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Document 32014R1305R(01)

Rettifica del regolamento (UE) N. 1305/2014 della Commissione, dell'11 dicembre 2014, relativo alla specifica tecnica di interoperabilità per il sottosistema Applicazioni telematiche per il trasporto merci del sistema ferroviario dell'Unione europea e che abroga il regolamento (CE) n. 62/2006 (GU L 356 del 12.12.2014)

C/2016/3693

OJ L 160, 17.6.2016, p. 103–131 (IT)

ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2014/1305/corrigendum/2016-06-17/oj

17.6.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 160/103


Rettifica del regolamento (UE) N. 1305/2014 della Commissione, dell'11 dicembre 2014, relativo alla specifica tecnica di interoperabilità per il sottosistema Applicazioni telematiche per il trasporto merci del sistema ferroviario dell'Unione europea e che abroga il regolamento (CE) n. 62/2006

( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 356 del 12 dicembre 2014 )

Nell'intero allegato:

anziché:

«ATTM»

leggasi:

«TAF».

Pagina 441, allegato, indice, punto 2; pagina 446, allegato, sezione 2, titolo:

anziché:

«DEFINIZIONE DEL SOTTOSISTEMA E CAMPO DI APPLICAZIONE»

leggasi:

«DEFINIZIONE DEL SOTTOSISTEMA E AMBITO DI APPLICAZIONE»;

Pagina 441, allegato, indice, punto 4; pagina 452, allegato, sezione 4., titolo:

anziché:

«CARATTERISTICHE DEL SOTTOSISTEMA»

leggasi:

«CARATTERIZZAZIONE DEL SOTTOSISTEMA».

Pagina 442, allegato, indice, punto 4.4.2.; pagina 467, allegato, sezione 4.2.12.5 (titolo e secondo capoverso); pagina 468, allegato, sezione 4.2.12.6 (quinto e sesto capoverso); pagina 469, allegato, sezione 4.3.5, tabella, penultima riga; pagina 471, allegato, sezione 4.4.2, titolo e primo capoverso; pagina 472, allegato, sezione 6.1.3., quarto capoverso; pagina 473, allegato, sezione 6.1.3, quinto capoverso, secondo trattino:

anziché:

«repository centrale»

leggasi:

«deposito centrale».

Pagina 442, allegato, indice, punto 4.7.:

anziché:

«Requisiti di igiene e sicurezza sul lavoro»

leggasi:

«Condizioni di salute e sicurezza».

Pagina 442, allegato, indice, punto 7.1.2.:

anziché:

«Fase uno — specifiche tecniche dettagliate e piano generale»

leggasi:

«Fase uno — specifiche IT dettagliate e piano generale».

Pagina 442, allegato, indice, punto 7.1.3.:

anziché:

«Fasi 2 e 3 — Sviluppo e diffusione»

leggasi:

«Fasi 2 e 3 — Sviluppo e realizzazione».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 3, prima e seconda colonna:

anziché:

«IC

Interfaccia comune»

leggasi:

«CI

Interfaccia comune (Common Interface)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 4, prima e seconda colonna:

anziché:

«RC

Richiesta di cambiamento»

leggasi:

«CR

Richiesta di cambiamento (Change Request)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 7, seconda colonna:

anziché:

«Sistema europeo di gestione del traffico ferroviario»

leggasi:

«Sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (European Rail Traffic Management System)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 10, prima e seconda colonna:

anziché:

«Codice ISO

Organizzazione internazionale di normalizzazione»

leggasi:

«ISO

Organizzazione internazionale di normalizzazione (International Organisation for Standardisation)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 11, seconda colonna:

anziché:

«Local Area Network, rete locale»

leggasi:

«Rete locale (Local Area Network)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 12, seconda colonna:

anziché:

«Carichi inferiori al container»

leggasi:

«Carichi inferiori al container (Less than Container Loads)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 16, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Permanent Virtual Circuit, circuito virtuale permanente»

leggasi:

«Circuito virtuale permanente (Permanent Virtual Circuit)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 19, prima e seconda colonna:

anziché:

«ATTM

Applicazioni telematiche per il trasporto merci»

leggasi:

«TAF

Applicazioni telematiche per il trasporto merci (Telematics Applications for Freight)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 20, seconda colonna:

anziché:

«Applicazioni telematiche per i passeggeri»

leggasi:

«Applicazioni telematiche per i passeggeri (Telematics Applications for Passengers)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 22, seconda colonna:

anziché:

«Rete transeuropea»

leggasi:

«Rete transeuropea (Trans European Network)».

Pagina 443, allegato, sezione 1.1, tabella 1, riga 24, prima e seconda colonna:

anziché:

«PC

Titolari di carri»

leggasi:

«WK

Detentori di carri (Wagon Keeper)».

Pagina 444, allegato, sezione 1.2, tabella 2, Rif. n. 4, seconda e terza colonna:

anziché:

«[4]

ERA-TD-105

STI ATTM — ALLEGATO D.2: APPENDICE F — STI ATTM DATI E MODELLO CAMPIONE.

22.3.2013»

leggasi:

«[4]

ERA-TD-105

STI TAF — ALLEGATO D.2: APPENDICE F — STI TAF DATI E MODELLO DI MESSAGGIO.

22.3.2013».

Pagina 445, allegato, sezione 1.4, primo capoverso, terzo trattino:

anziché:

«altre parti della rete dell'intero sistema ferroviario, a seguito dell'estensione del campo di applicazione di all'allegato I, paragrafo 4, della direttiva 2008/57/CE [1].»

leggasi:

«altre parti della rete dell'intero sistema ferroviario, a seguito dell'estensione dell'ambito di applicazione di cui all'allegato I, paragrafo 4, della direttiva 2008/57/CE [1].».

Pagina 445, allegato, sezione 1.5, secondo capoverso:

anziché:

«La STI indica anche, nel capitolo 4, le caratteristiche del sottosistema, i requisiti operativi e di manutenzione legati in modo specifico all'ambito di applicazione descritto ai paragrafi 1.1(Ambito di applicazione tecnico) e 1.2 (Ambito di applicazione geografico).»

leggasi:

«La STI indica anche, nel capitolo 4, Caratterizzazione del sottosistema, i requisiti operativi e di manutenzione legati in modo specifico all'ambito di applicazione descritto ai paragrafi 1.1(Ambito di applicazione tecnico) e 1.2 (Ambito di applicazione geografico).».

Pagina 446, allegato, sezione 2.1 , primo capoverso:

anziché:

«La definizione del sottosistema applicazioni telematiche per il trasporto merci figura nell'allegato II, paragrafo 2.5, lettera b), della direttiva 2008/57/CE [1].»

leggasi:

«La definizione del sottosistema applicazioni telematiche per il trasporto merci figura nell'allegato II, paragrafo 2.6, lettera b), della direttiva 2008/57/CE [1].».

Pagina 446, allegato, sezione 2.1 , secondo capoverso, secondo trattino:

anziché:

«i sistemi di smistamento e destinazione, dove per destinazione si intende la composizione del treno;»

leggasi:

«i sistemi di smistamento e destinazione, dove per sistemi di destinazione si intende la composizione del treno;».

Pagina 446, allegato, sezione 2.1 , secondo capoverso, quarto trattino:

anziché:

«la gestione delle coincidenze con altri modi di trasporto e la produzione dei documenti elettronici di accompagnamento.»

leggasi:

«la gestione delle connessioni con altri modi di trasporto e la produzione dei documenti elettronici di accompagnamento.».

Pagina 446, allegato, sezione 2.2 , secondo capoverso, seconda frase:

anziché:

«In alcuni punti, tuttavia, ove sia rilevabile un rapporto con lo scambio efficiente di dati necessario per l'esercizio dei treni, viene fatto riferimento all'esito della pianificazione a lungo termine.»

leggasi:

«In alcuni punti, tuttavia, ove sia rilevabile un rapporto con lo scambio efficiente di informazioni necessario per l'esercizio dei treni, viene fatto riferimento all'esito della pianificazione a lungo termine.».

Pagina 446, allegato, sezione 2.3.1. , frase introduttiva:

anziché:

«La presente STI tiene conto dei soggetti erogatori di servizi che intervengono o potranno intervenire in futuro nel trasporto di merci per i seguenti aspetti (l'elenco non è tassativo):»

leggasi:

«La presente STI tiene conto dei soggetti erogatori di servizi che intervengono o potranno intervenire in futuro nel trasporto di merci come (l'elenco non è esaustivo):».

Pagina 446, allegato, sezione 2.3.1. , primo capoverso, trattini settimo, ottavo, nono e decimo:

anziché:

«dei treni,»

leggasi:

«del treno,».

Pagina 447, allegato, sezione 2.3.1. , dodicesimo capoverso, seconda frase:

anziché:

«Nella modalità di esecuzione è sempre indicato un rapporto tra GI e IF; la presente STI indica i messaggi che devono essere inviati e le informazioni che devono essere scambiate nell'ambito di tale rapporto.»

leggasi:

«Nella modalità di esecuzione è sempre indicato un rapporto tra GI e IF; la presente STI indica i messaggi che devono essere scambiati e le informazioni che devono essere conservate nell'ambito di tale rapporto.».

Pagina 447, allegato, sezione 2.3.1. , tredicesimo capoverso, terza frase:

anziché:

«Un gestore di parco rotabile può gestire carri propri e/o di un altro titolare (altro soggetto erogatore di servizi per carri merci).»

leggasi:

«Un gestore di parco rotabile può gestire carri propri e/o di un altro detentore (altro soggetto erogatore di servizi per carri merci).».

Pagina 447, allegato, sezione 2.3.1. , quattordicesimo capoverso, prima frase:

anziché:

«La presente STI non crea nuove figure giuridiche e non obbliga le IF a coinvolgere soggetti esterni per i servizi offerti dalle stesse IF;»

leggasi:

«La presente STI non crea nuove figure giuridiche e non obbliga le IF a coinvolgere soggetti erogatori esterni per i servizi offerti dalle stesse IF;».

Pagina 447, allegato, sezione 2.3.1. , diciassettesimo capoverso, seconda frase:

anziché:

«Nei trasporti intermodali, la gestione della capacità dei treni blocco e la predisposizione dei titoli di trasporto sono demandati a un integratore di servizi intermodali, che quindi può essere un cliente dell'IFR.»

leggasi:

«Nei trasporti intermodali, la gestione della capacità dei treni a composizione bloccata e la predisposizione dei titoli di trasporto sono demandati a un integratore di servizi intermodali, che quindi può essere un cliente dell'IFR.».

Pagina 447, allegato, sezione 2.3.1. , diciottesimo capoverso:

anziché:

«Il punto essenziale, comunque, è che le IF, i GI e tutti gli altri soggetti erogatori di servizi (secondo la definizione riportata nel presente allegato) devono lavorare insieme, in cooperazione e/o accesso libero, nonché attraverso uno scambio efficiente di informazioni, per fornire al cliente servizi perfettamente integrati, senza soluzione di continuità.»

leggasi:

«Il punto essenziale, comunque, è che le IF, i GI e tutti gli altri soggetti erogatori di servizi (secondo la definizione riportata nel presente allegato) devono lavorare insieme, in cooperazione e/o accesso libero, nonché attraverso uno scambio efficiente di informazioni, per fornire al cliente servizi senza soluzione di continuità.».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , primo capoverso, prima frase:

anziché:

«Conformemente a quanto indicato nella direttiva 2008/57/CE [1], la presente STI sul trasporto merci a mezzo ferrovia si applica unicamente a GI e IF/IFR con riferimento ai loro clienti diretti.»

leggasi:

«Conformemente a quanto indicato nella direttiva 2008/57/CE [1], la presente STI per l'industria del trasporto merci a mezzo ferrovia si applica unicamente a GI e IF/IFR con riferimento ai loro clienti diretti.».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , primo capoverso, secondo trattino:

anziché:

«avviso di treno in marcia in punti di segnalazione concordati, compresi almeno i punti di partenza, interscambio/trasferimento, arrivo del trasporto contrattualizzato;»

leggasi:

«informazioni sulla marcia del treno in punti di segnalazione concordati, compresi almeno i punti di partenza, interscambio/trasferimento, arrivo del trasporto contrattualizzato;».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , primo capoverso, terzo trattino:

anziché:

«orario previsto di arrivo (ETA) alla destinazione finale, compresi gli scali e i terminali intermodali;»

leggasi:

