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Flessibilità delle norme sul patto di stabilità e di crescita: rafforzare il legame fra riforme strutturali, investimenti e responsabilità fiscale

 

SINTESI DI:

Comunicazione (COM(2015) 12 final) – Sfruttare al meglio la flessibilità consentita dalle norme vigenti del patto di stabilità e crescita

QUAL È LO SCOPO DELLA COMUNICAZIONE?

  • Dà indicazioni sul modo migliore di usare la flessibilità offerta dalle norme vigenti del patto di stabilità e crescita senza cambiarle.
  • Ciò aiuterebbe a rafforzare il legame tra riforme strutturali, investimenti e responsabilità fiscale, in modo da stimolare la creazione di posti di lavoro e la crescita nell’Unione europea (UE).

PUNTI CHIAVE

  • Le indicazioni hanno tre obiettivi principali:
  • Il grado di flessibilità varia a seconda che un paese dell’UE sia soggetto al braccio preventivo — cioè abbia un disavanzo pubblico non superiore al 3 % del prodotto interno lordo (PIL) e un debito pubblico inferiore al 60 % del PIL o in significativa diminuzione — oppure no e sia perciò soggetto a una procedura per i disavanzi eccessivi ai sensi del braccio correttivo del patto di stabilità e crescita. Questi ultimi paesi sono soggetti a condizioni più restrittive.

Chiarimenti in materia di riforme strutturali

  • La Commissione spiega che potrà prendere in considerazione l’impatto delle riforme strutturali se:
    • saranno importanti;
    • comporteranno effetti positivi a lungo termine e verificabili sul bilancio, anche mediante il rafforzamento del potenziale di crescita sostenibile;
    • saranno attuate integralmente.
  • Per misure di riforme considerate ex ante, i paesi dell’UE devono presentare un piano di riforme con informazioni dettagliate e scadenze affidabili.
  • La Commissione valuta le riforme prima di raccomandare al Consiglio un’eventuale deviazione temporanea dall’obiettivo di bilancio a medio termine o dal percorso di avvicinamento ad esso.
    • Per i paesi che non sono soggetti alla procedura per i disavanzi eccessivi (braccio preventivo), può essere autorizzata una deviazione massima dello 0,5 % del PIL, purché si concluda entro quattro anni dall’attivazione della clausola per le riforme strutturali.
    • Per i paesi che sono soggetti alla procedura per i disavanzi eccessivi (braccio correttivo), la Commissione può dar loro più tempo per rientrare nel limite del 3 % del PIL, a condizione che le riforme vengano intraprese e i paesi abbiano compiuto sforzi sufficienti per correggere i loro disavanzi eccessivi.

Chiarimenti in merito agli investimenti

La Commissione afferma che:

  • i contributi dei paesi dell’UE al FEIS non conteranno al momento della definizione dell’aggiustamento di bilancio sia nell’ambito del braccio preventivo sia di quello correttivo del patto di stabilità e crescita, poiché gli obiettivi specifici escludono le misure una tantum. Se il disavanzo di un paese supera il 3 % del PIL, la Commissione non avvierà una procedura per i disavanzi eccessivi se questi sono dovuti ai contributi, purché si preveda che la deviazione sia limitata e temporanea;
  • i paesi che non sono soggetti a una procedura per i disavanzi eccessivi possono deviare temporaneamente dall’obbiettivo di bilancio a medio termine o dal percorso di avvicinamento a esso, soprattutto nei casi di crescita negativa o di PIL ben al di sotto del suo potenziale, se tali paesi investono direttamente in progetti cofinanziati dall’UE nel quadro della politica strutturale e di coesione (compresi i progetti cofinanziati nell’ambito dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile), delle reti transeuropee e del meccanismo per collegare l’Europa, nonché in progetti cofinanziati dal FEIS.

Chiarimenti riguardanti le condizioni congiunturali

Per tenere meglio in considerazione le fluttuazioni della congiuntura economica, la Commissione userà una matrice che specifica l’aggiustamento di bilancio appropriato e auspicabile da parte dei paesi soggetti al braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Ciò significa che tali paesi devono compiere uno sforzo di bilancio maggiore quando i tempi saranno migliori.

CONTESTO

DOCUMENTO PRINCIPALE

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti «Sfruttare al meglio la flessibilità consentita dalle norme vigenti del patto di stabilità e crescita», COM(2015) 12 final del 13.1.2015

Ultimo aggiornamento: 30.03.2017

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