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Document 52000DC0359

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - La strategia dell'UE in materia di informativa finanziaria: la via da seguire

/* COM/2000/0359 def. */

52000DC0359

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - La strategia dell'UE in materia di informativa finanziaria: la via da seguire /* COM/2000/0359 def. */


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO La strategia dell'UE in materia di informativa finanziaria: la via da seguire

Sommario

Nelle conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona si è sottolineata l'importanza di un mercato dei capitali efficiente e trasparente per la promozione della crescita e dell'occupazione nell'UE. La mondializzazione e gli sviluppi delle tecnologie dell'informazione spingono verso la realizzazione di un mercato unico, efficiente e competitivo, dei valori mobiliari nell'UE. Per accelerare il completamento del mercato unico dei valori mobiliari, è urgente agire nel campo dell'informativa finanziaria per migliorare la comparabilità dei conti, come chiesto dal Consiglio europeo di Lisbona. La presente comunicazione presenta le principali iniziative che la Commissione intende assumere.

* Entro il 2000, la Commissione presenterà una proposta formale intesa ad imporre a tutte le società quotate dell'UE l'obbligo di redigere i loro conti consolidati conformemente ad un unico insieme di principi contabili, vale a dire gli International Accounting Standards (IAS). Questo obbligo varrà, al più tardi, dal 2005 in poi. Gli Stati membri avranno la facoltà di estendere l'applicazione degli IAS alle società non quotate ed ai conti delle singole società. La proposta prevederà anche un regime transitorio per incoraggiare l'adozione immediata degli IAS e le regole per l'istituzione di un meccanismo di omologazione comunitario che:

i) sovrintenda all'integrazione degli IAS nell'UE e

ii) confermi che gli IAS rappresentino una base appropriata per l'informativa finanziaria delle società quotate dell'UE.

Il meccanismo di omologazione avrà una struttura a due livelli: un livello politico e un livello tecnico.

* Lo sviluppo di una infrastruttura di esecuzione che assicuri una rigorosa applicazione da parte delle società quotate dell'UE degli International Accounting Standards avallati dal meccanismo di omologazione. Occorrerà concentrarsi soprattutto sulla divulgazione di orientamenti per l'applicazione, sulla promozione di un'elevata qualità della revisione contabile e sul rafforzamento della vigilanza coordinata da parte delle autorità competenti.

* Entro il 2001, la Commissione presenterà una proposta intesa a modernizzare le direttive contabili affinché queste possano continuare a costituire la base dell'informativa finanziaria per tutte le società a responsabilità limitata.

La Commissione chiede al Consiglio e al Parlamento europeo di approvare sollecitamente l'impostazione generale della strategia proposta.

Introduzione

1. Il Consiglio europeo di Lisbona [1] ha sottolineato l'importanza capitale di un mercato finanziario unico per la realizzazione degli obiettivi centrali dell'Unione che sono la crescita e un'occupazione elevata. Le conclusioni del Consiglio europeo evidenziano l'esigenza di accelerare il completamento del mercato unico dei servizi finanziari e fissano le scadenze del 2005 e del 2003 rispettivamente per la realizzazione del piano d'azione per i servizi finanziari e di quello per i capitali di rischio. La sostanza delle conclusioni di Lisbona è estratta dal Piano d'azione per i servizi finanziari [2] e dalle comunicazioni della Commissione sui servizi finanziari [3] e sul capitale di rischio [4] - in questi documenti si invoca lo sviluppo di un mercato dei capitali europeo dotato di spessore e liquidità a beneficio sia degli emittenti che degli investitori.

[1] Punti 20 e 21 delle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000).

[2] COM (1999) 232 dell'11.05.99 "Servizi finanziari - Messa in atto del quadro di azione per i servizi finanziari: piano d'azione".

[3] COM (1998) 625 del 28.10.98 "Servizi finanziari: elaborazione di un quadro di azione".

