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Sicurezza dei pazienti e prevenzione delle infezioni associate all’assistenza sanitaria

 

SINTESI DI:

Raccomandazione sulla sicurezza dei pazienti, comprese la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria

QUAL È LO SCOPO DELLA RACCOMANDAZIONE?

  • La scarsa sicurezza dei pazienti, nel quadro dell’assistenza sanitaria, è una grave sfida per la sanità pubblica e un elevato onere economico. Ogni anno una quota tra l'8% e il 12% dei pazienti ricoverati presso gli ospedali soffre di complicazioni legate all'assistenza sanitaria ricevuta negli ospedali dell'Unione europea (UE).
  • La presente raccomandazione esorta a creare un quadro volto a migliorare la sicurezza dei pazienti* e a prevenire gli eventi sfavorevoli*, in particolare le infezioni associate all’assistenza sanitaria* che possono essere contratte nelle strutture sanitarie.

PUNTI CHIAVE

Sicurezza dei pazienti

Creazione ed elaborazione di politiche e programmi nazionali in materia di sicurezza dei pazienti

  • I paesi dell'UE dovrebbero nominare un’autorità competente responsabile per la sicurezza dei pazienti sul territorio. Tale misura contribuirebbe fra l’altro a evidenziare la sicurezza dei pazienti tra i temi prioritari nelle politiche e nei programmi sanitari a livello nazionale, regionale e locale.
  • Occorre sviluppare sistemi, procedure e strumenti più efficaci nel campo della sicurezza dell’assistenza sanitaria per migliorare la sicurezza dei pazienti. Le norme e le pratiche di sicurezza applicabili all’assistenza sanitaria dovrebbero essere oggetto di regolari revisioni.
  • Le organizzazioni professionali del settore sanitario dovrebbero essere inoltre incoraggiate a svolgere un ruolo più attivo nel quadro della sicurezza dei pazienti.
  • Occorre adottare un approccio specifico volto a promuovere pratiche di sicurezza sicure per la prevenzione degli eventi sfavorevoli più frequenti, quali gli eventi correlati alle medicazioni, le infezioni associate all’assistenza sanitaria e le complicazioni legate a un intervento chirurgico.

Coinvolgere i pazienti nel processo

I pazienti dovrebbero essere coinvolti nell’elaborazione delle politiche per la loro sicurezza attraverso le organizzazioni che li rappresentano. Dovrebbero inoltre ricevere informazioni sulle norme in vigore in materia di sicurezza dei pazienti, sulle procedure di reclamo e i mezzi di ricorso disponibili. I pazienti dovrebbero poter acquisire conoscenze di base in materia di sicurezza dei pazienti.

Migliorare l’informazione e istituire sistemi di segnalazione

  • L’istituzione di sistemi di segnalazione o il rafforzamento di quelli esistenti dovrebbe consentire di fornire informazioni sulla portata, i tipi e le cause degli incidenti legati all’assistenza sanitaria. Tali sistemi dovrebbero essere concepiti in modo tale da incoraggiare il personale sanitario a segnalare attivamente gli eventi sfavorevoli e dovrebbero offrire ai pazienti e ai loro parenti l’opportunità di condividere le loro esperienze.
  • Tali sistemi permetterebbero inoltre di integrare altri sistemi di gestione dei rischi in materia di sicurezza sanitaria, come quelli relativi alla farmacovigilanza.

Istruzione e formazione del personale sanitario

  • Il personale sanitario svolge un ruolo fondamentale nel miglioramento della sicurezza dei pazienti. È dunque importante che esso riceva un’istruzione e una formazione multidisciplinare in tale campo. Il tema della sicurezza dei pazienti dovrebbe pertanto essere integrato nei programmi di studio universitari e post-universitari, nella formazione impartita sul posto di lavoro e nello sviluppo professionale continuo del personale sanitario.
  • Tutto il personale sanitario deve essere debitamente informato sui rischi e le misure esistenti in materia di sicurezza.

Condividere le conoscenze, le esperienze e le migliori pratiche a livello dell'UE

  • Sarebbe opportuno sviluppare un sistema che consenta di classificare e misurare la sicurezza dei pazienti a livello dell'UE. A tale scopo occorre sviluppare definizioni e una terminologia comuni, nonché indicatori comparabili, che consentano ai paesi dell'UE di condividere informazioni ed esperienze acquisite a livello nazionale.
  • Tale scambio di conoscenze e di migliori pratiche permetterebbe inoltre di migliorare le politiche di sicurezza dei pazienti e di orientare meglio la ricerca in questo campo.

Prevenzione delle infezioni associate all’assistenza sanitaria

Occorre adottare una strategia di prevenzione e di controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria, con i seguenti obiettivi:

  • attuare misure di prevenzione e controllo a livello nazionale o regionale;
  • rafforzare la prevenzione e il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie;
  • istituire sistemi di sorveglianza attiva;
  • favorire l’istruzione e la formazione del personale sanitario;
  • migliorare l’informazione fornita ai pazienti.

CONTESTO

  • Le infezioni associate all’assistenza sanitaria colpiscono in media un paziente ricoverato su venti, ossia 4,1 milioni di pazienti all’anno nell’UE, e provocano 37 000 decessi. Tali decessi sono in larga misura prevenibili. La presente raccomandazione si basa sul lavoro svolto dall'Organizzazione mondiale della sanità con l'obiettivo di proporre un quadro che consenta di salvaguardare la sicurezza dei pazienti.
  • Per maggiori informazioni, consultare:

* TERMINI CHIAVE

Sicurezza dei pazienti: il fatto che un paziente non subisca conseguenze negative non necessarie o non sia esposto a potenziali conseguenze negative associate all’assistenza sanitaria.
Evento sfavorevole: un incidente con conseguenze negative per un paziente.
Infezioni associate all’assistenza sanitaria: affezioni o patologie correlate alla presenza di un agente infettivo o dei suoi prodotti in connessione con l’esposizione a strutture o procedure sanitarie o a trattamenti sanitari.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Raccomandazione del Consiglio, del 9 giugno 2009, sulla sicurezza dei pazienti, comprese la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria (2009/C 151/01) (GU C 151 del 3.7.2009, pag. 1–6)

Ultimo aggiornamento: 30.11.2016

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