generale.

* Le istituzioni dovrebbero impegnare le risorse necessarie per realizzare questo quadro d'azione.

7. FASI SUCCESSIVE

Con la presente iniziativa, la Commissione fornisce un quadro d'azione politico e pratico che produrrà chiari vantaggi a tutti i livelli dell'UE, per le istituzioni, per i cittadini e per le imprese.

L'iniziativa potrà avere successo soltanto con l'appoggio fermo e convinto delle altre istituzioni e dei soggetti chiave. È essenziale che il sostegno agli obiettivi generali e alle azioni di questa iniziativa sia confermato al più presto. In particolare, la Commissione invita il Consiglio europeo, che si riunirà nel marzo 2003, ad approvare la comunicazione come parte delle azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi di Lisbona. Anche il Parlamento europeo è invitato ad avallare questo approccio.

La Commissione avvierà i lavori preparatori necessari per assicurare l'attuazione rapida delle azioni della seconda e della terza fase. Le altre istituzioni sono invitate a dare priorità a queste proposte, in particolare concludendo l'accordo interistituzionale sul miglioramento della regolamentazione e lanciando la collaborazione interistituzionale necessaria per rivedere le definizioni e la presentazione dell'acquis e delle basi dati in cui esso è registrato.

Allegato 1: Riepilogo delle iniziative rientranti nel quadro d'azione

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Allegato 2: Elenco di progetti di semplificazione

L'asterisco contrassegna i progetti inclusi nel programma di lavoro per il 2003

Settore di regolamentazione // Note tematiche ed esplicative

Costruzione di automobili

(ENTR) // - L'intero sistema di omologazione di tutte le categorie di autoveicoli, contenuto in circa 90 direttive per un totale di circa 260 atti normativi e 4.600 pagine della GU

- Tre fasi: (1) codificazione, (2) semplificazione mediante rinvio a norme equivalenti della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite al fine di evitare ripetizioni inutili e (3) migrazione di normative regionali (soprattutto UE, Giappone e Stati Uniti) verso un sistema mondiale unificato di norme ONU

Sistemi semoventi* (ENTR) // - Ammodernamento delle direttive 88/77/CEE e 1999/96 concernenti l'emissione di gas prodotti dai motori destinati alla propulsione dei veicoli pesanti

- Rifusione della direttiva quadro 70/156/CEE concernente l'omologazione degli autoveicoli e dei loro rimorchi

Prodotti cosmetici* (ENTR) // Rifusione e ammodernamento della direttiva 76/768/CEE nell'ambito di un esame SLIM

Metrologia e imballaggio* (ENTR) // Ammodernamento della normativa in materia di preconfezionamento previo esame SLIM

Giocattoli* (ENTR) // Codificazione, ammodernamento e rifusione della direttiva del Consiglio 88/378/CEE concernente la sicurezza dei giocattoli. Completamento previsto per il 2004

Medicinali (ENTR) // Semplificazione dei regolamenti (CE) 541/95 e 542/95 concernenti l'esame delle modifiche dei termini di un'autorizzazione all'immissione sul mercato dei medicinali. Completamento previsto per il 2003

Prodotti agricoli (ENTR)

// Rifusione e fusione, a fini di semplificazione, dei regolamenti (CE) 1520/2000, (CE) 3223/93 e (CEE) 3615/92 sui prodotti agricoli trasformati. Completamento previsto per il 2004

Agricoltura (AGRI) // Riforma della PAC, una prospettiva a lungo termine per un'agricoltura sostenibile

Agricoltura (AGRI) // Semplificazione delle norme di attuazione nel settore della politica rurale. Completamento previsto per il 2003

Politica agricola comune* (AGRI) // Diversi adattamenti di regimi agricoli, prendendo in considerazione anche obiettivi di semplificazione; i principali settori interessati comprendono la frutta fresca e le verdure, il tabacco, l'olio d'oliva, il cotone, le campagne informative sulla PAC e i regolamenti di esenzione per gli aiuti di Stato

