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Ungheria

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Ungheria

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2001 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 700 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 505 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2000) 705 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1748 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1404 - non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1205 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel proprio parere del luglio 1997, la Commissione europea esprimeva l'opinione che l'Ungheria avesse compiuto notevoli progressi nel recepire l'ordinamento comunitario in materia di trasporti. A parte altri sforzi da compiere per il funzionamento del mercato nazionale dei trasporti su strada di merci (accesso al mercato, norme sociali e di sicurezza), il controllo tecnico dei veicoli privati e una maggiore trasparenza sugli aspetti finanziari e i diritti d'accesso nel settore ferroviario, il settore dei trasporti non avrebbe dovuto porre grosse difficoltà di recepimento dell'acquis in materia di mercato interno. La Commissione invitava però a garantire i mezzi necessari a realizzare la base della futura rete transeuropea di trasporto, ampliata ai paesi aderenti. Essa riteneva, inoltre, opportuno rafforzare rapidamente le strutture amministrative ungheresi e gli organismi di controllo, come quelli preposti alla sicurezza.

La relazione del novembre 1998 constatava il proseguimento da parte dell'Ungheria degli sforzi per allineare l'ordinamento legislativo all'acquis e adeguare le proprie istituzioni alle esigenze comunitarie. Essa sottolineava, tuttavia, la necessità di armonizzare anche i provvedimenti sulle norme tecniche dei veicoli stradali, migliorare la sicurezza stradale, facilitare l'accesso al mercato nazionale del trasporto stradale delle merci e sviluppare le infrastrutture per la navigazione interna. Altrettanta importanza veniva attribuita all'armonizzazione della legislazione sull'aviazione civile (soprattutto la sicurezza aerea), sulle ferrovie (diritti di accesso alla rete ferroviaria) e sul trasporto combinato.

La relazione dell'ottobre 1998 sottolineava che l'Ungheria proseguiva l'allineamento della legislazione all'acquis comunitario e l'adattamento delle proprie istituzioni, sebbene fossero comunque necessari ulteriori sforzi in tal senso. Una delle priorità al riguardo era la ristrutturazione della compagnia aerea di bandiera e della principale società ferroviaria ungherese.

La relazione del novembre 2000 rilevava che l'Ungheria aveva continuato l'allineamento della legislazione all'acquis nel settore dei trasporti, registrando peraltro limitati progressi.

La relazione del novembre 2001 sottolineava che l'Ungheria aveva continuato a recepire l'acquis in materia di trasporti, ma con scarsi progressi nei settori ferroviari, aerei e stradali. Nessun progresso di rilievo per le strutture amministrative.

La relazione dell'ottobre 2002 rileva che l'Ungheria ha continuato l'allineamento della legislazione all'acquis, con nuovi progressi, in particolare nel settore dei trasporti ferroviario e stradale, ed ha potenziato la sua capacità amministrativa nel settore stradale ed aereo.

La relazione dell'ottobre 2003 rileva che l'Ungheria rispetta i requisiti fondamentali per l'adesione in materia di reti di trasporto transeuropee, trasporto stradale, trasporto aereo, navigazione interna e trasporto marittimo. Deve tuttavia potenziare le proprie capacità amministrative per la gestione dei progetti relativi alle reti transeuropee di trasporto.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

La politica comunitaria dei trasporti consiste di strategie e iniziative in tre settori fondamentali.

L'accordo europeo impone il ravvicinamento della legislazione ungherese alla normativa comunitaria, una cooperazione per la ristrutturazione e l'ammodernamento dei trasporti, il miglioramento dell'accesso al mercato dei trasporti, la facilitazione del transito e il raggiungimento di standard operativi comparabili a quelli della Comunità europea. Il Libro bianco si incentra sulle misure per il completamento del mercato interno nel settore dei trasporti, in particolare sulle misure concernenti la concorrenza e l'armonizzazione legislativa.