[4] SEC (1998) 552 def. del 31.03.98 "Il capitale di rischio: una soluzione per la creazione di posti di lavoro nell'Unione europea".

2. Tra gli obiettivi prioritari citati nelle conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona vi è il miglioramento della comparabilità dell'informativa finanziaria pubblicata dalle imprese a beneficio delle imprese stesse e degli investitori. A tal fine occorrono principi di informativa finanziaria comuni in tutta l'Unione - principi che siano trasparenti, pienamente compresi, soggetti ad un adeguato controllo da parte dei revisori contabili e fatti applicare efficacemente. Solo disponendo di simili principi si darà la possibilità ai mercati mobiliari europei di crescere al di là delle loro dimensioni attuali, che sono circa la metà di quelle dei mercati dei capitali degli USA.

3. I mercati mobiliari degli Stati membri si trovano in un periodo di profondi cambiamenti e di crescente concentrazione, sotto la spinta delle nuove tecnologie, della mondializzazione e dell'introduzione dell'euro. Il rapido sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e, in particolare, delle piattaforme di negoziazione elettronica sta cambiando il modo in cui vengono effettuate le transazioni e in cui vengono diffuse le informazioni finanziarie. Anche l'informativa finanziaria sta cambiando. L'informativa finanziaria via Internet facilita l'accesso alle informazioni da parte degli investitori ed accresce le possibilità di analisi e di confronto delle informazioni. Gli investitori vogliono sempre più essere in grado di decidere sulla base di un flusso continuo di informazioni standardizzate, finanziarie e non finanziarie, messe a disposizione dalle imprese. Dal canto suo, l'informativa finanziaria periodica svolge anche un ruolo essenziale nell'assicurare la trasparenza, dare delle garanzie agli investitori e contribuire alla generale stabilità dei mercati.

Sviluppi internazionali in materia di contabilità

4. All'interno dell'Unione europea esistono attualmente molti sistemi diversi di informativa finanziaria e interpretazioni divergenti delle regole, fondate su tradizioni differenti tra un paese e l'altro. Se non si procederà ad una riforma, le divergenze - molte delle quali di fondamentale importanza - continueranno a sussistere e l'informativa finanziaria a livello europeo continuerà ad essere frammentata, ostacolando lo sviluppo di un mercato unico dei capitali, dotato di spessore e liquidità, nell'UE.

5. Anche il processo di normazione contabile sta evolvendo rapidamente. Vi è una forte spinta verso la convergenza dei principi contabili, che conferisce maggiore importanza alla normazione contabile internazionale e spinge gli organismi nazionali di elaborazione dei principi contabili ad una più stretta cooperazione. La "nuova strategia contabile" [5] della Commissione si imperniava sull'esigenza di facilitare l'accesso delle imprese europee attive su scala mondiale ai mercati internazionali dei capitali, promuovendo l'utilizzazione degli International Accounting Standards (IAS). La Commissione ha sostenuto gli sforzi dello International Accounting Standards Committee (IASC) e della International Organisation of Securities Commissions (IOSCO) per l'instaurazione di un insieme unico di principi di informativa finanziaria che potessero essere utilizzati per l'ammissione alla quotazione in tutto il mondo. Il nucleo essenziale dei principi contenuti nell'accordo tra lo IASC e la IOSCO è giunto allo stadio della messa a punto finale. La IOSCO ha reso noto il 17 maggio 2000 di aver terminato la sua valutazione degli IAS e di aver raccomandato ai suoi membri di permettere agli emittenti multinazionali di utilizzare gli IAS per la preparazione dei conti da pubblicare nei prospetti per l'offerta e la quotazione transfrontaliera di titoli.

[5] COM (1995) 508 del 14.11.95 "Armonizzazione contabile: una nuova strategia nei confronti del processo di armonizzazione internazionale".

