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Document 52001DC0602

Relazione della Commissione - Relazione annuale del fondo di coesione 2000

/* COM/2001/0602 def. */

52001DC0602

Relazione della Commissione - Relazione annuale del fondo di coesione 2000 /* COM/2001/0602 def. */


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE - RELAZIONE ANNUALE DEL FONDO DI COESIONE 2000

INDICE

SINTESI

1. Contesto generale

1.1. Convergenza e sviluppo economico nei paesi beneficiari del Fondo di coesione

1.1.1. Grecia..

1.1.2. Spagna.

1.1.3. Irlanda..

1.1.4. Portogallo

1.2. Esame della condizionalità

2. Principi di attuazione e contributi concessi

2.1. Coordinamento con le altre politiche comunitarie

2.1.1. Appalti pubblici

2.1.2. Concorrenza

2.1.3. Ambiente

2.1.4. Trasporti

2.2. Coordinamento con i Fondi strutturali: i quadri di riferimento strategici (QRS)

2.2.1. Ambiente

2.2.2. Trasporti

2.3. Risorse finanziarie utilizzate, stanziamenti di impegno e di pagamento

2.3.1. Risorse finanziarie disponibili

2.3.2. Esecuzione del bilancio

2.3.3. Esecuzione del bilancio per il periodo precedente (1993-1999)

3. Progetti e azioni adottati

3.1. Partecipazione del Fondo per lo Stato membro beneficiario

3.1.1. Grecia..

3.1.2. Spagna

3.1.3. Irlanda..

3.1.4. Portogallo

3.2. Assistenza tecnica e studi

3.2.1. Politica generale del Fondo

3.2.2. Assistenza tecnica su iniziativa della Commissione

4. Sorveglianza, controllo e irregolarità

4.1. Sorveglianza: comitati e missioni

4.1.1. Grecia..

4.1.2. Spagna.

4.1.3. Irlanda..

4.1.4. Portogallo

4.2. Missioni di controllo e conclusioni

4.2.1. Grecia..

4.2.2. Spagna.

4.2.3. Irlanda..

4.2.4. Portogallo

4.3. Irregolarità e sospensione dell'aiuto

5. Valutazione ex ante ed ex post

5.1. Aspetti generali

5.2. Esame e valutazione ex ante dei progetti

5.3. Cooperazione con la BEI nell'ambito della valutazione dei progetti

5.4. Impatto socioeconomico del Fondo negli Stati membri e sulla coesione economica e sociale nell'Unione europea, compreso l'impatto sull'occupazione

5.5. Programma di valutazione ex post

5.5.1. Ambiente

5.5.2. Trasporti

6. Dialogo interistituzionale, informazione e pubblicità

6.1. Presentazione della relazione annuale 1999

6.1.1. Parlamento europeo

6.1.2. Comitato economico e sociale (CES)

6.2. Informazione degli Stati membri

6.3. Attività di informazione varie

6.3.1. Informazione delle parti sociali

6.3.2. Altre misure

6.4. Misure in materia di pubblicità e informazione adottate della Commissione

ALLEGATO

PREMESSA

La presente relazione annuale riguarda le attività del Fondo di coesione dell'anno civile 2000.

Si tratta della relazione annuale di attività per il primo anno del periodo di programmazione 2000-2006.

La veste redazionale della relazione si attiene alle esigenze del regolamento istitutivo del Fondo di coesione ed è stata adeguata per tenere conto delle osservazioni del Parlamento europeo, del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni.

Gli autori si augurano che il presente documento possa costituire un riferimento utile per tutti coloro che si interessano alla promozione e all'evoluzione della coesione economica e sociale dell'Unione.

SINTESI

Contesto economico e condizionalità

Nel 2000 nessuno degli Stati membri beneficiari del Fondo di coesione ha registrato una situazione di disavanzo eccessivo. Di conseguenza, la Commissione non ha elaborato nel 2000 una valutazione sul rispetto della condizionalità per nessuno di questi Stati membri.

Esecuzione del bilancio

L'importo definitivo, previa indicizzazione, delle risorse del Fondo di coesione per il 2000 ammonta a 2.659 miliardi di euro.

Gli impegni e i pagamenti sono stati realizzati secondo le seguenti modalità (per paese e per settore):

>SPAZIO PER TABELLA>

Coordinamento con i Fondi strutturali: i quadri di riferimento strategici

Per il periodo di programmazione 2000-2006, la Commissione ha elaborato una serie di orientamenti relativi al Fondo di coesione, nei quali viene indicato che i suoi interventi dovrebbero essere oggetto di un approccio strategico ed essere inquadrati in programmi che identifichino le principali priorità di intervento nei diversi settori di applicazione scelti e che perseguano un miglior coordinamento con altri strumenti finanziari comunitari.

Trasporti

Il settore dei trasporti rappresenta, per il 2000, il 53,8% degli impegni del Fondo di coesione.

Come in passato, la Commissione ha insistito affinché l'attività del Fondo sia concentrata a favore del trasporto ferroviario. Quest'ultimo rappresenta pertanto, nel 2000, circa l'85% degli impegni nel settore dei trasporti in Spagna e il 77% in Portogallo.

Ambiente

Il settore ambientale rappresenta il 46,2% del totale degli impegni del Fondo di coesione per l'anno 2000.

Le priorità identificate in questo settore continuano ad essere l'approvvigionamento di acqua potabile, il trattamento delle acque reflue e il trattamento dei rifiuti solidi.

Informazione e pubblicità

Il 18 dicembre 2000 è stata organizzata a Bruxelles una riunione di informazione con i 15 Stati membri.

Nel corso di questa riunione, la Commissione ha presentato il progetto di relazione annuale del Fondo di coesione 1999 ed ha passato in rassegna gli interventi del Fondo nel 2000 per ciascuno degli Stati membri beneficiari. Questi ultimi hanno presentato una descrizione dettagliata dei loro quadri di riferimento strategici (cfr. sopra).

Valutazione

Alla fine del 2000, su 120 progetti previsti ne sono già stati valutati centosette, cinquantotto nel settore dei trasporti e quarantanove in quello ambientale.

Secondo le prime conclusioni delle valutazioni ex post di trentuno progetti ambientali, l'attuazione di tali progetti e il loro impatto a livello ambientale, sociale ed economico sono stati positivi e globalmente conformi agli obiettivi fissati.

Nel quadro della sintesi provvisoria, sono state passate in rassegna le valutazioni ex post di una quarantina di progetti nel settore dei trasporti, relativi a tutti i modi di trasporto. I progetti hanno comportato vantaggi socioeconomici considerevoli ma la loro realizzazione ha talora incontrato difficoltà impreviste (talvolta dovute a difetti di concezione, con conseguenti sovracosti). La gestione dei progetti è stata invece molto soddisfacente.

Irregolarità e sospensione dell'aiuto

Nel corso del 2000, l'OLAF non ha effettuato indagini relative al settore del Fondo di coesione.

Tuttavia, nel 2000, le autorità spagnole hanno comunicato alla Commissione due casi di irregolarità, in virtù del regolamento (CE) n. 1831/94 [1]. Dall'entrata in vigore del regolamento (CE) n. 1831/94, vi sono state in totale 7 comunicazioni. Malgrado questo numero abbastanza ridotto, la Commissione attira l'attenzione degli Stati membri beneficiari sugli obblighi che scaturiscono dal suddetto regolamento.

[1] GU L 191 del 27.7.1994.

1. Contesto generale

1.1. Convergenza e sviluppo economico nei paesi beneficiari del Fondo di coesione

1.1.1. Grecia

Nel 2000, la politica economica in Grecia ha seguito gli orientamenti del primo programma di convergenza aggiornato presentato nel dicembre 1999, conformemente alle disposizioni del patto di stabilità e crescita. Il programma mirava principalmente a soddisfare tutti i criteri di convergenza per la partecipazione alla zona euro a partire da gennaio 2001. Il Consiglio ha emesso un parere sul programma il 31 gennaio 2000 [2].

[2] GU C 60 del 2.3.2000, pag. 4.

Nel 2000 la situazione di bilancio della Grecia è apparsa migliore rispetto alle previsioni evidenziate nel programma di convergenza aggiornato al 1999. Il disavanzo pubblico ha raggiunto lo 0,9% del PIL contro l'1,2% stabilito nel programma. Ciò è dovuto alle accresciute entrate di bilancio, in particolare al gettito fiscale, che hanno compensato gli interessi passivi e le spese primarie eccessive. L'eccedenza primaria ha raggiunto il 6,4% del PIL. Il rapporto debito/PIL è sceso ulteriormente al 103,9% del PIL nel 2000. Conformemente alla decisione del Consiglio del 19 giugno 2000, la Grecia è entrata nella zona euro dal 1° gennaio 2001 [3]. Il tasso di conversione dracma/euro è stato fissato a GRD 340,75 euro, ossia il tasso centrale della dracma in ERM II.

[3] GU L 167 del 7.7.2000.

Nel dicembre 2000, la Grecia ha presentato il suo primo programma di stabilità aggiornato per il periodo 2000-2004, conformemente all'art.4 del regolamento (CE) n.1466/97, relativo al rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche [4]. Il programma è stato valutato dal Consiglio del 12 gennaio 2001 [5]. Il primo programma di stabilità intende confermare la tendenza alla stabilità della politica macroeconomica, migliorando contemporaneamente il funzionamento dei mercati attraverso una serie di riforme strutturali. Fondandosi su migliori risultati di bilancio rispetto a quelli attesi nel 2000 e su uno scenario reale di crescita della produzione, il programma di stabilità intende realizzare un surplus dello 0,5% del PIL nel 2001 e dell'1,5% del PIL nel 2002. Il rapporto del debito nazionale deve scendere sotto il 100% del PIL nel 2001. La strategia di bilancio del programma di stabilità della Grecia consiste nel mantenimento di eccedenze primarie elevate, accompagnate da una riduzione significativa degli interessi passivi, introducendo tassi di interesse inferiori e diminuendo il rapporto del debito.

[4] GU L 209 del 2.8.1997.

[5] GU C 77 del 9.3.2001, pag. 1.

1.1.2. Spagna

Nel 2000 la politica economica si è fondata sulla strategia del programma di stabilità (1999-2003) aggiornato, ed è stata considerata dal Consiglio conforme al patto di stabilità e crescita [6]. Il programma ha riaffermato la strategia economica seguita negli ultimi anni (promozione di una crescita economica sana attraverso il consolidamento fiscale e le riforme strutturali). Di conseguenza il PIL è salito al 4,1%, rispetto al 3,7% osservato nell'aggiornamento. In questo contesto gli obiettivi di consolidamento del bilancio sono stati ampiamente realizzati: il disavanzo pubblico è sceso dall'1,2% del PIL nel 1999 allo 0,3% nel 2000 (meno dello 0,8% previsto nell'aggiornamento) e il rapporto debito-PIL è sceso al 60,6% (2,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni). L'evoluzione dei prezzi si è invece rivelata peggiore rispetto alle previsioni, non solo a causa della crescita dei prezzi delle voci di bilancio più volatili, ma anche a causa di un deterioramento dell'inflazione centrale.

[6] GU C 98 del 6.4.2000.

Il secondo programma di stabilità, relativo al periodo 2000-2004, è stato presentato alla Commissione europea il 23 gennaio 2001 ed è stato esaminato dal Consiglio il 12 marzo 2001 [7]. E' previsto un ulteriore miglioramento degli obiettivi di bilancio fondato principalmente su una limitazione delle spese correnti, consentendo contemporaneamente il rafforzamento degli investimenti pubblici e la riduzione del carico fiscale dopo il 2002. Pertanto, in base alle previsioni, il settore governativo generale deve raggiungere l'equilibrio nel 2001 e registrare negli anni successivi eccedenze fino allo 0,3% del PIL nel 2004. E' prevista un'ulteriore diminuzione del rapporto debito-PIL, inferiore al 60% nel 2001 e appena inferiore al 50% entro la fine del periodo di programmazione.

[7] GU C 109 del 10.4.2001

1.1.3. Irlanda

In Irlanda, il programma di stabilità aggiornato 1999 è stato considerato dal Consiglio conforme al patto di stabilità e crescita [8]. Anche l'attuazione nel 2000 ha superato le previsioni. Nel dicembre 2000, le autorità irlandesi hanno ritoccato verso l'alto la previsione di crescita iniziale del 7,4% per il PIL reale nel 2000, portandola al 10,7%. Le entrate fiscali considerevoli, osservate in un'economia in rapida crescita, hanno compensato abbondantemente le spese eccessive e il surplus pubblico per il 2000 corrisponde al 4,5% del PIL, contro il 3,3% previsto inizialmente. Il rapporto debito pubblico-PIL continua a scendere, arrivando a circa il 39% nel 2000, e il valore del nuovo fondo nazionale per le pensioni (National Pensions Reserve Fund) alla fine del 2000 era pari al 6% del PIL.

[8] GU C 60 del 2.3.2000.

L'aggiornamento di dicembre 2000 del programma di stabilità per il periodo 2001-2003 ingloba i piani di bilancio per il 2001 ed à stato esaminato dal Consiglio il 12 febbraio 2001. Il programma conferma che l'Irlanda continuerà a raggiungere gli obiettivi fissati dal patto di stabilità e crescita. Saranno registrate eccedenze considerevoli nel bilancio nazionale verso il 2003. E' inoltre previsto un ulteriore netto declino del rapporto del debito, che dovrebbe scendere a meno di un quarto entro la fine del 2003.

1.1.4. Portogallo

Nel 2000 l'evoluzione del bilancio si è verificata sulla base del programma di stabilità (2000-2004) aggiornato, vagliato dal Consiglio il 13 marzo 2000. Il risultato di bilancio per il 2000 è attualmente un disavanzo pubblico stimato dell'1,4% del PIL (0,1 punti percentuali in meno rispetto all'obiettivo fissato dal programma di stabilità). Tuttavia, questo valore comprende il ricavato della vendita delle licenze UMTS (0,4% del PIL), essendo stati registrati eccessi nella spesa primaria corrente e un deficit delle imposte indirette di circa ½ punto percentuale del PIL, compensati solo parzialmente dalla riduzione delle spese di capitale.

Il secondo aggiornamento del programma di stabilità, per il periodo 2000-2004, è stato presentato alla Commissione europea il 23 gennaio 2001 ed esaminato dal Consiglio il 12 marzo 2001 [9]. Il programma prevede la continuazione del processo di consolidamento del bilancio, per raggiungere una posizione di equilibrio nel 2004. Lo sforzo di consolidamento copre in modo abbastanza omogeneo il periodo 2001-2004. Inoltre, la riduzione del rapporto del disavanzo pubblico deriva da modifiche cumulative simili di ¾ di un punto percentuale del PIL, sia per le entrate che per le uscite del bilancio. Secondo il Consiglio sarebbe opportuna una riduzione più veloce del disavanzo pubblico.