VALUTAZIONE

L'Ungheria ha adottato la relazione sulla valutazione del fabbisogno di infrastrutture dei trasporti (TINA), dell'ottobre 1999, che dovrebbe servire da base all'estensione delle reti transeuropee a tale paese. Il programma di costruzione di autostrade, che da due anni procedeva a rallentatore, sarà rilanciato, con l'appoggio del programma ISPA. L'Ungheria e la Slovacchia hanno continuato i lavori preparatori per la ricostruzione di un ponte sul Danubio.

Nel settore dei trasporti stradali si registrano alcuni progressi: è stata allineata la legislazione relativa all'uso dei veicoli noleggiati senza conducente per il trasporto di merci su strada. Nell'aprile del 2000 l'Ungheria ha aderito all'accordo europeo relativo alle prestazioni lavorative degli equipaggi dei veicoli addetti ai trasporti internazionali su strada (accordo AETR). Nel luglio del 2000 ha firmato con la Comunità un accordo bilaterale di transito stradale. Le società di trasporti pubblici con autobus hanno cominciato ad allinearsi sul sistema di periodi di guida e riposo dei conducenti ed hanno aumentato il numero dei conducenti per integrare le disposizioni sociali dell'acquis. La legge sulla fiscalità applicabile ai veicoli a motore ha introdotto riduzioni fiscali per i veicoli commerciali meno inquinanti ("camion verdi"). L'Ungheria inoltre ha allineato la legislazione su alcuni elementi dell'acquis relativi al trasporto di merci pericolose.

Nel 2001, il principale progresso legislativo è stato l'armonizzazione delle norme d'accesso alla professione di trasportatore di merci su strada. La regolamentazione relativa al porto della cintura di sicurezza è stata recepita. Un altro sviluppo positivo è stato la firma dell'accordo INTERBUS che riguarda il trasporto internazionale di viaggiatori e che è stato ratificato nel 2002.

L'Ungheria ha completato l'allineamento all'acquis per quanto riguarda la concessione di licenze agli operatori dei trasporti e l'accesso alla professione. Essa deve tuttavia ancora allineare la propria legislazione per quanto riguarda il trasporto di merci pericolose.

Nel 2003 il paese ha completato l'allineamento della propria legislazione all'acquis fiscale e tecnico. L'Ungheria usufruisce, fino al 31 dicembre 2008, di un regime transitorio per l'applicazione integrale dell'acquis relativo al peso e alle dimensioni massimi dei veicoli usati per i trasporti internazionali. I controlli tecnici stradali e la verifica delle operazioni di trasporto di passeggeri vanno ancora migliorati.

Per le reti transeuropee di trasporto, i lavori d'infrastruttura, in particolare la costruzione di autostrade, sono stati accelerati.

Il programma di riforma delle ferrovie ungheresi è stato adottato nel dicembre del 1999. Il paese deve inoltre istituire un ente indipendente, incaricato dell'assegnazione delle linee ferroviarie, una società ferroviaria separata, incaricata delle operazioni commerciali ed un ente normativo indipendente, che controllerà la ripartizione delle capacità e la determinazione delle tariffe. Devono ancora essere messe in conformità con l'acquis anche le disposizioni contabili applicabili alle società ferroviarie.

La separazione contabile tra le attività di gestione dell'infrastruttura e di esercizio dei servizi di trasporto della società ungherese di ferrovie è terminata.

Sono stati adottati alcuni testi d'applicazione sull'interoperabilità della rete ferroviaria ad alta velocità e sulle funzioni e le competenze dell'autorità ferroviaria.

L'Ungheria deve recepire le direttive sull'interoperabilità ed attuare le strutture amministrative necessarie per la ripartizione delle capacità e la tariffazione delle infrastrutture. Essa usufruisce, fino al 31 dicembre 2006, di un regime transitorio per il pieno accesso alla rete transeuropea di trasporto ferroviario di merci.

L'Ungheria deve recepire le direttive sull'interoperabilità ed attuare le strutture amministrative necessarie per la ripartizione delle capacità e la tariffazione delle infrastrutture. Essa usufruisce, fino al 31 dicembre 2006, di un regime transitorio per il pieno accesso alla rete transeuropea di trasporto ferroviario di merci.

