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Document 52012IP0319

Preparazione del programma di lavoro 2013 della Commissione Risoluzione del Parlamento europeo dell' 11 settembre 2012 sul programma di lavoro della Commissione per il 2013 (2012/2688(RSP))

OJ C 353E, 3.12.2013, p. 25–31 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

3.12.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 353/25


Martedì 11 settembre 2012
Preparazione del programma di lavoro 2013 della Commissione

P7_TA(2012)0319

Risoluzione del Parlamento europeo dell'11 settembre 2012 sul programma di lavoro della Commissione per il 2013 (2012/2688(RSP))

2013/C 353 E/03

Il Parlamento europeo,

vista l'imminente comunicazione della Commissione sul suo programma di lavoro per il 2013,

visto l'accordo quadro vigente sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea, in particolare l'allegato 4,

vista la sua risoluzione del 4 luglio 2012 sul Consiglio europeo del giugno 2012 (1),

visto l'articolo 35, paragrafo 3, del suo regolamento,

A.

considerando che l'entità e la natura del debito sovrano e la crisi finanziaria ed economica stanno mettendo più che mai alla prova la governance dell'Unione europea;

B.

considerando che l'UE si trova a un punto critico e che non è possibile superare la crisi senza un significativo potenziamento dell'integrazione europea, in particolare nell'area dell'euro, con un corrispondente rafforzamento del controllo democratico e dell'assunzione di responsabilità;

C.

considerando che il ruolo della Commissione consiste nel promuovere l'interesse generale dell'Unione, adottare apposite iniziative a tal fine, garantire l'applicazione dei trattati, vigilare sull'attuazione del diritto dell'Unione, svolgere funzioni di coordinamento, esecuzione e gestione nonché avviare l'iter legislativo;

PARTE 1

1.

sollecita la Commissione ad avvalersi pienamente di tutti i suoi poteri e a dare prova della leadership politica necessaria per far fronte alle numerose sfide imposte dal perdurare della crisi, mirando nel contempo a conseguire la stabilità finanziaria e la ripresa economica sulla base di una maggiore competitività e di un'agenda anticrisi sostenibile, efficace e socialmente equa;

2.

ricorda di aver richiesto, il 4 luglio 2012, alla Commissione di presentare entro il mese di settembre un pacchetto di proposte legislative, nel rispetto del metodo comunitario, sulla base dei quattro elementi costitutivi individuati nella relazione dal titolo "Verso un'autentica unione economica monetaria";

3.

insiste sulla necessità che la Commissione partecipi a tutti gli effetti all'elaborazione delle relazioni alle riunioni del Consiglio europeo dell'ottobre e del dicembre 2012, che devono stabilire una chiara tabella di marcia e un calendario per il consolidamento dell'unione economica e monetaria, compreso un quadro strategico finanziario, fiscale ed economico integrato, e devono altresì condurre a tempo debito a un'unione politica più coesa e, in particolare, a una maggiore legittimità e assunzione di responsabilità democratiche sulla base di modifiche al trattato;

4.

ricorda la propria posizione in merito al pacchetto legislativo "two-pack", che è destinato a rafforzare la sorveglianza di bilancio e a potenziare la politica di bilancio nell'area dell'euro, e che prevede disposizioni volte a consentire un percorso differenziato di risanamento finanziario in caso di congiunture economiche gravi;

5.

sollecita la Commissione a presentare proposte relative all'attuazione degli impegni previsti dal patto per la crescita e l'occupazione, soprattutto al fine di stimolare investimenti sostenibili orientati alla crescita, migliorare la competitività dell'economia europea finalizzata al conseguimento degli obiettivi di Europa 2020, in particolare quelli in materia di efficienza e sostenibilità delle risorse, e rafforzare il mercato unico; invita la Commissione a utilizzare il suo programma di lavoro per il 2013 per stabilire un'agenda dettagliata in materia di crescita che si prefigga, in primo luogo, di incentivare le imprese e gli imprenditori a sviluppare i settori industriali e i servizi che garantiranno un'occupazione di lunga durata e la prosperità; sottolinea, in tale contesto, l'importanza di aumentare significativamente i "project bond" europei mediante la cooperazione tra il bilancio dell'UE e la Banca europea per gli investimenti;

6.

segnala inoltre la necessità di una riduzione duratura e simmetrica degli squilibri macroeconomici eccessivi e chiede che vengano apportate modifiche concrete alla legislazione fiscale dell'UE in modo da affrontare tutti gli aspetti legati ai paradisi fiscali e all'evasione fiscale;