«orario previsto di arrivo (ETA — Estimated Time of Arrival) alla destinazione finale, compresi gli scali e i terminali intermodali;».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , primo capoverso, quarto trattino:

anziché:

«interruzione del servizio. Quando viene a conoscenza di un'interruzione del servizio, l'IF responsabile avverte il cliente in tempo utile.»

leggasi:

«interruzione del servizio. Quando viene a conoscenza di un'interruzione del servizio, l'IFR avverte il cliente in tempo utile.».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , terzo capoverso:

anziché:

«Nell'esercizio dei servizi di trasporto merci l'attività di un'IFR, in relazione a un carico di merce, ha inizio con il ricevimento della lettera di vettura del cliente e, ad esempio, nel caso di spedizioni a carro completo, con l'orario di messa a disposizione dei carri. L'IFR crea un piano di inoltro preliminare (in base alla propria esperienza e/o a un contratto) per il percorso del trasporto. Se l'IFR intende inserire il carro completo in un treno secondo la modalità di accesso libero (in cui l'IFR gestisce il treno per l'intero percorso), il piano di inoltro preliminare coincide con il piano di inoltro definitivo. Se l'IFR intende inserire il carro completo in un treno gestito in cooperazione con altre IF, deve per prima cosa individuare le IF da interpellare e stabilire l'orario in cui può essere effettuato l'interscambio tra due IF successive. A quel punto, l'IFR predispone per ciascuna IF le richieste preliminari di carri, che costituiscono un sottoinsieme della lettera di vettura completa. Il contenuto delle richieste di carri è precisato nel paragrafo 4.2.1 (Dati della lettera di vettura).»

leggasi:

«Nell'esercizio dei servizi di trasporto merci l'attività di un'IFR, in relazione a un carico di merce, ha inizio con il ricevimento della lettera di vettura del cliente e, ad esempio, nel caso di carro completo, con l'orario di messa a disposizione dei carri. L'IFR crea un piano di viaggio preliminare (in base alla propria esperienza e/o a un contratto) per il percorso del trasporto. Se l'IFR intende inserire il carro completo in un treno secondo la modalità di accesso libero (in cui l'IFR gestisce il treno per l'intero percorso), il piano di viaggio preliminare coincide con quello definitivo. Se l'IFR intende inserire il carro completo in un treno gestito in cooperazione con altre IF, deve per prima cosa individuare le IF da interpellare e stabilire l'orario in cui può essere effettuato l'interscambio tra due IF successive. A quel punto, l'IFR predispone per ciascuna IF le richieste preliminari di carico, che costituiscono un sottoinsieme della lettera di vettura completa. Il contenuto delle richieste di carico è precisato nel paragrafo 4.2.1 (Dati della lettera di vettura).».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , quarto capoverso, seconda frase:

anziché:

«In base alle risposte delle varie IF, l'IFR può perfezionare il piano di inoltro o ripetere la richiesta — estendendola eventualmente ad altre IF — fino a quando il piano di inoltro risulta conforme alle richieste del cliente.»

leggasi:

«In base alle risposte delle varie IF, l'IFR può perfezionare il piano di viaggio o ripetere la richiesta — estendendola eventualmente ad altre IF — fino a quando il piano di viaggio risulta conforme alle richieste del cliente.».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , quinto capoverso, secondo trattino:

anziché:

«EROGARE il servizio definito in maniera affidabile e senza soluzione di continuità, utilizzando procedure operative comuni e sistemi correlati; Le IF, i GI e gli altri erogatori di servizi e soggetti interessati, quali ad esempio le dogane, devono essere in grado di scambiarsi dati in formato elettronico;»

leggasi:

«EROGARE il servizio definito in maniera affidabile e senza soluzione di continuità, utilizzando procedure operative comuni e sistemi correlati; le IF, i GI e gli altri erogatori di servizi e soggetti interessati, quali ad esempio le dogane, devono essere in grado di scambiarsi informazioni in formato elettronico;».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , settimo capoverso:

anziché:

«L'appartenenza della traccia oraria è importante anche per le comunicazioni tra GI e IF durante la circolazione del treno. Le comunicazioni devono sempre basarsi sul numero di treno e sul numero di traccia; il GI comunica con l'IF che ha prenotato la traccia sull'infrastruttura da esso gestita (cfr. anche appendice I).»

leggasi:

«La proprietà della traccia oraria è importante anche per le comunicazioni tra GI e IF durante la circolazione del treno. Le comunicazioni devono sempre basarsi sul numero di treno e sul numero di traccia con cui il GI comunica con l'IF che ha prenotato la traccia sull'infrastruttura da esso gestita (cfr. anche appendice I).».

Pagina 448, allegato, sezione 2.3.2. , ottavo capoverso:

anziché:

«Se un'IF provvede a far circolare il treno sull'intero percorso A — F (accesso libero, nessun'altra IF coinvolta nel processo), ciascun GI competente comunica direttamente soltanto con tale IF. Per far circolare il treno in accesso libero, l'IF può prenotare la traccia per mezzo dello sportello unico oppure rivolgersi direttamente ai vari GI per le sezioni di rispettiva competenza. La presente STI prende in considerazione entrambi i casi, così come indicato al paragrafo 4.2.2.1: Richiesta di traccia oraria, Note preliminari.»

leggasi:

«Se un'IF provvede a far circolare il treno sull'intero percorso A — F (accesso libero da parte dell'IF, nessun'altra IF coinvolta nel processo), ciascun GI coinvolto comunica direttamente soltanto con tale IF. Tale «accesso libero» da parte di una RU può essere realizzato, prenotando la traccia oraria per mezzo dello sportello unico oppure rivolgendosi direttamente ai vari GI per le sezioni di rispettiva competenza. La presente STI prende in considerazione entrambi i casi, così come indicato al paragrafo 4.2.2.1: Richiesta di traccia oraria, Note preliminari.».

Pagina 449, allegato, sezione 2.3.2. , decimo capoverso, ultima frase:

anziché:

«Tutti questi messaggi vengono scambiati tra IF e GI e riguardano il treno specifico di volta in volta identificato.»

leggasi:

«Tutti questi messaggi vengono scambiati tra IF e GI e sono basati sui treni.».

Pagina 449, allegato, sezione 2.3.2. , undicesimo capoverso, seconda frase:

anziché:

«Nella modalità di accesso libero, l'ETA si può calcolare in base ai dati che si scambiano l'IFR e il GI.»

leggasi:

«Nella modalità di accesso libero, l'ETA si può calcolare in base alle informazioni che si scambiano l'IFR e il GI.».

Pagina 449, allegato, sezione 2.3.2. , dodicesimo capoverso, secondo trattino:

anziché:

«il momento in cui si attua il passaggio di responsabilità da un'IF all'IF successiva della catena di trasporto (paragrafo 4.2.8: Comunicazioni di interscambio).»

leggasi:

«il momento in cui è avvenuto il passaggio di responsabilità da un'IF all'IF successiva della catena di trasporto (paragrafo 4.2.8: Comunicazioni di interscambio).».

Pagina 449, allegato, sezione 2.3.2. , tredicesimo capoverso, secondo trattino:

anziché:

«eseguire una pianificazione strategica a lungo termine e studi sulla capacità (ad esempio analisi della rete, definizione dei raccordi e dei piazzali di smistamento, pianificazione del materiale rotabile), ma soprattutto»

leggasi:

«eseguire una pianificazione strategica e studi sulla capacità a lungo termine (ad esempio analisi della rete, definizione dei raccordi e dei piazzali di smistamento, pianificazione del materiale rotabile), ma soprattutto».

Pagina 449, allegato, sezione 2.3.2. , quattordicesimo capoverso:

anziché:

«La circolazione dei carri vuoti assume una particolare rilevanza nel caso dei carri interoperabili. In linea di principio non ci sono differenze tra la circolazione di carri carichi e la circolazione di carri vuoti. Anche nel trasporto dei carri vuoti il processo ha come elemento centrale la richiesta di carri; in questo caso il cliente è rappresentato dal gestore del parco rotabile.»

leggasi:

«La movimentazione dei carri vuoti assume una particolare rilevanza nel caso dei carri interoperabili. In linea di principio non ci sono differenze nella movimentazione di carri carichi e di carri vuoti. Anche nel trasporto dei carri vuoti il processo ha come elemento centrale la procedura di spedizione; in questo caso il cliente è rappresentato dal gestore del parco rotabile.».

Pagina 449, allegato, sezione 2.3.3., secondo capoverso, seconda frase:

anziché:

«Le banche dati di riferimento sul materiale rotabile devono permettere di accedere agevolmente ai dati tecnici.»

leggasi:

«Le banche dati di riferimento sul materiale rotabile specificate devono permettere di accedere agevolmente ai dati tecnici.».

Pagina 450, allegato, sezione 2.3.3. , terzo capoverso, ultima frase:

anziché:

«Di conseguenza, non è possibile operare soltanto con un piano di inoltro per i carri; occorre predisporre un piano di inoltro anche per le unità intermodali.»

leggasi:

«Di conseguenza, non è sufficiente operare soltanto con un piano di viaggio per i carri; occorre predisporre un piano di viaggio anche per le unità intermodali.».

Pagina 450, allegato, sezione 2.3.3. , quarto capoverso, prima frase:

anziché:

«Nel paragrafo 4.2.11 (Archivi di riferimento e banche dati varie) è riportato un elenco di archivi e banche dati varie, tra cui la banca dati operativa dei carri e delle unità intermodali.»

leggasi:

«Nel paragrafo 4.2.11 (Vari archivi di riferimento e banche dati) è riportato un elenco di archivi e banche dati varie, tra cui la banca dati operativa dei carri e delle unità intermodali (Wagon and Intermodal Unit Operational Database).».

Pagina 450, allegato, sezione 2.3.3. , quinto capoverso, prima frase:

anziché:

«La STI relativa al sottosistema applicazioni telematiche per il trasporto merci definisce le informazioni che devono scambiarsi i vari soggetti partecipanti alla catena di trasporto e permette di realizzare un processo standard di scambio dei dati obbligatori.»

leggasi:

«La STI relativa al sottosistema applicazioni telematiche per il trasporto merci definisce le informazioni necessarie che devono scambiarsi i vari soggetti partecipanti alla catena di trasporto e permette di realizzare un processo standard di scambio dei dati obbligatori.».

Pagina 450, allegato, sezione 2.3.3. , settimo capoverso, prima frase:

anziché:

«Le interfacce verso i sottosistemi strutturali Materiale rotabile e Controllo-comando si realizzano soltanto attraverso le banche dati di riferimento sul materiale rotabile (paragrafo 4.2.10.2: Banche dati di riferimento sul materiale rotabile), poste sotto il controllo dei titolari.»

leggasi:

«Le interfacce verso i sottosistemi strutturali Materiale rotabile e Controllo-comando si realizzano soltanto attraverso le banche dati di riferimento sul materiale rotabile (paragrafo 4.2.10.2: Banche dati di riferimento sul materiale rotabile), poste sotto il controllo dei detentori.».

Pagina 450, allegato, sezione 3.1. , secondo capoverso:

anziché:

«Nell'ambito della presente STI, la conformità ai requisiti essenziali pertinenti elencati nel capitolo 3 sarà assicurata per il sottosistema dalla conformità alle specifiche riportate nel capitolo 4: Caratteristiche del sottosistema.»

leggasi:

«Nell'ambito della presente STI, la conformità ai requisiti essenziali pertinenti elencati nel capitolo 3 sarà assicurata per il sottosistema dalla conformità alle specifiche riportate nel capitolo 4: Caratterizzazione del sottosistema.».

Pagina 451, allegato, sezione 3.3.2. , primo capoverso:

anziché:

«“La sorveglianza e la manutenzione degli elementi fissi o mobili che partecipano alla circolazione dei treni devono essere organizzate, svolte e quantificate in modo da mantenerne la funzione nelle condizioni previste.”»

leggasi:

«“Il monitoraggio e la manutenzione degli elementi fissi o mobili che sono coinvolti nei movimenti dei treni devono essere organizzati, svolti e quantificati in modo da mantenerne la funzione nelle condizioni previste.”».

Pagina 451, allegato, sezione 3.3.2. , secondo capoverso, secondo trattino; pagina 451, allegato, sezione 3.4.1. , quarto capoverso, secondo trattino; pagina 452, allegato, sezione 3.4.2. , terzo capoverso, secondo trattino; pagina 452, allegato, sezione 3.4.4. , terzo capoverso, secondo trattino:

anziché:

«paragrafo 4.2.11: Archivi di riferimento e banche dati varie;»

leggasi:

«paragrafo 4.2.11: Vari archivi di riferimento e banche dati;».