6. Recentemente anche lo stesso IASC ha conosciuto una importante riforma interna. La sua nuova struttura organizzativa dovrebbe entrare in funzione l'anno prossimo, ispirata da una chiara determinazione a fare degli IAS i principi contabili di più elevata qualità e più esaurienti, da utilizzare nei mercati dei capitali del mondo intero.

La strategia dell'UE

7. La presente comunicazione espone il punto di vista della Commissione sulle grandi linee della futura politica dell'Unione in materia di informativa finanziaria. La Commissione chiede che la sua impostazione riceva un generale avallo politico in modo da poter preparare le proposte necessarie per mettere in atto la strategia entro la fine dell'anno in corso. Un obiettivo centrale - che potrà essere usato da metro di paragone per valutare il successo della politica stessa - è assicurare che i valori mobiliari possano essere negoziati sui mercati finanziari dell'UE e su quelli internazionali sulla base di un unico insieme di principi di informativa finanziaria. Sarà di cruciale importanza che la strategia sia saldamente ancorata alla migliore pratica internazionale.

8. La fedeltà dell'informativa finanziaria rimane al centro delle preoccupazioni della Commissione. Un'informazione rilevante, tempestiva, attendibile e comparabile sui risultati e sulla posizione finanziaria delle imprese continua ad avere un'importanza centrale per la salvaguardia degli interessi degli investitori, dei creditori e degli altri interessati e per assicurare la parità delle condizioni di concorrenza. I conti pubblicati sono alla base dell'intero sistema di informazione del mercato. Essi costituiscono il canale di comunicazione vitale tra emittenti ed investitori e sono essenziali per assicurare l'elevato livello di comparabilità di cui l'UE necessita per il mercato unico dei valori mobiliari. I principi contabili convenuti devono essere correttamente applicati e fatti rispettare per garantire l'efficienza dei mercati. I principi contabili devono essere fatti rispettare ad un livello equivalente nell'insieme dell'UE e nel mondo. Deve quindi essere disponibile una guida autorevole che presti assistenza nella preparazione dei conti.

L'informativa finanziaria nell'UE

9. Se le direttive contabili comunitarie rimangono alla base delle regole contabili applicabili nell'UE alle società a responsabilità limitata, le direttive esistenti non rispondono alle esigenze delle società che desiderano raccogliere capitali su un mercato mobiliare paneuropeo o internazionale. Questo perché sia gli investitori che le autorità di vigilanza chiedono più trasparenza, un'informativa finanziaria comparabile e un obbligo di informazione più completa da parte delle società quotate.

10. L'attuale diversità degli indirizzi contabili nell'UE è la conseguenza delle numerose opzioni concesse dalle direttive e dei diversi livelli di messa in atto delle norme nell'UE. Adattamenti dei conti pubblicati per tener conto delle convenzioni giuridiche e fiscali locali erano giustificabili quando gli investitori e gli altri interessati erano generalmente della stessa nazionalità della società. Oggi invece i titoli di qualsiasi società tendono sempre più ad essere nelle mani di un gruppo di investitori diversificato a livello internazionale. Gli interessi degli investitori di un altro Stato membro non sono serviti dalla necessità di interpretare o decifrare conti preparati secondo le convenzioni locali del paese nel quale la società ha la sua sede legale.

11. La legislazione UE tace inoltre su molti aspetti della contabilità permettendo così, per omissione, norme nazionali differenti. Le autorità nazionali possono anche consentire alle società di preparare i loro conti sulla base di sistemi di informativa finanziaria internazionalmente riconosciuti (IAS o US-GAAP - Generally Accepted Accounting Principles - negli Stati Uniti), purché essi risultino conformi alle direttive contabili. Non è raro che società diverse pubblichino conti conformi a principi contabili diversi nel medesimo Stato membro e persino nella medesima Borsa. La coesistenza di sistemi di informativa finanziaria diversi è fonte sia di confusione che di costi. Una vigilanza efficace e l'imposizione di requisiti per l'informativa finanziaria pubblicata dalle società i cui titoli sono negoziati sui mercati sono rese più difficili. Gli investitori sono privati di conti comparabili e quindi di informazioni essenziali. La negoziazione transfrontaliera è ostacolata. Per farla breve, ne risulta una frammentazione dei mercati che mette i mercati mobiliari dell'UE in una posizione di grave svantaggio competitivo a livello mondiale.

