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Document 31999D0852

1999/852/CE: Decisione del Consiglio, del 6 dicembre 1999, relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Romania

OJ L 335, 28.12.1999, p. 15–21 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
Special edition in Czech: Chapter 11 Volume 032 P. 239 - 245
Special edition in Estonian: Chapter 11 Volume 032 P. 239 - 245
Special edition in Latvian: Chapter 11 Volume 032 P. 239 - 245
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Special edition in Slovene: Chapter 11 Volume 032 P. 239 - 245

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/1999/852/oj

31999D0852

1999/852/CE: Decisione del Consiglio, del 6 dicembre 1999, relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Romania

Gazzetta ufficiale n. L 335 del 28/12/1999 pag. 0015 - 0021


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 6 dicembre 1999

relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Romania

(1999/852/CE)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 622/98 del Consiglio, del 16 marzo 1998, relativo all'assistenza in favore degli Stati candidati nell'ambito della strategia di preadesione, e in particolare all'istituzione di partenariati per l'adesione(1), in particolare l'articolo 2,

vista la proposta della Commissione,

considerando quanto segue:

(1) il Consiglio europeo di Lussemburgo ha stabilito che il partenariato per l'adesione è un nuovo strumento che costituisce l'asse fondamentale della strategia rafforzata di preadesione;

(2) il regolamento (CE) n. 622/98 prevede che il Consiglio decida, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, in merito ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni contenuti nei singoli partenariati per l'adesione man mano che questi sono presentati ai singoli Stati candidati, nonché su successivi adeguamenti sostanziali ad essi applicabili;

(3) l'assistenza comunitaria è subordinata alla realizzazione degli elementi essenziali, in particolare al rispetto degli impegni previsti dagli accordi europei e ai progressi compiuti verso il raggiungimento dei criteri di Copenaghen; in mancanza di un elemento essenziale, il Consiglio, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, può fare i passi opportuni in merito a qualsiasi aiuto di preadesione;

(4) il Consiglio europeo di Lussemburgo ha deciso che l'attuazione del partenariato per l'adesione e i progressi compiuti nel recepimento dell' "acquis" siano esaminati dagli organi dell'accordo europeo;

(5) la relazione periodica del 1999 della Commissione ha presentato un'analisi obiettiva dei preparativi della Romania per l'adesione e ha individuato una serie di aree prioritarie di ulteriore intervento;

(6) per prepararsi all'adesione, la Romania dovrebbe aggiornare il suo programma nazionale per l'adozione dell' "acquis"; tale programma dovrebbe prevedere un calendario per realizzare le priorità e gli obiettivi intermedi fissati nel partenariato per l'adesione,

DECIDE:

Articolo 1

A norma dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 622/98, i principi, le priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni contenuti nel partenariato per l'adesione della Romania sono riportati nell'allegato, che costituisce parte integrante della presente decisione.

Articolo 2

L'attuazione del partenariato per l'adesione è esaminata dagli organi dell'accordo europeo e attraverso gli appropriati organi del Consiglio, ai quali la Commissione riferisce regolarmente.

Articolo 3

La presente decisione diviene efficace il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

Fatto a Bruxelles, addì 6 dicembre 1999.

Per il Consiglio

Il Presidente

T. HALONEN

(1) GU L 85 del 20.3.1998, pag. 1.