Pagina 451, allegato, sezione 3.4.1. , secondo capoverso:

anziché:

«I requisiti essenziali nei campi delle applicazioni telematiche che garantiscono una qualità di servizio minimo ai viaggiatori e ai clienti del comparto merci concernono più particolarmente la compatibilità tecnica.»

leggasi:

«I requisiti essenziali nei campi delle applicazioni telematiche garantiscono una qualità del servizio minima ai passeggeri e ai trasportatori di merci particolarmente in termini di compatibilità tecnica.».

Pagina 451, allegato, sezione 3.4.1. , terzo capoverso, primo trattino:

anziché:

«le basi di dati, il software e i protocolli di comunicazione dati siano sviluppati in modo da garantire un massimo di possibilità di scambio dati sia tra applicazioni diverse che tra operatori diversi, con le esclusioni dei dati commerciali di carattere riservato;»

leggasi:

«le banche dati, il software e i protocolli di comunicazione dati siano sviluppati in modo da garantire il massimo scambio di dati sia tra applicazioni diverse che tra operatori diversi, con esclusione dei dati commerciali di carattere riservato;».

Pagina 451, allegato, sezione 3.4.2. , secondo capoverso:

anziché:

«“I modi di uso, gestione, aggiornamento e manutenzione di queste basi di dati, software e protocolli di comunicazioni dati devono garantire l'efficacia di questi sistemi e la qualità del servizio.”»

leggasi:

«“I modi di uso, gestione, aggiornamento e manutenzione di queste banche dati, software e protocolli di comunicazione dati devono garantire l'efficienza di questi sistemi e la qualità del servizio.”».

Pagina 452, allegato, sezione 3.4.2. , quarto capoverso:

anziché:

«Questo requisito essenziale, in particolare i modi di uso adottati per garantire l'efficacia delle applicazioni telematiche e la qualità del servizio, non è trattato solo nei paragrafi 4.2.10, 4.2.11 e 4.2.12 ma rappresenta il cardine di tutta la STI.»

leggasi:

«Questo requisito essenziale, in particolare il modo di uso per garantire l'efficienza delle applicazioni telematiche e la qualità del servizio, non è limitato ai paragrafi 4.2.10, 4.2.11 e 4.2.12 ma rappresenta il cardine di tutta la STI.».

Pagina 452, allegato, sezione 3.4.3. , terzo capoverso:

anziché:

«La presente STI non precisa requisiti ulteriori rispetto alle vigenti normative nazionali ed europee per quanto riguarda i criteri minimi di sicurezza in materia di ergonomia e protezione della salute che devono essere rispettati dall'interfaccia tra queste applicazioni telematiche e l'utenza.»

leggasi:

«La presente STI non precisa requisiti ulteriori rispetto alle vigenti normative nazionali ed europee per quanto riguarda i criteri minimi in materia di ergonomia e protezione della salute che devono essere rispettati dall'interfaccia tra queste applicazioni telematiche e l'utenza.».

Pagina 452, allegato, sezione 3.4.4. , secondo capoverso:

anziché:

«“Devono essere garantiti sufficienti livelli d'integrità e attendibilità per la conservazione o la trasmissione d'informazioni inerenti alla sicurezza.”»

leggasi:

«“Devono essere garantiti sufficienti livelli d'integrità e affidabilità per la conservazione o la trasmissione d'informazioni inerenti alla sicurezza.”».

Pagina 453, allegato, sezione 4.2. , primo capoverso, undicesimo trattino:

anziché:

«archivi di riferimento e banche dati varie;»

leggasi:

«vari archivi di riferimento e banche dati;».

Pagina 453, allegato, sezione 4.2. , quarto capoverso, secondo trattino:

anziché:

«dati informativi: definiti dal contenuto obbligatorio/facoltativo di ciascun messaggio e dalla serie di dati obbligatori/facoltativi nel catalogo.»

leggasi:

«dati informativi: definiti dal contenuto obbligatorio/facoltativo di ciascun messaggio e dai dati obbligatori/facoltativi stabiliti nel catalogo.».

Pagina 453, allegato, sezione 4.2.1.1. , per intero:

anziché:

«La lettera di vettura deve essere inviata dal cliente all'impresa ferroviaria (IF) di riferimento, deve contenere tutte le informazioni necessarie per il trasporto del carico dal mittente al destinatario in conformità alle «Regole uniformi concernenti il contratto di trasporto internazionale per ferrovia delle merci (CIM)», alle «Regole uniformi relative ai contratti di utilizzazione dei veicoli nel traffico ferroviario internazionale (CUV)» e alle norme nazionali in vigore. L'IFR deve fornire ulteriori informazioni. Un sottoinsieme dei dati contenuti nella lettera di vettura, compresi i dati supplementari, è descritto nell'appendice I, STI ATTM — ALLEGATO D.2: APPENDICE A (PIANO DI INOLTRO CARRO/UNITÀ DI CARICO INTERMODALI) e nell'appendice A, STI ATTM — allegato D.2: Appendice F — STI ATTM Modello dati e messaggio [4] elencato nella tabella dell'appendice I del presente regolamento.

Nella modalità di accesso libero, una volta inseriti i dati aggiuntivi l'IF responsabile che stipula il contratto con il cliente dispone di tutte le informazioni necessarie e non ha bisogno di avviare uno scambio di messaggi con altre IF. Questi dati servono anche per le richieste di tracce in gestione operativa, nei casi in cui queste sono necessarie per dare esecuzione alle lettere di vettura.

I messaggi indicati di seguito sono utilizzati in caso di coordinamento. Il contenuto dei messaggi può servire anche per le richieste di tracce in gestione operativa, nei casi in cui queste sono necessarie per dare esecuzione alle lettere di vettura.»

leggasi:

«La lettera di vettura deve essere inviata dal cliente all'impresa ferroviaria responsabile, deve contenere tutte le informazioni necessarie per il trasporto del carico dal mittente al destinatario in conformità alle «Regole uniformi concernenti il contratto di trasporto internazionale delle merci per ferrovia (CIM)» , alle «Regole uniformi relative ai contratti di utilizzazione dei veicoli nel traffico ferroviario internazionale (CUV)» e alle norme nazionali in vigore. L'IFR deve fornire ulteriori informazioni. Un sottoinsieme dei dati contenuti nella lettera di vettura, compresi i dati supplementari (per la descrizione dei dati vedere l'Appendice I, documenti «STI TAF — ALLEGATO D.2: APPENDICE A (PIANO DI VIAGGIO CARRO/UNITÀ DI CARICO INTERMODALI)» e «STI TAF — allegato D.2: Appendice F — STI TAF Modello dati e messaggio») è elencato nella tabella dell'Appendice I del presente regolamento — Appendice A con l'indicazione nella riga «Dati nella lettera di vettura», se essi siano obbligatori oppure facoltativi e se debbano essere forniti dal mittente oppure aggiunti dalla IFR.

Nella modalità di accesso libero, una volta inseriti i dati aggiuntivi disponibili, l'IF responsabile che stipula il contratto con il cliente dispone di tutte le informazioni necessarie e non ha bisogno di avviare uno scambio di messaggi con altre IF. Questi dati servono anche per le richieste di tracce in gestione operativa, nei casi in cui questo è necessario per dare esecuzione alle lettere di vettura.

I messaggi indicati di seguito sono utilizzati in caso di non-accesso libero. Il contenuto dei messaggi può servire anche per le richieste di tracce in gestione operativa, nei casi in cui queste sono necessarie per dare esecuzione alle lettere di vettura.».

Pagine 453 e 454, allegato, sezione 4.2.1.2., per intero:

anziché:

«Richieste di carri

La richiesta di carri è un sottoinsieme delle informazioni contenute nella lettera di vettura. Deve essere inoltrata alle IF che intervengono nella catena di trasporto da parte dell'IFR. La richiesta deve contenere le informazioni di cui ha bisogno un'IF per eseguire il trasporto nel tratto di sua competenza fino al trasferimento all'IF successiva. Il contenuto, quindi, dipende dalla funzione dell'impresa ferroviaria: IF di origine, di transito, o di consegna.

La struttura obbligatoria dei dati della richiesta di carri e i formati dettagliati del messaggio sono elencati nel «Messaggio di richiesta di vettura» nel documento «STI ATTM — allegato D.2: Appendice F — STI ATTM Modello dati e messaggio» elencato nell'appendice I.

I dati principali delle richieste di carri sono i seguenti:

informazioni sul mittente e sul destinatario;

informazioni sul percorso;

identificazione del carico;

informazioni sui carri;

luogo e data.

Alcuni dati della lettera di vettura devono essere accessibili a tutti i soggetti (ad esempio GI, titolare…) che intervengono nella catena di trasporto, compresi i clienti. Con specifico riferimento ai singoli carri, questi dati sono:

peso del carico (peso lordo del carico);

numero CN/HS;

informazioni sulle merci pericolose;

unità di trasporto.

In via eccezionale può essere utilizzata una versione cartacea, solo se tali informazioni non possono essere trasmesse utilizzando i messaggi definiti in precedenza.»

leggasi:

«Richieste di carico

La procedura di spedizione è principalmente un sottoinsieme delle informazioni contenute nella lettera di vettura. Deve essere inoltrata alle IF che intervengono nella catena di trasporto da parte dell'IFR. La procedura di spedizione deve contenere le informazioni di cui ha bisogno un'IF per eseguire il trasporto nel tratto di sua competenza fino al trasferimento all'IF successiva. Il contenuto, quindi, dipende dalla funzione dell'impresa ferroviaria: IF di origine, di transito, o di consegna.

La struttura obbligatoria dei dati della procedura di spedizione e i formati dettagliati del messaggio sono elencati nel «Messaggio di procedura di spedizione» nel documento «STI TAF — allegato D.2: Appendice F — STI TAF Modello dati e messaggio» elencato nell'appendice I.

I dati principali delle richieste di carico sono i seguenti:

informazioni sul mittente e sul destinatario;

informazioni sul percorso;

identificazione del carico;

informazioni sui carri;

informazioni su luogo e data.

Alcuni dati della lettera di vettura devono essere accessibili a tutti i soggetti (ad esempio GI, detentore…) che intervengono nella catena di trasporto, compresi i clienti. Con specifico riferimento ai singoli carri, questi dati sono:

peso del carico (peso lordo del carico);

numero CN/HS;

informazioni sulle merci pericolose;

unità di trasporto.

In via eccezionale può essere utilizzata una versione cartacea, solo se tali informazioni non possono essere trasmesse utilizzando i messaggi definiti in precedenza.».

Pagina 454, allegato, sezione 4.2.2.1. , terzo capoverso:

anziché:

«A fronte di fatti non previsti nel corso della marcia di un treno o di esigenze di trasporto in tempi brevi, un'impresa ferroviaria deve avere la possibilità di ottenere un percorso ad hoc sulla rete.»

leggasi:

«A fronte di fatti non previsti nel corso della marcia di un treno o di richieste di trasporto in tempi brevi, un'impresa ferroviaria deve avere la possibilità di ottenere una traccia ad hoc sulla rete.».

Pagina 454, allegato, sezione 4.2.2.1. , quarto capoverso:

anziché:

«Nel primo caso, si devono avviare interventi immediati, posto che sia nota l'effettiva composizione del treno in base alla lista veicoli.»

leggasi:

«Nel primo caso, si devono avviare interventi immediati, posto che sia nota l'effettiva composizione del treno in base alla lista di composizione treno.».

Pagina 454, allegato, sezione 4.2.2.1. , sesto capoverso:

anziché:

«Il parametro fondamentale «Richieste di traccia oraria in gestione operativa» dovrebbe essere gestito tra l'IF e il gestore dell'infrastruttura (GI). In questo parametro fondamentale con GI si intendono i gestori dell'infrastruttura e, se del caso, gli organismi preposti all'assegnazione della capacità (cfr. direttiva 2012/34/CE [3])»

leggasi:

«Il parametro fondamentale «Richieste di traccia oraria in gestione operativa» dovrebbe essere gestito tra l'IF e il gestore dell'infrastruttura (GI). In questo parametro fondamentale con GI si possono intendere i gestori dell'infrastruttura e, se del caso, gli organismi preposti all'assegnazione della capacità (cfr. direttiva 2012/34/CE [3]).».

