EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Strategia dell’Unione europea per la Regione Danubiana

Strategia dell’Unione europea per la Regione Danubiana

 

SINTESI DI:

Comunicazione relativa a una strategia dell’Unione europea per la Regione Danubiana

Documento di lavoro dei servizi — Piano d’azione che accompagna la strategia dell’Unione europea per la Regione Danubiana

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE E DEL PIANO DI AZIONE?

  • La strategia dell’Unione europea per la Regione Danubiana (EUSDR) rappresenta una strategia macroregionale* elaborata congiuntamente dai paesi della Regione Danubiana, dalle parti interessante e dalla Commissione europea, concepita per affrontare le principali sfide comuni. Si prefigge di instaurare sinergie e di coordinare le politiche e le iniziative in essere nella Regione Danubiana.
  • Il piano d’azione EUSDR 2020 costituisce la risposta integrata a tali sfide comuni. Esso aggiorna e concentra le azioni del 2010 inserendole in uno sfondo strategico, compresi il Green Deal europeo e la transizione digitale, e fornisce i collegamenti per mettere in relazione le azioni con altri programmi.

PUNTI CHIAVE

La Regione Danubiana è uno spazio delimitato dal suo bacino fluviale, situato in larga misura nel territorio dell’Unione europea (Unione). Sul piano geografico, riguarda: Germania (Baden-Württemberg e Baviera), Austria, Repubblica slovacca, Repubblica ceca, Ungheria, Slovenia, Romania, Bulgaria, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Repubblica di Moldavia e Ucraina (regioni che si trovano lungo il corso del Danubio).

Sfide

La strategia affronta sfide importanti, in particolare:

  • mobilità: lo sfruttamento dei notevoli vantaggi offerti dai corsi fluviali dal punto di vista ambientale e dell’efficienza, tra cui la multimodalità del trasporto, il miglioramento dell’interconnessione con altri bacini fluviali e l’ammodernamento dei porti fluviali;
  • energia: la maggiore varietà rafforza la sicurezza energetica, mentre si dimostra cruciale una migliore efficienza, compresi il risparmio energetico e un uso maggiore di fonti di energia rinnovabile;
  • ambiente: il Danubio è estremamente inquinato ed è opportuno esaminare l’incidenza delle reti di trasporto, dei complessi turistici e dei nuovi impianti di produzione di energia;
  • rischi: l’insorgenza di gravi inondazioni, siccità e casi di inquinamento industriale è frequente: la prevenzione, la preparazione e una risposta efficace richiedono un elevato livello di cooperazione e di condivisione delle informazioni;
  • considerazioni socioeconomiche: la regione è caratterizzata da una forte disparità economica e dalla carenza di cooperazione sia finanziaria che istituzionale;
  • sicurezza, grande criminalità e criminalità organizzata: persistono importanti problemi, tra cui la tratta degli esseri umani e il contrabbando, mentre la corruzione mina la fiducia della popolazione e ostacola lo sviluppo.

Piano d’azione 2020

Le proposte di azione sono concepite per:

  • affrontare la necessità congiuntamente individuata di un’azione comune;
  • avere un’incidenza sulla macroregione o su una parte importante di essa, ad esempio transnazionale;
  • essere realizzabili da parte degli attori della Regione Danubiana in termini pratici, legali ed economici;
  • essere reciprocamente coerenti e favorevoli.
  • 1.

    Collegare la regione del Danubio

    Miglioramento della mobilità e del trasporto multimodale.

    • Mobilità delle vie navigabili, tra cui:
      • migliori vie navigabili e infrastrutture portuali e migliore gestione;
      • sviluppo imprenditoriale;
      • modernizzazione delle flotte;
      • migliore qualità dell’istruzione e dei posti di lavoro;
      • processi amministrativi più semplici, armonizzati e digitalizzati.
    • Mobilità ferroviaria, stradale e aerea, che comprende:
      • il completamento della rete transeuropea dei trasporti (RTE-T) principale che attraversa la regione;
      • il sostegno alla realizzazione di corridoi ferroviari per il trasporto merci come parte della rete ferroviaria europea per il trasporto merci competitivo estesa ai paesi candidati e vicini (si veda la voce di glossario politica europea di vicinato);
      • il rafforzamento della cooperazione nel traffico aereo per migliorare i collegamenti a livello regionale;
      • la garanzia della presenza di sistemi di trasporto metropolitano e di mobilità sostenibili;
      • il miglioramento dell’infrastruttura transfrontaliera regionale e locale e l’accesso alle zone rurali;
      • la pianificazione di ulteriori punti nodali a favore della multimodalità.
    • Energia sostenibile che riguarda:
      • un’analisi approfondita di biomassa pulita, energia solare, geotermica, idroelettrica ed eolica;
      • la promozione dell’efficienza energetica e dell’impiego di energia rinnovabile in edifici e impianti di riscaldamento;
      • la promozione della decarbonizzazione e della riduzione degli inquinanti atmosferici nel settore dei trasporti;
      • la condivisione delle migliori pratiche e lo sviluppo di attività volte alla riduzione della povertà energetica, a tutela dei consumatori vulnerabili e stimolando i consumatori a prendere parte al mercato dell’energia;
      • lo studio di soluzioni di stoccaggio dell’energia nuove e innovative;
      • l’incentivazione della condivisione delle informazioni e delle migliori pratiche per migliorare la cooperazione e avviare progetti comuni.
    • Promozione della cultura e del turismo e dei contatti interpersonali:
      • incentivazione del turismo sostenibile e sfruttamento dei progetti EUSDR;
      • potenziamento del turismo culturale e del patrimonio culturale;
      • investimento in prodotti e servizi di qualità sostenibili nonché in moduli e infrastrutture innovative;
      • promozione delle competenze, dell’istruzione e della creazione di posti di lavoro;
      • promozione e incentivazione dello sviluppo del settore delle attività culturali e ricreative.
  • 2.

