30.5.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 189/40


Ricorso proposto il 13 aprile 2023 — MegaFon / Consiglio

(Causa T-193/23)

(2023/C 189/53)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrente: MegaFon OAO (Mosca, Russia) (rappresentante: J. Grand d’Esnon, avvocato)

Convenuto: Consiglio dell’Unione Europea

Conclusioni

La ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

annullare il regolamento (UE) 2023/427 del Consiglio del 25 febbraio 2023 (1), per quanto riguarda la MegaFon;

annullare la decisione (PESC) 2023/434 del Consiglio del 25 febbraio 2023 (2), per quanto riguarda la MegaFon;

di conseguenza, annullare:

l’allegato IV del regolamento (UE) n. 833/2014 del 31 luglio 2014 per quanto riguarda MegaFon;

l’allegato IV della decisione n. 2014/512/PESC del 31 luglio 2014 per quanto riguarda MegaFon;

condannare il Consiglio dell’Unione europea alle spese ai sensi dell’articolo 140, lettera b), del regolamento di procedura del Tribunale.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, la ricorrente deduce quattro motivi.

1.

Primo motivo, vertente sulla violazione dei diritti della difesa e del diritto a una tutela giurisdizionale effettiva. La ricorrente ritiene che il Consiglio non le abbia previamente comunicato la decisione che inserisce la MegaFon nell’allegato IV del regolamento (UE) n. 833/2014 e della decisione 2014/512/PESC (in prosieguo: gli «atti del 31 luglio 2014») e non le abbia dato la possibilità di presentare osservazioni, sebbene fosse, a suo avviso, tenuto a farlo in virtù dei principi relativi al rispetto dei diritti della difesa.

2.

Secondo motivo, vertente sul difetto di motivazione della decisione di includere la MegaFon nell’allegato IV degli atti del 31 luglio 2014. La ricorrente lamenta che il Consiglio non le avrebbe comunicato le ragioni che giustificano la sua inclusione nell’allegato IV degli atti del 31 luglio 2014.

3.

Terzo motivo, vertente sull’illegittimità delle sanzioni inflitte alla ricorrente in quanto frutto di un errore di valutazione, in quanto la motivazione di tali sanzioni era errata e comunque non accertata.

4.

Quarto motivo, vertente sulla violazione del principio di proporzionalità da parte degli atti del 25 febbraio 2023.


(1)  Regolamento (UE) 2023/427 del Consiglio, del 25 febbraio 2023, che modifica il regolamento (UE) n. 833/2014 concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina (GU 2023, L 59 I, pag. 6).

(2)  Decisione (PESC) 2023/434 del Consiglio, del 25 febbraio 2023, che modifica la decisione 2014/512/PESC concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina (GU 2023, L 59 I, pag. 593).