Pagina 454, allegato, sezione 4.2.2.1. , ottavo capoverso:

anziché:

«Il parametro fondamentale [PF] non comprende questioni relative alla gestione del traffico. Il limite di tempo tra le tracce orarie in gestione operativa e cambia mentile modifiche alla traccia nella gestione del traffico è soggetto ad accordi locali.»

leggasi:

«Il parametro fondamentale [BP — Basic Parameter] non comprende questioni relative alla gestione del traffico. Il limite di tempo tra le tracce orarie in gestione operativa e modifiche alla traccia nella gestione del traffico è soggetto ad accordi locali.».

Pagina 455, allegato, sezione 4.2.2.4. , primo capoverso:

anziché:

«L'IF utilizza il messaggio per prenotare/confermare la traccia oraria proposta dal GI.»

leggasi:

«L'IF richiedente utilizza il messaggio per prenotare/confermare la traccia oraria proposta dal GI.».

Pagina 455, allegato, sezione 4.2.2.6., primo capoverso:

anziché:

«Il messaggio viene da un'IF per annullare una traccia prenotata o parte di essa.»

leggasi:

«Il messaggio viene utilizzato da un'IF per annullare una traccia prenotata o parte di essa.».

Pagina 455, allegato, sezione 4.2.2.8., primo capoverso:

anziché:

«Il messaggio è inviato dal destinatario del messaggio al mittente dello stesso per riconoscere che il suo sistema originario ha ricevuto il messaggio entro un intervallo di tempo specificato.»

leggasi:

«Il messaggio è inviato dal destinatario del messaggio al mittente dello stesso per rendere noto che il suo sistema ha ricevuto il messaggio entro un intervallo di tempo specificato.».

Pagina 456, allegato, sezione 4.2.3.1., quinto capoverso, prima frase:

anziché:

«Per la preparazione del treno, l'IF deve avere accesso agli avvisi di restrizione dell'infrastruttura, ai dati tecnici dei carri (paragrafo 4.2.10.2: Banche dati di riferimento sul materiale rotabile), alle informazioni sulle merci pericolose e allo stato corrente aggiornato delle informazioni concernenti i carri (paragrafo 4.2.11.2: Altre banche dati: Banca dati operativa dei carri e delle unità intermodali).»

leggasi:

«Per la preparazione del treno, l'IF deve avere accesso agli avvisi di restrizione dell'infrastruttura, ai dati tecnici dei carri (paragrafo 4.2.10.2: Banche dati di riferimento sul materiale rotabile), alle informazioni sulle merci pericolose e alle informazioni sullo stato corrente aggiornato concernenti i carri (paragrafo 4.2.11.2: Altre banche dati: Banca dati operativa dei carri e delle unità intermodali).».

Pagina 456, allegato, sezione 4.2.3.2., per intero:

anziché:

«Si tratta del messaggio che l'IF invia all'IF successiva per indicare la composizione del treno; In base al prospetto informativo della rete, l'IF deve inviare anche questo messaggio al/i gestore/i dell'infrastruttura. Se la composizione del treno viene modificata durante il percorso del treno, l'IF che effettua la modifica deve inviare un messaggio aggiornato all'IFR, che ne informa tutti i soggetti interessati.

La definizione della struttura obbligatoria del messaggio Composizione del treno e gli elementi da rispettare figurano nel documento «STI ATTM — allegato D.2: Appendice F — STI ATTM Modello dati e messaggio» elencato nell'appendice I.

Gli elementi minimi che devono essere forniti per lo scambio di messaggi tra IF e GI per la composizione dei treni sono definiti al paragrafo 4.2.2.7.2 della decisione 2012/757/UE e STI OPE.»

leggasi:

«Si tratta del messaggio che l'IF invia all'IF successiva per indicare la composizione del treno. In base al prospetto informativo della rete, l'IF deve inviare questo messaggio anche al/i gestore/i dell'infrastruttura. Se la composizione del treno viene modificata durante il percorso del treno, l'IF che effettua la modifica deve inviare un messaggio aggiornato all'IFR, che ne informa tutti i soggetti interessati.

La definizione della struttura obbligatoria del messaggio Composizione del treno e gli elementi da rispettare figurano nel documento «STI TAF — allegato D.2: Appendice F — STI TAF Modello dati e messaggio» elencato nell'appendice I.

Gli elementi minimi che devono essere forniti per lo scambio di messaggi tra IF e GI per la composizione dei treni sono definiti al paragrafo 4.2.2.7.2 della decisione 2012/757/UE (STI OPE).».

Pagina 456, allegato, sezione 4.2.4.1., primo, secondo, terzo e quarto capoverso:

anziché:

«Questo parametro fondamentale indica le informazioni e le previsioni sulla circolazione dei treni. Deve prescrivere come vanno gestiti il dialogo tra il gestore dell'infrastruttura e l'impresa ferroviaria, allo scopo di scambiare informazioni e previsioni sulla circolazione dei treni.

Questo parametro fondamentale indica il modo in cui il gestore dell'infrastruttura invia, al momento opportuno, le informazioni sulla marcia di un treno all'impresa ferroviaria e al gestore dell'infrastruttura successiva interessata dalla circolazione del treno.

Le informazioni sulla marcia del treno servono a fornire dettagli sullo stato attuale del treno in punti di segnalazione concordati.

Le previsioni sulla marcia dei treni vengono utilizzate per fornire informazioni sul tempo previsto in punti di previsione concordati. Questo messaggio viene inviato dal gestore dell'infrastruttura all'impresa ferroviaria e al gestore dell'infrastruttura vicina interessata dalla marcia del treno.»

leggasi:

«Questo parametro fondamentale indica le informazioni e le previsioni sulla marcia dei treni. Deve prescrivere come vanno gestiti il dialogo tra il gestore dell'infrastruttura e l'impresa ferroviaria, allo scopo di scambiare informazioni e previsioni sulla marcia dei treni.

Questo parametro fondamentale indica il modo in cui il gestore dell'infrastruttura invia, al momento opportuno, le informazioni sulla marcia di un treno all'impresa ferroviaria e al gestore dell'infrastruttura confinante successiva interessata dalla circolazione del treno.

Le informazioni sulla marcia del treno servono a fornire dettagli sullo stato attuale del treno in punti di segnalazione concordati contrattualmente.

Le previsioni sulla marcia dei treni vengono utilizzate per fornire informazioni sull'orario previsto in punti di previsione concordati contrattualmente. Questo messaggio viene inviato dal gestore dell'infrastruttura all'impresa ferroviaria e al gestore dell'infrastruttura confinante interessata dalla marcia del treno.».

Pagina 457, allegato, sezione 4.2.4.1., ultimo capoverso, prima frase:

anziché:

«In base all'accordo contrattuale, l'IFR fornirà al cliente la previsione di marcia del treno e l'avviso di treno in marcia.»

leggasi:

«In base all'accordo contrattuale, l'IFR fornirà al cliente la previsione di marcia del treno e le informazioni sulla marcia del treno.».

Pagina 457, allegato, sezione 4.2.4.2., secondo, terzo e quarto capoverso:

anziché:

«Il messaggio, inoltre, deve essere trasmesso dal GI all'IF per gli altri punti di segnalazione indicati nei contratti tra IF e GI (ad esempio per i punti di manipolazione o la stazione).

Una previsione di marcia del treno può essere inviata anche prima che il treno inizi a circolare. Per ritardi supplementari che si verifichino tra due punti di segnalazione, deve essere definita contrattualmente una soglia tra l'impresa ferroviaria e il gestore dell'infrastruttura a cui deve essere inviata una previsione iniziale o nuova. Se il ritardo non è noto, il gestore dell'infrastruttura invia un «messaggio di perturbazione del servizio» (cfr. paragrafo 4.2.5 Informazioni di perturbazione del servizio).

Il messaggio di previsione di marcia del treno deve indicare il tempo previsto per il punto di previsione concordato.»

leggasi:

«Il messaggio, inoltre, deve essere trasmesso dal GI all'IF per gli altri punti di segnalazione indicati nei contratti tra IF e GI (ad esempio per i punti di movimentazione o la stazione).

Una previsione di marcia del treno può essere inviata anche prima che il treno inizi a circolare. Per ritardi supplementari che si verifichino tra due punti di segnalazione, deve essere definita contrattualmente una soglia tra l'impresa ferroviaria e il gestore dell'infrastruttura per cui deve essere inviata una previsione iniziale o nuova. Se il ritardo non è noto, il gestore dell'infrastruttura invia un «messaggio di perturbazione del servizio» (cfr. paragrafo 4.2.5 Informazioni di perturbazione del servizio).

Il messaggio di previsione di marcia del treno deve indicare l'orario previsto per il punto di previsione concordato.».

Pagina 457, allegato, sezione 4.2.4.3., primo e secondo capoverso:

anziché:

«Il messaggio deve essere trasmesso dal GI all'IF che fa circolare il treno:

alla partenza da ogni punto di partenza, all'arrivo a destinazione;

all'arrivo e alla partenza da ogni punto di trasferimento, punto di interscambio e in tutti i punti di segnalazione definiti nel contratto (ad esempio i punti di manipolazione).

Se è indicata la causa del ritardo (prima ipotesi), esso deve essere inviato in un apposito messaggio Causa del ritardo del treno.»

leggasi:

«Il messaggio deve essere trasmesso dal GI all'IF che fa circolare il treno:

alla partenza dal punto di partenza, all'arrivo a destinazione;

all'arrivo e alla partenza nei punti di trasferimento, nei punti di interscambio e nei punti di segnalazione definiti nel contratto (ad esempio i punti di movimentazione).

Se è indicata la causa del ritardo (prima ipotesi), essa deve essere inviata in un apposito messaggio Causa del ritardo del treno.».

Pagina 458, allegato, sezione 4.2.6.1., secondo capoverso:

anziché:

«Lo scambio di informazioni sui carri o sulle unità intermodali e il loro aggiornamento avvengono essenzialmente attraverso i «piani di inoltro» e i «movimenti dei carri» (paragrafo 4.2.11.2: Altre banche dati).»

leggasi:

«Lo scambio di informazioni sui carri o sulle unità intermodali e il loro aggiornamento avvengono essenzialmente attraverso la conservazione dei «piani di viaggio» e dei «movimenti dei carri» (paragrafo 4.2.11.2: Altre banche dati).».

Pagina 458, allegato, sezione 4.2.6.1., quarto capoverso, terza frase:

anziché:

«Ad esempio, per alcuni carri o unità intermodali il TETA relativo a un punto di interscambio può essere l'orario previsto di interscambio (ETI).»

leggasi:

«Ad esempio, il TETA relativo a un punto di interscambio può essere l'orario previsto di interscambio (ETI) per alcuni carri o unità intermodali.».

Pagina 458, allegato, sezione 4.2.6.2., secondo capoverso:

anziché:

«Per i punti di interscambio o per altri punti di segnalazione precisati della traccia oraria concordata, l'IF deve calcolare per l'IF successiva della catena di spedizione l'orario previsto di interscambio (ETI) per i carri e/o le unità intermodali.»

leggasi:

«Per i punti di interscambio o per altri punti di segnalazione precisati della traccia oraria concordata, l'IF deve calcolare per l'IF successiva della catena di trasporto della spedizione, l'orario previsto di interscambio (ETI) per i carri e/o le unità intermodali.».

Pagina 458, allegato, sezione 4.2.6.2., terzo capoverso, prima frase:

anziché:

«Poiché un'IF può avere in uno stesso treno più carri impegnati in percorsi diversi e con IFR diverse, il punto di interscambio per il calcolo dell'ETI può essere diverso per i vari carri.»

leggasi:

«Poiché un'IF può avere in uno stesso treno carri impegnati in percorsi diversi e con IFR diverse, il punto di interscambio per il calcolo dell'ETI può essere diverso per i vari carri.».