7.

invita la Commissione a compiere ogni sforzo possibile per agevolare una rapida approvazione del quadro finanziario pluriennale (QFP) e dei relativi programmi legislativi pluriennali, con la piena partecipazione del Parlamento e nel debito rispetto dei suoi diritti codecisionali; sostiene fermamente l'impegno a trasformare il bilancio dell'UE in un catalizzatore della crescita e dell'occupazione in tutta Europa; invita, a tale proposito, la Commissione a difendere la proposta del Parlamento di garantire che il bilancio dell'Unione tenga maggiormente conto delle sue esigenze e dei suoi obiettivi politici;

8.

insiste nondimeno sul fatto che la riforma del sistema delle risorse proprie, compresa la creazione di nuove risorse proprie, costituisce un elemento essenziale, senza il quale esistono scarse prospettive di accordo sul nuovo QFP; chiede alla Commissione di sostenere la richiesta, presentata da diversi Stati membri, di una cooperazione rafforzata in quest'ambito; sottolinea tuttavia che è auspicabile raggiungere un accordo di massima entro la fine dell'anno in corso;

9.

esorta la Commissione a migliorare la coerenza del proprio programma legislativo, a innalzare la qualità redazionale degli atti legislativi, a potenziare le proprie valutazioni d'impatto sulle proposte legislative, a proporre, ove opportuno, l'utilizzo di tavole di concordanza ai fini di un migliore recepimento del diritto dell'UE e a sostenere il Parlamento nei negoziati con il Consiglio sull'utilizzo degli atti delegati e degli atti di esecuzione; ribadisce la richiesta, espressa a più riprese, che sia rinegoziato l'accordo interistituzionale del 2003 "Legiferare meglio";

10.

chiede alla Commissione di tenere in debito conto le posizioni settoriali specifiche del Parlamento di seguito esposte nella parte 2 in appresso;

PARTE 2

Esecuzione

11.

pone l'accento sulla fondamentale importanza di un adeguato e tempestivo recepimento del diritto dell'UE nella legislazione nazionale degli Stati membri ed esorta la Commissione a esercitare il suo potere esecutivo avviando, se necessario, procedure di infrazione atte ad assicurare un corretto recepimento e un'applicazione efficace;

12.

incoraggia la Commissione a proporre l'introduzione di dichiarazioni nazionali di gestione obbligatorie, firmate al livello politico appropriato e riguardanti tutti i fondi dell'UE soggetti a gestione concorrente; sollecita un'azione continua di semplificazione dei programmi dell'UE, specialmente nel settore della ricerca e dell'innovazione; chiede alla Commissione di monitorare strettamente l'utilizzo degli strumenti di ingegneria finanziaria (FEI); chiede la realizzazione di valutazioni sistematiche, periodiche e indipendenti, per garantire che tutte le spese conseguano i risultati auspicati in modo efficiente sotto il profilo dei costi;

13.

auspica che la Commissione presenti per tempo i progetti di bilancio rettificativi necessari al fine di provvedere a che i livelli di pagamento siano in linea con le misure convenute dal Consiglio europeo di giugno 2012 per stimolare la crescita e siano sufficienti per far fronte agli impegni da liquidare;

Mercato unico

14.

invita la Commissione a proseguire la concentrazione sul miglioramento della governance del mercato unico, a rinnovare l'impegno per conseguire la semplificazione amministrativa, a riservare adeguata considerazione alle proposte di regolamento, se del caso, rispetto alle direttive onde assicurare la proporzionalità delle misure proposte e a monitorare i progressi verso la piena attuazione dell'acquis del mercato unico, specialmente nel settore dei servizi, compresa la possibilità di procedure di "infrazione rapida"; sottolinea che occorre riservare debita considerazione per le dimensioni economica, sociale e ambientale del mercato unico;

15.

attende con impazienza le proposte della Commissione per l'Atto per il mercato unico II in riferimento alle azioni prioritarie volte a incentivare la crescita, l'occupazione e la fiducia nel mercato unico; sollecita l'attivazione della cooperazione rafforzata ove opportuna e necessaria;

16.

invita la Commissione a valutare in modo più sistematico l'impatto delle proprie proposte sulle PMI, su cui l'Europa conta ai fini di creare numerosi posti di lavoro; sollecita la Commissione, in detto contesto, a scoraggiare attivamente la pratica di andare oltre la legislazione UE a livello nazionale, che altera le condizioni di concorrenza leale nel mercato interno; chiede l'ulteriore riduzione degli oneri burocratici;

