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Economia circolare

Per economia circolare si intende un sistema che conserva il più a lungo possibile il valore di prodotti, materiali e risorse nell’economia, riducendo al minimo la produzione di rifiuti. Si tratta di un sistema che prevede il riutilizzo, la riparazione, la rigenerazione o il riciclaggio dei prodotti.

Le azioni a sostegno dell’economia circolare favoriscono anche altre priorità cardine dell’Unione europea, tra cui la ripresa verde, la mitigazione dei cambiamenti climatici, il risparmio energetico, la salvaguardia della biodiversità e gli sforzi mondiali volti allo sviluppo sostenibile.

Nel 2015, la Commissione europea ha adottato un ambizioso piano d’azione relativo all’economia circolare. Ha infatti annunciato 54 misure da adottare lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti per accelerare la transizione dell’Unione verso un’economia circolare. Tutte queste misure sono state adottate.

Tra altre misure, nel 2018 è entrata in vigore la legislazione europea rivista in materia di rifiuti. Tale legislazione ha stabilito obiettivi chiari per il riciclaggio nonché un piano a lungo termine per una moderna gestione dei rifiuti. Essa contempla:

  • obiettivi per il riciclaggio di rifiuti urbani e da imballaggio;
  • obiettivi vincolanti tesi alla massima riduzione delle discariche;
  • misure per la riduzione dei rifiuti alimentari e marini.

Sempre nel 2018, sono state annunciate ulteriori iniziative, quali la strategia dell’Unione europea sulla plastica, una relazione sulle materie prime essenziali per l’economia circolare, le norme sulla plastica monouso e la legislazione proposta sulle prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua (adottata nel 2020).

Nel marzo 2020, la Commissione ha adottato un nuovo piano d’azione per l’Unione europea relativo all’economia circolare, che costituisce la componente fondamentale del Green Deal europeo del 2019, per promuovere l’uso efficiente delle risorse con il passaggio a un’economia pulita e circolare, il ripristino della biodiversità e la riduzione dell’inquinamento. Ciò comprende misure per:

  • rendere la sostenibilità dei prodotti la norma all'interno dell’Unione europea;
  • conferire maggiore potere ai consumatori e agli acquirenti pubblici;
  • concentrarsi sui settori che impiegano la maggior parte delle risorse e che dimostrano un elevato potenziale di circolarità, tra cui:
    • elettronica e TIC;
    • batterie e veicoli;
    • imballaggi, materie plastiche e tessili;
    • edilizia ed edifici;
    • prodotti alimentari, acqua e sostanze nutritive;
  • garantire meno rifiuti;
  • far funzionare l’economia circolare per le persone, le regioni e le città;
  • essere guida dell'impegno mondiale sul terreno dell’economia circolare.

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