12. Con l'accelerarsi del ritmo degli affari cresce l'esigenza di un maggiore dinamismo e di una maggiore flessibilità del quadro legislativo in materia di informativa finanziaria. Occorre esaminare criticamente i lunghi processi legislativi dell'Unione per vedere se sono in grado di dare una risposta adeguata alle sfide del mercato [6]. Occorre cercare soluzioni per passare dalla rigidità e dalla natura a volte eccessivamente prescrittiva delle direttive ad un sistema più efficiente e più flessibile di requisiti di informativa finanziaria, adeguato alle esigenze dei mercati mobiliari.

[6] Nel COM (1999) 232 dell'11.05.99 "Servizi finanziari - Messa in atto del quadro di azione per i servizi finanziari: piano d'azione" si afferma (sezione IV) che le soluzioni a livello UE devono essere caratterizzate da una certa flessibilità, in modo da non essere rese immediatamente obsolete dal ritmo di cambiamento dei mercati. Questo obiettivo è pregiudicato dalla lunghezza dei tempi necessari per la formale adozione di soluzioni legislative.

La via da seguire

Un insieme unico di requisiti di informativa finanziaria

13. Il Consiglio europeo di Lisbona ha indicato come obiettivo la piena integrazione dei mercati dei servizi finanziari per il 2005. Il primo presupposto è la comparabilità dell'informativa finanziaria. I principi contabili prescelti devono rispondere alle necessità degli investitori ed essere compatibili con gli sviluppi a livello mondiale. Un sistema di informativa finanziaria internazionalmente riconosciuto è fondamentale per l'informativa finanziaria pubblicata dalle società quotate dell'UE.

14. Esistono due sistemi di informativa finanziaria attualmente utilizzati nell'UE [7] che sono in grado di offrire principi riconosciuti a livello internazionale: gli US GAAP e gli IAS. Si tratta nei due casi di sistemi di informativa finanziaria orientata agli investitori che assicurano livelli generalmente equivalenti di tutela di questi ultimi. Esistono tuttavia numerose differenze nei loro requisiti pratici di informazione.

[7] Nel 1998, circa 210 società UE hanno pubblicato conti conformi agli IAS mentre 235 hanno preparato i loro conti conformemente agli US GAAP. Le più recenti statistiche pubblicate dallo IASC indicano che oggi 275 UE società usano gli IAS.

15. Anche se si potrebbe lasciare alle forze di mercato il compito di determinare quale sistema di principi contabili preferiscono, ciò comporterebbe un ritardo, prolungando inutilmente il periodo di concorrenza tra sistemi alternativi; nel frattempo, non si avrebbe alcuna riduzione dei costi né alcun miglioramento della trasparenza. Un ritardo potrebbe anche compromettere l'obiettivo del Consiglio europeo di Lisbona di realizzare la comparabilità dei conti su scala UE entro il 2005.

Nel suo documento del 1995 sulla nuova strategia in materia contabile5 la Commissione ha espresso la sua preferenza per gli IAS come insieme di principi da utilizzare da parte delle società europee desiderose di raccogliere capitali su scala internazionale e paneuropea. Da allora lo IASC ha intrapreso un processo di revisione graduale, ma approfondita dei suoi principi contabili. Gli IAS offrono già un insieme esauriente e concettualmente solido di principi di informativa finanziaria che dovrebbe rispondere alle esigenze del mondo degli affari internazionale. Gli IAS presentano altresì il netto vantaggio di essere redatti in una prospettiva internazionale, anziché su misura per il contesto degli USA. Gli US GAAP, d'altro canto, sono voluminosi e si fondano su regole ed interpretazioni estremamente dettagliate. Per utilizzarli è necessario un lungo processo di assimilazione e di formazione. Negli Stati Uniti, la loro efficace applicazione è dovuta in larga parte ai forti poteri di regolamentazione e di sanzione esercitati dalla US Securities and Exchange Commission. L'Unione europea, ovviamente, non ha alcuna influenza sull'elaborazione degli US GAAP.