ALLEGATO

ROMANIA: PARTENARIATO PER L'ADESIONE 1999

1. OBIETTIVI

L'obiettivo del partenariato per l'adesione è definire in un unico quadro le aree prioritarie di ulteriore intervento individuate nella relazione periodica della Commissione del 1999 sui progressi conseguiti dalla Romania in vista dell'adesione all'Unione europea, gli strumenti finanziari disponibili per consentire al paese di realizzare tali priorità e le condizioni cui è subordinata tale assistenza. Il presente partenariato per l'adesione costituisce la base per una serie di strumenti politici che verranno utilizzati per aiutare i paesi candidati durante i preparativi all'adesione. Tali strumenti comprendono, tra l'altro, il programma nazionale riveduto per l'applicazione dell' "acquis", la valutazione comune delle priorità di politica economica a medio termine, il patto contro la criminalità organizzata, nonché i piani di sviluppo nazionale e altri piani settoriali necessari per la partecipazione ai Fondi strutturali dopo l'adesione e per l'attuazione di ISPA e Sapard prima dell'adesione. Poiché questi strumenti sono tutti di natura differente, ciascuno di essi verrà approntato e attuato secondo procedure specifiche. I suddetti strumenti, pur non costituendo parte integrante del presente partenariato, includono priorità che saranno compatibili con esso.

2. PRINCIPI

Le aree prioritarie principali definite per gli Stati candidati riguardano la capacità di ciascuno di soddisfare i criteri stabiliti a Copenaghen, in base ai quali l'adesione all'Unione richiede:

- che lo Stato candidato abbia raggiunto una stabilità istituzionale che garantisca la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze;

- l'esistenza di un'economia di mercato funzionante nonché la capacità di far fronte alle pressioni concorrenziali e alle forze di mercato all'interno dell'Unione;

- la capacità di assumersi gli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione, inclusa l'adesione agli obiettivi dell'unione politica, economica e monetaria.

Nell'incontro di Madrid, il Consiglio europeo ha insistito sulla necessità che gli Stati candidati adeguino le proprie strutture amministrative per assicurare l'armonica attuazione delle politiche comunitarie dopo l'adesione, mentre a Lussemburgo ha sottolineato che l'inserimento dell' "acquis" nella legislazione è necessario ma non sufficiente, in quanto occorre assicurarne l'effettiva applicazione.

3. PRIORITÀ E OBIETTIVI INTERMEDI

Le relazioni periodiche della Commissione hanno posto l'accento sull'entità degli sforzi che devono essere ancora compiuti in taluni settori da parte dei paesi candidati per prepararsi all'adesione. Tale situazione richiede la fissazione di tappe intermedie in termini di priorità con obiettivi precisi definiti insieme agli Stati interessati e la cui realizzazione condizionerà l'entità dell'assistenza, i progressi dei negoziati in corso con gli uni e l'apertura di nuovi negoziati con gli altri. Le priorità e gli obiettivi intermedi contenuti nei partenariati per l'adesione riveduti sono a loro volta suddivisi in due gruppi: a breve e a medio termine. Quelli del primo gruppo sono stati selezionati in base al criterio che è realistico prevedere che la Romania sia in grado di conseguirli o di ottenere risultati sostanziali entro la fine del 2000. La realizzazione delle priorità a medio termine richiederà probabilmente più di un anno, anche se talune azioni dovrebbero, ove possibile, essere avviate già nel corso del 2000. I progressi fatti nel realizzare le priorità indicate nel partenariato per l'adesione del 1998 sono valutati nella relazione periodica del 1999. Tale valutazione è stata utilizzata per formulare le priorità del presente partenariato.

Il 14 giugno 1999 la Romania ha presentato una versione riveduta del suo programma nazionale per l'adozione dell' "acquis" (PNAA). Tale programma riporta un calendario per il conseguimento delle priorità e degli obiettivi intermedi, sulla base del primo partenariato per l'adesione, e indica le strutture amministrative e le risorse finanziarie necessarie.

Il partenariato per l'adesione indica i settori prioritari dei preparativi della Romania per l'adesione. La Romania dovrà tuttavia affrontare tutte le questioni individuate nella relazione periodica. È importante inoltre che la Romania rispetti gli impegni in materia di ravvicinamento delle disposizioni legislative e di applicazione dell' "acquis", in base agli obblighi assunti nel quadro dell'accordo europeo, della procedura di screening e del processo negoziale. Va ricordato che l'inserimento dell' "acquis" nella legislazione non è di per sé sufficiente, in quanto occorre altresì assicurare che esso venga effettivamente applicato secondo gli stessi criteri adottati all'interno dell'Unione. In tutti i settori sottoelencati sono necessarie un'attuazione e un'applicazione effettive e credibili dell' "acquis".

