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Document 52008DC0447

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo - Verso un partenariato strategico UE-Messico

/* COM/2008/0447 def. */

52008DC0447

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo - Verso un partenariato strategico UE-Messico /* COM/2008/0447 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 15.7.2008

COM(2008)447 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Verso un partenariato strategico UE-Messico

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Verso un partenariato strategico UE-Messico

1. Il Messico nel contesto mondiale

Con una popolazione di oltre 105 milioni di abitanti e un reddito pro capite di quasi 10 000 USD, il Messico è una delle due maggiori economie dell'America latina. Il paese è membro dell'accordo nordamericano di libero scambio (NAFTA) dal 1994 e ha concluso una serie di accordi di libero scambio (ALS) con i suoi principali partner commerciali. Ora come ora, il Messico è uno dei pochi paesi emergenti ad avere un ALS con gli Stati Uniti, l'UE e il Giappone. A ciò si aggiungono gli accordi sottoscritti con la maggior parte dei paesi latinoamericani, con i paesi EFTA e con Israele. Questa rete di accordi commerciali copre una proporzione molto rilevante del commercio estero del paese.

Il Messico è l'unico paese latinoamericano tra i membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE), a cui ha aderito nel 1994; essendo un’economia emergente, svolge un ruolo importante nel processo di allargamento e di maggiore impegno dell’OCSE, volto a estendere il dialogo globale di Heiligendamm ad altre economie emergenti. Il Messico, inoltre, è un membro attivo dell'Organizzazione mondiale del commercio.

I fondamentali macroeconomici del Messico sono positivi. Le sue relazioni con le istituzioni finanziarie internazionali sono quasi un "modello" nell'America latina attuale. Il Messico è una delle prime destinazioni mondiali dei flussi di investimenti esteri diretti (IED) e, come paese beneficiario, vanta il volume più elevato di IED di tutta l'America latina (174 miliardi di euro). Il paese sta inoltre diventando una delle pochissime fonti rilevanti di IED per i paesi terzi (26,7 miliardi di euro) dopo gli Stati Uniti, l'UE e paesi selezionati dell'America latina.

Negli ultimi vent'anni, il Messico ha conosciuto cambiamenti politici e socioeconomici significativi e ha realizzato un notevole processo di modernizzazione, ma deve ancora affrontare varie sfide di rilievo e, in particolare, un problema storico di disuguaglianza e di distribuzione non equa della ricchezza. Negli ultimi decenni si è inoltre creato un divario nord-sud in termini di crescita e di reddito che contribuisce a generare importanti flussi migratori interni e verso altri paesi, specialmente gli Stati Uniti. Più in generale, il livello di coesione sociale del paese deve ancora essere innalzato. Occorre inoltre registrare ulteriori progressi in settori come la governance e la tutela dei diritti umani a livello locale. A ciò si aggiunge un problema di sicurezza dovuto a una forte escalation della criminalità organizzata e al dilagare del traffico di droga. A livello economico, le principali sfide risiedono nel settore della competitività sul mercato e della concorrenza, soprattutto in reti essenziali quali le telecomunicazioni, e nella realizzazione di riforme fiscali volte a ridurre la dipendenza del bilancio dai proventi del petrolio.

Questi problemi e sfide che il Messico deve affrontare non devono però sminuire la portata dei cambiamenti che il paese ha registrato negli ultimi due decenni. Il Messico ha realizzato una crescita a tutti i livelli, dispone ancora di un notevole potenziale e assumerà un ruolo sempre più rilevante sulla scena mondiale.

La posizione geografica strategica ai confini con gli Stati Uniti rappresenta per il Messico un vantaggio importante per il suo ruolo in America latina, dove è un attore importante a livello politico, economico e culturale; il Messico, inoltre, assumerà con il tempo un ruolo più importante nelle questioni globali. La sua economia è pienamente integrata nel quadro del NAFTA e la ricchezza della sua cultura conosce un’eco notevole nei paesi dell’America latina. Il Messico costituisce un effettivo “ponte” culturale, politico e fisico tra l’America settentrionale e l’America latina e, in parte, anche tra i paesi industrializzati e i paesi emergenti. La sua posizione di “ponte” rappresenta uno dei principali vantaggi nel contesto di una comunità internazionale progressivamente multilaterale e multiculturale. Ora che il suo peso economico è sempre più evidente, il Messico sta diventando più determinato e aspira ad assumere un ruolo più attivo nell’attuale contesto internazionale in rapido cambiamento.

