22.1.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 22/23


Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Corte dei Conti (Italia) il 24 ottobre 2017 — Federazione Italiana Golf (FIG) / Istituto Nazionale di Statistica — ISTAT, Ministero dell’Economia e delle Finanze

(Causa C-612/17)

(2018/C 022/34)

Lingua processuale: l’italiano

Giudice del rinvio

Corte dei Conti

Parti nella causa principale

Ricorrente: Federazione Italiana Golf (FIG)

Resistenti: Istituto Nazionale di Statistica — ISTAT, Ministero dell’Economia e delle Finanze

Questioni pregiudiziali

1)

Se il concetto di «intervento pubblico in forma di regolamentazione generale applicabile a tutte le unità che svolgono la stessa attività» di cui al par. 20.15 del Regolamento 549/2013/UE (1) (c.d. SEC 2010) debba intendersi in senso ampio come comprensivo anche dei poteri di indirizzo di natura sportiva (c.d. soft law) e dei poteri di riconoscimento, previsti dalla legge, ai fini dell’acquisto della personalità giuridica e dell’operatività nel settore dello sport, poteri entrambi generalmente riferibili a tutte le Federazioni sportive nazionali italiane;

2)

se l’indicatore generale del controllo di cui al par. 20.15 del Regolamento 549/2013/UE (c.d. SEC 2010) («la capacità di determinare la politica generale o il programma di una unità istituzionale») debba essere inteso in senso sostanziale quale capacità di dirigere, condizionare, vincolare e condizionare l’attività gestionale dell’ente non lucrativo, ovvero se possa essere inteso in senso atecnico come comprensivo anche di poteri di vigilanza esterna diversi da quelli definiti dagli indicatori specifici del controllo di cui alle lettere (a), (b), (c), (d) ed (e) del par. 20.15 (quali ad esempio poteri di approvazione dei bilanci, di nomina dei revisori, di approvazione di statuti e di tal une tipologie di regolamenti, di indirizzo sportivo o riconoscimento a fini sportivi);

3)

se, in base al combinato disposto dei par. 20.15 e 4.125 e 4.126 del Regolamento 549/2013/UE (c.d. SEC 2010), possa tenersi conto delle quote associative ai fini del giudizio sull’esistenza o meno del controllo pubblico, specificando se un elevato importo delle predette quote, unitamente alle altre entrate proprie, possa attestare, alla luce delle specificità della fattispecie concreta, la presenza di una significativa capacità di autodeterminazione dell’ente non lucrativo.


(1)  Regolamento (UE) n. 549/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nell’Unione europea Testo rilevante ai fini del SEE (GU L 174, pag. 1).