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Libro verde: diritto europeo dei contratti per i consumatori e le imprese

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Libro verde: diritto europeo dei contratti per i consumatori e le imprese

Il presente libro verde lancia una consultazione delle parti interessate per individuare soluzioni che consentano di migliorare il diritto dei contratti nell'Unione europea (UE). Infatti, le diverse norme nazionali ostacolano il buon funzionamento del mercato interno europeo, e le opzioni proposte dovranno permettere di risolvere i problemi esistenti.

ATTO

Libro verde della Commissione, del 1º luglio 2010, sulle opzioni possibili in vista di un diritto europeo dei contratti per i consumatori e le imprese [COM(2010) 348 definitivo - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Nel presente libro verde, la Commissione presenta le sue soluzioni volte a migliorare la coerenza del diritto europeo dei contratti. Alcune opzioni presentate riguardano norme di carattere obbligatorio, altre riguardano soluzioni più flessibili, che possono essere attuate a seconda della volontà degli Stati membri. Successivamente alla valutazione dei risultati della consultazione lanciata dal libro verde, la Commissione dovrà proporre una nuova legislazione europea entro la fine del 2011.

Infatti, una nuova legislazione europea potrebbe agevolare e accrescere le attività delle imprese e la fiducia dei consumatori, allorquando essi concludono contratti di vendita in un altro paese europeo. Un nuovo strumento giuridico europeo rappresenta un modo per aumentare la certezza del diritto e per ridurre i costi elevati delle transazioni di questo tipo di scambio commerciale. Queste problematiche riguardano soprattutto le piccole e medie imprese (PMI).

Un nuovo strumento giuridico consentirebbe alle imprese europee di risparmiare denaro, di aumentare l'offerta di prodotti e il loro rapporto qualità prezzo, a vantaggio dei consumatori europei.

Un nuovo strumento europeo

La Commissione presenta una serie di proposte sulla natura giuridica dello strumento, che potrebbe assumere la forma di:

  • una pubblicazione di un gruppo di esperti, le cui raccomandazioni potrebbero essere utilizzate per la creazione di norme e contratti tipo;
  • uno «strumentario» per i legislatori, tramite un atto della Commissione o un accordo interistituzionale (tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento), da utilizzare come riferimento in materia di diritto dei contratti;
  • una raccomandazione della Commissione, per l’adozione progressiva e volontaria di uno strumento europeo da parte dei paesi dell’Unione europea (UE). Questa soluzione offrirebbe loro la possibilità sia di modificare il diritto nazionale sia di creare un regime facoltativo;
  • una direttiva per l'armonizzazione dei diritti nazionali, elaborata sulla base di norme minime comuni. Gli Stati membri potrebbero quindi mantenere norme che assicurano maggiore protezione rispetto a quelle della direttiva;
  • un regolamento istitutivo di uno strumento facoltativo, concepito come un regime giuridico alternativo da essere adottato da tutti i paesi, ma che potrebbe essere scelto liberamente dalle parti del contratto;
  • un regolamento istitutivo di un diritto europeo dei contratti, per sostituire le leggi nazionali;
  • un regolamento istitutivo di un codice civile europeo, che sostituirebbe non soltanto il diritto dei contratti nazionale, ma anche altri tipi di obbligazioni (la responsabilità extracontrattuale e la gestione di affari).

Le nuove norme potrebbero riguardare:

  • i contratti business to consumer. In questo settore il diritto applicabile è parzialmente armonizzato («armonizzazione minima») soprattutto per garantire la protezione dei consumatori. Infatti, in caso di conflitto tra contraenti di due paesi diversi, le imprese dovranno applicare il diritto del paese di residenza del consumatore, o almeno le disposizioni obbligatorie in quel paese;
  • i contratti business to business. In questo settore, le parti sono libere di scegliere il diritto da applicare al contratto.

Inoltre, il nuovo strumento potrebbe avere un ambito di applicazione comprendente tutti i contratti nazionali e transfrontalieri, oppure soltanto i contratti transfrontalieri.

Infine, il contenuto dello strumento potrebbe riguardare:

  • talune norme del diritto dei contratti in generale, in particolare quelle relative alla formazione ed esecuzione del contratto, il diritto di recesso, la modifica delle parti, ecc.;
  • le norme in generale e le norme specifiche di certi tipi di contratti, ad esempio quelle relative ai contratti più frequenti (vendita di merci, determinate prestazioni di servizi).

Ultima modifica: 27.08.2010

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