Tale determinazione rappresenta un’evoluzione importante rispetto al passato, quando il Messico, per ragioni storiche e geopolitiche, assumeva generalmente un atteggiamento prudente nelle questioni internazionali. Anche in passato, tuttavia, il paese ha sottolineato sistematicamente l’importanza di un approccio multilaterale – una posizione che l’ha contraddistinto e che si è rafforzata con il passare del tempo. Il Messico ha contribuito attivamente e con coerenza alle attività delle Nazioni Unite, di cui è membro; per quanto riguarda il contributo al bilancio dell’ONU, il Messico è decimo al mondo, primo in America latina e da solo stanzia circa il 50% dei contributi finanziari della regione.

2. L'UE e il Messico

A metà degli anni '90, l'Unione europea ha negoziato con il Messico un accordo di partenariato economico, coordinamento politico e cooperazione, firmato nel 1997 e entrato in vigore nel 2000. Questo accordo, in appresso denominato "accordo globale", forniva un quadro adeguato per approfondire e intensificare le relazioni politiche UE-Messico (vedi ALLEGATO 1) sulla base di tre elementi fondamentali: dialogo politico, commercio e cooperazione. L’Unione poteva così rafforzare il suo ruolo economico e commerciale nel paese, che è stato sottoposto a una notevole pressione dall’entrata in vigore del NAFTA nel 1994.

A partire dalla fine del 2004, sulla base delle loro crescenti relazioni economiche, l’Unione europea e il Messico hanno deciso di concentrare i loro sforzi per intensificare i contatti ad alto livello. Tale processo ha raggiunto il suo culmine nel Consiglio congiunto UE-Messico dell’aprile 2007, dove le parti hanno riconosciuto che le loro relazioni bilaterali erano migliorate dal punto di vista qualitativo e che i vincoli reciproci si erano rafforzati. Nel 2007 e 2008, vari rappresentanti della Commissione europea e degli Stati membri dell’Unione, tra cui, nel maggio 2008, il presidente della Commissione europea, hanno svolto visite ufficiali ad alto livello in Messico. Nello stesso periodo, il presidente Calderón si è recato due volte in Europa, è stato in varie capitali europee e, nel giugno 2007, ha reso visita alle istituzioni europee a Bruxelles. Vari ministri messicani, allo stesso modo, hanno compiuto missioni di vasta portata in paesi europei.

Dall’entrata in vigore dell’accordo globale, e soprattutto negli ultimi anni, l’Unione europea e il Messico hanno instaurato un dialogo politico intenso e aperto su questioni di interesse comune. Tali sviluppi hanno instaurato un’atmosfera positiva per le relazioni UE-Messico e hanno creato le condizioni politiche necessarie per intensificare il dialogo sulle questioni globali. In tale contesto, si è sentita la necessità di istituire un quadro politico più ampio e ambizioso tra l’Unione europea e il Messico per tradurre il dialogo politico in un reale strumento di coordinamento delle loro posizioni sulle questioni globali e su quelle di interesse comune, nell’ambito dei consessi multilaterali e delle istituzioni internazionali.

La cooperazione è uno dei pilastri dell’accordo globale e, di conseguenza, l'Unione europea e il Messico sono impegnate in attività importanti e innovative di cooperazione allo sviluppo. È stato inoltre avviato un dialogo politico in settori quali l'ambiente e il cambiamento climatico, nonché nell’ambito della coesione sociale. Il dialogo in tali settori è inteso a orientare le attività di cooperazione e, allo stesso tempo, rappresenta uno strumento essenziale per il coordinamento tra l'Unione europea e il Messico su questioni globali sensibili. Di fatto, sulla questione del cambiamento climatico il Messico ha adottato posizioni molto simili a quelle dell’Unione europea. Entro la fine dell’anno sarà avviato molto probabilmente un dialogo politico riguardo all'istruzione e alla cultura, sulla base dei programmi esistenti nei settori della gioventù e dell’istruzione superiore e degli strumenti di cooperazione recentemente sviluppati nell’ambito della cultura.