[9] GU C 109 del 10.4.2001

1.2. Esame della condizionalità

Ai sensi dell'articolo 6 del regolamento (CE) n. 1164/94 del Consiglio, la partecipazione del Fondo di coesione dipende dalla corretta gestione delle finanze pubbliche. Il sostegno ai nuovi progetti in uno Stato membro beneficiario può essere sospeso qualora il Consiglio constati che lo Stato membro presenta un disavanzo eccessivo e finché tale decisione non sia abrogata conformemente all'articolo 104 del Trattato.

Ogni primavera vengono esaminati i disavanzi pubblici relativi all'anno precedente, utilizzando le previsioni economiche stagionali della Commissione, sulla base dei dati di bilancio dell'esercizio precedente che gli Stati membri devono presentare ogni anno entro il 1° marzo. Ogni autunno vengono analizzati i disavanzi pubblici nazionali dell'anno monetario, utilizzando le previsioni economiche autunnali della Commissione, dopo averne verificato l'attendibilità.

Nel 2000 nessuno degli Stati membri beneficiari del Fondo di coesione si trovava in una situazione di disavanzo eccessivo. La Commissione non ha pertanto elaborato nel 2000 nessuna valutazione per verificare la condizionalità di detti Stati membri .

2. Principi di attuazione e contributi concessi

2.1. Coordinamento con le altre politiche comunitarie

2.1.1. Appalti pubblici

Fin dall'inizio delle attività del Fondo di coesione, la Commissione è stata particolarmente vigilante, affinché la normativa comunitaria in materia di appalti pubblici sia recepita correttamente nella legislazione nazionale e affinché le regole e le esigenze comunitarie vengano scrupolosamente applicate nell'ambito dei finanziamenti comunitari. Si tratta di un elemento che riveste un'importanza particolare se si considera il livello elevato di partecipazione finanziaria del Fondo di coesione ai progetti che beneficiano del suo sostegno. Di qui la necessità per la Commissione di verificare con particolare rigore l'osservanza delle regole di trasparenza in materia di appalti pubblici.

In occasione delle svariate missioni di controllo, la Commissione procede inoltre a verifiche abituali sul rispetto delle direttive comunitarie pertinenti nel settore degli appalti pubblici, nonché sulla regolarità delle procedure di selezione delle offerte. Il controllo esercitato dalla Commissione sui progetti approvati dal Fondo ha consentito alle amministrazioni nazionali di capire ed applicare meglio le procedure comunitarie per l'organizzazione e aggiudicazione degli appalti pubblici. La Commissione constata che vi è una cooperazione crescente fra le autorità nazionali e i comitati di sorveglianza e che tali autorità forniscono risposte esaurienti alle sue domande nel quadro dell'esame delle richieste di finanziamento e in sede di sorveglianza dell'esecuzione dei progetti.

2.1.2. Concorrenza

Il regolamento (CE) 1164/94 del Consiglio che istituisce il Fondo di coesione stabilisce che gli interventi dello stesso devono essere conformi alla politica della concorrenza. In questo contesto, l'esame delle richieste di finanziamento verte essenzialmente sulla compatibilità con il trattato degli interventi cofinanziati dal Fondo, al fine di assicurare che essi siano condotti nel totale rispetto delle regole comunitarie della concorrenza, in particolare quelle relative agli aiuti di Stato.

Come già in passato, la Commissione osserva che questi interventi non sollevano generalmente problemi di incompatibilità con il diritto della concorrenza, poiché essi si orientano verso progetti a favore delle infrastrutture di trasporto o della tutela ambientale che, salvo infrazione alle norme di aggiudicazione degli appalti pubblici, non procurano nessun vantaggio particolare a determinate imprese. Pertanto, dal punto di vista della concorrenza, il controllo comunitario continua ad essere esercitato principalmente sugli aspetti relativi al libero accesso alle infrastrutture per tutti gli operatori che soddisfano le condizioni tecniche e giuridiche necessarie.

2.1.3. Ambiente

L'articolo 8 del regolamento (CE) n° 1164/94 del Consiglio che istituisce il Fondo di coesione stabilisce che i progetti devono essere conformi alle politiche comunitarie, comprese quelle relative alla protezione ambientale.

Gli obiettivi della politica comunitaria in materia ambientale sono definiti all'articolo 174 del Trattato.

Essi sono:

* la conservazione e il miglioramento della qualità dell'ambiente,

* la protezione della salute delle persone,

* l'utilizzo razionale delle risorse naturali.

Il «programma comunitario di politica e di azione a favore dell'ambiente e di uno sviluppo sostenibile» prevedeva che il Fondo di coesione contribuisse alla realizzazione degli obiettivi del trattato, in particolare alla soluzione di problemi specifici come l'inquinamento delle acque e una gestione razionale dei rifiuti. Accanto a questi problemi fondamentali, il programma si concentrava sulla necessità di integrare una dimensione ambientale in altre politiche comunitarie, per correggere e controllare gli effetti secondari indesiderati dell'attività di alcuni settori economici. Quest'ultimo elemento interessa il Fondo di coesione, poiché le infrastrutture di trasporto costituiscono l'altro settore prioritario in materia di investimenti sul quale esso si concentra.

Infatti, l'articolo 3 del regolamento (CE) n. 1164/94 mantiene, nella modifica apportata dal regolamento (CE) n. 1264/1999, gli stessi settori per gli interventi ammissibili al sostegno del Fondo di coesione, ossia la tutela dell'ambiente e le infrastrutture di trasporto.

Inoltre, per rafforzare le procedure interne adottate dalla Commissione nel 1993, nel 1997 la stessa ha dato il suo accordo ad una serie di misure intese a garantire una migliore integrazione delle considerazioni ambientali nella fase decisionale politica e nell'amministrazione.

Per il periodo di programmazione 2000-2006, il 2000 è stato caratterizzato dall'entrata in vigore del regolamento (CE) n. 1264/99 che modifica il regolamento (CE) n. 1164/94, applicato durante la programmazione 1994-1999. Ciò ha implicato la modifica della procedura da applicare nella gestione degli aiuti concessi. Detta procedura tiene conto delle direttive di recente applicazione alle quali si ricollega in maniera più sistematica:

Direttiva VIA

La direttiva 97/11/CE, che modifica la direttiva 85/337/CE, in applicazione dal 14 marzo 1999, ha introdotto criteri di selezione per determinare se i progetti dell'allegato II devono essere sottoposti alla valutazione dell'impatto ambientale in funzione del grado di incidenza sull'ambiente. È stato ampliato l'elenco dei progetti dell'allegato I per i quali la VIA è comunque obbligatoria. Nel corso del 2000, con la nuova programmazione 2000-2006, queste disposizioni modificatorie hanno avuto ampia diffusione. La convenzione di Espoo sulla valutazione degli effetti ambientali transfrontalieri è stata recepita nella suddetta direttiva.

Direttiva Habitat

La direttiva 92/43/CEE aveva fissato al 10 giugno 1998 il termine per l'elaborazione degli elenchi delle aree da proteggere nell'ambito di Natura 2000. Le domande di contributo del Fondo di coesione in vigore dal 1° gennaio 2000 prevedono un controllo rafforzato per garantire che, nelle aree della rete Natura 2000 che potrebbero essere interessate da progetti finanziati da questo Fondo, gli Stati membri prendano tutte le misure necessarie a tutela dell'ambiente.

Direttive sulle acque

La direttiva 91/271/CEE - acque reflue -, modificata dalla direttiva 98/15/CE, fissava al 31 dicembre 2000 una delle principali scadenze per la sua applicazione (realizzazione di collettori e impianti di depurazione adeguati alla sensibilità della zona). Il Fondo di coesione ha pertanto continuato a cofinanziare, nel corso del 2000, una serie di infrastrutture che contribuiscono a realizzare gli obiettivi della direttiva per le zone sensibili e i grandi agglomerati, e lo farà, con la nuova programmazione, anche per gli agglomerati più piccoli.

Il 23 ottobre 2000 è stata approvata la direttiva 2000/60/CE che stabilisce il quadro normativo per una politica comunitaria nel settore dell'acqua. Sebbene la stessa direttiva fissi un termine per l'entrata in vigore delle relative disposizioni legislative e regolamentari fino al 22 dicembre 2003, alcuni principi della stessa - soprattutto la gestione integrale per bacino idrografico - hanno già costituito nel 2000 la base di valutazione dei progetti da cofinanziare a carico del Fondo di coesione.

Direttive sui rifiuti

L'attuazione di due direttive recentemente approvate in materia di rifiuti, la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti e la direttiva 2000/76/CE sull'incenerimento dei rifiuti, avrà conseguenze organizzative e ambientali considerevoli negli Stati membri beneficiari del Fondo di coesione, dal momento che la loro gestione dei rifiuti dipende ampiamente dalle discariche e necessita di un ammodernamento degli impianti e dell'attuazione di una strategia volta a migliorare il riciclaggio.

Nel 2000, la partecipazione del Fondo di coesione ai progetti relativi a strutture per il trattamento dei rifiuti è stata negata alle regioni che non disponevano ancora di piani adeguati di gestione dei rifiuti, come previsto dalla direttiva 75/442/CEE, modificata dalla direttiva 91/156/CEE relativa ai rifiuti. Ciò ha contribuito ad accelerare l'adeguamento di tali regioni a questa normativa comunitaria.

2.1.4. Trasporti

Mentre i progetti di interesse comune relativi alle RTE di trasporto sono finanziati a carico della linea bilancio RTE, il Fondo di coesione eroga specificamente fondi per le infrastrutture di trasporto legate alle RTE.

Il coordinamento fra il bilancio delle RTE di trasporto e il Fondo di coesione è importante, poiché questi strumenti finanziari comunitari tengono conto della necessità di collegare le regioni centrali della Comunità alle regioni caratterizzate da disagi strutturali, insularità, isolamento, o localizzazione geografica periferica.

Il regolamento sulle RTE non consente, per "principio", che la stessa fase di un unico progetto sia finanziata a carico del bilancio RTE e, nel contempo, da altre fonti comunitarie. Tuttavia, in alcuni casi, gli studi di fattibilità finanziati dal bilancio delle RTE possono essere seguiti dal sostegno del Fondo di coesione e della BEI, inteso a cofinanziare principalmente opere di costruzione connesse all'investimento vero e proprio. Spesso, nel settore dei trasporti, il Fondo di coesione finanzia opere destinate a facilitare l'accesso alle reti transeuropee di trasporto, le cui componenti sono a loro volta finanziate con la linea di bilancio RTE.

Nel 2000 la linea di bilancio RTE ammontava a 581 milioni di euro in stanziamenti di impegno e a 449 milioni di euro in stanziamenti di pagamento per il settore dei trasporti.

Il regolamento finanziario delle RTE (CE n. 2236/95) è stato modificato dal regolamento (CE) n. 1655/1999 onde prevedere una pianificazione a medio termine attraverso programmi indicativi pluriennali di investimento e la promozione di partenariati pubblico-privato, nonché l'impiego di una modesta percentuale della linea di bilancio (1-2%) a sostegno di progetti che comportano capitale di rischio. Nel corso del 2000 il comitato di assistenza finanziaria, che assiste la Commissione nell'applicazione del regolamento sulle RTE, ha emesso un parere positivo sul Programma indicativo pluriennale (PIP) per il periodo 2000-2006, da riesaminare nel 2003. La proposta attuale, che sarà adottata dalla Commissione nell'autunno 2001, prevede un totale di circa 2,8 miliardi di euro a favore di 11 progetti prioritari (progetti di Essen), dei sistemi globali di navigazione satellitare ("Galileo") e di quattro gruppi di progetti di interesse comune.

2.2. Coordinamento con i Fondi strutturali: i quadri di riferimento strategici (QRS)

Per il periodo di programmazione 2000-2006, la Commissione ha elaborato una serie di orientamenti relativi al Fondo di coesione indicanti che gli interventi devono essere improntati ad un approccio strategico coordinato e devono rientrare in programmi che identifichino le principali priorità di intervento nei diversi settori di applicazione selezionati e perseguano un migliore coordinamento con altri strumenti finanziari comunitari.

2.2.1. Ambiente

Spagna

I settori di intervento prioritari, stabiliti di comune accordo con le autorità spagnole, sono:

* la gestione dei rifiuti urbani, industriali e pericolosi;

* il trattamento delle acque reflue e degli effluenti;

* l'approvvigionamento idrico.

Per ognuno di questi settori è stato elaborato un quadro strategico, in cui viene analizzata la situazione attuale per identificare i problemi e le carenze esistenti, indicando gli obiettivi da raggiungere e gli interventi necessari a tale scopo. I quadri vengono elaborati in base ai settori di competenza delle diverse amministrazioni, nonché in conformità alla normativa comunitaria e alla legislazione nazionale, entro i tempi stabiliti per la loro stesura.

Il "Quadro strategico per la gestione dei rifiuti in Spagna" tiene conto degli obiettivi e dei criteri stabiliti nella strategia comunitaria di gestione dei rifiuti e si fonda sui diversi piani di gestione dei rifiuti adottati a livello nazionale e regionale. Il documento analizza la situazione relativa alla gestione dei rifiuti urbani e pericolosi e di altri tipi di rifiuti (veicoli destinati alla demolizione, pneumatici usati, macerie e materiali edili, fanghi provenienti dal trattamento degli effluenti, ecc.), nonché di suoli contaminati. Per ciascun tipo di rifiuto viene fissata una serie di obiettivi e vengono formulate proposte specifiche per la loro realizzazione.

Il "Quadro strategico per il trattamento delle acque reflue e degli effluenti" offre una prospettiva della situazione di questo settore in Spagna, con le strategie da applicare e gli interventi da effettuare nel periodo 2000-2006, al fine di conformarsi alle esigenze comunitarie in materia di trattamento e smaltimento delle acque reflue urbane. Gli obiettivi in questo campo, presentati nel "Piano nazionale di risanamento e depurazione delle acque reflue urbane", riguardano il miglioramento dei sistemi di trattamento delle acque reflue e degli effluenti, un maggiore controllo della qualità degli scarichi al fine di riutilizzare gli effluenti trattati, nonché un migliore trattamento e smaltimento dei fanghi di sedimentazione.