Pagina 458, allegato, sezione 4.2.6.2., quarto capoverso:

anziché:

«Sulla base dell'ETI comunicato dall'IF precedente, l'IF successiva calcola l'ETI relativo al carro per il punto di interscambio successivo. Questa procedura viene applicata ogni volta che un'IF subentra a un'altra IF. Quando l'ultima IF (IF n) della catena di trasporto del carro riceve l'ETI dall'IF precedente (IF n-1) per l'interscambio del carro tra IF n-1 e IF n, l'ultima IF (IF n) deve calcolare l'orario previsto di arrivo alla destinazione finale, allo scopo di organizzare la dislocazione dei carri in base alle richieste di carri e agli impegni assunti dall'IFR nei confronti del cliente. Questo orario è l'ETA relativo al carro; deve essere inviato all'IFR e conservato in forma elettronica insieme ai dati sui movimenti del carro. L'IFR deve fornire i dati di sua pertinenza al cliente, conformemente a quanto stabilito nel contratto.»

leggasi:

«Sulla base dell'ETI comunicato dall'IF precedente, l'IF successiva calcola per la propria parte l'ETI relativo al carro per il punto di interscambio successivo. Questa procedura viene applicata ogni volta che un'IF subentra a un'altra IF. Quando l'ultima IF (ad esempio IF n) della catena di trasporto del carro riceve l'ETI dall'IF precedente (IF n-1) per l'interscambio del carro tra IF n-1 e IF n, l'ultima IF (IF n) deve calcolare l'orario previsto di arrivo alla destinazione finale, allo scopo di organizzare la dislocazione dei carri in base alle richieste di carico e agli impegni assunti dall'IFR nei confronti del cliente. Questo orario è l'ETA relativo al carro; deve essere inviato all'IFR e conservato in forma elettronica insieme ai dati sui movimenti del carro. L'IFR deve fornire i dati di sua pertinenza al cliente, conformemente a quanto stabilito nel contratto.».

Pagina 459, allegato, sezione 4.2.6.2., settimo capoverso, prima frase:

anziché:

«Gli scostamenti rispetto all'ETA comunicato al cliente devono essere trattati secondo gli accordi contrattuali e possono dare avvio ad un processo di gestione dell'allerta da parte dell'IFR.»

leggasi:

«Gli scostamenti dell'ETA rispetto agli impegni assunti nei confronti del cliente devono essere trattati secondo gli accordi contrattuali e possono dare avvio ad un processo di gestione dell'allerta da parte dell'IFR.».

Pagina 459, allegato, sezione 4.2.6.2., ottavo capoverso, seconda frase:

anziché:

«Le caratteristiche di questa richiesta di informazioni e della risposta dell'IF sono precisate più avanti.»

leggasi:

«Le caratteristiche di questa richiesta di informazioni da parte dell'IFR e della risposta dell'IF sono precisate più avanti.».

Pagina 460, allegato, sezione 4.2.7.3., primo capoverso:

anziché:

«L'IF deve comunicare all'IFR la data e l'ora effettive in cui il carro è stato prelevato dal luogo di partenza.»

leggasi:

«L'IF deve comunicare all'IFR la data e l'orario effettivo in cui il carro è stato prelevato dal luogo di partenza.».

Pagina 460, allegato, sezione 4.2.7.4., prima frase:

anziché:

«L'IF deve comunicare all'IFR che il carro è giunto presso il proprio piazzale. Il messaggio può corrispondere a un «Avviso di treno in marcia» descritto al paragrafo 4.2.4 (Previsione di marcia del treno).»

leggasi:

«L'IF deve comunicare all'IFR che il carro è giunto presso il proprio piazzale. Il messaggio può corrispondere a un messaggio di «Avviso di treno in marcia» descritto al paragrafo 4.2.4 (Previsione di marcia del treno).».

Pagina 460, allegato, sezione 4.2.7.5., prima frase:

anziché:

«L'IF deve comunicare all'IFR che il carro ha lasciato il proprio piazzale. Il messaggio può corrispondere a un «Avviso di treno in marcia» descritto al paragrafo 4.2.4 (Previsione di marcia del treno).»

leggasi:

«L'IF deve comunicare all'IFR che il carro ha lasciato il proprio piazzale. Il messaggio può corrispondere a un messaggio di «Avviso di treno in marcia» descritto al paragrafo 4.2.4 (Previsione di marcia del treno).».

Pagina 460, allegato, sezione 4.2.7.6., primo capoverso:

anziché:

«Si tratta del messaggio con cui l'IF comunica all'IFR il verificarsi di un imprevisto che potrebbe avere ripercussioni sull'ETI/ETA o che richiede un intervento. Nella maggior parte dei casi, il messaggio rende necessario il calcolo di un nuovo ETI/ETA. Se l'IFR decide che deve essere calcolato un nuovo ETI/ETA, invia un messaggio all'IF da cui ha avuto origine questo messaggio, unendo la richiesta di un nuovo ETI/ETA (Imprevisti del carro — Richiesta di nuovo ETI/ETA). Il nuovo ETI/ETA deve essere calcolato secondo la procedura di cui al paragrafo 4.2.6 (ETI/ETA della spedizione).»

leggasi:

«L'IF deve comunicare all'IFR il verificarsi di un imprevisto che potrebbe avere ripercussioni sull'ETI/ETA o che richiede un intervento aggiuntivo. Nella maggior parte dei casi, il messaggio rende necessario il calcolo di un nuovo ETI/ETA. Se l'IFR decide che deve essere calcolato un nuovo ETI/ETA, invia un messaggio di risposta all'IF da cui ha avuto origine questo messaggio, unendo l'indicazione «richiesta di ETI/ETA» (messaggio Imprevisti del carro — Richiesta di nuovo ETI/ETA). Il calcolo del nuovo ETI/ETA deve essere calcolato secondo la procedura di cui al paragrafo 4.2.6 (ETI/ETA della spedizione).».

Pagina 460, allegato, sezione 4.2.7.8., secondo capoverso:

anziché:

«Osservazioni: in caso di accesso libero, i movimenti del carro costituiscono un processo interno all'IF (IFR). Tuttavia, l'IF deve ugualmente eseguire tutti i calcoli e conservare tutti i dati, in quanto avendo stipulato un contratto e assunto impegni nei confronti del cliente essa opera in qualità di IFR.»

leggasi:

«Osservazioni: in caso di accesso libero, i movimenti del carro costituiscono un processo interno all'IF (IFR). Tuttavia, l'IF deve eseguire tutti i calcoli e conservare tutti i dati, in quanto avendo stipulato un contratto e assunto impegni nei confronti del cliente essa opera in qualità di IFR.».

Pagina 460, allegato, sezione 4.2.8.1., primo capoverso, seconda frase:

anziché:

«Ad ogni interscambio, la nuova IF deve calcolare l'ETI e seguire la procedura descritta al paragrafo 4.2.6 (ETI/ETA della spedizione).»

leggasi:

«Inoltre comandano alla nuova IF di calcolare l'ETI e seguire la procedura descritta al paragrafo 4.2.6 (ETI/ETA della spedizione).».

Pagina 461, allegato, sezione 4.2.8.1., secondo capoverso, frase introduttiva:

anziché:

«I messaggi che devono essere utilizzati sono i seguenti:»

leggasi:

«I messaggi che devono essere scambiati sono i seguenti:».

Pagina 461, allegato, sezione 4.2.8.1., quinto capoverso, seconda frase:

anziché:

«Nei punti di manipolazione non vi è alcun passaggio di responsabilità in relazione ai carri, quindi non occorre uno specifico scambio di messaggi.»

leggasi:

«Nei punti di movimentazione non vi è alcun passaggio di responsabilità in relazione ai carri, quindi non occorre uno specifico scambio di messaggi.».

Pagina 461, allegato, sezione 4.2.8.2., per intero:

anziché:

«Si tratta del messaggio con cui un'impresa ferroviaria (IF 1) chiede all'impresa ferroviaria che le succede nella catena di trasporto (IF 2) se accetta la responsabilità relativa al carro. Con il messaggio Avviso di interscambio carro/sottoinsieme, l'IF 2 informa il GI di aver accettato la responsabilità. La definizione della struttura obbligatoria del Messaggio Avviso di interscambio carro e gli elementi da rispettare figurano nel documento «STI ATTM — allegato D.2: Appendice F — STI ATTM Modello dati e messaggio» elencato nell'appendice I.»

leggasi:

«Con il messaggio «Avviso di interscambio carro» un'impresa ferroviaria (IF 1) chiede all'impresa ferroviaria che le succede nella catena di trasporto (IF 2) se accetta la responsabilità relativa al carro. Con il messaggio Avviso di interscambio carro/sottoinsieme, l'IF 2 informa il GI di aver accettato la responsabilità. La definizione della struttura obbligatoria del messaggio Avviso di interscambio carro e gli elementi da rispettare figurano nel documento «STI TAF — allegato D.2: Appendice F — STI TAF Modello dati e messaggio» elencato nell'appendice I.».

Pagina 461, allegato, sezione 4.2.8.3., per intero:

anziché:

«Messaggio Avviso di interscambio carro/sottinsieme

Si tratta del messaggio con cui l'IF 2 comunica al GI di aver assunto la responsabilità relativa a un determinato carro. La definizione della struttura obbligatoria del Messaggio Avviso di interscambio carro/sottoinsieme e gli elementi da rispettare figurano nel documento «STI ATTM — allegato D.2: Appendice F — STI ATTM Modello dati e messaggio nell'allegato I».»

leggasi:

«Messaggio Avviso di interscambio carro/sottoinsieme

Con il messaggio «Avviso di interscambio carro/sottoinsieme» l'IF 2 comunica al GI di aver assunto la responsabilità relativa a un determinato carro. La definizione della struttura obbligatoria del messaggio Avviso di interscambio carro/sottoinsieme e gli elementi da rispettare figurano nel documento «STI TAF — allegato D.2: Appendice F — STI TAF Modello dati e messaggio nell'allegato I».».

Pagina 461, allegato, sezione 4.2.8.4., prima frase:

anziché:

«Con questo messaggio l'IF 2 comunica all'IF 1 che accetta la responsabilità relativa al carro.»

leggasi:

«Con il messaggio «Carro ricevuto all'interscambio» l'IF 2 comunica all'IF 1 che accetta la responsabilità relativa al carro.».

Pagina 461, allegato, sezione 4.2.8.5., prima frase:

anziché:

«Si tratta del messaggio con cui l'IF 2 comunica all'IF 1 di non essere disposta ad assumere la responsabilità relativa al carro.»

leggasi:

«Con il messaggio «Carro rifiutato all'interscambio» l'IF 2 comunica all'IF 1 di non essere disposta ad assumere la responsabilità relativa al carro.».

Pagina 462, allegato, sezione 4.2.10.1., per intero:

anziché:

«I dati sull'infrastruttura (prospetti informativi della rete e avvisi di restrizione dell'infrastruttura) e i dati sul materiale rotabile (contenuto delle banche dati di riferimento sul materiale rotabile e della banca dati operativa dei carri e delle unità intermodali) sono i più importanti ai fini della circolazione dei treni merci sulla rete europea. Insieme, essi permettono di valutare la compatibilità del materiale rotabile con l'infrastruttura, contribuiscono ad evitare ripetizioni nell'immissione dei dati (con vantaggi evidenti sul piano della qualità) e offrono un quadro chiaro di tutti gli impianti e le installazioni disponibili in qualsiasi momento, creando così le condizioni per decisioni rapide in fase di esercizio.»

leggasi:

«I dati sull'infrastruttura (prospetti informativi della rete e avvisi di restrizione dell'infrastruttura) e i dati sul materiale rotabile (contenuti nelle banche dati di riferimento sul materiale rotabile e nella banca dati operativa dei carri e delle unità intermodali) sono i più importanti ai fini della circolazione dei treni merci sulla rete europea. Insieme, essi permettono di valutare la compatibilità del materiale rotabile con l'infrastruttura, contribuiscono ad evitare ripetizioni nell'immissione dei dati (con vantaggi evidenti sul piano della qualità) e offrono un quadro chiaro di tutti gli impianti e le installazioni disponibili in qualsiasi momento per decisioni rapide in fase di esercizio.».

Pagina 462, allegato, sezione 4.2.10.2., primo capoverso:

anziché:

«Ciascun titolare di materiale rotabile è tenuto a conservare i dati sul materiale rotabile in una banca dati di riferimento sul materiale rotabile.»

leggasi:

«Ciascun detentore di materiale rotabile è tenuto a conservare i dati sul materiale rotabile in una banca dati di riferimento sul materiale rotabile.».