Utilizzazione degli IAS - Campo di applicazione

16. La Commissione propone che tutte le società dell'UE quotate su un mercato regolamentato [8] (si stima che ammontino a circa 6 700) siano obbligate a preparare conti consolidati conformi agli IAS. Entro due anni questo obbligo dovrebbe essere esteso a tutte le società che preparano un prospetto di offerta pubblica [9] conformemente alla direttiva sul prospetto di ammissione alla quotazione [10]. Anche le società che prevedono di lanciare un'offerta pubblica iniziale dei loro titoli potrebbero essere interessate ad utilizzare gli IAS. La Commissione propone perciò che gli Stati membri abbiano la facoltà di imporre o di permettere alle società non quotate di pubblicare conti che seguano lo stesso insieme di principi contabili che le società quotate. Più specificamente, gli Stati membri potrebbero voler estendere l'obbligo di applicare gli IAS a tutte le istituzioni finanziarie e le imprese di assicurazione non quotate, per facilitare i confronti nell'ambito dell'intero settore e per consentire una vigilanza efficiente ed efficace [11].

[8] Ai sensi dell'articolo 1, punto 13 della direttiva 93/22/CEE del Consiglio del 10 maggio 1993, relativa ai servizi di investimento nel settore dei valori mobiliari (GU L 141 dell'11.06.93, pag. 27).

[9] Disciplinate dalla direttiva 89/298/CEE del Consiglio del 17 aprile 1989 per il coordinamento delle condizioni di redazione, controllo e diffusione del prospetto da pubblicare per l'offerta pubblica di valori mobiliari (GU L 124 del 05.05.89, pag. 8).

[10] Direttiva 80/390/CEE del Consiglio, del 17 marzo 1980, per il coordinamento delle condizioni di redazione, controllo e diffusione del prospetto da pubblicare per l'ammissione di valori mobiliari alla quotazione ufficiale di una borsa valori (GU L 100 del 17.04.80, pag. 1).

[11] La proposta della Commissione non affronta i problemi della vigilanza e delle informazioni specifiche chieste dalle autorità di vigilanza. La messa in atto della proposta non dovrebbe provocare un alleggerimento dei requisiti prudenziali per gli enti regolamentati.

17. L'obbligo di utilizzare gli IAS riguarda i conti consolidati delle società quotate. Per quanto riguarda i conti che le singole società devono presentare a norma delle leggi nazionali, l'uso degli IAS potrebbe risultare inopportuno o persino non valido sotto il profilo regolamentare e fiscale. Tuttavia, per quanto possibile, gli Stati membri dovrebbero cercare di incoraggiare, spingendosi anche fino a renderlo obbligatorio, l'uso degli IAS anche per i conti delle singole società. Ciò faciliterebbe la successiva elaborazione dei conti consolidati.

Registrazione anticipata

18. La Commissione sta esaminando l'opportunità di coordinare l'impostazione delineata sopra con le sue imminenti iniziative per modernizzare le direttive sui prospetti [12] che comporteranno probabilmente un più ampio ricorso a procedure di registrazione anticipata (shelf-registration) per gli emittenti di titoli nell'UE. Al centro della registrazione anticipata vi è un "documento di riferimento" (reference document), accompagnato da una "nota sui titoli" (securities note) che verrebbe depositato presso le competenti autorità nazionali. L'obiettivo della registrazione anticipata è ottenere l'accesso ai mercati degli altri Stati membri attraverso un sistema comune di registrazione basato su informazioni di mercato comparabili, comprendenti anche l'informativa finanziaria. Fondare la registrazione anticipata su un unico insieme di principi contabili internazionali trasparenti per i conti delle società non semplificherebbe soltanto la situazione per le imprese interessate, ma contribuirebbe anche ad imprimere maggiore dinamismo all'insieme dei mercati finanziari europei.