Il "Quadro strategico per l'approvvigionamento idrico" intende garantire l'erogazione di acqua di buona qualità in quantità sufficiente per tutta la popolazione, tenendo conto dell'aumento della domanda prevedibile in futuro e della necessità di gestire correttamente le risorse disponibili, migliorandone l'uso ed evitandone il deterioramento, nonché cercando altre risorse. Essendo considerati unità di gestione delle risorse idriche, i bacini fluviali formano oggetto ciascuno di un "piano di bacino", i cui obiettivi principali consistono nel raggiungere un livello quantitativamente e qualitativamente soddisfacente di approvvigionamento, ottimizzare l'uso delle risorse disponibili, attraverso il risparmio e una gestione più efficiente, diversificare le risorse all'origine e rendere meno vulnerabili gli impianti di erogazione idrica. Per ciascun bacino fluviale esiste un apposito ente di gestione denominato "Confederación Hidrográfica".

I quadri strategici summenzionati devono essere realizzati in maniera integrata, tenendo conto del principio, variamente applicato, secondo il quale "chi inquina paga".

Portogallo

Nel periodo 1996-1999 sono stati effettuati investimenti considerevoli, i cui obiettivi principali sono quelli di aumentare la capacità di approvvigionamento idrico e migliorare la qualità dell'acqua nelle regioni di Lisbona, Oporto e Algarve, di sorvegliare la qualità delle acque sotterranee o rinnovare e realizzare nuovi impianti per il trattamento delle acque reflue nelle città principali e nelle aree più sensibili.

Sono stati inoltre realizzati sistemi integrati per il trattamento degli effluenti industriali in alcune delle zone più industrializzate soggette a problemi particolarmente gravi di inquinamento dell'acqua di origine industriale (Vale do Ave, Águeda, Alcanena).

Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti solidi, sono stati realizzati sistemi integrati di gestione che coprono un territorio e una popolazione maggiori, essendo ciascuno di essi al servizio di diversi comuni e realizzando sia la raccolta che il riciclaggio dei rifiuti. Parallelamente sono stati chiuse le discariche esistenti e le rispettive aree sono state recuperate.

Per il periodo 2000-2006, il quadro strategico per l'ambiente del Portogallo indica le seguenti priorità:

* sviluppare ulteriormente e completare le infrastrutture ambientali di base;

* creare le condizioni favorevoli ad uno sviluppo sostenibile, alla tutela ambientale e alla gestione delle risorse naturali.

Ciò implica una migliore conservazione e gestione delle risorse e l'integrazione della politica ambientale nelle politiche di sviluppo a livello regionale e settoriale, migliorando la valutazione dell'impatto e applicando i principi "chi inquina paga" e "l'utente paga". Sarà inoltre necessario realizzare partenariati fra la pubblica amministrazione e tutta una serie di organizzazioni, anche private. L'ultimo aspetto, ma non per questo il meno importante, è l'enfasi particolare da attribuire alle attività educative e informative concernenti le risorse naturali e ad altre tematiche ambientali.

E' previsto il sostegno del Fondo di coesione per i maggiori progetti di approvvigionamento idrico, infrastrutture fognanti e impianti di trattamento dei rifiuti solidi urbani. Sia l'erogazione che il trattamento dell'acqua faranno parte di un unico approccio, detto "sistema integrato", nel quale l'intero 'ciclo dell'acqua', sarà gestito da sistemi intermunicipali facenti capo ad uno stesso ente.

Il sostegno del Fondo di coesione sarà completato, a livello dei programmi regionali, con finanziamenti del FESR per la costruzione o il rinnovamento di più piccole componenti locali di tali sistemi.

Ciò richiede uno stretto coordinamento delle priorità e dei programmi fra il Fondo di coesione e i programmi operativi regionali (Norte, Centro, Alentejo, Lisboa e Vale do Tejo, Algarve, Madeira e Açores).

Gli obiettivi principali in materia di approvvigionamento idrico e di trattamento delle acque reflue consistono nell'ampliare sensibilmente la copertura del servizio e, nel caso dell'approvvigionamento idrico, migliorare la qualità dell'acqua potabile, conformemente alle direttive comunitarie, e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento.

// % di popolazione coperta dal servizio nel 2006 (Portogallo continentale)

Erogazione di acqua potabile // 95

Raccolta e trattamento delle acque reflue // 90

Trattamento dei rifiuti solidi // 98

Irlanda

Le autorità irlandesi hanno presentato il quadro di riferimento strategico per l'ambiente il 29 luglio 2000. Questo documento comprende un numero limitato di progetti nei sottosettori delle acque reflue e dei rifiuti solidi, che rappresentano le grandi priorità.

Per quanto riguarda le acque reflue, i principali obiettivi identificati appaiono conformi alle priorità essenziali della politica nazionale stabilite nel Piano di sviluppo nazionale/Quadro comunitario di sostegno e nel PO "infrastruttura economica e sociale" per il periodo 2000-2006. I due grandi obiettivi del programma consistono nel garantire l'osservanza delle politiche dell'UE e nel sostenere lo sviluppo economico e sociale, realizzando e mantenendo nel contempo un livello elevato di tutela ambientale.

La strategia generale nazionale per la realizzazione di tali obiettivi è stata elaborata in riferimento al PSN/QCS e al PO "infrastruttura economica e sociale", nel quale è previsto un investimento totale di 3, 853 miliardi di euro per il periodo 2000-2006.

Il governo ha approvato all'inizio del 2000 un quadro politico per l'applicazione del principio "chi inquina paga" alle infrastrutture e alle operazioni relative ai servizi idrici. Tale politica prevede, tra l'altro, il recupero totale dei costi dei servizi pubblici di approvvigionamento idrico (costi d'investimento e di esercizio) dagli utenti non domestici. La tariffazione di tutti gli utenti non domestici deve essere completata entro il 2006. I servizi destinati alle famiglie continueranno ad essere finanziati con fondi pubblici. E' stato concordato nell'ambito del QCS che i progressi compiuti nell'applicazione dei PPP saranno riesaminati in sede di revisione intermedia.

I partenariati pubblico-privato nel settore idrico devono essere incoraggiati generalmente secondo l'approccio "progettazione-costruzione/progettazione-costruzione-esercizio" utilizzato per progetti che comprendono la realizzazione o il miglioramento di grandi opere idriche. Due progetti sostenuti dal Fondo di coesione sono progetti pilota nell'applicazione di questo approccio ai servizi idrici.

Le priorità di investimento nel settore delle acque reflue sono determinate dalla necessità di conformarsi alla direttiva sulle acque reflue urbane. Il Fondo di coesione ha sostenuto alcuni progetti in questo settore. Le tre priorità presentate al Fondo di coesione sono gli impianti di trattamento di Dublino, Cork e Limerick.

Relativamente al sottosettore dei rifiuti solidi, i grandi obiettivi evidenziati sono il sostegno ad uno sviluppo economico equilibrato a livello regionale e sociale, il raggiungimento ed il mantenimento di un livello elevato di protezione ambientale, nonché il rispetto del quadro normativo comunitario. Un obiettivo importante consiste nel ridurre la pratica dell'interramento dei rifiuti, diffusa al 90%.

Le principali priorità in materia di rifiuti solidi derivano dalla politica nazionale enunciata nel PSN/QCS e nei due programmi operativi regionali per il periodo 2000-2006.

La strategia per l'elaborazione di piani regionali di gestione dei rifiuti e la definizione del fabbisogno di infrastrutture è descritta con tutti i dettagli dell'investimento complessivamente preventivato per il periodo 2000-2006, il quale ammonta a 825 milioni di euro.

La politica nazionale in materia di trattamento dei rifiuti è conforme al principio "chi inquina paga", applicato mediante l'imposizione di tasse sui rifiuti. Il settore privato si sta facendo o si farà carico di servizi di raccolta dei rifiuti domestici in 16 dei 34 principali enti locali. Solo tre consigli municipali della contea di Dublino non avevano ancora istituito una tassa sui rifiuti.

Relativamente alla realizzazione di infrastrutture per i rifiuti solidi, il quadro di riferimento designa la "progettazione-costruzione-esercizio-finanziamento" come il metodo da preferirsi per la costruzione degli impianti di trattamento termico proposti nelle bozze di piani di gestione dei rifiuti.

Poiché in Irlanda i progetti in materia di rifiuti solidi non si trovano allo stesso stadio di quelli relativi alle acque reflue, le autorità irlandesi hanno identificato alcune categorie di progetti da proporre per cofinanziamento al Fondo di coesione. Esse comprendono i costi di pianificazione, licitazione e progettazione dei singoli progetti per impianti di trattamento termico o per l'applicazione di un approccio integrato al trattamento dei rifiuti nell'ambito di una regione specifica, in cui tali infrastrutture risultano conformi al rispettivo piano regionale di gestione dei rifiuti. I progetti proposti dovrebbero fare seguito agli studi di fattibilità precedentemente sostenuti dal Fondo di coesione o comunque tenerne conto.

Grecia

Con lettera dell'11 dicembre 2000, la Grecia ha presentato il progetto del programma operativo per l'ambiente, comprendente il quadro di riferimento strategico per i progetti greci in materia di tutela ambientale cofinanziati dal Fondo di coesione.

Si ravvisano i seguenti tre settori di intervento principali:

Acqua potabile ed erogazione della stessa

Progetti che garantiscono l'estrazione, l'immagazzinamento e l'approvvigionamento dell'acqua potabile.

Depurazione delle acque reflue

Progetti riguardanti la separazione delle acque reflue dall'acqua piovana, le relative canalizzazioni e/o serbatoi, i lavori di protezione contro le alluvioni, il trattamento delle acque reflue e il riutilizzo delle acque trattate.

Trattamento dei rifiuti

Progetti relativi al trattamento dei rifiuti domestici, cominciando dalla raccolta differenziata, dalla separazione e dal trattamento dei rifiuti. E' opportuno ricordare che, per essere cofinanziati, i progetti devono essere previsti dallo Stato membro nel rispettivo piano nazionale di gestione dei rifiuti, comunicato alla Commissione.

Le previsioni finanziarie che traducono in cifre questo quadro strategico per il periodo 2000-2006 sono confermate dallo Stato membro in una tabella comunicata ai servizi della Commissione, in cui sono citati nominativamente i grandi progetti e indicati gli importi previsti per tutti gli altri progetti di ciascun settore. Ovviamente, tali progetti non sono stati ancora selezionati, ma saranno definiti progressivamente secondo le scelte stabilite.

La circolare del M.E.N. n°11924/792, del 5 aprile 2001, rivolta a tale riguardo alle regioni, stabilisce in un certo modo le modalità per la determinazione dei suddetti progetti.

2.2.2. Trasporti

Spagna

A seguito della riflessione condotta fra la Commissione e le autorità spagnole sul futuro delle attività del Fondo di coesione per il periodo di intervento 2000-2006, è stato presentato, in applicazione dell'art.B 2 del regolamento modificato del Fondo di coesione, il quadro di riferimento per gli investimenti nelle reti transeuropee dei trasporti, che definisce la strategia generale spagnola in questo settore per il periodo di intervento indicato.

Il quadro strategico, conformemente agli orientamenti della Commissione per la programmazione degli interventi dei Fondi strutturali e il coordinamento degli stessi con il Fondo di coesione [10], contiene i seguenti obiettivi:

[10] COM (1999) 344 dell'1.7.1999.

* migliorare le prospettive di sviluppo economico, la competitività e l'occupazione;

* contribuire ad uno sviluppo equilibrato;

* favorire una mobilità durevole e garantire la disponibilità di servizi di trasporto laddove i mezzi privati di locomozione sono assenti o risentono dei problemi legati alla mobilità.

Conformemente al vademecum del Fondo di coesione per il periodo 2000-2006, il quadro di riferimento presentato dalle autorità spagnole include i seguenti elementi:

* determinazione degli obiettivi a lungo termine;

* specificazione degli obiettivi che possono essere raggiunti durante il 2006 nello sviluppo delle reti transeuropee dei trasporti, identificazione degli interventi nei principali corridoi e valutazione dei costi di investimento;

* strategia di utilizzo dei diversi fondi comunitari.

Per quanto riguarda più particolarmente gli interventi del Fondo di coesione per il periodo 2000-2006, l'approccio strategico adottato dalle autorità spagnole si concretizzerà con il mantenimento dello sforzo di investimento nello sviluppo e nella modernizzazione della rete ferroviaria transeuropea, con particolare riguardo alla rete ferroviaria ad alta velocità, la continuazione della costruzione degli assi stradali che facilitano il collegamento con la Francia e il Portogallo, nonché il miglioramento della funzionalità dei porti.

L'attuazione della strategia globale sarà oggetto di un controllo regolare nell'ambito dei diversi comitati di sorveglianza del Fondo di coesione. Quanto al coordinamento con gli interventi condotti dal FESR, esso sarà verificato da un gruppo di lavoro tematico dedicato al settore dei trasporti, istituito nell'ambito del Quadro comunitario di sostegno.

Portogallo

A seguito della riflessione sul futuro delle attività del Fondo di coesione iniziata nel 1999 fra la Commissione e le autorità portoghesi, queste ultime hanno presentato, in applicazione dell'articolo B 2 del nuovo regolamento, il quadro di riferimento per i trasporti, che definisce la strategia generale portoghese in questo settore per il periodo 2000-2006.

Durante la negoziazione del QCS portoghese e del programma operativo "Accessibilità e trasporti" (POAT), è stata condotta un'analisi di questa strategia, soprattutto al fine di verificarne la coerenza con gli orientamenti della Commissione per la programmazione degli interventi dei Fondi strutturali e il loro coordinamento con il Fondo di coesione [11].

[11] COM (1999) 344 dell'1.7.1999.

Il documento relativo al quadro di riferimento per i trasporti è allegato al testo del POAT adottato dalla Commissione il 22 agosto 2000.

Il quadro costituisce lo strumento privilegiato di coordinamento fra gli interventi del Fondo di coesione, quelli del FESR (sia nei suoi elementi settoriali che nella componente regionalizzata) e di altre fonti comunitarie, compresa la linea di bilancio RTE.

Le priorità stabilite per il prossimo periodo di intervento del Fondo, in Portogallo, sono le seguenti:

* aumentare la dotazione infrastrutturale e l'efficacia del sistema dei trasporti al fine di assicurare l'integrazione internazionale del paese e rinforzare la competitività delle imprese portoghesi;

* sviluppare e razionalizzare i sistemi di trasporto urbano;

* rafforzare la coesione territoriale interna attraverso il miglioramento dell'accessibilità regionale (fra le regioni e rispetto alla rete principale);

* puntare sulle attività logistiche, soprattutto attraverso l'attuazione di un insieme coerente di piattaforme destinate a svolgere altresì un ruolo essenziale ai fini dell'integrazione dei modi di trasporto.