17.

conferma il suo sostegno alla priorità attribuita dalla Commissione all'agenda digitale; sollecita proposte intese a fornire maggiori servizi transfrontalieri ai consumatori nell'UE;

18.

ricorda la necessità di procedere a una robusta revisione della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti (direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio) (2) che garantisca la salute e la sicurezza dei consumatori agevolando altresì gli scambi di merci, in particolare per le PMI; chiede alla Commissione di proporre un regolamento trasversale sulla vigilanza del mercato, applicabile a tutti prodotti; chiede inoltre che siano predisposti efficaci mezzi di ricorso in relazione ai servizi finanziari al dettaglio e un approccio orizzontale comune coordinato al fine di tutelare i consumatori;

19.

sollecita la Commissione a migliorare il suo comportamento normativo per le PMI e le microimprese, calibrando la legislazione alle esigenze delle PMI e promuovendo l'introduzione di deroghe appropriate;

20.

sollecita la Commissione a proseguire la riforma dei diritti di proprietà intellettuale, da adattare all'ambiente internet e da basare sulla legittimità sociale, con dovuto rispetto per i diritti fondamentali, compreso il completamento della riforma dei diritti di proprietà industriale per stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro in Europa; invita la Commissione a tenere in considerazione i problemi giuridici emersi nel contenzioso riguardante l'Accordo commerciale anticontraffazione (ACTA) nell'ambito della proposta sulla revisione della legislazione sul marchio dell'UE;

Clima, ambiente, energia e trasporti

21.

insiste sulla necessità di attuare una tabella di marcia sull'uso efficiente delle risorse in Europa al fine di istituire incentivi per lo sviluppo dell'economia verde, promuovere la biodiversità e la lotta contro i cambiamenti climatici, compresa l'integrazione di misure di uso efficiente delle risorse nei termini previsti nella strategia Europa 2020;

22.

ritiene che il Semestre europeo debba essere l'occasione per ogni Stato membro di dar conto dei propri impegni riguardo alla Strategia EU 2020, il Patto Euro Plus, l'Atto per il mercato unico e altri importanti obiettivi UE;

23.

chiede alla Commissione di presentare senza indugio proposte per colmare le lacune dell'attuale sistema di scambio di quote di emissione, al fine di evitare il tracollo del sistema;

24.

invita la Commissione a presentare un piano d'azione dettagliato in cui figurino le misure finalizzate al raggiungimento di un mercato unico dell'energia pienamente integrato e interconnesso, e sottolinea l'importanza di fornire all'Unione una moderna infrastruttura di rete;

25.

invita la Commissione ad attuare la tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050, incluse le sue tappe intermedie;

26.

chiede che la Commissione elabori una strategia volta a fronteggiare l'impatto prodotto dall'aumento dei prezzi dell'energia sui membri della società;

27.

ritiene che la crisi debba essere utilizzata come un'opportunità per trasformare il nostro modello di sviluppo della società con l'obiettivo di creare un'economia altamente efficiente, basata sulle energie rinnovabili e capace di adattarsi ai cambiamenti climatici; pone l'accento sulla necessità che la Commissione presenti proposte relative a un pacchetto "energia e clima" per il 2030 basato sugli attuali tre pilastri, ossia riduzione dei gas a effetto serra, fonti di energia rinnovabili ed efficienza energetica;

28.

condivide l'accento posto dalla Commissione sulla necessità di modernizzare la rete europea di trasporto multimodale, che è determinante per il successo del mercato interno; invita la Commissione a tenere fede al proprio impegno a favore del settore ferroviario e a estendere le competenze dell'Agenzia ferroviaria europea nell'ambito della certificazione di sicurezza e dell'armonizzazione del materiale rotabile;

29.

deplora che non sia stato possibile dare piena attuazione all'iniziativa "cielo unico europeo" e invita la Commissione a rinnovare i propri sforzi a tal fine;

Società coese e inclusive – Europa dei cittadini

30.

