Carta europea per le piccole imprese

L'UE ha riconosciuto tutta l'importanza delle piccole imprese attraverso l'adozione della Carta europea per le piccole imprese da parte del Consiglio "Affari generali", a Lisbona, nonché attraverso l'approvazione di tale Carta in occasione del Consiglio europeo di Feira, svoltosi nei giorni 19 e 20 giugno dello stesso anno. La Carta raccomanda che i governi indirizzino i rispettivi sforzi strategici su dieci linee di azione che rivestono un'importanza fondamentale per l'ambiente nel quale operano le piccole imprese.

ATTO

Allegato III delle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Santa Maria da Feira del 19 e 20 giugno 2000.

SINTESI

Le piccole imprese costituiscono il motore dell'innovazione e dell'occupazione in Europa. Grazie alle loro piccoli dimensioni sono particolarmente sensibili ai cambiamenti industriali e al contesto in cui operano. È per questo motivo che i Capi di Stato o di governo e la Commissione europea in occasione del Consiglio europeo di Feira (Portogallo) del 19 e 20 giugno 2000 hanno sottolineato la necessità di facilitare lo sviluppo delle piccole imprese.

I capi di Stato o di governo e la Commissione europea riconoscono il dinamismo delle piccole imprese, in particolare in tema di fornitura di nuovi servizi, creazione di occupazione e sviluppo sociale e regionale. Essi sottolineano altresì l'importanza dello spirito imprenditoriale e la necessità di non penalizzare gli eventuali insuccessi. Sono inoltre concordi sulla validità di valori quali la conoscenza, l'impegno e la flessibilità della nuova economia.

Allo scopo di promuovere l'imprenditorialità e di migliorare il contesto delle piccole imprese i capi di Stato o di governo e la Commissione europea s'impegnano ad operare in base alle seguenti dieci linee di azione:

Allo scopo di coltivare lo spirito imprenditoriale fin dalla più giovane età, sarà necessario impartire insegnamenti dedicati all'impresa in particolare a livello di istruzione superiore e universitaria, incoraggiare le iniziative imprenditoriali dei giovani nonché i programmi di formazione per le piccole imprese.

Facendo ricorso in particolare all'accesso in linea, i costi e la durata della registrazione saranno ridotti.

Le leggi fallimentari nazionali e i nuovi regolamenti avranno minori ripercussioni negative sulle piccole imprese. L'utilizzo dei documenti amministrativi sarà semplificato e le piccole imprese potranno essere esentate da alcuni obblighi di legge.

Gli istituti di formazione si adegueranno alle necessità delle imprese e forniranno una formazione continua e servizi di consulenza.

Le autorità pubbliche dovrebbero sviluppare servizi in linea nell'ambito dei loro rapporti con le imprese.

Gli Stati membri e la Commissione europea completeranno l'attuazione del mercato unico affinché le imprese possano derivarne il massimo dei benefici. Allo stesso tempo le norme nazionali e comunitarie in tema di concorrenza dovranno essere applicate in modo rigoroso.

I sistemi fiscali dovranno favorire la vita delle imprese. L'accesso ai finanziamenti (capitali di rischio, fondi strutturali) dovrà essere migliorato.

Si realizzeranno sforzi atti a promuovere le nuove tecnologie, rendere disponibile un brevetto comunitario e facilitare l'accesso a programmi di ricerca maggiormente incentrati sulle applicazioni commerciali. La cooperazione fra imprese e la cooperazione tra imprese e mondo dell'istruzione e centri di ricerca saranno incoraggiate.

Le imprese saranno incoraggiate ad adottare le migliori prassi. I servizi di supporto alle imprese verranno sviluppati.

Verranno studiate le soluzioni atte a rappresentare le piccole imprese a livello degli Stati membri e dell'Unione europea. Le politiche nazionali e comunitarie verranno coordinate meglio e saranno effettuate valutazioni per migliorare i risultati delle piccole imprese. Ogni anno in primavera verrà presentata una relazione annuale sull'attuazione della Carta.

Per gli Stati membri dell'UE, il processo di attuazione è stato avviato nella primavera del 2000. I paesi aderenti e candidati partecipano a tale processo dalla primavera del 2002. Dopo l'adozione della Carta da parte dei paesi aderenti e candidati, a Maribor (Slovenia il 23 aprile 2002, tale processo è stato del pari avviato in altre zone geografiche. I paesi dei Balcani occidentali, Albania, Bosnia e Erzegovina, Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Serbia-Montenegro hanno adottato tale Carta a Salonicco (Grecia) nel giugno del 2003. Nel 2004 i paesi suindicati hanno avviato il loro primo ciclo del processo di attuazioneavviato il loro primo ciclo del processo di attuazione, al quale ha poi aderito la Modavia nel corso dello stesso anno.

ATTI COLLEGATI

Carta euromediterranea per l'imprenditoria (EN)(FR)

Il 4 ottobre 2004, l'Algeria, l'Egitto, Israele, la Giordania, il Libano, il Marocco, l'Autorità nazionale palestinese, la Siria e la Tunisia hanno approvato la carta euromediterranea per l'imprenditoria, in occasione della Conferenza euromediterranea dei ministri dell'industria svoltasi a Caserta. Tale Carta ha principalmente lo scopo di preparare la creazione della zona di libero scambio Euromed, di rafforzare le partnership euromediterranee e di realizzare un ambiente favorevole alle imprese della regione.

Tale Carta euromediterranea si ispira in larga misura al modello della Carta europea per le piccole imprese.

See also

Última modificación: 31.07.2007