[12] Vedi il Piano d'azione per i servizi finanziari COM(1999) 232 dell'11.04.99.

L'infrastruttura necessaria per la nuova strategia in materia di contabilità

19. Questa strategia dovrà tenere pienamente conto dell'interesse pubblico. L'Unione europea non può delegare la responsabilità della definizione dei requisiti di informativa finanziaria per le società quotate dell'UE a un organismo non governativo esterno. Nelle giurisdizioni nazionali, le autorità competenti possono delegare la stesura ad un organismo di normazione nazionale previa definizione della sua struttura statutaria. Per garantire la certezza giuridica agli utenti degli IAS nell'Unione europea occorre che i principi internazionali siano integrati nel quadro legislativo comunitario in materia di informativa finanziaria. Le autorità dell'UE devono avere il potere di esercitare la necessaria sorveglianza regolamentare e di correggere qualsiasi deficienza o problema rilevante presentato dagli IAS.

Controllo

20. Per provvedere al necessario controllo a livello pubblico, è necessario un meccanismo di omologazione UE. Il ruolo di questo meccanismo non deve essere quello di riformulare o sostituire gli IAS, ma di sovrintendere all'adozione di nuovi principi ed interpretazioni, intervenendo solo nel caso in cui questi contengano deficienze rilevanti o non tengano conto di caratteri specifici del contesto UE. Gli IAS utilizzati nell'UE saranno quelli omologati con questo meccanismo.

21. Il compito centrale del meccanismo sarà di confermare che gli IAS sono pienamente conformi all'impostazione generale dell'Unione - più specificamente, che siano compatibili con le direttive contabili comunitarie e che costituiscano una base adeguata per l'informativa finanziaria pubblicata dalle società quotate dell'UE. Si muoverebbe comunque dalla presunzione che gli IAS soddisfino tali esigenze: il meccanismo dovrebbe confermare che tale presunzione è corretta.

22. Il meccanismo di omologazione dovrebbe avere una struttura a due livelli - un livello tecnico e un livello politico - per assicurare un sufficiente controllo pubblico da parte dell'UE. La Commissione presenterà una proposta che specificherà la struttura e gli aspetti istituzionali di questo meccanismo di omologazione a due livelli più tardi nell'anno. La proposta tratterà in particolare della qualificazione giuridica del meccanismo, dei poteri e della composizione dei suoi organi costitutivi e dell'eventuale partecipazione delle autorità di regolamentazione competenti per i valori mobiliari.

Gli organi tecnici dovranno essere sottoposti ad un controllo a livello politico. Questo controllo dovrebbe essere esercitato secondo le opportune procedure istituzionali dell'UE, fondandosi sulle regole vigenti in materia di comitatologia. Al livello tecnico dovrebbe essere designato un gruppo di esperti altamente qualificati, scelti sulla base della loro conoscenza dei requisiti di informativa finanziaria nell'UE ed a livello internazionale. Inoltre, potrebbero essere necessari gruppi specializzati ad hoc per affrontare questioni particolarmente complesse o casi di principi contabili che possono avere conseguenze rilevanti sotto il profilo di vigilanza e prudenziale (specie per quanto concerne le banche, le altre istituzioni finanziarie e le imprese di assicurazione). Gli esperti non dovrebbero limitarsi ad esaminare gli IAS adottati, ma dovrebbero contribuire al processo di definizione delle norme in sede di IASC in tutte le fasi, e in particolare nello stadio iniziale.