valuta molto positivamente la particolare attenzione dedicata dalla Commissione all'occupazione giovanile e le sue proposte intese a rafforzare la capacità dell'UE di promuovere l'istruzione e la formazione; si attende che la comunicazione quadro sul pacchetto "occupazione" includa obiettivi e tempistiche chiari come pure proposte concrete per quanto concerne la mobilità giovanile, la garanzia per i giovani, il quadro per la qualità dei tirocini, le competenze linguistiche e l'imprenditorialità giovanile, nell'ottica di contrastare l'elevato tasso di disoccupazione fra i giovani; si aspetta altresì misure concrete finalizzate alla riduzione della povertà, alla riforma del mercato del lavoro e all'introduzione di standard sociali, in modo che gli Stati membri che lo desiderano possano attuare un approccio equilibrato improntato alla "flessicurezza"; chiede che sia posto un accento maggiore sull'occupazione delle persone disabili nel contesto di una società in via di invecchiamento;

31.

sottolinea l'importanza degli investimenti nel capitale umano e nella ricerca e sviluppo, nonché di un'istruzione e di una formazione adeguate per agevolare la mobilità professionale; invita inoltre a proseguire i lavori sulle questioni concernenti la violenza contro le donne e la tratta di esseri umani;

32.

invita nuovamente a varare una solida politica di coesione a livello di UE per il periodo successivo al 2013, che dovrà ottimizzare i fondi e i programmi esistenti, assicurare risorse finanziarie adeguate, basarsi su una governance multilivello e garantire la conformità agli obiettivi della strategia Europa 2020; insiste sulla necessità di migliorare l'efficienza e la capacità di risposta del Fondo di solidarietà e si attende delle proposte a tal fine; è persuaso della possibilità di trovare, con i mezzi opportuni, un terreno comune per le politiche di coesione e di R&S dell'UE, che devono essere orientate verso la crescita e la competitività rispettando nel contempo i principi di coesione economica, sociale e territoriale nonché il principio dell'eccellenza;

33.

sostiene le iniziative condotte a livello di Unione europea per integrare gli sforzi nazionali intesi ad aumentare il microcredito e a promuovere l'imprenditorialità sociale, che assicura servizi forniti in misura non sufficiente dal settore pubblico o privato;

34.

plaude all'approccio più deciso adottato dalla Commissione nella tutela dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali in tutta l'UE; chiede che l'Agenzia per i diritti fondamentali sia sottoposta a revisione al fine di garantire un monitoraggio e un'applicazione efficaci della Carta dei diritti dell'uomo e il suo allineamento al trattato di Lisbona; sostiene i negoziati condotti dalla Commissione in merito all'accesso dell'UE alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo;

35.

invita la Commissione a esaminare l'attuazione della direttiva che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica (direttiva 2000/43/CE del Consiglio) (3) e il recepimento della decisione quadro sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale (decisione quadro 2008/913/GAI del Consiglio) (4), e deplora che il quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom non sia giuridicamente vincolante;

36.

invita la Commissione ad assicurare la libertà di circolazione delle persone e il pieno rispetto dell'acquis di Schengen; pone l'accento sulla necessità di sostituire l'inadeguato sistema di revisione tra pari attuato dagli Stati membri e chiede che la Commissione assuma la piena responsabilità della supervisione delle norme Schengen; valuta positivamente il fatto che la Commissione appoggi la sua posizione in merito alla base giuridica delle norme Schengen;

37.

si rammarica dell'assenza di una proposta legislativa sul rafforzamento della solidarietà in materia di asilo all'interno dell'UE; chiede che sia presentata una proposta legislativa per istituire un sistema europeo comune di asilo che coniughi responsabilità e solidarietà;

38.

sottolinea l'importanza di adottare il regolamento che istituisce un quadro generale sulla protezione dei dati e la direttiva sulla protezione dei dati in materia di prevenzione, accertamento dei reati, indagini o azione penale, al fine di garantire che le eventuali ulteriori misure antiterrorismo mantengano livelli elevati di riservatezza e protezione dei dati; invita la Commissione a presentare la propria revisione della direttiva riguardante la conservazione di dati (direttiva 2006/24/EC del Parlamento europeo e del Consiglio) (5);

39.

sostiene fermamente la priorità attribuita dalla Commissione all'attuazione di iniziative orientate al cittadino nel contesto della proposta di decisione relativa all'anno europeo dei cittadini (2013) (COM(2011)0489) al fine di rafforzare ulteriormente la consapevolezza dei cittadini in merito ai diritti connessi alla cittadinanza dell'Unione;

Agricoltura e pesca

40.