Pagina 462, allegato, sezione 4.2.10.2., quarto capoverso, primo trattino:

anziché:

«Dati amministrativi, che si riferiscono a certificazioni e immatricolazioni, ad esempio il riferimento al fascicolo di immatricolazione CE, i dati identificativi dell'organismo notificato ecc.; possono comprendere anche dati storici relativi alla proprietà, alla locazione ecc. Inoltre, in conformità al regolamento UE, 445/2011, articolo 5, i titolari di carri possono conservare il numero di identificazione del certificato SRM nelle singole banche dati di riferimento. Occorre tenere conto dei seguenti passaggi:»

leggasi:

«Dati amministrativi, che si riferiscono a certificazioni e immatricolazioni, ad esempio il riferimento al fascicolo di immatricolazione CE, i dati identificativi dell'organismo notificato ecc.; possono comprendere anche dati storici relativi alla proprietà, alla locazione ecc. Inoltre, in conformità al regolamento (UE) n. 445/2011, articolo 5, i detentori di carri possono conservare il numero di identificazione del certificato ECM nelle singole banche dati di riferimento sul materiale rotabile. Occorre tenere conto dei seguenti passaggi:».

Pagina 462, allegato, sezione 4.2.10.2., quarto capoverso, ultima frase:

anziché:

«Il titolare è tenuto a garantire la disponibilità di questi dati e ad accertarsi che le procedure a cui essi si riferiscono siano state esperite.»

leggasi:

«Il detentore è tenuto a garantire la disponibilità di questi dati e ad accertarsi che le procedure a cui essi si riferiscono siano state esperite.».

Pagina 462, allegato, sezione 4.2.10.2., quarto capoverso, secondo trattino:

anziché:

«Dati di progetto, che riguardano tutti gli elementi (fisici) costitutivi del materiale rotabile e comprendono le caratteristiche ambientali, nonché tutte le informazioni che si prevede rimarranno valide per tutta la vita di esercizio del materiale rotabile. Nei dati di progetto può essere compresa la cronologia delle principali modifiche, dei principali interventi di manutenzione, revisione ecc.»

leggasi:

«Dati di progetto, che riguardano tutti gli elementi (fisici) costitutivi del materiale rotabile, incluse le caratteristiche ambientali, nonché tutte le informazioni che si prevede rimarranno valide per tutta la vita operativa del materiale rotabile. Nei dati di progetto può essere compresa la cronologia delle principali modifiche, dei principali interventi di manutenzione, revisione ecc.».

Pagina 463, allegato, sezione 4.2.10.3., primo capoverso:

anziché:

«Oltre ai dati di riferimento sul materiale rotabile, i dati più importanti ai fini dell'esercizio sono quelli che indicano lo stato effettivo dei rotabili.»

leggasi:

«Oltre ai dati di riferimento sul materiale rotabile, i dati più importanti ai fini dell'esercizio sono quelli che indicano lo stato effettivo del materiale rotabile.».

Pagina 463, allegato, sezione 4.2.10.3., terzo capoverso:

anziché:

«Per l'uso dei dati operativi del materiale rotabile, occorre tener conto di tre soggetti diversi, che corrispondono alle diverse figure sotto la cui responsabilità sono posti i rotabili durante il trasporto:»

leggasi:

«Per l'uso dei dati operativi del materiale rotabile, occorre tener conto di tre soggetti diversi, prendendo in considerazione le diverse figure sotto la cui responsabilità sono posti i rotabili durante il trasporto:».

Pagina 463, allegato, sezione 4.2.10.3., terzo capoverso, secondo trattino:

anziché:

«titolare del materiale rotabile,»

leggasi:

«detentore del materiale rotabile,».

Pagina 463, allegato, sezione 4.2.11.1., terzo capoverso:

anziché:

«Archivi conservati e amministrati a livello locale:»

leggasi:

«Archivi conservati e amministrati a livello centrale:».

Pagina 463, allegato, sezione 4.2.11.2., primo capoverso, seconda frase:

anziché:

«I soggetti autorizzati, quali i titolari e i gestori dei parchi rotabili, devono poter accedere ai dati pertinenti per esercitare le proprie funzioni, in conformità agli accordi bilaterali.»

leggasi:

«I soggetti autorizzati, quali i detentori e i gestori dei parchi rotabili, devono poter accedere ai dati pertinenti per esercitare le proprie funzioni, in conformità agli accordi bilaterali.».

Pagina 463, allegato, sezione 4.2.11.2., primo capoverso, secondo trattino:

anziché:

«Banca dati dei piani di inoltro dei carri/unità intermodali.»

leggasi:

«Banca dati dei piani di viaggio dei carri/unità intermodali.».

Pagina 464, allegato, sezione 4.2.11.2., paragrafo «Banche dati dei piani di inoltro dei carri», titolo:

anziché:

«Banche dati dei piani di inoltro dei carri»

leggasi:

«Banche dati dei piani di viaggio dei carri».

Pagina 464, allegato, sezione 4.2.11.2., paragrafo «Banche dati dei piani di inoltro dei carri», primo capoverso:

anziché:

«I treni possono essere composti da carri di clienti diversi. Per ciascun carro, l'IF responsabile (IF che opera in qualità di integratore del servizio) deve creare e aggiornare un piano di inoltro che corrisponde (a livello di treno) al percorso della traccia oraria. Se viene definita una nuova traccia oraria per il treno — per esempio a causa di un'interruzione del servizio — è necessario rivedere il piano di inoltro dei carri in composizione al treno. Il piano di inoltro viene creato al ricevimento della lettera di vettura inviata dal cliente.»

leggasi:

«I treni possono essere composti da carri di clienti diversi. Per ciascun carro, l'IF responsabile (IF che opera in qualità di integratore del servizio) deve creare e aggiornare un piano di viaggio che corrisponde (a livello di treno) alla traccia oraria del treno. Se viene definita una nuova traccia oraria per il treno — per esempio a causa di un'interruzione del servizio — è necessario rivedere il piano di viaggio dei carri interessati. L'orario di creazione del piano di viaggio è quello di ricevimento della lettera di vettura inviata dal cliente.».

Pagina 464, allegato, sezione 4.2.11.2., paragrafo «Banche dati dei piani di inoltro dei carri», secondo capoverso, prima frase:

anziché:

«I piani di inoltro dei carri devono essere conservati da ciascuna IFR in una banca dati.»

leggasi:

«I piani di viaggio dei carri devono essere conservati da ciascuna IFR in una banca dati.».

Pagina 466, allegato, sezione 4.2.11.3., punto 18:

anziché:

«Gli archivi e le banche dati soddisfano in modo efficiente in termini di costi le richieste d'informazioni necessarie al buon funzionamento di tutti i movimenti di treni e di carri a cui fanno riferimento le disposizioni della presente STI.»

leggasi:

«Gli archivi di riferimento e le banche dati soddisfano in modo efficiente in termini di costi le richieste necessarie al buon funzionamento di tutti i movimenti di treni e di carri a cui fanno riferimento le disposizioni della presente STI.».

Pagina 466, allegato, sezione 4.2.11.3., paragrafo «Osservazioni», primo capoverso:

anziché:

«I requisiti sopra indicati devono essere soddisfatti da un sistema per la gestione di database (DBMS) di tipo standard.»

leggasi:

«I requisiti sopra indicati devono essere soddisfatti da un sistema per la gestione di database (Database Management System — DBMS) di tipo standard.».

Pagina 467, allegato, sezione 4.2.12.2., terzo capoverso, seconda frase:

anziché:

«Non si rende quindi necessaria una rete VPN, che per le sue dimensioni comporterebbe una notevole complessità e costi elevati; in questo modo si eviteranno i problemi legati alla ripartizione di competenze e proprietà.»

leggasi:

«Non si rende quindi necessaria una rete VPN (l'amministrazione id una rete VPN estesa sarebbe complessa e costosa da gestire); in questo modo si eviteranno i problemi legati alla ripartizione di competenze e proprietà.».

Pagina 467, allegato, sezione 4.2.12.2., quinto capoverso:

anziché:

«La rete pubblica Internet permette di installare un modello ibrido peer-to-peer con un'interfaccia comune in ogni nodo e un organismo di certificazione centrale.»

leggasi:

«La rete pubblica Internet permette di installare un modello ibrido peer-to-peer con un'interfaccia comune in ogni nodo di un operatore e un'autorità di certificazione centrale.».

Pagina 467, allegato, sezione 4.2.12.4., seconda frase:

anziché:

«È più facile raggiungere un livello più elevato di sicurezza se ogni soggetto assume la responsabilità del proprio paio di chiavi, per quanto ciò esiga un alto livello di integrità del repository centrale (il server di chiavi).»

leggasi:

«È più facile raggiungere un livello più elevato di sicurezza se ogni soggetto assume la responsabilità del proprio paio di chiavi, per quanto ciò esiga un alto livello di integrità del deposito (repository) centrale (il server di chiavi).».

Pagina 467, allegato, sezione 4.2.12.5, primo capoverso, frase introduttiva:

anziché:

«Il repository centrale deve essere in grado di trattare:»,

leggasi:

«Il deposito (repository) centrale deve essere in grado di trattare:».

Pagina 468, allegato, sezione 4.2.12.6, terzo capoverso:

anziché:

«Ogni istanza dell'interfaccia comune avrà accesso a tutti i dati richiesti in base alla STI e detenuti da ciascun titolare dei carri, IFR, IF, GI ecc., indipendentemente dal fatto che le banche dati corrispondenti siano centralizzate o individuali (cfr. anche documento «STI ATTM — allegato A.5, Dati e diagrammi di sequenza dei messaggi STI ATTM», paragrafo 1.6, elencato nell'appendice I).»,

leggasi:

«Ogni istanza dell'interfaccia comune avrà accesso a tutti i dati richiesti in base alla STI e detenuti da ciascun detentore dei carri, IFR, IF, GI ecc., indipendentemente dal fatto che le banche dati corrispondenti siano centralizzate o individuali (cfr. anche documento «STI TAF — allegato A.5, Dati e diagrammi di sequenza dei messaggi STI TAF», paragrafo 1.6, elencato nell'appendice I).».

Pagina 471, allegato, sezione 4.7., per intero:

anziché:

«Requisiti di igiene e sicurezza sul lavoro

I requisiti di igiene e sicurezza sul lavoro relativi al personale necessario per l'esercizio e la manutenzione del sottosistema in oggetto (il cui campo d'applicazione è precisato al paragrafo 1.1) e per l'applicazione della STI sono indicati di seguito:

non sono previsti altri requisiti in aggiunta alle norme nazionali ed europee vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.»

leggasi:

«Condizioni di salute e sicurezza

Le condizioni di salute e sicurezza del personale necessario per l'esercizio e la manutenzione del sottosistema in oggetto (il cui campo d'applicazione è precisato al paragrafo 1.1) e per l'applicazione della STI sono indicati di seguito:

Non sono previsti altri requisiti in aggiunta alle norme nazionali ed europee vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.».

Pagina 473, allegato, sezione 6.1.3., quinto capoverso, primo trattino:

anziché:

«il repository centrale contiene anche dati sugli organismi di certificazione (PKI Open CA). Tali dati sono sostanzialmente l'espressione fisica di un atto amministrativo. L'inserimento di dati errati diventa subito evidente. Non occorre una procedura di valutazione.»

leggasi:

«il deposito centrale contiene anche l'autorità di certificazione (PKI Open CA). Tali dati sono sostanzialmente l'espressione fisica di un atto amministrativo. L'inserimento di dati errati diventa subito evidente. Non occorre una procedura di valutazione.»,

Pagina 473, allegato, sezione 6.1.3., quinto capoverso, terzo trattino:

anziché:

«Per ridurre i tempi di risposta e il carico a cui è sottoposto il repository, l'interfaccia comune nel nodo di ciascun soggetto contiene in genere un'immagine speculare («mirror») del repository centrale. Deve essere sempre garantita la concordanza tra la versione dei dati contenuta nel repository centrale e quella contenuta nell'interfaccia comune. L'aggiornamento dei dati, quindi, deve essere effettuato a livello centrale e le nuove versioni devono essere scaricate dal repository centrale. Non occorre una procedura di valutazione»

leggasi:

«Per ridurre i tempi di risposta e il carico a cui è sottoposto il deposito, l'interfaccia comune nel nodo di ciascun soggetto contiene in genere un'immagine speculare («mirror») locale del deposito centrale. Deve essere sempre garantita la concordanza tra la versione dei dati contenuta nel deposito centrale e quella contenuta nell'interfaccia comune. L'aggiornamento dei dati, quindi, deve essere effettuato a livello centrale e le nuove versioni devono essere scaricate dal deposito centrale. Non occorre una procedura di valutazione».

Pagina 473, allegato, sezione 7.1.1., secondo capoverso, primo trattino:

anziché:

«fase uno: specifiche tecniche dettagliate e piano generale;»

leggasi:

«fase uno: specifiche IT dettagliate e piano generale;».