23. Il meccanismo di omologazione assicurerà che gli IAS possano essere applicati, in pratica, nel contesto dell'UE. Si dovrà in particolare vedere se occorra una guida specifica per garantire un'applicazione uniforme e coerente dei principi. Non si tratta di riesaminare le interpretazioni generali degli IAS: lo Standing Interpretations Committee (SIC) dello IASC ha già questa funzione. L'obiettivo è quello di instaurare un dialogo costruttivo, mirato e permanente con lo IASC, in particolare con il SIC, quando sono necessarie istruzioni per l'applicazione. Per questo compito sarà necessario un coordinamento con gli organismi di normazione nazionali e, in particolare, con le autorità di vigilanza sui mercati mobiliari.

24. Il meccanismo di omologazione confermerà le date alle quali i nuovi IAS si applicheranno nell'UE. I suoi organi potrebbero concludere che sono necessarie informazioni aggiuntive o che talune opzioni previste da un certo principio non sono compatibili con le direttive contabili comunitarie. Gli organi del meccanismo consiglierebbero la Commissione in merito all'opportunità o meno di modificare le direttive alla luce degli sviluppi internazionali in materia di contabilità.

25. Le obiezioni nei confronti degli IAS - probabilmente poco frequenti - dovrebbero essere motivate ed iscritte a verbale. Qualsiasi raccomandazione formulata al livello tecnico in merito ad uno specifico principio IAS dovrebbe essere ratificata al livello politico. Per evitare una simile situazione, le perplessità in merito agli IAS in via di definizione dovranno essere espresse nella fase più precoce possibile del processo di redazione in sede di IASC. L'Unione dovrà sviluppare il coordinamento interno in tutte le fasi del processo di definizione dei principi IAS almeno per influenzare la discussione. Il meccanismo di omologazione può contribuire a coordinare la posizione europea all'interno dello IASC.

Infrastruttura per l'attuazione

26. Principi contabili più chiari definiti su basi internazionali e conti più comparabili grazie a requisiti d'informazione più uniformi per le società quotate semplificheranno notevolmente l'applicazione delle norme, in particolare sui mercati mobiliari.

Tuttavia, solo una corretta e rigorosa attuazione degli IAS migliorerà il funzionamento dei mercati mobiliari dell'UE. L'attuazione comprende una serie di elementi diversi tra cui (1) principi contabili chiari (2) tempestiva disponibilità di interpretazioni e guide all'applicazione, (3) la revisione legale, (4) la vigilanza da parte delle autorità competenti e (5) sanzioni efficaci. Ognuno di questi elementi deve funzionare bene: l'efficacia del sistema nell'offrire una solida tutela agli investitori e ai creditori sarà pari a quella del suo elemento più debole.

27. Se questo quadro deve assicurare un'informativa finanziaria di elevata qualità, la funzione di revisione legale dei conti, che vigila sulla corretta applicazione dei principi contabili, dovrà essere svolta a livelli qualitativi uniformemente elevati nell'insieme dell'Unione. A tal fine occorre dedicare urgentemente attenzione alla definizione di benchmark per la revisione contabile, allo sviluppo di norme di etica professionale e alla messa in atto di efficaci sistemi di garanzia della qualità della funzione di revisione legale dei conti. La Commissione pubblicherà una raccomandazione sulla garanzia della qualità della revisione legale dei conti. Il comitato UE per la revisione contabile intraprenderà lavori intesi a determinare un'impostazione comune in materia di principi di revisione ed etica professionale.