Affinché questo approccio strategico possa concretizzarsi, è necessario proseguire l'ammodernamento della rete ferroviaria principale, accelerare la costruzione dei grandi assi stradali senza dimenticare i collegamenti secondari, costruire la metropolitana nelle principali città, attrezzare i porti e migliorarne la funzionalità, nonché aumentare la capacità e la qualità dei servizi aeroportuali.

L'attuazione della strategia globale sarà oggetto di un controllo regolare nel quadro di un gruppo di lavoro tematico dedicato al settore dei trasporti, che dovrà essere istituito dalle autorità portoghesi.

L'intervento del Fondo di coesione sarà, come lo è stato fin dalla sua creazione, orientato verso la realizzazione delle reti transeuropee, con una particolare concentrazione degli aiuti a favore delle componenti del progetto prioritario n° 8 di Essen relativo al «collegamento multimodale Portogallo/Spagna - resto dell'Europa». Anche altri progetti strutturanti della RTE, atti a contribuire alla realizzazione di sistemi operativi entro il 2006, dovranno beneficiare di una priorità al fine di ottenere un impatto massimo sulla coesione.

Irlanda

Il quadro di riferimento irlandese per il settore dei trasporti sottolinea che l'obiettivo principale del PSN è quello di promuovere politiche di trasporto sostenibili, che favoriscano una crescita economica e uno sviluppo regionale durevoli, garantendo nel contempo un livello elevato di protezione ambientale. A tal scopo, la strategia nazionale stabilisce le seguenti priorità:

Rete stradale

* Trasformazione in autostrada o in strada a due corsie di 5 strade interurbane che partono da Dublino;

* programma di migliorie sulle altre strade principali nazionali.

Trasporti nella zona di Dublino

* Completamento della circonvallazione C intorno alla città, aumentandone la capacità e costruendo la galleria sotto il porto di Dublino;

* miglioramento del sistema di trasporti pubblici con l'introduzione di una nuova struttura leggera su rotaie; quadruplicare i binari della linea ferroviaria sud-ovest per separare i servizi a lunga distanza e quelli suburbani; rifacimento della segnaletica nell'area di raccordo del centro urbano per consentire servizi supplementari nelle ore di punta; nuove stazioni; incremento del materiale rotabile per la metropolitana (DART); servizi ferroviari suburbani; più autobus.

Trasporti pubblici nazionali

* Rinnovamento degli autobus e dei servizi ferroviari per pendolari nei capoluoghi regionali;

* miglioramento della capacità e della sicurezza della rete ferroviaria nazionale;

* le priorità del trasporto stradale nazionale e dei trasporti pubblici incluse nel quadro di riferimento sono completamente conformi agli obiettivi dei progetti prioritari proposti per il sostegno da parte del Fondo di coesione.

Altri aspetti rilevanti del quadro di riferimento:

* Il quadro descrive la strategia per raggiungere gli obiettivi relativi ai suddetti settori di trasporto, in riferimento al PSN e ai sottoprogrammi "Strade statali" e "Trasporti pubblici". L'investimento totale previsto per il periodo 2000-2006 ammonta, ai prezzi del 1999, a 6 miliardi di euro per la rete stradale nazionale e a 2,8 miliardi di euro per i trasporti pubblici. Oltre il 70% di tale investimento sarà probabilmente speso per l'estensione della rete stradale principale e della rete ferroviaria, che fanno parte della rete transeuropea dei trasporti.

* Per quanto riguarda il principio "chi inquina paga", il quadro di riferimento accenna al regime fiscale sui veicoli e sui carburanti e indica che vi sono due ponti a pedaggio in funzione. Il sistema dei pedaggi sarà esteso alle strade statali sulla base di partenariati pubblico-privato. Sono stati già identificati undici sistemi stradali entro dicembre 2000, per alcuni dei quali sono già stati indetti i bandi di gara.

* L'aggiornamento della strategia per il trasporto stradale a Dublino nel 2001, consentirà lo sviluppo di una gestione globale della domanda nel settore dei trasporti.

I progetti selezionati per il sostegno da parte del Fondo di coesione per il periodo 2000-2006 sono conformi alle priorità generali di investimento sopra indicate e rappresentano, in quasi tutti i casi, le ultime fasi di costruzione di progetti già cofinanziati durante il periodo precedente.

Grecia

Con lettere del 6 aprile 2000, la Grecia ha presentato, rispettivamente, il progetto di programma operativo "Assi stradali, porti e sviluppo urbano", che comprende la strategia per i progetti greci nel settore "strade - porti" e il progetto di programma operativo "Ferrovia, aeroporti e trasporti urbani", comprendente la strategia per i progetti greci nel settore "ferrovie - aeroporti".

Dopo un periodo di trattative, i due documenti sono stati finalizzati alla fine del 2000. I due programmi operativi approvati comprendono il quadro di riferimento strategico per i progetti cofinanziati dal Fondo di coesione - settore dei trasporti - per il periodo 2000-2006.

Approccio strategico

Il Fondo di coesione continua a svolgere un ruolo determinante nella realizzazione delle reti transeuropee, in particolare per quanto riguarda i corridoi e i punti chiave delle reti e le misure relative ai collegamenti mancanti negli itinerari prioritari definiti a Essen. A tale scopo, il quadro di riferimento prevede una prima indicazione dei costi di investimento richiesti, un calendario provvisorio per l'attuazione e un piano indicativo delle fonti di finanziamento, compresa la partecipazione del settore privato. Il quadro comprende inoltre una descrizione abbastanza elaborata dell'oggetto fisico degli investimenti. Il documento dimostra la coerenza con il Fondo europeo di sviluppo regionale.

Priorità per modo di trasporto:

* Rete stradale

Autostrade PATHE e Via EGNATIA, parzialmente finanziate durante il periodo precedente .

Asse IONICO e autostrada CORINTO-TRIPOLI-KALAMATA/SPARTI

* Rete ferroviaria

Corridoio PATHE parzialmente finanziato durante il periodo precedente.

Elettrificazione della linea ATENE-SALONICCO-PROMACHON (frontiera con la Bulgaria), corridoio parzialmente finanziato durante il periodo precedente .

Collegamento ferroviario tra il porto di IKONION e il complesso THRIASSIO.

* Porti

Porti di HERAKLION e IGOUMENITSA

* Trasporto aereo

Completamento del progetto "Modernizzazione del sistema di controllo del traffico aereo".

* Trasporto combinato

Complesso THRIASSIO e collegamenti ferroviari con la rete esistente.

2.3. Risorse finanziarie utilizzate, stanziamenti di impegno e di pagamento

2.3.1. Risorse finanziarie disponibili

Conformemente all'articolo 4 del regolamento 1164/94, modificato dal regolamento (CE) n. 1264/1999 ("regolamento del Fondo di coesione"), le risorse assegnate per impegno al Fondo di coesione per il 2000 ammontano a 2.615 miliardi di euro ai prezzi del 1999. L'importo definitivo, previa indicizzazione, iscritto in bilancio ammonta a 2.659 miliardi di euro.

In virtù delle forcelle di ripartizione delle risorse per Stato membro stabilite nell'allegato I del regolamento del Fondo di coesione, l'assegnazione indicativa di questi stanziamenti per paese è la seguente:

>SPAZIO PER TABELLA>

L'autorità di bilancio ha deciso inoltre di iscrivere per il Fondo di coesione 2,8 miliardi di euro in stanziamenti di pagamento.

In applicazione dell'articolo 7 del regolamento finanziario, la Commissione ha deciso di autorizzare la ricostituzione di 1,7 milioni di euro di stanziamenti svincolati nel 1999 e il riutilizzo di 1 milione di euro corrispondente a recuperi effettuati nel 1999.

2.3.2. Esecuzione del bilancio

Di seguito sono riportate le tabelle relative all'esecuzione di bilancio delle dotazioni del Fondo di coesione nel 2000, con indicazione dei riporti di stanziamenti al 2001.

>SPAZIO PER TABELLA>

Conformemente alle disposizioni dell'articolo 7 del regolamento finanziario, gli stanziamenti non eseguiti a fine esercizio sono annullati, salvo decisione di riporto specifico adottata dalla Commissione. Gli stanziamenti di impegno riportati sono stati eseguiti interamente prima del 31 marzo 2001. Gli stanziamenti di pagamento riportati, invece, possono essere utilizzati solo dopo esaurimento degli stanziamenti del bilancio 2001.

Presentiamo di seguito le tabelle relative all'esecuzione per paese e per tipo di progetti: ambiente, trasporti o misti.

>SPAZIO PER TABELLA>

Per riflettere l'esecuzione degli stanziamenti assegnati nel 2000, nella tabella sono inclusi gli stanziamenti riportati al 2001. Gli stanziamenti ricostituiti o riutilizzati non vi figurano in quanto provengono dalle dotazioni degli anni precedenti.

Per facilitare la gestione finanziaria alla fine del 2000, è stata consentita una certa sovraesecuzione per l'Irlanda e la Spagna. L'equilibrio sarà ripristinato nel 2001 con un'allocazione inferiore degli stanziamenti di impegno, equivalente alla differenza eccedentaria rispetto alle allocazioni indicative adottate dalla Commissione.

2.3.3. Esecuzione del bilancio per il periodo precedente (1993-1999)

Il periodo 93-99 è stato totalmente impegnato entro il 31 dicembre 1999. Di conseguenza non è stato effettuato alcun impegno nel 2000 a titolo degli stanziamenti del periodo 1993-1999, con l'unica eccezione di 994.593 euro corrispondenti alla restituzione di un anticipo, importo che è stato nuovamente impegnato a favore del paese in questione, l'Irlanda.

>SPAZIO PER TABELLA>

L'incidenza degli impegni del periodo 1993-1999 alla fine del 2000 è dello stesso ordine di grandezza del bilancio annuale del Fondo di coesione.

Una parte significativa dell'onere del passato corrisponde ad alcuni progetti che proseguono nel nuovo periodo 2000-2006. Pertanto la liquidazione dell'onere del passato sarà effettuata in funzione dei pagamenti intermedi anziché delle operazioni chiuse.

3. progetti e azioni adottati

3.1. Partecipazione del Fondo per Stato membro beneficiario

3.1.1. Grecia

3.1.1.1. Ambiente

Come indicato sopra (paragrafo 2.2.1), il quadro di riferimento strategico per i progetti ambientali è stato comunicato dallo Stato membro molto tardi nel 2000, con conseguente ritardo nell'adozione dei progetti greci da parte della Commissione, per i quali la domanda di finanziamento era arrivata molto spesso dopo la comunicazione del quadro di riferimento.

In questo contesto, gli impegni effettuati nel 2000 per i progetti greci dell'ambiente ammontano a 79.792.478 euro e, nel 2001, sugli stanziamenti riportati dal 2000, a 84.023.096 euro, pari a un totale di 163.815.574 euro, anziché ± 252 milioni di euro (somma corrispondente al 50% degli stanziamenti previsti, ossia alla media della forcella fissata nel vertice di Berlino per il periodo 2000-2006).

I progetti adottati dalla Commissione nel 2000 sono classificati in due categorie distinte:

Nuovi progetti

Gestione dei rifiuti di Chania (18.480.000 euro).

Acque reflue e loro trattamento ad Almiros (6.708.835 euro).

Acque reflue e loro trattamento ad Agii Theodori (8.855.400 euro).

Costruzione della diga di Gadoura e alimentazione idrica di Rodi (14.015.840 euro).

Acque reflue e loro trattamento a Sami (7.131.600 euro).

Acque reflue e loro trattamento a Kassandra (12.412.800 euro).

Progetti modificati

Si tratta dei progetti adottati nel periodo 1993-1999 e modificati nel 2000, con aumento della partecipazione in seguito all'approvazione di lavori complementari:

acque reflue e loro trattamento a Ioannina (7.919.610 euro),

trattamento delle acque reflue di Atene a Psyttalia fase B' (46.684.033 euro),

acque reflue e loro trattamento a Mytilene (5.780.259 euro),

costruzione della diga e alimentazione idrica di Voïo, (18.288.137 euro),

studi per la diga di Gadoura e l'alimentazione idrica di Rodi, (5.757.735 euro),

costruzione della diga di Aposselemi e alimentazione idrica di Iraklio, (4.396.360 euro),

alimentazione idrica di Salonicco dal fiume Aliakmon, (7.384.965 euro).

3.1.1.2. Trasporti

Gli impegni relativi al 2000 per i progetti greci del settore dei trasporti ammontano a 126.566.571 euro e, nel 2001, sugli stanziamenti riportati dal 2000, di 145.150.416 euro, per un totale di 271.716.987 euro, anziché ± 223,5 milioni di euro (importo corrispondente al 50% degli stanziamenti previsti, ossia alla media della forcella fissata nel vertice di Berlino per la distribuzione degli stanziamenti assegnati a ciascun paese beneficiario nell'ambito del Fondo di coesione per il periodo 2000-2006).

I progetti adottati dalla Commissione nel corso del 2000 (con i rispettivi importi impegnati sul bilancio 2000), sono classificati in due categorie distinte:

Nuovi progetti

Costruzione della nuova linea ferroviaria CORINTO-KIATO e studi per il tratto CORINTO-PATRASSO (39.920.000 euro),

via EGNATIA, tratto KOULOURA-KLEIDI (21.810.040 euro),

via EGNATIA, completamento della circonvallazione di THESSALONIKI dallo svincolo K1 allo svincolo K4 (39.622.000 euro).

Progetti modificati

Si tratta dei progetti adottati nel periodo 1993-1999 e modificati nel 2000 con aumento della partecipazione, a seguito dell'aggiunta di un nuovo oggetto fisico:

costruzione della linea ferroviaria THRIASSIO-ELEFSINA-KORINTHOS, fase B' (17.650.000 euro),

costruzione di una linea ferroviaria a due binari lungo il tratto EVAGELISMOS-LEPTOKARYA, fase B' (13.300.000 euro),

costruzione del complesso THRIASSIO e collegamento alla rete esistente, fasi A e B (21.399.661 euro),

PATHE, completamento del tratto ILIKI-AGIOS KONSTANTINOS (32.793.416 euro),

PATHE, attraversamento dell'area urbana di Katerini (28.308.428 euro),

via EGNATIA, completamento del tratto IGOUMENITSA-svincolo SELLES (42.682.287 euro).

Altre domande di modifica di decisioni precedenti, con aumento del costo, presentate dalle autorità elleniche verso la fine del 2000, non sono state oggetto di decisioni. La Commissione ha ritenuto, in sede di esame, che dovevano essere approfondite le ragioni che avevano motivato il superamento dei costi iniziali e la loro conformità con la legislazione nazionale e comunitaria.