    Proteggere l’ambiente

    • Ripristino e mantenimento della qualità delle acque:
      • promozione del monitoraggio, della prevenzione e della riduzione dell’inquinamento idrico provocato da sostanze inquinanti pericolose ed emergenti;
      • incentivazione continua degli investimenti nella costruzione, nella riqualificazione, nella manutenzione e nella ristrutturazione degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane;
      • promozione della prevenzione e della riduzione dell’inquinamento diffuso nonché della ritenzione delle sostanze nutritive, dell’irrigazione intelligente e del riutilizzo delle acque;
      • miglioramento delle conoscenze relative alla tutela delle risorse idriche e alla salvaguardia dell’approvvigionamento di acqua potabile;
      • promozione di misure a favore della migrazione dei pesci nel bacino fluviale;
      • promozione di misure di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici relative alla qualità e alla quantità di acqua;
      • potenziamento della cooperazione, aumento e scambio di conoscenze e garanzia di finanziamenti di misure a tutela della qualità dell’acqua nella regione.
    • Gestione dei rischi ambientali:
      • sostegno a piani di gestione dei rischi per diversi pericoli;
      • miglioramento delle capacità e ampliamento della copertura dei sistemi di previsione, allerta e di risposta rapida a livello di bacino fluviale o regionale;
      • rafforzamento della preparazione e della prontezza alle catastrofi da parte di organizzazioni governative e non governative;
      • riduzione degli impatti antropogenici che comportano danni ambientali;
      • anticipazione degli impatti regionali e locali dei cambiamenti climatici.
    • Preservazione della biodiversità, dei paesaggi e della qualità di aria e suolo, che comprende:
      • l’istituzione di una cooperazione internazionale e di un’armonizzazione dei documenti nelle zone protette dei sistemi fluviali;
      • il rafforzamento delle capacità di autorità nazionali e locali, organizzazioni non governative, della comunità scientifica e di esperti attivi nell’ambito ambientale;
      • l’elaborazione di piani d’azione per la conservazione e di piani di gestione per le specie in via di estinzione;
      • l’elaborazione di metodi per prevenire e controllare l'introduzione di specie esotiche invasive;
      • il miglioramento e la conservazione dei servizi ecosistemici correlati al suolo;
      • l’individuazione dei luoghi caratterizzati dalla presenza di pesticidi obsoleti e simili rifiuti chimici e la preparazione di piani in risposta a incidenti ambientali;
      • l’adozione di misure volte alla riduzione progressiva dell’inquinamento atmosferico;
      • l’incentivazione della gestione e del ripristino ecologico delle zone umide, particolarmente in prossimità del delta del Danubio.
  • 3.

    Sviluppare la prosperità

    • Sviluppo della società della conoscenza tramite ricerca, istruzione e tecnologie dell’informazione, tra cui:
      • promozione del coordinamento di fondi nazionali, regionali e dell’Unione per favorire l’eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’innovazione;
      • incentivazione della partecipazione ai programmi di ricerca e innovazione dell’Unione, in particolare al programma Orizzonte Europa;
      • rafforzamento della cooperazione tra università, istituti di ricerca e piccole e medie imprese (PMI);
      • sensibilizzazione e visibilità di attività all’insegna della scienza e dell’innovazione.
    • Promozione della competitività delle imprese, compreso lo sviluppo di raggruppamenti, nonché:
      • promozione della collaborazione e dello scambio di informazioni tra PMI, mondo accademico, settore pubblico e società civile;
      • miglioramento delle condizioni, del sostegno e del rafforzamento delle capacità delle parti interessate per potenziare la collaborazione, ponendo l’accento sulle zone rurali;
      • miglioramento del sostegno alle imprese per rafforzare le capacità innovative e digitali delle PMI a conduzione femminile;
      • potenziamento dell’adozione delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale nelle PMI della regione.
    • Investire nelle persone e nelle competenze, per quanto riguarda:
      • l’intensificazione della cooperazione nelle politiche in materia di mercato del lavoro;
      • la digitalizzazione e l’innovazione nel mondo del lavoro;
      • l’integrazione dei gruppi vulnerabili nel mercato del lavoro;
      • la lotta contro la povertà e la promozione dell’inclusione sociale;
      • la garanzia di qualità ed efficacia dell’istruzione e della formazione;
      • l’offerta di opportunità per l’apprendimento permanente e la mobilità di apprendimento.
  • 4.