Trasporto aereo* (TREN) // Consolidamento e semplificazione dei regolamenti 2407/92, 2408/92 e 2409/92 sul funzionamento del mercato

Consolidamento e semplificazione dei regolamenti 2299/89, 3089/93 e 323/99 sui sistemi di prenotazione

Aeroporti* (TREN) // Modifica della direttiva del Consiglio 96/67/CE relativa all'accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti della Comunità

Trasporto su strada e interno* (TREN) // Rifusione della direttiva 88/599/CEE concernente procedure nel settore dei trasporti su strada

Sicurezza stradale* (TREN) // Nuova direttiva concernente le patenti di guida per sostituire 6 direttive più vecchie (91/439, 94/72, 96/47, 96/427, 97/26, 2000/56)

Trasporto marittimo* (TREN) // Modifica e possibile rifusione del regolamento (CE) 613/91 sulla registrazione delle navi

Modifica e possibile rifusione della direttiva 95/21/CE concernente il controllo delle navi nei porti

Energia* (TREN) // Semplificazione della direttiva 92/42/CEE concernente l'efficienza energetica di apparecchiature

Sicurezza alimentare/Normativa sui mangimi (SANCO) // - Rifusione, a fini di ammodernamento, dei regolamenti sulle materie prime per mangimi e sui mangimi composti

- Rifusione e fusione delle direttive 79/373/CEE e 96/25/CE per l'armonizzazione e la semplificazione delle procedure. Da ultimare entro il 2006

Sicurezza alimentare/Materiali a contatto degli alimenti (SANCO) // Rifusione, a fini di ammodernamento, della direttiva quadro concernente i materiali a contatto degli alimenti, sulla base delle direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE, e le materie plastiche. Armonizzazione e semplificazione di procedure. Da ultimare entro il 2006

Sicurezza alimentare/Prodotti alimentari nuovi (SANCO) // Rifusione, a fini di ammodernamento, del regolamento 258/1997 sui prodotti alimentari nuovi. Attuazione di una procedura centralizzata d'autorizzazione. Da ultimare entro il 2006

Antiparassitari per la protezione delle piante* (SANCO/ENV) // Semplificazione di 5 direttive (76/895, 86/362, 86/363, 90/642, 91/414) previo esame SLIM. Da ultimare entro il 2003

Droghe (JAI) // Rifusione del regolamento del Consiglio (CEE) 302/93 sull'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

Fiscalità (TAXUD) // Rifusione, a fini di ammodernamento e semplificazione, della direttiva in materia di imposta sui capitali (69/335/CEE)

Unione doganale* (TAXUD) // Revisione dell'attuale regime doganale (seconda fase) progettata per il 2003/2004

Fiscalità* (TAXUD) // Rifusione, a fini di semplificazione, della sesta direttiva IVA (77/388/CEE, 28 atti e circa 150 pagine della GU) e dell'ottava direttiva IVA (79/1072/CEE) previo esame SLIM

Diritto contrattuale europeo (SANCO/JAI/ENTR/ MARKT) // Revisione dell'acquis contenuto in circa 20 direttive settoriali

Due fasi: (1) elaborazione di un quadro comune di riferimento contenente definizioni di concetti basilari da utilizzare (2) in sede di revisione dell'acquis e di presentazione di proposte nuove. Prima fase da ultimare entro il 2007

Affari sociali (EMPL) // Rifusione, a fini di ammodernamento, di direttive concernenti la parità di trattamento di uomini e donne

Occupazione (EMPL) // Revisione della normativa sulla salute e sulla sicurezza nel luogo di lavoro

Concorrenza* (COMP) // Revisione del regolamento del Consiglio CEE 4064/89 sulle concentrazioni e di altre norme connesse attuative e interpretative. Il completamento di tale revisione, previsto per la fine del 2003, dipende dall'andamento dei lavori del gruppo di lavoro del Consiglio