Le notevoli capacità scientifiche e tecnologiche del Messico e la varietà di cui dispone nel settore della conoscenza lo rendono un partner attraente per l’Europa in un’ottica di cooperazione. Dall’entrata in vigore dell’accordo settoriale di cooperazione scientifica e tecnologica concluso nel 2004 tra la Comunità europea e gli Stati Uniti messicani, la loro cooperazione in questi settori si è considerevolmente intensificata. Parallelamente, sono stati avviati programmi e iniziative in settori quali i diritti dell’uomo, la cultura, lo sviluppo delle PMI, l’agevolazione degli scambi commerciali, ecc.

Il progressivo rafforzamento delle relazioni bilaterali ha portato infine l’Unione europea e il Messico a definire chiaramente la necessità di rafforzare i legami politici bilaterali e, in particolare, di creare un "partenariato strategico”. Per il Messico, il legame con l’Unione europea è un elemento decisivo per la diversità e l’equilibrio a livello politico nelle relazioni internazionali.

3. Argomenti in favore di un partenariato strategico UE-Messico

Vi sono vari argomenti in favore di un partenariato strategico UE-Messico. Il Messico è un attore globale e svolge un ruolo attivo sia nel G8 + G5 sia nel “processo di Heiligendamm”[1]. Il suo peso e la sua influenza cresceranno probabilmente con il passare del tempo e non soltanto in America latina. Le relazioni bilaterali dell’Unione europea con il Messico sono particolarmente ricche e questo ha portato, negli ultimi anni, a notevoli risultati e progressi. L’Unione europea, inoltre, condivide vari valori fondamentali con il Messico, con il quale ha stretti legami storici e culturali.

Mentre l’accordo globale è uno strumento bilaterale con un potenziale straordinario, lo status di partner strategico è strettamente legato alla capacità di un paese partner di esercitare un’influenza significativa riguardo alle questioni globali. La Commissione europea, di conseguenza, ritiene positivo a livello politico che tutti i membri del G5 siano considerati partner strategici.

In un’ottica puramente politica, il progresso ottenuto passando da relazioni bilaterali a un partenariato strategico dovrebbe innalzare la qualità e il livello delle relazioni e infondere nuovo dinamismo alla nostra cooperazione. Il principale argomento in favore di un partenariato strategico con il Messico, tuttavia, è l'opportunità di consolidare ulteriormente il nostro coordinamento in consessi multilaterali e in istituzioni di primo piano. Il partenariato strategico dovrebbe comportare una cooperazione più intensa tra Unione europea e Messico sulle questioni globali e il coordinamento con il Messico potrebbe risultare particolarmente utile se verrà messo a frutto il suo ruolo di “ponte” nelle varie dimensioni. Il paese ha sviluppato la capacità di creare un equilibrio fra le posizioni in seno all’OCSE e le esigenze dei paesi in via di sviluppo e questo potrebbe favorire un consenso a livello globale. Un rafforzamento delle relazioni con il Messico potrebbe altresì agevolare la ricerca di un consenso tra l’Unione europea e i suoi partner dell’America latina su questioni rilevanti a livello regionale.

Nel contesto multilaterale, l’Unione europea e il Messico dovrebbero pertanto mirare a sviluppare una posizione comune sulle questioni regionali e globali e intraprendere delle azioni comuni per orientare meglio la globalizzazione .

4. IL PARTENARIATO STRATEGICO: UN MECCANISMO A DUE LIVELLI

Tenuto conto di quanto sopra, l’obiettivo principale del partenariato strategico sarà un’alleanza globale tra il Messico e l’Unione europea nei consessi multilaterali e nelle istituzioni al massimo livello.

Il partenariato strategico avrà quindi conseguenze concrete a due livelli poiché, da un lato, aumenterà il coordinamento tra Unione europea e Messico a livello multilaterale su questioni globali e, dall’altro, darà nuovo impeto politico allo sviluppo di relazioni e iniziative bilaterali.