3.1.2. Spagna

La Commissione ha approvato un aiuto del Fondo di coesione di 2.276 milioni di euro di cui 1.601 milioni di euro sono stati impegnati nel bilancio 2000. Tutti gli impegni realizzati corrispondono a nuove decisioni adottate quest'anno.

La tabella seguente indica l'importo corrispondente a ciascun settore.

>SPAZIO PER TABELLA>

3.1.2.1. Ambiente

Il Fondo di coesione ha continuato a concentrare il proprio sostegno sui tre settori prioritari: approvvigionamento idrico, reti fognanti e depurazione, gestione dei rifiuti solidi urbani, industriali e pericolosi. L'obiettivo era quello di completare il ciclo degli interventi, di realizzare le azioni mancanti nei sistemi esistenti e di finanziare sistemi funzionali integrati.

Il contributo del Fondo di coesione per settore dimostra che le reti fognanti e la depurazione hanno ricevuto oltre la metà delle risorse assegnate al settore dell'ambiente.

>SPAZIO PER TABELLA>

Approvvigionamento idrico

Nel corso del 2000, la partecipazione comunitaria per gli interventi di approvvigionamento idrico ha raggiunto 202,5 milioni di euro, pari al 18 % della somma stanziata per il settore ambientale.

I progetti finanziati in questo settore consentiranno di garantire l'approvvigionamento di acqua potabile in quantità sufficienti e la qualità dell'acqua erogata ai consumatori, conformemente alle direttive comunitarie. Tali progetti intendono migliorare la qualità dell'acqua potabile in diverse città, come Saragozza, far fronte ai problemi di siccità che colpiscono le regioni dell'Andalusia (costruzione della diga di Melonares a Siviglia con una capacità di immagazzinamento di 180 Hm³, diga destinata a garantire la portata minima di un fiume a León).

>SPAZIO PER TABELLA>

Trattamento delle acque reflue

Gli sforzi dispiegati in questo settore (direttiva 91/271/CEE e attuazione del piano nazionale di risanamento e depurazione) sono proseguiti durante il nuovo periodo. Il settore ha assorbito 665,5 milioni di euro nel 2000, che rappresentano il 59,15%, ossia una parte considerevole delle risorse disponibili per la sezione ambientale del Fondo di coesione.

Sono state adottate diciannove decisioni, di cui due corrispondono a modifiche di progetti già adottati e sedici a progetti e gruppi di progetti presentati per bacino idrografico. Detti progetti riguardano sistemi di raccolta e stazioni di depurazione da realizzare nelle diverse regioni e alcune infrastrutture fognarie nelle città di Barcellona, Malaga e Valenza.

>SPAZIO PER TABELLA>

Rifiuti

Il Piano nazionale spagnolo di gestione dei rifiuti è stato approvato il 7 gennaio 2000 d'intesa con le comunità autonome responsabili della gestione dei rifiuti nei loro rispettivi territori. Gli obiettivi del piano sono la prevenzione, la raccolta differenziata, il recupero e il riciclaggio, la valorizzazione della materia organica e l'eliminazione in discariche controllate. L'attuazione del piano sarà finanziata grazie al contributo del Fondo di coesione.

Per il 2000, sono state adottate tredici decisioni relative alla gestione di rifiuti, con progetti raggruppati per comunità autonoma responsabile dell'attuazione del piano elaborato dalla rispettiva regione. E' stata stanziata una partecipazione di 257 milioni di euro, pari al 23% del totale della sezione ambientale.

E stata data priorità ai progetti relativi ai rifiuti solidi urbani, con particolare riguardo alla raccolta differenziata, agli impianti di compostaggio e di riciclaggio, al sistema di raccolta pneumatica e agli impianti di cernita.

>SPAZIO PER TABELLA>

Assistenza tecnica

E' stato concesso un aiuto di 242.000 euro per l'elaborazione dei quadri strategici nei settori dell'approvvigionamento idrico, del risanamento e della depurazione dell'acqua, della gestione dei rifiuti, del litorale e della difesa contro le alluvioni, della protezione e del recupero dei beni demaniali, nonché dei sistemi di informazione e di controllo delle risorse idriche in Spagna.

Regioni ultraperiferiche

Le azioni hanno tenuto conto dell'importanza attribuita allo sviluppo delle regioni ultraperiferiche (isole Canarie), confermata dalla relazione della Commissione COM(2000)0147 def., relativa alle misure di attuazione dell'articolo 299 2 del trattato.

Approvvigionamento di acqua potabile

Il Fondo di coesione presta particolare attenzione a questo settore nelle isole Canarie, a causa dei loro vincoli specifici. Continua il finanziamento di grandi impianti di dissalamento, che costituiscono la soluzione migliore per le isole e che saranno terminati nel 2001. Si sta valutando la possibilità di ampliare tali impianti.

Trattamento delle acque reflue

Le isole Canarie presentano carenze in questo settore e continua ad essere dispiegato uno sforzo considerevole per ottenere un sensibile miglioramento della qualità delle acque. E' in corso la costruzione di numerose stazioni di depurazione, che sarà terminata nel 2001.

Rifiuti

A causa dell'insularità, le Canarie sono soggette a vincoli molto rigidi per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti. Il Fondo di coesione si è adoperato per ovviare a tali difficoltà e realizzare l'infrastruttura di base. E' stata avviata una seconda fase per completare l'azione di base e, nel 2000, gli interventi rappresentano un contributo comunitario di 21,6 milioni di euro. Si tratta di otto complessi ambientali e di un impianto di trasferimento comprendente l'allestimento di discariche e di impianti di classificazione e di biometanizzazione.

3.1.2.2. Trasporti

Sull'insieme delle decisioni di aiuto approvate nel 2000 dalla Commissione, il settore dei trasporti ha assorbito il 51% della partecipazione finanziaria totale e il 53,2% degli impegni realizzati nel 2000.

Nelle tabella seguente viene illustrata la ripartizione per modo di trasporto.

>SPAZIO PER TABELLA>

Rete stradale

Per questo modo di trasporto, la priorità è rimasta il proseguimento degli assi di collegamento con la Francia, nonché lo sviluppo dei collegamenti fra le reti stradali appartenenti alle RTE.

Nel 2000, la Commissione ha approvato una serie di aiuti per tutti i nuovi progetti presentati dalle autorità spagnole. Il Fondo di coesione ha pertanto erogato finanziamenti per diversi tratti dell'asse Sagunto - Somport nelle province di Huesca e Teruel, per i collegamenti con l'asse trasversale di Catalogna e per il completamento del collegamento stradale fra la Galizia e la Meseta.

Alla fine del 2000 non era in istruzione nessuna domanda per nuovi progetti nel settore stradale.

La tabella seguente presenta i progetti adottati nel 2000 nel settore stradale.

>SPAZIO PER TABELLA>

Rete ferroviaria

Nel 2000 il Fondo di coesione si è impegnato in misura considerevole a favore degli investimenti nella linea ad alta velocità Madrid - Barcellona - frontiera francese. Quest'ultima è stata designata dal Consiglio europeo di Essen (9-10 dicembre 1994) come uno dei quattordici progetti prioritari ed è stata dichiarata dal governo spagnolo come progetto di interesse generale. Dal 1998 tutte le domande di aiuti nel settore ferroviario presentate dalle autorità spagnole al Fondo di coesione hanno avuto per oggetto il cofinanziamento di questo grande progetto. Le decisioni approvate nel 2000 conferiscono pertanto il sostegno del Fondo di coesione praticamente a tutte le fasi tecniche del progetto fra Madrid e Lleida.

Alla fine del 2000 sono state presentate due domande di finanziamento per altre fasi tecniche dello stesso progetto; esse si trovavano, a fine anno, in fase di istruzione. Queste domande saranno esaminate con l'assistenza tecnica della BEI e la loro eventuale approvazione nel 2001 dipenderà dai risultati di tale esame e dalle stime più recenti dei costi e delle entrate previsti per l'insieme della linea.

>SPAZIO PER TABELLA>

3.1.3. Irlanda

Nel 2000 la Commissione ha approvato finanziamenti del Fondo di coesione a favore dell'Irlanda per un totale di 425 milioni di euro, di cui 169,6 milioni iscritti nel bilancio dello stesso anno.

>SPAZIO PER TABELLA>

3.1.3.1. Ambiente

Le due priorità in materia ambientale per il periodo in corso sono la raccolta e il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti solidi urbani.

Raccolta e trattamento delle acque reflue

Nel 2000 tutti i progetti finanziati erano legati al trattamento delle acque reflue.

>SPAZIO PER TABELLA>

I progetti selezionati sono progetti prioritari destinati alle tre principali città irlandesi. Cork e Limerick non possiedono attualmente alcun impianto di trattamento delle acque reflue, mentre la struttura di Dublino effettua solo il trattamento primario.

Piano di trattamento delle acque reflue della regione di Dublino (Fase V - impianto di trattamento): il piano nel suo insieme copre l'intera area urbana di Dublino. Le quattro fasi precedenti riguardavano i contratti di progettazione e di costruzione relativi all'impianto provvisorio di trattamento dei fanghi, al condotto sottomarino e alle stazioni di pompaggio e raccolta. La fase V del piano per la baia di Dublino prevede la costruzione dell'impianto di trattamento di Ringsend, la modernizzazione dell'impianto esistente di trattamento primario al fine di effettuare un trattamento secondario per una popolazione di 1,64 milioni di abitanti. Il Fondo di coesione finanzia inoltre la costruzione della stazione di pompaggio di Sutton e il collettore intermedio di Northern Fringe.

Fognatura principale di Limerick e dintorni (Fase III): le due fasi precedenti riguardavano la pianificazione delle strutture e i lavori preliminari per la rete fognante. La presente fase comprende la costruzione degli impianti per il trattamento secondario delle acque reflue e per il trattamento dei fanghi (destinati ad una popolazione di 130.000 abitanti), nonché le stazioni di pompaggio principali e il collettore a galleria che collega il centro della città all'impianto di trattamento.

Fognatura principale di Cork (Fase III): le due fasi precedenti riguardavano la pianificazione di strutture e la costruzione della rete di raccolta nel centro della città e nei quartieri circostanti e una stazione di pompaggio principale. La fase III riguarda la costruzione degli impianti per il trattamento secondario delle acque reflue e dei fanghi (per una popolazione di 413 000 abitanti) e la rete di trasmissione (comprese altre stazioni di pompaggio e una conduttura sottomarina).

Rifiuti solidi

Nel 2000 non sono stati finanziati progetti nel settore dei rifiuti solidi.

3.1.3.2. Trasporti

Come nel settore ambientale, in questo periodo vi sono solo due settori prioritari: le strade e i trasporti pubblici

Strade

Nel 2000 sono state prese due decisioni di finanziamento, una relativa alla fase di costruzione di un progetto di autostrada precedentemente finanziato e l'altra riguardante la fase di costruzione di un nuovo progetto materialmente legato al primo. Questi progetti sono situati sulla M1, una strada prioritaria che rientra nell'iniziativa Reti transeuropee dei trasporti.

>SPAZIO PER TABELLA>

Nel 2000 non sono stati impegnati fondi per il progetto della M1 Lissenhall-Balbriggan, poiché non erano disponibili gli stanziamenti d'impegno corrispondenti. Il relativo impegno è stato effettuato successivamente nel 2001.

Gli obiettivi dei due progetti possono essere riassunti nel modo seguente:

M1 Cloghran-Lissenhall (Fase II): il progetto riguarda un 'collegamento mancante' nella catena di progetti per il completamento della M1, un unico tratto autostradale dalla M50 Dublin Ring (tangenziale di Dublino) al confine con l'Irlanda del Nord. La fase di pianificazione del progetto è stata precedentemente finanziata dal Fondo di coesione. Quest'ultimo finanzia attualmente la realizzazione di un tratto autostradale a due corsie di 6,5 km e relative strutture.

M1 Lissenhall-Balbriggan: il progetto riguarda un altro 'collegamento mancante' nell'autostrada M1 e la continuazione della M1 Cloghran-Lissenhall. Il Fondo di coesione finanzia la realizzazione di un tratto autostradale a due corsie di 9,8 km.

Considerato il volume delle opere di costruzione previste da questi e da altri progetti stradali prioritari rispetto alle disponibilità limitate del Fondo di coesione, la Commissione e le autorità irlandesi hanno convenuto che le relative decisioni di finanziamento saranno concentrate sui costi di costruzione di detti progetti.

Ferrovie

Nel 2000 è stato finanziato un progetto ferroviario.

>SPAZIO PER TABELLA>

Il progetto relativo alla stazione di Heuston e allo sviluppo del corridoio ferroviario sud-ovest costituisce uno dei numerosi progetti ferroviari prioritari che sono stati selezionati per modernizzare la rete ferroviaria intorno a Dublino, migliorando così i servizi interurbani e suburbani. La fase progettuale finanziata nel 2000 comprende elementi di costruzione e di pianificazione. La costruzione riguarda la ristrutturazione della stazione di Heuston, capolinea di tutti i servizi intercity che fanno capo a Dublino in provenienza da Waterford, Cork, Tralee, Limerick, Galway e Westport e altre fermate intermedie. Si tratta di modificare il tracciato dei binari, adeguare la segnaletica e raddoppiare il numero delle banchine (da 5 a 10). Gli aspetti legati alla pianificazione riguardano la seconda fase (aggiunta di due binari supplementari nelle adiacenze della stazione di Heuston dalla parte di Kildare.

3.1.4. Portogallo

Nel 2000 la Commissione ha approvato finanziamenti del Fondo di coesione per un totale di quasi 822 milioni euro, di cui 432,6 milioni impegnati sul bilancio dello stesso anno.

Considerati gli impegni derivanti dalle decisioni prese negli anni precedenti, l'importo totale impegnato nel 2000 ammonta a 450,8 milioni di euro:

>SPAZIO PER TABELLA>

*cifre arrotondate

3.1.4.1. Ambiente

Le principali priorità per questo settore nel periodo 2000-2006 rimangono l'approvvigionamento di acqua potabile, la raccolta e il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti solidi urbani.

Nel 2000, il settore dell'ambiente, con 200,7 milioni di euro, rappresentava il 24% del sostegno del Fondo di coesione al Portogallo e il 25% del totale dei costi ammissibili.

In questo periodo, la scomposizione per settore indica che le acque reflue rappresentano la percentuale di impegno più elevata (41%), seguita dal trattamento dei rifiuti solidi (31%) e dall'approvvigionamento di acqua potabile (27%).