Sulla scorta dell'analisi sviluppata nelle relazioni periodiche della Commissione, per la Romania sono stati individuati i seguenti obiettivi intermedi e le seguenti priorità a breve e medio termine.

3.1. Priorità a breve termine (2000)

Criteri politici

- garantire provvedimenti di bilancio adeguati per il sostegno dei bambini ospiti degli istituti e avviare una riforma generale del sistema di assistenza all'infanzia, nonché delle disposizioni sull'assistenza ai bambini e agli adulti affetti da malattie croniche e portatori di handicap;

- rafforzare il dialogo tra il governo e la comunità Rom al fine di elaborare e attuare una strategia per migliorare le condizioni economiche e sociali dei Rom e fornire un adeguato sostegno finanziario ai programmi a favore delle minoranze.

Criteri economici

- ripristinare la stabilità macroeconomica, in particolare tramite l'attuazione di riforme strutturali e definire una strategia a medio termine; concordare una valutazione comune con la Commissione europea;

- portare avanti l'attuazione degli accordi conclusi con il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e l'Unione europea;

- proseguire la ristrutturazione delle finanze pubbliche;

- prendere misure per assicurare il funzionamento di un mercato fondiario e l'istituzione di un catasto nazionale dei terreni e delle proprietà;

- promuovere la competitività tramite una ristrutturazione delle imprese (ivi comprese le piccole e medie imprese) trainata dal mercato; adottare misure per stimolare gli investimenti interni e dall'estero, in particolare tramite la semplificazione delle procedure legali e amministrative e la stabilizzazione delle norme che disciplinano la privatizzazione e la gestione aziendale; applicazione di nuove procedure concorsuali;

- adottare un piano per la ristrutturazione del settore siderurgico conforme ai requisiti dell'Unione europea.

Mercato interno

- appalti pubblici: applicare la legislazione sugli appalti pubblici;

- diritti di proprietà intellettuale e industriale: allineare e applicare la legislazione sui marchi, i diritti d'autore e i diritti connessi; potenziare la capacità amministrativa e la lotta contro la contraffazione, specialmente rafforzando i controlli alle frontiere;

- protezione dei dati: adottare la legislazione nazionale, anche per quanto riguarda l'istituzione di un'autorità di vigilanza indipendente;

- libera circolazione delle merci: adottare la legislazione quadro di recepimento dei principi del nuovo approccio globale e creare una struttura amministrativa compatibile; adottare leggi quadro sui prodotti chimici e alimentari; proseguire il recepimento delle norme e tecniche nel settore automobilistico;

- libera circolazione dei servizi: adottare la legislazione di recepimento i) della direttiva relativa alle imprese di assicurazione e alla vigilanza sulle imprese di assicurazione, ii) delle direttive sui titoli e sui mercati regolamentati, e iii) delle direttive sugli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari; rafforzare le capacità degli enti di vigilanza sul settore finanziario;

- concorrenza: adottare il diritto derivato per ravvicinare ulteriormente la legislazione di base sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato, consolidare il Consiglio per la concorrenza e l'Ufficio per la concorrenza, continuare a fornire relazioni annuali esaurienti sugli aiuti di Stato, completare l'inventario degli aiuti di Stato;

- audiovisivi: portare a termine l'allineamento della legislazione;

- regime fiscale: armonizzare la legislazione IVA e le accise, cercando in particolare di eliminare le discriminazioni tra le sigarette d'importazione e quelle prodotte a livello nazionale; fare in modo che le nuove misure fiscali siano conformi ai principi del codice di condotta in materia di tassazione delle imprese;

- dogane: applicare misure di lotta alla frode e alla corruzione.