Nel settore dei trasporti aerei, nell'aprile del 2000 il governo ha adottato una strategia nazionale per i trasporti aerei, che ha gettato le basi della ristrutturazione e della privatizzazione della compagnia aerea di bandiera (MALÉV), della riorganizzazione della gestione dell'aeroporto di Ferihegy e del traffico aereo, dell'istituzione di un'autorità indipendente dell'aviazione civile, della costruzione di aeroporti regionali. Nel 2002 è continuata la ristrutturazione di MALEV, che ha subìto una riduzione di personale e che è attualmente una compagnia indipendente, dotata di una direzione indipendente.

Nel dicembre del 1999 sono stati adottati atti legislativi sulla limitazione delle emissioni sonore degli aerei subsonici e sulla limitazione delle emissioni sonore in vicinanza degli aeroporti. Nel gennaio del 2000 sono state allineate le disposizioni relative alle regole comuni per l'attribuzione delle bande orarie negli aeroporti e, se non altro parzialmente, le disposizioni relative alle indagini tecniche sugli incidenti nell'aviazione civile. L'Ungheria partecipa inoltre attivamente alla Commissione di valutazione della sicurezza di Eurocontrol. Dovrà inoltre istituire enti quali un organismo indipendente per le indagini sugli incidenti, un'autorità indipendente per il coordinamento delle bande orarie e un organismo responsabile della sicurezza e del rilascio delle licenze.

Nel 2001, l'Ungheria ha recepito norme tecniche e procedure amministrative in materia di aviazione civile, codice di condotta per l'uso di sistemi automatizzati di prenotazione, norme d'approvazione del personale aereo e disposizioni relative alla responsabilità dei trasportatori. Altro punto positivo, l'Ungheria è diventato membro titolare delle Autorità congiunte dell'aviazione. In compenso, i negoziati che riguardano lo Spazio aereo europeo comune non sono stati ancora portati a termine.

Nel 2002 è stata creata l'Organizzazione per la sicurezza dell'aviazione civile, come organo indipendente che ha il compito di indagare sugli incidenti e gli inconvenienti del trasporto aereo.

Si rende tuttavia opportuno proseguire le iniziative sulla formazione specializzata del personale; l'autorità dell'aviazione civile dovrà d'altronde reclutare personale a causa dell'aumento del suo carico di lavoro. L'Ungheria usufruisce, fino al 31 dicembre 2004, di un regime transitorio per l'applicazione integrale dell'acquis sugli aerei rumorosi.

Nel campo della navigazione fluviale e dei trasporti marittimi è stata adottata nel maggio 2000 la legge sui trasporti per via d'acqua. Nel gennaio del 2000 l'Ungheria ha inoltre aderito alla convenzione internazionale sui servizi di ricerca e salvataggio in mare (RES).

Nel 2001 sono stati adottati decreti d'applicazione della legge quadro del 2000 sul trasporto per via d'acqua concernenti l'immatricolazione di imbarcazioni e navi, il rilascio di licenze agli operatori, le qualificazioni del personale di bordo, la qualificazione e le carte d'identificazione degli ispettori, le prescrizioni tecniche e la designazione degli organismi di certificazione della conformità di imbarcazioni e navi.

È continuato l'ammodernamento dei porti pubblici, ma deve essere potenziata l'amministrazione delle autorità di porto e dell'ispettorato generale dei trasporti. Dovrà proseguire l'allineamento legislativo sulle modalità di trasferimento dei battelli da un registro all'altro e sui sistemi di sicurezza di alcune navi da pesca o addette al trasporto di passeggeri. Nel corso del 2002, ha fatto notevoli progressi il recepimento delle norme in materia di controllo da parte dello Stato di approdo. L'adozione delle disposizioni di applicazione deve però essere portata a termine, segnatamente per l'acquis relativo al pacchetto di provvedimenti adottato in seguito al naufragio dell'Erika.

Ultima modifica: 16.01.2004

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