    Rafforzare la regione

    • Accelerazione delle capacità istituzionali e della cooperazione per quanto riguarda:
      • il miglioramento delle capacità istituzionali per fornire servizi pubblici di elevata qualità;
      • l’agevolazione della cooperazione amministrativa delle comunità nelle regioni frontaliere;
      • il riesame delle strozzature relative al basso tasso di assorbimento dei fondi dell’Unione;
      • il sostegno a un migliore coordinamento dei fondi;
      • la sperimentazione e il sostegno a soluzioni di finanziamento innovative;
      • la promozione della cooperazione basata sulla fiducia reciproca tra organizzazioni governative e non governative;
      • il rafforzamento del coinvolgimento della società civile e delle organizzazioni locali nella regione.
    • Lavorare insieme per favorire la sicurezza e contrastare la grande e la criminalità organizzata, ovvero:
      • il potenziamento della cooperazione delle forze di polizia per migliorare il livello di sicurezza, lottare contro la grande criminalità e la criminalità organizzata e il rafforzamento degli sforzi contro le minacce del terrorismo;
      • la promozione della cooperazione strategica a lungo termine tra organismi incaricati dell’applicazione della legge tramite un migliore collegamento in rete;
      • il miglioramento dei sistemi di controllo di frontiera, della gestione di controllo dei documenti e della cooperazione su questioni consolari;
      • la promozione dello Stato di diritto e della lotta alla corruzione.

Attuazione e finanziamento

L’attuazione delle azioni è responsabilità di tutte le parti coinvolte, a livello nazionale, regionale, urbano e locale, utilizzando i finanziamenti messi a disposizione tramite i programmi dell’Unione, tra cui i Fondi strutturali e d’investimento europei.

CONTESTO

L’EUSDR è una delle quattro strategie macroregionali.

Per maggiori informazioni, si veda:

TERMINI CHIAVE

Strategia macroregionale: un quadro integrato per affrontare sfide comuni riguardanti un’area geografica definita, connesse agli Stati membri e ai paesi terzi situati nella stessa area geografica, che beneficiano così di una cooperazione rafforzata che contribuisce al conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale.

DOCUMENTI PRINCIPALI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Strategia dell’Unione europea per la Regione Danubiana [COM(2010) 715 definitivo dell’8.12.2010].

Documento di lavoro dei servizi — Piano d’azione che sostituisce il documento di lavoro dei servizi SEC(2010) 1489 definitivo che accompagna la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Strategia dell’Unione europea per la Regione Danubiana [SWD(2020) 59 final del 6.4.2020].

DOCUMENTI CORRELATI

Documento di lavoro dei servizi che accompagna il documento — Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull’attuazione delle strategie macroregionali dell’Unione europea [SWD(2020) 186 final del 23.9.2020].

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull’attuazione delle strategie macroregionali dell’UE [COM(2020) 578 final del 23.9.2020].

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 — Riportare la natura nella nostra vita [COM(2020) 380 final del 20.5.2020].

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Il Green Deal europeo [COM(2019) 640 final dell’11.12.2019].

Conclusioni del Consiglio sull’attuazione delle strategie macroregionali dell’Unione europea del 10.5.2019.

Conclusioni del Consiglio sull’attuazione delle strategie macroregionali dell’Unione europea del 25.4.2017.

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull’attuazione delle strategie macroregionali dell’UE [COM(2016) 805 final del 16.12.2016].

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sulla governance delle strategie macroregionali [COM(2014) 284 final del 20.5.2014].

Regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013, sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti e che abroga la decisione n. 661/2010/UE (GU L 348 del 20.12.2013, pag. 1).

Le successive modifiche al regolamento (UE) n. 1315/2013 sono state incorporate nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul valore aggiunto delle strategie macroregionali [COM(2013) 468 final del 27.6.2013].

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa alla strategia dell’Unione europea per la regione del Danubio [COM(2013)181 final dell’8.4.2013].

Documento di lavoro dei servizi della Commissione — Piano d’azione che accompagna la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Strategia dell’Unione europea per la Regione Danubiana [SEC(2010) 1489 final dell’8.12.2010].

Ultimo aggiornamento: 09.04.2021

Top