28. Le autorità di vigilanza dei mercati mobiliari hanno un ruolo cruciale da svolgere anche nell'assicurarsi che le società quotate adempiano ai loro obblighi in materia di informativa finanziaria. È evidentemente essenziale che sia assicurata la puntuale e coerente applicazione dei principi contabili nei mercati mobiliari soggetti alla loro vigilanza. Le autorità di regolamentazione dei mercati mobiliari dell'UE devono partecipare attivamente all'attività di esecuzione delle norme. In particolare, la Commissione si attende che le autorità di vigilanza dei mercati mobiliari europei (tramite il FESCO - Forum of European Securities Commissions) mettano a punto e applichino una politica comune in materia di esecuzione. In questo modo verrebbe assicurata la parità delle condizioni di concorrenza e si eviterebbe il pericolo della ricerca speculativa dell'ordinamento più favorevole. Un meccanismo di esame inter pares delle prassi delle autorità di vigilanza dei mercati mobiliari potrebbe costituire uno strumento utile per assicurare una politica comune.

Messa in atto, tempi e periodo transitorio

29. Prima della fine del 2000, la Commissione presenterà proposte intese ad introdurre l'obbligo per tutte le società quotate dell'UE di redigere i loro conti conformemente agli IAS (omologati) e ad attribuire agli Stati membri la facoltà di imporre o consentire alle società non quotate di redigere i loro conti conformemente agli IAS. Questa proposta stabilirà anche le regole di base del meccanismo di omologazione, le modalità del periodo transitorio, il calendario di attuazione ed una clausola di riesame per permettere una valutazione della nuova impostazione.

30. La Commissione ritiene che, per introdurre l'obbligo di utilizzazione degli IAS entro il termine del 2005 fissato dal Consiglio europeo di Lisbona per il completamento dell'attuazione del Piano d'azione per i servizi finanziari, sarà necessario un periodo transitorio per il recepimento delle nuove disposizioni nelle legislazioni nazionali e l'adeguamento delle società quotate al nuovo insieme di norme. La Commissione intende limitare la durata del periodo transitorio, che inizierà alla data di entrata in vigore dell'atto legislativo proposto, affinché al più tardi a partire dal 2005 tutte le società quotate preparino i conti consolidati conformemente agli IAS. Nel corso del periodo transitorio, gli Stati membri avrebbero il diritto di decidere quali società quotate hanno la facoltà (o l'obbligo) di utilizzare gli IAS in anticipo rispetto alla data di utilizzazione generalizzata. La Commissione ritiene che cinque anni dopo l'adozione della proposta le disposizioni, le procedure ed i meccanismi instaurati dovrebbero essere riesaminati alla luce dell'esperienza nazionale, europea ed internazionale. La Commissione procederà al monitoraggio dei progressi.

31. All'interno dell'UE, alcune grandi società applicano gli US GAAP, spesso perché sono quotate sui mercati degli Stati Uniti oppure operano in settori per i quali gli IAS non offrono ancora norme settoriali equivalenti. Gli Stati membri potrebbero permettere l'uso degli US GAAP per tutto il periodo transitorio o per una sua parte.

32. La Commissione presenterà prima della fine del 2001 proposte per modernizzare le direttive contabili comunitarie, che continueranno a costituire la base per l'informativa finanziaria pubblicata da tutte le società a responsabilità limitata nell'UE. La modernizzazione delle direttive contabili dovrebbe ridurre le probabilità di conflitti con gli IAS e aggiornare le direttive adeguandole agli ultimi sviluppi in materia di contabilità. Ciò è particolarmente importante laddove nuovi sviluppi tecnici richiedono un adattamento dei metodi contabili tradizionali, come per la rilevazione e la valutazione delle attività immateriali. La Commissione si farà consigliare dai comitati consultivi competenti in merito alle conseguenze delle nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione, e in particolare di Internet, per l'informativa finanziaria e alla conseguente necessità di interventi legislativi.

Conclusione

Il Consiglio europeo di Lisbona ha chiesto che vengano presi provvedimenti per migliorare la comparabilità dei conti delle società. La presente comunicazione della Commissione presenta un nuovo orientamento per conseguire tale obiettivo. La Commissione invita il Parlamento europeo, il Consiglio, il Comitato economico e sociale e il Comitato delle regioni ad approvare sollecitamente l'impostazione ivi delineata.

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