Aiuti di Stato* (COMP) // Semplificazione delle procedure e delle regole in materia di aiuti di Stato

Concorrenza* (COMP) // Revisione del regolamento di attuazione della Commissione in materia di antitrust (27/62) e di altre norme connesse attuative e interpretative. Da avviare nel 2003 e ultimare nel 2004

Rifiuti (ENV) // Semplificazione della normativa sui rifiuti

Qualità dell'aria (ENV) // Revisione, a fini di semplificazione, delle norme concernenti l'aria, basate sulla direttiva quadro 96/62/CE, a seguito della comunicazione della Commissione sull'aria pulita (COM(2001)245). Completamento previsto per il 2005

Allegato 3: Proposte legislative di semplificazione già adottate dalla Commissione e attualmente all'esame delle altre istituzioni

Settore di regolamentazione // Argomento del progetto

Prodotti semoventi (ENTR) // Rifusione della direttiva 71/127/CEE concernente gli specchi retrovisori (COM(2001)811 del 7/1/2002) e della direttiva 74/150/CEE concernente l'omologazione dei trattori agricoli o forestali a ruote (COM(2002)6 del 16/1/2002

Detergenti (ENTR) // Nuovo regolamento proposto nel documento COM(2002)485 del 4/9/2002 e che sostituisce e modernizza 5 direttive

Precursori di droghe (ENTR) // Nuovo regolamento proposto nel documento COM(2002)494 del 10/9/2002 e che sostituisce e modernizza 3 direttive e 2 regolamenti

Apparecchiature elettriche (ENTR) // Semplificazione della direttiva sulla compatibilità elettromagnetica (89/336/CEE) previo esame SLIM (proposta contenuta nel documento COM(2002)759 del 23/12/2002)

Fertilizzanti (ENTR) // Nuovo regolamento proposto nei documenti COM(2001)508 e COM(2002)318 del 14/9/2001 per sostituire e modernizzare 18 direttive previo esame SLIM

Sicurezza alimentare (SANCO) // - Quattro nuovi regolamenti e una direttiva proposti nel documento COM(2000)438 del 14/7/2000 per sostituire e semplificare 17 direttive concernenti l'igiene dei prodotti alimentari

- Rifusione delle norme riguardanti i controlli ufficiali sui mangimi e sugli alimenti (da adottare da parte della Commissione nel febbraio 2003)

- Rifusione e semplificazione della normativa sugli additivi destinati all'alimentazione animale (proposta contenuta nel documento COM(2002)153 del 22/3/2002

Trasporto su strada (TREN) // Nuovo regolamento (proposto nel documento COM(2001)573) che sostituisce e semplifica il regolamento CEE 3820/85 sulle condizioni di guida

Energia

(TREN) // Proposte relative a misure coordinate in materia di sicurezza dell'approvvigionamento energetico (COM(2002)488 def.)

Energia

(TREN) // Proposte modificate relative alle norme per i mercati interni dell'energia elettrica e del gas naturale (COM(2002)304 def.)

Previdenza sociale (EMPL) // Nuovo regolamento per sostituire e rifondere i regolamenti 1408/7 e 574/72 in materia di coordinamento dei sistemi previdenziali, previo esame SLIM

Appalti pubblici (MARKT) // Rifusione di 5 direttive in 2 nuove direttive (COM(2000)275 e 276 del 30 e del 31/8/2000) riguardanti i settori classici e i servizi pubblici

Qualifiche professionali (MARKT) // Proposta di rifusione contenuta nel documento COM(2002)119 del 7/3/2002 per sostituire 35 misure con una sola, previo esame SLIM

Diritto societario (MARKT) // La semplificazione di norme contenute nella prima direttiva sul diritto delle società (COM(2002)279 del 3/6/2002) è stata adottata, previo esame SLIM

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