Il partenariato strategico agirà quindi sulla base di un meccanismo a due livelli che si autoalimenterà: il dialogo bilaterale nei vari settori e la cooperazione saranno sviluppati nel quadro giuridico e operativo dell’accordo esistente e saranno rafforzati dal nuovo contesto politico e dalle dinamiche che ne deriveranno. Il dialogo e la cooperazione ridurranno le distanze e favoriranno gli scambi tra esperti, funzionari e responsabili politici, favorendo il coordinamento sulle questioni globali nei rispettivi settori.

Nel nuovo contesto politico creato dal partenariato strategico, l’Unione europea e il Messico avranno maggiori opportunità di approfondire questioni delicate, anche a livello interno. Le parti potranno quindi impegnarsi – con rinnovata energia – nella tutela dei valori condivisi, quali i diritti dell’uomo, la democrazia, lo Stato di diritto, il buona governo e la certezza del diritto.

5. IL VALORE AGGIUNTO: COORDINAMENTO UE-MESSICO SULLE QUESTIONI GLOBALI

L’Unione europea e il Messico condividono già valori, posizioni e prospettive. Per l’UE, il Messico è un “paese affine” in quanto, nei consessi multilaterali, tende spesso ad adottare posizioni simili a quelle dell’Unione europea. Il partenariato strategico dovrebbe contribuire a rafforzare ulteriormente questa tendenza, fornendo un quadro politico solido e intensificando così il dialogo e il coordinamento tra l’Unione europea e il Messico.

Il partenariato strategico con il Messico mira non soltanto a elaborare un’agenda comune o uno specifico piano d’azione, ma anche a favorire l’adozione di una metodologia di consultazione e coordinamento. Dovrebbe emergere, inoltre, una nuova sensibilità reciproca, con una maggiore attenzione delle parti agli interessi e alle preoccupazioni del partner in tutte le situazioni nelle quali sono in gioco le loro posizioni su questioni globali.

Stiamo assistendo a un evolversi dell’agenda sulle questioni globali. Negli ultimi anni, infatti, la comunità internazionale si è dovuta confrontare con una serie di problematiche a livello globale, dal terrorismo al cambiamento climatico, dall’instabilità del mercato finanziario internazionale all’aumento dei prezzi del petrolio e dei generi alimentari. Ora come ora, però, non è importante tanto elencare i settori nei quali cooperare, quanto abituarsi all’idea di consultarsi e coordinarsi affinché diventi automatico tenere conto delle posizioni e delle preoccupazioni del partner nell’elaborazione e nell’adozione della propria posizione su specifiche problematiche globali. In varie questioni globali si avverte già la necessità di un effettivo coordinamento UE-Messico che, in molti casi, viene già attuato nel quadro dell’accordo esistente. Per le ragioni sopra esposte, tuttavia, l’elenco non è e non può essere esaustivo. Ora come ora, gli ambiti in cui deve essere attuato un coordinamento sono i seguenti:

1. questioni politiche , ad esempio multilateralismo, democrazia, diritti umani, Stato di diritto, dialogo culturale, America latina, integrazione regionale e gruppo di Rio;

2. questioni inerenti alla sicurezza , ad esempio lotta al terrorismo, Stati falliti, traffico di droga e tratta di esseri umani;

3. questioni ambientali , ad esempio cambiamenti climatici, calamità naturali e lotta contro il sovrasfruttamento degli stock ittici;

4. questioni socioeconomiche , ad esempio politica di sviluppo, investimenti e responsabilità sociale, innovazione e diritti di proprietà intellettuale, mercati aperti, politiche sociali, lavoro dignitoso/protezione sociale, migrazione, povertà, stabilità macrofinanziaria globale, buon governo nel settore fiscale, sicurezza energetica, sostenibilità e miglioramento dell'efficienza, prezzi alimentari, pesca, politica marittima e gestione degli oceani, questioni di comune interesse nel settore dei trasporti.