Pagina 473, allegato, sezione 7.1.2., titolo:

anziché:

«Fase uno — specifiche tecniche dettagliate e piano generale»

leggasi:

«Fase uno — specifiche IT dettagliate e piano generale».

Pagina 473, allegato, sezione 7.1.2., secondo capoverso:

anziché:

«Il piano generale obbligatorio, dalla definizione concettuale alla consegna del sistema informatico, che si fonda sul piano strategico europeo di attuazione (PSEA) elaborato dal settore ferroviario, include gli elementi basilari dell'architettura del sistema e individua le principali attività da svolgere.»

leggasi:

«Il piano generale obbligatorio, dalla definizione concettuale alla consegna del sistema informatico, che si fonda sul piano strategico europeo di realizzazione (SEDP — Strategic European Deployment Plan) elaborato dal settore ferroviario, include gli elementi basilari dell'architettura del sistema e individua le principali attività da svolgere.».

Pagina 473, allegato, sezione 7.1.3., per intero:

anziché:

«Fasi 2 e 3 — Sviluppo e diffusione

Le imprese ferroviarie, i gestori dell'infrastruttura e i titolari dei carri sviluppano e diffondono il sistema informatico ATTM in conformità delle disposizioni del presente paragrafo.»

leggasi:

«Fasi 2 e 3 — Sviluppo e realizzazione

Le imprese ferroviarie, i gestori dell'infrastruttura e i detentori dei carri sviluppano e realizzano il sistema informatico TAF in conformità delle disposizioni del presente paragrafo.».

Pagina 473, allegato, sezione 7.1.4., primo capoverso:

anziché:

«Lo sviluppo e l'attuazione avvengono nell'ambito di una struttura di governance in cui intervengono i soggetti indicati qui di seguito.»

leggasi:

«Lo sviluppo e la realizzazione avvengono nell'ambito di una struttura di governance in cui intervengono i soggetti indicati qui di seguito.».

Pagina 474, allegato, sezione 7.1.4., paragrafo «Parti interessate», primo capoverso:

anziché:

«Le imprese ferroviarie, i gestori dell'infrastruttura e i titolari dei carri istituiscono una struttura efficiente di governance del progetto per far sì che il sistema ATTM sia sviluppato e diffuso in modo efficiente.»

leggasi:

«Le imprese ferroviarie, i gestori dell'infrastruttura e i detentori dei carri istituiscono una struttura efficiente di governance del progetto per far sì che il sistema TAF sia sviluppato e realizzato in modo efficiente.».

Pagina 474, allegato, sezione 7.1.4., paragrafo «Organismi rappresentativi», quarto trattino:

anziché:

«assicurano che le informazioni riguardanti le singole parti interessate siano trasmesse in modo efficace al comitato direttivo, affinché gli interessi delle parti interessate siano presi in debita considerazione all'atto di decidere in merito allo sviluppo e alla diffusione delle ATTM,»

leggasi:

«assicurano che le informazioni riguardanti le singole parti interessate siano trasmesse in modo efficace al comitato direttivo, affinché gli interessi delle parti interessate siano presi in debita considerazione all'atto di decidere in merito allo sviluppo e alla realizzazione delle TAF,».

Pagina 474, allegato, sezione 7.1.4., paragrafo «Organismi rappresentativi», quinto trattino:

anziché:

«assicurano che le informazioni riguardanti il comitato direttivo siano trasmesse in modo efficace alle singole parti interessate, affinché queste ultime siano debitamente informate circa le decisioni in merito allo sviluppo e alla diffusione delle ATTM.»

leggasi:

«assicurano che le informazioni riguardanti il comitato direttivo siano trasmesse in modo efficace alle singole parti interessate, affinché queste ultime siano debitamente informate circa le decisioni in merito allo sviluppo e alla realizzazione delle TAF.».

Pagina 475, allegato, sezione 7.2.1., primo capoverso, quarto trattino:

anziché:

«politica per la gestione del cambiamento, la messa a disposizione, la migrazione e l'abbandono della soluzione precedente.»

leggasi:

«politica per la gestione, la messa a disposizione, la migrazione e l'introduzione delle modifiche.».

Pagina 475, allegato, sezione 7.2.1., secondo capoverso, prima frase:

anziché:

«Il comitato per il controllo delle modifiche è composto dall'Agenzia ferroviaria europea, dagli organismi rappresentativi del settore ferroviario e dalle autorità nazionali di sicurezza.»

leggasi:

«Il comitato per il controllo delle modifiche (CCB — Change Control Board) è composto dall'Agenzia ferroviaria europea, dagli organismi rappresentativi del settore ferroviario e dalle autorità nazionali di sicurezza.».

Pagina 476, appendice I, tabella, punto 2, terza colonna:

anziché:

«STI ATTM — allegato D.2: Appendice A (piano di inoltro carro/unità di carico intermodali)»

leggasi:

«STI TAF — allegato D.2: Appendice A (piano di viaggio carro/unità di carico intermodali)».

Pagina 477, appendice II, tabella, quinta riga, prima colonna:

anziché:

«Treno blocco»

leggasi:

«Treno a composizione bloccata».

Pagina 477, appendice II, tabella, settima riga, seconda colonna:

anziché:

«Certification Authority — autorità di certificazione»

leggasi:

«Autorità di certificazione (Certification Authority)».

Pagina 478, appendice II, tabella, quarta riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Commercially Off the Shelf, prodotto esistente in commercio.»

leggasi:

«Prodotto esistente in commercio (Commercially Off the Shelf)».

Pagina 478, appendice II, tabella, undicesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Estimated Time of Arrival. Orario previsto di arrivo dei carri presso il cliente.»

leggasi:

«Orario previsto di arrivo dei carri presso il cliente (Estimated Time of Arrival).».

Pagina 478, appendice II, tabella, dodicesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Estimated Time of Handover. Orario previsto di trasferimento di un treno da un GI a un altro.»

leggasi:

«Orario previsto di trasferimento di un treno da un GI a un altro (Estimated Time of Handover).».

Pagina 478, appendice II, tabella, tredicesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Estimated Time of Interchange. Orario previsto di interscambio di carri da un'IF a un'altra.»

leggasi:

«Orario previsto di interscambio di carri da un'IF a un'altra (Estimated Time of Interchange).».

Pagina 478, appendice II, tabella, quindicesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese File Transfer Protocol.

Protocollo che consente il trasferimento di file tra sistemi informatici; fa parte del protocollo di rete TCP/IP.»

leggasi:

«File Transfer Protocol.

Protocollo che consente il trasferimento di file tra sistemi informatici; fa parte del protocollo di rete TCP/IP.».

Pagina 478, appendice II, tabella, diciassettesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Gateway to Gateway Protocol, protocollo «gateway to gateway».

Cfr. anche IP.»

leggasi:

«Protocollo «gateway to gateway» (Gateway to Gateway Protocol).

Cfr. anche IP.».

Pagina 478, appendice II, tabella, diciottesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Peso (massa) totale prenotato/effettivo delle merci e dell'imballaggio, ad esclusione dell'unità del vettore.»

leggasi:

«Peso (massa) totale prenotato/effettivo delle merci e dell'imballaggio, ad esclusione dell'equipaggiamento del vettore.».

Pagina 478, appendice II, tabella, diciannovesima riga, prima colonna:

anziché:

«Punto di manipolazione»

leggasi:

«Punto di movimentazione».

Pagina 479, appendice II, tabella, terza riga, seconda colonna:

anziché:

«Persona fisica o giuridica designata come tale dal titolare/proprietario di un carro.»

leggasi:

«Persona fisica o giuridica designata come tale dal detentore/proprietario di un carro.».

Pagina 479, appendice II, tabella, quinta riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese Hypertext Transfer Protocol, protocollo di trasferimento di ipertesti.»

leggasi:

«Protocollo di trasferimento di ipertesti (Hypertext Transfer Protocol)».

Pagina 479, appendice II, tabella, sesta riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese Internet Control Message Protocol, protocollo di controllo dei messaggi Internet.»

leggasi:

«Protocollo di controllo dei messaggi Internet (Internet Control Message Protocol).».

Pagina 479, appendice II, tabella, sesta riga, seconda colonna, secondo capoverso, seconda frase:

anziché:

«A tal fine, l'ICMP utilizza il supporto di base dell'IP come se fosse un protocollo di livello superiore, anche se in realtà è parte integrante dell'IP e deve essere implementato in ogni modulo IP.»

leggasi:

«A tal fine, viene utilizzato questo protocollo ICMP. L'ICMP utilizza il supporto di base dell'IP come se fosse un protocollo di livello superiore, anche se in realtà è parte integrante dell'IP e deve essere implementato in ogni modulo IP.».

Pagina 479, appendice II, tabella, settima riga, seconda colonna, terza frase:

anziché:

«Se il gestore dell'infrastruttura non è indipendente da un'impresa ferroviaria sul piano giuridico, organizzativo o decisionale, le funzioni di cui al capitolo IV, sezioni 2 e 3, sono svolte, rispettivamente, da un organismo incaricato della determinazione dei canoni e da un organismo incaricato dell'assegnazione indipendenti dalle imprese ferroviarie sul piano giuridico, organizzativo e decisionale. (Direttiva 2012/34/CE [3]).»

leggasi:

«Se il gestore dell'infrastruttura non è indipendente da un'impresa ferroviaria sul piano giuridico, organizzativo o decisionale, le funzioni di cui al capitolo IV, sezioni 2 e 3, sono svolte, rispettivamente, da un organismo incaricato della determinazione dei canoni e da un organismo incaricato dell'assegnazione indipendenti dalle imprese ferroviarie sul piano giuridico, organizzativo e decisionale. (Direttiva 2012/34/UE [3]).».

Pagina 479, appendice II, tabella, nona riga, seconda colonna, quarto trattino:

anziché:

«trasferimento di informazioni tra proprietari/titolari di carri e gestori di treni.»

leggasi:

«trasferimento di informazioni tra proprietari/detentori di carri e gestori di treni.».

Pagina 480, appendice II, tabella, terza riga, seconda colonna, seconda frase:

anziché:

«Può trattarsi ad esempio di un punto di interscambio, trasferimento o manipolazione.»

leggasi:

«Può trattarsi ad esempio di un punto di interscambio, trasferimento o movimentazione.».

Pagina 480, appendice II, tabella, quinta riga, seconda colonna, seconda frase:

anziché:

«Si occupa di redigere i titoli di trasporto, di gestire la capacità sui treni blocco ecc.»

leggasi:

«Si occupa di redigere i titoli di trasporto, di gestire la capacità sui treni a composizione bloccata ecc.».

Pagina 480, appendice II, tabella, undicesima riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese Internet Protocol, protocollo Internet.»

leggasi:

«Protocollo Internet (Internet Protocol).».

Pagina 481, appendice II, tabella, seconda riga, prima colonna:

anziché:

«Titolare»

leggasi:

«Detentore».

Pagina 481, appendice II, tabella, seconda riga, seconda colonna:

anziché:

«Persona che, in qualità di titolare della proprietà o del diritto di disporre di un veicolo, sfrutta economicamente detto veicolo come mezzo di trasporto in maniera stabile ed è iscritto in tale veste al Registro del materiale rotabile.»

leggasi:

«Persona che, in qualità di detentore della proprietà o del diritto di disporre di un veicolo, sfrutta economicamente detto veicolo come mezzo di trasporto in maniera stabile ed è iscritto in tale veste al Registro del materiale rotabile.».

Pagina 481, appendice II, tabella, terza riga, seconda colonna, prima frase:

anziché:

«IF responsabile che organizza e gestisce la linea di trasporto in base al principio dell'attenzione per il cliente.»

leggasi:

«IF responsabile che organizza e gestisce la linea di trasporto in base agli impegni assunti con il cliente.».

Pagina 481, appendice II, tabella, decima riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese Network File System, protocollo per file system distribuiti.»

leggasi:

«Protocollo per file system distribuiti (Network File System).».

Pagina 481, appendice II, tabella, decima riga, seconda colonna, secondo capoverso, prima frase:

anziché:

«Il protocollo NFS permette l'accesso remoto in modalità trasparente a file system condivisi su una rete.»

leggasi:

«Il protocollo NFS permette l'accesso remoto in modalità trasparente a file system condivisi tra reti.».