Agricoltura

- proseguire l'allineamento della legislazione veterinaria e fitosanitaria e potenziare il regime delle ispezioni, soprattutto alle future frontiere esterne dell'Unione europea;

- proseguire l'istituzione di un sistema nazionale di identificazione degli animali;

- adottare una legge sul controllo dei pesticidi in agricoltura e avviare la creazione del sistema di controllo dei pesticidi residui nei prodotti agricoli;

- istituire un catasto vinicolo e rafforzare i sistemi di gestione e di controllo nel settore del vino.

Trasporti

- allineare la legislazione sugli standard di sicurezza in mare.

Occupazione e affari sociali

- sostenere gli sforzi di potenziamento delle capacità delle parti sociali, in particolare per quanto riguarda il dialogo sociale bilaterale, volti a sviluppare e applicare "acquis";

- elaborare una strategia nazionale dell'occupazione, con l'aiuto dell'analisi comune delle politiche sull'occupazione, nella prospettiva di una futura partecipazione alla Strategia europea per l'occupazione.

Ambiente

- elaborare programmi particolareggiati di ravvicinamento e di attuazione relativi alle specifiche direttive;

- recepire la legislazione sull'accesso alle informazioni, sulla protezione ambientale e sulla radioprotezione;

- preparare leggi quadro sull'inquinamento atmosferico, sui rifiuti, sulla qualità delle acque e l'inquinamento industriale (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento, grandi impianti di combustione, Seveso II);

- consolidare l'amministrazione ambientale a livello nazionale e regionale;

- elaborare un piano di finanziamento degli investimenti (relativi alle specifiche direttive), basato su stime dei costi dell'allineamento e su un calcolo realistico delle fonti di finanziamento pubbliche e private, anno per anno;

- portare a termine il recepimento della direttiva sulla valutazione d'impatto ambientale e farla rispettare.

Giustizia e affari interni

- applicare la legge sulle frontiere di Stato romene, anche per quanto riguarda la fusione tra la Guardia di frontiera e la Polizia di frontiera; accelerare la smilitarizzazione degli organismi che fanno capo al Ministero dell'interno, rafforzare i controlli alle frontiere per prevenire l'immigrazione clandestina e permettere una piena partecipazione al sistema informativo di Schengen;

- potenziare i servizi incaricati dell'applicazione della legge e la magistratura per portare avanti la lotta contro la criminalità organizzata, il traffico di droga e la corruzione; assicurare un migliore coordinamento tra i servizi incaricati dell'applicazione della legge;

- adottare una legge sulla prevenzione e la lotta alla corruzione e istituire un dipartimento indipendente anticorruzione; consolidare le capacità di intervenire nei confronti del riciclaggio del denaro; ratificare la convenzione europea sul riciclaggio dei proventi di reato e la convenzione europea di diritto penale sulla corruzione e firmare la Convenzione OCSE sulla corruzione;

- adottare la legge sugli stranieri e la legge sui rifugiati; rendere più trasparenti le procedure sul diritto di asilo e snellirne l'applicazione.

Consolidamento della capacità amministrativa e giudiziaria, ivi compresa la capacità di gestione e controllo dei finanziamenti dell'Unione europea

- adottare e applicare una legge sulla funzione pubblica;

- Phare(1), ISPA(2) e Sapard(3): portare avanti l'elaborazione del piano nazionale di sviluppo e il piano per lo sviluppo rurale; adottare il quadro giuridico, amministrativo e finanziario (manuale di revisione e percorso di controllo) per la programmazione e la gestione di ISPA e Sapard, ivi compresi l'introduzione delle valutazioni di impatto ambientale, e norme sugli appalti pubblici compatibili con quelle dell'Unione europea per i progetti cofinanziati con fondi comunitari; creare un organismo di pagamento efficiente per lo strumento SAPARD;