prende atto della riforma in corso della politica agricola comune; valuta positivamente l'impegno della Commissione di promuovere un approccio equilibrato e integrato che salvaguardi sia la produzione sostenibile ed efficiente di prodotti alimentari di qualità elevata e a prezzi accessibili, sia il rispetto del valore ambientale e patrimoniale delle zone rurali; sollecita ad assicurare che la PAC sia conforme alla strategia Europa 2020 al fine di incoraggiare l'innovazione nell'agricoltura e promuovere la sostenibilità, l'equità e la competitività dell'agricoltura europea a livello locale e regionale;

41.

sottolinea che la riforma della politica comune della pesca deve essere ambiziosa al fine di creare stock ittici sostenibili e sani a lungo termine; esorta la Commissione a garantire che l'articolo 43, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) sia la base giuridica delle sue proposte e a limitare il ricorso all'articolo 43, paragrafo 3, alle proposte strettamente correlate alla fissazione e ripartizione delle possibilità di pesca; ribadisce la sua opposizione alla pratica dei rigetti e alle misure inopportune e costose finalizzate a ridurre la capacità delle flotte;

Politica estera e di sviluppo

42.

invita la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna a collaborare per proporre iniziative ben coordinate al Consiglio nel settore della politica estera e di sicurezza comune; sollecita la Commissione a riunire tutte le sue attività e i suoi servizi pertinenti, tra cui la politica di sviluppo, allo scopo di conseguire gli obiettivi internazionali del trattato di Lisbona e, in particolare, quelli sanciti all'articolo 208 del TFUE, riguardanti la coerenza delle politiche per lo sviluppo, restando nel contempo fedele ai valori sui quali è fondata l'Unione stessa;

43.

auspica iniziative legislative relative alla revisione della base giuridica per la prossima generazione di strumenti di assistenza finanziaria esterna, al fine di sfruttare pienamente il sistema degli atti delegati; chiede maggiore flessibilità nell'erogare assistenza finanziaria in situazioni di crisi;

44.

si attende che la Commissione sostenga l'allargamento dell'Unione affinché includa qualsiasi paese europeo che rispetti i valori dell'Unione e si impegni a promuoverli, tenendo conto nel contempo dell'obbligo dei paesi candidati all'adesione di rispettare i criteri di Copenaghen e della capacità di integrazione dell'Unione; ritiene che l'Unione perderebbe autorità morale e credibilità politica a livello mondiale se dovesse chiudere le porte ai suoi vicini; si aspetta che la Commissione prosegua il suo lavoro nell'ambito dei negoziati di adesione in corso;

45.

invita la Commissione ad applicare una politica di sviluppo più orientata ai risultati garantendo una maggiore efficacia degli aiuti, una coerenza più rigorosa delle politiche e un migliore coordinamento dei donatori a livello nazionale, unionale e globale, operando sempre più spesso con interlocutori globali emergenti; ribadisce la necessità di istituire uno speciale fondo fiduciario per contrastare il problema della malnutrizione nei paesi in via di sviluppo e di avviare un processo di consultazione sul fenomeno dell'appropriazione dei terreni; esorta la Commissione a garantire una maggiore efficacia degli aiuti dell'Unione europea, tenendo conto dei possibili obiettivi di sviluppo del millennio post 2015;

Commercio

46.

ritiene che l'apertura reciproca ed equilibrata dei mercati sia uno strumento politico strategico per l'occupazione e la crescita interna dell'UE; sottolinea l'importanza di coinvolgere il Parlamento in tutte le fasi dei negoziati e conferma il suo impegno a favore di un approccio multilaterale nell'ambito degli scambi internazionali; sottolinea l'importanza della lotta contro il protezionismo a livello multilaterale e tramite tutti gli accordi commerciali;

47.

sostiene gli sforzi esplicati dalla Commissione in tutti i negoziati commerciali bilaterali e regionali in corso; riconosce la necessità di progressi continui nella conclusione di accordi di libero scambio bilaterali con importanti partner;

48.

sottolinea l'importanza che conferisce all'integrazione di diritti umani, norme sociali e ambientali e responsabilità sociale delle imprese in tutte le politiche internazionali, unitamente a norme chiare per quanto riguarda il comportamento responsabile delle imprese europee;

*

* *

49.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


(1)  Testi approvati, P7_TA(2012)0292.

(2)  GU L 11 del 15.1.2002, pag. 4.

(3)  GU L 180 del 19.7.2000, pag. 22.

(4)  GU L 328 del 6.12.2008, pag. 55.

(5)  GU L 105 del 13.4.2006, pag. 54.


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