6. EFFETTI POSITIVI SULLE QUESTIONI BILATERALI

Il nuovo dinamismo politico generato dall'istituzione di un partenariato strategico UE-Messico dovrebbe avere un impatto positivo anche su questioni bilaterali specifiche fra l'UE e il Messico. Dovrebbero essere realizzati dei progressi, in particolare, in settori quali la cooperazione economica e sociale, la cooperazione in materia di diritti dell'uomo, gli scambi culturali e la cooperazione nei settori dell'istruzione, del commercio, della concorrenza e dell'aviazione civile. Il partenariato strategico, inoltre, dovrebbe permettere di sfruttare meglio il potenziale offerto dall’accordo globale nel settore del commercio e degli investimenti.

7. Assetto istituzionale

La struttura istituzionale approntata nell'ambito dell'accordo globale UE-Messico si è rivelata sostenibile ed efficace. Grazie ai numerosi miglioramenti introdotti, le relazioni fra le Parti hanno raggiunto un buon livello.

Il partenariato strategico dovrebbe infondere un nuovo spirito nell'attività del quadro esistente. Le parti dovrebbero evitare di creare altri comitati e strutture, tranne in caso di assoluta necessità. I consigli congiunti e i comitati congiunti sono meccanismi di coordinamento efficaci. Gli unici cambiamenti da introdurre dopo l'entrata in vigore del partenariato strategico UE-Messico consisterebbero in adeguamenti degli ordini del giorno per lasciare maggiore spazio al coordinamento sulle questioni globali pertinenti. Per assicurare continuità e un adeguato monitoraggio, inoltre, sarà istituito un “semplice” meccanismo permanente di dialogo diretto a livello di alti funzionari all’interno del comitato congiunto. Dovrebbe inoltre essere mantenuta la possibilità di convocare riunioni di coordinamento ad hoc qualora sia necessario accordarsi sulle posizioni da adottare nei consessi internazionali.

I vertici UE-Messico a livello presidenziale dovrebbero portare avanti la prassi attuale, tenersi ogni due anni ed essere istituzionalizzati. Gli argomenti trattati e la durata dovrebbero essere estesi in modo da permettere un dialogo politico esaustivo e da garantire un coordinamento politico adeguato sulle questioni rilevanti del momento.

Oltre all’istituzionalizzazione dei vertici UE-Messico, la principale innovazione dovrebbe quindi consistere nell’intensificare gli scambi a livello operativo. Gli ambasciatori dell’UE e del Messico dovrebbero avere contatti più frequenti con i paesi ospiti, anche al di fuori dell’America latina e dell’Europa. Gli ambasciatori, i capi missione e gli esperti designati nelle capitali ONU dovrebbero impegnarsi particolarmente nel coordinamento, in vista di consessi e dibattiti delle Nazioni Unite. Il dialogo a livello di ambasciatori che si svolge tra diplomatici e tra esperti su temi specifici dovrebbe portare con il tempo a una maggiore conoscenza reciproca e, a lungo termine, all’adozione di un approccio “affine” ai problemi. Lo stesso vale per i contatti e gli scambi, a livello di funzionari o di esperti, nel quadro della cooperazione esistente tra UE e Messico.

8. CONCLUSIONI

In base alle considerazioni e alle argomentazioni di cui sopra, la Commissione raccomanda pertanto l'istituzione di un partenariato strategico tra l'Unione europea e il Messico.

ALLEGATO 1

QUADRO GIURIDICO, ISTITUZIONALE E

OPERATIVO UE-MESSICO

A livello giuridico, le relazioni bilaterali sono disciplinate dall’accordo globale, che istituzionalizza un dialogo politico regolare e di alto livello. Il Messico e l’Unione europea dispongono di due istanze nelle quali le loro relazioni possono essere coordinate e monitorate, ricevendo impulso politico: i consigli congiunti a livello ministeriale, con cadenza biennale, e i comitati congiunti a livello di viceministri o di alti funzionari, tenuti annualmente.

Al fine di innalzare il livello politico delle relazioni bilaterali e di tenere contatti regolari al massimo livello, è prassi dell’Unione europea e del Messico tenere ogni due anni dei vertici presidenziali .

L’UE e il Messico hanno inoltre instaurato un dialogo interparlamentare, attivo nel quadro del comitato congiunto interparlamentare UE-Messico, che si riunisce ogni due anni.