- migliorare il funzionamento dell'apparato giudiziario, anche tramite le seguenti iniziative: i) adozione di un nuovo codice penale; ii) adozione della legge sulla procedura penale; iii) riduzione del ricorso alla detenzione preventiva; iv) agevolazione dell'accesso alla consulenza e alla rappresentanza legale; v) estensione a tutti i tribunali del sistema informativo giudiziario; vi) migliorare l'esecuzione delle decisioni civili;

- avviare l'introduzione di un sistema di bilancio orientato ai programmi che permetta l'assunzione di impegni pluriennali, consolidare il processo di esecuzione del bilancio, migliorare la riscossione delle imposte e il gettito fiscale, consolidare il dipartimento appalti pubblici del Ministero delle finanze;

- portare a termine il quadro legislativo del controllo finanziario interno ed esterno; rafforzare l'organizzazione centrale nell'ambito del Ministero delle finanze per l'armonizzazione delle unità di controllo/revisione dei conti interne dei centri di spesa; introdurre l' "indipendenza funzionale" dei controllori/revisori dei conti interni nazionali a livello centrale e decentrato e il controllo finanziario preventivo;

- avviare i preparativi per l'introduzione delle verifiche del rendimento e della metodologia di revisione della Corte dei conti;

- formare gli agenti dei servizi incaricati dell'applicazione della legge sugli aspetti relativi alla concorrenza, alla proprietà intellettuale e industriale e alla protezione dei consumatori.

3.2. Priorità a medio termine

Criteri politici

- consolidare la riforma e migliorare le condizioni dei bambini affidati agli istituti;

- continuare ad attuare la strategia volta a migliorare le condizioni economiche e sociali dei Rom; attuare misure per combattere la discriminazione (anche nella pubblica amministrazione); promuovere le opportunità di lavoro e migliorare l'accesso all'istruzione;

- portare a termine la smilitarizzazione della polizia e degli organi che fanno capo al Ministero dell'interno.

Criteri economici

- consolidare il quadro giuridico e politico per la ripresa della crescita economica sostenibile e portare a termine il processo di privatizzazione;

- istituire una procedura annuale di sorveglianza fiscale finalizzata ad allineare alle procedure dell'Unione europea le relazioni, il monitoraggio e il controllo delle finanze pubbliche, e in particolare le posizioni fiscali;

- portare avanti gli sforzi volti a migliorare le condizioni per la creazione e lo sviluppo delle imprese private, in particolare per quanto riguarda le piccole e medie imprese;

- attuare il programma di ristrutturazione del settore siderurgico.

Mercato interno

- diritti di proprietà intellettuale e industriale: portare a termine l'allineamento e rafforzare le strutture di attuazione;

- libera circolazione delle merci: iniziare ad applicare le direttive sul nuovo approccio, adottare la nuova legislazione sui prodotti farmaceutici, avviare l'allineamento della rimanente legislazione tecnica tradizionale, istituire un sistema di vigilanza sul mercato;

- libera circolazione delle persone: portare a termine l'allineamento del reciproco riconoscimento dei diplomi;

- concorrenza: assicurarsi che le pratiche di controllo dei prezzi siano allineate alle norme sulla concorrenza; rafforzare le autorità antitrust e per gli aiuti di Stato;

- protezione dei consumatori: portare avanti l'allineamento e rafforzare le autorità di vigilanza sul mercato e di attuazione;

- telecomunicazioni: garantire l'indipendenza dell'organismo normativo e rafforzarne le capacità;

- regime fiscale: portare a termine l'allineamento dell'IVA e delle accise; riesaminare le leggi in vigore e assicurarne la compatibilità con il codice di condotta in materia di tassazione delle imprese; rafforzare la cooperazione amministrativa e la reciproca assistenza; rendere più efficiente l'amministrazione fiscale (organizzazione, risorse umane e computerizzazione);

- dogane: applicazione di procedure semplificate; rafforzare le capacità amministrative e operative, anche per quanto riguarda i controlli alle frontiere; portare a termine la tariffa integrata.

