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Integrazione sociale ed economica dei Rom

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Integrazione sociale ed economica dei Rom

La comunità dei Rom è la più grande minoranza etnica in Europa, essa rappresenta 10-12 milioni di persone che vivono in condizioni di estrema emarginazione. La Commissione propone di migliorare l'efficacia degli strumenti volti alla loro integrazione socio-economica, nel quadro di un impegno a lungo termine e di azioni intersettoriali (istruzione, occupazione, salute, alloggi, ecc.).

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 7 aprile 2010, concernente «L'integrazione sociale ed economica dei Rom in Europa» [COM(2010) 133 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La Commissione presenta una strategia intesa a migliorare l'integrazione economica e sociale dei Rom nell'ambito dell'Unione europea (UE). Tale azione dovrebbe anche essere condotta nei paesi coinvolti nel processo di allargamento dell'UE.

Migliorare l’impatto delle politiche esistenti

L’UE dispone di una serie di strumenti giuridici in materia di lotta contro la discriminazione (Carta dei diritti fondamentali, normativa sulla non discriminazione e sulla libera circolazione delle persone). Essa dispone anche di finanziamenti per favorire la coesione sociale (fondi strutturali, strumento di assistenza preadesione (IPA)).

Esistono inoltre strumenti a livello internazionale e nazionale. Il Consiglio d'Europa e l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) hanno infatti avviato delle iniziative in questo senso. I paesi coinvolti nell'iniziativa «Decennio per l’inclusione dei Rom 2005-2015» (EN) hanno altresì adottato piani d'azione nazionali.

La Commissione ritiene che le iniziative già esistenti devono essere:

  • coordinate meglio;
  • attuate meglio a livello locale;
  • accompagnate da azioni di sensibilizzazione dell'intera popolazione e di tutte le comunità Rom;
  • orientate verso politiche di antisegregazione;
  • integrate nelle strategie politiche più ampie, come l'istruzione, l'occupazione, la salute e lo sviluppo territoriale.

Migliorare l'attuazione delle azioni

Gli strumenti finanziari europei non vengono sufficientemente sfruttati a causa della loro complessità. La Commissione dovrebbe quindi adottare misure di assistenza tecnica. Inoltre dovrebbero essere aumentate le risorse esistenti.

La Commissione sostiene le strategie intersettoriali, nazionali ed europee, per combattere l'emarginazione delle comunità Rom. Essa incoraggia inoltre la partecipazione delle comunità durante la loro elaborazione e attuazione di strategie.

Adeguare le politiche pubbliche

Tutte le politiche europee e nazionali pertinenti dovrebbero contribuire all'integrazione dei Rom. Le autorità pubbliche nazionali devono scambiarsi le proprie esperienze, in particolare attraverso la rete EURoma (EN).

La Commissione deve in particolare:

  • organizzare incontri tra le autorità pubbliche dei paesi dell'UE;
  • sostenere la creazione di una rete universitaria per gli studi sui Rom;
  • migliorare il coordinamento tra i fondi strutturali e adeguare il loro prossimo ciclo di programmazione;
  • tenere conto dell'inclusione dei Rom nell'ambito della strategia Europa 2020, e in particolare della «piattaforma europea contro la povertà»;
  • incoraggiare l'apprendimento reciproco nel settore dell'occupazione;
  • tenere conto dell'inclusione dei Rom nel contesto dell'allargamento.

Migliorare la coerenza delle politiche

Per favorire la coerenza delle azioni e la responsabilizzazione di tutti gli attori, la Commissione deve in particolare:

Sviluppare modelli d'intervento

La Commissione propone l'elaborazione di strategie d'inclusione adattate alle caratteristiche delle varie popolazioni Rom. Può trattarsi di situazioni in cui le popolazioni Rom:

  • vivono in zone urbane vicino ad altre minoranze svantaggiate;
  • vivono in quartieri urbani svantaggiati o in insediamenti in regioni rurali;
  • sono nomadi, con cittadinanza di un paese dell'UE;
  • sono nomadi o sedentarie, con cittadinanza di paesi terzi (possono essere rifugiati, apolidi o richiedenti asilo).

Occorre istituire modelli d'intervento per rispondere alle necessità socio-economiche fondamentali, quali il lavoro e il lavoro autonomo, l'istruzione, l'alloggio e la salute. Essi dovranno contribuire a definire i tipi di finanziamenti, gli strumenti giuridici e il ruolo di ciascun attore coinvolto.

Contesto

La presente comunicazione rientra nel quadro della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Essa è pubblicata in vista di un secondo vertice europeo sui Rom.

Ultima modifica: 04.08.2010

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