>SPAZIO PER TABELLA>

* cifre arrotondate

Approvvigionamento di acqua potabile

Il contributo del Fondo di coesione durante il periodo di programmazione precedente si è concentrato considerevolmente sulle regioni di Lisbona, Oporto e Algarve, nel tentativo di eliminare le arretratezze ancora esistenti in queste regioni densamente popolate e conformarsi alle direttive comunitarie 80/778/CEE e 98/83/CE. Per il periodo 2000-2006 l'attenzione è rivolta anche alle zone dell'entroterra scarsamente popolate.

L'introduzione del concetto di sistemi di gestione intercomunali ha contribuito all'avvio e al completamento di progetti su larga scala che si prestano particolarmente alla strategia di sostegno adottata. Essi consentono sostanziali economie di scala nell'uso di risorse tecniche e amministrative affidabili.

Questo approccio continuerà ad essere seguito durante il periodo 2000-2006, nel corso del quale verrà attuato il concetto di sistemi intercomunali integrati, dipendenti da un'unica amministrazione e competenti sia per i servizi di approvvigionamento idrico che per il trattamento delle acque reflue, i quali si estenderanno a gran parte del territorio continentale portoghese.

Nel 2000 sono stati adottati due nuovi progetti relativi all'approvvigionamento di acqua potabile:

Progetto 2000/PT/16/C/PE/006 - Collegamento tra gli acquedotti intercomunali delle regioni di Barlavento e Sotavento nell'Algarve Il progetto mira a risolvere i problemi attuali di approvvigionamento idrico nella regione dell'Algarve e prevede il collegamento tra i due acquedotti subregionali, l'ampliamento della rete di distribuzione esistente per approvvigionare un numero più elevato di utenti, il miglioramento di alcuni impianti di trattamento esistenti per garantire una migliore qualità dell'acqua, la costruzione di un impianto di dissalamento per l'erogazione di acqua dolce all'isola di Culatra, la realizzazione di serbatoi supplementari e l'installazione di un sistema di gestione a distanza per migliorare la flessibilità operativa generale del sistema. Tale flessibilità è essenziale per gestire in modo efficace la considerevole variazione di popolazione durante la stagione estiva. L'affidabilità, la qualità e la quantità dell'acqua erogata in questa regione meridionale del Portogallo ne risulteranno notevolmente migliorate, conformemente agli obiettivi delle direttive comunitarie 80/778 e 98/83.

Progetto 1999/PT/16/C/PE/002 Acquedotto intercomunale per la regione meridionale di Oporto - 2a fase - Espansione della valle del Sousa Si tratta della seconda fase di un progetto finanziato precedentemente, che estenderà l'acquedotto intercomunale ad altri cinque comuni situati nella valle del fiume Sousa. Il progetto comprende la ristrutturazione e la realizzazione di nuove stazioni per il trattamento dell'acqua, nuovi serbatoi e la ristrutturazione dei sistemi di erogazione esistenti, nonché l'installazione di un sistema di gestione a distanza.

>SPAZIO PER TABELLA>

*cifre arrotondate

Trattamento delle acque reflue

Nel settore delle acque reflue, il Fondo di coesione ha continuato nel 2000 il suo intervento nelle zone a maggiore concentrazione urbana del Portogallo, ossia le regioni costiere.

Nel 2000, la partecipazione del Fondo di coesione a favore di questo settore ammonta a 81,9 milioni di euro, pari al 40,8% delle risorse destinate ai progetti ambientali.

Nonostante tale sforzo, la situazione nel settore del trattamento delle acque reflue è ancora in ritardo rispetto alle scadenze previste dalla direttiva 91/271/CEE per la realizzazione di sistemi di trattamento.

Nel 2000, la Commissione e le autorità portoghesi hanno intensificato l'azione nel settore delle acque reflue, assegnando a questo settore la percentuale maggiore degli investimenti destinati all'ambiente. Ciò ha consentito notevoli progressi nell'attuazione delle pertinenti direttive comunitarie, soprattutto la direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991, modificata dalla direttiva 98/15/CE della Commissione del 27 febbraio 1998.

Per quanto riguarda i finanziamenti concessi a seguito di nuove decisioni, il settore delle acque reflue ha beneficiato nel 2000 di tre progetti:

* Progetto 96/10/61/03: seconda fase del sistema di raccolta e depurazione delle acque reflue di Ria de Aveiro. Grazie a questo sistema integrato, al servizio di una serie di comuni, con un totale di 700.000 abitanti, le acque reflue scaricate nella zona di protezione speciale di Ria de Aveiro sono trattate e scaricate in mare. La seconda fase, approvata nel 2000, comprende una stazione di depurazione e dei collettori della lunghezza di 104 Km.

* Progetto 2000/PT/16/C/PE/008: seconda fase del progetto di disinquinamento integrato dei bacini idrografici del Rio Lis e della Ribeira di Seiça. Questo sistema integrato di risanamento e trattamento delle acque reflue degli agglomerati urbani scaricate in questi bacini prevede una serie di soluzioni per il trattamento degli effluenti degli allevamenti suini, molto inquinanti, presenti negli stessi bacini. Le soluzioni previste si attengono al principio "chi inquina paga" e implicano la partecipazione del ministero dell'agricoltura e delle aziende agricole attraverso le loro associazioni. La soluzione adottata, il cui obiettivo globale è il miglioramento della qualità ambientale nel bacino del Lis, servirà da esempio per casi analoghi in altri bacini idrografici del paese. Questa fase comprende, in particolare, la costruzione o il rinnovamento di 7 stazioni di depurazione delle acque reflue di livello secondario, nonché la costruzione di 200 Km di emissari.

* Progetto 96/10/61/021: sistema di raccolta e depurazione delle acque reflue di Vila Real de Santo Antonio. Già adottato nel 1997, questo progetto è stato esteso e potenziato al fine di includere le acque reflue del vicino comune di Castro Marim. Tale integrazione del sottosistema di Castro Marim nel sistema di Vila Real de Santo António consente di proteggere meglio la zona sensibile del Sapal de Castro Marim - Vila Real de Santo António, nella quale affluivano le acque reflue trattate di Castro Marim.

>SPAZIO PER TABELLA>

Rifiuti

Come già prima del 2000, il Portogallo e la Commissione attribuiscono particolare importanza alla gestione dei rifiuti urbani, al fine di realizzare gli obiettivi stabiliti nel piano strategico per i rifiuti solidi urbani (PERSU), adottato nel 1996.

Il Fondo di coesione ha approvato nel 2000 sei nuovi progetti che concretizzano le strategie definite nel PERSU, in particolare la creazione, a livello nazionale, di una rete di infrastrutture primarie di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, nonché la chiusura delle discariche non controllate, dove erano deposti gran parte dei rifiuti urbani in condizioni ambientali inaccettabili.

Se in passato la creazione di tali infrastrutture si situava soprattutto nelle regioni costiere del Portogallo - le regioni più popolate -, il Fondo di coesione interviene ormai anche nelle regioni dell'entroterra portoghese, nella prospettiva di garantire a breve termine la copertura totale del territorio.

In questo contesto, nel 2000 la Commissione ha approvato tre progetti (cfr. tabella in appresso) relativi alla creazione di sistemi di trattamento dei rifiuti prodotti nelle tre regioni continentali interne e ha inoltre adottato il primo progetto per l'arcipelago delle Azzorre, che prevede investimenti nel settore dei rifiuti nelle isole di S. Miguel Pico e Terceira.

Gli altri due progetti approvati mirano a completare o a migliorare le condizioni di trattamento e di valorizzazione di due sistemi già finanziati dal Fondo, ossia il sistema di LIPOR e di VALORSUL, nel cui ambito sono stati finanziati rispettivamente la costruzione di una discarica - per il deposito, tra l'altro, di ceneri di incinerazione - e la costruzione di una centrale di valorizzazione organica (compostaggio) -.

I sei progetti approvati rappresentano un investimento di 85 milioni di euro, di cui 62 milioni di euro a carico del Fondo di coesione. Questo importo rappresenta circa il 31% della partecipazione finanziaria del 2000 ai progetti del settore ambientale in Portogallo.

>SPAZIO PER TABELLA>

3.1.4.2. Trasporti

Il settore dei trasporti ha assorbito il 76% della partecipazione del Fondo decisa nel 2000, il che corrisponde a un tasso di aiuto medio pari al 77% dei costi ammissibili.

La ripartizione per modo di trasporto è la seguente:

>SPAZIO PER TABELLA>

Rete stradale

La priorità continua ad essere la realizzazione dei grandi assi di collegamento all'Europa (corridoi multimodali che fanno parte del progetto prioritario di Essen e corridoi stradali RTE), come pure i collegamenti che facilitano l'accesso alle RTE e garantiscono l'articolazione globale della rete. Nel 2000, il Fondo ha pertanto assegnato un finanziamento a diversi tratti di tre itinerari principali (IP) che compongono la rete stradale fondamentale portoghese, di cui due fanno parte del suddetto progetto. Si tratta dell'asse verticale interno IP 2 (Portelo/Faro), e delle diagonali IP 3 (Vila Real/Chaves) e IP 6 (Guardete/Guarda).

>SPAZIO PER TABELLA>

Rete ferroviaria

Nel 2000, il Fondo ha dispiegato uno sforzo particolarmente significativo a favore degli investimenti nelle ferrovie portoghesi (con una partecipazione pari all'88% della dotazione assegnata ai trasporti), uno sforzo che è stato concentrato su due linee di particolare importanza strategica (Nord e Algarve) facenti parte, rispettivamente, dei corridoi «Mediterraneo» e «Galizia/Portogallo» del progetto prioritario n° 8.

Nel corso di quest'anno, i servizi della Commissione hanno continuato, con l'assistenza tecnica della BEI, l'analisi del progetto globale di ammodernamento della linea del Nord alla luce degli obiettivi rielaborati rispetto al progetto iniziale. Infatti le autorità portoghesi hanno annunciato l'intenzione di avviare la costruzione di una linea TAV Lisbona/Porto, avente per obiettivo ambizioso una riduzione considerevole dei tempi di percorrenza. Sono stati evidenziati gli obiettivi di sicurezza, capacità e regolarità dei collegamenti, vista l'importanza vitale di questo corridoio, vera e propria spina dorsale del sistema ferroviario portoghese. Questa ridefinizione ha inoltre consentito alla Commissione di continuare a sostenere gli sforzi di modernizzazione della linea del Nord, attraverso il cofinanziamento di due nuovi progetti per un totale di circa 214 milioni di euro.

Sono stati inoltre approvati due progetti a favore della linea ferroviaria dell'Algarve, per un totale di 177,1 milioni di euro. Questa linea (Lisbona/Faro) fa parte del «Corridoio mediterraneo» del progetto prioritario n° 8 inteso ad assicurare i collegamenti terrestri da Lisbona a Siviglia. La linea deve inoltre servire il porto di Sines e rispondere al futuro fabbisogno in termini di trasporto merci. In particolare, la costruzione del tratto Coina/Pinhal Novo consentirà di collegare le linee del Nord e dell'Algarve, colmando così una lacuna nel trasporto di merci e passeggeri lungo l'asse nord-sud.

Inoltre, è stata finanziata una linea della metropolitana di Lisbona che, assicurando il collegamento con la più grande stazione ferroviaria del paese e con la stazione intermodale della regione di Lisbona, si integra pienamente nelle RTE. Trattandosi di un'infrastruttura localizzata in una grande concentrazione urbana, la linea contribuirà sicuramente a decongestionare il traffico, con un impatto positivo a livello ambientale.

>SPAZIO PER TABELLA>

Trasporto marittimo

E' stato adottato un solo progetto, la cui domanda era stata presentata nel periodo di intervento precedente. Dopo un lungo e minuzioso esame, la Commissione ha deciso di concedere un aiuto al progetto per un terminale multimodale a Setúbal che, offrendo a questo porto nuove capacità di navigazione a breve distanza, consentirà, a medio termine, di decongestionare in modo decisivo il porto di Lisbona.

3.2. Assistenza tecnica e studi

3.2.1. Politica generale del Fondo

Per ottenere una gestione soddisfacente e migliorare l'efficacia degli aiuti concessi, la Direzione del Fondo di coesione si avvale dell'assistenza di un certo numero di esperti e consulenti nei settori di intervento del Fondo.

I consulenti svolgono un ruolo molto importante nelle fasi di valutazione ex ante, analisi e valutazione ex post dei progetti presentati al Fondo di coesione per cofinanziamento. Infatti, il ricorso ad esperti integra la competenza tecnica della Commissione con conoscenze pratiche ed aggiornate su diverse tematiche, aiutandola pertanto ad adempiere in modo ottimale ai suoi obblighi.

3.2.2. Assistenza tecnica su iniziativa della Commissione

Portogallo

Nessuna assistenza

Irlanda

Nessuna assistenza

Spagna

Nessuna assistenza

Grecia

L'assistenza tecnica su iniziativa della Commissione è stata utilizzata per le missioni di controllo dei seguenti progetti (settore della tutela ambientale) :

* Approvvigionamento idrico di Salonicco dal fiume Aliakmon,

* Acque reflue e trattamento delle stesse a Ioannina,

* Preparazione del comitato di sorveglianza di marzo 2000,

* Progetti comunali nei settori dell'acqua potabile e della depurazione delle acque reflue,

* Recupero della vecchia discarica di rifiuti domestici di Atene, a Ano Liossia.

4. sorveglianza, controllo e irregolarità'

4.1. Sorveglianza: comitati e missioni

4.1.1. Grecia

4.1.1.1. Comitati di sorveglianza

Ambiente

Le riunioni del comitato di sorveglianza e dei comitati ad hoc per i grandi progetti di Psyttalia, Evinos e EYDAP si sono svolte nel marzo 2000 ad Atene. I lavori di questi comitati di sorveglianza sono commentati nei verbali corrispondenti.

Trasporti

Le riunioni del comitato di sorveglianza per i progetti del settore dei trasporti, nonché del comitato ad hoc per il grande progetto dell'aeroporto di SPATA si sono tenute nel marzo 2000 ad Atene. I lavori di tali comitati di sorveglianza sono commentati nei verbali corrispondenti.

4.1.1.2. Missioni di sorveglianza

Le missioni di sorveglianza effettuate per unità geografica sono presentate in allegato.

4.1.2. Spagna

4.1.2.1. Comitati di sorveglianza

Nel 2000 si sono riuniti due comitati di sorveglianza in Spagna. La tredicesima e la quattordicesima riunione del comitato di sorveglianza hanno avuto luogo a Madrid, rispettivamente dal 26 al 28 aprile 2000 e dal 23 al 25 ottobre 2000.