Agricoltura

- rafforzare i meccanismi di gestione e le strutture amministrative della Politica agricola comune (monitoraggio dei mercati agricoli e introduzione di misure strutturali e di sviluppo rurale, creazione di organismi e meccanismi di controllo);

- rafforzare l'amministrazione dei controlli alimentari e proseguire nell'ammodernamento del settore agroalimentare per conformarsi agli standard comunitari in materia di igiene e di sanità pubblica;

- portare a termine il sistema per l'identificazione degli animali; introdurre il sistema di controllo della qualità (analisi dei rischi e dei punti critici di controllo), smaltimento dei rifiuti di origine animale, ammodernamento dei programmi per il controllo dei residui e delle zoonosi degli stabilimenti per la lavorazione della carne e del latte; completare la creazione dei sistemi di ispezione alle future frontiere esterne.

Pesca

- sviluppare le capacità necessarie a mettere in vigore ed attuare la politica comune della pesca.

Energia

- prepararsi al mercato interno dell'energia, in particolare adottando disposizioni legislative che applichino le direttive sull'energia elettrica e sul gas;

- allineare i prezzi energetici, l'efficienza energetica e gli standard di qualità dei carburanti; applicazione dell' "acquis" sulle riserve petrolifere;

- continuare ad assicurare livelli elevati di sicurezza nucleare presso la centrale nucleare di Cernovoda;

- rafforzare le strutture regolamentari per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.

Trasporti

- allinearsi all' "acquis", soprattutto per quanto riguarda i trasporti marittimi, l'aviazione (in particolare sicurezza aerea e gestione del traffico aereo), le ferrovie, alcuni settori del trasporto merci su strada (norme sulle merci pericolose e sulla sicurezza, imposte) e le vie navigabili interne (requisiti tecnici per le imbarcazioni).

Occupazione e affari sociali

- recepire e attuare la legislazione dell'Unione europea nei settori della salute e sicurezza sul lavoro (compresa la direttiva quadro), del diritto del lavoro, della parità di trattamento tra donne e uomini, e della sanità; consolidare le strutture amministrative connesse e quelle necessarie per il coordinamento della previdenza sociale;

- istituire un fondo di garanzia indipendente per i dipendenti in caso di insolvenza del datore di lavoro.

Coesione economica e sociale

- sviluppare la politica nazionale di coesione economica e sociale; prepararsi all'applicazione dei programmi regionali di sviluppo e delle iniziative comunitarie; migliorare il coordinamento interministeriale per i fondi strutturali; istituire un sistema per l'elaborazione dei bilanci preventivi con procedure che consentano di assumere impegni pluriennali nonché una gestione conforme agli standard dei fondi strutturali, anche per quanto riguarda l'analisi e la valutazione.

Ambiente

- portare avanti l'attuazione dei programmi di ravvicinamento, in particolare tramite il completo recepimento nei settori dell'inquinamento atmosferico, dei rifiuti e delle acque e portare a termine il recepimento in materia di emissioni sonore, prodotti chimici e organismi geneticamente modificati;

- integrare i principi dello sviluppo sostenibile nella definizione e nell'applicazione di tutte le altre politiche settoriali;

- sviluppare la capacità di monitoraggio e di controllo del rispetto della normativa, in particolare tramite il decentramento a favore delle agenzie per la protezione dell'ambiente.

Giustizia e affari interni

- portare avanti il progressivo allineamento della legislazione in materia di visti con quella dell'Unione europea;

- adottare e applicare gli strumenti internazionali relativi alla lotta al traffico di stupefacenti, in particolare l'Accordo relativo ai traffici illeciti via mare, che attua l'articolo 17 della Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope;

- rafforzare l'indipendenza del sistema giudiziario, introdurre criteri di assunzione e di carriera obiettivi;

- portare avanti la lotta alla tratta di donne e di bambini.

