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Migrazioni: approccio globale riguardante le regioni orientali e sudorientali dell'Europa

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Migrazioni: approccio globale riguardante le regioni orientali e sudorientali dell'Europa

La presente comunicazione rientra nel quadro dell'approccio globale sulla questione delle migrazioni, approvato dal Consiglio europeo dei giorni 15 e 16 dicembre 2005. Essa stabilisce un elenco di proposte riguardanti l'applicazione di tale approccio alle regioni situate ad est e a sud-est dell'Unione europea (UE).

ATTO

Comunicazione della Commissione, del 16 maggio 2007, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni sull'applicazione dell'approccio globale in materia di migrazione alle aree orientali e sudorientali vicine all'Unione europea [COM(2007) 247 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La Commissione propone le seguenti misure:

Turchia e Balcani occidentali

  • completare il dialogo relativo alle migrazioni svolto nel quadro di diverse sedi bilaterali, regionali e nazionali;
  • potenziare l'impatto positivo delle migrazioni sullo sviluppo;
  • impedire la fuga di cervelli, facilitare l'invio di fondi dei lavoratori emigrati nei rispettivi paesi d'origine e migliorare la migrazione circolare;
  • seguire l'attuazione delle politiche di asilo;
  • migliorare il sistema giuridico e amministrativo nei paesi di questa regione, al fine di garantire una migliore protezione internazionale alle persone;
  • potenziare il ruolo di Frontex con tali paesi;
  • favorire l'assistenza reciproca tra le autorità di tali paesi, incaricate della lotta contro la criminalità organizzata. Il sostegno fornito potrebbe concretizzarsi in una migliore collaborazione tra Europol e l'iniziativa di cooperazione per l'Europa sudorientale (SECI).

Paesi partner della politica europea di buon vicinato in Europa orientale e nel Caucaso meridionale

  • avviare il dialogo sulla migrazione con i paesi che hanno messo a punto un piano d'azione con l'UE (Armenia, Azerbaigian, Georgia) e potenziarlo con quelli i cui piani sono già stati attuati (Moldova e Ucraina). Avviare dibattiti esplorativi con la Bielorussia;
  • ispirarsi alle esperienze maturate in diverse sedi, in particolare per quanto riguarda il processo di Budapest e quello di Söderköping. La Commissione suggerisce parimenti di valutare la possibilità di creare una struttura di cooperazione che riunirebbe gli Stati membri, le agenzie competenti dell'UE, i paesi del mar Nero non membri dell'UE e le organizzazioni regionali, in particolare la SECI, la Cooperazione economica del Mar Nero (CEMN) e il Forum del Mar Nero;
  • sviluppare partnership per la mobilità;
  • impedire la fuga di cervelli, facilitare il rilascio di visti, nonché l'invio di fondi da parte dei lavoratori emigrati;
  • concludere l'accordo di riammissione con la Moldova, attuare quello concluso con l'Ucraina e prevedere nuovi accordi con altri paesi della regione;
  • sostenere ulteriormente tali paesi nella gestione delle loro frontiere, nonché nella lotta contro la criminalità organizzata e la frode documentale.

Russia

  • attuare più rapidamente le misure corrispondenti alle priorità della Road map per lo spazio comune della libertà, della sicurezza e della giustizia;
  • approfondire lo scambio d'informazioni tra l'UE e la Russia (segnatamente attraverso l'accordo Europol-Russia) e migliorare la collaborazione Europol-Frontex nella regione del Mar Baltico, nonché l'assistenza reciproca tra Frontex e gli organismi di controllo delle frontiere russe.

Siria, Libano, Giordania, Iran e Iraq

  • continuare il dialogo con il Libano e la Giordania e avviare un dialogo analogo con la Siria non appena verrà firmato l'accordo di associazione;
  • sostenere la Giordania e la Siria nei loro sforzi in favore dei rifugiati in esito al conflitto in Iraq;
  • invitare l'Iran ad intensificare la cooperazione con i paesi vicini per quanto riguarda il traffico di migranti e la tratta di esseri umani.

Asia centrale

  • intensificare la collaborazione per la gestione delle frontiere e fornire assistenza tecnica in materia d'immigrazione clandestina, di traffico di migranti e di tratta degli esseri umani.

Paesi d'origine asiatica

  • continuare i negoziati in corso per la conclusione di accordi di riammissione e favorire iniziative nel campo della lotta contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani;
  • realizzare partnership per la mobilità con alcuni paesi.

La Commissione suggerisce del pari di migliorare il coordinamento:

  • sviluppando una visione coerente delle attuali iniziative, segnatamente sollecitando gli Stati membri a ampliare l'elenco dei progetti già realizzati;
  • riunendo e dando diffusione delle informazioni disponibili, in particolare attraverso una rete di scambio tra le agenzie europee, le organizzazioni internazionali e gli organismi regionali;
  • approfondendo le partnership con vari organismi, come i ministeri del commercio, del lavoro e dell'istruzione;
  • sviluppando le reti di personale di collegamento in materia di «immigrazione» (es de en fr) (OLI), nonché i centri comuni di trattamento delle richieste di visti.

Contesto

La presente comunicazione rientra nel quadro dell'approccio globale sulla questione delle migrazioni, approvato dal Consiglio europeo dei giorni 15 e 16 dicembre 2005. Essa è stata elaborata in risposta alle richieste del Consiglio europeo dei giorni 15 e 16 dicembre 2006.

Ultima modifica: 25.09.2007

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