Il comitato è suddiviso in 7 comitati specifici per settore e per autorità di gestione:

* comitato del progetto TAV SUD: linea Madrid- Barcellona

* comitato dei progetti di trasporto dell'amministrazione centrale

* comitato dei progetti di rimboschimento

* comitato dei progetti di corporazioni locali

* comitato dei progetti ambientali dell'amministrazione centrale, compresi i progetti idrologici

* comitato dei progetti delle comunità autonome

* comitato dei progetti del partenariato pubblico-privato

Sono state esaminate circa 200 schede di sorveglianza riguardanti la situazione dei progetti o gruppi di progetti. È stato concluso l'esame di 31 decisioni.

La situazione generale dei progetti è abbastanza soddisfacente dal punto di vista del ritmo di esecuzione. Sebbene diversi progetti siano in fase di pagamento finale, gli aspetti amministrativi legati alla chiusura dei contratti ritardano l'invio delle relazioni conclusive. Inoltre, per alcuni progetti sono state presentate domande di modifica (piano finanziario e calendario).

Tutti i progetti di rimboschimento devono essere terminati entro il 2000. E' stata chiesta una relazione di sintesi per tutte le decisioni.

La Commissione ha chiesto di accelerare l'invio delle relazioni finali dei progetti ultimati al fine di liquidare gli impegni corrispondenti.

Per i nuovi progetti relativi al periodo 2000-2006, è stato chiesto di accelerare l'invio dei certificati ambientali e di rispondere rapidamente alle domande al fine di poter continuare la procedura di adozione.

Per ridurre il numero di modifiche in futuro, la Commissione auspica una programmazione più realista fin dall'inizio. I cambiamenti di data e la modifica del calendario dovrebbero limitarsi a casi eccezionali, invece di essere la regola come in passato. Sarà opportuno adottare progetti maturi per razionalizzare il lavoro.

La Commissione studia, in collaborazione con i responsabili del Fondo di coesione presso il ministero, la possibilità di modificare il comitato di sorveglianza per il nuovo periodo. Si tratta di rendere il comitato più efficace a livello tecnico, riducendo il numero di comitati specifici e concentrandosi su argomenti strategici e progetti problematici.

4.1.2.2. Missioni di sorveglianza

Le missioni realizzate miravano a valutare e verificare lo stato di avanzamento dei lavori relativi ai progetti in esecuzione e di chiarire le difficoltà incontrate nella loro esecuzione.

Le missioni di sorveglianza effettuate per unità geografica sono presentate in allegato.

4.1.3. Irlanda

4.1.3.1. Comitati di sorveglianza

Nel 2000 si sono tenute due riunioni del comitato di sorveglianza, il 5 maggio e il 27 ottobre, durante le quali il comitato ha esaminato le relazioni sull'avanzamento di 57 progetti in corso dal periodo 1993-99.

La Commissione è rimasta generalmente soddisfatta della qualità delle informazioni fornite sulla gestione dei progetti. Tuttavia, in alcuni casi è stato necessario chiedere ulteriori spiegazioni ed informazioni su determinati punti, per disporre di un quadro preciso dei progressi compiuti o delle cause dei ritardi registrati nell'esecuzione dei progetti.

Nel 2000 sono stati ultimati con successo altri 10 progetti, sebbene la metà di essi riguardasse misure di assistenza tecnica di portata limitata o progetti pilota. I progetti salienti da completare entro il 2000 rappresentano circa il 40% dei progetti sovvenzionati nel periodo 1993-1999. Nel 1999 la Commissione era preoccupata per il numero di progetti per i quali era stata chiesta una proroga della data di completamento e per gli aumenti dei costi registrati per alcuni di essi. Sono state presentate domande di modifica e/o proroga per circa 30 progetti. La Commissione ha chiesto alle autorità responsabili di giustificare i ritardi e di fissare date di conclusione attendibili, al fine di garantire una conclusione puntuale e regolare dei principali progetti. In alcuni casi la Commissione ha segnalato che sarebbero state prese in considerazione ulteriori proroghe solo in circostanze eccezionali.

Per quanto riguarda gli aumenti dei costi, la Commissione ha mantenuto la propria posizione secondo la quale verranno accettati aumenti dei contributi solo previa giustificazione dettagliata degli aumenti dei costi. Qualsiasi aumento è subordinato alla disponibilità di risorse. Questa posizione è stata accettata dalle autorità irlandesi e non sono state presentate richieste specifiche per la copertura degli aumenti dei costi.

4.1.3.2. Missioni di sorveglianza

I sopralluoghi effettuati nel 2000 perseguivano i seguenti obiettivi:

* verificare i progressi nella costruzione o nel completamento dei progetti in esame,

* chiarire le difficoltà precedentemente segnalate al comitato di sorveglianza e

* comprendere meglio il nesso fra le fasi precedenti del progetto e le nuove fasi proposte per il finanziamento, al fine di preparare nuove decisioni di finanziamento.

I sopralluoghi effettuati sono elencati in allegato.

Nel corso dell'anno si sono svolte altre discussioni con le autorità irlandesi in merito al materiale necessario per la compilazione dei documenti del quadro di riferimento strategico e alla realizzazione di infrastrutture per i rifiuti solidi.

4.1.4. Portogallo

4.1.4.1. Comitati di sorveglianza

Le riunioni del comitato di sorveglianza, che si tengono due volte l'anno, costituiscono uno degli elementi determinanti per garantire un'adeguata sorveglianza degli interventi del Fondo in Portogallo. Molte missioni di sorveglianza e/o di controllo vengono decise sulla base delle informazioni scambiate nel corso di queste riunioni.

Nel 2000 le riunioni si sono svolte il 4-5 maggio e il 20-21 novembre. Oltre all'analisi individuale di ciascun progetto, queste riunioni hanno consentito di discutere tematiche generali, quali la pubblicità, il controllo, gli appalti pubblici, le norme di esecuzione, le informazioni generali. Le riunioni del 2000 sono state caratterizzate soprattutto dalla messa a punto di nuove regole e accordi, in seguito alla revisione cui è stato sottoposto il regolamento del Fondo.

D'ora in poi, in Portogallo, il comitato di sorveglianza generale, nell'ambito del quale vengono analizzati i progetti dei settori dei trasporti e dell'ambiente, sarà coadiuvato dal comitato di sorveglianza ad hoc incaricato dell'ampliamento dell'aeroporto di Madera e dal comitato di sorveglianza ad hoc per i progetti relativi ai rifiuti solidi. Il progetto di costruzione della centrale idroelettrica di Alqueva è oggetto di sorveglianza sia da parte del comitato generale che del comitato di sorveglianza dei Fondi strutturali per il Programma specifico di sviluppo integrato della zona di Alqueva (PEDIZA).

4.1.4.2. Missioni di sorveglianza

Oltre alla partecipazione alle riunioni del comitato di sorveglianza, l'unità Portogallo della DG Politica regionale ha effettuato nel 2000 diverse missioni di sorveglianza, al fine di valutare lo stato di avanzamento dei progetti, rendersi conto sul posto dei problemi incontrati in sede di attuazione e cercare le soluzioni più atte a facilitare la normale esecuzione dei progetti.

L'unità Portogallo ha inoltre partecipato, il 16 ottobre, a una missione di controllo effettuata dall'unità Gestione finanziaria e di bilancio della DG Politica regionale presso il progetto di trattamento dei residui solidi di Oeiras, Sintra e Cascais.

Inoltre, nel corso dell'anno sono state effettuate altre missioni tecniche nell'ambito dell'esame di alcune candidature, in particolare sui sistemi intercomunali integrati dell'acqua Minho-Lima e Zêzere-Côa e su progetti ferroviari sulla linea del Nord e la linea dell'Algarve. Per questi ultimi, la missione della Commissione ha beneficiato dell'assistenza tecnica della BEI.

Le missioni di sorveglianza effettuate dall'unità Portogallo della DG Politica regionale sono elencate in allegato.

4.2. Missioni di controllo e conclusioni

4.2.1. Grecia

Non sono state effettuate missioni di controllo.

4.2.2. Spagna

I due progetti "Gestione di residui nelle Canarie" Fase I/Promotore: Consejería de Política Territorial. Viceconsejería de Medio Ambiente del Gobierno de Canarias (F.C.97.11.61.038) e "Depurazione di acque reflue nelle Canarie"/Promotore: Consejería de Obras Publicas, Vivienda y Aguas de Canarias (F.C. 96.11.61.039) non erano ancora ultimati al momento del controllo. Dato lo stato di avanzamento, sorge il dubbio che i progetti possano essere conclusi entro il termine previsto.

Per quanto riguarda il progetto "Carretera GC-1.Hoya de la Plata - Enlace Potabilizadora"/Promotore: Dirección General de Obras Publicas, Vivienda y Aguas de Canarias (FC 96.11.65.001), le autorità nazionali (Ministerio de Hacienda) dovrebbero garantire l'ammissibilità dei progetti cofinanziati nella loro totalità, senza includere progetti che possono beneficiare solo parzialmente del sostegno del Fondo di coesione.

4.2.3. Irlanda

L'unità G.3. ha condotto un controllo su un progetto del Fondo di coesione in Irlanda nel corso del 2000. Il progetto esaminato è il "Cork City Main Drainage" (Fondo di coesione n. 96.07.61.010).

Le conclusioni principali riguardano un tasso di cambio errato utilizzato per una richiesta di pagamento, una traccia di controllo imperfetta e dichiarazioni di pagamento non sempre fondate sulle spese realmente sostenute e comprendenti voci non ammissibili. Le autorità irlandesi hanno inviato una risposta scritta il 12 febbraio 2001, in base alla quale è stata revocata la sospensione temporanea dei pagamenti relativi al progetto in questione. Alcune spese devono essere ancora chiarite.

4.2.4. Portogallo

Nel 2000 sono stati controllati due progetti: Progetto "Estaçao de Tratamento de residuos solidos de Cascais, Oeiras e Sintra: il terreno necessario per realizzare il progetto non risultava essere stato acquistato al momento della missione di controllo, benché il progetto fosse ultimato. Nel gennaio 2001 le autorità portoghesi hanno dimostrato che l'acquisto è ormai legalmente concluso.

Progetto "Drenagem e Tratamento de aguas residuais do grande Porto Sul e Despoluiçao do troço da Bacia do Douro (V.N. de Gaia) e Despoluiçao da Bacia do Oceano Atlântico, Bacia do Douro Norte e Bacia do Douro Nordeste de V.N. de Gaia": non sono stati rilevati problemi relativamente a questo progetto che dovrebbe essere concluso entro la fine del 2001.

4.3. Irregolarità e sospensione dell'aiuto

Nel corso del 2000, l'OLAF non ha condotto indagini relative al settore del Fondo di coesione.

Tuttavia, nel 2000, le autorità spagnole hanno comunicato alla Commissione, in virtù del regolamento (CE) n. 1831/94 [12], due casi d'irregolarità. Questo regolamento obbliga gli Stati membri beneficiari a comunicare alla Commissione i casi di irregolarità che sono stati oggetto di un primo accertamento amministrativo o giudiziario.

[12] GU L 191 del 27.7.1994.

Dall'entrata in vigore del regolamento (CE) n. 1831/94, sono state presentate in tutto 7 comunicazioni. Si tratta di:

- un caso comunicato dalle autorità elleniche per inosservanza delle norme relative agli appalti;

- due casi comunicati dalle autorità irlandesi concernenti spese non ammissibili;

- quattro casi comunicati dalle autorità spagnole concernenti spese non ammissibili e irregolarità relative ai documenti presentati.

Da tali comunicazioni emerge che il numero di irregolarità rilevate e gli importi corrispondenti sono piuttosto limitati. Questa situazione è forse legata alle caratteristiche dei progetti finanziati dal Fondo di coesione (progetti di una certa entità, sorveglianza degli indicatori fisici e finanziari di ciascun progetto).

Nondimeno l'OLAF attira l'attenzione degli Stati membri beneficiari sui loro obblighi derivanti dal regolamento in questione.

5. Valutazione ex ante ed ex post

5.1. Aspetti generali

Al fine di assicurare l'efficacia dell'aiuto comunitario e rendere conto della qualità degli interventi, i progetti presentati a titolo del Fondo di coesione sono oggetto di una valutazione ex ante, prima dell'approvazione da parte della Commissione, e di una valutazione ex post dopo l'attuazione degli stessi.

Per consentire una valutazione accurata dei progetti prima dell'adozione, è indispensabile che ogni domanda di contributo presentata dagli Stati membri sia accompagnata da una documentazione adeguata e da un'analisi socioeconomica, incentrata su un'analisi dei costi e dei benefici, che dimostri che il progetto in questione produrrà, a medio termine, dei vantaggi sociali ed economici commisurati alle risorse impiegate. In linea di massima, questa analisi spetta agli Stati membri beneficiari, ma la Commissione può partecipare alla valutazione ex ante dei progetti mediante misure di assistenza tecnica o nel quadro di una prima fase di finanziamento. Quando lo ritiene necessario, la Commissione ricorre alla Banca europea per gli investimenti o alle competenze tecniche di consulenti esterni.

La valutazione ex post consente di apprezzare le modalità di realizzazione dei progetti e l'impatto della loro attuazione rispetto agli obiettivi inizialmente previsti. Essa serve inoltre ad esaminare l'impatto dei progetti sull'ambiente.

5.2. Esame e valutazione ex ante dei progetti

Le analisi dei costi e dei benefici e le altre forme di analisi quantitativa devono essere realizzate per tutti i progetti che siano oggetto di una domanda di contributo del Fondo di coesione. Gli Stati membri hanno compiuto notevoli sforzi per rispettare quest'obbligo e la qualità delle analisi economiche che accompagnano le domande di contributo è, infatti, migliorata, ma molto resta ancora da fare, soprattutto per quanto concerne i progetti in materia ambientale. È auspicabile, inoltre, che vi sia una maggiore coerenza tra i diversi settori di intervento e tra le prassi adottate dai diversi paesi.

5.3. Cooperazione con la BEI nell'ambito della valutazione dei progetti

Nel gennaio 2000, la Commissione e la BEI hanno firmato un nuovo accordo di cooperazione nell'ambito dell'azione strutturale comunitaria per il periodo 2000-2006. Le modalità di applicazione di detto accordo di cooperazione per quanto riguarda l'analisi dei progetti sono state specificate in un contratto quadro firmato nel giugno 2000.

La cooperazione con la BEI si è rivelata fruttuosa. Oltre a beneficiare delle informazioni sui progetti cofinanziati dalla BEI, la Commissione ha chiesto alla Banca diciotto perizie su progetti del Fondo di coesione fra la data della firma del contratto quadro e la fine dell'anno 2000. A seguito di dette perizie, la Commissione ha chiesto agli Stati membri di modificare i progetti presentati o di realizzare studi preliminari complementari.

