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Polonia

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Polonia

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(1997) 2002 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(1998) 701 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(1999) 509 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2000) 709 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1752 - - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione della Commissione COM (2002) 700 def. - SEC (2002) 1408 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Relazione di controllo della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1207 [Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel parere del luglio 1997 la Commissione europea aveva ritenuto che, se la Polonia si fosse impegnata a fondo per adeguare il proprio corpus giuridico, procedendo anche alle necessarie modifiche strutturali, sarebbe stata in grado a medio termine di soddisfare i requisiti della Comunità europea nel settore audiovisivo.

Nella relazione del novembre 1998 si era confermata, in linea generale, questa prima valutazione.

Nella relazione dell'ottobre 1999 si è osservato invece che nel settore in oggetto i progressi compiuti sono limitati e che per alcuni elementi si riscontrano ritardi preoccupanti.

Nella relazione del novembre 2000 si è osservato che sono stati compiuti numerosi progressi sebbene la legislazione polacca non sia ancora totalmente conforme all'acquis comunitario.

La relazione del novembre 2001 rilevava che erano stati realizzati pochi progressi nei settori dell'audiovisivo e della cultura.

La relazione dell'ottobre 2002 constatava che non vi era stato alcun allineamento legislativo nel settore dell'audiovisivo. Del pari, nessun progresso era stato registrato in ordine alle capacità amministrative.

La relazione del novembre 2003 insiste sul fatto che la Polonia ottempera solo parzialmente agli obblighi risultanti dai negoziati dell'adesione nel settore dell'audiovisivo. In particolare, la Polonia rischia di non essere in grado di applicare l'acquis comunitario al momento dell'adesione, se non assumerà rapidamente iniziative volte a recuperare i ritardi accumulati nella modifica della legge sulla radiotelevisione. Nel settore della cultura, per contro, la legislazione polacca è conforme all'acquis comunitario.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

L'acquis audiovisivo consiste nella fornitura e nella libera circolazione dei servizi audiovisivi all'interno dell'UE, e mira alla promozione dell'industria europea dei programmi nell'ambito del mercato interno. Tale acquis è contenuto nella direttiva " Televisione senza frontiere ", applicabile a tutti gli organismi di radiodiffusione, a prescindere dal modo di trasmissione (via antenna, satellite o cavo) e dallo statuto di ente pubblico o privato e definisce le norme di base in materia di radiodiffusione transfrontaliera. I punti principali sono i seguenti:

  • garantire la libera circolazione delle trasmissioni televisive in tutti gli Stati membri;
  • promuovere la produzione e la distribuzione di materiale audiovisivo europeo (fissando percentuali minime di tempi di trasmissione per i programmi europei e per quelli dei produttori indipendenti);
  • stabilire norme di base nei settori della pubblicità televisiva;
  • garantire la protezione dei minori e concedere il diritto di replica.

L'Accordo europeo fra l'Unione europea e la Polonia prevede un'attività di cooperazione finalizzata alla promozione e all'ammodernamento dell'industria audiovisiva, nonché all'armonizzazione di alcuni aspetti normativi delle politiche in questo settore.

La direttiva "Televisione senza frontiere" fa parte delle misure che i paesi dell'Europa centrale e orientale devono adottare nel corso della prima fase definita nel Libro bianco sui paesi dell'Europa centrale ed orientale e il mercato interno (1995).

VALUTAZIONE

Nel settore dell'audiovisivo, numerosi aspetti della normativa polacca risultano conformi all'acquis comunitario dopo l'adozione avvenuta nel 2000 della legge di emendamento della legge sulla radio e la telediffusione. Nuove modifiche sono peraltro necessarie per quanto riguarda le questioni relative ai criteri di giurisdizione, di promozione delle opere europee e indipendenti, nonché per quanto riguarda i grandi avvenimenti, la definizione delle opere europee e il principio di liberalizzazione dei capitali. La nuova legislazione rimane in sospeso. La Polonia ha ratificato nell'ottobre 2000 il protocollo della Convezione del Consiglio d'Europa sulla televisione transfrontaliera.

Le capacità amministrative vengono valutate nel complesso soddisfacenti. Tuttavia la Polonia dovrà potenziare i poteri del Consiglio nazionale della radio e della televisione in vista segnatamente del controllo dell'osservanza delle nuove regole (ad esempio, prevedere un'attrezzatura informatica idonea per controllare le quote di programmi obbligatori). Il budget per il 2001 era stato ridotto drasticamente a causa di problemi di bilancio, tuttavia è stato di nuovo aumentato nel 2002.

Un protocollo di accordo che prevede la partecipazione della Polonia ai programmi comunitari MEDIA Plus e MEDIA Formazione è stato firmato nel giugno 2002, con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2002.

La relazione del 2003 della Commissione sottolinea che la Polonia deve ancora allineare la sua legislazione-quadro (legge sulle trasmissioni radiotelevisive) per quanto riguarda i criteri di giurisdizione, la definizione delle opere europee, alcuni aspetti relativi alla promozione delle opere europee e indipendenti, l'accesso ai grandi avvenimenti e il principio di liberalizzazione dei capitali. La capacità amministrativa di attuazione dell'acquis comunitario nel settore dell'audiovisivo è, nell'insieme, soddisfacente. Tuttavia, il Consiglio nazionale della radio e della televisione deve essere potenziato per poter controllare in maniera efficace l'osservanza delle nuove regole.

Infine, la Commissione ritiene che la Polonia rischi di non essere in grado di attuare l'acquis comunitario al momento della sua adesione, se non opererà rapidamente per recuperare il ritardo accumulato nella modifica della legge sulla radiotelevisione.

Nel settore culturale, il Consiglio di associazione ha adottato nell'ottobre 2001 una decisione che autorizza la Polonia a partecipare a pieno titolo al programma Cultura 2000 a decorrere dal 2001. La relazione 2002 della Commissione segnala che sono stati effettuati alcuni cambiamenti a livello dell'organizzazione del punto di contatto culturale e che vi è stato un potenziamento del suo personale. Questo punto di contatto funziona attualmente presso il Ministero della Cultura. Nel 2003, la relazione della Commissione indica che la Polonia ottempera ai requisiti richiesti per la sua partecipazione alle attività comunitarie nel settore della cultura.

Ultima modifica: 13.01.2004

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