L’accordo globale ha creato un'area globale di libero scambio tra il Messico e l’UE, comprendente il commercio sia di beni che di servizi. Negli anni successivi all’entrata in vigore dell’accordo, gli scambi bilaterali tra Unione europea e Messico sono cresciuti di oltre il 100%. Di conseguenza, il Messico è diventato uno dei maggiori partner commerciali dell’UE in America latina, con un potenziale di crescita significativo. Allo stesso tempo, l’Unione europea è il secondo partner commerciale del Messico dopo gli Stati Uniti.

Commercio a parte, l’accordo globale UE-Messico copre numerose questioni a livello economico. Il flusso di investimenti esteri diretti dell'Unione europea è cresciuto del 120% e l’UE è attualmente il secondo maggior investitore in Messico dopo gli Stati Uniti. Il Messico e la BEI hanno firmato nel 2006 un nuovo accordo quadro, che offre un meccanismo di cooperazione nei settori delle infrastrutture e dell'ambiente.

L’accordo contiene inoltre varie clausole di riesame volte a liberalizzare ulteriormente le relazioni commerciali tra UE e Messico nei settori dei servizi, degli investimenti e dei prodotti agricoli. Per darvi seguito, le parti hanno concordato, nel novembre 2004, di avviare i negoziati che, una volta conclusi, offriranno un ambiente più dinamico per gli operatori economici e integreranno le attuali possibilità di accesso al mercato.

L’UE e il Messico hanno instaurato una cooperazione allo sviluppo attiva. Per il periodo 2007-2013, considerando che il Messico è ormai un paese a reddito medio-alto, sono stati stanziati indicativamente 55 milioni di EUR nel quadro del DCI (strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo) e sono stati definiti tre settori prioritari per la cooperazione: la coesione sociale, l’economia e la concorrenza sostenibili e, infine, l’istruzione e la cultura. Tali settori sono legati da varie questioni trasversali che devono essere integrate, in particolare i diritti dell’uomo, la parità tra i sessi e le questioni ambientali. La cooperazione tra UE e Messico è incentrata sullo strumento innovativo del dialogo politico e mira a offrire un contributo e un appoggio di qualità allo sviluppo del Messico, mediante lo scambio e il trasferimento di esperienze attinenti e migliori pratiche, che devono essere adattate alle specificità locali. Il 6 giugno 2007 è stato firmato un memorandum di intesa per l’attuazione della cooperazione nel periodo 2007-2013.

ALLEGATO 2

Denominazione ufficiale: | Stati Uniti del Messico |

Capitale: | Città del Messico (Distrito Federal) |

Superficie: | 1 972 55 km2 |

Popolazione: | 105 790 725 abitanti (2007) |

Lingua ufficiale: | spagnolo/56 lingue indigene |

Valuta: | Peso |

Natura dello Stato: | Repubblica federale |

Divisioni amministrative: | 31 stati e 1 distretto federale |

Capo del governo (Presidente): | Felipe Calderón (PAN) |

Elezioni presidenziali e politiche: | Politiche luglio 2009 – Presidenziali luglio 2012 |

PIL pro capite: | 9 669 USD (2007) |

PIL totale: | 1 022,93 miliardi di USD |

Crescita del PIL: | 3,2% |

Inflazione: | 3,8% |

[1] A Heiligendamm i leader del G8 e di Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica, riuniti nell’Outreach 5 (ex O5, ora G5), hanno deciso di dare vita a una nuova forma di dialogo tematico in maniera strutturata e formalizzata. Tale dialogo, chiamato da allora processo di Heiligendamm , mira a rafforzare la comprensione reciproca in settori chiave quali la governance economica globale e a sviluppare una posizione comune e misure concrete in uno sforzo congiunto per orientare meglio la globalizzazione . Il G8 + O5 ha deciso di avviare tale dialogo su quattro questioni: innovazione e diritti di proprietà intellettuale (promozione e protezione dell’innovazione), investimenti e responsabilità sociale (promozione di investimenti transfrontalieri e comportamento responsabile delle imprese), sviluppo (posizione comune, efficacia degli aiuti) ed efficienza energetica (condivisione delle conoscenze per migliorare l’efficienza energetica e la cooperazione tecnologica con l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2).

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