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Tutela consolare nell’Unione europea: più protezione per i cittadini dell’UE all’estero

 

SINTESI

Quasi 7 milioni di cittadini dell’Unione europea (UE) viaggiano o vivono al di fuori dell’UE in luoghi dove il loro paese non ha un’ambasciata o un consolato.

Durante il loro soggiorno, potrebbero avere bisogno di assistenza da parte delle autorità consolari, ad esempio se il loro passaporto è andato perso o rubato, se sono vittime di un incidente o se si trovano nel corso di una crisi politica che richiede la loro evacuazione.

CHE COSA FA LA DIRETTIVA?

Determina come e quando i cittadini dell’UE in difficoltà in un paese terzo abbiano il diritto di godere della protezione delle ambasciate o dei consolati degli altri paesi dell’Unione europea se il loro paese non è rappresentato.

PUNTI CHIAVE

Tutela consolare non discriminatoria

Gli altri paesi dell’UE devono fornire ai cittadini dell’UE non rappresentati tutta l’assistenza che avrebbero fornito ai propri cittadini, come

  • l’assistenza in caso di decesso;
  • l’assistenza in caso di grave incidente o malattia;
  • l’assistenza in caso di arresto o detenzione;
  • l’assistenza alle vittime di reati;
  • l’aiuto e il rimpatrio in caso di emergenza.

La direttiva chiarisce inoltre in quale misura i cittadini di paesi terzi familiari di cittadini dell’Unione possono ottenere assistenza.

Misure di coordinamento e di cooperazione

La nuova direttiva chiarisce inoltre le norme su come dovrebbe essere coordinata assistenza fra i paesi dell’Unione europea e il ruolo delle delegazioni dell’UE.

Il paese di origine dell’UE dei cittadini sarà sempre consultato dal paese da cui il cittadino sta chiedendo aiuto e può, in qualsiasi momento, decidere di prendersi cura dei propri cittadini, anche se non ha un’ambasciata o un consolato nel paese interessato (per esempio fornendo informazioni al telefono, contattando la famiglia o gli amici, o per mezzo di servizi consolari online).

Il cittadino può essere trasferito da un’ambasciata a un’altra, dal momento che i paesi dell’UE presenti in tale paese possono accordarsi a livello locale su chi debba prendersi cura di chi, al fine di garantire una protezione efficace per i cittadini dell’UE. Tali accordi dovranno essere resi pubblici.

I cittadini possono ottenere informazioni in materia di assistenza e di eventuali accordi in essere tra consolati contattando la delegazione dell’UE nel paese in questione.

Situazioni di crisi

La direttiva stabilisce le norme per garantire che i cittadini non rappresentati siano debitamente presi in considerazione e pienamente assistiti in situazioni di crisi. In questi casi, una chiara ripartizione delle responsabilità e il coordinamento sono essenziali per evitare che i cittadini dell’UE siano trascurati.

Procedure finanziarie

Se l’assistenza fornita comporta costi o commissioni, i cittadini dell’Unione non rappresentati non dovrebbero pagare più dei cittadini del paese dell’UE che li assiste.

Ai cittadini che non sono in grado di pagare questi costi sul posto verrà chiesto di firmare un modulo con il quale si impegnano a rimborsare tali costi alle proprie autorità.

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA LA DIRETTIVA?

A decorrere dal 1o maggio 2018.

CONTESTO

I trattati europei garantiscono a tutti i cittadini dell’UE il diritto alla parità di trattamento in materia di tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi paese dell’UE quando sono in viaggio o se vivono al di fuori dell’UE e il proprio paese non è rappresentato (cfr. l’articolo 20, paragrafo 2, comma c e l’articolo 23 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea; l’articolo 46 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE).

Sotto il regime giuridico precedente, i paesi dell’UE dovevano stabilire le norme necessarie tra loro. Ciò ha preso la forma di una decisione del Consiglio (decisione 95/553/CE del Consiglio, sulla tutela consolare dei cittadini dell’Unione non rappresentati).

La nuova direttiva abroga la decisione 95/553/CE a decorrere dal 1o maggio 2018. L’obiettivo è facilitare ulteriormente la cooperazione e il coordinamento tra le autorità consolari e rafforzare il diritto alla tutela consolare dei cittadini dell’UE.

Per ulteriori informazioni consultare:

ATTO

Direttiva (UE) 2015/637 del Consiglio, del 20 aprile 2015, sulle misure di coordinamento e cooperazione per facilitare la tutela consolare dei cittadini dell’Unione non rappresentati nei paesi terzi e che abroga la decisione 95/553/CE

RIFERIMENTI

Atto

Data di entrata in vigore

Data limite di trasposizione negli Stati membri

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

Direttiva (UE) 2015/637 del Consiglio

14.5.2015

1.5.2018

GU L 106 del 24.4.2015, pagg. 1-13

ATTI COLLEGATI

95/553/CE: Decisione dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 19 dicembre 1995, riguardante la tutela dei cittadini dell’Unione europea da parte delle rappresentanze diplomatiche e consolari (GU L 314 del 28.12.1995, pagg. 73-76)

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Tutela consolare dei cittadini dell’Unione nei paesi terzi: Bilancio e prospettive [COM(2011) 149 def. del 23 marzo 2011]

Ultimo aggiornamento: 19.08.2015

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