L'accordo di cooperazione per l'azione strutturale comunitaria non riguarda unicamente i progetti del Fondo di coesione, ma anche quelli dell'ISPA e i grandi progetti del FESR.

5.4. Impatto socioeconomico del Fondo negli Stati membri e sulla coesione economica e sociale nell'Unione europea, compreso l'impatto sull'occupazione

Il regolamento che istituisce il Fondo di coesione impone alla Commissione di valutare l'impatto economico degli interventi del Fondo per quanto riguarda sia i singoli progetti che la sua azione globale. All'articolo 10, paragrafo 5, esso specifica che i vantaggi sociali ed economici a medio termine dei progetti devono essere "commisurati alle risorse impiegate". L'articolo 13, paragrafo 2 dispone che "per garantire l'efficacia dell'intervento comunitario, la Commissione e gli Stati membri beneficiari cooperano nel procedere, eventualmente anche con la BEI, ad una valutazione ex ante e ad una valutazione ex post sistematiche dei progetti." L'allegato II, infine, specifica che la Commissione deve riferire annualmente sull'"impatto economico e sociale del Fondo negli Stati membri e sulla coesione economica e sociale nell'Unione, compreso l'impatto sull'occupazione".

Per quanto riguarda la valutazione ex ante dei progetti, nel 2000 la Commissione ha avviato un lavoro di aggiornamento dei metodi di analisi economica dei progetti, che dovrebbe tradursi, nel corso del 2001, nell'aggiornamento della Guida all'analisi costi-benefici. Grazie ai risultati di ricerche finanziate dal PCRS, questa operazione costituirà una tappa verso l'armonizzazione dei metodi e dei parametri utilizzati dagli Stati membri e faciliterà il calcolo estimativo degli effetti aggregati dei progetti.

Quanto all'analisi ex post, è attualmente in corso una procedura di esame di tutti i progetti ammessi a beneficiare di un contributo del Fondo di coesione (cfr. il punto 5.5). Oltre a valutare tutti gli aspetti connessi con la realizzazione dei progetti, l'esame in questione determinerà in che misura si sono verificati gli effetti inizialmente attesi, compresi quelli sull'ambiente e sull'occupazione.

5.5. Programma di valutazione ex post

Il programma di valutazione ex post è stato programmato per un periodo di tre anni a partire dalla metà del 1998. Durante questo periodo saranno valutati in totale centoventi progetti, sessanta in ciascuno dei due settori di competenza del Fondo di coesione. Alla fine del 2000, sono già stati valutati centosette progetti, cinquantotto nel settore dei trasporti e quarantanove in quello dell'ambiente.

5.5.1. Ambiente

Secondo le prime conclusioni tratte dalle valutazioni ex post di trentuno progetti di infrastrutture nel settore ambientale, l'attuazione di tali progetti e il loro impatto a livello ambientale, sociale ed economico sono stati positivi e globalmente conformi agli obiettivi fissati.

La realizzazione dei progetti è stata soddisfacente sia dal punto di vista della concezione che da quello della costruzione. La qualità e i costi unitari differiscono leggermente da un paese all'altro.

L'utilizzo delle infrastrutture consente di raggiungere generalmente il livello di rendimento previsto, anche se alcuni progetti di risanamento dovranno essere potenziati con la costruzione di infrastrutture complementari o con un miglioramento dei sistemi di controllo. Gli stabilimenti di riciclaggio dei rifiuti domestici sono penalizzati dai tempi di adeguamento degli utenti agli obblighi della raccolta differenziata.

Tutti i progetti hanno avuto un impatto ambientale soddisfacente. I progetti di risanamento hanno comportato benefici più immediati e più evidenti per l'ambiente, anche se, in alcuni casi, i ritardi nell'esecuzione dei lavori hanno ritardato anche l'impatto sull'ambiente. In genere, i progetti di approvvigionamento idrico hanno consentito di migliorare la gestione e la conservazione delle risorse idriche. I progetti di riassetto dell'ambiente costiero, urbano e naturale hanno ampiamente contribuito a preservare la flora e la fauna e a collegare l'ambiente naturale con quello urbano.

L'impatto sociale dei progetti si traduce con un miglioramento delle condizioni di vita e con la creazione di posti di lavoro temporanei durante la fase di costruzione e di posti di lavoro permanenti durante la fase di esercizio.

Alcuni progetti hanno inoltre contribuito indirettamente ad accrescere il valore dei terreni nella zona di influenza del progetto o hanno consentito lo sviluppo di nuove attività economiche come il turismo.

5.5.2. Trasporti

Il lavoro di sintesi provvisoria ha passato in rassegna le valutazioni ex post di una quarantina di progetti nel settore dei trasporti. I progetti, che riguardavano tutti i modi di trasporto, hanno generato vantaggi socioeconomici considerevoli, anche se la loro realizzazione ha talvolta incontrato difficoltà impreviste.

Nella maggior parte dei casi, la concezione dei progetti era di buona qualità; per alcuni progetti, tuttavia, essa si è rivelata carente e ha richiesto modifiche durante la fase di costruzione, con conseguenti ritardi nei lavori, a causa di problemi tecnici legati, ad esempio, a circostanze geologiche impreviste. Il costo globale dei progetti è stato spesso ritoccato verso l'alto durante la fase di costruzione. Le cause di questi esuberi sono svariate: per esempio, costi di esproprio più elevati del previsto, revisione di certi prezzi o modifiche apportate al progetto originario. E' opportuno sottolineare che, in generale, il contributo comunitario non è stato comunque modificato.

L'esercizio dei progetti è molto soddisfacente. Per esempio, il traffico sui tratti rinnovati della rete stradale transeuropea ha ampiamente superato le previsioni.

I progetti hanno consentito di migliorare l'accessibilità dei territori dell'Unione europea e in particolare delle zone periferiche, di attenuare i problemi di congestione nelle grandi zone urbane e di ridurre gli effetti frontiera che frenano l'integrazione dei mercati a livello regionale, nazionale ed europeo. Le analisi ex post dei costi e dei benefici indicano, per molti progetti, un tasso di redditività economica superiore al 20%, e a questi risultati vanno aggiunti i vantaggi socioeconomici difficilmente quantificabili, come i posti di lavoro creati o gli effetti positivi sull'ambiente. A tale riguardo, le candidature dei progetti di trasporto erano sistematicamente corredate di una valutazione dell'impatto ambientale, a norma della direttiva 85/337/CEE.

6. dialogo interistituzionale, informazione e pubblicità

6.1. Presentazione della relazione annuale 1999

6.1.1. Parlamento europeo

Nel suo rapporto [13], il Parlamento si congratula per la relazione annuale, strumento essenziale di valutazione dell'attività del Fondo, e apprezza il fatto che la relazione annuale 1999 abbia presentato una sintesi d'insieme del periodo 1993-1999.

[13] Rapporto Marques

Il Parlamento si congratula inoltre con gli Stati membri beneficiari per il rispetto degli obiettivi di riduzione dei disavanzi.

Il Parlamento si compiace della ripartizione equilibrata degli aiuti fra i settori dei trasporti e dell'ambiente nel periodo 1993-1999, malgrado lo squilibrio iniziale a favore dei trasporti.

Più in particolare, l'aumento degli investimenti nel trasporto ferroviario in Grecia, Spagna e Portogallo e l'analogo aumento registrato nel settore dei rifiuti solidi in Portogallo e in Grecia sono giudicati soddisfacenti.

Il Parlamento esprime la sua soddisfazione per il fatto che non sia stato rilevato nessun caso di frode nel 1999, pur chiedendo alla Commissione di assegnare maggiori risorse ai controlli in loco, al fine di individuare le eventuali debolezze nei sistemi di gestione.

6.1.2. Comitato economico e sociale (CES)

Nella sua relazione [14], il CES si congratula per i risultati positivi ottenuti nell'attività del Fondo di coesione, la quale ha contribuito indirettamente, nei quattro paesi beneficiari, al rispetto degli obiettivi di riduzione dei disavanzi previsti dai programmi di convergenza elaborati nella prospettiva dell'unione economica e monetaria.

[14] Relatore: sig. Pezzini.

Per il periodo di programmazione successivo, il CES insiste sulla necessità di coordinare le attività del Fondo di coesione con quelle dei Fondi strutturali, soprattutto grazie ai quadri di riferimento strategici.

Il CES sottolinea inoltre la necessità, per gli Stati membri, di prestare particolare attenzione alle valutazioni ex ante dei progetti.

6.2. Informazione degli Stati membri

Una riunione informativa con i 15 Stati membri è stata organizzata a Bruxelles il 18 dicembre 2000.

Nel corso di questa riunione, la Commissione ha presentato il progetto di Relazione annuale del Fondo di coesione 1999 ed ha inoltre illustrato la situazione degli interventi del Fondo di coesione nel 2000 per ciascuno Stato membro beneficiario. Gli Stati membri beneficiari, dal canto loro, hanno esposto i rispettivi quadri di riferimento strategici.

6.3. Attività di informazione varie

6.3.1. Informazione delle parti sociali

Non vi sono stati incontri fra le parti sociali nel 2000.

6.3.2. Altre misure

La Commissione ha partecipato alla 17a riunione della commissione "Politica regionale, Fondi strutturali, coesione economica e sociale, cooperazione transfrontaliera e interregionale" del Comitato delle regioni, tenutasi il 25 giugno 2001. In tale occasione si è svolto un primo dibattito sulla relazione annuale 1999 [15]. Il parere definitivo del Comitato delle regioni è atteso per novembre 2001.

[15] Dibattito basato sulle conclusioni del relatore, sig. Bree.

6.4. Misure in materia di pubblicità e informazione adottate della Commissione

Il Fondo di coesione è altresì oggetto di pubblicazioni della DG Politica regionale relative alla politica regionale e alla coesione.

La relazione annuale è stata pubblicata in forma adeguata e sintetica nei bollettini di informazione Inforegio pubblicati dalla DG Politica regionale.

Per manifestazioni particolari, quali presentazioni e conferenze, è disponibile materiale apposito (stand mobile, grafici elaborati su computer, materiale audiovisivo e stampati).

Nel quadro della linea di bilancio B2-1600, la DG Politica regionale ha continuato l'attività di pubblicazione di studi concernenti il Fondo di coesione e l'ambiente, in particolare la gestione delle risorse idriche. Tali studi sono già disponibili.

ALLEGATO

Elenco delle missioni di sorveglianza e controllo della qualità effettuate nel 2000

Spagna

Missioni di sorveglianza

Gennaio (20-21): Galizia. Santiago de Compostela.

Progetto n° 97.11.61.047 - Gestione dei rifiuti solidi urbani in Galizia - SOGAMA.

Febbraio (7-9): Madrid e Calatayud.

Progetto del TAV Sud. Madrid - Barcellona - Frontiera francese - I servizi della Commissione incontrano i rappresentanti del ministero dell'economia e l'organismo responsabile dell'esecuzione del progetto, per ricevere e analizzare congiuntamente le ultime stime dei costi disponibili per l'insieme del progetto, il grado di definizione delle future fasi tecniche e i calendari dei lavori. Vengono visitati alcuni tratti in costruzione al fine di constatare lo stato di avanzamento fisico.

Marzo (20-21): Barcellona. Tre Progetti:

Progetto n° 95.11.61025-6 - Gestione di rifiuti urbani a Rubí.

Progetto n° 96.11.61.051 - Gestione di rifiuti urbani nella zona metropolitana di Barcellona.

Progetto n° 97.11.61.035 - Impianto di trattamento integrato dei rifiuti di Rubí. (Fase 2).

Grecia

Missioni di sorveglianza

Ambiente

Progetto n° 93.09.61.061 Voïo Kozanis - Studio di fattibilità del « Freight Village » a Chios e Mytilene.

Progetto n° 94.09.61.026 - Condutture per le acque reflue e stazione di trattamento delle stesse a Ioannina.

Progetto n° 97.09.61.001 - Condutture per l'acqua potabile a Ioannina.

Progetto n° 99.09.61.009, Progetto pilota per la gestione e il trattamento delle acque reflue e i rifiuti di Santorini.

Trasporti

Progetto n° 94.09.65.024 - Completamento dell'autostrada SALONIKKO-MOUDANIA, tratto KARDIA-KALIKRATIA-POTIDEA.

Irlanda

Missioni di sorveglianza

1-3 marzo - Cork e Limerick

Progetto n° 96/07/61/010 - Fognatura principale di Cork. Una visita di audit da parte della DG Politica regionale è servita anche a verificare le ragioni della proroga richiesta della data di conclusione del progetto. È stata inoltre esaminata con i funzionari locali una domanda di contributo per la costruzione dell'impianto di trattamento.

Progetto n° 95/07/61/013 - Fognatura principale di Limerick e dintorni. La visita mirava a verificare le ragioni della proroga della data di completamento del progetto e il nesso tra la rete fognaria ed altri progetti connessi. È stata inoltre esaminata nei dettagli con i funzionari locali una domanda di contributo per la costruzione della rete di raccolta e l'impianto di trattamento.

28 marzo - Dublino

Progetto n° 94/07/65/002 - Autostrada Southern Cross Route. E' stata esaminata con le autorità locali una richiesta di modifica della data di completamento e della descrizione fisica dopo la riprogettazione di alcuni elementi.

8 maggio - Waterford

Progetto n° 94/07/61/013 - Approvvigionamento idrico di Waterford e dintorni. Le autorità irlandesi avevano notificato variazioni dei costi unitamente agli elementi dei progetti ed è stata proposta l'inclusione di lavori supplementari. Il progetto comprende anche lavori di conservazione dell'acqua, che si rivelano difficili a causa dell'età della rete di distribuzione e di altri fattori locali.

Progetto n° 93/07/61/0 21 - Fognatura principale di Waterford. Il progetto era ormai prossimo alla conclusione ed è stata colta l'opportunità per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.

Portogallo

Missioni di sorveglianza

8 maggio - Caldas da Rainha e Foz do Arelho

Progetto n° 97.10.61.020 - Sistema di depurazione di Caldas da Rainha, di Foz do Arelho e degli agglomerati dei bacini dell'Arnóia e del Real .

Progetto n° 2000/PT/16/C/PE/001 (in esame) - E' stata effettuata un'analisi locale delle componenti di questo progetto, che costituisce la seconda fase dello stesso sistema intercomunale.

27 e 28 novembre - Lisbona e Loures, disinquinamento del bacino del Trancão, ETAR di Frielas e di S. João da Talha

Progetto n° 93/10/61/013 - Disinquinamento del bacino del Trancão.

Progetto n° 94/10/61/006-007 - ETAR di Frielas e ETAR di S. João da Talha.

Progetto n° 96/10/61/004- Decontaminazione e regolarizzazione del tratto finale del Trancão.

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