Pagina 481, appendice II, tabella, dodicesima riga, seconda colonna, frase introduttiva:

anziché:

«Forma di partenariato internazionale tra gestori dell'infrastruttura ferroviaria che mette a disposizione dei clienti un singolo interlocutore il quale si occupa di:»

leggasi:

«Forma di partenariato internazionale tra gestori dell'infrastruttura ferroviaria che mette a disposizione dei clienti un singolo punto di contatto il quale si occupa di:».

Pagina 482, appendice II, tabella, terza riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese Open Systems Interconnection, interconnessione di sistemi aperti.»

leggasi:

«Interconnessione di sistemi aperti (Open Systems Interconnection)».

Pagina 482, appendice II, tabella, quinta riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese One Stop Shop, sportello unico»

leggasi:

«Sportello unico (One Stop Shop)».

Pagina 482, appendice II, tabella, decima riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Public Key Infrastructure, infrastruttura a chiave pubblica.»

leggasi:

«Infrastruttura a chiave pubblica (Public Key Infrastructure)».

Pagina 482, appendice II, tabella, quattordicesima riga, seconda colonna, prima frase:

anziché:

«Delta tempo mancante all'orario programmato di partenza.»

leggasi:

«Delta tempo prima dell'orario programmato di partenza.».

Pagina 482, appendice II, tabella, sedicesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Procedura subordinata all'omologazione tecnica di un carro e a un contratto d'uso con un'IF che permette l'esercizio commerciale del carro.»

leggasi:

«Procedura subordinata all'approvazione tecnica di un carro e a un contratto d'uso con un'IF che permette l'esercizio commerciale del carro.».

Pagina 483, appendice II, tabella, seconda riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Reliability, Availability, Maintainability, Safety. Cfr. Affidabilità, disponibilità, manutenibilità, sicurezza.»

leggasi:

«Cfr. Affidabilità, disponibilità, manutenibilità, sicurezza (Reliability, Availability, Maintainability, Safety)».

Pagina 483, appendice II, tabella, terza riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Reverse Address Resolution Protocol, protocollo inverso per la risoluzione degli indirizzi.»

leggasi:

«Protocollo inverso per la risoluzione degli indirizzi (Reverse Address Resolution Protocol)».

Pagina 483, appendice II, tabella, ottava riga, prima colonna:

anziché:

«Repository»

leggasi:

«Deposito».

Pagina 483, appendice II, tabella, ottava riga, seconda colonna:

anziché:

«Un repository (deposito) è simile a un database e a un data dictionary, ma in genere comprende un ambiente globale per il sistema di gestione delle informazioni. Oltre alla descrizione delle strutture dei dati (vale a dire entità ed elementi), vi devono essere inclusi anche metadati di interesse per l'impresa, schermate di dati, report, programmi e sistemi. In genere comprende una serie interna di strumenti software, un DBMS, un metamodello, metadati popolati e programmi software dedicati al caricamento e al recupero per l'accesso ai dati del repository.»

leggasi:

«Un deposito (repository) è simile a un database e a un data dictionary, ma in genere comprende un ambiente globale per il sistema di gestione delle informazioni. Oltre alla descrizione delle strutture dei dati (vale a dire entità ed elementi), vi devono essere inclusi anche metadati di interesse per l'impresa, schermate di dati, report, programmi e sistemi. In genere comprende una serie interna di strumenti software, un DBMS, un metamodello, metadati popolati e programmi software dedicati al caricamento e al recupero per l'accesso ai dati del deposito.».

Pagina 483, appendice II, tabella, dodicesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Remote Procedure Call, chiamata a procedura remota.

Le caratteristiche del protocollo RPC sono definite nella specifica RFC1831, versione 2.»

leggasi:

«Chiamata a procedura remota (Remote Procedure Call)

Le caratteristiche del protocollo RPC sono definite nella specifica RFC1831, «Remote Procedure Call Protocol Specification» versione 2.».

Pagina 484, appendice II, tabella, sesta riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Simple Mail Transfer Protocol, semplice protocollo per il trasferimento di posta.»

leggasi:

«Semplice protocollo per il trasferimento di posta (Simple Mail Transfer Protocol).».

Pagina 484, appendice II, tabella, settima riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Simple Network Management Protocol, semplice protocollo per la gestione di reti.»

leggasi:

«Semplice protocollo per la gestione di reti (Simple Network Management Protocol).».

Pagina 484, appendice II, tabella, ottava riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese Structured Query Language, linguaggio strutturato di interrogazione.»

leggasi:

«Linguaggio strutturato di interrogazione (Structured Query Language).».

Pagina 485, appendice II, tabella, terza riga, seconda colonna:

anziché:

«Dall'inglese Transmission Control Protocol, protocollo per il controllo della trasmissione.»

leggasi:

«Protocollo per il controllo della trasmissione (Transmission Control Protocol).».

Pagina 485, appendice II, tabella, sesta riga, seconda colonna:

anziché:

«In inglese tracing. Attività che si effettua in risposta alla richiesta di individuare e ricostruire la storia del trasporto di un determinato carico, veicolo, unità, imballaggio o trasporto merci.»

leggasi:

«Tracing. Attività che si effettua in risposta alla richiesta di individuare e ricostruire la storia del trasporto di un determinato carico, veicolo, attrezzatura, imballaggio o trasporto merci.».

Pagina 485, appendice II, tabella, settima riga, seconda colonna:

anziché:

«In inglese tracking. Attività che consiste nel monitoraggio e nella registrazione continui della posizione e dello stato correnti di un determinato carico, veicolo, unità, imballaggio o trasporto merci.»

leggasi:

«Tracking. Attività che consiste nel monitoraggio e nella registrazione continui della posizione e dello stato correnti di un determinato carico, veicolo, attrezzatura, imballaggio o trasporto merci.».

Pagina 485, appendice II, tabella, ottava riga, seconda colonna:

anziché:

«Orario previsto di arrivo di un treno in un punto specifico, che può essere ad esempio un punto di trasferimento, un punto di interscambio o la destinazione del treno.»

leggasi:

«Train Estimated Time of Arrival. Orario previsto di arrivo di un treno in un punto specifico, che può essere ad esempio un punto di trasferimento, un punto di interscambio o la destinazione del treno.».

Pagina 485, appendice II, tabella, dodicesima riga, seconda colonna:

anziché:

«Trasferimento di unità di carico da un mezzo di trasporto a un altro.»

leggasi:

«Trasferimento di unità di carico intermodali da un mezzo di trasporto a un altro.».

Pagina 485, appendice II, tabella, tredicesima riga, prima colonna:

anziché:

«Piano di inoltro»

leggasi:

«Piano di viaggio».

Pagina 486, appendice II, tabella, quarta riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese User Datagram Protocol, protocollo datagramma utente.»

leggasi:

«Protocollo datagramma utente (User Datagram Protocol).».

Pagina 486, appendice II, tabella, nona riga, seconda colonna:

anziché:

«Carico composto da vari imballaggi singoli collocati su un unico pallet o uniti tra loro ad esempio attraverso cinghie in modo da formare una singola unità allo scopo di rendere più efficiente la manipolazione meccanica.»

leggasi:

«Carico composto da vari imballaggi singoli collocati su un unico pallet o uniti tra loro ad esempio attraverso cinghie in modo da formare una singola unità allo scopo di rendere più efficiente la movimentazione meccanica.».

Pagina 486, appendice II, tabella, undicesima riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese Virtual Private Network, rete privata virtuale.»

leggasi:

«Rete privata virtuale (Virtual Private Network).».

Pagina 486, appendice II, tabella, tredicesma riga, prima colonna:

anziché:

«Richiesta di carri»

leggasi:

«Procedura di spedizione».

Pagina 487, appendice II, tabella, terza riga, seconda colonna, primo capoverso:

anziché:

«Dall'inglese External Data Representation, rappresentazione di dati esterni.»

leggasi:

«Rappresentazione di dati esterni (External Data Representation).».

Pagina 487, appendice II, tabella, terza riga, seconda colonna, terzo capoverso, penultima frase:

anziché:

«Lo standard XDR si basa sull'assunto della portabilità dei byte (o ottetti — 8 bit di dati).»

leggasi:

«Lo standard XDR si basa sull'assunto della portabilità dei byte (o ottetti — un byte è definito come 8 bit di dati).».

Pagina 487, appendice II, tabella, quarta riga, seconda colonna, prima frase:

anziché:

«Dall'inglese Extensible Mark-up Language-Remote Procedure Calling, linguaggio di markup estensibile-chiamata a procedura remota.»

leggasi:

«Linguaggio di markup estensibile-chiamata a procedura remota (Extensible Mark-up Language-Remote Procedure Calling).».

Pagina 487, appendice II, tabella, quinta riga, seconda colonna

anziché:

«Dall'inglese Extended Structured Query Language, linguaggio strutturato di interrogazione esteso.»

leggasi:

«Linguaggio strutturato di interrogazione esteso (Extended Structured Query Language).».

Pagina 488, appendice III, punto 1

anziché:

«Agire da punto di contatto fra l'ERA, il comitato direttivo TAF/TAP e i soggetti ferroviari (gestori dell'infrastruttura, imprese ferroviarie, titolari di carri, gestori di stazioni, venditori di biglietti e associazioni pertinenti) nello Stato membro per assicurare che i soggetti ferroviari svolgano un ruolo attivo nelle TAF e TAP e siano a conoscenza degli sviluppi generali e delle decisioni del comitato direttivo.»

leggasi:

«Agire da punto di contatto fra l'ERA, il comitato direttivo TAF/TAP e i soggetti ferroviari (gestori dell'infrastruttura, imprese ferroviarie, detentori di carri, gestori di stazioni, venditori di biglietti, operatori intermodali, clienti del trasporto ferroviario merci e associazioni pertinenti) nello Stato membro per assicurare che i soggetti ferroviari svolgano un ruolo attivo nelle TAF e TAP e siano a conoscenza degli sviluppi generali e delle decisioni del comitato direttivo.».

Pagina 488, appendice III, punto 3:

anziché:

«Operare in collegamento con il rappresentante dello Stato membro nel Comitato interoperabilità e sicurezza ferroviaria (RISC), assicurando che il membro del RISC sia informato delle questioni nazionali riguardanti le TAF/TAP prima di ogni riunione del comitato e che le decisioni del RISC riguardanti le TAF/TAP siano comunicate adeguatamente ai soggetti ferroviari interessati cui queste sono dirette.»

leggasi:

«Operare in collegamento con il rappresentante dello Stato membro nel Comitato interoperabilità e sicurezza ferroviaria (RISC), assicurando che il membro del RISC sia informato delle questioni nazionali riguardanti le TAF/TAP prima di ogni riunione del RISC e che le decisioni del RISC riguardanti le TAF/TAP siano comunicate adeguatamente ai soggetti ferroviari interessati cui queste sono dirette.».

Pagina 488, appendice III, punto 4:

anziché:

«Lo Stato membro assicura che tutte le imprese ferroviarie autorizzate e gli altri soggetti ferroviari (gestori dell'infrastruttura, imprese ferroviarie, titolari di carri, gestori di stazioni, operatori intermodali, clienti del trasporto ferroviario merci e relative associazioni) siano contattate, ricevano i dati del punto di contatto nazionale e siano informate su come contattarlo, qualora ciò non sia già avvenuto.»

leggasi:

«Lo Stato membro assicura che tutte le imprese ferroviarie con licenza e gli altri soggetti ferroviari (gestori dell'infrastruttura, imprese ferroviarie, detentori di carri, gestori di stazioni, operatori intermodali, clienti del trasporto ferroviario merci e relative associazioni) siano contattate, ricevano i dati del punto di contatto nazionale e siano informate su come contattarlo, qualora ciò non sia già avvenuto.».

Pagina 488, appendice III, punto 7:

anziché:

«Agevolare la condivisione delle informazioni fra i soggetti ferroviari degli Stati membri (gestori dell'infrastruttura, imprese ferroviarie, titolari di carri, gestori di stazioni, venditori di biglietti, operatori intermodali, clienti del trasporto ferroviario merci e associazioni pertinenti) nello Stato membro.»

leggasi:

«Agevolare la condivisione delle informazioni fra i soggetti ferroviari degli Stati membri (gestori dell'infrastruttura, imprese ferroviarie, detentori di carri, gestori di stazioni, venditori di biglietti, operatori intermodali, clienti del trasporto ferroviario merci e associazioni pertinenti) nello Stato membro.».


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