Consolidamento della capacità amministrativa e giudiziaria, ivi compresa la capacità di gestione e controllo dei finanziamenti dell'Unione europea

- attuare un programma di riforma generale della pubblica amministrazione al fine di migliorare la capacità della pubblica amministrazione di applicare e gestire l' "acquis";

- assicurare la formazione di pubblici ministeri, giudici e avvocati in materia di diritto dell'Unione europea;

- rafforzare le funzioni di controllo sulle finanze pubbliche tramite la formazione e dotandole del personale e delle attrezzature adeguate;

- rafforzare il sistema statistico romeno per renderlo conforme alle norme e agli standard comunitari.

4. PROGRAMMAZIONE

Nel periodo 1995-1999 Phare ha stanziato complessivamente 649 milioni di EUR. A seguito dell'accordo del Consiglio europeo di Berlino del 24 e 25 marzo 1999, l'assistenza finanziaria ai paesi candidati nel periodo 2000-2006 comprenderà anche un sostegno alle misure di preadesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale tramite lo strumento di preadesione Sapard [regolamento (CE) n. 1268/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.9.1999, pag. 87] e uno strumento strutturale ISPA [regolamento (CE) n. 1267/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.6.1999, pag. 73)], che darà la priorità a misure analoghe al fondo di coesione nel periodo preadesione. Nel quadro dei suddetti stanziamenti nazionali, la Romania può anche finanziare parte della sua partecipazione ai programmi comunitari, ivi compreso il quinto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (GU L 26 dell'1.2.1999, pag. 1). La Romania avrà inoltre accesso ai finanziamenti di programmi destinati a più Stati direttamente attinenti all'acquis. Per tutti i progetti di investimento sarà sistematicamente richiesto un cofinanziamento da parte dei paesi candidati. La Commissione collabora dal 1998 con la Banca europea per gli investimenti e con le istituzioni finanziarie internazionali, in particolare la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca mondiale, per facilitare il cofinanziamento dei progetti relativi alle priorità di preadesione.

5. CONDIZIONALITÀ

L'assistenza comunitaria per il finanziamento dei progetti mediante i tre strumenti di preadesione Phare, ISPA e Sapard è subordinata al rispetto da parte della Romania degli impegni previsti dall'accordo europeo, al conseguimento di ulteriori progressi nell'adempimento dei criteri di Copenaghen e in particolare ai progressi nella realizzazione delle priorità specifiche contenute nel partenariato per l'adesione nel 2000. Qualora tali condizioni generali non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe decidere di sospendere l'assistenza finanziaria ai sensi dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 622/98.

6. SORVEGLIANZA

L'attuazione del partenariato per l'adesione è monitorata nel quadro dell'accordo europeo. Come sottolineato dal Consiglio europeo di Lussemburgo, è importante che le istituzioni dell'accordo europeo continuino a costituire l'ambito entro il quale potrà essere valutata l'adozione dell' "acquis", secondo le stesse modalità e indipendentemente dal fatto che i negoziati siano stati o meno avviati. Le pertinenti sezioni del partenariato per l'adesione sono discusse nell'ambito del competente sottocomitato. Il comitato di associazione esamina gli sviluppi complessivi, i progressi compiuti e i problemi incontrati nel conseguimento delle priorità e degli obiettivi intermedi, nonché questioni più specifiche proposte dai sottocomitati.

Il comitato di gestione Phare assicura che le decisioni di finanziamento adottate nel quadro di tutti e tre gli strumenti di preadesione (Phare, ISPA e Sapard) risultino compatibili tra di loro e con i partenariati per l'adesione, secondo quanto previsto dal regolamento di coordinamento [regolamento (CE) n. 1266/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.6.1999, pag. 68)].

Il partenariato per l'adesione continuerà ad essere modificato secondo le necessità, a norma dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 622/98.

(1) Phare: piano d'azione per un aiuto coordinato alla Polonia e all'Ungheria.

(2) ISPA: strumento per le politiche strutturali di preadesione.

(3) Sapard: programma speciale per l'agricoltura e lo sviluppo rurale nella prospettiva dell'adesione.

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